COMUNE DI PORTICI Regione Campania
Provincia di Napoli
Piano Urbanistico Comunale L.R. 16/2004
INFRASTRUTTURAZIONE, MOBILITÀ E FRUIZIONE DEL TERRITORIO Relazione
Raggruppamento Temporaneo di Professionisti prof. arch. Carlo Gasparrini (Capogruppo)
arch. Mirella Fiore arch. Cinzia Panneri Consulenza
Ing. Vincenzo Cerreta (D’Appolonia S.p.A.)
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INDICE
1. IL SISTEMA DELL’ACCESSIBILITÀ: LE INFRASTRUTTURE ... 3
1.1 INFRASTRUTTURE STRADALI ... 3
1.2 INFRASTRUTTURAZIONE FERROVIARIA ... 4
1.2.1 La stazione RFI di Portici/Ercolano ... 5
1.2.2 La stazione Circumvesuviana di Portici Bellavista ... 6
1.2.3 La stazione Circumvesuviana di Portici Via Libertà ... 6
1.3 TRASPORTO PUBBLICO... 6
1.4 LE AREE DI SOSTA ... 6
1.5 SPOSTAMENTI NON MOTORIZZATI ... 7
1.6 VIE DEL MARE ... 7
1.7 LA PORTUALITÀ TURISTICA ... 7
1.8 AEROPORTO ... 8
2. DOMANDA DI MOBILITÀ ... 9
3. CRITICITÀ EMERGENTI ... 12
4. SVILUPPI FUTURI ... 13
4.1 REALIZZAZIONE DI UN’ISOLA AMBIENTALE ... 13
4.1.1 Interventi per la costruzione dell’Isola Ambientale ... 14
4.1.2 Le fasi di costruzione dell’Isola Ambientale ... 14
4.1.3 Fase I – Isola ambientale ... 15
4.1.4 Fase II – Isola ambientale ... 16
4.1.5 Fase III – isola ambientale ... 16
4.2 POLITICA DELLA SOSTA ... 16
4.3 REALIZZAZIONE DI NODI DI INTERSCAMBIO ... 18
4.4 INCENTIVAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO ... 18
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1. IL SISTEMA DELL’ACCESSIBILITÀ: LE INFRASTRUTTURE
Il territorio comunale di Portici, chiuso tra i comuni di Ercolano e San Giorgio a Cremano, si estende su una superficie di circa 4,52 kmq ed ha un perimetro di circa 13 Km.
La crescita urbana di Portici è stata condizionata dalla presenza di infrastrutture per la mobilità a scala territoriale che via via hanno occupato il territorio comunale in senso longitudinale:
l’antica Strada Regia per le Calabrie (poi Miglio d’Oro);
l’autostrada A3 Napoli–Salerno;
la tratta Napoli-Salerno delle Ferrovie dello Stato;
la tratta Napoli-Torre Annunziata della Circumvesuviana.
Queste infrastrutture hanno, di fatto, tranciato il territorio comunale in settori longitudinali, ciascuno dei quali, negli ultimi cinquant’anni, ha maturato una propria differenza e quasi indifferenza rispetto agli altri settori vicini. Questo fenomeno, senz’altro favorito dallo scarso sviluppo di strade di penetrazione trasversali, ha interessato la parte di territorio che va dal mare all’autostrada.
1.1 INFRASTRUTTURE STRADALI
Viabilità autostradale
L’Autostrada A3 attraversa il territorio di Portici e scorre parallelamente alla costa. L’autostrada in questo tratto è dotata di due corsie per senso di marcia (sono in corso i lavori per la costruzione della terza corsia).
L’autostrada è collegata al centro abitato mediante i caselli:
Ercolano-Portici per i veicoli provenienti da Salerno;
Portici per i veicoli provenienti da Napoli;
Ercolano per i veicoli provenienti da Napoli.
