• Non ci sono risultati.

Capitolo 1

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Capitolo 1"

Copied!
41
0
0

Testo completo

(1)
(2)

- 6 -

1.1 Premessa

Con il presente capitolo vengono elaborate e sintetizzate tutte le informazioni raccolte al fine di condurre un’analisi conoscitiva dell’area oggetto di studio che possa essere d’aiuto alla redazione del documento preliminare alla progettazione e del progetto.

In questo senso vengono esplicate le nozioni storiche di Collesalvetti (Li) e attraverso le carte tematiche che scaturiscono dal Piano Strutturale e dalle indagini geologiche sono state analizzate le peculiarità dell’UTOE n°12 (UTOE nella quale rientra la porzione di terreno oggetto di studio) riguardanti l’edificato, le infrastrutture, i vincoli e la pericolosità idraulica.

Successivamente è stata condotta l’analisi delle previsioni urbanistiche fissate dai diversi P.R.G. nel corso degli anni. Per questo studio è stata presa in esame una porzione di area superiore a quella dell’area oggetto di studio e allo stesso tempo inferiore rispetto ai confini dell’UTOE n°12.

A questo punto è stata analizzata la consistenza attuale dell’area oggetto di studio attraverso l’evidenziare degli edifici esistenti, delle funzioni attualmente in essi esplicate, dei vincoli, della viabilità e degli indici urbanistici che caratterizzano l’area stessa.

Infine, una volta focalizzata la situazione attuale dell’area oggetto di studio, vengono fissati gli obiettivi della tesi e le soluzioni che si vogliono adottare per ovviare alle problematiche specifiche del caso di studio.

(3)

- 7 -

1.2 Cenni storici di Collesalvetti (Li)

Collesalvetti e le sue frazioni hanno una lontana origine etrusco-romana, sebbene recenti scavi abbiano riscontrato tracce di presenza umana in epoca preistorica. La storia medievale di Collesalvetti è collegata al progressivo impaludamento del sinus pisanus, uno stagno che si estendeva nella zona conosciuta nel Medioevo come Piano di Porto e Colline, caratterizzato allora dalla presenza di numerosi comunelli e pievanie, ubicate sotto la Pieve di San Lorenzo in Piazza (oggi distrutta).

Al Pian di Porto sorgeva il porto pisano. Il progressivo impaludamento e insabbiamento portarono all'abbandono del porto pisano e alla conseguente realizzazione del porto di Livorno.

Foto 1: La pianura meridionale di Pisa tra l’Arno e le colline

Quando i Medici inaugurarono un piano di generale bonifica finalizzato a favorire il popolamento delle campagne, cominciò lo sviluppo di questo territorio.

L'uso delle terre a fini agricoli e il popolamento della pianura fu possibile solo dopo accurate operazioni di controllo dei corsi d'acqua, con una politica di bonifiche per "colmata" inaugurata appunto dai Medici e proseguita dai Lorena, continuata nei primi anni del secolo e oggi resa di nuovo attuale dalle recenti alluvioni a cui il territorio è stato soggetto.

La storia più remota di Collesalvetti (o più semplicemente Colle, come era chiamato nel Medioevo) è legata alla vicinanza con Pisa: il Colle, di proprietà di una

(4)

- 8 -

famiglia della nobiltà pisana, possedeva una torre fortificata, distrutta nel corso di varie guerre.

Uscita Pisa sconfitta dalla lunga guerra con Firenze, Colle fu villa medicea, la più modesta, usata come residenza di caccia. Trasformata in casa di fattoria, fu il centro propulsore della Fattoria Granducale, medicea prima, lorenese poi, che nel momento della massima espansione comprendeva oltre venti poderi.

Il paese, è poi cresciuto attorno alla fattoria fino a divenire comunità autonoma, in epoca relativamente tarda, cioè nel 1808, sotto il dominio francese. A questa nuova comunità, voluta dai francesi, fu assegnato un territorio piuttosto ampio, sottratto alle comunità di Pisa, Livorno, Rosignano, e che comprendeva, oltre a Collesalvetti, le località di Castell'Anselmo, Colognole, Nugola, Guasticce, Vicarello, Parrana (San Giusto e San Martino) e Gabbro.

Foto 2: Vista panoramica di Collesalvetti ai primi del ‘900

Nel 1808 la popolazione era di 3598 abitanti. Oggi nel territorio del Comune è compresa Stagno, di più recente costituzione (anche se le sue origini sono antiche, legate alle vicende dell'Ospedale di San Leonardo, ostello per pellegrini durante il Medioevo), mentre non comprende più la frazione del Gabbro.

Per quanto riguarda l'economia, l'agricoltura determinò la fortuna del Comune fino a tutto il secolo scorso. Ma nel secondo '900 con la crisi dell'agricoltura si andò affermando una nuova vocazione industriale e terziaria del territorio, con un generale sviluppo dell'attività aeroportuale, portuale e industriale.

(5)

- 9 -

Il nome originario di Collesalvetti sembra che fosse Colle, risalente all'epoca romana. L'aggiunta di “Salvetti” si fa risalire al XII secolo, dal nome del proprietario dei terreni.

Il paese di Collesalvetti in origine consisteva in un casale collocato in cima a un colle. Nel 1200 fu trasformato in feudo, fortificato e sottomesso alla dinastia di Pisa, fino a quando non passò sotto il dominio fiorentino. I Medici cominciarono le bonifiche della zona e la sua valorizzazione.

Attualmente Collesalvetti conta 3500 abitanti. Gli altri insediamenti più consistenti sono Vicarello, divisa e collegata a Collesalvetti da insediamenti di tipo artigianale e commerciale e Stagno, la frazione più popolata con oltre 5000 abitanti e sede della raffineria Agip petroli, alla periferia di Livorno.

Per quanto riguarda Vicarello, qualche studioso ritiene che questa frazione abbia un'origine antichissima. A dare forza a questa ipotesi c'è il ritrovamento in occasione del rifacimento di un ponte sulla zona del Fosso Reale, verso il 1830, di grosse pietre quadrate del tutto analoghe a quelle rinvenute sulla Via Emilia all'altezza delle Paludi Pontine, pietre certamente usate in epoca romana per costruzioni murarie. Sono state trovate inoltre urne cinerarie e strati selciati di una strada molto antica. Di certo si sa che Vicarello non fu mai un castello. Nel 1285 fu invece sede comunale, separato dal comune di Collesalvetti.

Foto 3: Veduta panoramica di Vicarello

Stagno si porta nel nome la sua storia, iniziata come paludosa porta d'accesso al Porto Pisano. Qui si poteva esercitare una proficua attività di caccia e pesca. Si parla di

(6)

- 10 -

sette ponti, uno dei quali è legato particolarmente all'importante Ospedale di San Leonardo di Stagno. Il suo completamento fu sollecitato con lettere di almeno sei Papi, rivolte ai fedeli di tutta Italia. Di sicuro sappiamo che nel 1250 era aperto ai viandanti, ma neppure cento anni dopo, nel 1333 fu di nuovo disastrato da una rovinosa alluvione. Nel 1364 un esercito fiorentino per sfuggire a quello pisano lo tagliò del tutto.

Nel 1409 i due abitati risultano uniti dal punto di vista giuridico e amministrativo. Nugola e Guasticce sono le altre due frazioni con un nucleo consistente di popolazione, mentre il resto degli abitanti sono divisi in piccoli insediamenti collinari.

Di Nugola (già Nuvola o Nubilia) si hanno notizie a partire dal XI secolo. In particolare vi è un atto di vendita di terreni stipulato nel 1058. Nel 1553 nacque ufficialmente la fattoria di Nugola, istituita dal duca Cosimo di Firenze e la consorte Eleonora di Toledo. A corredo della fattoria venne costruita una cappella dedicata ai santi Cosma e Damiano. A quel tempo Nugola contava appena 69 abitanti, che nel 1745 avevano però già superato le 500 unità, grazie al buon andamento economico della fattoria. Nel 1820 la chiesa venne ampliata fino ad assumere la configurazione attuale.

Guasticce, il cui nome rimanda all'origine palustre del territorio, risanato dai Medici, entrò a far parte del Comune di Collesalvetti nel 1808, anche se recenti ritrovamenti di palafitte fanno pensare che la zona fosse abitata anche in tempi remoti, cosa che non sorprende se pensiamo che la scelta di terreni lacustri come luogo di dimora rappresentava nell'antichità un sistema di difesa e di organizzazione.

A Guasticce, collocata in zona strategica tra Livorno, Pisa e l'entroterra, è in costruzione il centro intermodale, l'Interporto toscano A. Vespucci.

Su Castell'Anselmo, ridente frazione collinare, si hanno notizie risalenti al X secolo. Nell'anno 1432 Castell'Anselmo fu praticamente distrutta dall'esercito fiorentino. In località Torretta Vecchia sulla S.S. 206 (l'antica via consolare Emilia Scauri) sono stati portati alla luce i resti di un edificio termale romano di notevole importanza, databile al I secolo d.C.

