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Il Modello Standard

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Academic year: 2021

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(1)

Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare – Prof. A. Andreazza

Il Modello Standard

Lezione 14

(2)

Simmetria di gauge

•  Abbiamo visto diversi tipi di simmetrie:

–  Simmetrie per traslazione (anche temporale), rotazione –  Simmetrie discrete C, P, T

–  Simmetrie nello spazio interno delle variabili (Isospin, SU(3))

•  Simmetrie di gauge

–  Compaiono in maniera naturale nell’elettromagnetismo classico

–  Acquistano un significato più profondo in meccanica quantistica relativistica:

•  Estensione delle simmetrie nello spazio interno delle particelle

•  Introducono in maniera univoca interazioni collegate con queste simmetrie interne

•  Modello Standard

–  3 gruppi di simmetria: U(1)

Y

, SU(2)

L

, SU(3)

C

–  Con rottura spontanea della simmetria di gauge U(1)

Y

, SU(2)

L

•  interazioni elettrodeboli elettromagnetiche + deboli

(3)

Simmetria di gauge: elettromagnetismo

•  I campi elettrico e magnetico possono venire generati da un potenziale scalare ed un potenziale vettore:

•  In forma covariante:

E = −∇φ(t, x) −

∂tA(t, x) B = ∇ × A(t, x)

Aµ = φ(t, x)

c −A(t, x)

⎝⎜⎜ ⎞

⎠⎟⎟

Fµν = ∂µAν − ∂νAµ=

0 1 c

∂t(−Ax) − ∂

∂x φ

c 1 c

∂t(−Ay) − ∂

∂y φ

c

1 c

∂t(−Az) − ∂

∂z φ

c

0 ∂

∂x(−Ay) − ∂

∂y(−Ax) ∂

∂x(−Az) − ∂

∂z(−Ax)

0 ∂

∂y(−Az) − ∂

∂z(−Ay) 0

⎢⎢

⎢⎢

⎥⎥

⎥⎥

=

0 Ex c

Ey c

Ez c 0 −Bz By

0 −Bx 0

⎢⎢

⎥⎥

(4)

Simmetria di gauge: elettromagnetismo

•  I campi elettrico e magnetico non cambiano se il potenziale viene modificato:

•  È evidente nella forma covariante:

•  Siccome le equazioni di Maxwell sono espresse in termini dei campi:

•  le osservabili fisiche non possono cambiare per questa variazione di gauge del potenziale.

Aµ ⇒ ʹAµ = Aµ − ∂µα(t, x)

ʹ

Fµν = ∂µAνʹ − ∂νAµʹ φ(t, x) ⇒ ʹφ (t, x) =φ(t, x) −

∂tα(t, x) A(t, x) ⇒ ʹA (t, x) = A(t, x) + ∇α(t, x)

= ∂µAν − ∂µνα− ∂νAµ + ∂νµα = Fµν

∇ ⋅ E = ρ ε0

∇ × B − 1 c2

∂E

∂t0j

jµ =

(

cρ j

)

µFµν0jν

∇ ⋅ B = 0

∇ × E +∂B

∂t = 0

−1

µνρσνFρσ = 0

(5)

Simmetrie dell’equazione di Klein-Gordon

•  Consideriamo una funzione d’onda che soddisfi l’equazione di Klein-Gordon:

–  È soluzione anche la trasformata

•  α = numero reale

•  e = carica elementare (adimensionale in unità naturali)

•  La stessa cosa vale se 𝜙 ha dei gradi di libertà interni:

–  Esempio: spin isotopico:

•  g=costante di accoppiamento

•  αj=numeri reali

•  σj=matrici di Pauli

–  Esempio: colore:

•  gS=costante di accoppiamento

•  αj=numeri reali

•  λj=generatori di SU(3)

µ

µ

φ + m

2

φ = 0 1

c

2

2

∂t

2

φ − ∇

2

φ + m

2

φ = 0

φ = a

u

u + a

d

d , u = 1

( ) 0 , d = ( ) 0 1

φ = exp ieα ʹ ( ) φ

φ = exp ig ʹ α

j

1 2 σ

j j=1,2,3

⎝ ⎜ ⎞

⎠ ⎟φ φ = a

r

r + a

g

g + a

b

b , r = 1

0 0

⎜ ⎜

⎟ ⎟ , g = 0 1 0

⎜ ⎜

⎟ ⎟ , b = 0 0 1

⎜ ⎜

⎟ ⎟ φ = exp ig ʹ

S

α

j

1 2 λ

j j=1,2,3

⎝ ⎜ ⎞

⎠ ⎟φ

(6)

Simmetrie locali

•  Consideriamo una trasformazione che vari da punto a punto:

•  α = funzione del tetravettore x

•  e = carica elementare (adimensionale in unità naturali)

•  Trasformazione di simmetria locale

–  OK: 𝜙′ non è soluzione dell’equazione!

