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LA GESTIONE DEL PLAFOND

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SERVIZIO CONTABILITA’

mod. LOG\MD106-08

data 12 marzo 2014 Ai Signori Clienti

della SEAC SpA

ns. rif. LE/gp/1529

LORO SEDI vs. rif.

SERVIZIO CONTABILITÁ - Circolare n. 18/C

LA GESTIONE DEL PLAFOND

Con la release 07.70 rilasciata in Internet il 06 marzo 2014 viene implementata, a partire dall’anno 2014, la gestione del plafond IVA per i soggetti che possono godere dello status di esportatore abituale.

In allegato alla presente viene fornita una dispensa che commenta la gestione operativa del plafond.

Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti (www.assistenza.seac.it - Assistenza Clienti Area Contabilità, Ufficio Informazioni Rilasci software 0461-805686), porgiamo cordiali saluti.

Il Direttore Generale Anna Maria Nicolussi

Allegato: citato.

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Allegato alla Circolare n. 18/C del 12.03.2014

LA GESTIONE DEL PLAFOND

Il presente allegato illustra la “Gestione del plafond” a seguito della release 07.70 di Contabilità rilasciata in Internet in data 06 marzo 2014.

I soggetti che possono godere dell’agevolazione nell’acquisto o nell’importazione di beni e servizi senza applicazione dell’IVA, entro un dato limite annuale (plafond), sono denominati esportatori abituali.

La tipologia di operazioni non imponibili effettuate da tali soggetti sono:

9 esportazioni dirette (anche triangolari) o cessioni in Italia a soggetti esteri che provvederanno essi stessi all’esportazione entro 90 giorni dalla consegna, dando la provadell’avvenuta uscita dei beni dal territorio nazionale;

9 cessioni di beni prelevati da un deposito IVA, purch

é

vi sia un trasporto/spedizione fuori dalla UE;

9 cessioni intracomunitarie di beni prelevati da un deposito IVA con trasporto/spedizione in altro Paese UE;

9 operazioni assimilate alle esportazioni;

9 servizi internazionali o connessi con gli scambi internazionali;

9 operazioni intracomunitarie (dirette o triangolari) comprese quelle riguardanti oro eargento;

9 cessioni e prestazioni a favore di residenti nella Citt

à

del Vaticano o nella Repubblica di San Marino;

9 cessioni e servizi in base ad accordi internazionali;

9 triangolazioni proprie (soggetto IT che cede a soggetto IT con trasporto/consegna a cura del primo a favore di un soggetto UE);

9 triangolazioni tra soggetti UE e soggetto italiano;

9 prestazioni di trasporto e connesse operazioni di intermediazione, intra-UE;

9 lavorazioni intracomunitarie di beni.

Lo status di esportatore abituale si acquisisce quando l’ammontare dei corrispettivi relativi alle operazioni sopra indicate, registrati nell’anno precedente ovvero nei dodici mesi precedenti (nel caso di adozione del plafond mobile) è superiore al 10% del volume d’affari.

Vi

è

poi una serie di tipologie di operazioni,

per loro natura

internazionali, le quali, per

ò

, non contribuiscono alla formazione del volume d’affari necessario per l’acquisizione dello status di esportatore abituale. Ad esempio:

9 le cessioni e prestazioni ad altri esportatori abituali;

9 l’invio di beni all’estero per la lavorazione o a titolo non traslativo della proprietà (esportazioni temporanee) o ‘‘franco valuta’’;

9 l’invio in Paesi extra-UE di beni di proprietà dell’impresa per un uso strumentale nell’attività propria (attrezzature, macchinari e simili presso cantieri esteri);

9 le cessioni di beni in transito doganale;

9 le cessioni di beni in depositi IVA senza che gli stessi vengano estratti dopo la cessione se la successiva cessione non costituisce esportazione o cessione comunitaria;

9 le cessioni in Italia a viaggiatori extra-UE;

9 le prestazioni di servizi effettuate extra-UE da agenzie di viaggio;

9 le operazioni non soggette all’imposta ai sensi degli articoli da 7 a 7-septies DPR 633/72.

