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********* DETERMINAZIONE n. 2314/2015 del 30/12/2015

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COMUNE DI MODENA

SETTORE POLITICHE SOCIALI SANITARIE E PER L'INTEGRAZIONE

*********

DETERMINAZIONE n. 2314/2015 del 30/12/2015 Proposta n. 2465/2015

Esecutiva dal 30/12/2015

Protocollo n. 183107 del 30/12/2015

OGGETTO: CONVENZIONI TRA IL COMUNE DI MODENA E L'AZIENDA USL - DISTRETTO N. 3 DI MODENA IN MATERIA DI PRESTAZIONI SANITARIE E A RILIEVO SANITARIO PER LA GESTIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAGLI ACCORDI DI PROGRAMMA E DAL PIANO DELLE AZIONI - ANNO 2015.

Allegati:

Convenzione anziani e disabili 2015 (firmato: Si, riservato: No )

Convenzione dipartimento salute mentale 2015 (firmato: Si, riservato: No )

Protocollo (firmato: Si, riservato: No )

Visti:

Sottoscritta dal Dirigente (GUERRA PATRIZIA)

con firma digitale

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COMUNE DI MODENA

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

SETTORE POLITICHE SOCIALI SANITARIE E PER L'INTEGRAZIONE Dott.ssa Patrizia Guerra

Numero determina: 2314/2015 del 30/12/2015 OGGETTO: CONVENZIONI TRA IL COMUNE DI MODENA E L'AZIENDA USL -

DISTRETTO N. 3 DI MODENA IN MATERIA DI PRESTAZIONI SANITARIE E A RILIEVO SANITARIO PER LA GESTIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAGLI ACCORDI DI PROGRAMMA E DAL PIANO DELLE AZIONI - ANNO 2015.

IL DIRIGENTE Premesso:

- che con deliberazione del Consiglio comunale n. 17 del 5.3.2015, immediatamente eseguibile, sono stati approvati il Bilancio di Previsione armonizzato 2015/2017, la Nota di aggiornamento al documento Unico di Programmazione 2015/2019 e il Programma triennale dei Lavori Pubblici 2015/2017;

- che con deliberazione della Giunta comunale n. 107 del 25.3.2015, immediatamente eseguibile, è stato approvato, in via definitiva, il Piano Esecutivo di Gestione dell'Ente per l'anno 2015, al cui interno sono indicati obiettivi, programmi, attività dei Settori e che con il medesimo atto i Dirigenti sono stati autorizzati ad adottare gli atti di gestione finanziaria relativi alle spese connesse alla realizzazione degli obiettivi, programmi, attività in esso indicati, comprese tutte le attività di mantenimento funzionali alla normale continuità dei servizi;

Vista la deliberazione del Consiglio comunale n. 19 del 16.3.2009, esecutiva ai sensi di legge, con la quale vengono approvati gli accordi di programma per l'adozione del Piano di Zona per la salute e il benessere sociale 2009-2011, in attuazione della Legge 328/2000 e della Legge regionale 2/2003;

Considerato:

- che con la deliberazione sopra indicata sono stati approvati i seguenti accordi di programma tra Comune di Modena ed Azienda USL – Distretto n. 3:

➢ Accordo di programma area anziani;

➢ Accordo di programma per l'integrazione e il coordinamento delle funzioni sociali e sanitarie nel settore handicap adulto;

➢ Accordo di programma per l'integrazione e il coordinamento delle funzioni sociali e

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disturbi psichiatrici;

➢ Accordo di programma Dipartimento Salute Mentale, Servizio di Psicologia per la tutela e promozione dell'infanzia e dell'adolescenza;

- che in applicazione di detti “Accordi” sono state predisposte le Convenzioni che illustrano le linee operative, nonché i relativi oneri finanziari tra i due Enti firmatari degli accordi stessi;

- che in applicazione di detti “Accordi” sono state predisposte le Convenzioni che illustrano le linee operative, nonché i relativi oneri finanziari tra i due Enti firmatari degli accordi stessi;

- che con la deliberazione dell’Assemblea legislativa regionale n. 117 del 18 giugno 2013 la Regione Emilia - Romagna ha prorogato la validità del Piano sociale e sanitario regionale 2008- 2010, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 175 del 22 maggio 2008, per gli anni 2013 e 2014 ;

- che con la deliberazione della Giunta regionale n. 921 del 13/07/2015 è stata prorogata di un ulteriore anno la durata dei piani di zona per la salute e il benessere sociale 2009-2014;

- che con le deliberazioni della Giunta comunale n. 431 del 26/09/2013 e n. 312 del 21/05/2014 sono stati approvati i programmi attuativi e le integrazioni al Piano di zona distrettuale per la Salute e il benessere sociale, ai sensi della sopra richiamata deliberazione dell'Assemblea legislativa regionale n. 117 del 18.06.2013, prorogati per l'anno 2015;

- che si rende necessario rinnovare per l'anno 2015 le suddette convenzioni e ridefinire i relativi oneri finanziari;

- che, in ottemperanza degli accordi intercorsi in materia di inserimento lavorativo dei disabili e delle persone con patologia psichiatrica, si rende necessario ratificare il “Protocollo operativo tra il Comune e l'Azienda USL di Modena Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze patologiche per la realizzazione di progetti di orientamento, formazione, tirocinio formativo e inserimento lavorativo rivolti a persone disabili in condizione di svantaggio e con problematiche psichiatriche e/o di dipendenza da sostanze” per gli anni 2013, 2014, 2015 e approvare il medesimo per gli anni 2016 e 2017;

Visto l'art. 183, comma 9, del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL.;

Visti gli artt. 74 e 75 dello Statuto ed il Regolamento di Contabilità;

Ritenuto che l'istruttoria preordinata all'emanazione del presente atto consenta di attestare la regolarità e la correttezza di quest'ultimo ai sensi e per gli effetti di quanto dispone l'art. 147 bis del D.Lgs. 267/2000;

D E T E R M I N A

- di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate, gli schemi di convenzione e il protocollo di seguito indicati:

1) la “Convenzione tra Comune di Modena e Azienda Unita’ Sanitaria Locale, Distretto socio- sanitario n. 3, e Dipartimento salute mentale per l’integrazione ed il coordinamento delle funzioni sociali e sanitarie nel campo della salute mentale – anno 2015”;

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Modena per l’integrazione di prestazioni sociali e sanitarie ed a rilievo sanitario a favore di anziani non autosufficienti e disabili adulti assistiti nei servizi residenziali, semiresidenziali, domiciliari, rivolti ai fragili e per l’accesso - anno 2015;

3) il “Protocollo operativo tra il Comune e l'Azienda USL di Modena Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze patologiche per la realizzazione di progetti di orientamento, formazione, tirocinio formativo e inserimento lavorativo rivolti a persone disabili in condizione di svantaggio e con problematiche psichiatriche e/o di dipendenza da sostanze”;

- di dare atto:

= che i testi degli schemi di convenzione e del protocollo sono allegati al presente atto e ne costituiscono parte integrante;

= che potranno essere apportate modifiche non sostanziali alle convenzioni sopra citate;

= che per la parte spesa gli importi relativi trovano disponibilità negli appositi capitoli di bilancio del Centro di responsabilità n. 112;

= che sono state accertate le somme dovute a titolo di rimborso, in relazione all'effettiva rendicontazione dei servizi e secondo le modalità stabilite nei singoli testi convenzionali alla Risorsa 2 5 2580 “Contributi da USL in materia sanitaria”;

- di attestare la regolarità e la correttezza del presente atto ai sensi e per gli effetti di quanto dispone l'art. 147 bis del D.Lgs. 267/2000.

Modena, lì 30/12/2015

Il Dirigente Responsabile f.to Patrizia Guerra GUERRA PATRIZIA

(Sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.)

L'originale del presente documento, redatto in formato elettronico e firmato digitalmente con registrazione di Protocollo n. ______del _______________, e' conservato dal Comune di Modena secondo normativa vigente (Art. 3 bis, c 4 bis, D. Lgs 82/2005 e s.m.).

Si attesta che la presente copia, composta di n ____ fogli e' conforme in tutte le sue parti all'originale firmato digitalmente.