Figura 1: Infrastrutture principali nell’area vesuviana
PORTICI
Strade Provinciali Strade Statali Autostrada Line
Linea Ferroviaria Metropolitana Portici
Napoli
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Viabilità urbana
La rete stradale, che serve il comune di Portici, presenta caratteristiche eterogenee e una gerarchizzazione degli assi viari non chiaramente leggibile e con connessioni scarsamente efficaci.
In particolare, gli assi di connessione longitudinali, ovvero nella direzione di sviluppo della linea di costa, sono caratterizzati da una sezione stradale ragionevole, per quanto soggetta a notevoli condizioni di disturbo locali, e da uno sviluppo prevalentemente rettilineo e in piano.
La principale via di comunicazione intercomunale è corso Garibaldi. Il corso Garibaldi, che attraversa longitudinalmente tutto il territorio e prosegue con il nome di corso Resina a Ercolano, ha acquisito nel corso del tempo le caratteristiche di una strada urbana. È principalmente lungo questo asse, antica Strada Regia per le Calabrie poi Miglio d’Oro, che si è sviluppato fittamente il tessuto edilizio. Qui sono presenti edifici densamente abitati da fasce di popolazione socialmente debole, con problematiche di spinto abusivismo edilizio e di superfetazioni verticali ed orizzontali.
Lungo questo asse vi è la Reggia di Portici e numerose ville del 1700, di notevole valore storico artistico.
Tra gli assi urbani che connettono il centro storico con le aree più interne in senso trasversale vi sono via Armando Diaz e via Libertà.
1.2 INFRASTRUTTURAZIONE FERROVIARIA
Il Comune di Portici è attraversato dalla linea ferroviaria Napoli-Salerno, caratterizzata da linea a doppio binario e trazione elettrica, e dalla linea Circumvesuviana Napoli–Sorrento e Napoli–
Poggiomarino. Le linee si inseriscono nel sistema ferroviario campano secondo lo schema riportato in Figura 2.
L’utilizzo della ferrovia (RFI e Circumvesuviana) è legato quasi esclusivamente ai flussi di scambio ed attraversamento della città, in particolare per i collegamenti con Napoli da un lato e con Salerno (per RFI) e la Penisola Sorrentina e Poggiomarino (per la Circumvesuviana) dall’altro.
Trascurabili, invece, sono i flussi di scambio tra le due fermate della Circumvesuviana all’interno del comune.
5 Figura 2: Schema Rete Ferroviaria Campana
1.2.1 La stazione RFI di Portici/Ercolano
La stazione Portici/Ercolano, ubicata sulla costa del comune di Portici, di fronte al porticciolo del Granatello, porta anche il nome di Ercolano, poiché serve anche l’omonima città, il cui centro si trova a poca distanza da essa. Attualmente la stazione è composta da due binari passanti, muniti di due banchine, le quali sono collegate tramite una passerella sui binari poiché non c'è lo spazio per costruire un sottopassaggio: infatti, la seconda banchina, che è di ridotte dimensioni, si collega direttamente al molo del porto e, quindi, al mare. Poco dopo la stazione, in direzione Salerno, è presente un terzo binario, che viene usato per i diversi incroci tra i treni: nella stessa zona è possibile vedere anche diversi binari sia tronchi che passanti a servizio dello scalo merci ormai dismesso.
Nella stazione di Portici, il traffico passeggeri è formato da numerosi pendolari verso Napoli e Salerno, ma anche da studenti che arrivano a Portici con il treno, essendo la città sede universitaria. Nella stazione fermano diverse tipologie di treni (metropolitani, regionali ed interregionali) con diverse destinazioni, specie per Napoli Centrale, Napoli Campi Flegrei, Salerno, Castellammare di Stabia e Cosenza. Non vi fermano Intercity ed Eurostar.
Portici
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1.2.2 La stazione Circumvesuviana di Portici Bellavista
La stazione di Portici Bellavista è una delle stazione della Circumvesuviana che serve il comune di Portici: la stazione si trova sulle linee Napoli–Poggiomarino e Napoli–Sorrento.
