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1.1 – Il cortisolo Il cortisolo è un prodotto della zona fascicolata della parte corticale del surrene, che assieme alla midollare svolge attività endocrina

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Academic year: 2021

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Cap. 1.1 – Il cortisolo

Il cortisolo è un prodotto della zona fascicolata della parte corticale del surrene, che assieme alla midollare svolge attività endocrina.

L’origine di queste due porzioni, così come la loro funzione, è differente.

La corticale deriva da un abbozzo del mesoderma del celoma in prossimità della cresta genitale ed ha funzione steroidogenetica.

La midollare origina alla stessa maniera dei gangli simpatici (cellule ectodermiche della cresta neurale migrano) ed essa stessa è un ganglio simpatico secernente catecolamine.

La corteccia del surrene è di vitale importanza: l’assenza di secrezione di ormoni, glicocorticoidi e mineralcorticoidi soprattutto, causa la morte del paziente che non è più in grado di rispondere alle situazioni stressogene e il cui equilibrio idrico-salino risulta alterato.

La distruzione della sola midollare invece è compatibile con la vita anche se l’animale presenterà inibizione a reagire alle emergenze (Aguggini e coll., 1998).

Esaminando nello specifico la corticale del surrene distinguiamo tre zone con le loro rispettive funzioni:

ƒ Glomerulosa: è la zona più esterna a contatto con la capsula fibrosa e secerne mineralcorticoidi (Aldosterone e desossi-corticosterone o DOC).

Nel cane, come nel gatto, si parla di zona Arcuata.

ƒ Fascicolata: intermedia, secerne principalmente cortisolo, corticosterone e cortisone (ormoni glicoattivi).

ƒ Reticolare: secerne ormoni sessuali come androgeni, testosterone, androstenedione ed estrogeni.

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9 Gli ormoni steroidei vengono sintetizzati a partire dal colesterolo: esso è per la maggior parte di derivazione ematica ma la sua sintesi è effettuata anche dalle cellule corticali a partire dall’acetato.

La prima importante modificazione del colesterolo è la perdita di uno spezzone della catena laterale per la formazione del pregnenolone, steroide con 21 atomi di carbonio, precursore di tutti gli ormoni steroidei cortico-surrenalici: ciò avviene grazie all’azione degli enzimi idrossilanti in C20 e C22 ed è favorita dall’ACTH.

Dal pregnenolone derivano poi il progesterone, gli ormoni glicoattivi e i mineraloattivi (con 21 atomi di carbonio), gli androgeni (con 19 atomi di carbonio) e gli estrogeni (con 18 atomi di carbonio, caratterizzati dall’aromatizzazione del primo anello steroideo) (Aguggini e coll., 1998).

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10 Il trofismo della ghiandola e la sintesi di steroidi sono sotto controllo dell’ACTH ipofisario, la cui liberazione è regolata, tramite un meccanismo a feed-back negativo, dalla concentrazione di ematica di glicocorticoidi, in particolar modo di cortisolo che è l’ormone più efficace sotto questo punto di vista.

Ne deriva che un prolungato trattamento con glicocorticoidi causa un’atrofia della ghiandola, pari a quella derivante da ipofisectomia: ne risultano particolarmente colpite la zona fascicolata e reticolare (la sintesi di ormoni cala fortemente) mentre quella glomerulare continua a secernere aldosterone, in minor misura ma pur sempre sufficiente alla vita dell’animale.

Riguardo al trasporto degli steroidi surrenalici, essi nel sangue circolano legati alle proteine plasmatiche: il legame con le albumine è a scarso grado di specificità.

Esiste un’altra proteina, la transcortina o CBG (Corticosteroid Binding Globulin), un’α-globulina con elevata affinità col cortisolo: solo il progesterone in alta concentrazione è in grado di competere per questo legame.

Questa proteina ha origini epatiche: aumenta in gravidanza per azione degli estrogeni, diminuisce in presenza di gravi malattie epatiche, di ipotiroidismo e di malattie renali.

Normalmente il cortisolo libero, quello con attività biologica, è molto scarso dato che per il 90% è legato e rappresenta una riserva.

L’androstenedione circola debolmente legato alle globuline; testosterone ed estradiolo hanno alta affinità con un’altra proteina di origine epatica, SHBG (Sex Hormone Binding Globulin); l’aldosterone circola in prevalenza libero e questo causa una emivita più breve. (Aguggini e coll., 1998).

Riassumendo brevemente il cortisolo presenta le seguenti caratteristiche:

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ƒ E’ un glucocorticoide steroideo

ƒ E’ secreto con ritmo circadiano

ƒ Il 70% è legato alla Cortisol Binding Globulin (CBG)

ƒ Ha un’emivita plasmatica di 60-90 minuti, il 20% convertito in cortisone e l’1% viene escreto dalle urine

ƒ Nella saliva presente la frazione libera e la correlazione della concentrazione rispetto a quella sierica è molto elevata nei mammiferi (0,6-0,9)

ƒ Il trasporto per diffusione passiva nella saliva garantisce un equilibrio pressochè costante tra concentrazione plasmatica e salivare

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