1. Premessa: i soggetti che possono acquisire lo status di “Esportatore abituale”

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3

Le operazioni contabili che costituiscono ed erodono il plafond sono state commentate nelle seguenti Informative AC:

n. 10 del 12.03.2014 Oggetto: Formazione del plafond per esportatori abituali n. 11 del 12.03.2014 Oggetto: Utilizzo del plafond per gli esportatori abituali n. 12 del 12.03.2014 Oggetto: Regolarizzazione degli acquisti eccedenti il plafond.

I soggetti che desiderano gestire l’archivio “Plafond” necessitano della preventiva abilitazione del campo presente in Archivio Ditta cartella , evidenziando la tipologia di plafond oppure ; è inoltre necessario indicare nel campo il valore del plafond disponibile al 1 gennaio, desumibile dal quadro VC del Modello IVA annuale.

L’archivio è consultabile selezionando la cartella , accesso

Struttura archivio Plafond

La videata è strutturata in due sezioni: e . I valori esposti identificano mensilmente, in base al tipo plafond attivato, l’ammontare degli elementi che costituiscono e che erodono il plafond. Le colonne identificano:

importi relativi ad acquisti effettuati sul territorio nazionale e/o intracomunitari importi relativi ad acquisti effettuati fuori dalla UE

2. Informative AC di riferimento

3. Anagrafica ditta: abilitazione alla gestione del Plafond

4. L’archivio Plafond

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4

importo del volume di affari del mese al netto delle operazioni di cui all’art. 21, co. 6-bis (cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti di soggetti passivi stabiliti nella UE o fuori dal territorio della UE (compilano il rigo VE39 del Mod. IVA))

importi relativi ad operazioni di esportazione.

La sezione relativa all’ (non digitabile per i soggetti che hanno adottato il metodo solare – fisso) viene valorizzata dal passaggio d’anno (consultare specifico paragrafo) e/o la specifica funzione (consultare specifico paragrafo).

Al piede della videata sono presenti, in base alla tipologia di plafond, le seguenti informazioni che vengono recuperate dall’archivio Anagrafico ditta:

+ anno + importo se l’esportatore ha adottato il metodo “mensile”;

+ anno + importo se l’esportatore ha adottato il metodo “solare”.

Il campo espone l’ammontare ancora utilizzabile calcolato con le due modalità:

: Plafond al 1° di gennaio - -

: - - (vengono considerati 12 mesi dall’ultima operazione effettuata).

I movimenti contabili ed il calcolo del progressivo utilizzo

I movimenti contabili che determinano il calcolo del plafond vengono di seguito elencati in base alla riclassificazione richiesta nel quadro VC del Modello IVA

Acquisti all’interno oppure acquisti intracomunitari Voce IVA Descrizione

A31 Acquisti senza imposta con utilizzo plafond B31 Spese senza imposta con utilizzo plafond B32 Leasing non imponibili con utilizzo plafond

D31 Acquisti beni ammort. senza imposta con utilizzo plafond E31 Acquisti UE senza imposta con utilizzo del plafond F31 Spese (beni) UE senza imposta con utilizzo del plafond F33 Sp.per prestazioni UE senza imposta con utilizzo del plafond H31 Acquisti UE beni ammort. senza imposta con utilizzo plafond

Importazioni Voce IVA Descrizione

E61 Importazioni senza imposta con utilizzo del plafond F61 Importazioni spese senza imposta con utilizzo del plafond H61 Importazioni beni ammort. senza imposta con utilizzo plafond

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Esportazioni Voce IVA Descrizione

M31 Cessioni UE

M34 Cessioni per triangolazioni interne art. 58 DL n. 331/93 M37 Cessioni/prestazioni assimilate ad export art. 8-bis, co. 1 M39 Prestazioni di servizi internazionali non imp. art. 9, co. 1 M61 Cessioni all'esportazione non imp. art. 8, co. 1 lett. a) b) N31 Vendite beni ammortizzabili UE

N61 Vendite beni ammort. all'esportazione non imp. art. 8, co. 1 R31 Corrispettivi per cessioni UE

R34 Corrispettivi per triangolazioni interne art. 58 DL n. 331/93 R37 Corrispettivi assimilati ad export art. 8-bis, co. 1

R39 Corrispettivi per prestazioni internazionali art. 9, co. 1 R61 Corrispettivi all'esportazione non imp. art. 8, co. 1 lett. a) b) S31 Corrispettivi per vendita beni ammortizzabili nella UE

S61 Corrispettivi beni amm. all'esportazione non imp. art. 8, co. 1

Il calcolo del “plafond disponibile” viene eseguito tenendo conto della registrazione delle fatture emesse (Esportazioni). Alla luce dell’attuale disciplina occorre quindi riferirsi alla data di emissione

“per le fatture immediate” ovvero alla data di consegna o spedizione dei beni per le “fatture differite” (viene considerato il movimento creato in automatico con codice funzione “C”).

