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BILANCIO DI MISSIONE E CONSUNTIVO. 1 gennaio - 31 dicembre esercizio

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BILANCIO

DI MISSIONE E CONSUNTIVO

1

gennaio

- 31

dicembre

2011

19°

esercizio

(2)
(3)

Progettodi bilancioPredisPosto dal consigliodi amministrazione nellasedutadel 30 marzo 2012

integratoconla relazionedel collegiodei sindaci del 10 aPrile 2012

eaPProvato daPartedel consigliodi indirizzo nellasedutadel 30 aPrile 2012

BILANCIO DI MISSIONE

E CONSUNTIVO

2011

1 gennaio - 31 dicembre 2011 19° esercizio

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Organi della Fondazione

(Situazione alla data di approvazione del Bilancio)

Consiglieri

Chiozza dott. Gianluigi Collini dott. Roberto Devetag rag. Francesco Gallarotti dott.ssa Antonella Grusovin arch. Mariateresa Konate ing. Bou

Loru dott. Franco Ossola Federico Pascolini prof. Mauro Pontello prof.ssa Elisabetta Popazzi cap. Giovanni Porciani p.i. Roberto Schmucker geom. Enrico Vidi Miryam

Vio avv. Giovanni Zucalli dott.ssa Livia

Vice Presidente Orzan avv. Sergio Consiglieri

Bratina dott. Francesco Comolli avv. Paolo*

Donolato avv. Francesco Gabassi prof. Piergiorgio Traini Pio

Presidente del collegio dei Sindaci

Rossini dott. Maurizio Sindaci

Candotti dott. Mauro Clemente rag. Ariella Segretario Generale Bragaglia dott. Giuseppe

* L’avv. Comolli ha rassegnato le dimissioni in data 18.04.2012 a seguito della nomina ad amministratore nella Cassa di Risparmio FVG di Udine

Presidente Obizzi avv. Franco della Fondazione

Consiglio di Indirizzo

Consiglio

di Amministrazione

Collegio dei Sindaci

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indice

8 Premessa del Presidente

11 Bilancio di missione

99 Relazione economica e finanziaria

127 Prospetti di Bilancio

131 Nota integrativa

161 Relazione del Collegio dei Sindaci

167 Glossario

173 Allegato: elenco delibere per interventi istituzionali

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Il Bilancio di Missione 2011 costituisce il documento di sintesi dell’atti- vità esercitata nel corso del precedente esercizio. Consente quindi alla comunità locale di comprendere meglio, da diversi angoli visuali, gli interventi effettuati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e documenta, con ampiezza di dati e di informazioni, i benefici e gli effetti che tale attività ha portato sul territorio in termini di benessere sociale e di qualità della vita.

Pur in una stagione difficilissima, in cui è cambiata e sta ancora cambiando la scala di riferimento del nostro vivere, sia in ter- mini di quantità che di qualità di risorse, la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia non si è sottratta alla sfida di reinterpretare al meglio questo nuovo inizio e di dare il proprio contributo attivo, innanzitutto rivedendo le proprie priorità e ritenendo che si debba investire soprattutto sui giovani, a sostegno delle fasce più deboli della popola- zione e attraverso iniziative mirate alla promozione del territorio mettendo in rete i vari soggetti che vi operano. Ne è un esempio la gestione diretta del Polo culturale ed espo- sitivo - sia pure con una struttura operativa estremamente ridotta e snella - anche attra- verso eventi di grande rilevanza e richiamo turistico, che possano creare convergenze con i principali enti territoriali della provincia, svolgendo nel contempo un prezioso ed insostituibile ruolo di coordinamento a supporto anche degli altri enti del territorio.

Sempre meno “bancomat”, quindi, ma soprattutto motore di sviluppo per la comunità:

questo è l’impegno che ci siamo assunti e che stiamo cercando di portare avanti, anche attraverso un dialogo costante con le istituzioni, le associazioni e le tante realtà piccole e grandi della nostra provincia, convinti che solo una collaborazione nei singoli ruoli e nelle specifiche responsabilità dei diversi soggetti possa rendere possibile risultati e realizzazioni altrimenti impensabili.

Dobbiamo con amarezza constatare che, dopo anni e anni di erogazioni in costante cre- scita, dal 2009 la tendenza si è invertita, e la diminuzione proseguirà: lo sappiamo e non riteniamo corretto creare illusioni rispetto a una crisi globale, lunga e dagli sviluppi impre- vedibili, che ha ridotto e potrà ulteriormente ridurre la nostra capacità reddituale, come illustrato nella relazione economica e finanziaria. Tuttavia, guardando al valore assoluto delle erogazioni, dobbiamo dire che 4 milioni di Euro sono una cifra importante che nessu- na istituzione privata, come è la Fondazione Carigo, eroga in un anno sul nostro territorio.

