Universit` a di Pavia Facolt` a di Ingegneria
Esame di Fisica Matematica (Ingegneria Civile ed Ambientale) Appello dell’11 giugno 2012
1. Assegnato il sistema di vettori applicati:
v 1 = 4e x − e y + e z applicato in P 1 − O ≡ (0, 3, 0), v 2 = 3e y applicato in P 2 − O ≡ (−2, 1, 1), v 3 = 2e x + e z applicato in P 3 − O ≡ (2, 0, 2)
determinarne risultante e momento risultante rispetto ad O, trinomio invariante e l’equazione dell’asse centrale.
Il risultante `e R = 6e x + 2e y + 2e z ed il momento risultante rispetto al punto O
`e M O = e x + 6e y − 18e z per cui il trinomio invariante risulta I = −18. Poich´e
|R| 2 = 44 ed R ∧ M O = −48e x + 110e y + 34e z , l’equazione dell’asse centrale `e
x = − 12 11 + 6λ y = 55 22 + 2λ z = 17 22 + 2λ .
2. Un corpo rigido piano ` e ottenuto saldando ad una circonferenza di raggio 2R e massa 3m un’asta AB di lunghezza 2R/ √
2 e massa 9m, disposta come in figura. Determinare la matrice di inerzia del corpo rispetto al punto A,
A
B
C
e
xe
yindividuandone gli autovalori e l’angolo che la base principale di inerzia forma rispetto alla base canonica {e x , e y }.
Il tensore di inerzia per l’anello in A si ottiene applicando il teorema di Huygens-Steiner e vale
II an A . = 6mR 2 (I + e z ⊗ e z ) + 12mR 2 (I − e x ⊗ e x )
1
mentre il tensore di inerzia per l’asta `e II AB A = 1
3 9m8R 2 (I − n ⊗ n) = 24mR 2 (I − n ⊗ n)
dove abbiamo osservato che A `e estremo dell’asta mentre con n abbiamo indicato il versore diretto lungo B − A, inclinato di π 4 sull’orizzontale. Abbiamo allora
I A xx = e x · II an A . e x + e x · II AB A e x = 18mR 2 , I A yy = e y · II an A . e y + e y · II AB A e y = 30mR 2 , e, per il teorema degli assi perpendicolari,
I A zz = I A xx + I A yy = 48mR 2 . Infine, l’elemento fuori diagonale `e definito da
I A xy = e x · II an A . e y + e x · II AB A e y = −12mR 2 per cui la matrice di inerzia `e
[I A ] = mR 2
18 −12 0
−12 30 0
0 0 48
.
Detto α l’angolo non superiore a π che l’auvettore e 1 forma con e x , sappiamo che deve essere
tan 2α = 2I A xy I A xx − I A yy
= 2, per cui, essendo un angolo del primo quadrante, si ha
sin 2α = tan 2α
√ 1 + tan 2 2α = 2
√ 5 . L’autovalore corrispondente alla direzione e 1 `e
I 1 = 1
2 I A zz + I A xy
sin 2α = mR 2 (24 − 6 √ 5) mentre lungo la direzione e 2 l’autovalore `e
I 2 = 1
2 I A zz − I A xy
sin 2α = mR 2 (24 + 6 √ 5).
3. In un piano verticale, un filo omogeneo AC di peso specifico costante 2p ha il tratto BC libero, mantenuto teso grazie ad una forza q di modulo pℓ √
3, incli- nata di π/6 rispetto all’orizzontale. Il tratto AB di lunghezza 3ℓ `e appoggiato ad un piano inclinato di π/4 rispetto all’orizzontale ed `e tenuto teso grazie ad
2
B
g