(7)

- 11 - Foto 4: Castell’Anselmo: il bosco

Per quanto riguarda Parrana San Giusto (Vecchia) e Parrana San Martino (Nuova), originariamente indicavano due ville con annesse chiese, una dedicata a San Giusto e l'altra a San Martino, entrambe sotto la Pieve di San Lorenzo in Piazza. La firma della pace tra la repubblica Pisana e il regno d'Aragona vede tra gli ambasciatori pisani un tal messer Jacopo de' Gualandi di Parrana. Nel 1805, all'epoca dell'istituzione del vescovato livornese, la chiesa di San Martino venne assegnata ad esso ed elevata a pieve.

Foto5: Parrana S.Giusto: vista panoramica

(8)

- 12 -

1.3 Analisi da Piano Strutturale dell’UTOE n°12

Il Piano Strutturale ha il compito di determinare le dimensioni massime ammissibili degli insediamenti e delle funzioni, nonché delle infrastrutture e dei servizi necessari in ciascuna Unità Territoriale Organica Elementare (UTOE).

La porzione di terreno oggetto di studio della presente tesi, rientra nell’UTOE n°12 del Comune di Collesalvetti (Li) la quale verrà descritta qui di seguito nella sua consistenza e dimensione. La consistenza dell’UTOE in esame è in funzione del dimensionamento stabilito per il Piano Strutturale.

L’analisi delle carte tematiche elaborate per la redazione del P.S., riguarda gli argomenti che in questa sede sono stati ritenuti di maggiore interesse. Suddetta analisi vaglia i temi concernenti l’edificato, i vincoli, le infrastrutture e la pericolosità idraulica dell’intera UTOE n°12 all’interno della quale è compresa la porzione di terreno oggetto di studio.

UTOE n°12 - Collesalvetti

¾ Superficie territoriale: 321,8042 ha ¾ Abitanti: n° 3365

Il Piano Strutturale fissa quelli che sono gli obbiettivi previsti per l’UTOE in esame ed in particolare si pone nell’ottica di:

¾ mantenere le caratteristiche della città storica mediante valorizzazione delle architetture e degli spazi aggregativi;

¾ rivalutare percorsi pedonali e storico panoramici;

¾ assicurare il recupero funzionale di parti di edifici per consentire una rivitalizzazione delle attività di vicinato;

¾ incentivare forme di qualificazione e dotazione di servizi ricettivi anche mediante potenziamento delle situazioni preesistenti;

(9)

- 13 -

¾ approfondire il sistema della viabilità ricercando soluzioni adeguate a consentire che il traffico veicolare assolva ad una più consona funzione di by-pass del centro abitato garantendo un adeguato grado di decongestionamento, di sicurezza ed un significativo abbattimento dei livelli di inquinamento ambientale ed acustico;

¾ provvedere all’individuazione di aree idonee all’attuazione di Piani per Insediamenti Produttivi.

Le prescrizioni per il Regolamento Urbanistico riguardano:

¾ la redazione di apposite normative legate al recupero funzionale degli edifici storici mantenendo le caratteristiche del tessuto storico connettivo, assicurando riqualificazione degli ambienti mediante sostituzione dell’edilizia impattiva recente nel contesto storico;

¾ l’attivazione di forme incentivanti la riqualificazione;

¾ la disincentivazione di forme di saturazione degli spazi costituenti nuove possibilità aggregative;

¾ l’incentivazione della realizzazione di una struttura ricettiva integrata nel complesso di villa Carmignani implementando l’offerta di spazi conferenziali e di studio.

Qui di seguito è riportata una tabella che sintetizza le previsioni del P.S. in termini di dimensionamento delle residenze, del settore che riguarda il commercio, l’artigianato e l’industria e quel che concerne il settore del turismo.

Dimensionamento P.S.: residenze Dimensionamento P.S.: commercio Superficie (mq) numero abitanti volume residenziale (mc) superficie(mq) 900 90000 154000 Dimensionamento P.S.: artigianato-industria Dimensionamento P.S.: turismo superficie(mq) superficie(mq) UTOE n°12: Collesalvetti 3218042 172000 200

(10)

- 14 -

Come si può vedere, i settori in cui il Piano Strutturale delinea previsioni più elevate in termini di mq, sono quelli riguardanti il commercio, l’artigianato e l’industria.

L’UTOE infatti risulta, si composta dal centro urbano vero e proprio di Collesalvetti, ma risulta anche caratterizzata dalla presenza di una vasta area periferica pianeggiante in prossimità del nucleo urbano sopradetto.

Tale area denominata zona per insediamenti produttivi locali dal P.R.G. vigente, ospita ad oggi numerosi complessi di tipo commerciale, artigianale e industriale e darà luogo, in base alle previsioni del P.S. sopra indicate, ad ulteriori mq si superficie prevista per i suddetti settori.

L’area oggetto di studio, ricade appunto nella zona D2 denominata come zona per insediamenti produttivi locali ed è collocata in prossimità di complessi aventi carattere artigianale–industriale.

1.3.1 Edificato

Dall’analisi delle carte tematiche elaborate per la redazione del Piano Strutturale, la carta riguardante l’edificato mette in luce l’articolazione del sistema insediativo evidenziando:

a) l’edificato storico: anteriore al 1880;

b) l’edificato consolidato: tra il 1880 e il 1940; c) l’edificato recente: oltre il 1940

L’ambito dell’edificato storico comprende:

¾ gli edifici e le pertinenze degli immobili tutelati dalla Legge n°1089 del 1939, non compresi nelle invarianti strutturali;

¾ gli impianti edilizi a sviluppo pressoché lineare anche di limitate estensioni formatesi per lo più lungo percorsi matrice in cui sono rintracciabili, talvolta, significativi apparati architettonici decorativi;

¾ il patrimonio insediativo costituito da villini, palazzine o comunque tipi edilizi aventi connotati architettonici di rilievo e/o soluzioni

(11)

tipo-- 15 tipo--

morfologiche legate al particolare rapporto con il sito e con i valori insediativi locali;

¾ il patrimonio di tutti quei manufatti, annessi o complessi a caratterizzazione spesso rurale in cui siano rintracciabili i valori più schiettamente architettonici e leggibili i valori di pertinenzialità stretta con il sistema territoriale d’appartenenza.

Qualsiasi intervento sugli immobili appartenenti all’ambito dell’edificato storico, non potrà prescindere dal mantenimento dell’assetto urbano o ambientale, dell'impianto fondiario così come si è conformato nella specifica tipologia insediativa e dal rapporto tra il sistema degli spazi scoperti e coperti e tra spazi coperti e volumi edificati.

Gli interventi, tesi al recupero ed al mantenimento del patrimonio insediativo, dovranno conservare gli elementi e i materiali originali, eliminare le condizioni di degrado, siano esse specifiche dei materiali, di tipo antropico o legate ad interventi pregressi incongruenti e rispettare specifiche prescrizioni impartite dal Regolamento Edilizio o Urbanistico in tema di intonaci, tinteggiature, serramenti, sistemazioni esterne, pavimentazioni, coperture, mantenimento degli elementi di letteratura tipica dell’immobile da salvaguardare.

Le categorie d’intervento ammesse sono quelle compatibili con gli obiettivi innanzi descritti e individuate in: manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, adeguamento igienico sanitario.

Relativamente alle destinazioni d’uso, fatte salve le destinazioni esistenti alla data di entrata in vigore delle presenti norme, sono ammesse le seguenti utilizzazioni:

a) residenziale; b) direzionale;

c) artigianale di servizio;

d) commerciale limitato ai pubblici esercizi; e) turistico-ricettivo;

(12)

- 16 -

Sono vietate tutte le utilizzazioni incompatibili con il valore storico-architettonico degli edifici.

Per ciò che attiene l’utilizzazione degli spazi scoperti pertinenziali, oltre ai parcheggi privati, ove non in contrasto con il mantenimento ed il ripristino della sistemazione storica, sono ammessi arredi da giardino, gazebo e pergolati.

Sono altresì ammessi interventi di ricostituzione della morfologia storica mediante la sopraelevazione dell’edificio da realizzarsi secondo la profondità consolidatala del corpo di fabbrica e sino alla quota di gronda data dalla media delle altezze degli edifici contigui.

Le nuove costruzioni dovranno avere coperture a falde inclinate “a capanna”, e soluzioni di facciata tipologicamente contestualizzate con l’esistente cortina edilizia.

L’ambito dell’edificato consolidato comprende:

¾ gli edifici e le pertinenze degli immobili tutelati dalla Legge n°1089 del 1939, non compresi nelle invarianti strutturali;

¾ gli impianti edilizi a sviluppo pressoché lineare anche di limitate estensioni formatesi per lo più lungo percorsi matrice;

¾ il patrimonio insediativo costituito da villini, palazzine o comunque tipi edilizi aventi connotati architettonici significativi e/o soluzioni tipo-morfologiche legate al particolare rapporto con il sito e con i valori insediativi locali;

¾ il patrimonio di tutti quei manufatti, annessi o complessi a caratterizzazione spesso rurale in cui siano rintracciabili i valori più schiettamente architettonici e leggibili i valori di pertinenzialità stretta con il sistema territoriale d’appartenenza.

