C.d.L. Triennale in
Ingegneria Biomedica
A.A. 2013/2014
Corso di Analisi Matematica 2 – 6 CFU
Dr. G. Autuori
Prova scritta del 4 Settembre 2014
Esercizio 1. Si determini la soluzione del seguente problema di Cauchy
(PC)
y
′′(t) − 3y
′(t) + 2y(t) = e
2tsin t, y(0) = 1
2 , y
′(0) = 1 2 .
Esercizio 2. Data la funzione
f (x, y) =
xy
3+ x
2y
2x
2+ y
2, (x, y) ̸= (0, 0) 0, (x, y) = (0, 0),
a) si studi la continuit` a, la derivabilit` a e la differenziabilit` a di f in R
2; b) si scriva l’equazione del piano tangente al grafico di f nel punto (0, 0), giustificandone l’esistenza.
Esercizio 3. Dato Ω = {(x, y) ∈ R
2: x < 4y
2< 4x, 1 < xy < 2 } si
calcoli ∫∫
Ω
log x y
2dxdy.
Esercizio 4. Si consideri in R
3la superficie Σ ottenuta ruotando attorno all’asse z la curva γ(t) = (cos t, t) contenuta nel piano xz, con t ∈ (−π/2, π/2).
a) Si determini una parametrizzazione per Σ e si scriva l’equazione del piano tangente a Σ in (1, 0, 0);
b) si calcoli ∫
Σ
sin zdσ;
c) si calcoli il volume del solido V racchiuso da Σ;
d) si calcoli il flusso del campo F (x, y, z) = (2xy, −y
2, x + z) uscente
da Σ
+= Σ ∩ {z ≥ 0}.
Risoluzione
Esercizio 1. (6 punti) L’equazione differenziale assegnata ` e lineare, del secondo ordine, a coefficienti costanti, non omogenea. Per deter- minare il suo integrale generale risolviamo prima l’equazione omoge- nea associata, e poi sommiamo all’integrale generale dell’omogenea una soluzione particolare dell’equazione completa. L’equazione caratteris- tica ` e
λ
2− 3λ + 2 = 0
che ha come soluzioni λ
1= 1 e λ
2= 2. Pertanto l’integrale generale dell’equazione omogenea ` e
y
0(t) = c
1e
t+ c
2e
2t, c
1, c
2∈ R.
Ora, data la forma del termine noto b(t) = e
2tsin t, utilizzando il metodo della somiglianza, cerchiamo una soluzione particolare del tipo
y
p(t) = e
2t(k
1cos t + k
2sin t), k
1, k
2∈ R.
Risulta
y
′p(t) = e
2t{(k
1+ 2k
2) cos t + (2k
1− k
2) sin t } , y
p′′(t) = e
2t{(4k
1+ 3k
2) cos t + (3k
1− 4k
2) sin t } . Sostituendo y
p, y
′pe y
p′′nell’equazione completa si ottiene
(k
1− k
2) cos t − (k
1+ k
2) sin t = sin t.
Per il principio di identit` a dei polinomi deve essere {
k
1− k
2= 0,
k
1+ k
2= −1 = ⇒ k
1= k
2= − 1 2 . Pertanto y
p(t) = − e
2t2 (cos t + sin t) e quindi l’integrale generale ` e y(t) = c
1e
t+ c
2e
2t+ y
p(t) = c
1e
t+ c
2e
2t− e
2t2 (cos t + sin t), c
1, c
2∈ R.
Infine, determiniamo il valore di c
1e c
2. Si ha y
′(t) = c
1e
t+2c
2e
2t+y
p′(t).
Inoltre y
p(0) = − 1
2 e y
p′(0) = − 3
2 . Pertanto
y(0) = c
1+ c
2− 1 2 , y
′(0) = c
1+ 2c
2− 3
2 . Imponendo le condizioni iniziali si trova
{
c
1+ c
2= 1,
c
1+ 2c
2= 2 = ⇒ c
1= 0, c
2= 1.
In conclusione, l’unica soluzione di (PC) ` e y(t) = e
2t{
1 − cos t + sin t 2
} .
Esercizio 2. (7 punti) Parte a). La funzione ` e banalmente di classe C
1in tutto R
2\ {(0, 0)} e pertanto `e ivi continua, derivabile e differen- ziabile.
Rimane da studiare il punto (0, 0). In coordinate polari si trova (1) lim
ϱ→0
ϱ
4cos ϑ sin
3ϑ + ϱ
4sin
2ϑ cos
2ϑ ϱ
2≤ lim
ϱ→0ϱ
4+ ϱ
4ϱ
2= 0,
uniformemente rispetto a ϑ. Questo assicura la continuit` a di f in (0, 0).
Calcoliamo le derivate parziali nell’origine. Si ha
∂f
∂x (0, 0) = lim
h→0
f (h, 0) − f(0, 0)
h = 0 = lim
h→0
f (0, h) − f(0, 0)
h = ∂f
∂y (0, 0).
