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COMUNE DI AGUGLIANO UFFICIO URBANISTICA EDILIZIA PRIVATA

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Academic year: 2022

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COMUNE DI AGUGLIANO

UFFICIO URBANISTICA – EDILIZIA PRIVATA

Ufficio proponente: Sportello Unico per l’edilizia Responsabile: Dott. Arch. Tommaso Moreschi

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1. RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Il Comune di Agugliano è attualmente sprovvisto di una regolamentazione in materia di colorazione degli edifici, sia per ciò che concerne i centri storici di Agugliano e Casteldemilio, i cui piani particolareggiati non prevedono nulla in merito alle tinte da utilizzare, sia per le restanti zone urbane.

Pertanto, si è ritenuto necessario, in primo luogo, censire la situazione attuale, documentando le tendenze ed i casi di dissonanza, attraverso un dettagliato rilievo fotografico, e di seguito fornire un regolamento generale che sia di controllo e di riferimento per gli interventi di tinteggiatura e di manutenzione delle facciate.

Non si è voluto espressamente parlare di “Piano del Colore”, in quanto lo stesso presuppone una serie di studi preliminari, di indagini e di informazioni di dettaglio che richiederebbero all’Ufficio competenze specifiche, oltre che tempo ed impegno costanti.

Si è cercato di dare una serie di indicazioni e di riferimenti, lasciando aperta la possibilità, per il futuro, di affidare uno specifico incarico per la redazione di un vero e proprio strumento urbanistico.

L’obiettivo di questo regolamento è, fondamentalmente, quello di fornire una griglia di tinte ed abbinamenti, vincolante per i due centri storici di Agugliano e Casteldemilio e per Borgo Ruffin i, e d’indirizzo per il restante territorio comunale.

Rimangono comunque valide e predominanti le eventuali prescrizioni particolari del vigente P.R.G. e le normative dei due Piani Particolareggiati in merito alla sistemazione delle facciate, ai tipi di rivestimento e di intonaco da utilizzare, in quanto il presente regolamento costituisce un’ integrazione agli stessi.

Per le case coloniche e rurali, così come classificate dal P.R.G., rimangono valide le indicazioni date dagli schemi allegati

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alle N.T.A. del piano stesso.

Sono state scelte n.20 tinte per le pareti, n.5 tinte per i rilievi, n.5 tinte per i legni e n.5 tinte per i ferri.

Per la scelta delle tinte delle pareti ci si è riferiti all’analisi ed al rilievo fotografico operate preliminarmente, dalle quali ne è scaturita una prevalenza delle gamme dei gialli, dei rosa e degli arancioni giallastri e rossastri.

L’utilizzo dei colori più particolari prevede che ci sia una esistenza o una documentata preesistenza degli stessi nella facciata oggetto d’intervento.

Per i rilievi invece la soluzione progettuale più opportuna da applicare ci è sembrata quella della “bicromia”, che mira a far risaltare gli elementi in aggetto (lesene, cornici, marcapiani, ecc.) rispetto al fondo della facciata.

Per ciò che concerne il rapporto tra i colori delle pareti e quelli dei rilievi, così come suggerito dalla impostazione classica e da vari esempi nell’ambito dell’architettura e della storia dell’arte, si è scelto di assegnare agli aggetti toni più chiari rispetto al fond o.

Per i serramenti i colori scelti sono quelli usati di consueto nella zona, con prevalenza dei toni del verde, del marrone e del legno naturale.

Fanno eccezione le vetrine, che possono essere svincolate dal colore dei serramenti superiori e da quelli delle facciate.

Infine si è voluto fornire un fac-simile da allegare alla richiesta di Permesso di Costruire o al D.l.A., dove si dichiara il rispetto di quanto previsto dalle presenti norme e gli abbinamenti d elle tinte scelte.

In conclusione, con tale regolamento si vuole contribuire alla realizzazione di una migliore qualità ambientale ed architettonica, attraverso un controllo mirato al singolo intervento ed una possibilità di scelta limitata o suggerita.

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2. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

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3. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

ART. 1: ELABORATI

Il “Regolamento comunale per il colore” del Comune di Agugliano si compone dei seguenti elaborati:

1. Relazione illustrativa

2. Documentazione fotografica 3. Norme tecniche di attuazione 4. Abaco dei colori

5. Tavole accostamenti cromatici

ART. 2: CAMPO DI APPLICAZIONE

Le presenti norme hanno validità prescrittiva per gli ambiti IR1, IR6 e I11, così come individuati dal vigente Piano Regolatore Generale, mentre per quanto riguarda tutti i rimanenti ambiti del territorio comunale esse hanno natura di indirizzo.

