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IMPIANTO FOTOVOLTAICO FV-CELSO PROGETTO ESECUTIVO

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Academic year: 2022

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(1)

REGIONE SICILIA

Libero consorzio Comunale di Trapani Comune di Mazara del Vallo

IMPIANTO FOTOVOLTAICO FV-CELSO

PROGETTO ESECUTIVO

"

Realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 6 MW "

TITOLO DOCUMENTO:

APPALTATORE: Codice documento

Formato Scala Tavola ini di legge è rigorosamente vietato riprodurre e icare a terzi il contenuto del presente documento

tea tek

Preparato Controllato Approvato Descrizione Data Rev.

T.E.A. TEK Srl

Via Maddaloni, Consorzio AREA

00 2021/08/09

Prima Emissione per Approvazione A. Aquino

A. D'Ovidio D. Di Palma

COMMITTENTE: Edera Sol s.r.l. via Mercato 3 - 20121 Milano

PROGETTISTA ESECUTIVO:

Ing. Andrea D'Ovidio

DIRETTORE DEI LAVORI:

Ing. Gianluca Belviso COLLAUDATORE IN C.O:

Ing. Giovanni Andronico

PROGETTISTA GENERALE:

Ing. Giuseppe Santoromita Villa

EN83-RELAZIONE GENERALE LINEA DI CONNESSIONE

EN83-GR-2009-00

D'Ovidio Andrea Ingegnere

06.09.2021 09:15:27 GMT+00:00

(2)

1.  Informazioni Generali ... 2 

2.  Riferimenti Normativi ... 4 

3.  Introduzione ... 6 

4.  Il sito ... 7 

5.  Descrizione del tracciato e possibili interferenze ... 9 

5.1 Tratto da 0 m a 600 m ... 9 

5.2 Tratto da 600 m a 1100 m ... 10 

5.3 Tratto da 1100 m a 1725 m ... 12 

6.  Descrizione della Linea di Connessione ... 13 

6.1 Inquadramento ... 13 

6.2 Materiali e componenti ... 14 

6.2.1 Cavo MT ... 14 

6.2.2 Fibra Ottica (FO) ... 16 

6.2.3 Cabina di consegna ... 16 

6.2.4 Interruttore MT in CP ... 18 

6.3 Soluzioni Tecniche ... 22 

6.3.1 Cavidotto ... 23 

6.3.2 Attraversamento Torrente San Giovanni ... 24 

7.  Indice delle figure ... 26 

(3)

1. Informazioni Generali

Location

Nome Impianto Impianto Solare Fotovoltaico EN83 – Contrada Celso, Mazara del Vallo (TP)

Indirizzo Contrada Celso, snc

Comune Mazara del Vallo (Trapani)

CAP 91026

Informazioni Catastali Connessione Foglio 208 particella 65 fino a Foglio 207 particella 443

Identificazione IGM: TAV 618 III SO “CASTELVETRANO”

Cartografia Tecnica Regionale 618130

Coordinate Geografiche Latitudine 37°38'38.29" N - Longitudine 12°41'55.58" E

Quota [70;85] m.s.l.m.

Bacino Idrografico Bacino Idrografico del Fiume Arena (054) Committente

Ragione Sociale Edera Sol S.R.L.

Indirizzo Via Mercato 3, Milano (MI)

Partita IVA 10416020963

Progettista

Ragione Sociale TEA TEK S.r.l.

Indirizzo Via Maddaloni snc c/o Consorzio “AREA”, Acerra – 80011 - NAPOLI (Italy)

Partita IVA 06362981216

Recapiti +39 08118919610

info@teatek.it Dati Impianto di Connessione

Potenza in DC: 6,002,360.00 Wp

Lunghezza tratta connessione 1,735.00 m

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Sottostazione di Consegna Cabina Primaria AT/MT “Mazara”

Livello di Tensione Nominale 20 kV

Tipologia Connessione Interrata

(5)

2. Riferimenti Normativi

Tutti i lavori inerenti gli impianti oggetto della presente relazione, saranno svolti osservando scrupolosamente le leggi, le norme e le disposizioni vigenti o emanate durante l’esecuzione degli stessi, con particolare riferimento a quelle sotto elencate:

 D.P.R. del 27.04.1955 n°547 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”;

 Legge del 22.01.2008 n°37 (ex 46 90) “Norme per la sicurezza degli impianti”;

 D.Lgs. del 9.04.2008 n°81 e smi “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n°123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;