Nell’ ambito dell’edificato consolidato, in virtù della sua natura non propriamente storica, spesso si perdono i connotati caratteristici per evidenti azioni di degrado relative all’introduzione di funzioni incompatibili e di addizioni incongruenti anche in relazione al tessuto circostante.

Qualsiasi intervento sugli immobili appartenenti all’ambito dell’edificato consolidato, non può prescindere dal mantenimento dell’assetto urbano o ambientale,

(13)

- 17 -

dell'impianto fondiario così come si è conformato nella specifica tipologia insediativa e dal rapporto tra il sistema degli spazi scoperti e coperti e tra spazi coperti e volumi edificati.

Gli interventi, tesi al recupero ed al mantenimento del patrimonio insediativo in generale, dovranno conservare gli elementi e i materiali di connotato, eliminare le condizioni di degrado, siano esse specifiche dei materiali, di tipo antropico o legate ad interventi pregressi incongruenti.

Le categorie d’intervento ammesse sono quelle compatibili con gli obiettivi innanzi descritti e individuate in: manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, adeguamento igienico sanitario, ristrutturazione anche mediante demolizione con fedele ricostruzione.

Relativamente alle destinazioni d’uso, fatte salve le destinazioni esistenti alla data di entrata in vigore delle presenti norme, sono ammesse le seguenti utilizzazioni:

a) residenziale; b) direzionale;

c) artigianale di servizio;

d) commerciale di vicinato e pubblici esercizi; e) turistico-ricettivo;

f) pubbliche o di interesse pubblico.

Sono vietate tutte le utilizzazioni incompatibili con il valore degli edifici.

Per ciò che attiene l’utilizzazione degli spazi scoperti pertinenziali, oltre ai parcheggi privati, ove non in contrasto con il mantenimento ed il ripristino della sistemazione storica, sono ammessi arredi da giardino, gazebo e pergolati.

Il Regolamento Urbanistico potrà individuare gli edifici soggetti a speciali prescrizioni riguardanti la ricostituzione della morfologia storica del tessuto edilizio mediante la sopraelevazione dell’edificio da realizzarsi secondo la profondità consolidata del corpo di fabbrica e sino alla quota di gronda data dalla media delle altezze degli edifici contigui ovvero, all’altezza del fabbricato contiguo, nel caso di un lotto adiacente libero.

(14)

- 18 -

Le ricostruzioni, generalmente nell’ambito della volumetria esistente, dovranno avere coperture e soluzioni di facciata tipologicamente contestualizzate con l’esistente cortina edilizia anche mediante impianto a filo strada.

Il Regolamento Urbanistico potrà fissare nei casi specifici parametri dimensionali relativi all’altezza, profondità, distanze, massimo ingombro dell’edificio da ricostruire.

L’ambito dell’edificato recente corrisponde all’edilizia libera o cosiddetta “corrente” di ville, villette, palazzine o edifici di limitato o nullo interesse architettonico o ambientale, generalmente circondate su tre o quattro lati da spazi inedificati, sistemati a giardino o a parcheggi privati.

Il sistema edificio-lotto costituisce un riferimento urbano definito e percepibile risalente ad una edificazione spesso in continuo allo sviluppo urbano contraddistinto dalla carenza del disegno urbanistico e/o tipologico, ma anche riferite a realizzazioni unitarie distinguibili ma carenti d’integrazione del sistema insediativo principale.

In tale ambito sono ammesse tutte le categorie d’intervento applicabili all’edificato esistente.

Il Regolamento Urbanistico nel perseguire l’obiettivo dell’integrazione al sistema insediativo e di ricomposizione del tessuto edilizio potrà individuare lotti edificabili all’interno dell’ambito dell’edificato recente prescrivendo parametri dimensionali, di allineamento, specifici.

Relativamente alle destinazioni d’uso, fatte salve le destinazioni esistenti alla data di entrata in vigore delle presenti norme e compatibilmente con le prescrizioni ivi inserite, sono ammesse le seguenti utilizzazioni:

a) residenziale; b) direzionale;

c) commerciale di vicinato e pubblici esercizi; d) artigianale di servizio;

e) turistico-ricettivo;

(15)

- 19 -

L’utilizzazione degli spazi scoperti di pertinenza è adibita a parcheggi e verde privati. E’ ammessa l’installazione di arredi da giardino quali gazebo e pergolati come definiti dal regolamento edilizio.

La riconversione degli insediamenti esistenti per le finalità d’uso previste dalle presenti norme sono subordinate al soddisfacimento dei requisiti di funzionalità urbanistica e edilizia in relazione al carico insediativo proposto.

Si prescinde dalla verifica dei requisiti di dimensionamento dei parcheggi pertinenziali nell’ambito dell’edificato storico.

Qui di seguito è riportata la carta tematica riguardante l’edificato; essa mette altresì in luce il sistema insediativo, il sistema produttivo e gli edifici non determinati che rientrano nei confini dell’UTOE presa in considerazione.

Sulla carta è indicata la porzione di terreno oggetto di studio; come è possibile notare, essa risulta collocata nei pressi di edifici realizzati in epoca posteriore al 1940, quindi di sufficientemente recente costruzione.

L’area rientra nei confini del sistema produttivo, risulta vicina a due nuclei di edifici non determinati e ad un edificio ante 1880. La porzione di terreno presa in considerazione risulta priva di edifici esistenti; si tratta per lo più di un’area libera, anche se estremamente vincolata, che può essere edificata.

(16)

- 20 -

Carta Tematica: Edificato

16 112052 FE R RO VIA AU TO VILLA MARTELLI C. BIANCA C. VALLICELLA Poggio Sassatello FATTORIA DEL PALLONE CASA VALICO A PISA VALICO A PISA V AC P. C. CECCONI SODIB PODERI VALLE DI SOTTO CIMITERO S.P. DI FAUG LIA VALLEC C. DEL DESERTO S .S. P ISA NA LIV OR N ES E 22.8 26.6 17.1 18.1 16.7 13.8 13.8 13.2 14.1 13.5 13.7 14.2 18.2 43.3 19.2 45.6 42.6 50.3 36.4 43.9 40.0 18.1 42.5 23.7 14.0 13.1 12.3 11.8 14.5 14.8 22.1 14.0 11.4 12.3 14.8 20.4 18.7 13.2 8.3 16.2 17.3 13.1 10.9 11.5 13.0 11.4 15.1 16.3 18.2 16.5 16.8 21.5 56.8 22.2 20.6 45.8 58.5 75.4 53.3 59.9 38.8 66.8 42.5 60.7 76.2 68.3 22.2 41.1 22.2 35.8 68.8 18.2 52.5 18.8 16.0 15.7 15.2 26.9 52.8 45.2 33.5 41.9 18.2 17.5 20.1 39.4 35. 29.5 30.7 17.1 50.2 31.9 12.0 12.3 13.2 20.5 2 12.3 20.1 11.8 9.5 12.3 14.8 13.5 17.9 19.4 23.1 FO SSO FO LOG NO COLLESALVETTI FE RR OV IA P ISA CEC IN A CERRETELLO COLLE ROMBOLI BADIA S.S . P ISA NA L IVO RN E SE (N.2 0 6) VILLA CARMIGNANI VILLA CELESIA LA FONTACCIA TO R R EN TE TOR A Poggio Alciaio 50 50 50 50 50 50 50 81.1 63.4 19.4 26.5 I POGGI PIANO DI COLLESALVETTI DIACCIONE LE COLOMBAIE P. VALLIBRANCI C. PARENTINI L A T A V O L A L E B O CASA DEL PASTORE V IA ROMA

VIA VIN CENZO MALENCHINI

VIA R OM A V IA U M B E R TO VIA GARIB ALD I EX FERR OVIA LIVOR NO CO LLESA LV ETTI P. TAVOLA II CASA CARMIGNANI V FRO BADIA DI TABACCAIA R IO TA VO LA ISOLA FE RR OV IA PIS A VAD A PISANA LIVO RN ES E (N .206 ) CASA MARIGNANO IL TAVOLONE CASA DEL PINO I RENAI LE BUCHETTE PODERE MARIGNANO CASA LA CHIUSA TORA IL 13 LA TAVOLA PIANO DELL'ISOLA RIO TAV OL A P. TAVOLA I 11.6 13.6 14.3 11.1 9.4 9.5 10.2 10.5 8.6 8.2 9.8 8.4 6.6 13.8 7.1 7.5 11.8 12.2 7.7 9.6 11.3 5.8 8.3 9.2 9.6 8.8 7.0 9.3 9.4 10.7 9.8 12.4 8.7 8.7 8.6 10.8 10.4 8.2 13.0 12.6 7.3 10.9 DEL LE COLLINE PER LIVOR NO PONTE DELLA TAVOLA P. LA F 1 2 12 9 8 4 7 6 5 14 11 13 16 10 15 17 18 19 20 21 3 UTOE n° 1 DENOMINAZIONE Biscottino 2 Lavandone 3 Case Rosse 4 Scolmatore 5 Colmata 6 Guasticce 7 Mortaiolo 8 Vicarello 9 Grecciano 10 Stagno 11 La Tanna 12 Collesalvetti 13 Colline livornesi 14 Castell'Anselmo 15 Torretta 16 Parrana S.Martino 17 Parrana S.Giusto 18 Crocino 19 Colognole 20 Le Case 21 Nugola

Unità Territoriali Organiche Elementari (UTOE) che compongono il Comune di Collesalvetti (Li)

Porto Azzurro Campo nell'Elba Isola di Capraia Collesalvetti Sassetta Rio nell'Elba Castagneto Carducci San Vincenzo Cecina Rosignano Marittimo Suvereto Marciana Marciana Marina Rio Marina Campiglia Marittima Portoferraio Bibbona Capoliveri Livorno Piombino Provincia di Livorno: i Comuni che ne fanno parte

Sistema insediativo Confine UTOE n°12 Porzione di terreno oggetto di studio

LEGENDA

Edifici post 1940 Edifici ante 1880 Edifici tra il 1880 e il 1940

Sistema produttivo Non determinati

(17)

- 21 -

1.3.2 Infrastrutture

Il Piano Strutturale individua nel sistema funzionale l’insieme delle infrastrutture e dei servizi che garantiscono sia la funzionalità interna delle relazioni, sia nei riguardi dei territori contigui e di area vasta.

