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VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

Documentazione redatta ai sensi del

D.P.C.M. 1 marzo 1991, Legge 26 ottobre 1995, n°447, D.P.C.M. 14 novembre 1997 e D.M. 16 marzo 1998, D.D.G. ARPAV n° 3 del 29/01/2008

PREZERO POLYMERS ITALY SpA

Via dell’Artigianato, 3 31010 FONTE (TV)

Fonte, 26.06.2021

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PREMESSA

La presente relazione tecnica descrive l'intervento effettuato per conto della ditta PREZERO POLYMERS ITALY SPA ed ha lo scopo di identificare in via previsionale l’impatto acustico attribuibile all’attività svolte presso il proprio sito di via dell’Artigianato 3 a Fonte (TV) nelle condizioni di progetto di seguito descritte.

Le misurazioni e le attività di analisi riportate nella presente relazione sono state effettuate dal Tecnico Competente in Acustica Ambientale Per. Ind. Mazzero Nicola (ex Posizione Regione Veneto n° 624 posizione Elenco Nazionale Tecnici Competenti in Acustica Ambientale n° 824).

Come prima fase si è provveduto ad identificare strumentalmente la situazione acustica “stato di fatto ante opera” (ovvero quella riferibile all’attuale situazione operativa aziendale) avanzando successivamente delle considerazioni mirate alla quantificazione dell’apporto acustico derivante dal funzionamento degli impianti nelle condizioni di progetto, allo scopo di verificare il futuro rispetto dei limiti di emissione ed immissione sonora assoluta e differenziale previsti dai regolamenti vigenti. Per la quantificazione dell’attuale impatto acustico si sono assunti come riferimento i risultati di una valutazione di impatto acustico predisposta dal tecnico scrivente nel 2017. Al tempo l’impianto era gestito dall’azienda SKYMAX Spa. A seguito della volturazione delle autorizzazioni in essere le attività sono attualmente svolte, senza modifiche tali da poter aver alterato l’impatto acustico, dalla PREZERO POLYMERS ITALY SPA.

Per tale ragione la quantificazione dell’impatto acustico condotta in tale occasione risulta ancora rappresentativa ed indicativa dell’impatto acustico aziendale.

In occasione di tali rilievi della situazione acustica “stato di fatto ante opera” il tecnico era assistito da un incaricato dell’attività in analisi il quale ha dichiarato che la situazione analizzata era rappresentativa della reale condizione di funzionamento delle attrezzature e degli impianti (vedasi dichiarazione allegata).

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Fonte, 26.06.2021

Il Tecnico Competente in Acustica Ambientale Per. Ind. Mazzero Nicola

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DEFINIZIONI

Quadro normativo di riferimento:

- Legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”

- D.P.C.M. 14/11/97, “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”

- Decreto 16 Marzo 1998 relativamente alle “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”

- D.P.C.M. 1/03/91 e DDG ARPAV n° 3/2008” indicazioni per l’elaborazione documenti di impatto acustico”

Secondo quanto indicato dalla Legge Quadro in materia di inquinamento acustico 447/95, ai fini della presente relazione si intende per:

a. inquinamento acustico: l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi;

b. ambiente abitativo: ogni ambiente interno a un edificio destinato alla permanenza di persone o di comunità ed utilizzato per le diverse attività umane, fatta eccezione per gli ambienti destinati ad attività produttive per i quali resta ferma la disciplina di cui al decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277, salvo per quanto concerne l'immissione di rumore da sorgenti sonore esterne ai locali in cui si svolgono le attività produttive;

c. sorgenti sonore fisse: gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali e agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi del mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite a attività sportive e ricreative;

d. sorgenti sonore mobili: tutte le sorgenti sonore non comprese nella lettera c) e. valore di emissione: il valore di rumore emesso da una sorgente sonora;

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f. valore di immissione: il valore di rumore immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno;

g. valore limite di emissione: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora. Il livello di emissione deve essere confrontato con i valori limite di emissione riferiti tuttavia all’intero periodo di riferimento. Secondo quanto indicato dal D.P.C.M. 14 novembre 1997 i valori limite devono essere rispettati in corrispondenza dei luoghi o spazi utilizzati da persone o comunità;

h. valore limite di immissione: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo nell'ambiente esterno. Questi sono suddivisi in valori limite assoluti (quando determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale) ed in valori limite differenziali (quando determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale e il rumore residuo). Il livello di immissione assoluto deve essere confrontato con i valori limite di immissione riferiti tuttavia all’intero periodo di riferimento. Il livello di immissione differenziale deve essere confrontato con i valori limite di immissione differenziale riferiti tuttavia periodo di misura in cui si verifica il fenomeno da rispettare.

i. Tempo di riferimento (TR): rappresenta il periodo della giornata all'interno del quale si eseguono le misure. La durata della giornata è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno compreso tra le h 6.00 e le h 22.00 e quello notturno compreso tra le h 22.00 e le h 6.00.

j. Tempo di osservazione (TO): è un periodo di tempo compreso in TR nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono valutare.

k. Tempo di misura (TM): all'interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o più tempi di misura (TM) di durata pari o minore del tempo di osservazione, in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno

l. Livello di rumore ambientale (LA): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale

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rispetto al valore ambientale della zona. E' il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione:

- nel caso dei limiti differenziali, è riferito a TM - nel caso di limiti assoluti è riferito a TR

m. Livello di rumore residuo (LR): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici.

n. Livello differenziale di rumore (LD): differenza tra livello di rumore ambientale (LA) e quello di rumore residuo (LR).

o. Fattore correttivo (Ki): (non si applicano alle infrastrutture dei trasporti.)è la correzione in dB(A) introdotta per tener conto della presenza di rumori con componenti impulsive, tonali o di bassa frequenza il cui valore è di seguito indicato:

- per la presenza di componenti impulsive KI = 3 dB - per la presenza di componenti tonali KT = 3 dB

- per la presenza di componenti in bassa frequenza KB = 3 dB

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INFORMAZIONI GENERALI SULL’AREA DI RIFERIMENTO

DESCRIZIONE DELL’AREA DI RIFERIMENTO

L’impianto in analisi è situato nel Comune di Fonte in via dell’Artigianato n°3 nell’ambito di un’area catastalmente individuata al Foglio n. 12 Mappali n. 46 e 584 ed ha destinazione urbanistica D1/5 “per insediamenti industriali e artigianali”.

Nelle immagini aeree seguenti (fonte sito web Google Earth) è evidenziata l’area ove attualmente sorge il sito aziendale.