–  Si può però recuperare una simmetria introducendo:

•  un’interazione con il campo elettromagnetico

•  estendendo il concetto di trasformazione di gauge: è una trasformazione congiunta del campo elettromagnetico e delle particelle cariche.

µ

µ

φ + m ʹ

2

φ ʹ

φ = exp ieα(x) ʹ ( ) φ

= ∂

µ

( ∂

µ

( e

ieα( x )

φ ) ) + m

2

e

ieα( x )

φ = ∂

µ

( e

ieα( x )

ie∂

µ

α(x)φ + e

ieα( x )

µ

φ ) + m

2

e

ieα( x )

φ

= ∂

µ

( e

ieα( x )

[ ie∂

µ

α(x)φ + ∂

µ

φ ] ) + m

2

e

ieα( x )

φ

= e

ieα( x )

( ie∂

µ

α(x) ie∂ [

µ

α(x)φ + ∂

µ

φ ] + ie∂

µ

µ

α(x)φ + ie∂

µ

α(x)∂

µ

φ + ∂

µ

µ

φ ) + m

2

e

ieα( x )

φ

= e

ieα( x )

[ ( −e

2

µ

α(x)∂

µ

α(x) + ie∂

µ

µ

α(x) ) φ + ie ∂ (

µ

α(x)∂

µ

φ + ∂

µ

α(x)∂

µ

φ ) + ∂

µ

µ

φ + m

2

φ ]

(7)

Simmetrie locali

•  Introduciamo un’interazione con il campo elettromagnetico facendo la sostituzione:

–  Applicando l’operatore a 𝜙′

•  Si può recuperare un’invarianza se combiniamo la trasformazione della funzione d’onda con una trasformazione di gauge del campo e.m.:

–  Con questa trasformazione:

–  Se 𝜙 è soluzione di –  𝜙′ è soluzione di

–  i campi elettrici e magnetici sono identici in entrambi i casi:

µ

→ ∂

µ

− ieA

µ

µ

− ieA

µ

( ) φ = ∂ ʹ (

µ

− ieA

µ

) e

ieα( x )

φ = e

ieα( x )

(

µ

− ieA

µ

+ ie∂

µ

α(x) ) φ

φ → ʹ φ = exp ieα(x) ( ) φ

A

µ

→ ʹ A

µ

= A

µ

+ ∂

µ

α(x)

µ

− ie ʹ A

µ

( ) φ = ∂ ʹ (

µ

− ieA

µ

− ie∂

µ

α(x) ) e

ieα( x )

φ = e

ieα( x )

(

µ

− ieA

µ

− ie∂

µ

α(x) + ie∂

µ

α(x) ) φ

µ

− ie ʹ A

µ

( ) φ = e ʹ

ieα( x )

(

µ

− ieA

µ

) φ

µ

− ieA

µ

( ) (

µ

− ieA

µ

) φ + m

2

φ = 0

µ

− ie ʹ A

µ

( ) (

µ

− ie ʹ A

µ

) φ + m ʹ

2

φ = 0 ʹ

F

µν

ʹ = F

µν

(8)

Simmetrie locali

•  Questo procedimento è del tutto generalizzabile.

•  Se ho una simmetria interna, la cui trasformazione generica è data da:

•  g=costante di accoppiamento

•  αj=numeri reali

•  Tj=generatori delle trasformazioni

•  Si può trasformare in una simmetria locale:

–  introducendo interazione con N campi:

(uno per ogni generatore)

–  definendo una trasformazione congiunta di campi di interazione e gradi di libertà interni.