Il sistema funzionale si articola in: a) subsistema delle infrastrutture; b) subsistema dei servizi.

Il sistema funzionale si propone di:

¾ potenziare la viabilità di interesse sovracomunale finalizzata alla riduzione del traffico veicolare sulla rete stradale esistente;

¾ eliminare l’attraversamento dei centri abitati e al migliorare la mobilità urbana;

¾ razionalizzare la viabilità urbana mediante la definizione di tracciati alternativi per la riduzione del traffico di attraversamento degli abitati;

¾ riqualificare e potenziare la linea ferroviaria Pisa-Collesalvetti-Vada e il relativo collegamento con Interporto-Stagno-Livorno dedicata al trasporto delle merci con riconversione di funzionalità di metropolitana di superficie e sviluppo di servizi connessi e pertinenti;

¾ sviluppare una rete di percorsi pedonali e ciclabili alla scala territoriale anche mediante l’uso di percorsi ferroviari dimessi;

¾ realizzare idonei cavalcaferrovia e potenziare ponti fluviali al fine di non intercludere l’interscambio interno e agevolare il potenziamento ferroviario mediante la soppressione di passaggi a livello;

¾ sviluppare, potenziare e adeguare il canale scolmatore dell’Arno come potenziale idrovia di diretto collegamento tra il mare e le aree produttive e della logistica interne;

(18)

- 22 -

¾ adeguare, razionalizzare e potenziare i servizi per la residenza e le attrezzature collettive nelle frazioni;

¾ valorizzare la rete distributiva commerciale di vicinato mediante incentivi agli interventi di ristrutturazione e di riconversione dell’esistente nonché il potenziare, in funzione della riqualificazione del tessuto, le relazioni urbane;

¾ potenziare e razionalizzare i servizi scolastici e della formazione; ¾ riqualificare e sviluppare l’offerta turistico-ricettiva attraverso la

valorizzazione e il potenziamento delle strutture esistenti nonché mediante una localizzazione diffusa anche di nuove strutture ricettive nella prospettiva di costituire un sistema integrato locale di offerta turistica;

¾ sviluppare e valorizzare il rapporto con il mondo della ricerca in generale e quella universitaria in particolare potenziando offerta di sedi e servizi qualificati.

Qui di seguito è riportata la carta tematica che riguarda le infrastrutture; in essa emergono le principali vie di comunicazione che interessano l’UTOE n°12, in particolare sono riportate le piste ciclabili presenti, le strade comunali extraurbane, le linee ferroviarie (nel caso specifico la linea ferroviaria Pisa-Cecina), la nuova viabilità, le strade provinciali, le strade regionali, i centri abitati e le aree industriali che insistono nell’UTOE.

Come è possibile osservare dalla carta tematica, l’UTOE risulta caratterizzata da due aree, centro abitato e area industriale. Esse si presentano tra loro nettamente separate e risultano divise da un’importante via di comunicazione che è la S.S. Pisana Livornese n°206. È in questo senso che le due macroaree risultano confinanti con tale importante strada regionale, una a sud-est (area industriale) e l’altra a nord-ovest (centro abitato).

La porzione di terreno oggetto di studio, risulta far parte dell’area industriale ed è caratterizzata dalla presenza della linea ferroviaria Pisa-Cecina che corre lungo il suo confine nella parte sud-ovest.

(19)

- 23 -

Carta Tematica: Infrastrutture

\ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ISO LA FER RO V IA P ISA VAD A PISAN A LIVO RN ESE (N.2 06) CASA MARIGNANO IL TAVOLONE CASA DEL PINO I RENAI LE BUCHETTE PODERE MARIGNANO CASA LA CHIUSA TOR A IL 13 LA TAVOLA PIANO DELL'ISOLA RIO TAV O LA P. TAVOLA I 11.6 13.6 14.3 11.1 9.4 9.5 10.2 10.5 8.6 8.2 9.8 8.4 6.6 13.8 7.1 7.5 11.8 12.2 7.7 9.6 11.3 5.8 8.3 9.2 9.6 8.8 7.0 9.3 9.4 10.7 9.8 12.4 8.7 8.7 8.6 10.8 10.4 8.2 13.0 12.6 7.3 10.9 DE LLE COLLINE PER LIVO RNO PONTE DELLA TAVOLA P. LA 16 112052 FE RR OV IA AU TO VILLA MARTELLI C. BIANCA C. VALLICELLA Poggio Sassatello FATTORIA DEL PALLONE CASA VALICO A PISA VALICO A PISA AC P. C. CECCONI SODI PODERI VALLE DI SOTTO CIMITERO S.P. DI FAUG LIA VALLEC C. DEL DESERTO S.S . PIS AN A LIVO RN ES E 22.8 26.6 17.1 18.1 16.7 13.8 13.8 13.2 14.1 13.5 13.7 14.2 18.2 43.3 19.2 45.6 42.6 50.3 36.4 43.9 40.0 18.1 42.5 23.7 14.0 13.1 12.3 11.8 14.5 14.8 22.1 14.0 11.4 12.3 14.8 20.4 18.7 13.2 8.3 16.2 17.3 13.1 10.9 11.5 13.0 22.5 11.4 15.1 16.3 18.2 16.5 16.8 21.5 56.8 22.2 20.6 45.8 58.5 75.4 53.3 59.9 38.8 66.8 42.5 60.7 76.2 68. 22.2 41.1 22.2 35.8 68.8 18.2 52.5 18.8 16.0 15.7 15.2 26.9 52.8 45.2 33.5 41.9 18.2 17.5 20.1 39.4 35 29.5 30.7 17.1 50.2 31.9 12.0 12.3 13.2 20.5 2 12.3 20.1 11.8 9.5 12.3 14.8 13.5 17.9 19.4 23.1 FOS SO FO LOG NO COLLESALVETTI FER RO V IA P ISA C E C IN A CERRETELLO COLLE ROMBOLI BADIA S.S . PIS A NA LIV O RN ESE (N .20 6) VILLA CARMIGNANI VILLA CELESIA LA FONTACCIA T O R R EN TE T O R A Poggio Alciaio 50 50 50 50 50 50 50 81.1 63.4 19.4 26.5 I POGGI PIANO DI COLLESALVETTI DIACCIONE LE COLOMBAIE P. VALLIBRANCI C. PARENTINI L A T A V O L A L E B O CASA DEL PASTORE V IA RO MA

VIA VINCENZO MALENCH INI

VIA R O M A V IA U M B ER TO VIA GAR IB AL D I EX FERR OVIA LIV ORNO CO LLE SALV ETT I P. TAVOLA II CASA CARMIGNANI V FR BADIA DI TABACCAIA R IO TAVO LA Á 1 2 12 9 8 4 7 6 5 14 11 13 16 10 15 17 18 19 20 21 3 UTOE n° 1 DENOMINAZIONE Biscottino 2 Lavandone 3 Case Rosse 4 Scolmatore 5 Colmata 6 Guasticce 7 Mortaiolo 8 Vicarello 9 Grecciano 10 Stagno 11 La Tanna 12 Collesalvetti 13 Colline livornesi 14 Castell'Anselmo 15 Torretta 16 Parrana S.Martino 17 Parrana S.Giusto 18 Crocino 19 Colognole 20 Le Case 21 Nugola

Unità Territoriali Organiche Elementari (UTOE) che compongono il Comune di Collesalvetti (Li)

Porto Azzurro Campo nell'Elba Isola di Capraia Collesalvetti Sassetta Rio nell'Elba Castagneto Carducci San Vincenzo Cecina Rosignano Marittimo Suvereto Marciana Marciana Marina Rio Marina Campiglia Marittima Portoferraio Bibbona Capoliveri Livorno Piombino Provincia di Livorno: i Comuni che ne fanno parte

Pista ciclabile Confine UTOE n°12 Porzione di terreno oggetto di studio

LEGENDA

Strada provinciale Ferrovia Nuova viabilità

Strade comunali extraurbane

Strada regionale # Á Centri abitati Stazione Aree industriali

(20)

- 24 -

1.3.3 Vincoli

La carta tematica dei vincoli indica quelli che sono gli elementi di condizionamento per qualsiasi previsione si voglia mettere in atto nell’UTOE in esame.