 D.P.C.M. del 08.07.2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”

 “Codice di trasmissione, dispacciameto, sviluppo e sicurezza della rete” di Terna (Codice di rete)

 Norma CEI 0-16 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica”;

 Norma CEI 11-1 “Impianti elettrici con tensione superiore ad 1 kV in corrente alternata”;

 Norma CEI 11-17 “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica- linee in cavo”;

 Norma CEI 11-20 “Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria”;

 Norma CEI 81-10 “Protezione contro i fulmini”;

 Norma CEI 82-25 “Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media e Bassa Tensione”;

 Norma CEI 103-6 “Protezione delle linee di telecomunicazione dagli effetti dell’induzione elettromagnetica provocata dalle linee elettriche vicine in caso di guasto”;

 Norma CEI 211-4 ”Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee e da stazioni elettriche”

 Norma CEI 211-6 “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell’intervallo di frequenza 0 Hz – 10 kHz, con riferimento all’esposizione umana”

 Norma CEI EN 55014 “Compatibilità elettromagnetica - Prescrizioni per gli elettrodomestici, gli utensili elettrici e gli apparecchi similari”;

 Norma CEI EN 60909 “Correnti di cortocircuito nei sistemi trifasi in corrente alternata”;

 Norma CEI EN 61000 “Compatibilità elettromagnetica”;

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 “Guida per le connessioni alla rete elettrica di e-DISTRIBUZIONE Distribuzione” di gennaio 2011 Ed.2.1;

 Prescrizioni dei V.V.F. e delle Autorità Comunali e/o Regionali;

 Prescrizioni ISPESL e USSL;

 CEI EN 61936-1 (impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata;

 CEI EN 50341 (linee elettriche aeree con tensione superiore a 1kV in corrente alternata).

Il rispetto delle normative sopra elencate riguarda non solo la realizzazione dell’impianto, ma anche tutti i materiali e le apparecchiature che saranno utilizzati.

Con preciso riferimento a quanto prescritto dalle norme d'installazione degli impianti elettrici saranno scelti ed installati materiali provvisti di Marchio Italiano di Qualità (IMQ) o di altri marchi riconosciuti in ambito CEE o IEC per tutti i prodotti per i quali il marchio è ammesso.

Diversamente saranno corredati di autocertificazione del costruttore o certificati dai laboratori riconosciuti in ambito CEE o IEC.

In ogni caso, i materiali saranno scelti fra quanto le primarie marche o costruttori presenti sul mercato siano in grado di offrire, tenendo conto l'importanza della continuità di servizio e della facilità di manutenzione.

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3. Introduzione

La presente relazione ha lo scopo di dare chiare indicazioni sul progetto dell’impianto di connessione MT alla rete elettrica nazionale, da realizzarsi nel Comune di Mazara del Vallo (TP) in conformità alle leggi e norme vigenti, per la connessione dell’impianto solare denominato “Impianto FV - Celso” di potenza pari a 6,000.00 kWp della società Edera Sol s.r.l. (codice di rintracciabilità 175852802), che si inquadra all’interno del Progetto Solare Fotovoltaico “EDERA CLUSTER”.

L’impianto di connessione andrà ad alimentare la nuova cabina di consegna utente installata in prossimità del campo fotovoltaico. Tale cabina verrà inserita sulla rete esistente.

Gli impianti saranno realizzati completi, funzionanti e costruiti nel pieno rispetto della regola dell’arte, anche per quei particolari o accessori non specificatamente illustrati o menzionati nei disegni e/o specifiche, ma necessari al corretto funzionamento ed uso e alla completa rispondenza a leggi e norme vigenti.

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4. Il sito

L’intervento di progetto verrà realizzato in Contrada Celso, snc, sita nel comune di Mazara del Vallo (TP) ed è stato denominato dalla ditta committente “Impianto di connessione alla rete MT di e­distribuzione per Cessione  Totale per l’impianto di produzione da fonte Solare per una potenza in immissione richiesta di 6000 kW sito in  Contrada Celso, snc ­ Mazara Del Vallo” (Codice Rintracciabilità e-Distribuzione: 175852802).

Il punto di consegna, definito dall’Ente Distributore, è posizionato in prossimità del campo fotovoltaico ad una distanza di 1,735 m dallo stesso. La linea verra’ connessa alla Cabina Primaria AT/MT “Mazara” posizionata alle seguenti coordinate: 37°39'12.9"N 12°41'00.7"E. A seguire una immagine satellitare:

Figura 1 - Cabina Primaria AT/MT

Il nuovo sostegno, il cavidotto interrato e la cabina di consegna verranno posizionati così come specificato negli elaborati grafici a corredo del presente documento.