Le stesse vanno ad integrare quelle dei vigenti Piani Particolareggiati dei centri storici di Agugliano e Casteldemilio; in caso di contrasto tra le due, è comunque predominante la normativa degli strumenti urbanistici attuativi.

Le presenti norme vengono applicate in tutti quegli interventi che interessano in qualche modo le facciate degli immobili e quindi negli interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, demolizione e ricostruzione e nuova costruzione (per le definizioni si fa riferimento all’art.3 del D.P.R.

n. 380/2001).

Nel caso di edifici monumentali (ex L.1089/1939), il parere della Soprintendenza prevale sulle prescrizioni del regolamento.

ART. 3: MODALITA’

Gli elaborati di progetto da allegare alla richiesta di Permesso di Costruire o alla Denuncia Inizio Attività per gli interventi di cui

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sopra, così come previsto dalla vigente normativa, dovranno essere integrati con l’apposito elaborato, secondo il fac-simile predisposto, in cui si dichiara il colore scelto per la facciata e gli abbinamenti cromatici per i rilievi, per i ferri e per i legni, in riferimento alle specifiche tavole del Regolamento.

Negli ambiti IR1, IR6 e I11, è ammessa deroga alla presente normativa, previo parere della Commissione Edilizia, nel caso in cui la proposta avanzata sia dimostrata e documentata da una puntuale e specifica ricerca storica e fotografica e sia finalizzata a restaurare un colore preesistente.

ART. 4: NORME GENERALI E DEFINIZIONI

Negli ambiti di PRG IR1, IR6 e I11, la tinteggiatura degli edifici è vincolata al rispetto dell’abaco e delle tavole cromatiche che stabiliscono i colori da utilizzare per le pareti, per i rilievi, per i legni e per i ferri; negli altri ambiti le suddette tavole assumono carattere d’indirizzo.

Per PARETI si intende la parte esterna delle murature degli edifici e comunque la parte di fondo delle stesse; si assimilano alle pareti gli intradossi dei tetti e dei balconi in aggetto, nonché i parapetti dei balconi stessi se in muratura.

Per RILIEVI si intendono le parti in aggetto rispetto al fondo, quali basamenti, cornicioni, cornici, lesene, marcapiani, elementi decorativi; si assimilano ai rilievi anche le mensole di sostegno dei tetti e dei balconi in aggetto.

Per LEGNI si intendono persiane, portelloni, portoni di accesso (anche ai garages) e finestre.

Per FERRI si intendono inferriate, ringhiere, serrande (chiuse e a maglia) e cancelli.

Per tutti i suddetti elementi vengono fornite le relative tinte utilizzabili attraverso un abaco dei colori, mentre con le specifiche tavole degli accostamenti cromatici si fissano le combinazioni possibili tra gli elementi stessi.

Sono state scelte n.20 tinte per le pareti, n.5 tinte per i rilievi,

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n.5 tinte per i legni e n.5 tinte per i ferri.

ART. 5: NORME DI DETTAGLIO

• Tinteggiatura: Sono consentiti esclusivamente le tinteggiature a calce, ai silicati e con intonaci colorati. E’ vietata la tinteggiatura parziale o differenziata dell’edificio, anche in presenza di più unità immobiliari o quando al piano terra ci sia un esercizio commerciale. Ogni facciata deve inoltre essere distinta da quelle contigue, con l’uso di un diverso colore di parete. Nell’ambito di uno stesso edificio è fatto d’obbligo utilizzare lo stesso colore per tutti i rilievi. Fatti salvi casi particolari e preesistenze di particolare valore architettonico, la finitura delle pareti può essere solo liscia, ad eccezione degli zoccoli per i quali possono essere usate le tecniche del rasato o del rustico a trama fine. E’ altresì vietato rivestire la facciata con mattonelle o ceramiche varie.

• Intonaci: Si prescrive l’uso di tecniche di tipo tradizionale.

Nel caso che, demolendo l’intonaco esistente, vengano ritrovate tracce di vecchi elementi significativi, quali architravi, archi, lunette, ecc., essi dovranno essere riportati a vista con tecniche appropriate. E’ comunque sempre obbligatorio conservare, ove presenti, gli elementi decorativi quali le cornici, i marcapiani, le lesene, ecc..