é nord

[] = area attualmente occupata dalla ditta

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é nord

[] = area attualmente occupata dalla ditta

Attualmente, oltre le pertinenze aziendali, l’area è caratterizzata dalla presenza di ulteriori edifici produttivi e di terreni agricoli. In particolare, entro distanze ragionevoli, sul versante sud ed ovest si ha l’estendersi della zona produttiva. Sui versanti nord ed est invece oltre il perimetro del sito si ha principalmente la presenza di terreni adibiti a coltivazione agricola.

Nelle immediate aree circostanti non si riscontra la presenza di edifici residenziali. Questi sono riscontrabili a distanze ragguardevoli e comunque oltre la stessa zona industriale. Fra questi quelli più vicini al sito in analisi sono i ricettori residenziali posti ad ovest e nord-ovest alla distanza di circa 230 mt ed i ricettori posti a sud alla distanza di circa 150 mt.

Fra questi si ritiene che i maggiormente esposti siano quelli posti a nord-ovest sia per questioni di distanze che intercorrono fra azienda ed i medesimi sia rispetto al posizionamento nella direzione ove sono presenti gli impianti esterni aziendali. Gli altri ricettori si trovano collocati in posizioni per le quali risultano esposti in modo minore in quanto posti a distanze maggiori o in quanto ubicati in posizioni che risultano “acusticamente protette” dalla presenza

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di altri edifici industriali che si interpongono fra gli impianti della ditta in analisi ed i ricettori stessi.

Nell’immagine aerea seguente (fonte sito web Google Earth) si evidenziano gli edifici residenziali indicati.

é nord

[] = area attualmente occupata dalla ditta

O = edifici residenziali

DESCRIZIONE DELLE VARIE SORGENTI SONORE PRESENTI NELL’AREA DI RIFERIMENTO DIVERSE DA QUELLA IN ANALISI

Per quanto concerne il periodo di riferimento diurno, secondo quanto verificato in sede di valutazione di impatto acustico si è potuto constatare che, rispetto all’azienda in analisi, sui versanti sud ed ovest erano rilevabili dei contributi acustici associabili alle aziende produttive limitrofe. Lungo il lato di confine est erano invece identificabili contributi acustici associabili al traffico veicolare in transito lungo la strada Provinciale 20. Sul versante nord infine, si riscontrava il contributo acustico associabile al traffico veicolare transito lungo la strada Provinciale 20 e quello derivante e/o destinato alla zona industriale.

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Nell’ambito del periodo notturno permangono, seppur con una minore significatività, le influenze riferibili al traffico veicolare in transito lungo la strada Provinciale 20 mentre non sono presenti rilevanti rumorosità associabili alle aziende limitrofe in quanto queste non risultano operanti nel periodo di riferimento notturno.

DESCRIZIONE DEI VALORI LIMITE

Si riportano di seguito i valori limite ammessi per le varie aree di destinazione d’uso secondo quanto indicato dal D.P.C.M. 14/11/1997.

Valori limite di emissione Leq in dB(A)

I valori limite di emissione, definiti all'art. 2, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, sono riferiti alle sorgenti fisse ed alle sorgenti mobili.

Classi di destinazione d’uso del territorio Tempi di riferimento

Diurno (06.00 – 22.00) Notturno (22.00 – 06.00)

I aree particolarmente protette 45 35

II aree prevalentemente residenziali 50 40

III aree di tipo misto 55 45

IV aree di intensa attività umana 60 50

V aree prevalentemente industriali 65 55

VI aree esclusivamente industriali 65 65

Valori limite di immissione Leq in dB(A)

I valori limite di immissione, definiti all'art. 2, comma 3, lettera a), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, sono riferiti al rumore immesso nell'ambiente esterno dall'insieme di tutte le sorgenti.

Classi di destinazione d’uso del territorio Tempi di riferimento

Diurno (06.00 – 22.00) Notturno (22.00 – 06.00)

I aree particolarmente protette 50 40

II aree prevalentemente residenziali 55 45

III aree di tipo misto 60 50

IV aree di intensa attività umana 65 55

V aree prevalentemente industriali 70 60

VI aree esclusivamente industriali 70 70

Valori limite differenziale di immissione Leq in dB(A)

I valori limite differenziali di immissione, definiti all'art. 2, comma 3, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, sono 5 dB per il periodo diurno e 3 dB per il periodo notturno, all'interno

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Le disposizioni di cui al periodo precedente non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile:

- se il rumore ambientale misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno;

- se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.

Non si applicano altresì alla rumorosità prodotta:

- dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime;

- da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali;

- da servizi e impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all'interno dello stesso.

Il Comune di Fonte ha approvato il proprio regolamento di zonizzazione acustica secondo il quale l’area di intervento si inserisce al margine nord-est di una più ampia zona classificata come di classe IV di intesa attività umana.

A distanza ravvicinata sui versanti nord ed est si ha territorio di classe III di tipo misto. I ricettori sud in precedenza indicati sono anch’essi ubicati nella medesima area di classe IV di intensa attività umana mentre i ricettori posti ad ovest – nord/ovest sono ricompresi in un’area di classe III di tipo misto.

Si riporta di seguito l’estratto della zonizzazione acustica del Comune di Fonte completa di legenda ed indicazione dell’ubicazione dell’azienda.

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é nord

O = area occupata dalla ditta

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INFORMAZIONI GENERALI SULL’ATTIVITA’ IN ANALISI SITUAZIONE “STATO DI FATTO”

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’

Nel sito in analisi la ditta svolge la lavorazione di materiali e rifiuti a matrice plastica sui quali effettua le seguenti attività:

- ricezione materiale attraverso autocarri e scarico degli stessi in aree interne;

- movimentazione dei materiali nelle aree interne o, nel caso di alcuni materiali, presso le aree esterne attraverso varie tipologie di mezzi di sollevamento e spostamento meccanici (es. carrelli elevatori elettrici nelle aree esterni e/o diesel nelle aree interne);

- lavorazione dei materiali plastici attraverso operazioni di macinazione, lavaggio, asciugatura, estrusione, miscelazione. Queste lavorazioni vengono svolte esclusivamente all’interno dello stabilimento industriale.

Le attività necessitano di impianti tecnologici e di servizio fra i quali si citano in particolare gli impianti di ventilazione ed aspirazione posizionati all’esterno dell’azienda sul versante nord.