Modena, li __________________ Firma ________________________________

(5)

CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MODENA E L’AZIENDA USL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 3 DI MODENA PER L’INTEGRAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI E SANITARIE ED A RILIEVO SANITARIO A FAVORE DI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DISABILI ADULTI ASSISTITI NEI SERVIZI RESIDENZIALI, SEMIRESIDENZIALI, DOMICILIARI, RIVOLTI AI FRAGILI E PER L’ACCESSO - ANNO 2015

L'anno ... il giorno ... del mese di ...

presso...

………..via...

tra

l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena, - Distretto di Modena (di seguito denominato Distretto) avente sede a Modena, L. go del Pozzo n.79, codice fiscale e partita I.V.A. 02241850367 nella persona della dr.ssa Francesca Novaco, agente in qualità di Direttore del Distretto, ed ivi domiciliata per la carica, nominata con deliberazione del Direttore generale n. 181 del 22.10.2013 ;

e

il Comune di Modena (di seguito denominato Comune) avente sede in Modena, Piazza Grande n° 5 - codice fiscale e partita IVA 00221940364, nella persona del suo legale rappresentante D.ssa Patrizia Guerra, agente in qualità di Dirigente Responsabile del Settore Politiche Sociali, Sanitarie e per l’Integrazione, giusti i poteri attribuitele dall’art. 74 dello Statuto Comunale, e dall’art. 64 del “Regolamento comunale per la disciplina dei contratti”, e dalla disposizione del Sindaco prot. n. 120750 del 30.09.2014;

Richiamati:

• la Legge Regionale n. 2 del 12.3.2003, che detta norme in materia di promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali;

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• la Legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;

• la Direttiva emanata con deliberazione della Giunta Regionale n° 1378 del 4.7.99, con la quale si provvede all’integrazione delle prestazioni sociali e sanitarie ed a rilievo sanitario a favore degli anziani non autosufficienti assistiti nei servizi socio-sanitari di cui all’art. 20 L.R. n.

5/94;

• D.Lgs 196/2003 – Testo Unico denominato “Codice in materia di protezione dei dati personali”;

• le Deliberazioni di Giunta Regionale n. 509/2007, n. 1206/2007, n.

1206/2014, che dettano indirizzi per lo sviluppo del FRNA;

• la Comunicazione regionale prot. 343667 del 27/05/2015 , avente per oggetto: Risorse destinate alla non autosufficienza - anno 2015.

Assegnazione alle CTSS e avvio della programmazione;

• le Deliberazioni di Giunta Regionale n. 514 del 20 aprile 2009, “Primo provvedimento della Giunta Regionale attuativo dell'art. 23 della LR 4/2008 in materia di accreditamento dei servizi socio sanitari” e successive modificazioni ed integrazioni, e n. 2110 del 21.12.2009

“Approvazione del sistema omogeneo di tariffa per i servizi socio- sanitari per anziani per l'accreditamento transitorio”, attraverso le quali è entrato in vigore il sistema regionale di accreditamento per i servizi socio-sanitari oggetto della presente convenzione;

• la DGR n. 557/2014 avente ad oggetto “Modifica alla DGR 840/08 in merito alle modalità di finanziamento delle residenze per le persone con gravissima disabilità (DGR 2068/2004)”

• la DGR n. 715 del 16/06/2015 “Accreditamento socio sanitario:

modificazioni e integrazioni”;

• gli atti di accreditamento definitivo rilasciati dal competente Ufficio di Piano, ed i relativi contratti di servizio;

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Tutto ciò premesso, e preso atto che dette premesse fanno parte integrale e sostanziale della presente convenzione

si conviene e si stipula quanto segue:

ART. 1 – OGGETTO DELLA CONVENZIONE ED IMPEGNI DEI CONTRAENTI

Il Comune, su proposta dell’Ufficio di Piano, definisce la programmazione socio-sanitaria di Strutture e Servizi all’interno del Distretto, secondo i criteri di integrazione socio-sanitaria di cui alla direttiva di Giunta Regionale n°

1378 del 4/7/99, e successive modifiche ed integrazioni; all'interno di tale programmazione vengono messi a disposizione degli anziani non autosufficienti residenti nel territorio distrettuale:

A) Case Residenza per anziani: 694 posti residenziali, inclusi quelli per sollievo, emergenze e flessibilità, articolati come segue:

Case Residenza

POS TI

RIATTIV AZIONE

TEMPO RANEIT

A/

FLESSI BILITA/

EMERG ENZA

SOLLI EVO

CRITI

CI TOTALE

VIGNOLESE 67 1 1 1 70

SAN GIOVANNI

BOSCO 65 1 2 2 70

CIALDINI CR e

RSA 78 4 4 3 1 90

RAMAZZINI 66 2 2 70

GUICCIARDINI 50 4 1 2 3 60

NOVE

GENNAIO 52 4 2 3 61

CASA GIOIA E

DEL SOLE 43 1 2 1 47

VILLA REGINA 36 1 1 38

(8)

BY EDIGEST

VILLA PARCO 36 1 1 38

RESIDENCE

DUCALE 1 30 1 2 1 34

RESIDENCE

DUCALE 2 27 1 28

RESIDENCE

DUCALE 3 24 1 2 27

VILLA

MARGHERITA 29 1 1 31

PIA CASA S

ANNA SL 6 10

VILLA ANNA 10 6

VILLA PINETA

GAIATO CP 1 4 2 7

PROGETTI

INDIVIDUALI 7 7

Totale complessivo 627 24 17 17 9 694

Le parti si impegnano a definire, tramite scambio di corrispondenza, progetti assistenziali in strutture residenziali non accreditate per anziani residenti a Modena, previa valutazione di non autosufficienza da parte dell’U.V.M., come previsto dalla citata direttiva 1378/99, per l'anno 2015 fino ad un massimo di 7.

B) Centri Diurni: n. 127 posti semiresidenziali, ivi compresi n. 20 posti per anziani affetti da patologie dementigene, come segue:

Struttu

ra cod. CENTRI DIURNI TRADIZION

ALI

SPECIALIS

TICI TOTALI

17 VIGNOLESE 12 0 12

18 SAN GIOVANNI BOSCO 16 0 16

19 CIALDINI 16 0 16

20 GUICCIARDINI 20 0 20

21 NOVE GENNAIO 0 20 20

23 MINGUCCI 16 0 16

24 GHIRLANDINA 12 0 12

25 SAN GEMINIANO 15 0 15

Totale complessivo 108 20 127

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L’applicazione della direttiva n° 1378/99, come recepita dalla DGR 2110/2009 in ordine alla classificazione degli ospiti anziani non autosufficienti, sono riportate nei singoli contratti di servizio e nelle schede di classificazione conservate presso le strutture, e dalle schede di calcolo conservate presso il Comune di Modena. Per tutti i servizi ad esclusione della CRA e CD Guicciardini, verranno richiesti, ai sensi di quanto disposto nella DGR 2110/2009, gli importi per giornata di assenza commisurati al 45% della quota prevista per la corrispondente giornata di presenza.

Di seguito sono riportate le sole attività che non sono state oggetto di contratto di servizio come segue:

STRUTTURE

Onere medio struttura Euro

Quota per assenze (45% onere)

CRA Vignolese 41,92 18,86

CRA Guicciardini 40,75 0

CD VIGNOLESE

30,32 A 22,32 B-C-D

13,21 A 9,61 B-C-D Cd GUICCIARDINI

24,54 A 18.87 B-C-D

0

Per quanto concerne i CD l'entità del rimborso sarà commisurata alla estensione dell'effettiva frequenza dell'anziano presso ciascun Centro, in base alla fascia 1/2/3 corrispondente alla relativa fascia oraria di frequenza (2/3 dell’importo per la fascia 2 part – time con pasto, e 1/2 dell’importo per la fascia 3 part – time senza pasto).

Verranno inoltre richiesti, ai sensi di quanto disposto nella DGR 2110/2009, gli importi per giornata di assenza commisurati al 45% della quota prevista per la corrispondente giornata di presenza, oltre ad € 2,5 al giorno per utente di centro diurno a titolo di rimborso per il servizio di trasporto.

