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biblioteca provinciale t- A - Vz* ^ ^ Armadio Palchetto Num. d (frdine A >A Digitized by Google

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(1)

VITTORIO

EM.

IH

(2)

Armadio

bibliotecaprovinciale

^

t- A

-

Vz* ^ ^

-

Num.®d’ (frdine

A’ >A

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Palchetto

(3)

biblioteca

(4)

(

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(5)

I

CORSO ELEMEIVTARE

STORIE PROFAI^E

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(6)
(7)

SUNTO

DI

STORIA PATRIA

AD

USO DELLE SCUOLE

PEB

MICHELE RAD06NA

^lete HayofitaHO, fiatecfiUta ieC oK.. Ciu~

caudato di TÌUatia SS. Juimacofata tu

NAPOLI

DA*TIPI DI SAVERIO GIORDANO

Vico Sanserero as.DomenicoMaggiorenum.18c16 1854.

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(8)

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(9)

Scce^*y^a^Deve*'e*teii^^(fna

<S£^2ì:S&<l>St3S)a!t3 DEI BARONIDILETINO

VESCOVODIBETSAIDA CANONICODELLA METROPOLITANADINAPOLI

CONSULTOREDI.STATO SOPRINTENDENTE DELR.EDUCANDATO

DIMARIASS.IMMACOLATAPC. PC.

^cce/^en&a euerettat/jfma

^

auùcae;Jtopetdite^eteditattaoòdetvauja

deffa «Mtaai(a'óxi.aìUuàtie^awt^Cta^{a ^lati- tudinec^eiodento otviddiuta ai 6ene|ls>i daCfa

£euevofeu%adi ^'eitoccatije{a ^eni^nitàonde dicoutpiacc^ueaccettate un’ aftta iwia dciittuta^

«uentie«ti dono dtituofo ad intitoCai^e cotedta miaopeticciuofa)mettonmi adunocaneCfaui-

mo

fa celta jlducia cfteCffa data pet ticcvet- faneffadua^ta%ia.

‘V^etda iffavolo intornoaffa ^totia 5*attia; faijuafe,cjuavidodia dtatodaciò^ mi |3topodt

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(10)

dioccoiitodatea.U<xindtitu&tonc deCfa tenetaeti.

Retine «d umife èfolcita;«of uiegoj«la oJJai iw^taudltà pet^etwo4eap^iaud ad aC- tiui; edCt(a iJteWa favidicome miadi^nijica-

»ione deff antico,devoto,clicouodcenteaffet-

to^ concfiefiaciandofe fa ntanowilipto^eto

deff’C. cJ\.ev.

^aJa a* THoatziOi854‘

ServitoreUmilissimo .MICHELEBADOGKA

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(11)

PREFAZIONE

ntrareinnanziadiscorrereilgran pròdellostudio dellaStoria,massimedella patria,pormi operadeltutto rana agiorni nostri; ekètuttiilconsentonoene pigliano granfaccenda,Peròalquante parole vollimandare avan~

tiquestomiolavorettoafinesoltantodi fare aperto Vani--

moche ebbiin adoperarmiattornoadesso. Jointesia scrivereper Vetà fanciullesca;laonde taciutomi,eda grandestudio,sopratuttocheavesse potutomenomamente macchiarneilvirginalecandore, epassatomidiognised- ute disquisizione,chemalamenteavrebbesaputo compor- tare latempradi teneriingegni, fecimisenza piùa narra- re semplicementelecose.Perlastessa ragione, toccata co- medi voloVetàremota,venniman manopiùlungamen- tedimorandonellealtreanoi-più vicine. «Nellestorie ))scrittead usodeglieruditi,sisoglioncercareiparti-

»colati deitempipiùantichi.Manelle storie scrittecon

»isperanze che diventino popolari,giovanoall'incontro

»tantopiùiparticolari,quanto più sonditempivicini,

»piùsimiliai nostri,piùutiliad accennareciòche sia

i>daimitare,ciòchedafuggire». Così scriveva quello

splendidolumediStoriaa temponostro,ilBalbonon ha guari mancato.Oltracciò la brevitàmièsembrataprinci- palissimadotea riguardareincosiffatteopere. Nelle scuo- legiustamenteebenesi è solitiagli studidi Lettereunire quellidi Storie,comelaSacra,laGreca,laRomana, laModernae la Patria.Oravvegnachénon piùchequat- tro0cinqueanni ordinariamentesipassanonellecose elementari,non piùd'unanno,semalnonveggio,ei

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sipuòconvenientemente dareasaperealcunchedellecose patrie

,perapplicarne poiilrestoalibarelealtre sto- rie.Messo .dunqueche cotesto studionon possaentro più larghi confini consistered'unannualecorso scolastico; e dippiùnonessendo,potendo essereuneserciziocoti- diano,ella èstrettanecessitàneilibridaciòdarluogo solamente aifattipiù importanti,equestipurevoglionsi ridurre in proporzioni esigueeraccorciarliilpiùchesi possono.

E

questomedesimostudio dibrevitàmisarà,

spero,discusapresso coloroiquali vorrebberoaffatto sbandita dailibridiprimàriaistituzionelaforma dia- logicadametenuta;sendo che la interrogazioneemmi f aiutacomeunpontea passarespeditamented’unacosa nell'altra,esenza rompereaffattoilfilodellanarrazione; laddoveper Vopposto sareidovutoandare perlelunghe etener dietro alfilostorico,per rannodarecoseeper- sone tra loro distanti.Nonpertantopiacquemi,oveme- gliovennemi ataglio,toccar deimonumenti, perocché questiperillorooffrirsiagliavidi sensi del fanciullo riesconovivae parlarle storia ed assaiprofonda impres- sionefannoinqueglianimiteneri.

. PerfineriguardoaldettatoV ho amatosemplice,pur- galo enonaltro.Porretramanidigiovanetti,cheson tuttinelVapprendereregoledigrammaticaedilingua

,

libriove digrammaticaedilingua facciasiilpiùtriste governo,èuna nonsopportevolecontradizione;perocché èunosforzarliad imparareedisimparareaduntempo le cose.Ridevoleèpoivolereconessoloro sfoggiarein pompeeadornezzedistile;siccome ridevole sarebbe chi tuttorilucente digemmeosplendido dicoloristudiasse trovargraziaepiacere agli occhi di chiagran penapuò vedere.

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(13)

vicendedelpaesedelle

due

Sicilie

fsino

allafondazionedella

monarcbla.

D.

Da

quali fu

dapprima

abitato ilno-

stro paese?