Tutte le attività di lavorazione delle materie plastiche vengono effettuate all’interno di un capannone industriale dotato di elementi portanti e di tamponamento in muratura. Le aperture laterali necessarie all’accesso ed al deflusso dell’ambiente di lavoro sono tamponate con portoni industriali scorrevoli costituiti da pannelli sandwich (lamiera-poliuretano espanso- lamiera) che secondo quanto indicato dall’azienda risultano principalmente chiusi relativamente a quelli ubicati sui versanti nord ed est. Risultano invece tipicamente aperti nel periodo di riferimento diurno (e chiusi nel periodo notturno) i portoni posizionati sui versanti sud ed ovest.

DESCRIZIONE DELLE VARIE COMPONENTI SONORE

Si procede di seguito a dettagliare le varie componenti sonore individuabili nel processo produttivo della ditta. Esse vengono riportate nella tabella sottostante nella quale è altresì

(14)

indicata una breve descrizione, il riferimento del loro posizionamento rispetto al lay out impiantistico e le informazioni necessarie a caratterizzarne il loro periodo di funzionamento.

Id comp.

Sonora

Descrizione Descrizione della comp. e delle attrezzature utilizzate

Localizzazione nell’impianto

Periodo di

rif. Temporaneità

Potenziale contemporaneità

con altre comp.

A

Movimentazione meccanizzata materiali aree

interne stabilimento

I materiali vengono movimentati attraverso varie tipologie di mezzi

meccanici di movimentazione

Aree interne capannone

Diurno + Notturno

Attività svolta in modo variabile ma

sostanzialmente continuativo

Potenzialmente contemporaneo a

tutte le altre componenti

sonore

B

Movimentazione meccanizzata materiali aree

esterne stabilimento

I materiali vengono movimentati attraverso carrelli elevatori elettrici

Aree esterne

piazzali Diurno

Attività svolta in modo discontinuo nel periodo diurno

Potenzialmente contemporaneo a

tutte le altre componenti

sonore

C Linee di

triturazione

I materiali plastici vengono triturati tramite impianti e

macchinari specifici

Aree interne stabilimento

Diurno + Notturno

Attività svolta in modo continuativo sia nel periodo diurno

che nel periodo notturno

Potenzialmente contemporaneo a

tutte le altre componenti

sonore

D Linee di lavaggio

I materiali plastici vengono lavati tramite impianti e

macchinari specifici

Aree interne stabilimento

Diurno + Notturno

Attività svolta in modo continuativo sia nel periodo diurno

che nel periodo notturno

Potenzialmente contemporaneo a

tutte le altre componenti

sonore

E Linee di estrusione

I materiali plastici vengono estrusi tramite impianti e

macchinari specifici

Aree interne stabilimento

Diurno + Notturno

Attività svolta in modo continuativo sia nel periodo diurno

che nel periodo notturno

Potenzialmente contemporaneo a

tutte le altre componenti

sonore

F

Impianto di aspirazione linea

estrusione

Le linee di estrusione sono dotate di un impianto di

aspirazione per l’evacuazione della arie dall’interno del luogo di lavoro. La componente è

costituita da un elettroventilatore acusticamente coibentato.

Esterno stabilimento versante nord

Diurno + Notturno

Attività svolta in modo continuativo sia nel periodo diurno

che nel periodo notturno

Potenzialmente contemporaneo a

tutte le altre componenti

sonore

G

Impianto di aspirazione carico

linea estrusione

Alcune operazioni di carico delle linee di estrusione sono dotate di un impianto

di aspirazione per l’evacuazione delle polveri

dall’interno del luogo di lavoro. L’impianto si

compone di un elettroventilatore acusticamente coibentato e

di un batteria filtrante a maniche

Esterno stabilimento versante nord

Diurno

Attività svolta in modo continuativo nel

periodo diurno

Potenzialmente contemporaneo a

tutte le altre componenti

sonore

Relativamente alle componenti per le quali si è indicato un funzionamento sia sul periodo diurno che notturno si evidenzia che:

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- per quanto riguarda la componente A l’andamento notturno risulta notevolmente ridotto rispetto al suo andamento diurno. Il numero di addetti occupati nel turno notturno è infatti inferiore rispetto a quello diurno;

- le linee di lavoro indicate con le sigle C, D, ed E, nel periodo notturno risultano nel complesso attive. Tuttavia nel periodo notturno qualche elemento di lavoro di tali impianti risulta non funzionante. In particolare durante il periodo notturno non risultano attivi i macchinari della fase di riduzione volumetrica dei rifiuti di scarto esitati dalla fase di lavaggio posizionati all’interno della porzione nord del capannone.

Nell’immagine aerea seguente si procede collocando nell’abito dell’area aziendale le varie componenti acustiche in precedenza indicate. Non si è indicata la collocazione della componente A in quanto sostanzialmente avviene all’interno di tutto lo stabilimento industriale.

O = componente B O = componente C

O = componente D O = componente E

O = componente F O = componente G

é nord

[] = area occupata dall’attività

(16)

DESCRIZIONE DELLE MISURE MESSE IN ATTO PER RIDURRE LA PROPAGAZIONE DEL RUMORE Lo svolgimento delle attività lavorative esclusivamente all’interno del capannone industriale garantisce una drastica riduzione dell’emissione ed immissione acustica imputabile all’attività.

I portoni industriali secondo quanto indicato dall’azienda risultano principalmente chiusi relativamente a quelli ubicati sui versanti nord ed est. Risultano invece tipicamente aperti nel periodo di riferimento diurno (e chiusi nel periodo notturno) i portoni posizionati sui versanti sud ed ovest.

Sotto il profilo impiantistico le unità di ventilazione dei due aspiratori descritti identificati come componenti F e G sono stati oggetto di coibentazione acustica realizzata tramite il confinamento delle parti di impianto con pannelli ad elevata capacità fonoassorbente e fonoisolante.

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DESCRIZIONE DELLE MISURAZIONI FONOMETRICHE SITUAZIONE “STATO DI FATTO ANTE OPERA”

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA

Per l’effettuazione delle misurazioni è stata impiegata una catena microfonica costituita da:

- fonometro integratore 01 dB mod. SOLO matricola n° 10462 - preamplificatore 01 dB mod. PRE 21S matricola n° 10442 - microfono 01 dB mod. MCE 212 matricola n° 33616

- calibratore acustico 01 dB mod. CAL21 matricola n° 34164976

La catena di misura è stata tarata presso centro di taratura n° 068 in data 30/06/2016 (certificato di taratura n° LAT068 37745-A).

Il calibratore acustico è stato tarato presso centro di taratura n° 068 in data 05/07/2016 (certificato di taratura n° LAT068 37771-A).

I sistemi di misura con cui sono stati rilevati i livelli equivalenti soddisfacevano le specifiche di cui alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994.