A seguire la suddivisione particellare dela connessione:

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Figura 2 – Area catastale e tracciato connessione

A seguire una foto satellitare della stessa:

Figura 3 – Foto satellitare della linea di connessione.

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5. Descrizione del tracciato e possibili interferenze

Per la determinazione delle interferenze esistenti sul tracciato di connessione ci si è avvalsi del supporto di professionisti incaricati che hanno espletato l’indagine Georadar i cui risultati vengono esposti in modo sintetico a seguire, e che per completezza viene allegata al presente elaborato. Le scansioni, per una lunghezza complessiva di 3620 metri, sono state effettuate lungo l’intero tratto di connessione tra l’impianto EN83 e la sottostazione, così come schematizzato a seguire.

Figura 4 - Tracciato analizzato

Il tracciato di connessione è stato suddiviso in tre tratti: da 0 m a 600 m, da 600 m a 1100 m e da 1100 m a 1725 m. L’inizio dei tratti è ubicato in corrispondenza della sottostazione, al km 1+680 circa della S.P.86, mentre la fine in corrispondenza dell’accesso al terreno dove sarà realizzato l’impianto fotovoltaico, al km 3+400 circa della S.P.86.

5.1 Tratto da 0 m a 600 m

Tratto analizzato riportato nell’immagine di cui sotto. In corrispondenza della partenza dalla centrale sono state individuati 3 condotte e precisamente:

- linea di 20.000 Volt proveniente dal parco eolico, la tipologia di utenza è stata identificata per la presenza dei cartelli di segnalazione visibili lungo il tracciato;

- condotta posta a profondità di 80-100 cm circa, individuata in attraversamento in corrispondenza di due tombini, che prosegue in direzione ovest lungo il margine sinistra della strada, non è nota la tipologia di utenza/servizio della condotta;

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- condotta posta a una profondità di 50-60 cm circa che corre parallela alla condotta precedentemente indicata senza attraversare la strada, non è nota la tipologia di utenza/servizio della condotta.

Figura 5 - Tratto 0-600 m

5.2 Tratto da 600 m a 1100 m

Tratto analizzato riportato nell’immagine di cui sotto.

Figura 6 - Tratto 600-1100 m

In figura si riporta l’inizio del tratto 600 – 1100 m. Sulla destra (linea verde) viene indicato il proseguo della 20.000 V. Si vuole inoltre segnalare che lo stesso cavidotto circa 35 metri dal ponte il cavidotto abbandona la

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sede stradale e attraversa in sub-alveo il torrente San Giovanni e che lo stesso cavidotto torna in sede stradale 20 metri dopo la fine del ponte. Ancora sulla destra (sempre proseguendo su Contrada Celso in direzione impianto) si evidenzia una zona dove sono presenti delle fessurazioni sull’asfalto che potrebbero indicare la presenza di una trincea di scavo. In questa zona il localizzatore usato per i rilevamenti non ha evidenziato la presenza di sottoservizi (quindi è possibile escludere la presenza di cavi elettrici attivi), il georadar in 5 punti ha evidenziato un riflettore ad una profondità di 80-90 cm circa che potrebbero indicare la presenza di sottoservizi. Data la presenza di elemnti di disturbo del segnale, gli strumenti usati nelle indagini non hanno restituito risultati certi, tuttavia non è possibile escludere che le fessurazioni sull’asfalto in questo tratto di strada siano dovute ad un cedimento del rilevato stradale anziché ad una trincea di scavo. Inoltre, sul lato destra della strada (linea arancione tratteggiata) si segnala la presenza di possibili interferenze (figura).

Figura 7 - Interferenza tratto 600-1100 m

In questo tratto si segnala anche la presenza di un manufatto sulla linea di connessione (figura).

Figura 8 - Manufatto tratto 600-1100 m

Infine e’ stato rilevato, in corrispondenza della fine di questo tratto, una zona di attraversamento della linea MT 20.000 V proveniente dal vicino Parco eolico, che passa dal lato sx al lato dx della strada. Il tratto in attraversamento, posto ad una profondità di 100-120 cm, è stato individuato dall’indagine georadar.

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5.3 Tratto da 1100 m a 1725 m

Tratto analizzato riportato nell’immagine di cui sotto.