R. Nientealtro v’ha difermo, senon che in questadeliziosaedestremapar- te d’Italia, bagnatadai tre mariTir- reno, Jonio,ed Adriatico,i Grecifon- darono molte colonie, le qualisi res- sero a repubblicheindipendenti.

D.

Come mutò

dappoi?

R. Soggiogato dalla potenza

romana,

A- drianoimperatore ildivise in quattro provincie, la

Campania

, il Sannio,la Puglia conla Calabria, e la

Lucania

con iBruzi.

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(14)

.

Quando,

e quali barbari invasero le nostre contrade?

R. I Goti, popoli ditramontana, iquali sul cominciare del secoloquinto dopo G. C. sotto il

comando

di Alarico di- scesi in Italia, e presa e saccheggia- ta

Roma

, invasero quindila

Campa-

nia

, la Lucania, ed ilpaesede*Bru- zi, con animo d’impadronirsi-della Sicilia;

ma

perlamorte improvvisadel loro condottiero, mutato consiglio, si ritirarono. Se non che doponon lungo

tempo

,durante il qualelenostre pro- vinciefurono molestatepur dai

Van-

dali, gente d’Africa, ricaddero in

mano

aiGoti, chele tennero perses- santaquattro anni, sino a che nonfu- rono scacciati dai Greci. Allorailno- stroregnofe’partedell’esarcato diRa- venna, centro de*domini degliimpera- tori greci in Occidente.

1).

Dopo

de’Goti daquali altri barbari fu occupatoil nostroregno?

R. Nell’anno

569

irruppero in Italia i

Longobardi

, popoli dell’antica Germa- nia, condottida Alboino; ed, estese le loro conquiste sino nelle nostre pro-

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(15)

3

vincie, fondaronviilducato di Bene- vento

, ilquale

comprendeva

quasitut- toil nostro paese, salvo i ducati di Napoli, Sorrento, Gaeta, Amalfi e va- rie altrecittà marittime

, che rimase- ro nella soggezionede*Greci.

La

loro dominazione in Italiadurò

207

anni

,

e fu esercitata

da

19 re.

D.

Che

altra invasioneebbero a patire? R. Verso lametà del secolo nono,i Sa-

raceni di originearaba, occuparonopri-

ma

la Sicilia,e quindiil Continente, infestando or 1’

una

, or1’altra delle nostre provincie.

D. Inpotere di chiricaddero alfine ? R.Sul principiare del secolo

undecimo

,

i

Normanni

, gente guerriera provve- niente dallaScandinavia, prima dife- sero, e poscia conquistarono per sè laPuglia

, la Sicilia c la Calabria

,

il cuidominio si riuni nella persona diRuggiero, che sene intitolòprima conte

, e poi duca.

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(16)

CAPO IL

Dinastia

Normanna.

D. Chifail primo re delle dueSicilie?

R. Ruggiero, il qualegiàsignore di

Pu-

glia, Calabria e Sicilia

, volle ancora

il

nome

eleinsegne di re; peròil

1130

si fe’ coronareinPalermo, ove pose il trono. Egli fu valorosoinguerra, sa- pientissimo nella pace. Mori nel 1154 di anni 58.

D. Chi successe a Ruggiero?

R. Guglielmo suo figliuolo, dettoilMalo, per l’animo selvaggio e crudele che ebbe. Cadutonell’odio universale, ep- peròpiù volte essendosi trovato inpun- to di perdere trono evita, la gelosia del potere ela vile paural’ebberoin- dotto afabbricare il Castello

Capuano

(ora sede de’Tribunali),equelloche

addimandano

dell’Uovosull’isolettadet- ta in antico del Salvatore.

Mancò

di vita aPalermo il 1166, di anni 45,

onde ne regnò 12.

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(17)

«*

* i>

D. Chisuccesse a Guglielmo

Primo?

R. Guglielmo Secondo suofigliuolo, di anni 12, sotto la tutela della

madre

Margherita. Questo principe per Tin- dole dolcee benigna procacciatosi il

nome

di

Buono

e l’affetto de’sudditi

,

immaturamente

finì nel 1189, di an- ni

38

, dopo d’averne regnato 23,sen- za lasciar prole;però fece erede del tronoCostanza sua zia

, figliuola di Ruggieroprimo, ed il marito di lei ArrigoSesto imperatoredi Germania.

D.

Che

avvenne dopo la morte di Gu- glielmo

Secondo?

R. Ibaroni ed ilpopolo

, abborrendo la signoria di principe straniero,corona- rono Tancredi figliuolodel primogeni- to diRuggiero

Primo

a luipremorto.

Questi nel 1191 creò il primo de’suoi

^ figliuoli, a

nome

anche Kuggiero, du- cadiCalabria;glidiòsposarelaPrin-

^cipessa Irene

, figlia di Isacco Angelo imperatored’Oriente, elo associò al trono. Nel dicembre del 1193 moriil

giovane Ruggiero.

Una

talperdita ina- cerbì tanto il cuoredelpadre,chegli sopravisse

un mese

;

ma

primadimo-

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(18)

6

rirefe’coronareilsuofigliuolo secon- dogenitoGuglielmo.

D.

Che

avvenne sottoilregnodi Gugliel-

mo

Terzo?

R. Questi governòlostatosolpochimesi, imperocché Arrigo venne con poderoso esercito, e presemolte cittàdel Rea- me. Guglielmo allora, tre sorelle

, e

la

madre

di lui si afforzarona nella rocca di Calatabellotta

, la quale,non isperando loSvevo potesse altrimenti venirgli a

mano,

ricorse agli inganni, promettendoilprincipato diTaranto a Guglielmo, ed il contado di Lecce a Sibilla

madre

dilui

,purché glicedes- serola fortezzae rinunziassero alla co- rona.

Ma

nonprimail traditore ven- ne a capo dei suoi disegni, che sot- to colore di

una

congiura ordita con- trolui

da

Guglielmo,

mandò

costui, lamadre,elesorelleprigionieriinGer- mania. Ivirinfelice principe fuabba- cinato, e cosi inlui si cstinse ii do- minio normanno, durato

64

anni.

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(19)

CAPO

III. 7

Dinastia Sveva.

D. Chi fu il primore della dinastia Sve-

va?

R. ArrigoSesto ilquale impadronitosi a viva forzadel

Regno

tolse lacoronain Palermo, insieme alla

donna

sua, il

1194;

indi sazio divendettee di rapi- nesi ricondussein

Germania

,lascian- do per vicariorarcivescovodi

Worms.

