Anno 2021
Numero 6
7 febbraio 2021
• Il fondo di Don Giuseppe
• Appuntamenti della Settimana
• Quarta Colonna
Il fondo di Don Giuseppe 2
QUINTA DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO - SAN GIOVANNI BOSCO Una fragilità custodita da Dio
Parrocchia San Bartolomeo - Piazza della Repubblica, 2 06089 Torgiano (PG) - tel. 075.982140 Parrocchia Sant’Ermete Piazza Mancini Brufa,
06089 Torgiano (Pg)
Parrocchia San Lorenzo Via Francescana, 92 Pontenuovo, 06053 Deruta (Pg) E-mail: [email protected]
[email protected] Sito web: uptorgiano.weebly.com
UPTorgiano
Giobbe 7,1-7 Salmo 146
1 Corinzi 9,16-23 Marco 1,29-39
«Andiamocene altrove […]
perché io predichi anche là»
Marco 1,38
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FONTANA DEL VILLAGGIO OSPEDALE DA CAMPO
Tutti i pontefici, i vescovi, i parroci, i laici si sono interessati a creare im- magini stimolanti per definire la par- rocchia, cellula vitale della Chiesa.
Tra le tante immagini proposte che conosco, e che sono diventate o di- venteranno la mia guida, ne vorrei riportare due, che hanno segnato la mia vita ed anche quella della co- munità San Bartolomeo e, forse con meno carica giovanile, anche le comunità di San Rocco e di Sant’Er- mete; mi auguro che insieme a don Federico in questi anni che mi riman- gono, possano identificare anche la comunità di San Lorenzo.
Il primo Papa che lo ha fatto con chiarezza e lucidità, in riferimento al tempo che stavamo vivendo, è stato Giovanni XXIII, definendo la Chiesa, ma la definizione può essere appli- cata alla Parrocchia, “L’antica fonta-
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na del villaggio che dà acqua alle generazioni di oggi, come la diede a quella di ieri”. Un’immagine forte alla quale abbiamo cercato di rimanere fedeli anche in mezzo a tante diffi- coltà e manchevolezze.
Arrivando cappellano a Torgiano, la mia prima delusione la trovai proprio nel constatare che questa parroc- chia, in cui mi era stato assicurato avrei trascorso solo qualche anno, era una parrocchia dove la vivacità era esclusivamente al suo interno: la messa, i sacramenti; l’Azione Cattoli- ca, dove “pagavano” la tessera di iscrizione anche quelli che erano morti, (Il Vescovo richiedeva i nomi degli iscritti di ogni anno); si faceva propaganda per la Democrazia Cri- stiana; si pensava con delle lotterie alle Missioni e tante altre cose ma vorrei aggiungere che tra le cose im- portanti c’era “l’asilo del Prete”.
Quando l’Arcivescovo mi disse che sarei rimasto a Torgiano qualche an- no in più di quello che mi era stato
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assicurato, avendo incominciato ad amare la “mia “gente, i bambini, i ragazzi, (ero impegnato nel mondo della scuola e nella catechesi), gli anziani che andavo a visitare fre- quentemente, i malati (una o due volte la settimana andavo a trovarli in ospedale), le loro famiglie, ma so- prattutto sentivo la gioia di vivere con i giovani, che non venivano solo da Torgiano ma anche dai paesi vi- cini, ai quali non ho chiesto mai se avessero la tessera dell’Azione Cat- tolica o se venissero la domenica al- la messa; con loro e con tante altre persone, portammo fuori della Chie- sa “la fontana di acqua viva” per- ché tutti, a loro modo, potessero dis- setarsi. La Parrocchia divenne un punto importante per tutti, come l’a- veva concepita Papa Giovanni XXIII.
Quell’acqua ha continuato a scorre- re, ma negli ultimi anni poche perso- ne ne hanno “approfittato”. Stavano cambiando tante cose nella socie- tà; il benessere ci aveva consigliato
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di andare a bere “altre” acque e le nostre comunità, con quelle poche persone rimaste, lentamente si sono rintanate dentro le loro chiese, solo con le loro liturgie, si stava bene e sicuri ma senza accorgersi di quello che stava avvenendo fuori.