Nel corso del 2011 la Fondazione ha quindi cercato di svolgere un ruolo istituziona- le ancora più attivo sviluppando - anche di propria iniziativa - progetti con impatto diretto sul territorio e restando solidamente vicina ai meno fortunati con l’impegno, la serietà, la sensibilità per i temi sociali e l’amore per la propria terra che la contrad- distinguono, dimostrando nei fatti di essere un’istituzione che opera in base a valori condivisibili, che sa utilizzare le risorse in modo efficiente, che vuole interagire con gli altri soggetti istituzionali ed associativi del territorio rappresentando un moltiplica- tore di opportunità ed un valido catalizzatore nella promozione dell’economia locale.

Siamo consapevoli che ci aspettano ancora anni molto difficili prima di poter uscire da una crisi epocale, che sarà necessario creare nuove sinergie e collaborazioni per poter

Premessa del Presidente

rispondere in modo efficace ai bisogni del nostro territorio, pur in presenza di minori risorse, ma siamo fiduciosi di poter mettere a disposizione gli strumenti più idonei per farlo, pur nei limiti delle nostre possibilità.

Desidero esprimere un sincero ringraziamento agli Organi della Fondazione - Consiglio di Amministrazione, Collegio dei Sindaci, al Consiglio di Indirizzo uscente e al nuovo CdI - per la grande collaborazione sempre prestata nell’interesse dell’Istituzione, met- tendo le professionalità individuali a disposizione del bene comune.

Un sentito ringraziamento al Segretario Generale a tutti i collaboratori per il lavoro svol- to con passione al servizio della Fondazione e, conseguentemente, dell’intera comunità.

Infine, un saluto e un ricordo vada al dott. Silvano Ceccotti, membro del Consiglio di Indirizzo e profondamente impegnato nel campo del sociale, che ci ha lasciato prema- turamente nelle scorse settimane lasciando un vuoto che sarà difficile colmare.

fondazione cassa di risparmio di gorizia premessa deL presidenTe

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BILANCIO DI MISSIONE

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fondazione cassa di risparmio di gorizia origini ed evoLuzione deLLa fondazione

Origini ed

evoluzione della Fondazione

Le Fondazioni di origine bancaria sono soggetti no profit, privati e autonomi, nati agli inizi degli anni ’90 e sono gli eredi dell’attività di beneficenza che, insieme all’attività creditizia, svolgevano fin dai secoli scorsi le casse di risparmio e le banche del monte. Concorrono a soddisfare le esigenze emergenti dei loro territori di riferimen- to in diversi campi di attività. Sono 88 le Fondazioni di origine bancaria italiane, diverse per dimensione patrimoniale e per territorio di operatività, e nella quasi totalità fanno parte dell’ACRI - Associazione delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio italiane.

Non hanno alcun ruolo gestionale nelle banche di cui sono azioniste, ma intervengono nella vita sociale ed economica del Paese sia in quanto soggetti filantropici, sia nella loro veste di investitori istituzionali.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia trae origine dal processo di riforma del siste- ma bancario attuato negli anni ‘90 ai sensi della cosiddetta legge “Amato”. Rappresenta la continuazione ideale della Cassa di Risparmio di Gorizia, ente pubblico economico fondato nel 1831 dal Conte Giuseppe Della Torre, ed ha iniziato la propria attività il 2 agosto 1992, a seguito del conferimento dell’azienda bancaria nella Cassa di Risparmio di Gorizia S.p.A. attuato nel giugno 1992.

La Banca, ceduta prima al Gruppo Casse Venete, è poi passata dal Gruppo Cardine a SanPaolo IMI e da ultimo, dal 1° gennaio 2007, a Intesa Sanpaolo che ha assunto quindi il ruolo di “Banca conferitaria”.

Nel 2003 la Cassa di Risparmio di Gorizia S.p.A. si è fusa con la Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone S.p.A. dando origine a FRIULCASSA Cassa di Risparmio Regionale S.p.A., che dal 22 ottobre 2007 ha assunto il nome di Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia S.p.A., sempre appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo, diventando l’u- nica banca di riferimento del nuovo Gruppo sul territorio regionale.

La Fondazione è quindi un soggetto giuridico privato senza fini di lucro, dotato di piena autonomia statutaria e gestionale, con un patrimonio significativo dal cui investimento trae le risorse necessarie a svolgere la propria attività istituzionale, che è quella di erogare risorse per lo sviluppo sociale, economico e culturale del suo territorio di riferimento, che è quello della provincia di Gorizia.

Il quadro normativo e le problematiche fiscali

La legge “Amato”, di cui nel 2010 si è celebrato il ventennale, ha creato i presupposti giuridici per lo scorporo dell’azienda bancaria e l’affermarsi delle odierne Fondazioni, rette dalla legge di riforma del 1998.