Se non chesendogligiuntoaH’orecchio

come

variecittà del

Reame

si erano a lui ribellate,radunò

un

esercito di

6000

combattenti,e,fingendo

una

spedizione in

Terra

Santa, venne nel Regno, ove

commise

le maggiori crudeltà; di tal che gli fudatoil

nome

di

Nerone

del- laSicilia. Partito diPalermo per Ca- strogiovanni, sul

cammino

fu assalito da grave male, econdotto inMessina mori al1197, dianni 52.

D. Chi successe ad Arrigo Sesto?

R.

Suo

figliuolo Federicosotto la tutela

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8

della

madre

Costanza

,

ma

essendo que- sta venuta a mortenel

H98

affidò il piccolo principe a

papa

Innocenzo Terzo.

D.

Che

avvenne nel

Regno

durante la minore età diFederico?

R.

Marco

valdo

duca

di

Ravenna

unitoa Diopoldoconte dellaCerra, fattoani-

mo

dallatenera età di Federico, con forte corpodimiliziealemanne ed ita- lianeentrò nel Regno, che pretendeva appartenergli pervolontà diArrigo; e prese e saccheggiate moltecittà della Puglia

, lasciò Diopoldonel Continen- te

, ed egli passòinSicilia

, cui sog- giogò ingran parte. Allora

papa

In- nocenzo,adifendereleragioni di Fe- derico spinse poderosoesercito contro Marcovaldo, il quale vinto fuggì e morìinPalermo. Indi, sperando così dar finealle guerre, dichiaròFederico di etàmaggiore, e nel 1209 gli diè in isposa la Costanzafiglia diAlfonso re di Aragona.

Ma

neppure con ciò ebbepace il nostro paese, conciossia- chè perinvito diDiopoldo edel conte

Celano venuto Ottone Quarto imperatore

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9

ad insignorirsene,tuttele città della

Campania

, eNapoli stessagliapri le porte.

Anche

in questavolta il senno eilpaterno

animo

d’InnocenzosalvòFe- derico; imperocché deposto Ottone e scioltineisudditi dalla giuratafedeltà, ibaronideH’Imperoglisilevarono con- troin apertaribellione, dital chegli fuforzaabbandonareilpaeseconquista- to, ecorrere in Germania.

D.

Che

dellegestee dellamorte di Fe- derico?

R. Questoprincipeper elevato e colto ingegno,

come

perforzadi

mano

a niuu altro di quell’età fusecondo. Difatto, tra le tanteguerre inItalia

, in Ale-

magna

e sino a

Gerusalemme

sostenute, dettava sapientissime costituzioni pel governode’popoli; assaileggiadramen- tepoetavanellavolgare favella

,laqua-

lealiasua corte appunto

andò

acqui- stando nobiltà e splendore; fondava l’Università degli studi inNapoli, e molto lustro accresceva alla famosa scuola medica in Salerno.

Ma

fu prin- cipe sleale, empio, sanguinoso oppres- sore della Chiesa, ed ingratissimo al-

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10

laSanta Sede, a cui purestrigneran- lo tantibeneficiiricevutine.Mentreap- parecchiavasi a nuovi

armamenti

,mo- rì nel castelloFiorentinoin Puglia il dicembredel 1250, di anni56.11suo cadavere portatoa Taranto e poscia a

Palermo

, fuiviseppellito nella chie- sa di Monreale.

D. Chi successe a Federico Secondonel trono delle due Sicilie?

R. Corrado suofigliuolo

, natogli

da

Jo- lesua seconda moglie; ma,trovandosi questi allora in

Germania

, Manfredi principe diTaranto, altrofigliuolodi Federico, presele redini del governo.

Intanto Napoli e molte città diPuglia e di

Campania non

vollero riconoscere Corrado, esidichiararonoperil pon- teficeInnocenzo Quarto; però Manfre- di fu obbligatoa sottometterle con la forza: senonche,per espugnare Napo-

li città forteebenmunita, stimò me- glioaspettareCorradocolsuoesercito.

D.

Che

avvenneall’arrivo di Corrado? R.

Dopo 8

mesi di strettissimo assedio

per

mare

eper terra,Napoli, vintada fame, si arresea patti onorevoli.

En-

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(23)

Il tratoCorradovittorioso, evedutosul- la piazza maggioreil cavallo sfrenato in bronzo,

emblema

di Napoli,coman- dò glisi imponesse il freno in segno d’averlo domato. Indi fece abbattere le

mura

della Città; e, dimenticando ogni patto, pose a morte molti parti- giani delPapa, edaltriassaicacciò in esilio.

D.

Come

si condusse dipoi Corrado, e

come

edove morì?

R. Di molte imposte aggravò isuoi po- poli;privò Manfredidi granpartedei suoi beni; ed avvelenò il fratelloArri- go.

Ma

breve fu suavita: perocché ammalatosiinquel di Lavello, cit- tà di Basilicata,

dopo

cinque giorni

,

non senzasospetto di velenoappresta- togli

da

Manfredi, mori a 21 maggio 1254, di anni 26,lasciando

un

figliuo- lino avuto

da

Elisabetta di Baviera sua consorte.

D. Chitolse il governo del

Regno

alla mortedi Corrado

Primo

?

R. Innanzi dimorire,Corradofece balio del

Regno

Bertoldo MarchesediHone- bruc,in preferenza diManfredi,ilqua-

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12

]eper essere zio del principe ed in forzadel testamento di Federico, ne avea migliordritto.

Ma

Bertoldo,

non

godendo lafiducia del popolo,e cono- scendosi poco acconcio a reggere

uno

stato, rìnunziò alballato; e Manfredi fu proclamatoreggente,con giuramen- todiriconoscerlo

come

re, nel caso cheCorradinononavesse lasciato prole.

D.

Che

avvenne durante la reggenza di Manfredi?

R. Innocenzo Quartoentròil

Regno

per legarvilecosea

nome

di Corradino.

Manfrediin sulleprime,non avendofor- zeadopporgli,destramente dissimulò;

ma quando

giunsea metter su

un

corpo

, di milizie tedesche, dièsopra aquelle delPapa,e vinsele nel

tempo

stessoche questi infermatosi a morte, passò di vitain Napoli, ove fu seppellito nel

Duomo. Nè

piùlietasorteincontrarono learmi, onde Alessandro Quartosuc- cedutoal papato investi

nuovamente

il

Reame

; chè Manfredi su di essean- corariportòcompiutavittoria.

D.

Come

e

quando

Manfredi fu procla- mato re delle

due

Sicilie?

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(25)

R. E^ssendocorsa voce della morte di Corradino,Manfredi, consentendo iba- roni edilpopolo,tolse lacoronainPa- lermo, glili agosto 1258. Fatto

Re,

crebbe inforza edautorità: peròsot- tomise pienamentela fazionealuicon- traria; e

, per meglio consolidarsi sul trono

,strinse inmatrimonio suafigliuo- lacon Pietro figliuolo di Giovanni re d*

AragonaSv

r

D.