Si precisa che presso le strutture ad alta intensità assistenziale potranno essere presenti ospiti con gravissima disabilità acquisita e “casi critici”,

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nell’ambito del finanziamento e dei criteri previsti dalla Deliberazione Regionale n. 1206/2007, ed in conformità con le linee espresse nella Deliberazione della Giunta Regionale n. 840 del 11.06.2008; così come stabilito dal Comitato di Distretto, in un apposito documento, nelle sedute del 14.6.2007 e del 27.6.2007, si è dato corso della sperimentazione, e che gli oneri sono quantificati in 4 ore aggiuntive di OSS/die per ogni utente – modulate in base alle effettive presenze - l'impegno di risorse adeguato alla assistenza di questi pazienti. Gli aspetti amministrativi di questo progetto rispettano le direttive della DGR 1206/2007. Nel corso della durata contrattuale si prevede sia per le strutture di cui sopra che anche per altre strutture, su richiesta dei committenti ed in accordo con i gestori, la possibilità di ospitare pazienti “critici”, per una tariffa da definire in relazione alla tipologia del progetto e alle caratteristiche dell'ospite, entro un importo massimo complessivo di da € 176,00 a € 195,00. Il Comune di Modena continuerà nel frattempo a rendicontare all'Ausl, Distretto di Modena, la quota giornaliera “caso critico”per € 30,14/g. per 9 Gennaio e Guicciardini, ed € 15,11/g per il Cialdini. Si precisa altresì che i mancati introiti derivanti dall'applicazione della DGR 557/2014: “Modifica alla DGR 840/08 in merito alle modalità di finanziamento delle residenze per le persone con gravissima disabilità (DGR 2068/04)”, che esonera gli ospiti a titolo gratuito delle strutture elencate nella presente convenzione affetti da gravissima disabilità acquisita e riconosciuti invalidi totali e completamente incapaci di svolgere autonomamente atti quotidiani della vita dalla contribuzione GRAD, saranno posti a carico del Fondo Sanitario Regionale e liquidati dall'Azienda Usl al Comune di Modena.

Si precisa che gli importi sopra riportati vengono applicati a partire dal 01/07/2015; per il periodo precedente saranno considerati applicabili gli importi determinati con la convenzione relativa all’anno 2014.

Tali importi vengono fatturati direttamente all' Azienda USL, Distretto di Modena; restano invece interamente rimborsati al Comune di Modena le quote relative alle strutture Guicciardini, in quanto gestita a tutt’oggi in regime di appalto, e Vignolese, in quanto struttura a gestione diretta, con i

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relativi Centri Diurni. C) Parametri assistenziali: il Comune e l'Azienda Usl, come previsto dal sistema regionale di accreditamento, verificano gli standard assistenziali, nonché i parametri di funzionalità - ivi compresa l’assistenza alberghiera completa - previsti da: DGR n°1378 del 4/7/99, DGR n. 564/2000, DGR n.514/2009

C)Le dimissioni ospedaliere protette: Il miglioramento delle dimissioni ospedaliere protette delle persone rappresenta un obiettivo fondamentale del presente accordo. La dimissione protetta ha l’obiettivo di garantire la continuità di cura e di assistenza tra ospedale e servizi territoriali alle persone che, in relazione al loro stato di salute, al momento della dimissione dall’ospedale necessitano di servizi sanitari e sociali. In particolare garantisce l’attuazione di un progetto assistenziale da parte delle équipe territoriali mirato a rispondere ai bisogni della persona compatibilmente con le risorse disponibili sul territorio e coinvolgendo il paziente e la famiglia.

I Presidi Ospedalieri e L’Azienda ospedaliera in questo contesto hanno la responsabilità di avviare i percorsi nei tempi e nei modi concordati, secondo le necessità degli assistiti; il distretto attraverso il Dipartimento di Cure Primarie ha la responsabilità di realizzarli per la parte sanitaria; per gli interventi socio-sanitari e socio-assistenziali, il Dipartimento di Cure Primarie e i Servizi Sociali dei Comuni definiscono congiuntamente le modalità di collegamento.

Pertanto le somme complessive da rimborsare al comune di modena relativamente ai servizi CRA e CD Vignolese, Cra e CD Guicciardini e progetti relativi ai “critici” ammonta a complessivi € 2.375.000 oltre ad eventuali rimborsi relativi ai costi sanitari.

D) Attività gestionali e servizi integrati domiciliari

- L’ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA si rivolge a tutti i soggetti di qualsiasi età così come previsto dalla Direttiva Regionale n° 124 del 8.02.1999 e alla Deliberazione Reg.le n. 1206 del 30.7.2007, ma nel presente articolato si evidenziano le modalità rivolte agli anziani non

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autosufficienti o a rischio di non autosufficienza, in particolare con:

presenza di patologie in fase terminale; riacutizzazioni di patologie croniche; dimessi o dimissibili da strutture sanitarie o residenziali.

Oltre agli interventi di aiuto ed assistenza al domicilio, i servizi domiciliari comprendono:

I Servizi di Teleassistenza e Telesoccorso ;

Consegna dei pasti a domicilio ;

Spazio Anziani, minialloggi e portierato sociale;

Sostegno economico ad integrazione dei redditi;

- Assegno di Cura, i criteri per l’assegnazione dell’assegno di cura sono sviluppati in conformità con lo specifico programma finalizzato. La responsabilità della gestione dei suddetti interventi è affidata al Servizio Sociale Territoriale del Comune di Modena.

- Serdom qualificazione dell'assistenza domiciliare privata con gli obiettivi di: orientare le famiglie nella ricerca ed inserimento dell’assistente famigliare; rinviare al Servizio ed al Medico di Medicina Generale le situazioni che paiono particolarmente a rischio per quanto concerne la tutela della persona anziana non autosufficiente; qualificare il lavoro di cura attraverso specifici corsi e seminari; monitorare l’inserimento dell’assistente famigliare e la qualità degli interventi resi; conservare ed aggiornare gli albi dei fornitori di servizi domiciliari.

La responsabilità del progetto è affidata al Servizio Sociale Territoriale.

Le quote a carico del FRNA/FNA sono contenute negli appositi contratti di servizio nei quali sono definiti impegni e responsabilità, nelle schede di classificazione conservate presso i singoli servizi e nelle schede di calcolo conservate presso il Comune di Modena.

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Di seguito sono riportate le sole attività che non sono state oggetto di contratto di servizio e che pertanto sono oggetto di rimborso da parte della AUSL al Comune di Modena come segue:

SAD Polo 3 costo orario assistenza diretta € 17,

50 (€ 17,70 dal 1/3/2014)

COSTO orario trasporto: € 19,77 consegna pasti a domicilio: € 5,90 per ogni pasto consegnato

teleassistenza: € 16,00 quale canone mensili oltre ad € 26,00 per ogni nuova attivazione.

Spazio Anziani, minialloggi e portierato sociale; interventi di informazione, consulenza e orientamento; progetto Serdom;

assegno di cura anziani;

Pertanto le somme complessive da rimborsare al Comune di Modena relativamente ai servizi sopra evidenziati ammontano a complessivi € 2.200.000 oltre ad eventuali rimborsi relativi ai costi sanitari.

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E) INSERIMENTI RESIDENZIALI TEMPORANI DI ADULTI: Per le situazioni di adulti, non assimilabili alle caratteristiche dell'anziano, anche temporaneamente non autosufficienti con bisogno assistenziali complessi non assistibili a domicilio, con patologie organiche che possono richiedere tempi di cura o di approfondimento , può essere attivato un progetto temporaneo residenziale in casa residenza per un massimo di tre mesi, per verificare l'evoluzione della situazione sanitaria o per il raggiungimento di una condizione di autonomia sufficiente al rientro a domicilio. Ogni situazione dovrà essere preventivamente autorizzata prima dell'inserimento, dalla responsabile Dipartimento Cure primarie del distretto e dalla Responsabile del Servizio Sociale Territoriale. Per tali casistiche è prevista la compartecipazione al 50% fra Comune di Modena e Dipartimento cura primarie che attingerà le risorse economiche dal fondo sanitario.