La Fondazione, nello svolgimento della sua attività, è tenuta a seguire le leggi istitutive e le numerose modifiche ed integrazioni che vi sono state apportate, dalla Direttiva Dini del 1994 alla riforma Ciampi del 1998 tradotta nel D.Lgs. n. 153/99, passando attraverso la cosiddetta riforma Tremonti e successivo decreto di attuazione ministeriale n. 217 del 2002, fino alle sentenze della Corte Costituzionale n. 300 e 301 del 2003 e la conseguen- te emanazione del D.M. 18 maggio 2004 n. 150 che, recependo i principi sanciti dalla Corte Costituzionale, ha chiarito definitivamente la natura giuridica delle Fondazioni che vengono collocate fra i soggetti privati con piena autonomia statutaria e gestionale.

In questi due decenni, con il loro concreto agire, le Fondazioni sono andate ben al di là del disegno originario, svolgendo appieno e senza esitazione il ruolo di soggetti non profit dediti al sostegno dei bisogni della comunità di riferimento, che sanno coniugare adeguata- mente la loro duplice anima di investitore istituzionale e di “Corpi intermedi” della società.

Anche nel corso del 2011 non sono state apportate modifiche alla normativa che disci-

plina le Fondazioni; il 31 marzo 2011 il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta di riforma del Titolo II del Libro I in materia di associazioni, fondazioni e comitati, ma il relativo disegno di legge non è ancora stato presentato in Parlamento, dove sono già depo- sitate altre 4 proposte di legge. È questa una riforma molto attesa dal Terzo settore ed in particolare dalle Fondazioni di origine bancaria, il cui contributo alla crescita economica sta diventando sempre più rilevante e che sono oggi riconosciute, a livello istituzionale, sociale ed economico, come soggetti imprescindibili per lo sviluppo economico delle comunità locali, per la tenuta del tessuto sociale, per la stabilità del sistema bancario.

La nuova disciplina dovrà tenere conto e dare attuazione al principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale: e se le fondazioni sono in grado di svolgere una funzione sociale o di soddisfare un bisogno generale, lo Stato non solo non deve privarle delle loro com- petenze, ma deve soprattutto sostenerle. Va ricordato che la Corte Costituzionale non solo ha ricondotto tutte le fondazioni fra le organizzazioni delle libertà sociali operanti nel cosiddetto privato-sociale, ma ha anche affermato che, in ossequio al principio stabilito dall’art. 118 della Costituzione, non può essere considerata, neppure dal legislatore, sosti- tutiva di quella assegnata alle istituzioni deputate a realizzare i fini di interesse pubblico.

Ci si augura che la riforma favorirà - anche sotto la spinta delle iniziative comunitarie in tema di statuto europeo delle fondazioni e di revisione della normativa sui servizi locali di interesse economico - l’avvio di una riflessione per una revisione radicale della disci- plina fiscale del non profit non più basata sul profilo soggettivo e sulla modalità ope- rativa, ma in relazione al valore sociale delle finalità di interesse generale perseguite.

Nell’Assemblea dell’ACRI del 4 maggio 2011, le Fondazioni hanno aderito alla propo- sta di adottare un documento-guida che consenta loro di compiere scelte coerenti a valori condivisi nel campo della governance e accountability, dell’attività istituzionale, della gestione del patrimonio.

“L’esigenza di disporre di una “Carta delle Fondazioni”, che rappresenti un riferimento volontario ma comune per le nostre associate - ha detto Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’ACRI - è particolarmente sentita in un momento in cui le attese sulle Fondazioni cre- scono, dopo che il loro ruolo si è pienamente consolidato sia come volano per il terzo settore e il welfare in genere, sia come ancoraggio e sostegno per l’industria bancaria italiana.”

È così partito un processo ampiamente partecipato per definire orientamenti e mettere a punto linee guida condivise a cui le Fondazioni potranno volontariamente ispirarsi, nel rispetto della piena autonomia di ciascuna. Sono stati costituiti tre Gruppi di lavo- ro - ad uno dei quali partecipa anche il nostro Presidente, avv. Obizzi - su governance, attività istituzionale e gestione del patrimonio.

In merito alla governance si sta cercando di dare visibilità a orientamenti che vadano nella direzione della trasparenza, dell’indipendenza e della responsabilità nei confronti dei territori di riferimento, puntando sulla competenza e l’autorevolezza degli ammini- stratori; per quanto riguarda l’attività erogativa - che sta già vivendo una fase di forte evoluzione in termini di contenuti degli interventi, strumenti attuativi, processi di selezione e tecniche di monitoraggio e valutazione, anche grazie alla crescente pro- fessionalizzazione dei lavoratori del settore - la focalizzazione è sui temi dell’efficienza e dell’efficacia delle scelte di allocazione delle risorse. Infatti, in tempi di crescita dei bisogni sul fronte del welfare e di contenimento delle risorse disponibili, l’obiet- tivo è di massimizzare l’impatto positivo delle erogazioni sui territori di riferimento.