•  L’elettromagnetismo corrisponde ad una simmetria di tipo U(1):

–  rotazione di fase

•  Per gruppi più complessi è solo tecnicamente leggermente più complicato:

–  cambia l’espressione di Fµν e delle equazioni dei campi –  i campi diventano carichi e possono interagire tra di loro

•  ad esempio gli 8 gluoni di SU(3) hanno hanno carica di colore:

U = exp ig α

j

T

j

j=1 N

⎛ ∑

⎝ ⎜ ⎞

⎠ ⎟

µ

→ ∂

µ

− ig A

µj

T

j

j=1 N

φ → e

ig αjTj j=1

N

φ, A

µj

→ A

µj

+ ∂

µ

α

j

rg, gr, rb, br, gb, bg, 12(rr − gg),12(rr + gg − 2bb )

(9)

Masse dei bosoni vettori

•  Il campo elettromagnetico soddisfa l’equazione di una particella che si propaga con massa nulla.

–  Dalle equazioni di Maxwell nel vuoto:

–  si ottiene:

–  O in forma covariante, calcolando:

∇ ⋅ E = 0

∇ × B − 1 c2

∂E

∂t = 0

∇ ⋅ B = 0

∇ × E +∂B

∂t = 0

∇ × ∇ × E +∂B

∂t

⎣⎢

⎦⎥= 0

∇ ∇ ⋅ E( )− ∇2E +

∂t(∇ × B)= 0

−∇2E +

∂t 1 c2

∂E

∂t

⎝⎜ ⎞

⎠⎟ = 0 1

c2

2

∂t2 − ∇2

⎝⎜ ⎞

⎟E = 0

∇ × ∇ × B − 1 c2

∂E

∂t

⎣⎢

⎦⎥= 0

∇ ∇ ⋅ B( )− ∇2B − 1 c2

∂t(∇ × E)= 0

−∇2B − 1 c2

∂t∂B

∂t

⎝⎜ ⎞

⎠⎟ = 0 1

c2

2

∂t2 − ∇2

⎝⎜ ⎞

⎟B = 0

εµαβγα

( )

21εµνρσνFρσ ⎟ = 0 ⇒ ∂ααFβγ = 0

(10)

Masse dei bosoni vettori

•  Questo fenomeno è strettamente legato all’invarianza di gauge.

–  Per esempio si potrebbe introdurre un termine di massa:

–  Modificando le equazioni di Maxwell:

–  si ottiene:

∇ ⋅ E = −m2c2

!2 φ

∇ × B − 1 c2

∂E

∂t = −m2c2

!2 A

∇ ⋅ B = 0

∇ × E +∂B

∂t = 0

∇ × ∇ × E +∂B

∂t

⎣⎢

⎦⎥= 0

∇ ∇ ⋅ E( )− ∇2E +

∂t(∇ × B)= 0

∇ × ∇ × B − 1 c2

∂E

∂t

⎣⎢

⎦⎥= ∇ × −m2c2

!2 A

⎝⎜ ⎞

⎠⎟

∇ ∇ ⋅ B( )− ∇2B − 1 c2

∂t(∇ × E) = −m

2c2

!2 (∇ × A)

−∇2B − 1 c2

∂t∂B

∂t

⎝⎜ ⎞

⎠⎟ = −m2c2

!2 B 1

c2

2

∂t2 − ∇2 + m2c2

!2

⎝⎜ ⎞

⎟E = 0 1

c2

2

∂t2 − ∇2 + m2c2

!2

⎝⎜ ⎞

⎟B = 0

∇ −m2c2

!2 φ

⎝⎜ ⎞

⎠⎟ − ∇2E +

∂t 1 c2

∂E

∂tm2c2

!2 A

⎝⎜ ⎞

⎠⎟ = 0 1

c2

2E

∂t2 − ∇2E + m2c2

!2 −∇φ + ∂

∂tA

⎝⎜ ⎞

⎠⎟ = 0 1

c2

2E

∂t2 − ∇2E +m2c2

!2 E = 0 1

c2

2B

∂t2 − ∇2B +m2c2

!2 B = 0

(11)

Masse dei bosoni vettori

•  Le equazioni modificate per introdurre un termine di massa:

•  Contengono esplicitamente i potenziali:

•  L’applicazione di una trasformazione di gauge modifica le equazioni dei campi:

•  Anche questa proprietà è del tutto generale:

–  In presenza di una simmetria di gauge i campi hanno equazioni di propagazione con massa nulla