I filtri e i microfoni utilizzati per le misure erano conformi, rispettivamente, alle norme EN 61260/1995 (IEC 1260) e EN 61094-1/1994, EN 61094-2/1993, EN 61094-3/ 1995, EN 61094- 4/1995, mentre i calibratori acustici rispettavano quanto indicato dalle norme CEI 29-4.

La strumentazione, prima e dopo ogni ciclo di misura, è stata controllata con un calibratore di classe 1, secondo la norma IEC 942/1988, verificando che le stesse non differissero di un valore superiore ai 0,5 dB.

IDENTIFICAZIONE DEI PUNTI OGGETTO DI MISURAZIONE

La strumentazione utilizzata per la misurazione dei livelli di rumore è stata posizionata in corrispondenza di più punti collocati in prossimità dell’attuale limite di pertinenza aziendale come di seguito descritto. Al fine di ottenere delle informazioni utili alla verifica delle ricadute acustiche ai ricettori si è proceduto anche con l’effettuazione di misurazioni in punti posti in prossimità dei ricettori che si ritengono i maggiormente esposti, ovvero i ricettori posti a nord-

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ovest. Questi infatti, sia per questioni di distanze che intercorrono fra azienda ed i medesimi sia rispetto al posizionamento nella direzione ove sono presenti gli impianti esterni aziendali, si ritengono i maggiormente esposti. Gli altri ricettori si trovano collocati in posizioni per le quali risultano esposti in modo minore in quanto posti a distanze maggiori o in quanto ubicati in posizioni che risultano “acusticamente protette” dalla presenza di altri edifici industriali che si interpongono fra gli impianti della ditta in analisi ed i ricettori stessi. I punti di misura sono raffigurati nell’immagine seguente:

é nord

[] = area occupata dall’attività

O = edifici residenziali

Nella definizione dei punti di misura si è in particolare tenuto conto dei seguenti aspetti:

- l’identificazione è stata effettuata scegliendo dei punti di misura in cui risultasse significativo indagare sulle ricadute acustiche dell’attività in analisi ed ove fossero meno presenti (nel limite del possibile) influenze legate a rumori derivanti da aziende vicine. Tali punti di misura prescelti nel periodo diurno sono stati successivamente oggetto di rilievo anche nel periodo di riferimento notturno. In particolare lungo i confini ovest e sud erano rilevabili nel periodo di riferimento diurno delle ricadute

Misura 1

Misura 3

Misura 2 Misura 4

Misura 6 giorno

Misura 5 Misura 6 notte

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acustiche associabili ad impianti vicini. Tuttavia i punti di misura prescelti ne risentivano in modo minore;

- il punto di misura 1 è posizionato lungo il confine est in posizione frontale rispetto al portone di accesso ai luoghi di lavoro ed è utile per identificare i livelli assoluti in tale direzione. Il punto di misura è collocato sul versante interno del confine aziendale;

- il punto di misura 2 è posizionato sul punto di confine a sud-est dell’area aziendale ed è utile per identificare i livelli assoluti in tale direzione. Il punto di misura è collocato sul versante interno del confine aziendale;

- il punto di misura 3 è posizionato lungo il confine sud in posizione frontale rispetto al portone di accesso ai luoghi di lavoro ed è utile per identificare i livelli assoluti in tale direzione. Il punto di misura è collocato sul versante interno del confine aziendale;

- il punto di misura 4 è posizionato lungo il confine ovest in posizione direzionalmente vicina al portone di accesso ai luoghi di lavoro ed è utile per identificare i livelli assoluti in tale direzione. Il punto di misura è collocato sul versante interno del confine aziendale;

- il punto di misura 5 è posizionato lungo il confine nord in posizione frontale rispetto agli impianti di aspirazione e filtrazione, ovvero alle componenti F e G;

- il punto di misura 6 giorno è posizionato in prossimità dell’area esterna dei ricettori che, per le motivazioni descritte ai capitoli precedenti si ritengono i maggiormente esposti sotto un profilo acustico rispetto alla ditta in analisi;

- il punto di misura 6 notte è posizionato in direzione dell’area esterna dei ricettori che, per le motivazioni descritte ai capitoli precedenti si ritengono i maggiormente esposti sotto un profilo acustico rispetto alla ditta in analisi. Più precisamente il punto di rilievo si trovava in una posizione intermedia fra ricettori nord-ovest e ditta in quanto avvicinarsi troppo alle abitazioni ha reso impossibile lo svolgimento delle misurazioni a causa dell’incessante abbaiare dei cani.

Presso i punti indicati si è proceduto al rilievo dei livelli ambientali mentre non è stato possibile predisporre delle misurazioni dei livelli residui in quanto gli impianti, seppur in modo variabile, sono attivi sull’intero periodo sia diurno che notturno.

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CONDIZIONI OPERATIVE AZIENDALI NEL CORSO DELLE MISURAZIONI

Nel corso delle misurazioni era in corso la normale operatività aziendale, sia sul periodo diurno che sul periodo notturno (come anche dichiarato dall’azienda con la dichiarazione allegata alla presente relazione). Le varie componenti sonore descritte al capitolo “descrizione delle varie componenti sonore” erano in normale funzionamento. I portoni di accesso ai locali di lavoro posti in direzione nord ed est erano chiusi. I portoni posti in direzione ovest e sud erano aperti nel periodo di riferimento diurno e chiusi nel periodo di riferimento notturno.

MODALITA’ DI MISURA

Il microfono è stato posizionato ad un’altezza dal suolo di mt. 1.50 ed era collegato alla strumentazione di integrazione attraverso un cavo prolunga della lunghezza di tre metri che permetteva agli operatori di verificare l’andamento della misura mantenendosi a debita distanza.

Il microfono era altresì posto a sufficiente distanza da altre superfici riflettenti o interferenti ed orientato verso la ditta in analisi. Nel corso delle misurazioni le condizioni atmosferiche e metereologiche erano favorevoli e ci si trovava in assenza di vento.

Il tempo di riferimento TR all’interno del quale sono state effettuate le verifiche è il periodo diurno ovvero il periodo compreso fra le ore 06.00 e le ore 22.00 ed il periodo notturno ovvero il periodo compreso fra le ore 22.00 e le ore 06.00.

I tempi di osservazione TO all’interno dei quali si è verificata la situazione e quindi sono stati ricompresi i vari tempi di misura TM è stato fra le ore 15.00 e le ore 19.00 del giorno 21.03.2017 per quanto riguarda i rilievi diurni e fra le ore 23.00 del giorno 24.03.2017 e le ore 02.00 del giorno 25.03.2017 per quanto riguarda i rilievi notturni.