Infine, in tema di gestione del patrimonio, l’evoluzione del ruolo delle Fondazioni richiede una programmazione di medio-lungo periodo e va ripensato l’impiego di quote dei loro patrimoni anche in funzione dell’esercizio del proprio ruolo istituzionale, con una riflessione di carattere strategico sulle partecipazioni nelle banche conferitarie

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fondazione cassa di risparmio di gorizia origini ed evoLuzione deLLa fondazione

oltre che sugli investimenti in iniziative di ampio respiro - vedi Cassa Depositi e Prestiti Spa -. L’intento è di definire un approccio comune a questi temi, fornendo un codice di condotta di riferimento in materia di investimenti e mettendo le Fondazioni di minore dimensione in condizione di partecipare eventualmente a interventi collettivi che non sarebbero altrimenti in grado di sviluppare singolarmente.

La “Carta delle Fondazioni” è ancora in via di definizione, e dovrebbe essere approvata entro il 2012.

L’art. 52 del D.L. n.78 del 2010, come convertito dalla legge n. 122 del 30 luglio 2010, prevede che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, come tutte le Authority, relazioni ogni anno in Parlamento, entro il 30 giugno, circa l’attività svolta dalle Fondazioni nell’anno precedente “con riferimento, tra l’altro, agli interventi finalizzati a promuovere lo sviluppo economico-sociale nei territori locali in cui operano le mede- sime fondazioni”. La Fondazione ha così provveduto a comunicare al Ministero, nei termini indicati, tutti i dati richiesti relativi sia allo stato patrimoniale che all’attività istituzionale ed operativa dell’ente negli ultimi esercizi. La relazione sull’attività delle Fondazioni bancarie negli esercizi 2009 e 2010 è stata presentata il 16 settembre 2011 dal Ministro dell’economia e delle finanze alla Camera dei Deputati, e ha dato conto della reale situazione delle Fondazioni e del loro responsabile e consapevole impegno sia nell’investimento del patrimonio che nel perseguimento delle finalità statutarie.

Da segnalare che non è ancora stato emanato il regolamento in materia di bilancio previsto dal D.Lgs n. 153 del 1999, per cui la situazione transitoria si prolunga ormai dall’aprile 2001. Vi sono invece novità positive sul fronte dell’ultradecennale conten- zioso fiscale che vedeva contrapposte le Fondazioni all’Amministrazione finanziaria per l’applicazione - in vigenza della legge Amato - della riduzione al 50% dell’allora aliquota IRPEG prevista dall’art. 6 del DPR 601/1973.

Grazie all’azione di mediazione svolta dall’ACRI, che ha concordato con gli uffici cen- trali dell’Agenzia delle Entrate - a seguito di un parere reso dall’Avvocatura Generale dello Stato - una procedura per chiudere i contenziosi ancora pendenti, mediante la disapplicazione delle eventuali sanzioni comminate e non annullate nei giudizi, agli inizi del 2011 abbiamo anche noi attivato, tramite il nostro legale, la procedura concor- data per gli esercizi 92/93, 93/94 e 94/95, e richiesto inoltre i rimborsi da dichiarazione 1996/97 e 1997/98 rimasti in sospeso a seguito della nostra istanza per l’applicazione dell’aliquota ridotta del 50%.

Il 27 settembre 2011 ci è stata liquidata la somma di euro 1.220.256,93, comprensiva di interessi, relativa agli esercizi 92/93 e 93/94, mentre per il 94/95 resta da pagare la sola somma di euro 48.321 riferita ad imposte dovute come da dichiarazione, oltre agli interessi.

Nel dicembre 2011 abbiamo inoltre incassato la somma di Euro 144.055,83 relativa al 96/97, oltre ad interessi per euro 58.882,82.