La mappa dei vincoli riportata qui di seguito fa riferimento alla presenza di

acquedotto, depuratore e ferrovia, nonché ai vincoli sovraordinati prescritti dalle leggi

nazionali e regionali vigenti, indicandone le rispettive fasce di rispetto entro le quali non è

possibile alcuna edificazione.

Le fasce di rispetto stabilite per ciascuna entità presente sono:

¾ acquedotto: deve essere rispettata una distanza di 20mt dall’asse dello stesso;

¾ depuratore: deve essere rispettata una fascia di 100mt di raggio dal centro del depuratore;

¾ ferrovia: deve essere rispettata una distanza di 30mt dall’asse ferroviario. L’area oggetto di studio si trova in prossimità del depuratore comunale e della linea ferroviaria Pisa–Cecina, per questo motivo dovranno essere rispettate le limitazioni che riguardano nello specifico la porzione di terreno in esame.

Vengono inoltre indicati, nella carta tematica riportata qui di seguito, i fabbricati comunali, le aree boscate presenti e i centri abitati che rientrano nell’UTOE.

(21)

- 25 -

Carta Tematica: Vincoli

! ! ! !! ! ! ! ! ! !! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ISOLA FER RO VIA P ISA VAD A PISANA LIVO RN ES E (N .2 06) CASA MARIGNANO IL TAVOLONE CASA DEL PINO I RENAI LE BUCHETTE PODERE MARIGNANO CASA LA CHIUSA TORA IL 13 LA TAVOLA PIANO DELL'ISO R IO TAV O LA P. TAVOLA I 11.6 13.6 14.3 11.1 9.4 9.5 10.2 10.5 8.6 8.2 9.8 8.4 6.6 13.8 7.1 7.5 11.8 12.2 7.7 9.6 11.3 9.7 5.8 8.3 9.2 9.6 8.8 7.0 9.3 9.4 10.7 9.8 12.4 8.7 8.7 8.6 10.8 10.4 8.2 13.0 12.6 7.3 10.9 DE LLE COLLINE PER LIVO RNO PONTE DELLA TAVOLA P. LA 16 112052 FER RO V IA A U TO VILLA MARTELLI C. BIANCA C. VALLICELLA Poggio Sassatello FATTORIA DEL PALLONE CASA VALICO A PISA VALICO A PISA A C. CECCONI SOD PODERI VALLE DI SOTTO CIMITERO S.P. DI FAUG LIA VALLE C. DEL DESERTO S.S . PIS AN A LIVO R NES E 22.8 26.6 17.1 18.1 16.7 13.8 13.8 13.2 14.1 13.5 13.7 14.2 18.2 43.3 19.2 45.6 42.6 50.3 36.4 43.9 40.0 18.1 42.5 23.7 14.0 13.1 12.3 11.8 14.5 14.8 22.1 14.0 11.4 12.3 14.8 20.4 18.7 13.2 8.3 16.2 17.3 13.1 10.9 11.5 13.0 22.5 11.4 15.1 16.3 18.2 16.5 16.8 21.5 56.8 22.2 20.6 45.8 58.5 75.4 53.3 59.9 38.8 66.8 42.5 60.7 76.2 6 22.2 41.1 22.2 35.8 68.8 18.2 52.5 18.8 16.0 15.7 15.2 26.9 52.8 45.2 33.5 41.9 18.2 17.5 20.1 39 29.5 30.7 17.1 50.2 31.9 12.0 12.3 13.2 20.5 12.3 20.1 11.8 9.5 12.3 14.8 13.5 17.9 19.4 23.1 FO SSO FO LO GNO COLLESALVETTI FE RRO VIA P ISA C EC IN A CERRETELLO COLLE ROMBOLI BADIA S .S. PIS A NA LIV O RN ES E (N.2 06) VILLA CARMIGNANI VILLA CELESIA LA FONTACCIA TO R RE N TE TO R A Poggio Alciaio 50 50 50 50 50 50 81.1 63.4 19.4 26.5 I POGGI PIANO DI COLLESALVETTI DIACCIONE LE COLOMBAIE P. VALLIBRANCI C. PARENTINI L A T A V O L A L E B CASA DEL PASTORE V IA ROMA

VIA VINCEN ZO MALENCHINI

V IA R O M A VIA U M B ERTO VIA GAR IBA LD I EX FERR OVIA LIV ORNO CO LLES ALVET TI P. TAVOLA II CASA CARMIGNANI F BADIA DI TABACCAIA R IO TAVO LA 1 2 12 9 8 4 7 6 5 14 11 13 16 10 15 17 18 19 20 21 3 UTOE n° 1 DENOMINAZIONE Biscottino 2 Lavandone 3 Case Rosse 4 Scolmatore 5 Colmata 6 Guasticce 7 Mortaiolo 8 Vicarello 9 Grecciano 10 Stagno 11 La Tanna 12 Collesalvetti 13 Colline livornesi 14 Castell'Anselmo 15 Torretta 16 Parrana S.Martino 17 Parrana S.Giusto 18 Crocino 19 Colognole 20 Le Case 21 Nugola

Unità Territoriali Organiche Elementari (UTOE) che compongono il Comune di Collesalvetti (Li)

Porto Azzurro Campo nell'Elba Isola di Capraia Collesalvetti Sassetta Rio nell'Elba Castagneto Carducci San Vincenzo Cecina Rosignano Marittimo Suvereto Marciana Marciana Marina Rio Marina Campiglia Marittima Portoferraio Bibbona Capoliveri Livorno Piombino Provincia di Livorno: i Comuni che ne fanno parte

LEGENDA

Acquedotto vincolo 20mt -Confine UTOE n°12 Porzione di terreno oggetto di studio

Ferrovia Depuratore vincolo -Fabbricati comunali Ferrovia vincolo -Aree boscate Acquedotto Centri abitati Depuratore Acquedotto vincolo 200mt

(22)

- 26 -

1.3.4 Pericolosità idraulica

Il reticolo idraulico territoriale è piuttosto complesso e identifica la realtà territoriale colligiana con il suo sviluppo storico, sociale e produttivo mediante azioni ripetute di bonifica per colmata al fine di rendere idonei i nuovi terreni all’attività produttiva.

Nell’ambito del reticolo idraulico sono sempre consentiti interventi di manutenzione e quelli di messa in sicurezza idraulica mediante tecniche naturalistiche. Eventuali interventi che introducessero elementi e manufatti o tecniche artificiali di regimazione o scolo meccanico delle acque dovranno comprendere le opere necessarie di

mitigazione e adattamento morfologico ai luoghi1.

Al reticolo idraulico principale, comprensivo delle pertinenze di ciascun fiume, torrente, botro o canale e delle relative opere di sicurezza, casse di espansione e di laminazione, idrovore, argini, golene, argini remoti, si applica il regime di inedificabilità per una fascia profonda 10 mt a partire dal piede esterno dell’argine o in mancanza dal ciglio di sponda.

La quasi totalità delle aree collinari e montuose rientrano nei bacini idrografici del Torrente Tora ed in minor misura in quello del Torrente Ugione.

Il torrente Tora corre parallelamente alla ferrovia proprio nel tratto in cui la linea ferroviaria Pisa–Cecina attraversa l’UTOE n°12; esso entra nel territorio comunale all’altezza della confluenza del Morra, poco a nord di Torretta, con andamento rettilineo attraversa il settore nord orientale fino oltre Collesalvetti, dove devia verso occidente fino a confluire nello Scolmatore dell’Arno vicino all’ex Fornace di Arnaccio.

Il Fosso Fologno, fa parte del reticolo idrico che va a caratterizzare il territorio dell’UTOE che stiamo analizzando; esso corre lungo la porzione di terreno oggetto di studio e da Collesalvetti con andamento da SE a NO si innesta sull’Antifosso di Fattoria. Di tale fosso sono noti gli allagamenti degli anni ’90 lungo il medio corso.

1 Piano Strutturale del Comune di Collesalvetti (Li) – Norme Tecniche di Attuazione (delibera del C.C. n°81

(23)

- 27 -

La carta tematica riportata qui di seguito delinea la pericolosità idraulica

dell’UTOE n°12 facendo riferimento alle seguenti classi di criticità2:

¾ Classe 1 – Pericolosità irrilevante: comprende le aree collinari e montuose distanti più di 10 metri da qualsiasi corso d’acqua. In queste aree, di alto morfologico, sono giudicati impossibili eventi di esondazione, sommersione e ristagno prolungato.

¾ Classe 2 – Pericolosità bassa: comprende le aree collinari basse su cui si sviluppano gli agglomerati urbani provvisti di una rete di smaltimento ed allontanamento delle acque meteoriche. In queste aree non ci sono notizie storiche di allagamenti o fenomeni di ristagno prolungato.