I tempi di misura sono stati valutati di volta in volta scegliendo gli stessi sulla base del fenomeno acustico in analisi, verificando nel contempo che il livello di LAeq raggiungesse un sufficiente grado di stabilizzazione. La tecnica utilizzata per il rilievo è del tipo “a campionamento”.

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ESITO DELLE MISURAZIONI

SITUAZIONE “STATO DI FATTO ANTE OPERA”

RICONOSCIMENTO DELLE COMPONENTI TONALE ED IMPULSIVE

Componenti impulsive

Secondo quanto definito dal Decreto 16 Marzo 1998, ai fini del riconoscimento dell'impulsività di un evento, devono essere eseguiti i rilevamenti dei livelli LAImax e LASmax per un tempo di misura adeguato.

Il rumore è considerato avente componenti impulsive quando sono verificate le condizioni seguenti:

- l'evento è ripetitivo;

- la differenza tra LAImax ed LASmax è superiore a 6 dB;

- la durata dell'evento a -10 dB dal valore LAFmax è inferiore a 1 s.

L'evento sonoro impulsivo si considera ripetitivo quando si verifica almeno 10 volte nell'arco di un'ora nel periodo diurno ed almeno 2 volte nell'arco di un'ora nel periodo notturno.

Qualora si riscontri la presenza della componente impulsiva il valore di LAeq sul TR viene incrementato di un fattore correttivo KI.

Componenti tonali

Secondo quanto definito dal Decreto 16 Marzo 1998, al fine di individuare la presenza di Componenti Tonali (CT) nel rumore, si effettua un'analisi spettrale per bande normalizzate di 1/3 di ottava. Si considerano esclusivamente le CT aventi carattere stazionario nel tempo ed in frequenza. L'analisi deve essere svolta nell'intervallo di frequenza compreso tra 20 Hz e 20 kHz.

Si è in presenza di una CT se il livello minimo di una banda supera i livelli minimi delle bande adiacenti per almeno 5 B. Si applica il fattore di correzione KT soltanto se la CT tocca una isofonica uguale o superiore a quella più elevata raggiunta dalle altre componenti dello spettro. La normativa tecnica di riferimento è la ISO 266:1987.

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Se l'analisi in frequenza svolta con le modalità di cui al punto precedente, rivela la presenza di CT tali da consentire l'applicazione del fattore correttivo KT nell'intervallo di frequenze compreso fra 20 Hz e 200 Hz, si applica anche la correzione KB esclusivamente nel tempo di riferimento notturno.

ESITO DELLE MISURAZIONI

Si riportano di seguito le risultanze delle misurazioni effettuate:

Campagna di rilievo dei livelli ambientali diurni

Id punto

di misura

Durata della misurazione

(mm.ss)

Livello rumore ambientale riscontrato Leq dB(A)

Presenza componenti

tonali o impulsive

Fattori correttivi da applicare per presenza tonali o

impulsive

Valore Leq dB(A) su tempo di misura arrotondato a +0,5

dB(A)

Note

1 20’57’’ 53,5 Non presenti Nessuno 53,5

Livello influenzato dal traffico veicolare in transito lungo la viabilità

stradale

2 20’05’’ 51,2 Non presenti Nessuno 51,5

Livello lievemente influenzato dal traffico

veicolare in transito lungo la viabilità stradale

3 20’42’’ 57,4 Non presenti Nessuno 57,5 --

4 18’17’’ 54,0 impulsivo Presente KI + 3 dB 57,0

Nel corso della misurazione stava avvenendo il carico di un

autotreno con carrelli elevatore

5 20’11’’ 51,5 Non presente Nessuno 51,5 --

6 06’28’’ 2 44,1 2 Non presente Nessuno 44,5 2

Si è verificato un rumore anomalo che è stato eliminato nel calcolo del

livello.

2 nel corso della misura si è verificato un evento anomalo (verificabile a tracciato). Tale evento è stato escluso dai calcoli pertanto i risultati riferiti alla misura sono da attribuire alla misura decurtata dell’evento anomalo.

(23)

Campagna di rilievo dei livelli ambientali notturni

Id punto

di misura

Durata della misurazione

(mm.ss)

Livello rumore ambientale riscontrato Leq dB(A)

Presenza componenti

tonali o impulsive

Fattori correttivi da applicare per presenza tonali o

impulsive

Valore Leq dB(A) su tempo di misura arrotondato a +0,5

dB(A)

Note

1 09’25’’ 45,1 Non presenti Nessuno 45,5 L95: 43,01

Livello influenzato dal traffico veicolare in transito lungo la viabilità

stradale 1

2 16’30’’ 55,9 Non presenti Nessuno 56,0 L95: 40,02

Livello pesantemente influenzato da notevole

traffico veicolare in transito lungo la viabilità

stradale 2

3 16’29’’ 46,8 Non presenti Nessuno 47,0 --

4 07’18’’ 37,2 Non presenti Nessuno 37,5 --

5 13’46’’ 49,2 Non presente Nessuno 49,5 L95: 43,53

Livello influenzato dal traffico veicolare in transito lungo la viabilità

stradale 3

6 02’29’’ 4 37,3 4 Non presente Nessuno 37,5 4

Si è verificato un rumore anomalo che è stato eliminato nel calcolo del

livello. 4

1 considerato che la misura è stata influenzata da rumori associabili al traffico stradale, considerando che le attività aziendali necessitano di impianti a ciclo di funzionamento continuo e pressoché costante, appare utile valutare il percentile L95 che sulla misura si è attestato a 42,7 dB(A)

2 considerato che la misura è stata influenzata da rumori associabili al traffico stradale, considerando che le attività aziendali necessitano di impianti a ciclo di funzionamento continuo e pressoché costante, appare utile valutare il percentile L95 che sulla misura si è attestato a 39,8 dB(A)

3 considerato che la misura è stata influenzata da rumori associabili al traffico stradale, considerando che le attività aziendali necessitano di impianti a ciclo di funzionamento continuo e pressoché costante, appare utile valutare il percentile L95 che sulla misura si è attestato a 43,5 dB(A)

4 la misura effettuata nelle vicinanze del ricettore appare notevolmente disturbata dall’abbaio di cani che hanno influenzato notevolmente l’andamento della misura (verificabile a tracciato). Per tale ragione appare rappresentativo considerare ai fini dei livelli ambientali associabili alla ditta una parte centrale del tracciato della durata di 2’29’’ nel corso della quale tali eventi disturbanti non si sono verificati. I risultati riferiti alla misura sono da attribuire alla parte di misura indicata.