La stazione è dotata di una sorta di piccolo fabbricato viaggiatori, che si trova sospeso sulla linea ferroviaria sottostante. Nel fabbricato trova posto la biglietteria.
Il movimento passeggeri della stazione è di circa 3.500 passeggeri al giorno, soprattutto a livello pendolare verso Napoli. Inoltre, essendo Portici sede universitaria, la stazione è frequentata da numerosi studenti.
1.2.3 La stazione Circumvesuviana di Portici Via Libertà
La stazione di Portici Via Libertà è una stazione della Circumvesuviana, posta sulla linea Napoli–
Poggiomarino, a servizio del comune di Portici. È stata aperta negli anni settanta del XX secolo, in concomitanza con i lavori di interramento della Circumvesuviana, sostituendo così la vecchia stazione.
La stazione ha 2 binari, entrambi passanti per il servizio passeggeri.
Nella stazione fermano tutti i treni eccetto i direttissimi e le destinazione sono Napoli Porta Nolana (dal binario 1) e Sorrento e Poggiomarino (dal binario 2).
Il traffico passeggeri è buono nell'intero arco della giornata ed è soprattutto a livello pendolare.
1.3 TRASPORTO PUBBLICO
Per quel che riguarda l’offerta di trasporto collettivo su gomma, numerose sono le linee suburbane che collegano la città con la vicina Napoli, oltre a servizi di collegamento con le città limitrofe. Le linee di TPL gestite dall’Azienda Napoletana Mobilità (ANM) con fermate sul territorio di Portici sono sette, di cui alcune garantiscono un collegamento diretto con Napoli, mentre altre collegano Portici con i comuni limitrofi di Ercolano, Torre del Greco e San Sebastiano al Vesuvio.
Dall’esame della struttura topologica della rete ANM, emerge una discreta copertura del territorio.
Va però sottolineato che soltanto in corrispondenza degli assi di Corso Garibaldi si realizza una frequenza di servizio cumulativa corrispondente ad un servizio su gomma urbano di prestazioni elevate. Le linee di connessione in senso trasversale sono, invece, caratterizzate da frequenze di servizio piuttosto basse e tempi di percorrenza elevati.
Va segnalata inoltre una totale assenza di coordinamento temporale tra gli orari dei servizi ANM e quelli ferroviari di Circumvesuviana, in entrambe le stazioni sul territorio comunale.
L’offerta di trasporto collettivo su gomma comunale conta su i servizi di Vesuviana Mobilità, che serve il territorio del comune con il servizio Portici-Torre del Greco, quindi in sovrapposizione perfetta con alcune delle linee ANM.
Nonostante la presenza di tali linee di collegamento di trasporto pubblico, soltanto il 4% degli spostamenti avviene sfruttando questa modalità; la domanda è costituita per lo più da studenti.
I problemi del trasporto pubblico sono legati principalmente ad una completa assenza di integrazione con i servizi di movimentazione passeggeri sub-urbani e ad una bassa qualità del trasporto, dovuta soprattutto alla non certezza dei tempi.
Va sottolineato anche che la maggior parte delle linee di trasporto pubblico su gomma transitano per Corso Garibaldi, quindi, gli autobus non riescono a servire l’utenza localizzata nelle zone interne del comune di Portici.
1.4 LE AREE DI SOSTA
Attualmente nella Città di Portici si possono identificare due diverse tipologie di parcheggio:
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parcheggi pubblici (n. 2);
parcheggi pertinenziali.
Sono in fase di progettazione sei parcheggi in project financing, con un minimo del 65% per uso pubblico.
Tutti questi parcheggi, sommati a quelli pertinenziali in progettazione o realizzazione, dovrebbero permettere di liberare le strade dalla presenza di veicoli in sosta e quindi permettere di aumentare la capacità veicolare della rete stradale di Portici.