¾ Classe 3 – Pericolosità media:

• Sotto classe 3a – Pericolosità medio-bassa: comprende le aree, anche se costituite da depositi alluvionali o palustri, apparentemente non coinvolgibili da eventi di esondazione o sommersione, senza; si trovano inoltre in situazione di alto morfologico rispetto alla piana alluvionale adiacente, di norma a quote altimetriche superiori a 2 m rispetto al piede esterno dell’argine, o in mancanza di questo al ciglio di sponda e sono individuate su base morfologica e storica; le aree protette da opere idrauliche e messe in sicurezza per eventi con tempi di ritorno superiori ai 200 anni.

• Sotto classe 3b – Pericolosità medio-alta: comprende le aree di fondovalle per le quali vi sono notizie storiche di inondazioni e/o sono morfologicamente in situazione sfavorevole, di norma a quote altimetriche inferiori a 2 m rispetto al piede esterno dell’argine, o in mancanza di questo al ciglio di sponda e sono individuate su base morfologica e storica; le aree messe in sicurezza per eventi con tempi di ritorno inferiori ai 200 anni.

2

(24)

- 28 -

¾ Classe 4 – Pericolosità alta: comprende i corpi idrici, i corsi d’acqua, le casse di espansione/laminazione e le aree di pianura e fondovalle non protette da opere idrauliche e soggette ad esondazione o sommersione in occasione di eventi relativamente frequenti, cioè con tempi di ritorno inferiori a 20 anni; sono individuate su base morfologica, storica e da modelli idrologico-idraulici.

Qui di seguito è riportata la carta tematica riguardante la pericolosità idraulica; in essa sono sintetizzate le classi di criticità presenti nell’UTOE n°12 ed è indicato l’ambito “A1” di protezione assoluta che rappresenta i 10 mt dall’asse del fosso di inedificabilità da rispettare.

Come si può notare la porzione di terreno oggetto di studio risulta in prossimità del Torrente Tora e delimitata dal Fosso Fologno. Da quest’ultimo sarà dunque necessario ai fini dell’edificabilità adottare la fascia di rispetto di 10 mt di profondità dal suo asse.

Per quanto riguarda invece la classe di pericolosità cui è soggetta l’area in esame, proprio per la presenza dei suddetti corsi d’acqua, è stata rilevata una criticità medio-alta alla quale si intende ovviare a mezzo di opere idrauliche di protezione.

(25)

- 29 -

Carta Tematica: Pericolosità idraulica

ISOLA CASETTE FE RR OV IA P ISA VAD A P ISAN A LIVO RN ES E (N .2 06) CASA MARIGNANO IL TAVOLONE CASA DEL PINO I RENAI LE BUCHETTE PODERE MARIGNANO CASA LA CHIUSA TORA IL 13 LA TAVOLA PIANO DELL'ISOL R IO TAV OLA P. TAVOLA I 11.6 13.6 14.3 11.1 9.4 9.5 10.2 10.5 8.6 8.2 9.8 8.4 6.6 13.8 7.1 7.5 11.8 12.2 7.7 9.6 11.3 9.7 5.8 8.3 9.2 9.6 8.8 7.0 9.3 9.4 10.7 9.8 12.4 8.7 8.7 8.6 10.8 10.4 8.2 13.0 12.6 7.3 10.9 DE LLE COLLINE PER LIVO RNO PONTE DELLA TAVOLA P. LA 16 112052 FE RR O V IA A UT VILLA MARTELLI C. BIANCA C. VALLICELLA Poggio Sassatello FATTORIA DEL PALLONE CASA VALICO A PISA VALICO A PISA A P C. CECCONI SOD PODERI VALLE DI SOTTO CIMITERO S.P. DI FAUG LIA VALLE C. DEL DESERTO S .S. PIS AN A LIVO RN ES E 22.8 26.6 17.1 18.1 16.7 13.8 13.8 13.2 14.1 13.5 13.7 14.2 18.2 43.3 19.2 45.6 42.6 50.3 36.4 43.9 40.0 18.1 42.5 23.7 14.0 13.1 12.3 11.8 14.5 14.8 22.1 14.0 11.4 12.3 14.8 20.4 18.7 13.2 8.3 16.2 17.3 13.1 10.9 11.5 13.0 22.5 11.4 15.1 16.3 18.2 16.5 16.8 21.5 56.8 22.2 20.6 45.8 58.5 75.4 53.3 59.9 38.8 42.5 60.7 76.2 6 22.2 41.1 22.2 35.8 68.8 18.2 52.5 18.8 16.0 15.7 15.2 26.9 52.8 45.2 33.5 41.9 18.2 17.5 20.1 39.4 3 29.5 30.7 17.1 50.2 31.9 12.0 12.3 13.2 20.5 12.3 20.1 11.8 9.5 12.3 14.8 13.5 17.9 19.4 23.1 FO SSO FO LOG NO COLLESALVETTI FER R OV IA P ISA C E C IN A CERRETELLO COLLE ROMBOLI BADIA S.S . PIS AN A LIV OR NE S E (N.2 0 6) VILLA CARMIGNANI VILLA CELESIA LA FONTACCIA TO R R E N TE TO R A Poggio Alciaio 50 50 50 50 50 50 63.4 19.4 26.5 I POGGI PIANO DI COLLESALVETTI DIACCIONE LE COLOMBAIE P. VALLIBRANCI C. PARENTINI L A T A V O L A L E B CASA DEL PASTORE V IA ROMA

VIA VINCEN ZO MALENCHINI

V IA R O M A V IA U MB E RTO VIA GARIB ALD I EX FERR OVIA LIV ORNO CO LLES ALVET TI P. TAVOLA II CASA CARMIGNANI FR BADIA DI TABACCAIA R IO TA VOLA 1 2 12 9 8 4 7 6 5 14 11 13 16 10 15 17 18 19 20 21 3 UTOE n° 1 DENOMINAZIONE Biscottino 2 Lavandone 3 Case Rosse 4 Scolmatore 5 Colmata 6 Guasticce 7 Mortaiolo 8 Vicarello 9 Grecciano 10 Stagno 11 La Tanna 12 Collesalvetti 13 Colline livornesi 14 Castell'Anselmo 15 Torretta 16 Parrana S.Martino 17 Parrana S.Giusto 18 Crocino 19 Colognole 20 Le Case 21 Nugola

Unità Territoriali Organiche Elementari (UTOE) che compongono il Comune di Collesalvetti (Li)

Porto Azzurro Campo nell'Elba Isola di Capraia Collesalvetti Sassetta Rio nell'Elba Castagneto Carducci San Vincenzo Cecina Rosignano Marittimo Suvereto Marciana Marciana Marina Rio Marina Campiglia Marittima Portoferraio Bibbona Capoliveri Livorno Piombino Provincia di Livorno: i Comuni che ne fanno parte

CLASSE 1 - PERICOLOSITA' IRRILEVANTE Comprende le aree collinari e montuose distanti più di 10 mt da qualsiasi corso d'acqua. In queste aree di alto morfologico, sono giudicati impossibili gli eventi di esondazione, sommersione e ristagno prolungato. CLASSE 2 - PERICOLOSITA' BASSA Comprende le aree collinari basse su cui si sviluppano gli agglomerati urbani provvisti di rete di smaltimento e di allontanamento delle acque meteoriche. In queste aree non ci sono notizie storiche di allagamenti o fenomeni di ristagno prolungato.

CLASSE 3 - PERICOLOSITA' MEDIA Sottoclasse 3a- Pericolosità medio-bassa Comprende le aree apparentemente non coinvolgibili da eventi di esondazione o sommersione, anche se costituite da depositi alluvionali o palustri; le aree che si trovano in alto morfologico rispetto alla piana alluvionale adiacente di norma a quote altimetriche superiori a 2 mt rispetto al piede esterno dell'argine o in mancanza di questo al ciglio di sponda, e sono individuate su base morfologica e storica; le aree protette da opere idrauliche e messe in sicurezza per eventi con tempi di ritorno superiori a 200 anni. Sono inserite le aree P.I.1. Sottoclasse 3b- Pericolosità medio-alta Comprende le aree di fondovalle per le quali vi sono notizie storiche di inondazioni e/o sono morfologicamente in situazione sfavorevolete di norma a quote altimetriche inferiori a 2 mt rispetto al piede esterno dell'argine o in mancanza di questo al ciglio di sponda, e sono individuate su base morfologica e storica; le aree messe in sicurezza per eventi con tempi di ritorno inferiori a 200 anni. Sono inserite le aree P.I.2. Confine UTOE n°12

Porzione di terreno oggetto di studio LEGENDA

Strada regionale Centri abitati

Carta Tematica 4: Pericolosità idraulica – da Indagini Geologiche di supporto al P.S. (ai sensi della L.R.

(26)

- 30 -

1.4 Previsioni urbanistiche in atto: analisi del P.R.G. nel tempo 1.4.1 P.R.G. approvato con delibera del C.R. n° 3803 del 15/04/1976

Con il presente paragrafo si vuole fare un’analisi di quelle che sono state le previsioni urbanistiche del vecchio P.R.G. approvato nel 1976 in riferimento all’area oggetto di studio ed alle aree ad esso limitrofi.

