Stato di attuazione della delibera consiliare relativa alla comunicazione istituzionale dei lavori consiliari.
(Delibera del 14 marzo 2012)
Il Consiglio superiore della magistratura, nella seduta del 14 marzo 2012, ha adottato la seguente delibera:
«- Con delibera del 17 gennaio 2008, concernente le “Modalità di comunicazione al singolo magistrato con il mezzo informatico dell'esito delle pratiche che lo riguardano” e l'“Informazione ai magistrati sull'attività del Consiglio -predisposizione di un notiziario informativo da divulgare con il mezzo informatico e con cadenza settimanale avente ad oggetto, anche su indicazione dei singoli componenti, l'attività consiliare ritenuta di rilievo”, il CSM istituiva un “notiziario informativo”, da divulgare con il mezzo informatico a tutti i magistrati attraverso i singoli indirizzi di posta elettronica del dominio giustizia, riguardante le “delibere assunte dall'Assemblea Plenaria limitatamente…. alle proposte della Terza, Quinta e Sesta Commissione”, e delegava la Sesta Commissione - d'intesa con il Segretario Generale per gli aspetti tecnici - per verificare i modi e i tempi dell'ampliamento della comunicazione di tutte le delibere assunte dal Plenum nonché alle proposte di delibera realizzate dalle singole Commissioni referenti.
- Con delibera del 26 luglio 2010, concernente l'istituzione di “Uffici Relazioni con il Pubblico e modalità di comunicazione degli Uffici giudiziari e del Consiglio superiore della magistratura”, il C.S.M. dava avvio ad una seconda fase di attuazione della indicata delibera consiliare, prevedendo la diffusione anche delle circolari, delle risoluzioni di carattere generale nonché delle risposte a quesiti adottate dal Plenum su proposta della Prima, della Seconda, della Quarta, della Settima, dell'Ottava e della Nona Commissione.
- La delibera C.S.M. del 15 dicembre 2010, “Stato di attuazione della delibera consiliare relativa all’istituzione URP e alla comunicazione istituzionale dei lavori consiliari”, individuava le modalità di comunicazione per le proposte per le singole commissioni e per le delibere di plenum, disponendo una verifica dei risultati nei successivi tre mesi dall’approvazione, “anche al fine di attuare nuove modalità di comunicazione” sulla base delle segnalazioni ricevute in proposito dal Segretario Generale. In adempimento di tale ultima disposizione, si è quindi aperta una fase di interlocuzione anche con le segreterie delle singole commissioni all’esito della quale è emersa l’esigenza di semplificare la procedura, delimitando l’oggetto delle proposte di commissione ai casi in cui sussiste un interesse alla tempestiva conoscenza delle stesse ed escludendo la comunicazione delle proposte nei casi in cui è resa superflua dalla successiva, e di fatto contestuale, divulgazione degli ordini del giorno e delle delibere di plenum.
Il testo della delibera del 15 dicembre 2010 è stato quindi modificato come segue:
<<Gli ordini del giorno di Plenum vanno inviati:
• Via email a tutti i magistrati anche con un link all'interno della mail e, contestualmente, ove tecnicamente possibile, con invio di file allegato in formato rtf;
• agli indirizzi nome.cognome@giustizia.it o altro indirizzo email comunicato al Consiglio dal magistrato mediante posta elettronica dell'ufficio;
• il lunedì mattina prima del Plenum della settimana.
I dispositivi delle delibere del Plenum relative alle materie di seguito indicate vanno comunicati:
• Via email a tutti i magistrati con il contenuto della comunicazione all'interno della mail e, contestualmente, ove tecnicamente possibile, con invio di file allegato in formato rtf;
• agli indirizzi nome.cognome@giustizia.it o altro indirizzo email comunicato al Consiglio dal magistrato mediante posta elettronica dell'ufficio;
• le mail devono contenere solo i dispositivi delle decisioni. Se le decisioni sono prese a maggioranza si comunicheranno, limitatamente alle votazioni per appello nominale, anche i nomi dei componenti del Consiglio che hanno votato a favore o contro la delibera (oppure che si sono astenuti);
• il mercoledì e il giovedì della settimana del Plenum.
I dispositivi delle proposte conclusive di commissione relative alle materie di seguito indicate vanno comunicati:
• via email a tutti i magistrati con il contenuto della comunicazione all'interno della mail;
• agli indirizzi nome.cognome@giustizia.it o altro indirizzo email comunicato al Consiglio dal magistrato mediante posta elettronica dell'ufficio;
• le mail devono contenere solo i dispositivi delle decisioni;
• le mail vanno trasmesse il venerdì della settimana nella quale sono deliberate le proposte.
I dispositivi delle proposte conclusive di commissione e delle delibere di Plenum da comunicare sono i seguenti:
• Prima Commissione: proposte conclusive a seguito di formale apertura di una delle procedure previste da:
o ex art. 2 R.D.L. 31 maggio 1946 n. 511;
o ex artt. 18 e 19 dell'ordinamento giudiziario approvato con R.D. 30 gennaio 1941 n.
12.
• Terza commissione: tutte le proposte di trasferimento.
• Quarta commissione: nessuna proposta. Verrà effettuata al solo magistrato interessato la comunicazione in ordine alle proposte relative all’esito della valutazione quadriennale di professionalità.
• Quinta commissione: tutte le proposte, escluse quelle riguardanti le risposte ai quesiti e le delibere di contenzioso.
• Sesta commissione: tutte le proposte, escluse quelle riguardanti pareri e risposte ai quesiti.
• Settima commissione e Ottava commissione: nessuna proposta.
• Nona commissione: tutte le proposte per interpelli di qualsiasi natura e bandi di formazione decentrata.
Le delibere di plenum da comunicare sono quelle relative alle materie sopra specificate e, inoltre, i pareri e le risposte ai quesiti.
Inoltre, devono essere comunicate (con le modalità informatiche tecnicamente possibili) nella loro integrità (per le materie sopra indicate) le circolari.
In ogni caso vanno rispettate le norme regolamentari in materia di pubblicità e segretezza degli atti.
Le modalità di composizione informatica e di invio delle mail saranno stabilite dal Segretario Generale, tenendo conto di un sostenibile impatto organizzativo/informatico>>.
Tutto ciò premesso, il Consiglio
delibera
di approvare la sopraindicata risoluzione e di trasmetterla per competenza alle Commissioni consiliari competenti. »