1.5 SPOSTAMENTI NON MOTORIZZATI
Il Comune di Portici, al momento, non ha piste ciclabili ma ha realizzato un sistema di Bike Sharing che al momento non è ancora operativo.
Gli interventi a favore della mobilità ciclistica (eventualmente favorendo l’uso di biciclette a pedalata assistita) sono sicuramente da incentivare per gli effetti benefici sulla congestione e l’inquinamento e sulla salute umana, nella prospettiva che vede la bicicletta non solamente come un mezzo per lo sport e il turismo ma anche come un mezzo di trasporto competitivo sulle distanze di 3-5 km.
Gli utenti sottolineano che le possibilità di affermazione della bici come mezzo di trasporto è legata alla presenza di una rete di piste ciclabili e non solo di infrastrutture singole, all’adozione di standard tali da garantire l’incolumità dei ciclisti e alla riduzione degli episodi di microcriminalità che hanno come vittime gli utenti delle due ruote.
1.6 VIE DEL MARE
Portici è una delle fermate che il Metrò del Mare effettua lungo la linea di collegamenti marittimi nel Golfo di Napoli e che congiunge i porti della Baia partenopea. Lo scalo, grazie al servizio di trasporto fornito dal Metrò del Mare, è ben collegato con le principali località della Penisola Sorrentina e con Positano e Amalfi, raggiungibili in poco tempo e in modo confortevole.
Il servizio ha una valenza prettamente turistica, ma risulta sensibilmente sottoutilizzato anche in conseguenza del numero di corse/giorno estremamente ridotto.
In termini potenziali, il servizio costituisce, invece, una notevole opportunità di rilancio turistico del Comune, soprattutto se si confrontano i tempi di percorrenza con quelli offerti dalle modalità di trasporto concorrenti.
Purtroppo questo anno (2011), la Regione Campania per problemi di bilancio ha eliminato alcune linee del metrò del mare tra cui la Napoli–Sorrento con le fermate di Portici e di Ercolano.
1.7 LA PORTUALITÀ TURISTICA
Il bacino del Granatello rappresenta uno dei più significativi elementi di natura “storico-ambientale”
presenti all’interno del territorio comunale. Oggi il porto ha circa 50 ormeggi destinati alla nautica da diporto, con una utenza di tipo stagionale (80%).
Il Comune di Portici individua nella portualità turistica e nel turismo nautico uno dei settori di maggior sviluppo economico e sociale, capace di rappresentare un’interessante fonte di occupazione locale stabile e qualificata e, a tal fine, intende promuovere interventi nei settori specifici, coerentemente con gli obiettivi della programmazione regionale. Tali interventi saranno finalizzati allo sviluppo equilibrato ed armonico della nautica da diporto e del turismo nautico nel territorio comunale, opportunamente interconnesso in funzione sinergica con gli altri “turismi”
(balneare, culturale, congressuale, naturalistico, etc.).
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1.8 AEROPORTO
L’aeroporto di riferimento per il comune di Portici è quello di Capodichino, posto nella parte Nord- Orientale del capoluogo regionale. Il tempo necessario per raggiungere lo scalo napoletano è di circa 30 minuti.
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2. DOMANDA DI MOBILITÀ
Nel presente paragrafo sono riportati dati raccolti relativi alla domanda di trasporto e di mobilità espressa.
In Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. è indicato un inquadramento del sistema di mobilità mediante la mappa tematica riportante i tempi medi di percorrenza necessari per raggiungere il Comune di Portici dai comuni limitrofi. I tempi sono espressi in minuti e sono stati calcolati utilizzando un software per il calcolo dei tempi e degli itinerari stradali.
