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Universit`a di Pavia Facolt`a di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Industriale

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(1)

Universit` a di Pavia Facolt` a di Ingegneria

Corso di Laurea in Ingegneria Industriale Correzione prova scritta

Esame di Fisica Matematica 9 giugno 2011

1. Determinare, per il seguente sistema di vettori applicati,

v 1 = 3e x + e y − e z applicato in P 1 − O ≡ (2, −1, −2), v 2 = 2e x + e y + e z applicato in P 2 − O ≡ (2, 1, −3), v 3 = e x − 2e y + 2e z applicato in P 3 − O ≡ (1, 1, 2) 1. il risultante ed il momento risultante;

2. il trinomio invariante;

3. l’equazione dell’asse centrale;

4. (per gli studenti che hanno frequentato nell’anno accademico corrente) Determinare un sistema di vettori applicati, equivalente a quello proposto e formato da due vettori, di cui uno applicato in Q ≡ (3, −2, 1).

Il risultante vale R = 6e x + 2e z ed il momento risultante rispetto ad O `e M O = 13e x − 12e y + 2e z e dunque il trinomio invariante vale I = 82. Per trovare l’equazione dell’asse centrale calcoliamo R ∧ M O = 24e x + 14e y − 72e z e |R| 2 = 40 per cui i punti Q dell’asse centrale sono del tipo Q − O = xe x + ye y + ze z

e soddisfano l’equazione

 

 

 

 

x = 3 5 + 6λ y = 20 7

z = − 9 5 + 2λ.

Dal teorema del trasporto ricaviamo

M Q = M O + R ∧ (Q − O) = 17e x − 12e y − 10e z .

Cerchiamo un sistema equivalente a quello dato che soddisfi le richieste del testo nella forma Σ := {(R, Q), (−v, Q), (v, P )}

dove

(P − Q) ∧ v = M Q = 17e x − 12e y − 10e z .

Questa equazione si pu` o sempre soddisfare prendendo v = 5e y − 6e z , cosicch´e v · M Q = 0, e P − Q = 1

|v| 2 v ∧ M Q = 1

61 (−122e x − 102e y − 85e z ) = −2e x − 102

61 e y − 85

61 e z

(2)

2 per cui

P − O = (P − Q) + (Q − O) = e x − 224

61 e y − 24 61 e z .

2. Da una lamina quadrata ABCD di massa 8m e di lato 4ℓ viene asportato un rettangolo EF GH di lati EF = ℓ, F G = 2ℓ disposto in modo che il centro di simmetria O di ABCD sia anche punto medio di GH.

All’istante t = 0 il corpo occupa la configurazione indicata in figura e la velocit`a di A `e v A = v 0 (2e x + 3e y )

C O

A B

F G H

D E

mentre quella di C `e v C = v 0 (4e x + 5e y ), dove v 0 `e una velocit`a caratteristica.

1. Determinare la velocit` a angolare ω(0) del corpo all’istante t = 0;

2. trovare la velocit`a v O (0) del centro O del quadrato all’istante t = 0;

3. trovare analiticamente la posizione del centro di istantanea rotazione all’istante t = 0 rispetto al punto O;

4. determinare il momento di inerzia della lamina forata rispetto all’asse passante per O, diretto lungo e x .

5. determinare il momento centrale di inerzia della lamina forata nella direzione e y . Scritto ω = ωe z ed osservato che C − A = 4ℓ(e x − e y ), abbiamo

v C − v A = 2v 0 (e x + e y ) = 4ωℓ(e x + e y ) da cui otteniamo

ω = v 0 2ℓ e z .

Utilizzando ancora la formula fondamentale della cinematica rigida ed osservando che O − A = 2ℓ(e x − e y ) otteniamo

v O = v 0 (3e x + 4e y ).

Se Q indica il centro di istantanea rotazione e poniamo Q − O = xe x + ye y , siccome deve essere v Q = 0 abbiamo

0 = v O + ω ∧ (Q − O)

e ricaviamo x = −8ℓ ed y = 6ℓ.

(3)

Per il calcolo del momento di inerzia I O, e

x

osserviamo che l’asse e x passante per O `e autovettore per il tensore centrale di inerzia del quadrato, con autovalore 32 3 mℓ 2 mentre, applicando il teorema di Huygens- Steiner al rettangolo asportato che ha massa m, si ottiene 4 3 mℓ 2 per cui il momento di inerzia per la lamina forata `e

I O, e

x

= 28 3 mℓ 2 .

Per il calcolo del momento centrale di inerzia lungo e y osserviamo che i centri di massa del quadrato e del rettangolo asportato giacciono sulla stessa verticale per cui il teorema di composizione permette di concludere che il momento richiesto `e la differenza dei momenti centrali del quadrato e del rettangolo nella direzione e y

che valgono, rispettivamente, 32 3 mℓ 2 e 12 1 mℓ 2 per cui I G, e

y

= 127

12 mℓ 2 .

3. In un piano verticale, due aste OA ed OB di ugual massa m ed ugual lunghezza 2ℓ hanno l’estremo comune O incernierato ad un punto fisso ed hanno i centri di massa collegati tra loro da una molla di costante elastica mg/ℓ e lunghezza a riposo ℓ. Introdotte le coordinate ϑ e ϕ indicate in figura, determinare l’energia cinetica e l’energia potenziale del sistema; scrivere le equazioni di Lagrange e determinare ¨ ϑ(0) e

¨

ϕ(0) se, all’istante t = 0, il sistema si trova in quiete nella configurazione ϑ(0) = ϕ(0) = π 2 .

A O

B

ϑ ϕ

e x e y

g

Le velocit`a angolari di OA ed OB sono, rispettivamente, ˙ ϑe z e ( ˙ ϑ + ˙ ϕ)e z e dunque l’energia cinetica complessiva risulta

T = 2

3 mR 2 [ ˙ ϑ 2 + ( ˙ ϑ + ˙ ϕ) 2 ].

L’energia potenziale ha tre contributi: quello gravitazionale di OA, pari a −mgℓ cos ϑ; quello gravitazionale di OB, dato da −mgℓ cos(ϑ + ϕ); il termine elastico dato da mg 2 ℓ(2 sin ϕ 2 − 1) 2 dove abbiamo osservato che la lunghezza della molla `e 2ℓ sin ϕ 2 e che la lunghezza a riposo `e ℓ. Dunque

V = −mgℓ cos ϑ − mgℓ cos(ϑ + ϕ) + mg

2 ℓ(2 sin ϕ 2 − 1) 2 .

Possiamo a questo punto scrivere le equazioni di Lagrange introducendo la lagrangiana L = T − V : 4

3 mℓ 2 [2 ¨ ϑ + ¨ ϕ] = −mgℓ[sin ϑ + sin(ϑ + ϕ)]

(4)

4

e 4

3 mℓ 2 ( ¨ ϑ + ¨ ϕ) = −mgℓ sin(ϑ + ϕ) − mgℓ(2 sin ϕ

2 − 1) cos ϕ 2 . Imponendo le condizioni iniziali del testo, abbiamo il sistema

8

3 ℓ ¨ ϑ(0) + 4 3 ℓ ¨ ϕ(0) = −g

4

3 ℓ[ ¨ ϑ(0) + ¨ ϕ(0)] = −g(1 − √2 1 ).

Per sottrazione delle due equazioni si ottiene

ϑ(0) = − ¨ 3g 4 √

2ℓ e quindi

¨

ϕ(0) = 3g 4ℓ

 √ 2 − 1 

.

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