• Non ci sono risultati.

CITTA DI LODI PROGETTO: PROGETTO DEFINITIVO PER LA SISTEMAZIONE DEL PARCO ISOLA CAROLINA. CUP E13B Documento: PIC doc 00 - Def

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "CITTA DI LODI PROGETTO: PROGETTO DEFINITIVO PER LA SISTEMAZIONE DEL PARCO ISOLA CAROLINA. CUP E13B Documento: PIC doc 00 - Def"

Copied!
19
0
0

Testo completo

(1)

CITTA’ DI LODI

Direzione Organizzativa 3 - Servizi tecnici Piazza Mercato n.5

26900, Lodi. – tel. 0371.4091 e.mail comunedilodi@legalmail.it

Documento: PIC 03-20- doc 00 - Def – Relazione tecnica progetto definitivo.

Data: Novembre 2020

Proprietà area: Comune di Lodi

Elaborato eseguito da Arch. Roberto Munari

Responsabile Unico procedimento: Arch. Roberto Munari Comune di Lodi - Direzione Organizzativa 3 –

Progetto architettonico: Arch. Roberto Munari Comune di Lodi - Direzione Organizzativa 3.

Progetto strutturale:

Progetto impianti idrici e meccanici:

Progetto impianti elettrici:

Coordinamento sicurezza fase progetto: Geom. Gaetano Italia - Comune di Lodi - Direzione Organizzativa 3.

Coordinamento sicurezza fase lavori: Geom. Gaetano Italia - Comune di Lodi - Direzione Organizzativa 3.

Direzione lavori: Arch. Roberto Munari Comune di Lodi - Direzione Organizzativa 3 -

PROGETTO:

PROGETTO DEFINITIVO PER LA SISTEMAZIONE DEL PARCO ISOLA CAROLINA

.

CUP E13B19000340004.

(2)
(3)

3

RELAZIONE RUP

L’Amministrazione comunale intende promuovere con la progettazione definitiva oggetto della presente relazione una riqualificazione complessiva dell’Isola Carolina, che per via della propria collocazione, della propria estensione e della propria storia, rappresenta uno dei più importanti riferimenti urbani per il passaggio, la sosta e la ricreazione nel verde.

La progettazione in esame si colloca temporalmente a valle di un percorso che ha visto realizzate altre proposte di riqualificazione che, per ragioni alterne, non sono state concretizzate. Nella definizione dei contenuti odierni si è tenuto in considerazione sia il risultato del concorso nazionale del 2007, sia la progettazione elaborata nell’anno 2015, che ha sviluppato un progetto preliminare affidando degli incarichi a professionisti esterni, di cui alcuni ora risultati propedeutici: il rilievo celerimetrico plano altimetrico, il rilievo e l’identificazione di tutte le essenze presenti nel parco, l’attività di supporto tecnico- agronomico alla progettazione preliminare per la riqualificazione del parco urbano, con la quale si è acquisita una consulenza basilare per lo sviluppo del progetto.

L’avvio del procedimento di progettazione è avvenuto nel dicembre 2019 mediante la pubblicazione di una raccolta di slide attraverso le quali venivano presentati in forma preliminare alla città i contenuti del progetto di riqualificazione, con particolare riferimento a 6 distinti profili. In seguito alla pubblicazione sono stati acquisiti, sia a mezzo di posta elettronica che attraverso incontri, una serie di pareri informali che hanno contribuito alla definizione delle scelte operate.

1- INQUADRAMENTO GENERALE E STATO DI FATTO.

La nascita del parco viene tradizionalmente fatta risalire al 1953, anno in cui Enrico Mattei effettua una generosa donazione alla municipalità, come gesto di ringraziamento verso il territorio presso il quale erano stati scoperti importanti giacimenti di gas naturale. Il parco prende il nome dalla adiacente Cascina Carolina, attuale sede amministrativa del Parco Adda Sud, così denominata nel 1825 in onore della consorte dell’imperatore Ferdinando I.