Figura 3: Mappa delle isocrone
Dai dati ISTAT sul pendolarismo si evince che si registrano circa 14.000 spostamenti di scambio con i Comuni limitrofi, e di questi 11.600 sono spostamenti in uscita mentre 2.400 in entrata dalla città. La maggior parte degli spostamenti di scambio in uscita avviene con Napoli (61%), San Giorgio a Cremano (9%), Ercolano (7%), invece gli spostamenti in entrata nel comune di Portici provengono da Napoli (12%) Ercolano (10%) e San Giorgio a Cremano (8%). Dall’analisi di questi dati risulta chiaramente che Portici è un polo generatore di spostamenti e attrae pochissimi spostamenti dai comuni limitrofi.
Di seguito sono riportate le mappe tematiche che evidenziano i comuni limitrofi che contribuiscono alla generazione dei flussi di traffico ed alla loro attrazione.
10 Figura 4: Pendolarismo in uscita da Portici
Figura 5: Pendolarismo in entrata a Portici
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Una dettagliata analisi della domanda di mobilità del comune di Portici è contenuta nel Piano Urbano del Traffico (PUT), dal quale si evince che gli spostamenti dall’interno verso l’esterno sono paragonabili agli spostamenti che avvengono all’interno del territorio comunale e che, vista la esigua estensione della rete viaria, le principali strade del comune nelle ore di punta sono congestionate.
Gli spostamenti di scambio si attestano intorno all’8% e interessano principalmente Corso Garibaldi.
Figura 6: Spostamenti percentuali Matrice Origine-Destinazione
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3. CRITICITÀ EMERGENTI
Le criticità che sono emerse dall’analisi della rete di trasporto del Comune di Portici sono:
Scarsa fluidità del traffico veicolare dovuta sia all’alta densità di auto sia alla bassa capacità degli archi stradali (la rete stradale è occupata soprattutto da veicoli in sosta che riducono notevolmente la capacità stradale);
Carenza di aree di sosta;
Mancanza di adeguati nodi di interscambi tra il trasporto pubblico e quello privato sia gomma-gomma che gomma-ferro;
Scarso utilizzo del trasporto pubblico sia su gomma che su ferro;
Commistione dei flussi di veicolari “interni” con quelli di attraversamento, soprattutto su Corso Garibaldi. Ne conseguono rilevanti problemi di congestione.
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4. SVILUPPI FUTURI
4.1 REALIZZAZIONE DI UN’ISOLA AMBIENTALE
Gli interventi inerenti la mobilità del Comune di Portici sono indirizzati a moderare la preminenza dell’automobile ed a ridurre il traffico, cercando di instaurare una pacifica convivenza tra autoveicoli, biciclette e pedoni. La presenza dell’autovettura sulle strade urbane, infatti, determina oggettive condizioni di difficoltà sia a camminare che a pedalare per tutti gli utenti, in particolare per quelli più deboli (anziani, bambini, portatori di handicap). Questo disequilibrio determina anche lo svuotamento della strada e dei quartieri da elementi di vita comune e di socialità diffusa. Tale svuotamento, a sua volta, concorre ad aggravare la percezione di bassa vivibilità e di limitata sicurezza che si avverte normalmente in alcune situazioni urbane.
Tenendo conto delle criticità individuate, si evidenzia come una possibile soluzione possa essere rappresentata dalla realizzazione di un’Isola Ambientale. I progetti delle Isole Ambientali nascono, infatti, dalla volontà di affrontare i problemi del traffico con un “approccio globale”, considerando la natura della città, il suo impianto urbanistico e la sua configurazione e forma, ma, anche il suo inserimento nell’area metropolitana di Napoli e specialmente sul versante vesuviano costiero.
Per risolvere tali problemi occorrono risposte strutturate, che agiranno sul medio e lungo periodo, ed articolate su più livelli.
Il presupposto che si pongono tali programmi è la necessità di porre ordine all’uso della rete stradale da parte degli autoveicoli, che si riflette sulla perdita di identità di molti luoghi emergenti della città. Tra gli obiettivi principali vi sono il recupero ambientale dei quartieri e la realizzazione di una maggiore sicurezza stradale.