Godè

Manfredi inpace del

Trono

? R.

La

reginaMargherita

madre

di Cor-

radino informata di ciòche era inter- venutonel

Regno

,

mandò

significando a Manfredi

come

suo figliuolo tuttora viveva, epperò deponesseil diadema.

Manfredirispose, cheeglisarebbesta- to pronto aciò,

ma

che, pernon ca- gionarenuoveturbolenze,avrebbecon- tinuatoatenerlo, durante sua vita.

Intanto

Urbano

quarto succeduto

ad

Alessandro, dichiarandoil

Regno

(del qualegiài

Normanni

avean ricevuta

1*investitura, qualdi

un

feudo della Chiesa) esser devolutoallaChiesaro-

mana

perladeposizione di Federico;

r

offerse a s. Luigi re di Francia, il

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(26)

14

qualericusatolo, fuquindi offerto

a

suo fratelloCarlo d’

Angiò

, conte di Provenza. Questi accettatolo, prese la voltad*Italia

, egiunto a

Roma

fu in- coronatoda Clemente quarto, con ob- bligodi pagare

come

fti censo alla Chiesa

romana

diecimila once d’oro ogaìanno.

D.Qualfineebbe

Manfredi?

R.

Air

avvicinarsi dell’esercito francese condotto

da

Carlo, Manfredigli mos- se contro,eneriportò più volte vitto- rie.

Ma

essendo stato dappoi tradito ed abbandonatodai suoi, pure coni pochi rimastiglifedeliattaccò coraggio- samente Carlo nellapianura di Bene- vento, e

quando

vide

mancare

ogni spe- ranza di salute, cacciandosi ove più ardevalamischia,mori scommunicato dal

Papa

il

26

febbraio1266, di anni 30,dopo aver governato lo stato 8 an- ni

come

re, e4

come

reggente. Egli fu valoroso, benefico,prudente,e dot- to

;

ma

contaminòquesti pregiconpes- simi vizii. Deesia lui lafondazione di Manfredonia sull’Adriatico

, e la co-

struzione del porto in Salerno.

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(27)

CAPO

IV. 15

DinastiaAui;loina.-

D. Chifaprimore diquesta dinastia?

R. Carlo che coronatoin

Roma

,

come

in- nanzi

toccammo, da Papa

Clemente quarto, entròconsolenne

pompa

in Napoli insieme

a

Beatricesua moglie, eprese stanza nel Castello Nuovo.

D.

Come

sidiportò Carlo?

R. Soggiogatele cittànemiche, e fatta morire nel castello dell’

Uovo

lavedo- vaed ifigliuoli di Manfredi, impose sulpopolode’nuovi dazi, esi dipor- tòseveramente controi baroni parti- giani della dinastia caduta, iquali sa- peva^ospirarcontro dilui.Perciòque- stiinvitaronoCorradinoalloradianni 16 arivendicareil

Regno

conlearmi.

D.

Che

fece Corradino?

R. Levato

buon

esercito,insieme al cu- gino Federicoduca d’Austria, sipo- se invia perNapoli; del che

come

prima sisparselavoce, molte città

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(28)

16

ghibelline non solamente del

Regno

,

ma

di tutta Italiapresero learmi per aiutarlo.

D.

Come

riuscì T impresadi Corradino?

R. Entratoegli nel

Regno

per la stra-

da

di Tivoli, pose glialloggiamenti in

una

pianurapresso del lago Fucino.

Quiviingaggiò colnemicofierodjmbat- timento;nel quale, sebbene Corradino avesse avuto sotto disè

un

esercitodi maggiorforza, riuscì vincitoreCarlo,

mercè

learti, e le astuzie del vec- chiocapitanofrancese Alardo.

D. Qualfineincontrò Corradino?

R. Carlo conoscendo

come

lavitadiCor- radinosarebbegli tornata

mai

sempre infesta, avutolo tra

mani

, dopo

un

annodi carcere

, lui presente, ilfece

.

metterea morte insieme con Federico sulla piazza del mercato di Napoli.

- Massimiliano principe ereditario diBa- vieraha di fresco rizzato

un monu- mento

a questo valoroso,

ma

sven- turato ultimo rampollo di casa Sve- vanella Chiesadel

Carmine

, ove ne giacevanoleossa.

D.

Che

intervenne intanto in Sicilia?

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(29)

17 H.

Un

taleGiovanni

da

Precida adope-

ròcon Pietro re d’

Aragona

, marito diCostanza, figliuoladi Manfredi,af- finché se ne insignorisse conle armi.

11 terzogiornodi

Pasqua

(

50 marzo

1282) al tocco della

campana

di ve-

.spro, tutto il popolo di Sicilia fu in armi, edassalirono e trucidarono quanti francesi erano nelfIsola. Indi

.proclamarono per loro rePietro,eco- si dopo 16 anniquivi ebbe finelado- minazione Angioina. Saputosi

da

Car- lo f avvenimento, spedì sue navi per riconquistare TIsola;

ma

questefuro- norespinte e battute dalla flottaAra- gonese sotto gli ordini di Ruggiero d’Oria, anzi lostesso figliuolodiCar- lo cadde prigioniero nellemani diluì.

I).

Quando

morì Carlo?

R. Ritornato egli da

Bordeaux

,ovecrasi condotto per decideredeldominiodel- la Sicilia con un duello tralui e Pie- tro (che non

mai

ebbeeffetto)si dié ad

armare

un’ altraflotta per tentare di nuovolaconquista del paese per- duto,e riporre in libertà suo figlio.

Ma

inquesto mentre

ammalò

in Fog-

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già, ove mori d’acutissimafebbre,con sentimenti di pietà, di anni

65

, dopo averneregnato 19.

Dobbiamo

a lui la fondazione di alcune belle chiese che adornano la città nostra,

come

sono il

Duomo,

s. Eligio, s.Maria la Nuova, es. Lorenzo Maggiore. Eglipureisti- tuì in Napoli

un

Tribunale che addi*

mandossi della Vicaria, peravervi po- stoa presidentelostesso figliuolo vi- cariodilui. 1pocobenevoli dellaChie-

. sa sì sonmostrati infensi alla schiat-

' ta Angioina, c soprattutto a Carloil

. vecchio.

PerSicilia.

D. Chi fuil primo re Aragonese della Sicilia ?

U. Pietro, ilquale

come

sopra fu det- to, vi fu proclamatoperaver data

ma-

no ai Siciliani a sottrarsi dal giogo Angioino.