Es. Credito Aliq. Accertam. Presentato Situazione al 31/12/2010

d’imposta Irpeg ricorso

92/93 € 457.548,79 50% 27/07/1999 24/09/1999 Chiuso in autotutela con rinuncia aliquota 50%

da dichiarazione dei redditi 93/94 € 529.946,24

da dichiarazione dei redditi 50% 02/10/2000 07/12/2000 Chiuso in autotutela con rinuncia aliquota 50%

94/95 € 322.258,26 50% 19/12/2001 13/02/2002 Chiuso in autotutela con rinuncia aliquota 50%

da dichiarazione dei redditi

95/96 100% 03/08/2000 In attesa chiusura in autotutela chiesto rimborso 50% con rinuncia rimborso aliquota 50%

347.207,26

96/97 € 150.288,96 100% 03/08/2000 Chiuso in autotutela con rimborso da dichiarazione da dichiarazione dei redditi chiesto rimborso 50%

(per ritenuta d’acconto 10% € 506.934,47 sui dividendi )

97/98 € 144.089,93 100% 07/10/2002 Chiuso in autotutela con rimborso da dichiarazione da dichiarazione dei redditi chiesto rimborso 50% In attesa rimborso credito da dichiarazione + interessi (per ritenuta d’acconto 10% € 423.125,34

sui dividendi )

2007 € 657.000 27/12/2007 CTP sentenza favorevole il 26/2/2009 IVA su acquisto immobile Chiesto benefici non ancora notificata

da Friulcassa retrocessione ex D.L. 153/99 Prospetto riepilogativo contenzioso fiscale

In gennaio 2012 abbiamo infine incassato la somma di Euro 144.089,93 relativa al 97/98, oltre ad una quota di interessi di euro 2.881,80, di cui restiamo in attesa del saldo.

Missione e valori

La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico (art. 4 dello Statuto).

Opera in tutti gli ambiti previsti dalla legge mediante le rendite del patrimonio conferito, frutto dell’operosità e della previdenza delle generazioni passate che hanno vissuto e lavo- rato nel territorio di riferimento. Attraverso una gestione prudente ed attenta del patrimo- nio, ne assicura la protezione e la redditività nel tempo, a favore delle generazioni future.

La Fondazione opera specificatamente nei seguenti otto settori di intervento statutariamente ammessi, scelti dal proprio Consiglio di Indirizzo fra quelli ammessi dalle vigenti normative:

a) 1) arte, attività e beni culturali;

2) educazione, istruzione e formazione;

3) sviluppo locale ed edilizia popolare locale;

4) volontariato, filantropia e beneficenza;

b) 1) crescita e formazione giovanile;

2) salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa;

3) ricerca scientifica;

4) protezione e qualità ambientale.

Sulla base dello statuto la Fondazione interagisce con gli altri soggetti istituzionali e associativi, nel quadro di una sussidiarietà orizzontale che opera non in un’ottica di sosti- tuzione o di surroga degli organismi pubblici deputati nei vari campi di intervento, ma di stimolo e di promozione nonché di catalizzatore delle risorse presenti nella comunità locale, attivando sinergie e capacità di creazione di valore aggiunto alla qualità della vita:

ciò porta ad identificare gli stakeholder di missione nei soggetti beneficiari finali, porta- tori di legittimi interessi. Inoltre, grazie alla sua possibilità di sperimentare percorsi nuovi

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fondazione cassa di risparmio di gorizia organi sTaTuari

con una flessibilità e una rapidità difficilmente accessibili alla pubblica amministrazione, può rappresentare una risorsa preziosa per l’innovazione sociale e civile, oltre che scien- tifica ed economica.

La Fondazione ha cura che, nei rapporti con la comunità di riferimento, sia percepita in modo corretto e sia dato rilievo all’intensa attività che svolge e al ruolo sempre più attivo nell’individuazione dei progetti da finanziare, specie in un periodo di prolun- gata crisi economica a livello mondiale, di cui non si intravede ancora la via d’uscita.

Pur avendo introdotto delle limitazioni alla presentazione di richieste a valere sui Bandi, anche nel corso del 2011 la Fondazione ha ricevuto quasi lo stesso numero di richieste di erogazione del 2010 da parte di una molteplicità di soggetti e di enti. Gli interventi appro- vati rappresentano in gran parte solo un contributo parziale ad una ulteriore mobilitazione di risorse da parte dei richiedenti stessi, ed hanno riguardato interlocutori pubblici nel 43,5% dei casi (con il 28,7% di progetti finanziati), nel 56,5% interlocutori privati (con il 71,3% di progetti).

Soggetto beneficiario Progetti Erogazioni deliberate N. % Euro %

Enti pubblici 169 28,7% 1.712.909 43,5%

Enti privati 419 71,3% 2.227.566 56,5%

TOTALE 588 100,0% 3.940.475 100,0%

Fra gli interventi finanziati, quelli realizzati direttamente rappresentano il 15,1% del tota- le, in leggero calo rispetto al 20% raggiunto nel 2010.

Sono stati presentati 855 progetti per un ammontare complessivo di 11,5 milioni di euro;

ne sono stati finanziati 588 per euro 3.940.475. Tenendo conto delle disponibilità pro- venienti anche da altre fonti, il totale delle iniziative realizzate grazie a tali stanziamenti risulta essere di oltre 28,6 milioni di euro, in leggero calo rispetto al 2010.