Si colloca, quindi, in primo piano, la prevalenza della mobilità dei pedoni e delle biciclette sulle altre componenti veicolari, ed il recupero dello spazio urbano a favore di una mobilità locale che, all’interno delle isole, può svolgersi in continuità.
Con la realizzazione dell’Isola Ambientale di Portici si intendono, pertanto, realizzare degli spazi urbani che migliorino la qualità della vita dei residenti. La strada, il cui spazio sarà redistribuito equamente tra i vari fruitori, che godranno tutti di pari diritti, non solo sarà più sicura, ma anche più piacevole, grazie anche ad una particolare cura dell’arredo urbano.
La realizzazione di un’Isola Ambientale sancisce, inoltre, la prevalenza della mobilità del pedone e della bicicletta (mobilità lenta) sulle altre componenti veicolari, rendendo possibile un recupero dello spazio urbano a favore della mobilità locale che, all’interno delle isole, deve svolgersi in piena sicurezza.
L’Isola Ambientale si attuerà principalmente attraverso la definizione di una appropriata gerarchia di rete locale e di disciplina della circolazione.
La forte specializzazione delle strade garantisce un più corretto utilizzo degli spazi e la possibilità di introdurre, laddove la nuova gerarchia lo consenta, sistemi di mitigazione atti a contenere il traffico ed a garantire le funzioni assegnate.
Rendere avulso il centro abitato di Portici dai problemi del suo traffico di attraversamento e l’individuazione di itinerari di ingresso e uscita per l’area protetta, sono le prime azioni necessarie per l’attuazione dell’Isola Ambientale e la definizione degli ambiti di intervento.
Si intende attuare una rigorosa canalizzazione del traffico entro ben identificati assi per i percorsi di più lungo raggio in modo da impedire gli itinerari di attraversamento e favorire l’utilizzo della viabilità locale per raggiungere la destinazione finale.
Una fluidificazione, quindi, della rete principale può essere realizzata attraverso interventi agli archi (eliminazione della sosta, specializzazione tra trasporto pubblico e trasporto privato) e
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individuazione di parcheggi pertinenziali e parcheggi di interscambio per favorire il trasferimento dell’utenza al mezzo pubblico.
Al di fuori degli itinerari definiti, lo spazio stradale dovrà perdere l’attuale connotazione di asservimento al traffico veicolare per divenire uno spazio di relazione, dove il movimento veicolare convive, adeguandosi, con le necessità del movimento di pedoni e biciclette.
Nel tessuto urbano di Portici, la diffusione delle funzioni implica che il concetto di Isola Ambientale possa essere esteso anche ad aree ad alta affluenza. Si pensi, per esempio, all’aree universitarie o con presenza di attrattori, quali uffici pubblici o centri sportivi o aree di svago (lungomare). In questi casi, l’attuazione del progetto di Isola Ambientale deve ancor più agire sulla specializzazione delle funzioni stradali, garantire la fruizione dei servizi, e preservare il tessuto residenziale dalla promiscuità di utilizzo degli spazi.
Gli strumenti a disposizione si riconducono sostanzialmente alla possibilità di progettare la velocità delle strade ed indurre i comportamenti attraverso il disegno stradale, con dispositivi di “traffic calming”, pavimentazioni, arredo, riorganizzazione della sosta e progettazione ambientale.
4.1.1 Interventi per la costruzione dell’Isola Ambientale
La costruzione dell’Isola Ambientale si sviluppa attraverso una serie di interventi che definiscono il suo assetto futuro.
I principali interventi previsti riguardano:
la definizione del ruolo funzionale di ciascuna strada;
il riassetto del sistema di circolazione privata e pubblica all’interno dell’area;
l’individuazione degli spazi di sosta regolamentati;
la riqualificazione della rete viaria;
la creazione di spazi destinati alla mobilità lenta.