Figura 9 - Tratto 1100-1725 m

L’inizio di questo tratto è caratterizzato dal proseguo della 20.000 V sulla sinistra, sulla destra invece si segnala un’area da attenzionare per la possibile presenza di interferenze (dalla progressiva 1100 m alla progressiva 1200 m). In Figura in verde viene evidenziato l’arrivo alla cabina elettrica della 20.000 V. L’area evidenziata in blu dovrebbe indicare (stando alle info fornite sul posto) la presenza di una condotta idrica in vetroresina (non rilevabile da georadar e localizzatore) di grandi dimensioni.

Figura 10 - Interferenza tratto 1100-1725 m

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6. Descrizione della Linea di Connessione

6.1 Inquadramento

Il presente progetto prevede la realizzazione di una nuova cabina di consegna collegata in antenna da Cabina Primaria AT/MT denominata “Mazara” secondo lo schema a seguire.

Figura 11 - Schema unifilare connessione MT con linea da Cabina Primaria

L’impianto sarà allacciato alla rete di Distribuzione MT con tensione nominale di 20 kV tramite inserimento con linea MT dedicata dalla cabina primaria AT/MT Mazara. Tale soluzione prevede l'inserimento di una cabina di consegna (ubicata sul sito dove sorge l’impianto) collegata ad uno stallo MT dedicato nella cabina primaria Mazara, mediante linea MT. A seguire i dati di sintesi delle entità d’impianto in progetto:

Voce Quantita’ Note

Fibra Ottica 1,735.00 mt. Posa Sotterranea

UP E Modulo GSM 1 U -

Montaggi Elettromeccanici 1 U Compreso Scomparto Di Arrivo +

Consegna

Interruttore MT in CP 1 U -

Cavo Interrato in Al Ø185 mm2 1,735.00 mt. Interrato sotto strada con manto in Asfalto

I criteri seguiti per le scelte progettuali sono principalmente quelli di:

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 definire una configurazione impiantistica dell’impianto di rete secondo i criteri stabiliti delle linee guida e-distribuzione per lo sviluppo della rete di distribuzione;

 definire una configurazione impiantistica tale da garantire adeguato livello di qualità della fornitura di energia elettrica;

 definire un percorso di sviluppo dell’impianto di rete comparando le esigenze della pubblica utilità dell’opera con gli interessi sia pubblici che privati, arrecando il minor sacrificio possibile alle proprietà private interessate.

Il progetto tiene inoltre conto delle procedure adottate da e-distribuzione per l’erogazione del servizio di connessione, in conformità con le previsioni della Delibera 348/07 e 333/07 e delle successive integrazioni e modifiche.

6.2 Materiali e componenti 6.2.1 Cavo MT 

Il cavo sarà di tipo tripolare ad elica con conduttori in alluminio, aventi isolamento estruso (HEPR o XLPE), con schermo in rame avvolto a nastro sulle singole fasi, impiegati per linee interrate:

Figura 12 - Composizione del cavo ENEL DISTRIBUZIONE di impiego prevalente

Caratteristiche tecniche di dettaglio nella tabella a seguire.

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Figura 13 - Caratteristiche elettriche del cavo ENEL DISTRIBUZIONE di impiego prevalente

In caso sia necessario non interrare il cavo nudo ma tramite protezione esterna, ci si rifarà alla seguente specifica:

Figura 14 - Protezione Meccanica Cavo MT

La segnaletica verrà invece garantita con l’uso del seguente standard:

Figura 15 - Segnaletica Cavi da Standard e-distribuzione

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6.2.2 Fibra Ottica (FO) 

Per questa linea verrà utilizzato un cavo ottico dielettrico a 24 fibre ottiche per posa in tubazione rispondente alla tabella di unificazione ENEL DISTRIBUZIONE DCFO02.

Il cavo in fibra ottica deve viene posato in canalizzazione realizzata sul tracciato del cavo elettrico mediante l’impiego di tritubo in PEHD e, se necessario, di pozzetti in CLS per consentire il tiro ed il cambio di direzione del cavo e l’alloggiamento dei giunti e della ricchezza di scorta del cavo. Le giunzioni interrate sul cavo in fibra ottica saranno conformi alla specifica DM3301.