(24)

DESCRIZIONE DELLO “STATO DI PROGETTO”

Rispetto alla condizione “stato di fatto ante opera” l’azienda intende richiedere alcune modifiche sia relative alla dotazione impiantistica che relative all’estensione aziendale. Fra le modifiche si riportano di seguito quelle che si ritiene debbano essere oggetto di approfondimento in relazione al potenziale impatto acustico aziendale:

- ampliamento della superficie di impianto inglobando la porzione adiacente posta al lato Ovest dello stabilimento identificata catastalmente dal Fg. 12 mappali 432, 587, 600 e 598 e 586;

- inserimento di nuovi macchinari a tecnologia più avanzata lungo l’intera linea di trattamento del materiale plastico.

- revisione del lay-out impiantistico dovuto all’ampliamento della superficie di impianto e all’inserimento dei nuovi macchinari e alla rilocalizzazione di alcune superfici;

La porzione di ampliamento non è interessata da alcuna attività di recupero rifiuti ma viene utilizzata esclusivamente come zona di miscelazione e magazzino di stoccaggio del prodotto finito e della materia prima in ingresso allo stabilimento.

(25)

é nord

I nuovi macchinari che verranno aggiunti agli attuali macchinari già utilizzati per lo svolgimento delle attività di recupero rifiuti (n. 1 nuovo macchinario di macinazione Mod. Komet 2200, n. 2 nuovi impianti di lavaggio, n. 2 nuovi estrusori Mod. Corema 2018 T9, n. 1 nuovo granulatore Mod. Top. 1000x800x630RC) saranno similari a quelli attualmente presenti in impianto;

pertanto il rifiuto plastico in ingresso nelle nuove linee di trattamento sarà sottoposto ai medesimi processi di recupero già autorizzati, quali macinazione, lavaggio, asciugatura, granulazione ed estrusione.

Tutti i nuovi macchinari saranno posizionati all’interno dell’edificio già attualmente destinato a tali lavorazioni quindi non nell’ambito della nuova superficie di ampliamento.

L’incremento della superficie di impianto e l’introduzione della nuova linea di trattamento implicano un aggiornamento del lay-out che nella sua configurazione di progetto sarà pari a quanto di seguito riportato:

(26)

é nord

In relazione all’impatto acustico va segnalato che le componenti di maggior impatto sotto il profilo acustico saranno sempre posizionate nella porzione già ad oggi autorizzata ove verranno infatti inseriti anche i nuovi impianti. Nelle nuove aree di ampliamento verranno effettuate attività scarsamente impattanti sotto il profilo acustico riferibili ad attività d’ufficio o di immagazzinamento materiali al massimo asserviti da piccoli miscelatori o sistemi di pompaggio per il caricamento pneumatico. Trattasi questi di impianti caratterizzati dal funzionamento di semplici motori elettrici per i quali, essendo posizionati all’interno dell’ambiente di lavoro, non si ravvisa la possibilità che possano comportare degli impatti acustici al di fuori dell’edificio.

Alla luce di tali considerazioni, ritenendo in sintesi che:

- i nuovi macchinari, del tutto uguali agli esistenti verranno posizionati all’interno del medesimo edificio in cui sono presenti gli attuali macchinari il che potrebbe idealmente determinare un potenziale incremento dei livelli di rumore mediamente presente all’interno dell’ambiente variabile fra i 2 ed i 3dB(A) i quali tuttavia al mantenimento

(27)

significativi effetti incrementali all’esterno dell’edificio rispetto alla condizione “stato di fatto ante opera” oggetto di rilievo strumentale

- non è previsto l’inserimento di nuove componenti acustiche all’esterno dell’edificio - nell’ambito delle aree di ampliamento avverranno solo ed esclusivamente attività

caratterizzate da impiantistica interna di rumorosità non significativa se valutata nei confronti della potenziale fuoriuscita del rumore

è ragionevolmente prevedibile con sufficiente grado di approssimazione, che i livelli ambientali riscontrabili in condizioni di operatività aziendale nella condizione di progetto non risulteranno variati rispetto alla condizione “stato di fatto ante opera” oggetto di rilievo ante opera.

Conseguentemente la seguente identificazione dell’impatto acustico viene effettuata sulla base delle informazioni raccolte nell’ambito delle misurazioni dei livelli di rumore acquisiti nella condizione “stato di fatto ante opera”.

(28)

PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO ASSOCIABILE ALLO STATO DI PROGETTO

VERIFICA DEI LIVELLI SUL PERIODO DIURNO Verifica dei livelli di immissione assoluti

Il valore limite di immissione è il valore di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno (contributo quindi sia della ditta in analisi che del contesto acustico di riferimento). Il livello di immissione deve essere confrontato con i valori limite di immissione riferiti all’intero periodo di riferimento. Secondo quanto indicato dal D.P.C.M. 14 novembre 1997 i valori limite devono essere rispettati in corrispondenza dei luoghi o spazi utilizzati da persone o comunità e quindi, nel caso in esame, presso le aree poste oltre il confine aziendale.

Tutte le attività aziendali vengono effettuate in modo sostanzialmente simile lungo l’interno periodo di riferimento diurno (06.00-22.00) pertanto i livelli di immissione assoluta coincidono sostanzialmente con i livelli ambientali rilevati di seguito riportati:

Id punto

Livello rumore ambientale riscontrato Leq

dB(A) su TM

CLASSE ACUSTICA - Valore limite di immissione dB(A) Esito

1 53,5 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 65,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 60,0 CONFORME 2 51,5 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 65,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 60,0 CONFORME

3 57,5 Classe IV: limite 65,0 CONFORME

4 57,0 Classe IV: limite 65,0 CONFORME

5 51,5 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 65,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 60,0 CONFORME

6 44,5 Classe III: limite 60,0 CONFORME

Verifica dei livelli di emissione assoluti

Il valore limite di emissione è il valore di rumore che può essere emesso dalla sola specifica sorgente sonora in analisi (quindi dalle attività della ditta). Esso deve essere confrontato con i valori limite di emissione riferiti all’intero periodo di riferimento. Secondo quanto indicato dal D.P.C.M. 14 novembre 1997 i valori limite devono essere rispettati in corrispondenza dei luoghi

(29)

o spazi utilizzati da persone o comunità e quindi, nel caso in esame, presso le aree poste oltre il confine aziendale.

La costante operatività aziendale sull’intero periodo di riferimento diurno non ha consentito di effettuare delle misurazioni dei livelli di rumore residuo in assenza del rumore associabile alla ditta.

