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Universit`a di Pavia Facolt`a di Ingegneria

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(1)

Universit` a di Pavia Facolt` a di Ingegneria

Esame di Fisica Matematica (Ingegneria Civile ed Ambientale) Appello del 18 gennaio 2012

Un corpo rigido piano ` e ottenuto saldando tre rettangoli omogenei ABCD, EF GH e LM N Q, disposti come in figura, con i punti medi di F G e CD coinci- denti e con i punti medi di EH ed LM pure coincidenti. Il rettangolo ABCD, di massa 4m ha lati AB = 4ℓ e BC = ℓ; il rettangolo EF GH, di massa m, ha lati EF = 4ℓ e F G = ℓ; il rettangolo LM N Q, di massa 4m, ha lati LM = 6ℓ ed M N = ℓ. Si determinino:

ex ey

C

A B

D F G

H

L E M

Q N y

x

1. le coordinate del baricentro R del corpo rigido rispetto al punto A;

2. il momento di inerzia del corpo rigido rispetto ad AB;

3. il momento centrale di inerzia del corpo rigido nella direzione e

y

.

L’ascissa del baricentro `e 2ℓ, visto che i baricentri delle lamine componenti sono tutti allineati sulla retta x = 2ℓ. Per il calcolo dell’ordinata, osserviamo che i baricentri di ABCD, EF GH ed LM N Q hanno ordinate, rispettivamente

2

, 3ℓ e

112

ℓ, per cui

y

R

= 3ℓ.

Grazie al teorema di Huygens-Steiner, il momento di inerzia di ABCD rispetto alla retta AB `e

43

mℓ

2

, quello di EF GH `e

313

mℓ

2

mentre quello di LM N Q `e

3643

mℓ

2

per cui, sommando i risultati, si ottiene

I

AB

= 133mℓ

2

.

Il calcolo del momento centrale di inerzia nella direzione e

y

`e semplificato dal fatto che i baricentri dei tre rettangoli sono allineati lungo e

y

per cui `e sufficiente sommare direttamente i tre momenti centrali in quella direzione, ottenendo

1

(2)

I

R,

e

y

=  64 12 + 1

12 + 144 12



mℓ

2

= 209 12 mℓ

2

.

In un piano verticale, un quadrato omogeneo di massa 3 √

2m e lato di lunghezza ℓ `e libero di ruotare attorno al suo vertice O, incernierato ad un punto fisso. Il quadrato ` e soggetto ad una forza elastica ideale di costante γmg/ℓ che attrae il punto P posto sulla diagonale OA e tale che OP =

34

OA verso il punto H sull’orizzontale passante per O tale che P H `e sempre verticale. Introdotta la coordinata ϑ indicata in figura, si determini

1. l’energia cinetica T (ϑ, ˙ ϑ) del sistema;

2. il potenziale U (ϑ) del sistema;

3. i valori di ϑ nelle configuazioni di equilibrio;

4. la stabilit` a delle configurazioni di equilibrio al variare di γ;

5. posto γ = 2 si determini la frequenza delle piccole oscillazioni in un intorno della configurazione di equilibrio stabile.

O

P

A H

ϑ e

x

e

y

g

La lamina quadrata ha velocit` a angolare ω = ˙ ϑe

z

per cui l’energia cinetica `e T = 1

2 ω · II

O

ω = 1

2 I

O,

e

z

ϑ ˙

2

= √ 2mℓ

2

ϑ ˙

2

dove, per trovare il momento di inerzia della lamina I

O,

e

z

rispetto all’asse e

z

passante per O, ci siamo serviti del teorema di Huygens-Steiner.

2

(3)

Il potenziale `e formato da un termine gravitazionale 3mgℓ cos ϑ e dal termine elastico −

169

γmgℓ cos

2

ϑ per cui, in definitiva

U = 3mgℓ cos ϑ − 9

16 γmgℓ cos

2

ϑ.

Le configurazioni di equilibrio annullano la derivata di U rispetto a ϑ, cio`e risolvono l’equazione

U

= −3mgℓ sin ϑ + 9

8 γmgℓ sin ϑ cos ϑ = 0 che si fattorizza in

3mgℓ sin ϑ(−1 + 3

8 γ cos ϑ) = 0 da cui segue che

ϑ = 0 ϑ = π sono sempre configurazioni di equilibrio mentre

cos ϑ = 8

3γ (1)

pu`o fornire altre configurazioni di equilibrio a patto che sia γ ≥

83

. Per lo studio della stabilit` a occorre calcolare la derivata seconda di U ,

U

′′

= −3mgℓ cos ϑ + 9

8 γmgℓ[cos

2

ϑ − sin

2

ϑ]

e studiarne il segno nelle configurazioni di equilibrio trovate. Ora, U

′′

(0) = mgℓ(−3 + 9

8 γ) < 0 quando

γ < 8 3 :

per i valori di γ ∈ [0,

83

), ϑ = 0 `e stabile, mentre `e instabile se γ >

83

. Poich´e

U

′′

(π) = mgℓ(3 + 9 8 γ) > 0 la configurazione ϑ = π `e sempre instabile mentre, riscritta

U

′′

= −3mgℓ cos ϑ + 9

8 γmgℓ[2 cos

2

ϑ − 1], nelle configurazioni caratterizzate da (1) si ha

U

′′

= mgℓ  8 γ − 9

8 γ



3

(4)

che `e negativa a patto di prendere γ >

83

: le configurazioni per cui vale (1) sono dunque stabili laddove esistono.

Ponendo γ = 2, la sola configurazione di equilibrio stabile che sopravvive

`e ϑ = 0. Se indichiamo con A e B le derivate seconde di T rispetto a ˙ ϑ e di U rispetto a ϑ, la pulsazione ω delle piccole oscillazioni in un intorno di una configurazione di equilibrio stabile `e

ω = r −B

A = 1 2

s 3g 2 √

2ℓ . e la frequenza `e

ν = ω 2π = 1

4π s 3g

2 √ 2ℓ .

4

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