6.2.3 Cabina di consegna 

La cabina di consegna è stata progettata sulla base della DG2092 “SPECIFICA TECNICA ­ CABINE  SECONDARIE MT/BT FUORI STANDARD PER LA CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA E­

DISTRIBUZIONE, PREFABBRICATE O ASSEMBLATE IN LOCO, CABINE IN MURATURA E LOCALI  CABINA SITUATI IN EDIFICI CIVILI FUORI STANDARD BOX”. I requisiti in sintesi a seguire:

 i locali sono dotati di un accesso diretto ed indipendente da via aperta al pubblico, sia per il personale, sia per un autocarro di portata media con gru, peso a pieno carico < 24T per il trasporto delle apparecchiature;

 i locali hanno adeguata ventilazione naturale a circolazione di aria. Lo sfogo della stessa e di eventuali fumi e gas avviene direttamente in luoghi a cielo aperto. Le aperture garantiscono un grado di protezione IP 33 (Norma CEI EN 60529);

 le tubazioni di ingresso dei cavi verranno sigillate onde impedire la propagazione o l’infiltrazione di fluidi liquidi e gassosi;

 la struttura esterna e’ adeguatamente impermeabilizzata al fine di evitare allagamenti ed infiltrazioni di acqua;

 viene previsto un sistema atto ad impedire la fuoriuscita, all'esterno del locale, dell'olio eventualmente versato dal trasformatore;

 i serramenti sono unificati e-distribuzione e pavimento, pareti e soffitto vengono realizzati in materiale incombustibile;

 i locali presentano una quadratura tale da permettere, a seconda delle esigenze di rete, l’installazione di una trasformazione MT/BT ENEL DISTRIBUZIONE;

 l’organo di manovra lato utente e’ telecontrollato e in generale costituito da quadro MT con interruttore;

 viene garantito l’accesso, al personale Enel Distribuzione o Terzi, per l’esercizio e/o la manutenzione in linea agli standard di sicurezza, permettendo anche l’utilizzo di mezzi d’opera ed attrezzature di normale dotazione;

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 la cabina non e’ adiacente a locali che presentano pericolo d’incendio o di esplosione;

 i locali non conterranno strutture metalliche, né ingloberanno alcun elemento di condotto o tubazione estraneo agli impianti elettrici della cabina;

 i locali verranno realizzati in modo da evitare, in caso di incendio, la propagazione di fumi, fiamme e calore al resto dell'edificio;

 La cabina e’ dotata di un impianto di terra di protezione dimensionato in base alle prescrizioni di Legge ed alle Norme CEI EN 50522: 2011-03 (CEI 99-3) E CEI EN 61936 -1: 2011-03 (CEI 99-2);

 l’impianto di terra interno, tutte le masse delle apparecchiature MT e BT che fanno parte dell’impianto elettrico devono essere collegate all’impianto di terra interno messe a terra, in particolare il quadro MT, il cassone del trasformatore MT/BT, il rack apparecchiature BT, il telaio per quadri BT e le masse di tutte le apparecchiature BT

Il manufatto è completo di:

- No. 02 porte in vetroresina autoestinguente UNIF ENEL a due ante, dim.1200 x 2150 mm, con nottolino cifrato ENEL NAZIONALE di cui una con serratura AREL;

- No. 01 porta in vetroresina autoestinguente UNIF ENEL ad una anta, dim.600 x 2150 m;

- No. 01 parete divisoria interna in c.a.v., spessore 70 mm;

- No. 1 divisorio in acciaio inox per supporto quadri B.T. e segregazione trasformatore;

- No. 3 punti luce con lampada a plafoniera stagna da E30W del tipo a basso consumo energetico CFL con potenza 30 W;

- No. 2 collettori interni in rame;

- No. 2 finestre di areazione in vetroresina autoestinguente UNIF ENEL con rete antinsetto;

- No. 2 estrattori d’aria eolico in acciaio inox OMOLOGATI ENEL;

- No. 1 botola passo uomo con plotta in vetroresina OMOLOGATA ENEL da mm 600 x 600;

- No. 1 botola passo uomo con plotta in vetroresina OMOLOGATA ENEL da mm 1000 x 600;

- No. 1 passante cavi temporaneo;

- No. 2 quadri elettrici per servizi ausiliari DY 3016/1 con trasformatore di isolamento;

- No. 1 connettore interno-esterno per rete di terra;

- No. 6 elementi di copertura cunicolo da mm 690 x 250;

- No. 6 sistemi passacavo B.T. e M.T.

A seguire sezione in pianta della cabina.