F) INTERVENTI RIVOLTI AI DISABILI F1) Centri residenziali:

- Centro socio riabilitativo residenziale “Mario Del Monte”-via Due Canali Nord, 235, accreditato per n° 15 posti;

- Centro socio riabilitativo residenziale per persone con disabilità acquisita “Pegaso”, - via Guicciardini, 82, accreditato PER 6 posti, di cui uno accreditato per il Distretto di Castelfranco Emilia. All'interno del Nucleo sono presente anche n. 3 mini alloggi;

- Centro socio riabilitativo residenziale “Gerosa”– via Panni 199, posti accreditati 56 di cui 31 posti accreditati per il Comune di Modena e 25 per altri distretti della Regione;

- Centro socio riabilitativo residenziale “Coccinella” - via Panni 199, accreditato per n. 8 posti;

- Centro socio riabilitativo residenziale “Comete”- via delle Costellazioni, 141/143: posti accreditati 6 di cui 1 posto accreditato per il Comune di Modena e 5 per altri distretti della Regione;

- Gruppo appartamento denominato“Margherita”- via Panni 199, per n° 6 (sei) posti di residenza;

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F2) Centri socio-riabilitativi semi-residenziali :

- Centro socio-riabilitativo semi-residenziale di via “Luosi” - via Luosi 130, accreditato per 16 posti ;

- Centro socio-riabilitativo semi-residenziale “Mario Del Monte”-via Due Canali Nord, 235, accreditato per 5 posti ;

- Centro socio-riabilitativo semi-residenziale “Pegaso”, - via Guicciardini, 82, accreditato per 5 posti;

- Centro socio-riabilitativo semi-residenziale “Pisano” - via Pisano n. 25, gestito direttamente dal Comune di Modena, accreditato per n° 20 posti;

- Centro socio-riabilitativo semi-residenziale “Tintori” sito in v. degli Internati Militari 30 accreditato per 20 posti;

- Centro socio-riabilitativo semi-residenziale “Iride” sito in Via Campi n.

28, accreditato per 24 posti;

- Centro socio-riabilitativo semi-residenziale “Borghi” sito in via Panni,199 accreditato per 20 di cui 17 per il Comune di Modena e 3 per il distretto di Sassuolo.

F3) Attività riabilitative occupazionali

- Interventi di orientamento, formazione, tirocinio formativo e inserimento lavorativo sono svolti da educatori dipendenti dal Consorzio Solidarietà Sociale, mediante affidamento in appalto per il periodo 1 maggio 2013/

30 aprile 2017;

- Interventi socio-occupazionali nell’ambito:

• del centro “Il Quinterno” di via Santa Caterina 120 e del negozio di Via Trivellari 24/26, appaltati dove possono essere inseriti disabili affetti da deficit medio-gravi e in cui svolgono la propria attività educatori e figure tecniche;

• del centro gestito da “Cooperattiva” di Via Nonantolana n° 90, appaltato dal Comune di Modena, per n° 12 posti differenziati in percorsi personalizzati;

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• del centro Cooperativa “La lanterna di Diogene”, sito in via Argine 20 – Solara e appaltato dal Comune di Modena , per n. 10 posti per l’inserimento di persone disabili.

- Inserimenti in percorsi educativi in situazione attivati sia nell’ambito pubblico ( azienda USL, Enti Locali ) che del privato sociale, attraverso la sottoscrizione di apposite convenzioni e/o protocolli.

F4) ATTIVITA’ DI :

- Educativa territoriale, accreditata e oggetto di contratto di servizio;

- assistenza domiciliare, Polo 4, Polo 2 e Polo 1 accreditati e oggetto di contratti di servizio con all’interno di un contratto (Polo 4) la prestazione aggiuntiva dell’attività socio-assistenziale svolta presso il PUASS;

- assistenza domiciliare, Polo 3 accreditato in gestione diretta del Comune di Modena;

- assegno di sostegno: contributi finalizzati al mantenimento a domicilio attraverso l’acquisto di interventi e servizi domiciliari in gestione diretta del Comune di Modena.

Le quote a carico del FRNA/FNA sono contenute negli appositi contratti di servizio nei quali sono definiti impegni e responsabilità, nelle schede di classificazione conservate presso i singoli servizi e nelle schede di calcolo conservate presso il Comune di Modena.

Di seguito sono riportate le sole attività che non sono state oggetto di contratto di servizio e che pertanto sono oggetto di rimborso da parte della AUSL al Comune di Modena come segue:

laboratori protetti il Distretto rimborsa al Comune il 60% del costo del servizio sul FRNA, mentre è posta a carico del Comune il restante 40%.

gli interventi di riabilitazione professionali

il Distretto rimborsa al Comune il 50% del costo

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Sad disabili polo 3 ore dirette polo 3 € 17,70 FRNA ore trasporto polo 3 € 19,77 FRNA

Cd Pisano A carico dell’utente/Comune il 25%

del costo della tariffa da accreditamento e a carico FRNA il 75% della tariffa da accreditamento Pertanto le somme complessive da rimborsare al comune di modena relativamente ai servizi spra evidenziati ammontano a complessivi € 1.300.000 oltre ad eventuali rimborsi relativi ai costi sanitari.

Il Comune e il Distretto si impegnano, ciascuno per le quote di propria competenza a liquidare le tariffe relativamente ad utenti inseriti con progetto individualizzati presso centri socio-riabilitativi residenziali e semi- residenziali autorizzate al di fuori del territorio Comunale.

Il Distretto e il Comune di Modena si impegnano a sostenere gli oneri previsti dalle direttive regionali 1230/08, 219/2010 e 1336/2010, e successive modifiche ed integrazioni in materia di servizi socio sanitari accreditati citate in premessa.

I costi sostenuti per le attività socio assistenziali svolte nei confronti di persone affette da SLA sono rendicontate separatamente sull’apposito Fondo costituito.

IL COMUNE e il DISTRETTO 3 si impegnano inoltre a contribuire al pagamento degli oneri derivanti dall’inserimento in strutture residenziali per disabili fuori dal territorio comunale e in strutture private (case di riposo, residenze protette per anziani, centri diurni privati) o pubbliche per anziani, di disabili adulti in relazione alle relative condizioni sociali e sanitarie, sulla base della normativa vigente, liquidando le quote di competenza direttamente ai gestori sulla base dei rapporti convenzionali con ogni singolo gestore. L’Azienda USL si impegna a rimborsare al Comune la quota relativa al FRNA/FSR per tutte le situazioni in cui l’intero importo è fatturato dal gestore al Comune.

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Per gli altri servizi (assegno di sostegno, interventi socio-occupazionali e gli interventi di orientamento e inserimento lavorativo) l'Azienda USL rimborserà il Comune di Modena relativamente alla quota di competenza così come descritto nel successivo art. 9 .

Per utenti con patologia psichiatrica inseriti presso le strutture per disabili, il Comune di Modena procederà a regolare il rapporto all’interno di apposite convenzioni.

Il Comune, per gli utenti che usufruiscono dei diversi servizi, continua a definire la quota di compartecipazione dell'utente al costo del servizio stesso, e tale quota verrà decurtata dagli oneri a carico del Comune.

L' Azienda si farà totalmente carico, sul Bilancio Sanitario, degli oneri relativi al centro diurno e residenziale per handicappati gravi “La Lucciola”, sito in Via Giliberti, 1014/a Stuffione di Ravarino (MO), relativamente alla attività residuale per utenti maggiorenni che non hanno concluso il percorso presso tale centro.

L' Azienda si farà totalmente carico sul Bilancio sanitario, oltre che degli oneri sanitari, degli oneri relativi al 75% della retta per gli ospiti inseriti presso il servizio residenziale gestito dalla Lega del filo d’oro.

L'Azienda Usl, inoltre, provvede direttamente all'erogazione degli assegni di cura e di sostegno a favore di persone con grave e gravissima disabilità acquisita, definiti dal preposto Team Multidisciplinare sulla base della valutazione delle Unità di Valutazione Multidimensionali (UVM) in applicazione alle DDGGRR n. 2068/2004, n. 840/2008, n. 1848/2012, n.

1731/2014 e smi.

ART. 2 - GESTIONE RAPPORTO CONVENZIONALE

Al fine di assicurare una corretta gestione tecnico-amministrativa della presente convenzione, si precisa che l'ufficio amministrativo del Distretto di

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Modena, ai fini del corretto rimborso degli oneri al Comune e gli altri gestori, controllerà la non autosufficienza degli ospiti trimestralmente.