Questo indicatore esprime la capacità di mobilitazione di risorse nella comunità di riferimento, al quale il finanziamento della Fondazione partecipa al 21,4% (nel 2010 solo il 19,9%).

Esercizio Nr. rich. censite Nr. rich. accolte

1998/99 365 175

2000 356 231 2001 387 308 2002 449 344 2003 547 397 2004 582 470 2005 695 543 2006 756 626 2007 832 661 2008 977 732 2009 996 715 2010 868 589 2011 855 588

Numero richieste pervenute e censite

Da segnalare che, dalla sua costituzione, la Fondazione ha destinato ad erogazioni a favore del territorio oltre 50 milioni di euro, passando da 0,626 milioni nell’esercizio 1992/93 ad oltre 5,3 milioni nel 2009, scendendo invece a 4,3 nel 2010 e a poco meno di 4 milioni nel 2011.

A queste somme vanno poi aggiunti i fondi destinati al Volontariato ex Legge 266/91, per un totale di oltre 4 milioni di Euro. Salgono quindi a quasi 55 milioni di euro le risorse che la Fondazione ha messo a disposizione della sua comunità di riferimento.

Questa è la sintesi dei dati economici e gestionali dell’ultimo periodo, espressi in importi Euro/1.000:

Indicatori 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Patrimonio Netto 154 157 162 163,2 164,1 164,8 165,6

Diversificaz./Patrim. medio 61,70% 62,42% 62,90% 63,00% 59,00% 57,75% 50,9

Proventi Netti 10,9 9,3 17,5 7,948 5,588 4,665 4,176

Proventi/Patrimonio medio 6,86% 5,60% 10,95% 4,89% 3,11% 2,62% 2,36

Spese di gestione 0,56 0,59 0,795 0,892 0,911 0,957 0,946

Spese/Patrimonio medio 0,36% 0,38% 0,50% 0,55% 0,56% 0,58% 0,589

Erogazioni deliberate 3,9 4,4 5,2 5,7 5,3 4,3 3,94

Erogaz./Patrimonio medio 2,65% 2,84% 3,26% 3,54% 3,1% 2,61% 2,38

Organi statutari

La Fondazione persegue i propri fini attraverso l’attività degli Organi previsti dallo statuto, approvato dal Ministero del Tesoro il 24.10.2007.

IL CONSIGLIO DI INDIRIZZO definisce le linee programmatiche di intervento e di operatività fissando priorità ed obiettivi della Fondazione, formula gli indirizzi generali della sua organizzazione e provvede alla periodica verifica dei risultati. È composto da 17 Consiglieri che devono rispondere a precisi requisiti di onorabilità e che vengono individuati tra persone di comprovata capacità in campo culturale, imprenditoriale, amministrativo, professionale e sociale. Vengono designati sulla base di terne pro- poste dagli enti locali - Regione FVG, Provincia di Gorizia, Comune di Gorizia ed altri -, dal Presidente della Camera di Commercio, dai Rettori delle due Università presenti sul territorio, dai Presidenti degli ordini professionali, delle associazioni di volontariato e culturali. Una parte minoritaria viene designata dal Consiglio stesso.

Già agli inizi del mese di agosto 2010, e quindi oltre sei mesi prima della scadenza, era stata attivata la procedura di richiesta di designazione delle terne di candidati agli enti locali, alle istituzioni ed associazioni previste dallo Statuto, fra cui scegliere i compo- nenti dell’Organo. Si è poi reso necessario convocare in assemblea alcune associazioni ed enti locali che non erano riusciti a raggiungere l’accordo sulla terna da segnalare, e quindi solo a gennaio 2011 si è potuto procedere alla nomina del nuovo Consiglio - solo parzialmente rinnovato -, che si è formalmente costituito il 28 febbraio 2011 e durerà in carica per 5 anni.

Da segnalare la decisione del nuovo Consiglio di Indirizzo di ridurre del 5% i compensi di tutti gli Organi, tranne il Collegio dei Sindaci, a far data dal 1° aprile 2011 e per

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fondazione cassa di risparmio di gorizia organi sTaTuari

la durata di un anno, finanziando con i risparmi simbolicamente così conseguiti uno specifico progetto in campo sociale.

Nel febbraio 2012 è venuto improvvisamente a mancare il dott. Silvano Ceccotti, compo- nente del Consiglio di Indirizzo, e sono state avviate le procedure per la sua sostituzione.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, il cui mandato quadriennale scade con l’approvazione del bilancio 2012, gestisce la Fondazione nell’ambito degli obiettivi e dei programmi fissati dal Consiglio di Indirizzo. È composto dal Presidente e da un massimo di sei membri nominati dal Consiglio di Indirizzo. A quest’Organo compete l’amministrazione e la gestione della Fondazione, la nomina del Segretario Generale, la proposta dei programmi di intervento, delle linee generali della gestione patrimoniale e delle eventuali modifiche allo Statuto ed ai Regolamenti interni, la cui approvazione spetta al Consiglio di Indirizzo.