È arrivato Papa Francesco ed in un’intervista al Direttore di Civiltà Cattolica, il gesuita Spataro, ha det- to:
“Io vedo con chiarezza quello di cui la Chiesa ha bisogno: la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuo- re dei fedeli, la vicinanza, la prossi- mità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo la batta- glia. È inutile chiedere ad un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuc- cheri alti. Si devono curare le ferite.
Poi potremo parlare di tutto il resto.
Curare le ferite, curare le ferite e bi- sogna incominciare dal basso.”
Queste parole di Francesco rimetto- no in discussione tutto il modo di or- ganizzarsi delle nostre comunità
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parrocchiali. Conoscete sicuramen- te lo stile pastorale delle sorelle del- la Carità. Madre Teresa chiede alle sue consorelle di iniziare la giornata con una lunga meditazione davan- ti all’Eucarestia, per approfondire e seguire il modello: Gesù. Poi uscire e mettersi in strada per accogliere, abbracciare e curare quei “pezzi”
di uomo che giacciono soli, sui mar- ciapiedi delle strade. Anche le no- stre comunità hanno bisogno di ri- trovare la preghiera e lasciare quel- la di routine che ti fa solo dire: ho pregato sono a posto.
Dalla preghiera (anche Gesù ha pregato), nasce l’impegno per i fra- telli e le sorelle che giacciono in mil- le ospedali ed in mille letti di corsia, con malattie che coinvolgono tutto l’uomo, fratelli e sorelle che tendo- no la mano verso di te per chiedere aiuto, tenerezza, amore, cura…
Per essere veri medici o “santi” c’è bisogno non solo di curare ma an- che di lottare per una società che
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non ti fa ammalare, ma che proteg- ge la tua “salute”. Qui nasce l’impe- gno di collaborare con tutti gli uomi- ni che lottano perché i diritti di ogni uomo siano rispettati, perché ogni uomo possa godere della vita. Si ri- chiede il coraggio di sporcarci le mani, di lottare con i più deboli e di non tacere mai difronte alle ingiusti- zie!
Appuntamenti della settimana 9 SABATO, 6 febbraio
SANTI PAOLO MIKI e compagni ore 17.00 Chiesa S.Ermete
Messa vespertina
ore 18.00 Chiesa S.Bartolomeo Messa vespertina
ore 18.30 Chiesa San Lorenzo Messa vespertina DOMENICA, 7 febbraio
QUINTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
ore 8.00 Chiesa S.Bartolomeo Messa del mattino ore 9.00 Chiesa San Lorenzo
Santa Messa
ore 9.30 Chiesa di Miralduolo Santa Messa
ore 11.00 Chiesa S.Bartolomeo Chiesa S.Ermete Chiesa San Lorenzo Santa Messa
ore 18.00 Chiesa S.Bartolomeo Messa della sera
Appuntamenti della settimana 10 LUNEDÌ, 8 febbraio
ore 17.45 Chiesa S. Maria Vespri e Rosario ore 18.20 Santa Messa
ore 18.30 Chiesa S. Lorenzo S. Messa
MARTEDÌ, 9 febbraio
ore 17.45 Chiesa S. Maria Vespri e Rosario ore 18.20 Santa Messa
ore 18.30 Chiesa S. Lorenzo S. Messa
MERCOLEDÌ, 10 febbraio SANTA SCOLASTICA
ore 17.00 Chiesa S. Ermete S.Messa ore 17.45 Chiesa S. Maria
Vespri e Rosario ore 18.20 Santa Messa
ore 18.00 – 19.00 Chiesa S. Bartolomeo CONFESSIONI
Appuntamenti della settimana 11 GIOVEDÌ, 11 febbraio
BEATA VERGINE MARIA DI LOURDES ore 17.45 Chiesa S. Bartolomeo
Vespri e Rosario ore 18.20 Santa Messa
ore 18.30 Chiesa S. Lorenzo S. Messa