In base a quanto riscontrato tramite i sopralluoghi effettuati presso l’area di riferimento si è verificato che essa risulta interessata da una rumorosità imputabile, nel suo complesso, alle attività antropiche e produttive tipiche di una zona produttiva e commerciale (impianti di aspirazione, movimento mezzi, ecc). In corrispondenza dei punti di misura prossimi alle strade (versanti nord ed est) è rilevabile il rumore del traffico veicolare in transito lungo le strade di collegamento mentre sugli altri versanti è da associarsi alle rumorosità derivante dagli impianti ed attrezzature in uso alle azienda produttive vicine (impianti produzione, aspirazione, produzione aria compressa).

Non si possiedono pertanto elementi numerici per la verifica del rispetto dei limiti tuttavia si procederà, sulla base delle informazioni in possesso, ad avanzare delle considerazioni in merito a tali valori limite.

Trascurando l’incidenza dei rumori derivanti dalle aziende vicine volendo verificare il rispetto dei valori limite partendo dai livelli ambientali rilevati, si riscontra che presso tutti i punti di misura i livelli si mantengono conformi considerando che i livelli ambientali (comprensivi quindi sia dei rumori della ditta che del contesto di riferimento) risultano conformi ai valori limite di emissione assoluta (da attribuirsi alla solo ditta in analisi).

I base alla considerazioni avanzate ne deriva quindi che:

Id punto

Livello rumore ambientale riscontrato Leq

dB(A) su TM

CLASSE ACUSTICA - Valore limite di emissione dB(A) Esito

1 53,5 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 60,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 55,0 CONFORME 2 51,5 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 60,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 55,0 CONFORME

3 57,5 Classe IV: limite 60,0 CONFORME

4 57,0 Classe IV: limite 60,0 CONFORME

5 51,5 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 60,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 55,0 CONFORME

6 44,5 Classe III: limite 55,0 CONFORME

(30)

Verifica dei livelli di immissione differenziale

Si sono individuati come ricettori maggiormente esposti alla rumorosità potenzialmente emessa dalla ditta i ricettori posto a nord-ovest alla distanza di circa 230 mt.

Non è stato possibile effettuare alcuna misurazione all’interno dei locali ricettori, tuttavia si è proceduto alla verifica del livello di rumore ambientale in vicinanza agli stessi al fine di poter procedere con una ragionevole stima dell’immissione differenziale rilevabile presso gli stessi.

Il punto di misura 6 giorno era posizionato a distanza leggermente inferiore rispetto alla distanza fra il ricettore ed il sito della ditta. La misurazione ha evidenziato livelli inferiori ai 50 dB(A).

In base a quanto indicato dall’art. 2 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 non si procede alla verifica del livello di immissione differenziale in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile. Il medesimo articolo definisce infatti che se, durante il periodo diurno, il rumore ambientale misurato a finestre aperte è inferiore a 50 dB(A) ed il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse è inferiore a 35 dB(A) i contributi acustici si considerano trascurabili.

Nel caso in esame i livelli acquisiti dimostrano che i livelli ambientali riscontrabili a finestre aperte all’interno dei ricettori sono inferiori alla soglia di applicabilità. Analogamente si ritiene, con ragionevole certezza che anche a finestre chiuse i livelli ambientali si mantengono inferiori alla soglia di applicabilità del criterio differenziale.

VERIFICA DEI LIVELLI SUL PERIODO NOTTURNO Verifica dei livelli di immissione assoluti

Il valore limite di immissione è il valore di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno (contributo quindi sia della ditta in analisi che del contesto acustico di riferimento). Il livello di immissione deve essere confrontato con i valori limite di immissione riferiti all’intero periodo di riferimento. Secondo quanto indicato dal D.P.C.M. 14 novembre 1997 i valori limite devono essere rispettati in corrispondenza dei luoghi o spazi utilizzati da persone o comunità e quindi, nel caso in esame, presso le aree poste oltre il confine aziendale.

(31)

Tutte le attività aziendali vengono effettuate in modo sostanzialmente simile lungo l’interno periodo di riferimento notturno (22.00-06.00) pertanto i livelli di immissione assoluta coincidono sostanzialmente con i livelli ambientali rilevati di seguito riportati:

Id punto

Livello rumore ambientale riscontrato Leq

dB(A) su TM

CLASSE ACUSTICA - Valore limite di immissione dB(A) Esito

1 43,01 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 55,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 50,0 CONFORME 2 40,02 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 55,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 50,0 CONFORME

3 47,0 Classe IV: limite 55,0 CONFORME

4 37,5 Classe IV: limite 55,0 CONFORME

5 43,53 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 55,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 50,0 CONFORME

6 37,5 4 Classe III: limite 50,0 CONFORME

1 considerato che la misura è stata influenzata da rumori associabili al traffico stradale, considerando che le attività aziendali necessitano di impianti a ciclo di funzionamento continuo e pressoché costante, appare utile valutare il percentile L95 che sulla misura si è attestato a 42,7 dB(A)

2 considerato che la misura è stata influenzata da rumori associabili al traffico stradale, considerando che le attività aziendali necessitano di impianti a ciclo di funzionamento continuo e pressoché costante, appare utile valutare il percentile L95 che sulla misura si è attestato a 39,8 dB(A)

3 considerato che la misura è stata influenzata da rumori associabili al traffico stradale, considerando che le attività aziendali necessitano di impianti a ciclo di funzionamento continuo e pressoché costante, appare utile valutare il percentile L95 che sulla misura si è attestato a 43,5 dB(A)

4 la misura effettuata nelle vicinanze del ricettore appare notevolmente disturbata dall’abbaio di cani che hanno influenzato notevolmente l’andamento della misura (verificabile a tracciato). Per tale ragione appare rappresentativo considerare ai fini dei livelli ambientali associabili alla ditta una parte centrale del tracciato della durata di 2’29’’ nel corso della quale tali eventi disturbanti non si sono verificati. I risultati riferiti alla misura sono da attribuire alla parte di misura indicata.

Verifica dei livelli di emissione assoluti

Il valore limite di emissione è il valore di rumore che può essere emesso dalla sola specifica sorgente sonora in analisi (quindi dalle attività della ditta). Esso deve essere confrontato con i valori limite di emissione riferiti all’intero periodo di riferimento. Secondo quanto indicato dal D.P.C.M. 14 novembre 1997 i valori limite devono essere rispettati in corrispondenza dei luoghi o spazi utilizzati da persone o comunità e quindi, nel caso in esame, presso le aree poste oltre il confine aziendale.