Ma

non appena ebbe preso possesso del nuovo regno, rimanendo quivi sua moglie, egliritornò in Cata- logna per difenderla contro i Mori, ove trapassò lasciando quattro figli

,

Alfonso,

Giacomo,

Federico e Pietro.

Diede al primoil regno d’

Aragona

,

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(31)

19 ed a

Giacomo

quello di Sicilia,apat- to che ove Alfonso fosse morto senza

-eredi,gliavessedovuto succedereGia-

como

, e Federico avessepreso la Si- cilia.

PerNapoli.

D. Chi successea Carlo primo d’Angiò?

H. Carlo Secondo suo figliuolo. Se

non

che trovandosi questi prigioniero, il

Regno

fu governato

da

due bali, cioè

.

da

Roberto conte d’Artoisfratello del re di Francia, e

da

Gerardocardina- ledi

Parma

legatodel pontefice-Mar- tinoQuarto.

1).

Che

avvenne alprincipe prigioniero?

R. Caduto Carlonelle

mani

del re diSi- cilia,

come

innanzi fu detto,gli sivo- levadar morte per vendicarequella di Corradino,

ma

la regina Costanza vi si oppose ed il

mandò

cattivo inCata- logna a suomarito.

Dopo

quattroanni di prigionia pergli uffizi di

papa

Ni- colò Quartoe del re d’Inghilterra gli fudonata la libertà, apatto di non prenderepiù learmi contro gli Ara- gonesi,e di lasciar

Giacomo

figliuolodi Pietro

Primo

pacifico possessore del-

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(32)

20

la Sicilia. Carlofattoliberosicondus- sea Rieti perfareomaggio al Pontc- lìce,dalquale fu coronatore diNapo-

li. Indiinsieme alla moglie Maria fe’

solenne ingresso inquestacittà.

D.

Durò

lungamentela pace tra Carlo Secondo e

Giacomo

?

R.

Dopo

dueanni siriaccese la guerra tra essi, la qualeebbe finenel 1255 colcedersi da

Giacomo

la Sicilia a Carlo;

ma

i Siciliani, disdegnando il

governo francese, elessero in loro re

. Federicofratello di

Giacomo;

laonde

nuova

guerra incominciòtra gli

An-

gioini è gli Aragonesi,alla quale do- po

20

anniposerofine lenozze di Eleo- nora, figlinoladi Carlo, con Federico.

I). Qualealtra impresasitentò

da

Carlo?

R. Scacciò iSaraceni da Lucerà diPu- glia, ampliòle

mura

dellacittànostra, costruì quello che ora

addimandiamo

Molo piccolo, rizzò le chiese di s.

Pietro Martire

, s. Domenico

Mag-

giore, s. Agostino alla Zecca, e la Certosa di s. Martino.Questoprincipe saggio c benigno morì ai

4

maggio 1509, inetà di

65

anni, facendo ere-

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(33)

21

(le del regnodi Napoli Roberto

duca

di Calabriaterzogenito de’suoi figliuo- li.

PerSicilia.

D. Chi successe al trono di Sicilia mor- to Pietro

Primo?

li.

Suo

figliuolo

Giacomo,

il

2

febbraio 1286 si fece coronareinPalermo.Du- rantela prigionia di Carlo Secondo., questoprincipe fe’ di molte conquiste nel continente, eIostessoNapolisareb- bevenuto a

mano

dilui,se lamortedel fratelloAlfonso

(al qualedovevasuc- cedere nel

Regno

d"

Aragona

)

non

ne loavessestornato. Allora egli lasciò viceré in Sicilia Valtro fratello Fe-

- derico

,

ma

inquesto mentre papa Bo- nifacio Ottavo avendo trattato la pa- ce traCarlo Secondo e

Giacomo,

a

- patto chequesti rinu oziasse la Sicilia all’altro, iSiciliani, convocata

una

ge- neraleassemblea in Catania,salutaro- no Federico

come

re,

non

volendotor- nare sottoladominazione Francese.

Per Napoli.

D. Chi successe a CarloSecondo? R. Roberto suo figliuologiusta il testa-

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(34)

mento

del padre. Se non che Carobcr-

' to prese a contrastargli il trono

, sti-

mandolo

dovuto alui che era il pri- mogenito.

Ma

papa Clemente Quinto,

- scelto dai due fratelli per difiuire la loro contesa, decise in pròdi Rober- to, ilquale perciò fucoronatoinAvi-

gnone.

D. Quali furono le imprese di questo

principe? s;

R.

Tentò

più volte di conquistare laSi- cilia;

ma

invano. Creatodal pontefice

Clemente Quinto vicario generale della s. Sede, per difenderla contro IMnva- sione di ArrigoSettimo, dièpruova'di -valore. Intantosebbene Roberto fosse

stato continuamente occupato inguer- re, pure coltivòle lettere, e cosìsep- pe reggere lostato, che meritò ilno-

-

me

di Saggio.

Nè mancò

ancora di or-

" Ilare la città nostra; imperocché, fra

glialtri edilìzi

, fondò la chiesa ed il

-monastero detto in oggi di S. Chiara.

Premortogli l’unico suofigliuolo,onde eranonate GiovannaeMaria, Roberto, a cessareleturbolenze che sarebbero avvenuteper la successione al trono,

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(35)

S5

' maritò la prima con

Andrea

figliuolo di suo nipoteCarobertored’Ungheria, conferendogli il titolodi duca di Ca- labria, e facendogli giurare fedeltàdai baroni dello Stato.

.

D.

Quando

cessò di viverequesto prin-

cipe?

R. Ildi 16 gennaio

1545

dianni 64;on-

. de regnò 26,c fu sepolto nella splendi-

da tomba

, che veggiamodietrol’altare

:> maggiore diquella Chiesa.

Per SicUia. >

D.

Quando

Federicofucoronato re del-

la Sicilia?

R. Il di

2o

mario; 1296. Asceso al tro- no, per cattivarsi la benevolenza dei

. cittadini, conferìonori e gradia mol-

- ti diessi.

D.

Che

è

da

notare nella vita di questo principe? . , .

R.

Cunga

ed aspraguerra egli ebbe a

. sostenerecontroa Carlo

Secondo

, il

quale in forza del trattalo dipacecon- ciiiusò peropera di Bonifacio Ottavo

- volevachegli cedesselaSicilia. Mol-

' le battaglie navali, econvario succes-

: so si combatterono, in unadelle quali

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(36)

24

Filippoprincipe diTaranto, figliuolo di Carlo, cadde inpotere deli’inimi- co. Infinei dueprincìpi stanchi dal guerreggiare, vennero a patti

, per i

quali EleonoraTerza figliuola diCar- lodoveva sposare Federico portando- gliindote la Sicilia,chequesti avreb- be possedutoin sino alla morte. ' D.