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Figura 16 - Pianta cabina di consegna DG 2092 ed. 3

6.2.4 Interruttore MT in CP 

Verrà inserito in Cabina Primaria un interruttore tripolare modello DY 501 con le caratteristiche a seguire:

Figura 17 - Caratteristiche interruttore MT in CP

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Figura 18 - Tavole Interruttore MT in CP

6.3 Soluzioni Tecniche

Nel presente paragrafo vengono dettagliate le soluzioni tecniche adottate per la posa in opera del cavidotto e per superare le interferenze presenti sul percorso riportato a seguire.

Figura 19 - Percorso Linea Connessione

In particolare verranno attenzionate le sezioni tipiche dei cavidotti che verranno posati lungo il percorso e l’attraversamento del Torrente San Giovanni.

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6.3.1 Cavidotto 

Il cavidotto sarà posato ad una profondità pari a 1,20 m, poggerà su un letto di 100 mm di sabbia con ulteriore strato di sabbia a copertura per una altezza di 300 mm. Lo strato immediatamente superiore prevede materiale inerte, con presenza di un nastro di segnalazione a cavallo tra i due strati, ed in esso verrà inglobato il tritubo in PEAD dentro cui viene fatta passare la FO. I ripristini verranno eseguiti a regola d’arte con posa di manto di usura superficialmente che poggia su di un letto di conglomerato bituminoso. Immagine tipo a seguire

Figura 20 - Vista sezione tipo del cavidotto MT

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6.3.2 Attraversamento Torrente San Giovanni 

Come anticipato nei paragrafi precedenti uno dei punti di interferenza del tracciato è rappresentato dall’attraversamento del manufatto che sorge sul Torrente San Giovanni:

Figura 21 - Ponte su Torrente San Giovanni

A seguire pianta e sezione dell’attraversamento proposto:

Figura 22 - Attraversamento ancorato al ponte

Come si evince dallo schema di cui sopra, si è scelto di procedere all’attraversamento del ponte tramite staffaggio al ponte di una canalina entro la quale viene fatto passare il cavo MT e la FO in due compartimenti separati. Sezione della canalina a seguire.

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Figura 23 - Canalina ancorata al ponte

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7. Indice delle figure

Figura 1 - Cabina Primaria AT/MT ... 7 

Figura 2 – Area catastale e tracciato connessione ... 8 

Figura 3 – Foto satellitare della linea di connessione. ... 8 

Figura 4 - Tracciato analizzato ... 9 

Figura 5 - Tratto 0-600 m ... 10 

Figura 6 - Tratto 600-1100 m ... 10 

Figura 7 - Interferenza tratto 600-1100 m... 11 

Figura 8 - Manufatto tratto 600-1100 m ... 11 

Figura 9 - Tratto 1100-1725 m ... 12 

Figura 10 - Interferenza tratto 1100-1725 m ... 12 

Figura 11 - Schema unifilare connessione MT con linea da Cabina Primaria ... 13 

Figura 12 - Composizione del cavo ENEL DISTRIBUZIONE di impiego prevalente ... 14 

Figura 13 - Caratteristiche elettriche del cavo ENEL DISTRIBUZIONE di impiego prevalente ... 15 

Figura 14 - Protezione Meccanica Cavo MT ... 15 

Figura 15 - Segnaletica Cavi da Standard e-distribuzione ... 15 

Figura 16 - Pianta cabina di consegna DG 2092 ed. 3 ... 18 

Figura 17 - Caratteristiche interruttore MT in CP ... 18 

Figura 18 - Tavole Interruttore MT in CP ... 22 

Figura 19 - Percorso Linea Connessione ... 22 

Figura 20 - Vista sezione tipo del cavidotto MT ... 23 

Figura 21 - Ponte su Torrente San Giovanni ... 24 

Figura 22 - Attraversamento ancorato al ponte ... 24 

Figura 23 - Canalina ancorata al ponte ... 25 

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Mensola 300

Zincato a freddo Lunghezza = 300 mm

Distanza supporto 3000 mm

Sistema

Nodo

Nodo x [mm] y [mm] z [mm] Condizioni

1 0 0 0 Ux Uy Uz Vx Vy Vz

2 300 0 0

(devono essere osservati i vincoli agli spostamenti negli assi)

Materiali

Materiale E [N/mm²] fy [N/mm²] fu [N/mm²]

S 235 210000,00 235,00 360,00

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Profilo A [mm²] Iy [mm^4] Iz [mm^4] Wy [mm³] Wz [mm³] Sy [mm³] Sz [mm³]