4.1.2 Le fasi di costruzione dell’Isola Ambientale
La realizzazione dell’Isola Ambientale verrà realizzata per fasi:
Fase I: l’Isola Ambientale riguarda soltanto Corso Garibaldi, da Via Martiri e via Fani a Via Gianturco e Via Università, da Piazza San Ciro a Via Resina (Ercolano);
Fase II: l’Isola Ambientale si estende all’area compresa tra Via Diaz e Via Libertà;
Fase III: l’Isola Ambientale si allarga fino a Via Scale, Via San Cristofaro, Via B. Zumbini, Via L. Zuppetta.
15 Figura 7: Fasi di realizzazione dell’Isola Ambientale
4.1.3 Fase I – Isola ambientale
L’intervento principale per avviare la realizzazione dell’Isola Ambientale è costituito dalla riorganizzazione di Corso Garibaldi che, oggi, è una delle strade principali con funzione di collegamento, lungo la linea di costa e dovrà, in futuro, diventare una strada più vivibile cercando di abbassare il numero di veicoli in transito.
In questo senso, uno degli obiettivi principali del Piano dovrà essere quello di spostare parte dell’attuale traffico di attraversamento, che è pari a circa 1.600 veicoli nell’ora di punta e che percorre principalmente Corso Garibaldi, su una viabilità di “gronda”, che comprende via Via Dalbono, Via Siani, Via B. Cozzolino, Via della Salute, e Via Casaconte, ed anche sull’Autostrada A3 che è l’asse stradale che ha proprio la funzione di assorbire i traffici di attraversamento. Questo spostamento dei flussi veicolari naturalmente non determinare problemi di traffico su altre direttrici e provocare problemi di congestione in altri comuni limitrofi come Ercolano.
Va precisato che questi interventi proposti non dovranno e non potranno essere realizzati con barriere fisiche (varchi elettronici, telecamere, ecc.) ma dovranno essere basati semplicemente sulla correzione, attraverso interventi regolativi, dell’uso disordinato della strada.
Il problema del traffico di Portici e dell’area vesuviana costiera va contrastato anche stimolando una politica basata sulla sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini su proposte alternative legate alla mobilità volte a stimolare la consapevolezza di scelte più opportune nel muoversi. È necessario diffondere una vera e propria cultura della mobilità sostenibile per promuovere e sperimentare nuove modalità di trasporto con particolare attenzione ai contesti urbani in modo da ridurre il numero di veicoli sulle strade.
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La prima fase prevede anche la riduzione degli stalli di sosta su Via Garibaldi (bisogna eliminare circa 140 posti auto in modo da avere un indice di occupazione1 pari a 0,6) nell’intento di incrementare la capacità dell’arco stradale e, di conseguenza, aumentare anche il livello di servizio della strada.
4.1.4 Fase II – Isola ambientale
Per la realizzazione dell’Isola Ambientale tra Via Diaz e Via Libertà è necessario costruire i parcheggi di pertinenza. In questa fase, infatti, si prevede che sia necessario eliminare dalla strada circa 2.300 veicoli in sosta per ottenere un indice di occupazione pari a 0,6 (vedi Tabella 1).
Altri interventi necessari alla realizzazione dell’Isola Ambientale riguarderanno la riduzione della velocità, l’eventuale sistemazione di alcune intersezioni e la individuazione di percorsi per la mobilità lenta e l’inserimento di specifici strumenti di moderazione del traffico.
4.1.5 Fase III – isola ambientale
Nella terza fase l’Isola Ambientale riguarderà un’area di 1,10 Kmq, corrispondente al 24% del territorio comunale di Portici.
Per realizzare la III fase del progetto dell’Isola Ambientale è necessario, oltre che ridurre ulteriormente il numero di veicoli in sosta sulle strade (circa 600), incrementare notevolmente l’uso del trasporto pubblico, anche con la realizzazione di un nuovo sistema di trasporto pubblico eco- sostenibile.