Durò

lungotempola pacenellaSici-

lia ? . .

R. Morto Carlo Secondo, esuccessogli il figliuolo Roberto, Federico,

mal

sof- frendone r innalzamento' insieme

ad

Arrigo Settimo volse le armi contro quel principe.Cessato di vivere

Y

Im- peratore

, Federico continuò solo la guerra, dallaquale ebbe asoffriregra- vi danni;

ma giammai

giunse ilnemi- co a fermare il piede in Sicilia: im- perocché i Siciliani,quantodevoti agli Aragonesi, tanto avversi agli Angioi- ni, si difeserocoraggiosamente contro ad essi.

D.

Quando

mori Federico Secondo? R. Essendosiegli,condottoin Castrogio-

vanni, ove soleva .passare l’estate,

am-

malòquivi; e vedendo

come

la sua

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(37)

23

malattiadivenivapericolosa,sife’por- tarein Catania;

ma

nel viaggio quel

buon

principemoriil

25

Giugno 1557, dianni 65,de’qualiebbe regnato 41.

PerSiciiia.

D. Chisuccesse alla corona di Sicilia dopola morte, di Federico Secondo? Ui Pietrosuofigliuolo,chegià era stato

coronato re nel 1521.

Ma

inappresso alcunibaroni sidichiararonoinfavore diRoberto. Questi profittòsubito del- la buona occasione che gli si offriva

,d’impadronirsidella Sicilia; però vi spedi formidabileflotta. Presso Lipari ledue armate navali vennero abatta- glia, nellaquale i Napoletani,

quan-

tunque vincitori, pure non seppero

. l)ene usare dellavittoria.Infineaven- do Pietro sedato la sollevazione dei baroni

, posesi a viaggiare per YIso- la^

ma

colto

da

malattia in Calascibet- ta, vi morì nel 1542, avendo regnato iHegliodi 5 anni dopo la morte del padre.

Per Napoli.

D.

Che

avvenne nel salire al trono Gio- vanna

Prima

?

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(38)

26

R.

Ai

baroni del

Regno

inerescendo i rozzicostumi di

Andrea

maritodiGio-

vanna

, leisola salutarono regina non ostantelepromesse fatte a Robertodi riconoscereancora il marito per loro re; ela Regina mal comportando di avere a paro nella reai dignità tal

uomo,

andava ritardandola sua inco- ronazione. Però

Andrea

neebbericor- soa papa Clemente Sesto,ilqualediè ordine al suo legato di subito in- coronare i duesposi.

Ma

innanzi ciò, mentre

una

notte Giovanna ed

Andrea

erano a dormire in Aversa,Carlodu- cadi Durazzo, maritatoa Maria so- relladi

Giovanna,

con altri seguaci chiamarono con finte parole

Andrea

,

e

, presolo e strozzatolo

, il gittarono da

una

finestra.

La

pietà diOrso Mi- notolo canonico della Cattedrale di jXapoli, diè sepoltura nella stessa al cadaveredel miseroprincipe.

I).

Che

fece Giovanna dopo tale avve- nimento?

R. RitornatainNapoli

, e chiusasi nel Castello

Nuovo

,

commise

ad

Ugo

del Balzo suogiustiziere di sottoporre a

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(39)

27

.rigido giudiziotutti i colpevoli;quin- dispedì ilVescovo di

Tropea

a

Lu-

dovico suo cognatoinUngheria perin- fermarlodeltristocaso.Questi sdegna- tomosse per Napoli a vendicare la

. morie del fratello. Allora Giovan- na per avere

un

aiuto intanto pe- ricolo, senza licenza dellaChiesaspo- sò inseconde nozze Luigiprincipe di Taranto suo cugino assai riputatoper

il valore nèlle armi;

vedendo

nonper- tanto

còme mal

poteva reggere contro a Ludovico, stimò bene sciogliere i

sudditi del giuramentoprestatole esor- tandoli a sottoporsi al vincitore. Indi insiemea suo marito, ed alla sorella diaria partì perProvenza, ove a quel

tempo

sedevail Pontefice, innanzi al quale purgatasi dellamortediAndrea, neottenne la dispensa perilmatrimo- nio già fatto.

I).

Che

feceLudovicoentrato nel

Rcono?

C-

II. Fermatosi alquanto'in Aversa quivi fe^sembiante di accogliere bene molli baroni

, che gli erano usciti incontro insiemealpiccolofigliuolodiCario

Du-

razzo;

ma

poscia sciogliendo il freno

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(40)

28

alla vendetta, life’arrestare,eli

man- dò

cattivi in Ungheria con Jo stesso giovane principe, il qualenon valen- do a durare i disagi dellungo

cammi-

no, si mori travia.Fe"strangolare an- cora il Durazzo, ed il fe"gittaredallo stessoluogo, ondefu gittate Andrea.

- Indi per significare lestragi che

me-

ditava di fare, entrò in Napoli prece- dutoda nerovessillo,incuieraeffigia- to suofratello morto. Di fatto punì severamente tutti che ebberoparteal- la mortedi Andrea.

Per

fine dopo

4

anni di funestadimora tranoiritornò in Ungheria,rimanendo a governarein sua vece il regno un barone Tedesco a

nome

Gerardo Lupo.

D.

Come,

e

quando

Giovannaritornò in Napoli?

U. Malcontentii Napolitani del governo degli Ungberi pregarono

Giovanna

,

perchè volesseritornare insieme asuo marito. Ella

non

fu lentaavalersidel buon

animo

de’Napoletaniverso dilei,

però vendutaai papa la città diAvi- gnone, del ritratto

armò

dieci galere, evenne in Napoli ovefu accolta con

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(41)

29

ogni maggiore dimostrazione diaffetto.

Allora Ludovico vedendo,

come

era in rischio di perdere il paese teste occupato, con nuoveforze discese in Italia.

Con

vario evento si combattè dall*

una

parteedall’altra, ed assai lontano sarebbestatoil termine della guerra, sepapa ClementeSestononfos- se entrato mediatoretra icontendenti ritornando a Giovanna la corona di Napoli con obbligo di pagare 500,

000

scudid’oro a Ludovico per compen- sarlo delle spese della guerra.Indiin- sieme a suo marito passò in Sicilia, 'laquale crasi dichiarata in suofavo- re,peressere liberata dal potere delle fazioni che la dilaceravano: se non chealcuni disordini avvenutiin

Napo-

liper operadi Luigi Durazzo, fratel- lodi Carlo, vi richiamarono la Re- gina,ove ellagiuntaed impadronitasi de* ribelli, ritornò in pace ilReame.