La costante operatività aziendale sull’intero periodo di riferimento notturno non ha consentito di effettuare delle misurazioni dei livelli di rumore residuo in assenza del rumore associabile alla ditta. In base a quanto riscontrato tramite i sopralluoghi effettuati presso l’area di riferimento si è verificato che nel periodo di riferimento essa non risulta interessata da specifiche sorgenti

(32)

sonore. Le uniche componenti che hanno avuto rilevanza sono associabili al traffico veicolare in transito lungo il vicino asse stradale che hanno inciso soprattutto presso i punti di misura 1, 2 ed in modo minoritario sul punto di misura 5. Per tale ragioni, considerando che i rumori associabili alla ditta in analisi sono sostanzialmente costanti, i livelli considerati in riferimento a tali punti di misura sono stati riferiti al percentile L95.

Hanno invece inficiato sui rilievi dei livelli ai ricettori dei costanti abbaiare di cane. Infatti il punto di rilievo 6 notte si trovava in una posizione intermedia fra abitazioni e ditta in quanto avvicinarsi troppo alle abitazioni ha reso impossibile lo svolgimento delle misurazioni a causa dell’incessante abbaiare dei cani. Si è tuttavia potuto estrapolare dalla misurazione un tratto in cui tali rumori dell’abbaiare dei cani non avveniva.

Id punto

Livello rumore ambientale riscontrato Leq

dB(A) su TM

CLASSE ACUSTICA - Valore limite di emissione dB(A) Esito

1 43,01 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 50,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 45,0 CONFORME 2 40,02 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 50,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 45,0 CONFORME

3 47,0 Classe IV: limite 50,0 CONFORME

4 37,5 Classe IV: limite 50,0 CONFORME

5 43,53 In corrispondenza del confine aziendale classe IV: limite 50,0

Oltre il confine aziendale classe III: limite 45,0 CONFORME

6 37,5 4 Classe III: limite 45,0 CONFORME

1 considerato che la misura è stata pesantemente influenzata da rumori associabili al traffico stradale, considerando che le attività aziendali necessitano di impianti a ciclo di funzionamento continuo e pressoché costante, appare utile valutare il percentile L95 che sulla misura si è attestato a 42,7 dB(A)

2 considerato che la misura è stata influenzata da rumori associabili al traffico stradale, considerando che le attività aziendali necessitano di impianti a ciclo di funzionamento continuo e pressoché costante, appare utile valutare il percentile L95 che sulla misura si è attestato a 39,8 dB(A)

3 considerato che la misura è stata influenzata da rumori associabili al traffico stradale, considerando che le attività aziendali necessitano di impianti a ciclo di funzionamento continuo e pressoché costante, appare utile valutare il percentile L95 che sulla misura si è attestato a 43,5 dB(A)

4 la misura effettuata nelle vicinanze del ricettore appare notevolmente disturbata dall’abbaio di cani che hanno influenzato notevolmente l’andamento della misura (verificabile a tracciato). Per tale ragione appare rappresentativo considerare ai fini dei livelli ambientali associabili alla ditta una parte centrale del tracciato della durata di 2’29’’ nel corso della quale tali eventi disturbanti non si sono verificati. I risultati riferiti alla misura sono da attribuire alla parte di misura indicata.

Verifica dei livelli di immissione differenziale

Si sono individuati come ricettori maggiormente esposti alla rumorosità potenzialmente emessa dalla ditta i ricettori posto a nord-ovest alla distanza di circa 230 mt.

(33)

Non è stato possibile effettuare alcuna misurazione all’interno dei locali ricettori, tuttavia si è proceduto alla verifica del livello di rumore ambientale in vicinanza agli stessi al fine di poter procedere con una ragionevole stima dell’immissione differenziale rilevabile presso gli stessi.

Il punto di misura 6 notte era posizionato a distanza di leggermente inferiore rispetto alla distanza fra il ricettore ed il sito della ditta. Più precisamente il punto di misura distava circa 120 mt dal punto più vicino della ditta. Dal punto di misura al ricettore intercorrevano ulteriori 110 mt circa. Tali misurazioni hanno evidenziato livelli di 37,5 dB(A), quindi inferiori ai 40 dB(A).

In base a quanto indicato dall’art. 2 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 non si procede alla verifica del livello di immissione differenziale in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile. Il medesimo articolo definisce infatti che se, durante il periodo notturno, il rumore ambientale misurato a finestre aperte è inferiore a 40 dB(A) ed il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse è inferiore a 25 dB(A) i contributi acustici si considerano trascurabili. Nel caso in esame i livelli acquisiti dimostrano che i livelli ambientali riscontrabili a finestre aperte all’interno dei ricettori sono inferiori alla soglia di applicabilità. Analogamente si ritiene, con ragionevole certezza che anche a finestre chiuse i livelli ambientali si mantengono inferiori alla soglia di applicabilità del criterio differenziale.

(34)

CONCLUSIONI

Dalle valutazioni effettuate si conclude che nella situazione “stato di progetto” non si prevedono variazioni all’impatto acustico rispetto alla condizione “stato fatto ante opera”.

Quindi sia nell’attuale condizione operativa che nella condizione di progetto si ritengono conformi ai limiti vigenti sia le immissioni acustiche assolute che le emissioni acustiche assolute nonché le immissioni acustiche differenziali.

Documentazione allegata

- Andamento temporale delle misurazioni effettuate

- Dichiarazione del Legale Rappresentante relativa alla normale condizione di funzionamento delle attrezzature e degli impianti durante le misurazioni.

- Certificati di taratura della catena fonometrica utilizzata per i rilievi

- Attestato di riconoscimento della figura di Tecnico Competente in Acustica Ambientale

Fonte, 26.06.2021

Il Tecnico Competente in Acustica Ambientale Per. Ind. Mazzero Nicola

(35)

#462 Leq 100ms A 21/03/17 16:11:43:600 53,5dB 0h20m57s700SEL 84,5dB

Spettro 40 45 50 55 60 65 70 75 80

15h52 15h54 15h56 15h58 16h00 16h02 16h04 16h06 16h08 16h10

#462 Hz;(dB[2.000e-05 Pa], PWR) 12.5 45.0

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70

16 31.5 63 125 250 500 1 k 2 k 4 k 8 k 16 k

(36)

File SM_day002

Inizio 21/03/17 15:50:46:000 Fine 21/03/17 16:11:43:700

Canale Tipo Wgt Unit Leq Lmin Lmax L95

#462 Leq A dB 53,5 41,4 74,5 43,4

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