Il Parco dell’Isola Carolina si colloca ad ovest del Centro Storico cittadino e rappresenta il confine tra la città antica ed il tessuto di più recente formazione. L’area, dalla caratteristica forma di goccia, si estende complessivamente per 51.000 metri quadri ed è racchiusa tra Viale Dalmazia, arteria locale funzionale alle percorrenze tangenziali al Centro Storico, e lo spalto di Corso Archinti — Via del Guasto. Proprio lo spalto, prodotto da un paleo-meandro del fiume Adda, rappresenta l’aspetto morfologico di maggiore rilievo, nonché elemento di forte caratterizzazione paesaggistica e ambientale. In relazione al sistema del verde cittadino l’Isola Carolina, oltre a rappresentare una delle principali aree attrezzate, può essere idealmente intesa come uno dei tasselli che compongono il “corridoio verde” che si snoda a partire dai Giardini Barbarossa di Viale IV Novembre, attraversa l’Isola Carolina e prosegue con il Parco della Spina Verde di recente realizzazione, per poi inserirsi nel tessuto rurale periurbano del Parco Agricolo del Pulignano.

Il parco è dotato di un patrimonio arboreo di età avanzata, caratterizzato dalla presenza di soli alberi ad alto fusto, e da un’elevata densità d’impianto. Queste peculiarità hanno in molti casi dato luogo ad uno sviluppo anomalo delle alberature che spesso presentano criticità strutturali e di conformazione.

Secondo i più recenti monitoraggi sono presenti complessivamente 351 essenze arboree, tra le quali

(4)

risultano prevalenti il Liquidambar e l’Ippocastano, del quale si compone il doppio filare in fregio a Viale Dalmazia. Di assoluto pregio l’esemplare di Pterocarya fraxinifolia presente nella zona settentrionale del parco. L’alberatura, contraddistinta da un accentuato portamento bicormico, ha sviluppato caratteri di maestosità tali da ambire al riconoscimento di albero monumentale. Il sottobosco è sostanzialmente assente, fatta eccezione per le aree in declivio lungo lo spalto, mentre il prato si presenta generalmente diradato, maggiormente rigoglioso nelle zone più soleggiate.

L’accesso al parco si presenta più agevole dalla “parte bassa”, attraverso i varchi presenti lungo la ciclabile di Viale Dalmazia, mentre dalla “parte alta” l’unico accesso al momento presente è la rampa che scende da Piazza Castello. I percorsi presenti all’interno dell’area verde, sagomati a dorso di mulo per facilitare lo smaltimento delle acque meteoriche, sono costituiti da uno strato di conglomerato bituminoso, presumibilmente posato su un sottofondo acciottolato. Il grado di ammaloramento dei viletti rappresenta uno dei segnali più evidenti della carenza manutentiva e sfocia in problematiche di accessibilità e percorribilità. I lunghi viali asfaltati che circondano i filari in fregio a Viale Dalmazia presentano i medesimi caratteri di degrado della pavimentazione. Nell’area racchiusa tra la Torre Parcheggio ed i viali in asfalto sono presenti manufatti in cls dalla forma irregolare che assumono le fattezze di grosse “vasche” che ospitano diverse essenze arboree. La superficie complessiva in asfalto è di quasi 7000 metri quadri.

Nel corso del tempo l’Isola Carolina ha perso parte delle proprie caratteristiche di attrattività ed ha parzialmente abdicato alla vocazione di “parco delle famiglie”, in virtù di un progressivo

“impoverimento” degli spazi, sia in relazione alle attrezzatture/strutture presenti, sia in ragione di una insufficiente azione manutentiva. Nel parco sono oggi presenti alcuni giochi per bambini, disseminati in più punti e per lo più in uno stato di conservazione non ottimale. In varie parti inoltre si rilevano porzioni pavimentate e/o manufatti che costituiscono il lascito di attrazioni da tempo dismesse e che contribuiscono ad alimentare la sensazione di abbandono. Nella zona centrale è presente un locale per i servizi igienici, da tempo inutilizzabili.

Nella zona dello spalto è presente una colonia felina, censita e riconosciuta da ATS.

(5)

5

La posizione del parco rispetto alla città.

(6)

Vista dal Parco da Sud con in primo piano la Piazza Matteotti, il centro storico sul lato destro e il viale Dalmazia sul lato sinistro.

(7)

7

Vista dell’ingresso carraio sul piazzale sud.

(8)

Vista della rampa che collega il parco con la Piazza Castello

Vista verso la Piazza Castello .

(9)

9

Vista ingresso da Viale Dalmazia con pista ciclabile.

Vista di alcuni viali interni.

(10)

Vista di un viale longitudinale.

Vista da fondo rampa di accesso.

(11)

11

2- IL PROGRAMMA DI PROGETTO.