Nel 1362, morto Luigi suo rafirito, tolse in terzomarito

Giacomo

d*Ara- gona apatto, che non dovesse pren- deretitolo di re,e

, che laddovefos- sero natifigliuoli, aquesti e

non

a

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(42)

lui dovesse ricader la corona.

Poco

dopo il matrimonio,a Giacomo, morto

il padre fu forza condursi in Ispu- gna, per vendicare lo stato di Ara- gona dalle

mani

di Pietro il crude- le

;

ma

riuscì a male l’impresa ed egli stesso v’incontròla morte.Allora la reginasi sposò Ottone di Ifriins- wicb,

uomo

chiaro pervalore e virtù

,

dandogli il titolo di principe di

Ta-

ranto.

I). Qual fineebbe

Giovanna?

li. Carloliu razzofigliuolo diLuigi, ed unico rampollo della stirpe Angioina, dispiaciuto deir ultimo matrimonio di Giovanna, siccome quello che gli to- glieva ognisperanzaallacoronadiNa- poli

,e stimolato inoltre edaiutatodal re d’Ungheria, e

da

papa

Urbano

Se- sto(ilqualeerasdegnalocon Giovanna, perchè aveva questa data gran

mano

al terribile scisma d’Occidente

, e

parteggiava per V antipapa ), assol- dò

buon

esercito, e mosse a conqui- stare il Regno. Giovannain tanto pe- ricolo adottossiin figliuolo Ludovico duca d’Angiò, fratellodiCarloQuinto

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(43)

31 rediFrancia;

ma

non essendoquesti potuto venire subito in soccorso dilei, fufacile alnemicod"invadere il rea- me. Ottonetentò di tener frontea Car-

lo

, ed a Poggioreale venne con esso- lui abattaglia:

ma

fu vinto, e pri-' gioniero fu

mandato

nel Castello diAl- tamura. Allora Carlo entrò trionfante in Napoli, edassediòlaregina nelCa- stellonuovo, ove crasi ristretta.Que- staperdifetto diviveridovette arren- dersi al nemico,dalqualefu

mandata

nelCastello di IVIuro, e quivilefu da- ta lastessa morte diAndrCa.

Tal

li-

ne toccòGiovannanel1582dianni50,

donna

diraro ingegnoe di

animo

gran- de» dopo averneregnato 59. In leisi spense la dinastia Angioinadella pri-

ma

linea, la quale regnò 116 anni.

PerSicilia.

1). Chi governò la Siciliadopo la morte di Pietro

Secondo?

11. Ludovico suo figliuolo sotto la reg- genzadiGiovanni

duca

di llandazzo suo ziopaterno, il quale insieme a papa Clemente Sesto intese a fermare lapace traGiovanna regina di

Napo-

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(44)

52

Ji e il suonipote, a patto,chequesti gli cederebbe per sempre ogni suo drittosull'Isola, e quegli paghereb- be5,

000

onced*oroogni anno alla Chiesa

Romana

, eche inoltre

mande-

rebbe quìndici galere armate in soc-

.corso di Napoli ogni volta ne fosse richiesta. Mortoil reggente si accese

'nell’Isola fierissimaguerracivile

,

ad

ispegnere laqualeLudovicosiadoperò a tutt'

uomo

;

ma

non appenaera riu- scito atornare inpacelostato,venne amorte nel 1555 di anni 17,de’qua-

li ebbe regnato 15.

l). Chi successe a

Ludovico?

R. Federico suofratello di anni 15. Se non che ibaroni conoscendo

come

co- stuiera inetto areggereuno stato,gli negarono l’incoronazione. Allora Gio- vannacogliendo ildestro, trasseacon- quistare l’Isola, e se ne sarebbe im- padronitaair intutto

, seleturbolenze suscitate in Napolinonl’avesserostor- nala daH’ìmpresa.Federicointantoper

'avere unaiuto,sposò Costanzafigliuola di Pietro re diAragona;

ma

dopo

5

anni questa mori, lasciandogli

una

fi-

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(45)

53

gliuoletta a

nome

Maria. In fine nel 1360 si pacificarono i due principi

,

cedendo Giovanna a Federico ciò che aveva conquistato, e questi* obbligan- dosi apagare3,

000

once d*oro ogni anno, e mandarle soccorso di navi

e disoldatiin caso diguerra.

A

poi fermareviemegliolapace,Federicosi maritò ad Antoniafigliuola del

duca

d’

Andria

,consanguinea della stessa

.Giovanna,edopolenozzesicondussero

: a Palermo ove furono incoronati. Nel

- 1366 morì Federico, dopo aver regna- to

53

anni.

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(46)

54 CAPO

V.

Dinastia Angioina Durazziana.

D. Chi successoneltrono diNapolimor- ta

Giovanna

prima?

Il. Carlod’

AngiO

addi

mandato

diDnraz- zo; perchè i suoi maggiori avevano

t conquistata questa,città sopraiGreci.

,

Andato

a

Roma

ebbe dalle

mani

di

. papa

Urbano

Sesto lacorona, indi.ri-

tornò in Napoli.

D. Quali furonole imprese diCarlo?

R. Ludovico d’Angiòadottato

un

figliuo- lo da Giovanna, epperò vantando ra- gione allacorona di Napoli, condus- se

numeroso

esercito. Carlo lo tenne lungamente a bada,evitando con mol- ta destrezza di venirea giornata con essolui; insinoa che il nemico stan- co, e

mancando

di vettovaglie, fu co- strettodi abbandonare il Regno; edin pari tempo

Ludovico

stesso essendo mortodi pestea Rari, C-arlo sigodet- te in pace lo Stato.

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(47)

p»*-»

Oi>

D. Qual fine ebbe Carlo?

R. Venuto a morte Ludovico re d’

Un-

gheria, lasciòdue figliuole, dellequa-

li la prima, a

nome

Maria, fu salu- tatasovrana

da

molli baronie prelati di quelregno;

ma

altrifra essi mal

sopportando il governodiuna donna

,

allettaronoCarlo nipote deldefunto

ad

impadronirsi di quello stato. Maria, e lasorella di lei Margherita,non aven- dobastevoli forzeadopporglisi, usa- ronogl"inganni

, peròilricevetteroas-' - saicortesemente, e consentirono, fosse

•incoronato re.

Ma quando

l’ebbero

. messo in fidanza, convitatolo

ad un

. banchetto

, ilfecero.trucidare a tra- dimento per

mano

di

un

tal Biasio Forgaek, dopo

4

annidiregno e 41 dietà,lasciando2figli,Giovannidi an- ni 15eLadislaodi 10.