IL PRESIDENTE, il cui mandato quadriennale coincide con quello del Consiglio di Amministrazione, rappresenta la Fondazione e sovrintende al suo funzionamento, presie- de il Consiglio di Amministrazione e quello di Indirizzo, quest’ultimo senza diritto di voto.

IL COLLEGIO DEI SINDACI è l’Organo di Controllo della Fondazione ed eserci- ta le funzioni attribuitegli dalla normativa vigente (art. 2403 cc) nonché il controllo contabile dell’ente. È composto dal Presidente e da due membri iscritti al registro dei revisori contabili, nominati dal Consiglio di Indirizzo, e rimane in carica 4 anni.

IL SEGRETARIO GENERALE, nominato dal Consiglio di Amministrazione, gestisce l’organizzazione della Fondazione in base alle deleghe conferitegli.

Nel corso del 2011 è proseguita ad un ritmo molto intenso l’attività degli Organi statutari.

Il Consiglio di Amministrazione si è riunito ben 16 volte, il Consiglio di Indirizzo si è riunito 9 volte e 5 volte il Collegio dei Sindaci.

Particolarmente attive - come risulta dal successivo specchietto - sono state anche le Commissioni consultive del CdI e del CdA, a due delle quali partecipano anche componenti del CdI, che hanno il compito di esaminare in modo approfondito alcu- ne tematiche specifiche elaborando quindi delle proposte da sottoporre allo stesso Consiglio di Indirizzo/Amministrazione. Alle Commissioni può essere presente il Presidente, oltre ai componenti del Collegio dei Sindaci.

Da rilevare che, a fine aprile 2011, il Consiglio di Indirizzo ha apportato - su propo- sta del Consiglio di Amministrazione - alcune importanti modifiche al Regolamento interno per il funzionamento degli Organi per rendere le Commissioni più snelle ed autonome e gravare di meno sulla struttura della Fondazione - il precedente testo prevedeva la partecipazione alle stesse anche del Segretario Generale o suo delegato.- Nel corso del 2011, dopo l’insediamento del nuovo CdI, la Commissione Investimenti del CdA è confluita nella Commissione Unica Investimenti, composta da membri di entrambi gli Organi, la cui attività è stata particolarmente impegnativa ed attuata in stretta collaborazione con l’Advisor, considerata la grave crisi finanziaria mondiale ed i perduranti riflessi a livello finanziario ed economico anche per la Fondazione.

Anche la Commissione consultiva per lo sviluppo degli insediamenti universitari a Gorizia si è trasformata nella Commissione mista Attività Istituzionale, cui è stato affidato il compito di esaminare in via preliminare alcuni progetti ed iniziative di parti- colare interesse e di importo elevato proposti da enti o associazioni, formulando precise proposte al Consiglio di Amministrazione che ha poi assunto le relative deliberazioni.

Negli ultimi mesi dell’anno si è riunita spesso anche la Commissione per il Personale la quale, valutata l’operatività della Fondazione, ha ritenuto di proporre l’assunzione di una nuova risorsa qualificata per garantire l’attuale livello di professionalità e di servizi resi. La Commissione ha proceduto quindi all’esame dei curricula pervenuti a

seguito della pubblicazione di uno specifico bando, e poi ad una serie di colloqui con i candidati ritenuti più meritevoli, proponendo infine al Consiglio di Amministrazione di deliberare l’assunzione del candidato prescelto.

Organi e composizione Numero riunioni

Consiglio di Indirizzo - 17 membri 9

Consiglio di Amministrazione - 7 membri 16

Collegio dei Sindaci - 3 membri 5

Commissioni Tecniche Consultive Numero riunioni

Commissione DPP CdI - 5 membri 2

Commissione Cultura CdI - 6 membri 6

Commissione Sociale CdI - 5 membri 4

Commissione Statuto e Regolamenti CdI - 5 membri 3

Commissione Unica Investimenti CdA/CdI - 6 membri 7

Commissione Investimenti CdA* - 4 membri 2

Commissione Attività Istituzionale CdA/CdI - 6 membri 7

Commissione Personale CdA - 3 membri 6

*confluita nel giugno 2011 nella Commissione Unica Investimenti

Si sono tenute complessivamente 67 riunioni - come nel 2010 -, di cui 29 degli Organi e il resto delle varie Commissioni.