Concordemente con quanto definito nel documento illustrativo della proposta progettuale, il progetto definitivo è stato strutturato approfondendo sotto il profilo tecnico ed economico le sei tematiche a suo tempo presentate in veste preliminare.

1. Lo spostamento della recinzione e gli accessi al parco.

L’accessibilità degli spazi rappresenta un prerequisito fondamentale per garantire una fruizione di carattere universale ed attenta alle diverse esigenze di mobilità. Il tema dell’accessibilità non può prescindere dalla nuova configurazione degli spazi, determinata dall’arretramento della recinzione attualmente lungo Viale Dalmazia che si porrà lungo il lato Est dell’anello. Da questa scelta infatti originano due contesti con tempi e modalità di fruizione differenti: un’area “esterna” multifunzionale ed accessibile direttamente da Viale Dalmazia per mezzo di rampe di raccordo con il percorso ciclopedonale, ed una “interna”, permeabile attraverso i tre varchi collocati lungo la recinzione di progetto. Il sistema degli accessi è completato dalla rampa che scende da Piazza castello, per la quale si prevede una ridefinizione delle caratteristiche geometriche tale da renderla adatta all’impiego anche da parte delle persone diversamente abili, definendo dunque una uniformità delle possibilità di accesso indipendentemente dalla direzione di provenienza.

Particolare del sistema degli accessi: nei cerchi rossi gli accessi all’area esterna, ottenuta con lo spostamento dell’attuale recinzione, nei cerchi blu gli accessi all’area interna.

(12)

2. I percorsi e le pavimentazioni

I percorsi collegano le varie aree del parco e stabiliscono una relazione tra di esse. Come precedentemente descritto il sistema dei percorsi rappresenta una delle criticità più evidenti, sia sotto il profilo della percorribilità, sia in relazione alla tipologia di materiale. Il progetto ne propone una rinnovata definizione, attraverso la creazione di tracciati capaci di connettere le differenti attrezzattura di cui il parco sarà dotato, operando al contempo una opportuna “rinaturalizzazione” dei materiali. I nuovi percorsi infatti saranno realizzati in calcestre e formeranno una pavimentazione più coerente e idonea al contesto naturale nel quali si inseriscono. Nel complesso la superficie pavimentata si riduce dagli attuali 2351 metri quadri ai 1931 metri quadri di progetto. La medesima tipologia di pavimentazione è stata prevista per l’area della piazza. Per quanto riguarda invece i viali che circondano il doppio filare di ippocastani si prevede l’impiego di asfalto colorato, in modo tale da ottenere una superficie idonea ad un uso più intensivo. Tuttavia anche in questo caso la rimodulazione delle geometrie consente di liberare ulteriori 765 metri quadri, passando da 4567 metri quadri ai 3811 metri quadri di progetto. Nel complesso la presenza di asfalto si riduce di oltre 3000 metri quadri.

schema generale dei percorsi

(13)

13

3. e 4. Gli spazi e le funzioni

La rimodulazione degli spazi determinata dall’arretramento della recinzione potrebbe essere riassunta mediante la formula “un parco, due spazi”. L’obiettivo che ci si propone di raggiungere è quello di ricreare in un contesto unitario due ambiti distinti e complementari tra loro, entrambi contraddistinti dal potenziamento delle funzioni attuali, ma anche dall’inserimento di nuove funzioni, destinate a rendere il parco più attrattivo ed accogliente.

Il cuore del parco, custodito dalla recinzione, sarà fruibile nei consolidati orari di accesso stagionali e, in seguito alla rimozione di strutture e porzioni di pavimentazione ammalorate, sarà rinnovato attraverso la ridefinizione dei vialetti e l’individuazione di aree da attrezzare secondo usi che potranno rispondere alle esigenze di un’utenza diversificata. Inoltre ai margini dello spalto di Corso Archinti verrà mantenuta la colonia felina e realizzata una nuova area cani, collocata nella

“punta” settentrionale, debitamente attrezzata e dotata di accessi indipendenti.

L’area esterna, svincolata da limitazioni orarie di accesso, è pensata per rappresentare una nuova centralità, sfruttando appieno le potenzialità di uno spazio di cui attualmente è possibile godere solo in modo limitato. Gli elementi che ne caratterizzeranno la funzione sono la piazza e l’anello. La piazza si inserisce nell’area retrostante la Cascina Carolina ed è dominata dalla presenza delle due

“aiuole verdi”, risagomate in modo da ottenere forme circolari. Attorno a questi elementi si estende uno spazio di forma rettangolare, che rinnova completamente il contesto esistente e si sviluppa su due livelli, ideato come luogo per l’aggregazione di giovani e famiglie. Al margine della piazza è stata identificata una porzione di superficie sulla quale si prevede venga collocata una struttura adibita a punto ristoro, completando l’offerta di progetto mediante l’installazione di una funzione particolarmente richiesta. La posizione del punto ristoro è definita sulla base della possibilità di “dialogare” sia con la parte interna che con quella esterna del parco.