∇ ⋅ E = −m2c2

!2 φ

∇ × B − 1 c2

∂E

∂t = −m2c2

!2 A

∇ ⋅ B = 0

∇ × E +∂B

∂t = 0 1

c2

2

∂t2 − ∇2 + m2c2

!2

⎝⎜ ⎞

⎟E = 0 1

c2

2

∂t2 − ∇2 + m2c2

!2

⎝⎜ ⎞

⎟B = 0

∇ ⋅ E = −m2c2

!2 φ(t, x) −

∂tα(t, x)

⎣⎢

⎦⎥, ∇ × B − 1 c2

∂E

∂t = −m2c2

!2 [A(t, x) + ∇α(t, x)]

(12)

Il Modello Standard

•  Il Modello Standard è costruito su tre simmetrie di gauge.

•  Interazioni forti:

–  gruppo SU(3) di colore

–  grado di libertà interno dei quark –  8 generatori → 8 gluoni

•  particelle senza massa

•  confinati in adroni:

mesoni ( ) e barioni ( )

•  Interazioni elettrodeboli

–  prodotto di due gruppi:

•  U(1) di ipercarica: 1 generatore

•  SU(2) di isospin: 3 generatori

–  particelle organizzate in doppietti di SU(2)

•  quark: ipercarica Y=1/3

•  leptoni: ipercarica Y=-1

–  Relazione di Gell-Mann Nishijima: Q = Y 2 + T3

qq qqq

Q=2/3 Q=-1/3 Q=0 Q=-1

m=0

m=91 GeV m=80 GeV

Simmetria di gauge violata nelle interazioni deboli:

•  rottura spontanea della simmetria

•  meccanismo di Higgs

(13)

Rottura spontanea di simmetria

•  La rottura spontanea di simmetria è un fenomeno in cui:

–  le equazioni che descrivono un sistema mostrano una certa simmetria –  lo stato fondamentale però la viola

•  Esempio: materiali ferromagnetici

–  Hamiltoniana data dai prodotti scalari dei momenti magnetici:

–  È esplicitamente invariante per rotazioni

–  Però ad un certo istante i momenti magnetici si allineeranno in una direzione comune

–  Il sistema assume una direzione privilegiata, rompendo l’invarianza per rotazione.

–  La risposta dipende anche dalla

temperatura.

H = −k ! µi⋅ !

µj

i≠ j

(14)

Rottura spontanea di simmetria

•  Se scriviamo un’equazione del tipo:

–  con λ e v parametri positivi

•  è palesemente invariante per trasformazioni di fase

–  ammette soluzioni statiche E=p=0 per |𝜙|=v

–  qualunque soluzione del tipo 𝜙=ve soddisfa la richiesta

•  scegliamone una, per comodità |𝜙|=v

•  e consideriamo piccoli spostamenti attorno a questo valore:

–  dove abbiamo esplicitato la reale ed immaginaria

•  Tenendo solo i termini al primo ordine in ρ,η, l’equazione diventa:

–  Considerando perturbazioni attorno alle soluzioni statiche:

•  Abbiamo perso l’evidenza della simmetria

•  vediamo che la componente η si comporta come se avessa massa nulla

•  mentre la componente ρ ha una massa m2=2λv2.

•  Se aggiungiamo le interazioni, i termini costanti v finiscono a dare massa ai campi delle interazioni.

µ

µ

φ + λ φ (

2

− υ

2

) φ = 0

φ → e

iα

φ

φ = υ + ρ(x) + iη(x)

µ

µ

( υ + ρ + iη ) + λ (υ + ρ) (

2

+ η

2

υ

2

) ( υ + ρ + iη ) = 0

µ

µ

( ρ + iη ) + λ 2υρ + ρ (

2

+ η

2

) ( υ + ρ + iη ) = 0

µ

µ

( ρ + iη ) + 2υ

2

λρ = 0

(15)

Il bosone di Higgs

•  Quando descritto in maniera

estremamente semplificata è il concetto alla base del meccanismo di Higgs.

–  v=246 GeV –  mH=125 GeV

•  Fornisce massa a W e Z

–  mentre il fotone rimane senza massa

•  Fornisce anche massa ai fermioni:

–  può mescolare stati con gli stessi numeri quantici anche se provengono da diverse famiglie: matrice CKM

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