S 235 300 60033 89947 2854 4388 4917 2545

Travi

Trave Nodo Materiale Profilo Condizioni

1 1 → 2 S 235

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Canalina elettrica

ID Interasse [mm] Carico [kN/m] Tipologia di carico

Larghezza [mm]

Altezza [mm] Campata [mm]

1 160 1,80 Permanente 250 100 3000

Carico uniforme

ID Interasse [mm] Carico [kN/m] Tipologia di carico

Larghezza [mm]

4 160 0,60 Variabile 250

Carico CAVIDOTTO e FIBRA

ID Interasse [mm] Carico [kN] Tipologia di carico

2 100 0,05 Permanente

3 220 0,02 Permanente

Risultato

Forze sui profili

Trave Interasse [mm] Nd [kN] Vzd [kN] Myd [kNm]

1 0 0,00 -0,94 0,15

Tensione

Trave 1

Combinazione di carico decisiva 1,35 * g + 1,35 * G1 + 1,35 * G2 + 1,35 * G3 + 1,50 * Q4 kN -0,94

Azione di taglio VEd

kN 26,24

Resistenza al taglio Vb,Rd

% 3,57 Sforzo di taglio βV = |VEd| / Vb,Rd

kNm 0,15

Momento MEd

kNm 0,70

Momento resistente MRd

% 21,05

Momento flettente βM = |MEd| / MRd

Reazione

Supporto Fx [kN] Fz [kN] My [kNm]

1 0 0,94 -0,15

(I dati si riferiscono alla reazione vincolare dei profili e possono differire dalle forze di ancoraggio)

(33)
(34)

ammissibile [mm]

1 300,0 0,0 0,2 0,2 2,0 9,18

Deformazione

Trave 1

Combinazione di carico decisiva 1,00 * g + 1,00 * G1 + 1,00 * G2 + 1,00 * G3 + 1,00 * Q4 mm 300,00

Lunghezza trave l

1/150

Deformazione limite w

mm 2,00

Deformazione ammissibile u' = l · w

mm Deformazione effettiva u 0,18

%

Deformazione βD = u / u' 9,18

Ancorante

Posizione Ancorante Verifica decisiva Utilizzo Tipo di Hef [mm]

1 FIS EM (RG MI)

M12 zincatatura a freddo-5.8

Rottura dell'acciaio (senza braccio di leva)

5,6 % Non passante 125

Verifica soddisfatta!

(35)

Profondità di ancoraggio 50 mm

Dati di progetto Progettazione dell'ancorante in Muratura secondo Valutazione Tecnica Europea ETA-10/0383 , Emesso 06/10/2017

Geometria / Carichi

mm, kN, kNm

Valore di progetto delle azioni (sono inclusi i

coefficienti parziali di sicurezza delle azioni) Statico

Non in scala

(36)

Metodo di foratura Rotopercussione

Tipo di installazione Installazione non passante Tipo di carico Statico

Sigma D σD= 0,0 N/mm²

Condizioni di installazione asciutto/asciutto Distanziato Nessuna flessione

Ancorante fissato sul materiale di base Dimensioni piastra di

ancoraggio

200 mm x 200 mm x 2 mm Tipo di profilo Profilo personalizzato

Carichi di progetto *⁾

# NSd

kN

VSd,x

kN

VSd,y

kN

MSd,x

kNm

MSd,y

kNm

MT,Sd

kNm

Tipo di carico

1 0,00 0,00 0,50 0,04 0,00 0,00 Statico

*⁾ I coefficienti parziali di sicurezza per le azioni sono inclusi.

Forze risultanti sull'ancoraggio

Ancorante

Forza di trazione

kN

Forza di taglio

kN Forza di taglio x

kN Forza di taglio y kN

1 0,25 0,25 0,00 0,25

2 0,00 0,25 0,00 0,25

Forza risultante di trazione : 0,25 kN , Coordinate x/y ( 0 / 82 ) Forza risultante di compressione : 0,25 kN , Coordinate x/y ( 0 / -79 )

Resistenza di progetto a trazione

Verifica Carico

kN Portata

kN Utilizzo βN

%

Rottura dell'acciaio1 0,25 19,33 1,3

Rottura per sfilamento (pull-out)1 0,25 1,20 20,7

Rottura del mattone del singolo ancorante1 0,25 1,20 20,7

Rottura mattone per pull out 0,25 14,40 1,7

(37)

NRk,s

kN

γM,s NRd,s

kN

NSd

kN

βN,s

%

29,00 1,50 19,33 0,25 1,3

Rottura per sfilamento (pull-out) (NRd,p)