L'Azienda Usl di Modena, attraverso gli uffici amministrativi del Distretto di Modena, si impegna a liquidare le tariffe dovute entro i termini di legge, a seguito della trasmissione della richiesta di rimborso opportunamente documentata.

Gli importi sopra indicati sono comprensivi di tutti gli interventi previsti.

Eventuali economie realizzate verranno messe a disposizione per il rimborso di oneri a rilievo sanitario debitamente documentati, per la realizzazione di altri interventi assistenziali inerenti l’integrazione socio- sanitaria.

.

I costi derivanti dalla fatturazione delle tariffe o dei rimborsi previste dalla presente convenzione per i gestori transitoriamente o provvisoriamente accreditati sono previsti dai rispettivi contratti di servizio.

Gli importi sopra indicati sono comprensivi di tutti gli interventi previsti.

Eventuali economie realizzate verranno messe a disposizione per il rimborso di oneri a rilievo sanitario debitamente documentati, per la realizzazione di altri interventi assistenziali inerenti l’integrazione socio- sanitaria.

ART. 3 - DECORRENZA E DURATA

La presente convenzione ha validità annuale dal 01.01.2015 al 31.12.2015, salvi i provvedimenti di recesso anticipato, di formale disdetta da una delle parti, da notificare alla controparte con lettera raccomandata almeno 3 mesi prima della data di scadenza.

ART. 4 - REGISTRAZIONE

La presente convenzione redatta in duplice originale è soggetta a registrazione solo in caso d’uso, a norma dell’art. 5 - 2° comma del D.P.R.

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26.04.1986 n° 131 e successive modificazioni (Tariffa Parte Seconda - art.

1 lett. b), in quanto le prestazioni in essa contenute, anche se in regime di I.V.A., non vi sono soggette perché esenti in forza dell’art. 7 D.P.R. 632/72 e successive modificazioni. Sarà comunque obbligata al pagamento dell’imposta solo la parte che avrà richiesto la registrazione.

ART. 5 - CONTROVERSIE

La decisione d’ogni controversia che dovesse insorgere tra le parti a proposito delle reciproche prestazioni oggetto della presente convenzione, ed al rispetto o all’interpretazione delle clausole sopra estese sarà affidata ad un Collegio arbitrale composto da tre membri, di cui uno nominato dal Distretto, uno dal Comune ed il terzo, con funzioni di Presidente, di comune accordo fra le parti. In caso di mancato accordo tra loro, il Presidente del Collegio Arbitrale sarà nominato dal Presidente del Tribunale di Modena.

Il Collegio arbitrale potrà decidere secondo quanto equità su concorde richiesta delle parti; in mancanza d’accordo deciderà le controversie secondo diritto.

ART. 6 APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI.

In merito alla applicazione del D.Lgs 196/03 (Codice in materia di protezione dei dati personali), che non può prescindere da una lettura coordinata con l’art. 622 del codice penale1 e dei singoli codici deontologici (medico e IP), le parti si impegnano ad osservare le disposizioni previste dal codice sulla privacy e nello specifico convengono quanto segue:

il Titolare del Trattamento dei dati personali, ai sensi dell’art. 4 del D. Lgs 196/2003 è l’Ente Gestore della struttura residenziale e semiresidenziale. Al titolare competono le decisioni in ordine alle finalità, alle modalità del trattamento dei dati personali. Spetta al titolare l’adozione del documento programmatico sulla sicurezza, secondo quanto previsto dall’allegato B)

1 Art. 622 c.p. “chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione od arte, di un segreto, lo rileva, senza giusta causa ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivarne nocumento …”

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“Disciplinare tecnico in materia di misure di sicurezza”, punto 19 del D.Lgs 196/2003.

Il Titolare del trattamento, qualora nomini il/i Responsabile/i del trattamento dei dati personali, per il trattamento dei dati afferenti alle attività socio assistenziali, comunica tali nominativi all’Azienda USL, impegnandosi ad informarla di ogni eventuale variazione e aggiornamento.

I Medici di Medicina Generale assumono la figura di Responsabili del trattamento dei dati personali per i trattamenti afferenti alle attività sanitarie mentre gli infermieri e i fisioterapisti assumono la figura di Incaricati del trattamento dei dati ed operano attenendosi alle istruzioni loro impartite e sotto la diretta autorità del Titolare o del Responsabile.

Il Coordinatore Responsabile, le R.A.A. gli Educatori, gli A.d.B/O.S.S., l’Animatrice, assumono la figura di Incaricati del trattamento dei dati socio- assistenziali ed operano attenendosi alle istruzioni loro impartite e sotto la diretta autorità del Titolare o del Responsabile. In particolare gli incaricati operano nell’ambito della griglia di istruzioni riguardanti:tipologia e finalità del trattamento, misure di sicurezza, ecc.

Letto, approvato e sottoscritto, li...

PER IL COMUNE DI MODENA Il Dirigente Responsabile del Settore

Politiche Sociali, Sanitarie e per l’Integrazione Dr.ssa Patrizia Guerra

PER L’ AZIENDA USL DI MODENA Il Direttore del Distretto di Modena Dr.ssa Francesca Novaco

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CONVENZIONE TRA COMUNE DI MODENA E AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE, DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 3, E DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE PER L’INTEGRAZIONE ED IL COORDINAMENTO DELLE FUNZIONI SOCIALI E SANITARIE NEL CAMPO DELLA SALUTE MENTALE – anno 2015

Tra

Il Comune di Modena (di seguito denominato Comune) avente sede in Modena, Piazza Grande 5 – Codice fiscale e P.Iva 00221940364 nella persona del suo legale rappresentante Dott.ssa Patrizia Guerra agente in qualità di dirigente responsabile del Settore alle Politiche Sociali Sanitarie e Abitative, giusti i poteri attribuitigli dall’art. 74 dello Statuto comunale e dall’art.64 del Regolamento comunale per la disciplina dei contratti e dalla disposizione del Sindaco prot. n. prot.

120750 del 30.09.2014;

e

l’Azienda Usl di Modena – Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, di seguito de- nominato Dipartimento, nella persona del suo Direttore dr. Fabrizio Starace e domiciliato per la ca- rica in via San Giovanni del Cantone n.23, sede del D.S.M.-D.P., nominato con deliberazione n.190 in data 12/10/2010;

e

il Distretto di Modena, nella persona del suo Direttore dr.ssa Novaco Francesca e domiciliato per la carica in via L.go del Pozzo 71/b, P., nominata con deliberazione del Direttore Generale n. 181 del 22/10/2013;

Richiamati:

 la legge n. 328/2000 “ Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” che assegna ai Comuni la funzione di sostenere le responsabilità famigliari con particolare attenzione ai momenti di criticità e disagio e raccomanda l’attivazione degli interventi a sostegno dei compiti educativi e di cura, propri della famiglia, in forma integrata e unitaria con gli interventi sanitari;

 la legge regionale 2/2003 e successive modificazioni ed integrazioni “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” con particolare riferimento all’art. 3 che definisce che il sistema integrato di interventi e servizi sociali si realizza secondo il principio e la finalità del coordinamento delle politiche sociali con le politiche sanitarie e assegna ai Comuni il compito di attuare politiche di sostegno alle responsabilità famigliari e di tutela minori;

 il protocollo d’intesa per le strategie di intervento e prevenzione sull’abuso e la violenza all’infanzia e all’adolescenza della Provincia di Modena sottoscritto in data 27 ottobre 2003;

 la legge regionale n. 14/2008 “ Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”

che promuove la trasversalità e il raccordo delle competenze e delle professioni (sociali, sanitarie, educative…) che operano a contatto con i ragazzi riconoscendo in questo un presupposto necessario per la qualità e l’efficacia dei servizi rivolti alle nuove generazioni;

 la deliberazione della Giunta Regionale n. 911/2007 che “definisce i percorsi integrati

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altresì i requisiti specifici per l’accreditamento delle strutture sanitarie del settore di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza” ;

 la direttiva regionale in materia di affidamento familiare, accoglienza in comunità e sostegno alle responsabilità familiari approvata con DGR. n. 1904/2011 e successive modifiche, secondo cui la collocazione fuori dalla famiglia di un minore deve essere sostenuta da una valutazione multidimensionale che veda l’integrazione professionale e istituzionale tra servizio sociale e sanitario e individua come strumenti per l’integrazione l’

Unità di valutazione multidimensionale (UVM) e il progetto quadro;

 la Legge 1 ottobre 2012, n. 172 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno”;

 il Progetto obiettivo “Tutela della salute mentale” e gli atti seguenti e correlati;

 il Piano Attuativo Salute Mentale della Regione Emilia Romagna, approvato con DGR n.

