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Lezione 3. Bisogno eliminazione urinaria

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Academic year: 2022

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Lezione 3

Bisogno eliminazione urinaria

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Parte iii

Cistostomia sovrapubica

Derivazioni esterne: urostomie, cistostomia

(3)

cistostomia percutanea sovrapubica temporanea

E’ il più semplice sistema di derivazione vescicale esterna nell’impossibilità/necessità di posizionare un catetere vescicale transuretrale.

L’accesso è chirurgico, ma la gestione è simile a quella di un catetere transuretrale

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cistostomia percutanea sovrapubica temporanea

IL CATETERE PUO’ ESSERE INSERITO IN 2 MANIERE

1) Per puntura diretta: il kit del catetere utilizzato è corredato di mandrino metallico con punta tagliente che può essere introdotto direttamente, previa anestesia locale. La rimozione del mandrino permette all’urina di fuoriuscire

2) Con tecnica di Seldinger: si introduce per via sovrapubica un ago in vescica e si fa passare un filo guida al suo interno. Tramite filo guida si introduce il catetere

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cistostomia percutanea sovrapubica

Sistema di ancoraggio

a) Ali di ancoraggio in dotazione con il kit b) Sutura chirurgica (più sicuro e affidabile) c) Sistemi adesivi

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la cura della cistostomia sovrapubica

In sostanza la gestione è molto simile a quella di un catetere transuretrale e prevede:

a) Medicazione quotidiana dell’exit site b) Controllo della pervietà (30 ml/h ?) c) Controllo eventuale ematuria

d) Osservazione della vescica (contrazione o distensione) e) Accertamento del dolore

f) Prevenzione infezioni

g) Gestione protocollo clampaggio intermittente del catetere

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derivazioni urinarie esternE

Si tratta di un vero e proprio intervento chirurgico.

Si rende necessario quando per diversi motivi (es.tumore della vescica) occorre «bypassare» le basse vie urinarie per garantire il flusso di urine verso l’esterno in maniera diversa da quella fisiologica.

STOMA

Condotto ileale

Vescica rimossa

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derivazioni urinarie esterne

Le derivazioni urinarie esterno sono di due tipi:

1) NON CONTINENTI: il paziente non ha il controllo sul passaggio delle urine e richiede l’uso di una sacca di raccolta per contenere le urine 2) CONTINENTI: comporta la creazione di

un meccanismo che consente al paziente di controllare il passaggio delle urine come

la cateterizzazione intermittente del serbatoio interno (es. tasca di Koch) costituita da una

porzione di intestino

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derivazioni urinarie esterne:

interventi assistenziali

Comprendono:

❑ la «cura della cute peristomale»

❑ L’applicazione di una sacca di raccolta pulita

❑ L’educazione del paziente all’igiene personale

❑ La prevenzione delle complicanze

(10)

nursing derivazioni urinarie esterne

❑ Collegare stomie a sistemi di drenaggio con dispositivi monouso

❑ Svuotare sacche almeno ogni 8 ore oppure quando piene per circa un terzo per evitare ristagno.

❑ In caso di sacche non connesse al sistema di drenaggio scaricarle più volte al giorno quando piene per circa un terzo evitando il distacco del dispositivo dalla cute

❑ Gestione domiciliare

❑ Prevenzione delle complicanze

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derivazioni urinarie esterne principali complicanze

❑ EDEMA

❑ EMORRAGIE

❑ ISCHEMIE-NECROSI

❑ LESIONI CUTANEE-DERMATITI

❑ RETRAZIONE

❑ INFEZIONI-SUPPURAZIONI-ASCESSI

❑ ERNIE

❑ FISTOLE

❑ PROLASSO

❑ STENOSI

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