Dal lato settentrionale della piazza si dipartono i due viali che costituiscono l’anello, ridefinito per assumere una connotazione simmetrica, pensato per il ritrovo, la pratica motoria, il passaggio, ma anche per accogliere mostre ed esposizioni di vario genere. La fruizione serale degli spazi implica la necessità di garantirne una corretta illuminazione: si prevede pertanto la realizzazione di impianti sia a servizio della piazza che dell’anello.

(14)

La nuova Piazza alle spalle della Cascina Carolina

L’anello lungo Viale Dalmazia. Agli estremi si trovano la piazza e l’area di sgambamento cani.

(15)

15

5. Le aree tematiche:

La parte interna del parco è stata idealmente suddivisa in aree tematiche, ossia porzioni di spazio il cui uso è definito sulla base di specifiche dotazioni e strutture.

la parte settentrionale sarà l’area vocata alla pratica sportiva e all’allenamento all’aperto.

Sulla base di alcuni confronti e ricerche atte alla ricognizione dei bisogni si è optato per la posa di strutture destinate alla pratica del calisthenics: una disciplina sportiva, affine alla ginnastica, praticata a corpo libero mediante l’ausilio di elementi come sbarre, parallele ed anelli. Sebbene non ancora codificata riscontra tra giovani ed adulti un apprezzamento sempre maggiore, in virtù della semplicità, della versatilità e della adattabilità a qualunque livello atletico.

nella zona centrale si trovano le attrezzature per il gioco dei bambini e dei ragazzi:

un’area di forma circolare, costituita da pavimentazione antitrauma, ospiterà i classici giochi per i più piccoli, strutture tradizionali ed inclusive si presteranno al divertimento di tutti i frequentatori, indipendentemente dalle abilità motorie. A poca distanza si prevede la posa di un’attrazione modello “climbing forest”, adatta per i ragazzi di una fascia di età compresa tra i 6 e i 10 anni, costituita da pali verticali in legno e corde, che definiscono percorsi sospesi a varie altezze. Infine verso Via del Guasto si colloca il campo da gioco:

una superficie pavimentata per la pratica sportiva di squadra.

la parte meridionale del parco è volutamente più spoglia e priva di attrezzature particolari.

Si tratta infatti dell’area più soleggiata e tranquilla che, in virtù di una minore densità arborea, ha sviluppato radure coperte da un prato sufficientemente rigoglioso. In questo spazio, maggiormente vocato alla fruizione estensiva, la semplice posa di tavoli in legno, concentrati in due gruppi, vuole offrire la possibilità di una lettura in tranquillità o di un pasto in compagnia. Interessante anche la possibilità di sfruttarne la presenza per svolgere attività didattiche all’aria aperta.

Le aree tematiche di progetto: nel cerchio blu l’area per l’attività sportiva individuale, nel cerchio giallo l’area per bambini e ragazzi, con i giochi, la climbing forest e il campo da gioco, nel cerchio rosso l’area maggiormente vocata alla fruizione estensiva.

(16)

6. Il sistema del verde

Il patrimonio arboreo del parco, le cui peculiarità sono state descritte in precedenza, è stato oggetto di un recente intervento di manutenzione straordinaria, finalizzato alla risagomatura, riequilibratura e rialzo delle chiome e alla rimonda del secco di tutte le essenze. Il progetto di riqualificazione del parco ha assunto nei confronti di questa tematica un approccio molto più conservativo, sia con riferimento alla salvaguardia, pressoché integrale, degli esemplari esistenti, sia in relazione all’aggiunta di materiale vegetale. Nello spazio interno è prevista la posa di tre nuove alberature ad alto fusto, concentrate nello spazio che circonda l’area gioco dei bambini, mentre al di fuori della recinzione si prevede la rimozione di tre alberature (due noci e un liquidambar) e la messa a dimora di 11 nuovi ippocastani, a completamento delle fallanze presenti nel doppio filare. Lungo Viale Dalmazia, nello spazio compreso tra il percorso ciclopedonale e il viale più esterno, si propone la realizzazione di una quinta vegetale, costituita da un filare di alberature di media grandezza (18) e da una siepe di arbusti, finalizzata a definire una schermatura verde tra la strada e il parco.