PerKapùli.

D. Chi salì al tronodopo la morte di

'Carlo Terzo?

R. Ladislao suofigliuolo sotto la tutela di Margherita sua

madre: ma

ben to- storuppe un’aspra guerra cittadina, perocchéalcuni parteggiavano per

Lu-

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(48)

56

dovicod’Angiòfiglio delprecedente,

cd

altriperLadislao.Ottonedi

Brunswich

maritodi Giovanna, acui Carlo ebbe donata la libertà,

menò

nel

Regno una

fortearmata,ed il conquistòa

nome

di Ludovico.

Poco

dopo vi sopraggiunse,

come

vicario dicostui,

un

baronepro- venzalea

nome

Francesco Mangioia

con un

rinforzodi danarie disoldati.

Per

finedopo

5

anni lo stesso

Ludovico

venne a prendere possesso. D.

Che

avvenneintanto di Ladislao?

R.

Ai

primirumoridi guerraquestiri- parò aGaeta insiemealla

madre

, la quale pensò dimaritarlo con Costanza figliuoladi Manfredi

da

Chiaromonte

,

conte di Modica,

uomo

di molte ric-

chezze.

Papa

BonifacioQuarto appro- vò lascelta, e

mandò

il cardinaleAc- ciainoloperincoronarli. Allora conla pingue dotedella sposa Ladislao as- soldò buonesercito, ed a lui unitosi ancora Ottonedi

Brunswich

, il quale erasi inimicato a Ludovico, perchè al Mangioia piuttosto che a lui avea dato il titolodi viceré, potette agevol- mente ritogliereal

d’Angiò

il

Reame.

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(49)

57 D. Come

si diportò Ladislao

dopo

che

ebbe ricuperatoil

Regno

? R. Malgrado la giurataamnistia

, incru- delìcontroi baroni della parte

An-

gioina; indi, ripudiataCostanza, della cuidote erasi giovato a rivendicare lacorona, sposò Mariasorella del re di Cipro.

Ma

non moltopoi morì que- sta

,

e Bonifaciosuo potente benefat- tore.

D.

Che

fece poscia Ladislao? R. Ambizioso

come

egli era

,

impalmò

Maria vedova di

Raimondo

Orsini, principessa diTaranto, peraversi an- coraquello stato. Inoltreveggendo Ro-

ma

agitata

da

intestine discordie, ar-

mata mano

V occupò, e spinse i suoi fino inToscana. Però

papa

Alessan-

^Iro Quinto ebbe ricorso a Ludovico (P

Angiò

, quello stesso con cui La- dislao aveva combattuto. Questi fu prontissimo a marciare contro di La- dislao, e, scacciatolo di

Toscana

e di

Romagna

, loinseguì sino nelRegno.

1). Qual fineebbe Ladislao?

R. Ludovico d’

Angiò non

potendoprofit- tare della vittoria, perché Giovanni

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i

(50)

38

ventesimosecoiido succeduto al papato, iiegògli ogni aiutoacontinuarelaguer-

'ra,iLadislao usci di

nuovo

in

campa-

gna; ed occupata altra .volta

Roma

,

marciavacontro la

Toscana

,

quando

inPerugia

ammalò

,

come

dicesi per veleno. Quindiritornato a Napolivi

' mori scomunicatoil

2

agosto

1414

di anni 40, dopo averneregnato 28. Il

suo grandioso sepolcro vedesi nella Chiesa di s. Giovanni a Carbonara

,

ove fu deposto dopo essere stato as-

,soluto dalle censure.

PerSicilia.

1). Chisuccessea Federico Terzo? R. L’ unica suafigliuola Maria, posta

dal padresottolatutela diArtale Ala- gona. Giuntacosteiadetà eraperispo- sareGaleazzoVisconti ducadiMilano:

ma

lapartede’Chiaromonti, che a quei tempi tiranneggiava TIsola, glielcon- trastò, eprese learmi assediarono la regina nel castello degli Orsini in Ca- tania, donde da

Raimondo Moncada

menata inBarcellona

, fq sforzata a maritarsicon Martinofigliuolodel re d'Aragona.

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(51)

59

D.

Che

avvenneall’assenza della Regi-

na?

R. Manfredi

da

Chìaromonte,.Conte di

-Modica, avendo conquistata quasitut- tarIsola, voleva esserne proclamato re. Allora furonofattea Maria, ed

a

Martinolepiù vive istanze dicondur- siin Sicilia.

Al

loro arrivomoltecittà tornarono all’antica obbedienza;

ma

. inappresso per operadello stessoCon-

. te nuovamentelesiribellarono, e so-

.lo si tennero fedeli Napoli, Messina

,

Siracusa e Catania.Nel 1402 Maria diè in luce

un

figliuolettoche addiman- darono Pietro;

ma

nello stesso anno mori questi, ela madre.

D. Chi prese alloraa governarel’Isola ? R. Martino marito di Maria, il qualesi

ammogliò

poicon Bianca figliuola del re diNavarra. Spedilo egli

da

suopa- dre a sottoporrela Sardegna, dopodi aver

mandata

a fine l’impresa con buon successo, mori di febbre a Ca- gliariil dicembre del 1409.

1).Chi successe aMartino?

R. Questi

morendo

lasciò ilgovernodel- la Siciliaa Bianca, il che accrebbe

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(52)

40

JadisfSOPdie fra i,,Chiaroitt©nti ed i Catalani,

non

volendo i primi ricono-

^ 5cerla. Peròila regina.

a

porre in'

^l-

sv'vola vita,-sicondusseinIspagna,ab-'

bandonando

risola, cuitolse in tan- toa-reggereMartinoil vecchio

, pa-

dredel* suo.consorte. !

'

U.

Chi

successe altrono di Sicilia? R. Martinolasciò il regno

a

Ferdinan-

doà*

Aragona

,-figliuolo d’Eleonora,

mogliedelreGiovanni di Castiglìa, siccomequellochegliera piùpropin-

quo

per sangue. Sotto di luifinalmen- le cessarono le guerreintestine,che pertanti anni avevanodilaceratal’iso- la. Questo principeperlagiustìziaon- de resse lo stato, fu addimandato Ferdinandoilgiusto. Finila vita in

Aragona

di anni45,ed a lui successe

' Alfonsosuofigliuolo primogenito. ^ Per Napoli.

1). Chisalìaltrono dopo la morte di Ladislao?

R. Morto egli senzaprole, asceseal tro- no Giovanna' sua sorella, vedova di

'-Guglielmo duca d*Andria, la quale

V'sdegnando-lecure di regno e aman-

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