• Pareti a vista: Le pareti in pietra o in mattoni faccia-vista devono essere mantenute. Nel caso in cui si dimostri l’esistenza di un precedente paramento ad intonaco ed il suo ripristino venga giudicato migliorativo della qualità architettonica dell’edificio, esso dovrà essere ripristinato; viceversa se si accerta l’esistenza di una parete originaria a vista, successivamente intonacata o tinteggiata, ed il suo ripristino si reputi migliorativo d ella qualità architettonica dell’edificio, essa dovrà essere riportata allo stato precedente. I rilievi in mattoni a vista già esistenti su pareti tinteggiate possono essere mantenuti, se reputati di valore e consoni alla facciata, mentre è vietato riportare a vista rilievi

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tinteggiati su facciate tinteggiate, a meno che non se ne dimostri la preesistenza attraverso adeguata documentazione storica o fotografica e non si reputi l’intervento migliorativo della qualità architettonica dell’edificio.

Nel caso di demolizione e ricostruzione di edifici preesistenti o di nuove costruzioni, per le eventuali nuove pareti in mattoni faccia - vista si dovranno usare mattoni fatti a mano o di tipo a mano e di colore adeguato (paglierino o rosato). Per quanto concerne la sostituzione di elementi fatiscenti, in particolare per i rivestimenti in pietra, si dovrà usare lo stesso tipo di materiale preesistente.

• Legni: Per i legni è consentita una finitura a smalto opaca, se tinteggiati, o una finitura trasparente opaca, se da lasciare a vista. Per il legno naturale si dovrà scegliere una essenza di pregio e con scarsa nodosità. E’ vietato l’uso di colori diversi per i legni di uno stesso edificio; in particolare i portoni, anche dei garages, dovranno essere dello stesso colore degli altri legni, sia tinteggiati che naturali, a meno che non venga rilevata la presenza di un portone esistente in legno naturale di pregevole fattura.

Nelle costruzioni esistenti è vietato usare altri materiali diversi da quelli consentiti dalla vigente normativa urbanistica.

• Ferri: E’ vietato l’uso di colori diversi per i ferri di uno stesso edificio; nel caso di elementi in ferro battuto essi verranno mantenuti e trattati con vernici trasparenti opache. Nelle costruzioni esistenti è vietato usare altri materiali diversi dal ferro e le sue leghe.

• Coperture: Per i manti di copertura è prescritto l’uso del coppo laterizio; nel caso di revisione del manto in coppi esistenti si dovrà procedere, per quanto possibile, al riuso degli elementi stessi.

Nel caso di demolizione e ricostruzione o nel caso in cui non sia possibile recuperare i vecchi coppi, dovranno essere usati coppi nuovi in laterizio, di colore naturale ed omogeneo.

E’ permesso l’uso di coppi più chiari e più scuri da alternare al 50% e da distribuire in maniera uniforme.

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Nel caso di coperture piane si dovrà prevedere finitura in cotto o gres o clinker color cotto o con ghiaia di colore naturale.

• Gronde: Le gronde ed i discendenti pluviali dovranno essere in rame o in lamiera zincata verniciata con smalto opaco, possibilmente dello stesso colore dei legni.

Collaborazioni:

L’Ufficio per la stesura e l’impostazione grafica di tale regolamento si è avvalso della collaborazione dell’arch. Beatrice Baldi, nell’ambito dello stage formativo che la stessa ha effettuato presso questo Comune nel mese di marzo 2004.

Fonti e riferimenti:

- Piano del Colore del centro storico del Comune di Castelfidardo – dott. arch.

Lanari A.Maria;

- Piano del Colore del centro storico del Comune di Osimo;

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COMUNE DI AGUGLIANO

REGOLAMENTO PER IL COLORE

ABACO DEI COLORI

RILIEVI

Aggetti e patrticolari architettonici:

cornici, cornicioni, fasce marcapiano.lesene, basamenti

Rl

K

R2

K03

R3

KOS

R4

K02

R5

K82

LEGNI*

Infissi, persiane, porte, portoni, altri particolari

14 L5

FERRI*

Cancelli, serrande, recinzioni, ringhiere per balconi, inferriate per porte e finestre

'per LEGNI e FERRI : il colore sopra riportato è da ritenersi indicativo

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COMUNE DI AGUGLIANO

REGOLAMENTO PER IL COLORE

ABACO DEI COLORI

PARETI

PI

K88

P2

K71

P3

K07

P4

K09

P5

K24

P6

K27

P7

K34

P8

K35

P9

K26

PIO

K20

PII PI2

K29 K30

PI3

KI4

P14

K61

PI5

K49

P16

K54

PI7

K39

PI8

K4I

P19 P20

K44 K45

Riferimento utilizzato per l'abaco dei colori: "i Quarzi" - pitture al quarzo - di IVAS-lndustrie Vernici s.p.a.

Riferimenti

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