Da una prima analisi risulta evidente come la suddivisione del territorio in zone omogenee fosse stata fatta in maniera grossolana. È in questo senso che mentre nei P.R.G. più recenti il territorio viene classificato in modo dettagliato andando a delineare non solo

le macro aree omogenee3 (A, B, C, D, E) ma anche sottoclassi di macroaree, il P.R.G. in

esame si limita a dare indicazione di quali fossero le aree omogenee presenti.

Qui di seguito è riportata la classificazione che il P.R.G. del 1976 fa della porzione di terreno oggetto di studio e delle aree limitrofi. In essa vengono portate alla luce le potenziali aree di progetto per piccola industria e artigianato e le stesse aree presenti allo stato attuale (DA). Sono indicati lo stato attuale e di progetto delle strade, lo stato attuale della linea ferroviaria Pisa-Cecina con indicazione della fascia di rispetto da tenere ed infine gli edifici presenti per lo svolgimento di attività legate all’agricoltura.

Non compaiono in questa suddivisione previsioni riguardanti la presenza di parcheggi, di aree a verde pubblico attrezzato e di aree di interesse generale che saranno invece prese in considerazione ed analizzate negli strumenti urbanistici più recenti.

Il P.R.G. da poi indicazione di quella che deve essere l’altezza massima degli edifici produttivi (mt), dell’indice di edificabilità territoriale inteso come volume realizzabile per unità di superficie territoriale interessata dall’intervento edificatorio (mc/mq) e delle distanze minime che devono essere garantite rispetto agli spazi di uso pubblico adiacenti e non (mt).

La porzione di terreno oggetto di studio rientra nell’area di progetto per piccola industria e artigianato. L’area potenzialmente edificabile risulta assai ridotta per la presenza della fascia di rispetto derivante dalla ferrovia; essa, come vedremo nei paragrafi successivi, sarà ridotta da 30mt a 19mt.

(27)

- 31 -

P.R.G. approvato attraverso delibera del Consiglio Regionale n°3803 del 15/04/1976 (il P.R.G. è stato adottato il 30/12/1975 attraverso delibera del Consiglio Regionale)

Legenda

F3: Stato attuale della ferrovia

(con indicazione della fascia di rispetto)

F2: Indicazione di progetto delle strade

F2: Stato attuale delle strade

INF R AS TRUTTURE PRO DUZIO NE

DA: Potenziale area di progetto per

piccola industria e artigianato

E: Edifici per lo svolgimento di

attività legate all'agricoltura

DA: Piccola industria e artigianato

presenti allo stato attuale

If: Rapporto massimo di volume e superficie netta del suolo

De: Distanza minima dai limiti del suolo adiacenti spazi di uso pubblico (mt) H: Altezza massima (mt)

Sn: Superficie netta minima del suolo (mq)

Di: Distanza minima dai limiti del suolo non adiacenti spazi di uso pubblico (mt)

0.01 8.00 7.50 7.50 2.50 7.50 7.50 7.50 7.50 -- -S.S . Pis a na L ivo rnes e (n °206 ) F os so F olo gno F erro via P is a C ecin a Tora Ferro via Livorn o C ollesa lve tti VIA N AP OLI

PORZIONE DI TERRENO OGGETTO DI STUDIO

(28)

- 32 -

1.4.2 P.R.G. approvato con delibera del C.R. n° 3825 del 15/04/1985

Il Piano Regolatore approvato nel 1985 delinea, rispetto al precedente piano, maggiore attenzione nell’individuazione di quelli che sono gli spazi destinati a parcheggio, quelli destinati a verde pubblico attrezzato e nei riguardi delle zone di interesse generale.

A tal fine suddette aree vengono individuate, localizzate sulla carta e di esse viene fatto un dimensionamento di massima in relazione al bacino di utenza e alle funzioni dislocate sul territorio.

La carta riportata qui di seguito evidenzia le zone di interesse generale attrezzate (denominate G5), quelle semplicemente di interesse generale, le zone per insediamenti produttivi (D2) all’interno delle quali rientra la porzione di terreno oggetto di studio, le aree di verde pubblico attrezzato con eventuali alberature (F3), il verde privato, i parcheggi pubblici e privati, la ferrovia e la relativa fascia di rispetto ed infine quelli che sono i confini del comunali.

Tale strumento urbanistico, a differenza del precedente piano regolatore, mostra una maggiore attenzione nel tener conto delle problematiche relative alla presenza delle opere di urbanizzazione. È in questo senso che al fine di rendere un terreno inedificato idoneo ad accogliere, nel caso specifico un insediamento produttivo, devono essere previste opere di urbanizzazione primaria e secondaria atte a costituire l’insieme dei servizi, delle aree e delle opere necessarie a rendere rispettivamente edificabile un’area e

possibile la vita civile, pubblica, collettiva e di relazione degli abitanti4.

L’area di terreno oggetto di studio rientra nella zona denominata dal P.R.G. per insediamenti produttivi D2, inoltre una porzione di terreno ricade in area cui è prevista la realizzazione di verde pubblico attrezzato con alberature F3.

(29)

- 33 -

P.R.G. approvato attraverso delibera del Consiglio Regionale n°3825 del 15/04/1985 (il P.R.G. è stato adottato nel 1982 attraverso delibera del Consiglio Regionale)

D2

P

F3

G5 Pr

F3: Verde pubblico attrezzato e alberature G5: Zone di interesse generale attrezzate

D2: Zone per insediamenti produttivi

P Parcheggi pubblici e privati

F11: Ferrovia e relativi vincoli

Pr Verde privato P P D2 D2 D2 F3 F3 D2

Porzione di terreno oggetto di studio

D2 D2 P D2 Confine comunale G5 D2 Fo ss o F olo gno F erro via P isa C ecin a Tora Ferro via Livorn o C ollesa lve tti VIA IL VIO NE VIA G ENO VA VIA FIR EN ZE VIA BOL OGNA VIA EU RO P A VIA IL VIONE VIA N APOL I Legenda S.S . P isa na L ivor nese ( n°20 6)

Zone di interesse generale

(30)

- 34 -

1.4.3 P.R.G. approvato nel 1998

Tale strumento delinea le previsioni urbanistiche più recenti e attualmente in atto che caratterizzano il Comune di Collesalvetti (Li).

Le previsioni fissate dal piano risultano più dettagliate tant’è che ciascuna area omogenea risulta caratterizzata da ulteriori classificazioni. In questo senso la carta che segue riporta aree per insediamenti produttivi (D) che riguardano il risanamento conservativo (D1), le zone per insediamenti produttivi locali sature o di completamento (D2.A), le zone per insediamenti produttivi locali di recupero e riqualificazione (D2.B) e le zone per insediamenti produttivi locali di espansione (D2.C).

Il P.R.G. da poi indicazioni sulla delimitazione delle zone di interesse storico (A), delle zone per attrezzature pubbliche di interesse generale (F3.A e F3.B), delle aree a verde pubblico attrezzato con alberature (F5), delle zone di interesse generale (G4), delle aree in cui insiste verde privato e delle aree a parcheggio pubblico e privato.

Sono evidenziati inoltre i percorsi pedonali e ciclabili (F9), la linea ferroviaria Pisa-Cecina e i relativi vincoli e tutte le fasce di rispetto che riguardano nello specifico la ferrovia, il depuratore, l’acquedotto e la presenza di corsi d’acqua a rischio esondazione.

La porzione di terreno oggetto di studio risulta far parte della zona per insediamenti produttivi locali di recupero e riqualificazione (D2.B) e si presenta vincolata per la presenza del depuratore comunale, del Fosso Fologno a rischio medio-alto di esondazione e della ferrovia. Il P.R.G. prevede entro i limiti della suddetta area anche la sistemazione di aree per attrezzature pubbliche di interesse generale.

Il P.R.G. inteso come strumento di gestione dell’assetto del territorio, presenta negli anni caratteristiche differenti e va perfezionandosi nel tempo. È in questo senso che tale strumento va articolandosi prendendo in esame un sempre crescente numero di

problematiche e tenendo conto di standards urbanistici ed edilizi5 nel dimensionamento del

piano stesso al fine di evitare un sottodimensionamento delle previsioni inerenti i servizi pubblici e un sovradimensionamento, nello specifico, di insediamenti produttivi a scapito della qualità insediativa ed edilizia.