313/ 2009;

 le linee di programmazione e finanziamento delle Aziende del Servizio sanitario regionale per l’anno 2013” approvate con DRG 199/2013;

 piano di zona distrettuale per la Salute ed il Benessere sociale della città di Modena, e il piano attuativo 2015;

Premesso che:

 il Comune di Modena e l’Azienda USL- Dipartimento Salute Mentale Dipendenze Patologiche svolgono funzioni istituzionali di promozione, cura e tutela del benessere dei minori e degli adolescenti, degli adulti con patologia psichiatrica e delle persone affette da dipendenze patologiche nel pieno rispetto della normativa nazionale e regionale di riferimento

 che il Comune di Modena e l’Azienda USL- Dipartimento Salute Mentale Dipendenze Patologiche sviluppano già da anni progetti integrati, al fine di garantire il sostegno e il sollievo ai compiti assistenziali educativi e di cura delle famiglie e di evitare situazioni di ricovero prolungato e a supporto di attività di integrazione sociale ;

Premesso inoltre che :

 la presente convenzione si colloca in un contesto finanziario Aziendale globalmente vincolato dall’assegnazione regionale indistinta, contesto che deve essere annualmente rideterminato attraverso appositi accordi tra le parti volti a garantire il non superamento dei livelli di spesa programmati nonché la tendenziale perequazione dei livelli assistenziali in ambito provinciale;

 la presente convenzione si colloca in un contesto di finanza pubblica relativamente al Bilancio Comunale che annualmente deve essere ridefinito nel quadro dei trasferimenti e della fiscalità generale e locale; pertanto annualmente sulla base del Bilancio comunale approvato saranno programmati gli interventi in relazione al budget determinato;

 il contesto comunale prevede di garantire ai cittadini modenesi una adeguata risposta sociale e sanitaria come indicato dall’Accordo di Programma con partecipazione alla spesa in relazione ai progetti individuali concordati tra il Servizio Sociale e il Dipartimento di Salute Mentale e Di- pendenze Patologiche sulla base di proposte formulate dall’Unità di Valutazione Multiprofes- sionale (UVM).

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ART.1 OGGETTO E FINALITA’

Oggetto della presente convenzione sono:

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1. le modalità e il finanziamento delle attività previste dal Piano attuativo per la salute ed il benessere della città di Modena che prevede:

 Programmi individuali residenziali e domiciliari rientranti nell’ambito di un complesso programma integrato socio-sanitario di tutela della salute dei minori e di sostegno ai compiti di cura ed educazione delle famiglie;

 Funzionamento delle equipe psicosociali.

2. le modalità e il finanziamento dei programmi individuali residenziali, semiresidenziali o domiciliari rientranti nell’ambito di un complesso programma di tutela della salute mentale integrato tra sanitario e sociale.

3. la definizione di un percorso socio-educativo e sanitario integrato, che implichi l’individuazione delle modalità e degli strumenti per la realizzazione di progetti personalizzati a favore di minori in carico al Servizio Sociale Territoriale, al Settore di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e/o al Settore Dipendenze Patologiche.

ART. 2 DESTINATARI

Sono destinatari degli interventi:

1. soggetti in età adulta e anziana (compresi pazienti ex OP ed ex OPG) con patologia psichiatrica in fase non acuta o stabilizzata residenti nel Comune di Modena. Sono destinatari degli interventi anche cittadini stranieri non residenti, ma con un legame significativo con il territorio di Modena .

2. i minori portatori di bisogni socio-sanitari complessi, su cui è necessaria una progettazione integrata tra il Servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e/o Dipendenze Patologiche e il Servizio Sociale.

3. soggetti in età minorile con disagio e rischio per la salute e l’evoluzione residenti nel Comune di Modena che necessitano di un programma specifico integrato bio-psico- sociale.

ART. 3 OBBLIGHI DEL COMUNE

Il Comune si impegna, per i cittadini residenti nel Comune di Modena, a mettere a disposizione gli operatori del Servizio Sociale Territoriale, per seguire in modo congiunto con il DSM.DP le persone che a seguito di patologia psichiatrica necessitano di un trattamento riabilitativo o di mantenimento dell’autonomia residua ed a sostegno degli impegni familiari.

In particolare il Comune si impegna a collaborare con il DSM.DP dell’Azienda USL nell’attuazione delle prestazioni sociali a rilievo sanitario, finalizzate a:

 informazione, orientamento e consulenza per un autonomo utilizzo delle risorse dell’utente e della comunità;

 Facilitare l’accesso ai cittadini al trattamento residenziale, semiresidenziale, domiciliare attra- verso i punti operativi del Servizio Sociale Territoriale;

 Partecipare alle attività previste dall’UVM;

 Fare partecipare i propri operatori ai corsi di aggiornamento e formazione organizzati in forma congiunta;

 Garantire la copertura della spesa dei diversi progetti come specificato di seguito;

 Formulare progetti individuali congiunti sulla base delle caratteristiche dei diversi utenti;

Il Comune si impegna per i cittadini stranieri non residenti ma con un forte legame con il territorio comunale ad attivare percorsi di presa in carico o di aiuto rispetto a situazioni di fragilità e marginalità sociale; in diversi casi emerge la necessità di agire percorsi integrati con i servizi di Salute Mentale e Sert.

Il Comune inoltre si impegna a mettere a disposizione gli operatori del Settore Politiche Sociali Sanitarie e per l’Integrazione, che si occupano delle tematiche connesse alla tutela dei minori e al sostegno alla genitorialità per seguire in modo congiunto con il Servizio di Neuropsichiatria

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dell’infanzia e dell’adolescenza e/o delle Dipendenze Patologiche i minori che necessitano di presa in carico.

Il Comune infine si impegna a mettere a disposizione gli operatori del Servizio sociale territoriale che si occupano delle tematiche connesse alla tutela minori e sostegno alla genitorialità per seguire in modo congiunto con il Servizio di Psicologia i minori che a seguito di sofferenze individuali e/o familiari necessitano di presa in carico a tutela della crescita armonica del minore ed a sostegno degli impegni familiari.

In particolare il Comune si impegna a collaborare con il DSM-DP nell’attuazione delle prestazioni socio-sanitario finalizzate a garantire :

 Momenti di informazione, orientamento e indirizzo volti a sollecitare un autonomo e attivo rapporto dell'utente con le risorse della comunità.

 Lettura complessiva del disagio familiare che consenta la connessione degli interventi di sostegno con le pratiche relative al sostegno economico, finalizzata al superamento delle residue logiche assistenzialistiche, a favore di una visione articolata e complessiva della crisi familiare.

 Interventi di counselling, individuale, di coppia, familiare, a sostegno delle relazioni familiari e delle funzioni genitoriali.

 Prestazioni diagnostiche alla famiglia, per favorire la comprensione della condizione dei minori.

 Interventi di sostegno psicologico all’individuo, alla coppia, alla famiglia.

 Invio a strutture sanitarie per interventi diagnostici, consulenziali, terapeutici, riabilitativi, attuando gli opportuni raccordi per l'integrazione con il progetto complessivo, con le modalità previste negli accordi già stipulati.

 attività in collaborazione con la Magistratura minorile e ordinaria, in ordine alla tutela del minore, secondo quanto previsto dal DPR 616 del 1977, dalla L. 216 del 1991, dalla L. 66 del 1996, dalla L. 269 del 1998. Come precisa la deliberazione del Consiglio Regionale n. 777 del 1997, tali attività, attivati su richiesta delle autorità giudiziarie (Tribunale per i Minorenni, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, Giudice Tutelare, Giudice della Separazione, Procura Penale) consistono in interventi valutativi e progettuali per la formulazione programmi, complementari all’attività giudiziaria, intesi sia come espletamento del compito istruttorio sia come presa in carico. La legge 66/96 prescrive attività di assistenza al minore vittima di abuso intesa come sostegno psico-sociale nelle diverse fasi del procedimento (accompagnamento negli uffici giudiziari, mediazione nei contatti con il magistrato e gli organi delegati, assistenza nel corso del suo esame durante le indagini...).