(Se non saremo in zona rossa, per essere vi- cini alla Confraternita della Madonna e a quelli che sono andati o pensano di anda- re a Lourdes, vorrei celebrare la Messa alle ore 20,45 sempre nella Chiesa S. Bartolo- meo e sospendere quella delle 18,20)
VENERDÌ, 12 febbraio
SANTI MARTIRI DI ABITENE
ore 17.45 Chiesa S. Maria Vespri e Rosario ore 18.20 Santa Messa
ore 18.30 Chiesa S. Lorenzo S. Messa SABATO, 13 febbraio
ore 17.00 Chiesa S.Ermete Messa vespertina
ore 18.00 Chiesa S.Bartolomeo Messa vespertina
ore 18.30 Chiesa San Lorenzo Messa vespertina
Appuntamenti della settimana 12 DOMENICA, 14 febbraio
QUINTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Ss. CIRILLO E METODIO patroni d’Europa
ore 8.00 Chiesa S.Bartolomeo Messa del mattino ore 9.00 Chiesa San Lorenzo
Santa Messa
ore 9.30 Chiesa di Miralduolo Santa Messa
ore 11.00 Chiesa S.Bartolomeo Chiesa S.Ermete Chiesa San Lorenzo Santa Messa
ore 18.00 Chiesa S.Bartolomeo Messa della sera
Quarta colonna 13
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Padre nostro. . . Preghiamo
Signore onnipotente,
Re del mondo, che hai sfamato il tuo popolo con il pane del cielo, benedici noi che ora prendiamo questo cibo,
frutto del nostro lavoro e fa’ che lo condividiamo con chi è nel bisogno.
A te la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
(Un adulto dà la benedizione)
Il Signore benedica questa mensa nel nome del Padre e del Figlio e Dello Spirito Santo. Amen
Quarta colonna 14
43.ma giornata nazionale per la vita
7 febbraio 2021
Questa giornata vuol essere un’occa- sione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà, nella pro- spettiva di un esercizio al servizio della vita: la libertà non è il fine, ma lo
“strumento” per raggiungere il bene proprio e degli altri, un bene stretta- mente interconnesso.
I vescovi italiani ci invitano in questa giornata a “un momento di riflessione, per diffondere semi di speranza e di nuova operosità, stringendo valide al- leanze educative fra le istituzioni e an- che tra le stesse famiglie, per favorire la vera libertà.”
Quarta colonna 15
Questa pandemia sta riducendo le nostre libertà; ci impedisce di proget- tare con sicurezza; fare programmi da portare avanti. Ma non possiamo più traccheggiare fermandoci, anche se dobbiamo farlo nel rispetto delle rego- le. È trascorso tanto tempo da quan- do pensavamo di attualizzare gli inse- gnamenti del Concilio e l’invito di Pa- pa Francesco nell’Esortazione Aposto- lica: “Evangelii Gaudium”, che chie- deva a noi parroci e viceparroci un impegno dei laici più diretto, non solo operativo, ma anche decisionale. La sera del 7 febbraio alle ore 18,00 io e don Federico vorremmo dar vita all’attività di un “Piccolo Gruppo” di laici perché ci affianchino con la loro preghiera, il loro amore per la parroc- chia e la loro saggezza, per far vivere con più intensità e passione la nostra vita pastorale. Vi invito a pregare per loro: Nuccia, Michele, Laura, Gabriele, Olivetta, Daniele, (Valeria) Fabrizio, Milena, Gabriele.
Quarta colonna 16
L’O N U ha indetto la 1.ma Giornata Internazionale della Fratellanza Uma- na. L’iniziativa parte da un documen- to siglato due anni fa da Papa Fran- cesco e l’Iman di Azhar, Ahmad Al- Tayyeb.
(Troveremo l’occasione per riparlarne)
LUNEDÌ Marco 6,53-56 MARTEDÌ Marco 7,1-13 MERCOLEDÌ Marco 7,14-23 GIOVEDÌ Marco 7,24-30 VENERDÌ Marco 7,31-37 SABATO Marco 8,1-10