Per quanto riguarda il momento di “utilizzo del plafond” tenedo conto della registrazione delle fatture di Acquisto (Acquisti all’interno, intracomunitari ed importazioni) a partire dall’anno 2014 viene considerato il momento di ”effettuazione” dell’operazione (data del documento).

Questo metodo può portare, in sede di compilazione del Modello IVA annuale, ad ottenere un VC13, totale degli utilizzi, che non coincide con il VF13 acquisti con utilizzo del plafond (Mod. IVA 2014).

Note di accredito e/o di addebito emesse

Le note di addebito, la cui emissione è obbligatoria, incrementano il plafond del periodo a cui appartiene l'operazione originaria. Per rilevare queste particolari operazioni, che hanno effetto esclusivamente nel calcolo del plafond, utilizzare la Voce IVA M25.

Analogo trattamento va utilizzato per le note di accredito, decrementano il plafond del periodo a cui appartiene l'operazione originaria. Per rilevare queste particolari operazioni, che hanno effetto esclusivamente nel calcolo del plafond, utilizzare la Voce IVA M25 con segno negativo.

Note di accredito e/o di addebito ricevute

Le note di addebito incrementano gli utilizzi del plafond del periodo a cui appartiene l'operazione originaria. Per rilevare queste particolari operazioni, che hanno effetto esclusivamente nel calcolo del plafond, utilizzare la Voce IVA A25.

Analogo trattamento va utilizzato per le note di accredito, decrementano gli utilizzi del plafond del periodo a cui appartiene l'operazione originaria. Per rilevare queste particolari operazioni, che hanno effetto esclusivamente nel calcolo del plafond, utilizzare la Voce IVA A25 con segno negativo.

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Verifica plafond durante la fase di inserimento movimenti

Nella videata di scelta registro di digitazione, con accesso da , è presente una sezione denominata nella quale è possibile, per i soggetti con status “Esportatore abituale”, verificare in ogni momento l’ammontare del plafond residuo, attivando il pulsante .

Per quanto riguarda la modalità di calcolo, consultare il paragrafo 4 “La stampa di dettaglio del Plafond”.

Produzione dati archivio Plafond

L’archivio viene creato/aggiornato:

¾ attraverso il pulsante presente nella cartella (per la ditta in navigazione)

¾ attraverso la funzione del menu (sottomenu ) della

videata di accesso della (mono/multi ditta in base alle richieste).

Entrambe le funzioni di aggiornamento dell’archivio producono una stampa nella quale viene evidenziato l’esito dell’elaborazione e, nel caso di esubero nell’utilizzo del plafond, viene fornita la segnalazione:

“Superato limite plafond” indicando l’importo in eccesso: “Acquisti in sospensione …..(importo)”.

Produzione dati archivio Plafond anno precedente

La compilazione della sezione viene prodotta da due fasi operative distinte, da eseguire temporalmente in momenti diversi.

La prima compilazione si ottiene, in automatico, con l’usuale generale presente nel menu . Questa funzione viene eseguita ad inizio anno per la creazione degli archivi, di solito tempisticamente prima del completamento del Modello annuale IVA.

La seconda compilazione (definitiva) si ottiene attivando la funzione del

menu (sottomenu ) della videata di accesso della .

Questa fase operativa va eseguita accedendo al “nuovo” anno, dopo aver concluso definitivamente il Modello IVA annuale (ad esempio nel 2014 per recuperare i dati dell’anno precedente 2013); la funzione citata svolge unicamente l’importazione dei dati del plafond (per i soggetti esportatori abituali che hanno adottato il metodo mensile – mobile) nel nuovo anno.