 La legge n.269/98 ribadisce il dovere di segnalazione alla Magistratura Minorile dei minori che esercitano la prostituzione e la necessità di provvedimenti utili all’assistenza, anche di carattere psicologico, al recupero e al reinserimento del minore.

 attività previste negli interventi di affido a famiglie e a strutture residenziali nelle modalità indicate dalla direttiva regionale n. 1904/2011 e, per quanto riguarda gli affidi famigliari, dal Regolamento comunale. Esse comprendono la valutazione delle condizioni del minore e della sua famiglia, l’elaborazione del progetto, le verifiche periodiche con le famiglie affidatarie e con le Comunità, il lavoro con le famiglie di origine.

 istruttoria e relazione al Tribunale per i Minorenni per la valutazione delle coppie che presentano disponibilità all’adozione nazionale e internazionale nonché la vigilanza e supporto alle famiglie che hanno adottato minori italiani o stranieri, per la durata dell'affidamento preadottivo, con relazione finale al Tribunale per i Minorenni.

 promozione, informazione, raccolta della disponibilità, analisi critica delle risorse delle famiglie interessate ad accogliere un minore in affidamento familiare come previsto dal Regolamento

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 Attività di sostegno alle donne con figli, che subiscono violenza al fine di promuovere interventi di prevenzione e di tutela e cura rispetto agli esiti della violenza assistita.

 Partecipare all’unità di valutazione multiprofessionale.

ART. 4 OBBLIGHI DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE DELL’AUSL DI MODENA

Il DSM-DP prevede, sia per i pazienti della salute mentale adulti, sia per i pazienti delle dipendenze patologiche, percorsi di assistenza socio-sanitaria che consentano di realizzare progetti integrati e flessibili- residenzialità, cure domiciliare e abitare supportato- per ridurre il rischio di ospedalizzazioni inappropriate o di discontinuità assistenziale sul territorio dopo le dimissioni da strutture sanitarie / socio-sanitarie.

Pertanto il DSM.DP si impegna , nell’ambito della progettazione integrata, rispetto alla residenzialità, a collaborare con il Comune nell’attuazione delle seguenti attività:

 Facilitare l’accesso dei cittadini con disagio psichico all’inserimento nel percorso residenziale attraverso i punti operativi del DSM-DP : gruppi appartamento, comunità alloggio residenze so- cio riabilitative.

 Segnalare al Servizio Sociale l’eventuale esigenza di valutazione e intervento anche al fine di valutare le situazioni attraverso UVM, utilizzando i canali e le procedure del Protocollo provin- ciale sulle “Dimissioni Protette” per le persone ricoverate e comunque facendo riferimento al PUASS per l'individuazione del Servizio Competente

 Partecipare alle attività previste dall’UVM

 Fare partecipare i propri operatori ai corsi di aggiornamento e formazione organizzati in forma congiunta

 Garantire la copertura della spesa dei diversi progetti come specificato di seguito

 Formulare progetti individuali congiunti sulla base delle caratteristiche dei diversi utenti

 Individuare la struttura residenziale più idonea per la realizzazione del progetto condiviso

 Gestire l'aspetto amministrativo, ivi compreso l'accertamento del reddito dell'utente e la sud- divisione delle quote di compartecipazione, oltre a mantenere i rapporti con le strutture resi- denziali

 Garantire tutte le informazioni per favorire l'inserimento nel servizio residenziale e l'attività di consulenza anche nei momenti di criticità.

Il DSM-DP prevede attraverso Il Centro di NeuroPsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (CNPIA) di Modena l’erogazione di cinque processi clinico-assistenziali principali (cfr. 911/2007), di seguito elencati.

 “Accoglienza, Valutazione, Diagnosi”:

 “Progetto di presa in carico”:

 “Percorsi integrati con l'attività di Agenzie Educative, Organi Giudiziari (Tribunale ordinario e minorile) e altri Servizi/Istituzioni”.

 “Interventi di prevenzione secondaria” quali: screening, rivolti a tutta la popolazione, come ad esempio quelli dedicati alla diagnosi e al trattamento precoce della sordità, dei disturbi dello spettro autistico, dei disturbi evolutivi specifici del linguaggio e degli apprendimenti; la sorveglianza (follow up) di popolazioni con rischio specifico di disturbo del neurosviluppo, come i neonati pretermine, i nati a termine con sofferenza perinatale, i neonati con sindromi genetiche o malformative; interventi educativi e formativi su gruppi (parent e teacher training), in particolare per i genitori di bambini con disturbi dello spettro autistico, con sindromi ipercinetiche (ADHD) o con disturbi evolutivi specifici del linguaggio o dell’apprendimento.

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 “Consulenze” ai punti di pronto soccorso aziendali;

 Presa in carico multiprofessionale di situazioni multiproblematiche e partecipazione alle attività dell’UVM

Il DSM-DP si impegna inoltre attraverso il Servizio di Psicologia a mettere a disposizione psicologi per la presa in carico congiunta attraverso le equipe psicosociali. Le attività degli psicologi possono svolgersi nei presidi dell'Azienda Unità Sanitaria Locale e nelle sedi del Servizio Sociale. L'impegno orario è suddiviso tra le quattro équipe circoscrizionali per un monte ore di 172 settimanali, in modo da garantire l'effettiva integrazione delle operatività: tutte le risorse professionali possono però essere attivate flessibilmente, in riferimento a situazioni che vedano particolari esigenze o richiedano pluralità di competenze e di interventi.

L’Azienda si impegna, a seguito dell’analisi dei dati annuali, a garantire nel corso di validità dell’anno l’adeguamento delle risorse a disposizione per le attività descritte per poter concretizzare gli impegni assunti.

Per le diverse problematiche sono previste apposite UVM che predispongono progetti integrati per le situazioni multiproblematiche e predispongono anche l’accesso alle risorse disponibili sia nella rete sanitaria che nella rete sociale oltre che progettare appositi servizi integrati.

Nell’ambito della UVM vengono definite anche le eventuali collocazioni temporanee in comunità appropriate al bisogno presentato con la relativa definizione della suddivisione degli oneri tra sanitario e sociale.

Con riferimento all’accertamento del reddito peri servizi per i quali è prevista la compartecipazio- ne dell’utente e/o della famiglia, il Comune assicura la attività dell’assistente sociale nel reperi- mento e valutazione, in raccordo col medico psichiatra, dei dati reddituali relativi ai nuovi inseri- menti; gli uffici amministrativi del Distretto di Modena garantiranno l’aggiornamento annuale del- la situazione.

ART. 5 GESTIONE RAPPORTO

L’ufficio di Piano esercita l’attività di monitoraggio, verifica e controllo in ordine ai contenuti della presente convenzione.

Gli strumenti operativi dell’attività integrata socio-sanitaria si sviluppano in relazione alle diverse tipologie di bisogni attraverso pertanto strumenti operativi che vedono equipe integrate che coinvolgono diversi professionisti sociali, sanitari ed educativi come segue:

 Unità operativa territoriale integrata rivolta ad persone affette da patologie psichiatriche: co- stituita dallo psichiatra, responsabile del progetto e della presa in carico terapeutica, e dall’As- sistente Sociale del territorio di residenza del paziente, responsabile per la parte sociale, inte- grata da tutte le figure professionali, appartenenti ad entrambi i servizi che svolgono il lavoro sul caso specifico. Tutti i professionisti si attengono ai principi e alle modalità operative conte- nute nel protocollo allegato relativo al “Budget di salute”

 Equipe psicosociale a tutela e sostegno dei minori e delle famiglie: costituita dallo Psicologo re- sponsabile del progetto e della presa in carico terapeutica, e dall’Assistente Sociale del territo- rio di residenza del paziente, responsabile per la parte sociale, integrata da tutte le figure pro- fessionali, appartenenti ad entrambi i servizi che svolgono il lavoro sul caso specifico.