Il sistema del verde

(17)

17

QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO LOTTO 1:

n voce importo

1 Lavori € 383.943,86

2 Oneri della sicurezza non soggetti a ribasso €5.656,82

A Totale costo dei lavori € 389.600,68

3 I.V.A. 22% su A € 85.712,15

4 Lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi

dall’appalto, ivi inclusi i rimborsi (IVA compresa) € 5.000,00

5

Rilievi, accertamenti e indagini e opere

complementari alla suddivisione in lotti esecutivi (IVA compresa)

€ 0,00

6 Allacciamenti a pubblici servizi € 1.700,00

7 Imprevisti di cui all'art. 12 del D.P.R. 207/2010 € 19.480,03

8

Spese di cui agli articoli 90, comma 5, e 92, somma 7-bis, del codice, spese tecniche relative alla progettazione, alle necessarie attività preliminari, al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione.

€. 6.233,61

9 Spese Tecniche incentivi dipendenti ed innovazione

tecnologica € 1.558,40

10 Spese per pubblicità e, ove previsto, per opere

artistiche € 500,00

11

Spese tecniche per: accantieramento, accertamenti di laboratorio, verifiche tecniche, collaudo tecnico amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudi specialistici.

. 4.900,00.

12 Contributo di gara ANAC. € 225,00

B Totale somme a disposizione € 125.309,19

A+B Totale complessivo intervento € 514.909,87

(18)

SUDDIVISIONE IN LOTTI FUNZIONALI DEL PORGETTO

Vista la complessità della realizzazione dei lavori proposti con il progetto definitivo, si è optato per la suddivisione i lotti funzionali del progetto esecutivo come nella tavola di seguito riportata.

Di seguito vengono riportate le macro opere abbinate ai lotti esecutivi:

LOTTO 1:

- realizzazione delle opere complementari alla messa in ordine delle strutture esistenti e non più recuperabili;

- realizzazione dell’area cani;

- fornitura e posa di arredo generico, messa a dimora dei nuovi alberi e delle altre essenze previste;

- realizzazione dei vialetti interni in calcestre;

- realizzazione delle zone giochi bimbi, aree attrezzate, zona fitness e calisthenics, area climbing forest;

- recupero e rimessa in funzione dei servizi igienici esistenti;

(19)

19

- rifacimento della pavimentazione dell’anello;

- illuminazione pubblica;

- arredo e messa a dimora di nuove alberature.

LOTTO 3:

- Realizzazione della nuova piazza, compresa sua illuminazione e suo arredo su misura.

LOTTO 4:

- messa a norma della rampa di collegamento con la città alta e il centro storico cittadino.

Il responsabile del Procedimento Arch. Roberto Munari

Riferimenti

Documenti correlati

La demolizione delle fondazioni, pertanto, seguirà procedure tali (taglio ferri sporgenti, riduzione dei rifiuti a piccoli.. CODICE COMMITTENTE OGGETTO DELL’ELABORATO PAGINA

B LEGENDA:FABBRICATI ESISTENTICIGLIO ASFALTO STRADA ESISTENTECONFINI CATASTALIALBERATURE ESISTENTICADITOIA DI PROGETTOCONFINE COMPARTOLIMITE LOTTIAREA DI INTERVENTOPORZIONE DI

Nel parco del Valentino, parte del quale è rappresentato nella planimetria comunale in scala 1:1000, si vuole ricostruire un piccolo padiglione destinato a sala mostre per

Ufficio tecnico comunale Settore - 6 - Dott.ssa Ing.

necessaria la conoscenza della morfologia quantitativa del bacino, della permeabil ita/ <in termini quantitavi) del bacino stesso, del1~effetto che la

Si tratta di un arbusto vigoroso e resistente, sempreverde, con vegetazione fitta e compatta; le foglie sono ovali, lanceolate, con margine dentato,

E’ severamente proibito riprodurre anche in parte il documento o divulgare ad altri le informazioni contenute senza la preventiva autorizzazione scritta... Questo documento

"brick", mattone), composto da un impasto di pece, catrame e polvere di carbone, utilizzato come combustibile dalle locomotive a vapore di fine Ottocento. Tali edifici, i