Si ricorda che, per le ditte che hanno subito un cambio codice tra 2013 e 2014 utilizzando l’apposita procedura (Circolare n. 63/C del 20.12.2013 paragrafo 2), l’archivio viene creato con il nuovo identificativo.

Attenzione

Si ricorda agli Utenti che gestiscono soggetti “Esportatori abituali” che hanno adottato il metodo di gestione del plafond mensile – mobile e non hanno già provveduto ad eseguire la funzione

sopra commentata, di procedere con questa fase operativa, prima di effettuare i calcoli per il Modello IVA annuale per il 2013.

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7

Con la release 07.70 di Contabilità rilasciata in Internet il 06/03/2014 è stata introdotta con

accesso − menu la funzione .

Tale stampa permette di ottenere un dettaglio degli elementi che determinano mensilmente il valore del plafond. I parametri richiesti attivando la funzione sono:

che possono identificare il singolo mese oppure l’intervallo di mesi per i quali si desidera la stampa.

Esempio di stampa 2014

………..

………

5. La stampa di dettaglio del Plafond

Acquisti data oper mese successivo e data doc. mese effettuazione

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8

Per meglio commentare la soprastante stampa, la stessa viene suddivisa in sezioni:

In TESTATA, oltre agli usuali dati identificativi della ditta, vengono esposti: la tipologia di calcolo del plafond (fisso oppure mobile) e il valore del plafond al 1 gennaio. Tali informazioni vengono recuperate dall’archivio Anagrafico ditta (campi e presenti nella cartella

).

I dati esposti nelle seguenti sezioni sono diversi e variano a seconda del metodo di calcolo applicato.

I^ sezione: espone il dettaglio dei movimenti suddivisi per Voce IVA, sotto la linea tratteggiata vengono evidenziati i totali delle colonne

II^ sezione: espone elementi di totale periodico che permettono di determinare il valore del plafond.

€ 3.422.959,00 tale valore viene così di seguito calcolato:

€ 3.385.599,00

+ (più)

archivio Movimenti: (da gennaio a maggio) € 1.182.310,00

(anno attuale)

− (meno)

archivio Movimenti: (da gennaio a maggio) = € 1.144.949,87

(anno attuale)

€ 395.968,53

archivio Movimenti: operazioni che costituiscono volume d’affari

− − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − − −−

3.957.709,00 tale valore viene così di seguito calcolato:

: (

da giugno a dicembre) € 2.775.399,00

(da archivio Plafond)

+ (più)

archivio Movimenti:

(

da gennaio a maggio) € 1.182.310,00

€ 5.235.352,22

archivio Movimenti: operazioni che costituiscono volume d’affari

: 75,59% tale valore viene così di seguito calcolato:

3.957.709,00

€ 5.235.352,22

X 100 = 75,59

III^ sezione: espone elementi di totale generale che considerano tutti i movimenti contabili presenti in archivio. I valori esposti permettono di determinare il valore del plafond finale con le medesime logiche sopra commentate.

Metodo di utilizzo: MOBILE

(9)

9

………..

I^ sezione: espone il dettaglio dei movimenti suddivisi per Voce IVA, sotto la linea tratteggiata vengono evidenziati i totali delle colonne

II^ sezione: espone elementi di totale periodico che permettono di determinare il valore del plafond.

Plafond disponibile a fine Maggio: € 2.240.649,00 tale valore viene così di seguito calcolato:

(€ 3.385.599,00)

− (meno)

da gennaio a maggio = € 1.144.949,87

da archivio Movimenti

1.182.310,00 tale valore viene così di seguito calcolato:

archivio Movimenti:

(

da gennaio a maggio) Metodo di utilizzo: FISSO

(10)

10

€ 1.694.588,22

da archivio Movimenti: operazioni che costituiscono volume d’affarial netto delle operazioni di cui all’art. 21, co. 6-bis (cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti di soggetti passivi stabiliti nella UE o fuori dal territorio della UE (compilano il rigo VE39 del Mod. IVA))

: 69,76% tale valore viene così di seguito calcolato:

1.182.310,00

€ 1.694.588,22

X 100 = 69,76

III^ sezione: espone elementi di totale generale che considerano tutti i movimenti contabili presenti in archivio. I valori esposti permettono di determinare il valore del plafond finale con le medesime logiche sopra commentate.

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