Tabella 1: Numero Auto dell’Isola Ambientale
Fase Numero Auto Scenario Attuale Numero Auto Scenario Futuro
Differenza tra Scenario Futuro e
Scenario Attuale
%
I Fase - Corso Garibaldi 854 715 -139 -16%
II Fase - Isola Ambientale 1 8238 5904 -2334 -28%
III Fase - Isola Ambientale 2 5767 5176 -591 -10%
TOTALE 14859 11795 -3064 -21%
4.2 POLITICA DELLA SOSTA
Oggi il Comune di Portici conta circa 30.000 veicoli. In Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. è riportata la distribuzione dei veicoli per le varie zone censuarie ed in Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. l’indice di occupazione delle auto dei residenti, ovvero il numero di veicoli parcheggiati rapportato alla disponibilità di sosta lungo la strada.
1L’indice di occupazione è il numero di veicoli parcheggiati rapportato al numero di stalli di sosta disponibili lungo la strada, L’indice di occupazione viene trattato nel paragrafo Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.
Errore. L'origine riferimento non è stata trovata..
17 Figura 8: Numero di Auto per Zone Censuarie
Figura 9: Indice di Occupazione Auto per Zona Censuaria
Come si può notare dalla Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. in molte zone censuarie del Comune di Portici l’indice di occupazione è molto vicino ad 1, evidenziando che le aree di sosta sono completamente occupate dalle auto dei residenti.
Tenendo conto dell’alta densità di veicoli in sosta lungo le strade, il Comune di Portici dovrà puntare su una politica della mobilità che miri a ridurre i numero di veicoli parcheggiati lungo le strade cittadine, soprattutto in quelle zone che ricadono nel perimetro dell’Isola Ambientale. Si ritiene che tale riduzione debba essere tale da portare l’indice di occupazione ad un valore che non superi lo 0,60.
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Tale obiettivo potrà essere conseguito non soltanto realizzando parcheggi pertinenziali ma anche attuando nuove politiche di mobilità sostenibile come il Car Sharing.
4.3 REALIZZAZIONE DI NODI DI INTERSCAMBIO
I nodi di scambio costituiscono una efficace risposta alle esigenze della mobilità, ma anche un’occasione di trasformazione e riqualificazione urbana.
L’obiettivo è, soprattutto, quello di agevolare gli spostamenti con i mezzi pubblici, offrendo parcheggi con differenti tipologie di servizio in grado di tenere in considerazione le esigenze dei cittadini ed evitare il traffico nel centro urbano.
Il Piano propone la realizzazione 3 Nodi di Interscambio:
1. nodo di interscambio “Autostrada”, nei pressi del nuovo svincolo autostradale, che si configurerà sia come base di partenza e snodo logistico per le escursioni al Vesuvio, sia come porta di ingresso al comune di Portici dall’autostrada;
2. nodo di interscambio “Stazione”, nei pressi della stazione di RFI, che potrebbe svolgere sia il ruolo si parcheggio di interscambio con la ferrovia e con il porto, sia quello di porta di ingresso per chi viene da Ercolano;
3. nodo interscambio “Portici Ovest” che dovrebbe rappresentare la porta occidentale di Portici in direzione Napoli. Questo nodo potrebbe integrarsi ed essere di supporto al sistema di attrezzature ricreative previste sul litorale del comune di Portici.
4.4 INCENTIVAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO
Nell’ottica di un miglioramento delle condizioni del traffico è inevitabile la persecuzione dell’obiettivo di una redistribuzione modale degli spostamenti a vantaggio della mobilità con mezzo pubblico.
Questo obiettivo può essere raggiunto con la realizzazione di un nuovo sistema di mobilità eco- sostenibile, che potrebbe diventare una sorta di collegamento trasversale tra le linee ferroviarie esistenti (oggi non integrate tra loro) e, contemporaneamente, creare una sorta di “circolari” che, percorrendo le strade principali (Corso Garibaldi, via Diaz, via Libertà, ecc.), possono soddisfare l’attuale domanda di mobilità interna permettendo la diminuzione del traffico veicolare.