αj,N NRk,p

kN

γM,m NRd,p

kN

NSd

kN

βN,p

%

1,00 3,00 2,50 1,20 0,25 20,7

Rottura del mattone del singolo ancorante (NRd,b)

αj,N NRk,b

kN

γM,m NRd,b

kN

NSd

kN

βN,b

%

1,00 3,00 2,50 1,20 0,25 20,7

Rottura mattone per pull out (NRd,pb)

NRk,pb

kN

γM,m NRd,pb

kN

NSd

kN

βN,pb

%

36,00 2,50 14,40 0,25 1,7

(38)

Rottura del bordo del mattone del singolo ancorante2 0,25 0,00

6,05

10,90 4,1

Rottura del bordo del mattone del gruppo di ancoraggio3 0,50 0,00

6,05

10,90 8,3

Rottura mattone per push out 0,50 7,20 6,9

1Ancorante più sfavorevole

2Ancoraggio più sfavorevole e bordo

3Ancorante più sfavorevole

Rottura dell'acciaio senza braccio di leva (VRd,s)

VRk,s

kN

γM,s VRd,s

kN

VSd

kN

βV,s

%

15,00 1,25 12,00 0,25 2,1

Rottura locale del mattone del singolo ancorante (VRd,b)

αj,V VRk,b

kN

γM,m VRd,b

kN

VSd

kN

βV,b

%

1,00 3,00 2,50 1,20 0,25 20,8

Rottura locale del mattone del gruppo di ancoraggio (VgRd)

αj,V VgRk

kN

γM,m VgRd

kN

VSd

kN βgV,b

%

1,00 6,00 2,50 2,40 0,50 20,8

(39)

Equazione (C.5.6)

. αj,V VRk,c,.

kN

γM,m VRd,c,.

kN

VSd,.

kN

βV,c,.

%

βV,c

%

1,00 15,13 2,50 6,05 0,25 4,1

1,00 27,24 2,50 10,90 0,00 0,0 4,1

Rottura del bordo del mattone del gruppo di ancoraggio (VgRd,c,.)

(40)

(VRd,pb)

VRk,pb

kN

γM,m VRd,pb

kN

VSd

kN

βV,pb

%

18,00 2,50 7,20 0,50 6,9

Risultato dei carichi di trazione e taglio

Carichi di trazione Utilizzo βN

%

Rottura dell'acciaio1 1,3

Rottura per sfilamento (pull-out)1 20,7 Rottura del mattone del singolo ancorante1 20,7

Rottura mattone per pull out 1,7

Carichi di taglio Utilizzo βV

% Rottura dell'acciaio senza braccio di leva1 2,1 Rottura locale del mattone del singolo

ancorante1 20,8

Rottura locale del mattone del gruppo di ancoraggio

20,8 Rottura del bordo del mattone del singolo

ancorante2

4,1 Rottura del bordo del mattone del gruppo di

ancoraggio3

8,3

Rottura mattone per push out 6,9

1Ancorante più sfavorevole

2Ancoraggio più sfavorevole e bordo

3Ancorante più sfavorevole

Resistenza alla combinazione di trazione e taglio

Verifica soddisfatta EquazioneC.5.8a

Equazione C.5.8b Equazione C.5.8c

(41)

Coefficiente di Poisson ν = 0,3

Utilizzo η = 101 %

Tipo di profilo Profilo personalizzato

(42)

Classe di resistenza 5.8

Accessorio FIS MR Plus

Dispenser FIS AC SDS Plus II 12/100/160 Dettagli di installazione

Filettatura M 10

Diametro del foro d0= 12 mm Profondità di foratura h1= 50 mm Profondità di ancoraggio hef= 50 mm Metodo di foratura Rotopercussione

Tipo di installazione Installazione non passante Coppia di serraggio Tinst= 10,0 Nm

Dimensioni della chiave 17 mm Dimensioni della chiave 17 mm Spessore della piastra di

base

t = 2 mm

t fix tfix= 2 mm

Tfix,max

Dettagli piastra di base Materiale della piastra di base

S 235 (St 37) Spessore della piastra di

base

t = 2 mm Diametro del foro

nell'oggetto da fissare

df=12 mm

Profilo

Tipo di profilo Profilo personalizzato

Dimensioni profilo mm

Altezza 80

Spessore dell'anima 2

Spessore della flangia 2

Applicazione del carico sull'asse x

18

Firmato digitalmente da: GRANISSO GINO

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