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Capitolo 1

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Academic year: 2021

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Capitolo 1 – Introduzione

Capitolo 1

Introduzione

Il presente lavoro s’inserisce nell’ambito dei sistemi didattici software e hardware sviluppati presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.

Requisito fondamentale per gli insegnamenti professionalizzanti dei corsi di laurea in ingegneria è lo svolgimento di un consistente numero di esercitazioni sperimentali durante le quali lo studente può verificare e mettere in pratica, in laboratorio, quanto appreso dal punto di vista teorico durante le lezioni in aula.

Purtroppo, in molti casi, questa esigenza deve confrontarsi con vari problemi, primo fra tutti la difficoltà di avere a disposizione capienti aule didattiche attrezzate con strumenti di misura, in genere assai costosi replicati su più banchi.

Inoltre, anche quando tali aule attrezzate sono disponibili, il loro uso è comunque generalmente limitato alle sole ore previste per le esercitazioni.

A questi aspetti si deve aggiungere il rischio che strumenti costosi possano essere danneggiati a causa di un utilizzo non corretto da parte di utenti inesperti.

Il progetto che viene descritto consiste nella realizzazione di una interfaccia utente per il controllo remoto di un generatore di funzioni Agilent 33220A tramite personal computer.

Questo consente lo svolgimento di attività sperimentali in modalità remota che utilizzano hardware, permettendo allo studente di poter controllare il generatore di funzioni e quindi produrre segnali veri e non derivanti da simulazioni software del sistema.

Il controllo remoto dello strumento avviene tramite una strumentazione virtuale (Virtual Instrument VI) realizzata utilizzando l’ambiente di sviluppo software LabVIEW™ della National Instruments (NI); come linguaggio di comunicazione con lo strumento è stato utilizzato lo Standard Commands for Programmable Instruments (SCPI). Per maggiori dettagli su questo Standard di comunicazione consultare l’appendice A.

Agendo sui comandi della VI, l’utente può utilizzare lo strumento come se lo avesse fisicamente davanti a sé, e trasferire dal proprio PC allo strumento delle forme d’onda arbitrarie caricate da file.

Sono state realizzate tre versioni dell’interfaccia:

- una versione STAND-ALONE che è possibile utilizzare in assenza dello strumento collegato alla rete; questa versione ha lo scopo di fornire allo studente un supporto per 1

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Capitolo 1 – Introduzione

l’apprendimento dei menu dello strumento e le modalità di inserimento dei vari parametri delle forme d’onda (questa versione non controlla lo strumento reale!).

- una versione LOCAL che permette il controllo remoto dello strumento all’interno di una rete locale. Lo strumento può essere collegato alla rete locale attraverso una connessione Ethernet oppure GPIB.

Utilizzando la connessione GPIB però il PC che controlla lo strumento deve essere collegato fisicamente con interfaccia GPIB allo strumento.

- una versione INTERNET che per permette il controllo remoto dello strumento mediante un browser internet.

Inoltre è stato realizzato un software per il caricamento di forme d’onda arbitrarie sullo strumento e la cancellazione delle forme d’onda dalla memoria dello strumento mediante PC. Attraverso questo software è possibile interagire con lo strumento utilizzando come interfaccia di collegamento sia la GPIB sia la Ethernet.

Fig. 1.1: Foto del banco degli strumenti

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