 Unità di valutazione Multiprofessionale per i casi complessi: composta da tutti i professionisti necessari per l’attuazione di un progetto integrato che pertanto coinvolge oltre che Responsa- bili del Servizio Sociale del Comune, Responsabili de del CSM, responsabile del Npia, responsa- bile del Servizio di Psicologia tutela minori, responsabili del Dipartimento Cure Primarie, gli operatori responsabili del caso e ogni altro professionista necessario

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Per l’accesso alle risorse e ai servizi viene inoltre costituita Unità di valutazione Multi-professiona- le (UVM), come equipe di secondo livello, composta dal Dirigente del Servizio sociale o suo dele- gato e dal responsabile del dipartimento salute mentale o suo delegato con il compito di rafforza- re il percorso di integrazione e di condivisione a livello istituzionale della progettualità. Questo gruppo assume le seguenti funzioni:

 di verificare la condivisione progettuale dei responsabili del caso e la congruità del biso- gno emerso con gli interventi previsti;

 di consulenza, stimolo e riflessione circa le specificità delle risorse presenti sul territorio ( modalità di attivazione, capacità di rispondere a determinati bisogni etc);

 di validazione degli strumenti di documentazione che verranno adottati per il lavoro in- tegrato;

 di promozione dei percorsi informativi/formativi che vedono il coinvolgimento di en- trambi i servizi;

 di monitoraggio dei progetti residenziali al fine di verificare la possibilità di procedere a nuovi inserimenti e dei bisogni emersi nel campo della salute mentale, al fine di verifi- care la necessità di progettare nuove risposte o potenziarne delle già esistenti, rispetto all’evoluzione delle necessità dei pazienti psichiatrici.

Le decisioni prese in sede di UVM, quando caratterizzate da impegno di spesa, sono ratificate dai Dirigenti Responsabili del Comune di Modena e del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche; solo dal momento dell’apposizione di entrambe le firme possono essere attivati gli interventi previsti nei programmi socio- riabilitativi in quanto vi è la garanzia della copertura della spesa.

Per le situazioni di emergenza, rispetto alle quali non risulta possibile seguire l’iter procedurale sopra descritto, le pratiche saranno comunque portate sul tavolo dell’UVM per la ratifica da parte dei Dirigenti. Non si procede tuttavia all'attivazione del progetto senza aver acquisito preventivamente il parere dei dirigenti dei servizi coinvolti, anche nelle vie brevi.

ART. 6 SERVIZI E ATTIVITA’

6.1 DIMISSIONI OSPEDALIERE O DA CASE DI CURA PRIVATE. Nei casi in cui vi sia una presa in carico condivisa, tra Comune di Modena e DSM-DP le dimissioni devono essere gestite congiuntamente dallo psichiatra e/o Neuropsuchiatra infantile e/o Medico del SERD e dall'assistente sociale refe- renti o in collaborazione con l'equipe di riferimento, qualora la situazione sia già in carico a uno dei progetti del Centro Stranieri

Qualora il paziente non sia in carico ai servizi territoriali sociali o sanitari, e durante il ricovero emerga la necessità di una presa in carico integrata, lo psichiatra del reparto ospedaliero segnalerà il caso al Dipartimento Salute Mentale (CSM, SERD, NPIA) competente che avrà cura, se ritenuto necessario, di attivare il servizio sociale. Si dovrà evidenziare l’eventuale urgenza in relazione alle caratteristiche del caso.

Nel caso di dimissioni protette, per pazienti con problematiche di non autosufficienza o in età minorile o vittime di violenza, viene attivato da parte del reparto ospedaliero il PUASS (Punto unico d’accesso ai servizi socio-sanitari) che svolge un ruolo consulenziale ed organizzativo, a supporto della dimissione ospedaliera e a garanzia della continuità assistenziale.

Attraverso l’organizzazione di un UVM, viene definito un progetto personalizzato che assicuri l’attivazione dei servizi territoriali a garanzia della dimissione protetta e della continuità assistenziale.

6.2 ASSISTENZA DOMICILIARE. Il Comune di Modena si impegna a fornire assistenza domiciliare attraverso il proprio Servizio di Assistenza Domiciliare. L’attivazione dei progetti di assistenza do- miciliare avviene sulla base del programma personalizzato dell’utente, previa valutazione dell’U- VM.

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Il DSM.DP concorre per il 50% al pagamento dei costi sostenuti, sulla base delle ore effettuate, nonché alla supervisione degli operatori domiciliari e di tutto il personale impiegato in questa attività.

Il Comune di Modena si impegna a fornire una reportistica semestrale analitica degli interventi effettuati dal servizio di assistenza domiciliare presso il polo 3, a gestione diretta, ai fini della rendicontazione della spesa, che per il 50% spetta al DSM.DP, per il restante 50% al Comune. Si precisa infatti che per i poli gestiti con contratti di servizio, i gestori fatturano la quota imputabile sul FS direttamente all’Azienda .

Rientrano fra i progetti di domiciliarità ammessi alla rendicontazione anche le fatture delle cooperative sociali o di altri soggetti giuridici che eseguono attività di assistenza domiciliare, in questi casi si procederà chiedendo direttamente la fatturazione separata.

Per quanto concerne eventuali progetti condivisi di assegni di cura, l'importo relativo sarà erogato al beneficiario direttamente nella misura del 50% dal Comune di Modena e del rimanente 50%

dall'azienda USL sul FS.

I progetti di inserimento in centri diurni per anziani sono equiparati a progetti di sostegno alla domiciliarità.

Tutti i progetti ammessi a rendiconto devono essere preventivamente concordati ed autorizzati dai rispettivi Dirigenti in UVM.

6.3 INSERIMENTI IN STRUTTURE RESIDENZIALI (pazienti psichiatrici). L'inserimento di nuovi utenti nelle strutture residenziali a carattere socio-sanitario segue le modalità di seguito descritte.

Per utenti ancora parzialmente autosufficienti e/o con patologie non assimilabili all'area anziani, dopo la condivisione della progettazione in UVM, con relativi impegni di spesa, l'Azienda USL individua la struttura più idonea fra le strutture autorizzate sul libero mercato, e procede all'inserimento dell'utente.

Per questa tipologia d'utenza non vengono usati posti accreditati nell'ambito delle quote dei posti per la non autosufficienza.

Qualora sia stata riconosciuta l'assimilabilità alle patologie dell'area anziani e la non autosufficienza dell'utente da parte della competente commissione, secondo le modalità e gli strumenti attualmente in uso per la definizione dei livelli di non autosufficienza, l'utente può, previa valutazione e presentazione della domanda da parte dell'assistente sociale, essere inserito nell'apposita graduatoria per l'ingresso nelle strutture residenziali relativamente ai posti accreditati, per tali utenti è previsto il concorso del FRNA e valgono le norme previste dalle Deliberazioni Comunali per la compartecipazione al costo del servizio da parte dell'utente.

Le stesse procedure riguardano eventuali cittadini stranieri, regolarmente iscritti al SSN o in possesso di STP, anche non residenti per cui sia stata autorizzata la presa in carico da parte del Centro Stranieri – Area Integrazione Sociale

Qualora emergano situazioni di cittadini stranieri, privi di titolo di soggiorno, dovranno essere attivate le procedure previste dal Comune di Modena attraverso ordinanza sindacale e comunicazione alla Questura relativamente alla permanenza e collocazione del cittadino

Per gli utenti inseriti in posti accreditati, prima del 1 gennaio 2011, il DSM si fa carico, per l’anno 2015 del 80% della retta sul FSN; non è previsto alcun onere a carico del FRNA, a prescindere dalla condizione psico-fisica dell'ospite.

6.4 PROGETTO IESA (Inserimento eterofamiliare di pazienti psichiatrici). L'inserimento eterofamiliare supportato di adulti sofferenti di disturbi psichici (IESA) è regolato da apposita convenzione tra DSM.DP, Servizio Sociale Educativo Assistenziale di Base e Associazione Rosa Bianca di Modena. L'equipe proponente predispone la proposta di inserimento eterofamiliare e la invia alla Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), che valida l'idoneità tecnica ed autorizza la spesa derivante dal contributo economico concesso all'ospite. Il finanziamento sarà a carico del

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