Quindi f ` e derivabile in (0, 0), con ∇f(0, 0) = (0, 0).
Infine, per studiare la differenziabilit` a in (0, 0) calcoliamo lim
(h,k)→(0,0)
f (h, k) − f(0, 0) − ⟨∇f(0, 0)(h, k)⟩ √
h
2+ k
2= lim
(h,k)→(0,0)
hk
3+ h
2k
2√ h
2+ k
2. Passando in coordinate polari, il calcolo del limite precedente si ricon- duce esattamente a quello fatto in (1), ottenendo la differenziabilit` a di f in (0, 0).
In conclusione, f ` e differenziabile, e dunque anche continua e deri- vabile, in tutto R
2.
Parte b). L’esistenza del piano tangente al grafico di f in qualsiasi punto del grafico ` e giustificata essendo f ∈ C
1( R
2). L’equazione del piano tangente alla funzione nell’origine ` e
z = f (0, 0) + ⟨∇f(0, 0)(x, y)⟩ = 0, ossia il piano tangente richiesto coincide con il piano xy.
Esercizio 3. (8 punti) Si osservi innanzitutto che il dominio Ω ` e in- teramente contenuto nel primo quadrante. La forma di Ω e l’espressione dell’integranda suggeriscono il seguente cambio di variabili
u = xy, v = x
y
2, (x, y) ∈ Ω =⇒
x = u
3√ v u , y =
3√ u v ,
(u, v) ∈ (1, 2) × (1, 4).
Inoltre risulta |detJ| = (3v)
−1. Pertanto
∫∫
Ω
log x
y
2dxdy = 1 3
∫
2 1du
∫
4 1log v
v dv = 1 3 [u]
21[ 1 2 log
2v
]
4 1= 1
6 log
24.
Esercizio 4. (9 punti) Parte a). Una parametrizzazione per Σ ` e
φ(t, ϑ) =
x(t, ϑ) = cos t cos ϑ, y(t, ϑ) = cos t sin ϑ, z(t, ϑ) = t,
(t, ϑ) ∈ (
− π 2 , π
2
) × (0, 2π).
essendo Σ una superficie ottenuta dalla rotazione completa di una curva giacente nel piano xz. Pertanto si ha
∂φ
∂t = ( − sin t cos ϑ, − sin t sin ϑ, 1), ∂φ
∂ϑ = ( − cos t sin ϑ, cos t cos ϑ, 0), da cui si ricava ν(t, ϑ) = ∂φ
∂t × ∂φ
∂ϑ (t, ϑ) con
∥ν(t, ϑ)∥ = ∂φ
∂t × ∂φ
∂ϑ (t, ϑ)
= ∥(− cos t cos ϑ, cos t sin ϑ, − sin t cos ϑ)∥
= cos t √
1 + sin
2t > 0, (t, ϑ) ∈ (
− π 2 , π
2
) × (0, 2π).
Inoltre, il punto (1, 0, 0) ∈ Σ si ottiene in corrispondenza di t = 0 e ϑ = 0, cio` e φ(0, 0) = (1, 0, 0). D’altra parte ν(0, 0) = ( −1, 0, 0) e quindi il piano tangente richiesto si ottiene dall’equazione
⟨ν(0, 0), (x − 1, y, z)⟩ = 0 = ⟨(−1, 0, 0), (x − 1, y, z)⟩
ossia x = 1.
Parte b). Risulta
∫
Σ
sin zdσ =
∫
2π 0∫
π/2−π/2
sin t ∥ν(t, ϑ)∥dtdϑ
=
∫
2π0
∫
π/2−π/2
sin t cos t √
1 + sin
2t dtdϑ
= π
∫
π/2−π/2
2 sin t cos t √
1 + sin
2t dt
= π
∫
1 1√ 1 + u
2du = 0,
dove nell’ultimo passaggio si ` e utilizzato il cambio di variabili u = sin
2t.
Parte c). Posto D(z) = {(x, y, z) ∈ R
3: x
2+ y
2≤ cos
2z }, integrando prima per strati e poi utilizzando le coordinate polari per risolvere l’integrale doppio, si ottiene
Vol(V ) =
∫
π/2−π/2
∫∫
D(z)
dxdydz = π
∫
π/2−π/2
cos
2zdz = π
22 .
Parte d). Posto S = V ∩{z = 0} = {(x, y, z) ∈ R
3: x
2+y
2≤ 1, z = 0}
e V
+= V ∩ {z ≥ 0}, per il Teorema della Divergenza e la Parte c) si
trova che
Φ
Σ+(F ) + Φ
S(F ) =
∫∫∫
V+
divF (x, y, z) dxdydz
=
∫∫∫
V+
1 dxdydz = Vol(V
+) = π
24 .
D’altra parte la normale esterna ad S uscente dal solido V
+` e ( −1, 0, 0) e pertanto
Φ
S(F ) =
∫∫∫
S
F · (−1, 0, 0)dxdydz =
∫∫
{x2+y2≤1}