(31)

- 35 -

P.R.G. approvato nel 1998 contenente l’adeguamento alle prescrizioni Regionali (il P.R.G. è stato adottato attraverso delibera del Consiglio Regionale n°270 del 02/12/1994)

F3B D2C P P P D2C D2.B1 D2.A D2.A D2.A D2.B F3A D2A D2C G4 Pr D2A Legenda

Delimitazione zone di interesse storico A

D2.A: Zone per insediamenti produttivi

locali satutre o di completamento

D2.B: Zone per insediamenti produttivi

locali di recupero e riqualificazione

D2.C: Zone per insediamenti produttivi

locali di espansione

F3.A: Zone per attrezzature pubbliche

di interesse generale

F3.B: Zone per attrezzature pubbliche

di interesse generale

F5: Verde pubblico attrezzato e alberature

G4: Zone di interesse generale

P Parcheggi pubblici e privati

F9: Percorsi pedonali e ciclabili

F11: Ferrovia e relativi vincoli

H1: Rispetto ferrovia H2: Rispetto depuratore H3: Rischio idraulico H3: Rispetto acquedotto Pr Verde privato D1: Risanamento conservativo F osso F ologn o F erro via Pis a C ecin a Tora Ferro via Livo rno C ollesa lve tti Casa La Chiusa VIA IL V IO NE VIA G ENO VA V IA F IR EN ZE VIA BOLO GNA VIA EUR OPA LOC. LA CH IUSA VIA IL VIONE VIA NAP OLI S.S . Pis ana Livo rnes e (n °206 )

Porzione di terreno oggetto di studio

(32)

- 36 -

1.5 Consistenza attuale dell’area oggetto di studio 1.5.1 Gli edifici esistenti e le funzioni in essi esplicate

La porzione di terreno oggetto di studio è inserita nella zona omogenea D2,

denominata dal P.R.G. vigente del Comune di Collesalvetti (Li), come area per insediamenti produttivi.

Nell’analizzare la consistenza attuale dell’area in cui il complesso edilizio in esame andrà ad inserirsi sono stati rilevati gli edifici a oggi presenti in zona e sono state analizzate le funzioni in essi esplicate.

Qui di seguito è riportata una planimetria con indicazione di quelli che sono stati gli edifici presi in esame per l’analisi condotta; in particolare gli edifici tratteggiati di verde rappresentano i capannoni ad uso artigianale-industriale-commerciale, l’edificio tratteggiato in rosso rappresenta un capannone ad oggi sfitto ed infine l’edificio tratteggiato in rosa è rappresentativo di edifici ante 1880 soggetti a risanamento conservativo.

Nello specifico, essendo i capannoni artigianali-industriali-commerciali strutturati secondo ampi complessi all’interno dei quali vengono poi riconosciute svariate attività diverse e indipendenti tra loro, si ritiene opportuno dare indicazione più precisa di quelle che sono le funzioni svolte all’interno di ciascun complesso anche per avere un’idea di tutte quelle che sono le attività presenti in zona.

Edificio 1:

l’edificio sembra non essere di recente costruzione e risulta caratterizzato dalla presenza di svariati locali alcuni dei quali occupati da attività per lo più artigianale, altri ad oggi sfitti. In esso sono inglobate alcune abitazioni di proprietà dei gestori del lavoro nelle diverse officine.

A

C

D

E

F

H

B

G

Edificio 1

(33)

- 37 -

In particolare il complesso ospita le seguenti attività:

A. Bartolini srl: spedizioni a mezzo di corriere espresso; B. PM: gru idrauliche;

C. Raniero: carrelli elevatori; D. Abitazioni;

E. Rinaldi: impresa generale di trasporti; F. Garden Idea: officina meccanica;

G. S.G. Elettromeccanica: officina elettromeccanica e abitazione; H. Autoservice P.F.: officina meccanica.

Edificio 2:

l’edificio non è di recente costruzione e risulta caratterizzato dalla presenza di svariati locali occupati da attività artigianali. Si contano numerosi i locali sfitti.

In particolare il complesso ospita le seguenti attività:

A. 3 System srl: lavorazioni meccaniche; B. Superfici srl: pavimenti, rivestimenti, arredo

bagno;

C. Macchia srl: impermeabilizzazioni; Edificio 2

D. Auto B: carrozzeria, autofficina, soccorso stradale; E. TSS Toscana Special Service: corriere espresso;

Edificio 3: l’edificio risulta caratterizzato dalla presenza di due attività:

A. Impianti elettrici MVM srl Unip: montaggio

elettromeccanico cabine mt, bt, cablaggio quadri,

impianti elettrici industriali, impianti eolici, fotovoltaici; B. Forniture oleodinamiche srl: produzione di tubi

oleodinamici e articoli tecnici industriali.

Edificio 3 A C D E B A B

(34)

- 38 -

Edificio 4: anche quest’edificio risulta caratterizzato dalla presenza di due attività:

A. Martini Snc: carrozzeria;

B. Italservice Snc: officina meccanica.

Edificio 4

Edificio 5: l’edificio risulta caratterizzato dalla presenza delle seguenti attività:

A. Gruppo pneuservice: pneumatici; B. Vitarelli Glass: vetreria.

Edificio 5

Edificio 6: l’edificio è caratterizzato dalla presenza di un’unica attività; trattasi di un ingrosso di generi alimentari e vari;

Edificio 7: l’edificio risulta ospitare un negozio di articoli sportivi; Edificio 8: l’edificio è un cantiere di costruzioni nautiche

Edificio 9: l’ampio edificio si occupa di lavorazioni e commercio di legnami e prodotti derivati.

Qui di seguito è riportata la planimetria dell’area in esame e degli edifici che vanno a caratterizzare le zone limitrofi. Alcune fotografie risultano essere indicative di quelli che sono ad oggi gli elementi che maggiormente caratterizzano la porzione di terreno oggetto di studio. In questo senso esse delineano la presenza del depuratore comunale, l’area ecologica del Comune di Collesalvetti, la presenza del Fosso Fologno, del capannone artigianale di proprietà del privato in corso di costruzione e in ultimo la linea ferroviaria Pisa-Cecina che delimita appunto l’area in esame.

Vengono inoltre indicati i parcheggi di pertinenza delle diverse attività presenti nella zona, il parcheggio dei mezzi di trasporto Atl, l’importante via di comunicazione che

B

A

A

(35)

- 39 -

è la S.S. n°206 Pisana Livornese ed infine i possibili percorsi che devono essere seguiti per raggiungere dalla suddetta via la porzione di terreno oggetto di studio e viceversa la S.S. n°206 dal l’area in esame.

Figura 2: Consistenza attuale dell’area oggetto di studio e delle aree limitrofi

S.S . P isan a Li vorn ese (n°2 06 ) Fo ss o F olo gno F erro via P isa C ecin a Tora Fe rro via Liv orno C ollesa lvetti Casa La Chiusa VIA IL VIO NE VIA G EN O VA VIA FIR ENZE VIA BO LOGN A V IA E UR O PA LOC. LA CHIUSA P VIA IL V IONE VIA N AP OLI A) Il depuratore

B) L'area ecologica del Comune

C) Il fosso

D) Il capannone artigianale di proprietà

del privato in corso di realizzazione

E) La ferrovia Pisa-Cecina 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Patl Patl Legenda

Area ecologica del Comune Depuratore

Porzione di terreno oggetto di studio

P Parcheggio di pertinenza delle attività

Capannonne in costruzione di proprietà del privato

Capannone attualmente sfitto Edifici ante 1880 soggetti a risanamento conservativo Capannoni aventi destinazione artigianale - industriale - commerciale

Patl

Senso di percorrenza delle automobili per raggiungere l'area oggetto di studio dalla S.S. Pisana Livornese (n°206) Senso di percorrenza delle automobili per raggiungere la S.S. Pisana Livornese (n°206) dall'area oggetto di studio

Ferrovia Pisa-Cecina Fosso

Figura

Foto 6: Parrana S.Martino: vista panoramica
Figura 1: P.R.G. approvato nel 1976 riguardante la porzione di terreno oggetto  di studio e le aree limitrofi
Figura 2: P.R.G. approvato nel 1985 riguardante la porzione di terreno oggetto  di studio e le aree limitrofi
Figura 3: P.R.G. approvato nel 1998 riguardante la porzione di terreno oggetto  di studio e le aree limitrofi
+2

Riferimenti

Documenti correlati

Misure di contenimento del contagio per lo svolgimento delle attività produttive industriali e commerciali: il decreto prescrive il rispetto del protocollo

Per il dettaglio delle voci di spesa le Parti fanno riferimento al precitato piano economico finanziario allegato, che forma parte integrante del presente Accordo (Allegato 2).

Lgs 50/2016 per la realizzazione di un intervento di formazione finalizzato a sviluppare la collaborazione e l'integrazione interna tra

Materiale elettrico di consumo (ad esclusione di quanto previsto nel contratto nazionale RS Components) Condizionatori monosplit per uffici e laboratori. Gas criogenici

4. si assicura il monitoraggio del perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e il controllo degli impatti. Il Piano o Programma sottoposti a VAS possono essere di

104 foglio 2: edificio costituito da pilasti in mattoni pieni faccia a vista, pareti laterali in laterizio intonacate, copertura in coppi, in discreto stato di

 Dichiarazione sostitutiva di atto notorio da parte del rappresentante legale dell’Ente Privato presso il quale è maturata esperienza professionale nell’ambito dei servizi rivolti

In questo caso sì ho utilizzato un diverso dal sei di sconto per ogni flusso di cassa, quando la curva dei rendimenti è relativamente piatta questa differenza tra i tassi di