Il Presidente ha costantemente portato a conoscenza dell’Organo di Indirizzo le principali deliberazioni assunte dal CdA e lo ha aggiornato in merito all’evolversi di determinate situazioni che rivestivano particolare interesse, affiancato spesso anche dal Consiglio di Amministrazione. Inoltre, grazie al lavoro delle Commissioni “miste”, costituite cioè da rappresentanti del CdA e del CdI, sia in relazione alla gestione del patrimonio che delle problematiche istituzionali - in particolare quelle culturali ed universitarie -, si è realizzato un proficuo scambio di informazioni e di proposte fra i due Organi.

La Fondazione ha stipulato con il Segretario Generale, dott. Giuseppe Bragaglia, un nuovo contratto di collaborazione coordinata e continuativa legato, per quanto riguar- da il programma di lavoro, all’attuazione del Documento Programmatico Previsionale 2011, con durata 1.1.2011 - 31.12.2011. L’incarico è stato rinnovato anche per il 2012.

È stata rinnovata anche per il 2011 la Polizza RC Amministratori stipulata tramite il nostro Broker assicurativo, società Aon SpA, con il massimale previsto di cinque milioni di euro.

Struttura organizzativa

Al 31.12.2011 il personale della Fondazione era formato da sei dipendenti, uno dei quali assunto a tempo determinato e confermato in pianta stabile dal 1° gennaio 2012.

A fine gennaio 2011 è scaduto il contratto di un dipendente a tempo determinato, che non è stato sostituito. Negli ultimi mesi del 2011 si è proceduto, tramite bando, all’as- sunzione di una risorsa specialistica a tempo determinato a far data dall’1 gennaio 2012.

Al personale, assunto con contratti di lavoro individuale, si applicano le norme conte- nute nel Regolamento per il personale dipendente della Fondazione che fa riferimento al contratto del terziario per quanto riguarda la parte economica.

Va rilevato che il costo di un dipendente che segue direttamente l’attività artistica ed

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fondazione cassa di risparmio di gorizia Linee di sTraTegia generaLe

espositiva della Fondazione viene spesato sui fondi erogativi istituzionali. È necessaria però la collaborazione di tutto il personale - in modo più o meno accentato - in occa- sione delle varie rassegne espositive, per cui possiamo affermare che tutta la struttura, oltre ai compiti assegnati e di propria competenza, supporta anche le attività culturali attuate dall’ente.

Riepilogo personale ripartito per categoria

31/12/2011 31/12/2010

Collaboraz. Coord. Cont. Prof.-Co.Co.Co. 1 1

Quadri direttivi 1 1

Impiegati di concetto 4 5

Impiegati d’ordine 1 1

Totale 7 8

Riepilogo personale ripartito per attività

31/12/2011 31/12/2010

Segreteria Generale 1,5 2

Segreteria ed Erogazioni 2 2,5

Attività amministrative e contabili 2 2

Polo Culturale 1,5 1,5

Totale 7 8

Nelle attività della Segreteria si tiene conto anche delle mansioni esplicate dal Segretario Generale.

Le tante incombenze legate prima al rinnovo del Consiglio di Indirizzo, e quindi all’au- mentata operatività degli Organi statutari, all’attività istituzionale ed erogativa e alla realizzazione delle varie rassegne espositive, non ha ancora reso possibile applicare interamente l’Organigramma approvato dal Consiglio di Amministrazione nel dicembre 2008, che prevedeva l’introduzione di ruoli di Responsabilità di Coordinamento delle risorse per gruppo omogeneo di funzioni.

Consiglio di Indirizzo

Collegio dei Sindaci Presidente della

Fondazione Consiglio di

Amministrazione Segretario Generale

Responsabile

Coordinamento Responsabile

Coordinamento

Segreteria

e Polo Culturale Attività

Erogativa Progetto

Comunicazione Contabilità

e Bilancio Assistente e Sostituto

Segretario

Organigramma

Linee di strategia generale

Modalità d’intervento

Processi generali di governo, di gestione e valutazione

La Fondazione persegue le finalità istituzionali secondo le linee program- matiche indicate dal Consiglio di Indirizzo e nei limiti delle risorse tempo per tempo disponibili, intervenendo prevalentemente attraverso:

- l’assegnazione di contributi a progetti e iniziative di terzi, per mezzo di bandi di partecipazione predisposti nei singoli settori, entro predeterminati limiti unitari di importo e con prefissati criteri di priorità;

- l’assegnazione di contributi a progetti e iniziative di terzi, nell’ambito di spe- cifici ed organici programmi di intervento secondo le linee guida definite dal Consiglio di Indirizzo con il Documento Programmatico Previsionale;

- la promozione di progetti ed iniziative proprie, ispirati anche a criteri plurien- nali, per la cui realizzazione la Fondazione può avvalersi della collaborazione di altri soggetti pubblici e privati no-profit, ovvero promuovere o aderire ad organismi consortili o associativi, sia italiani che stranieri, che abbiano scopi compatibili con quelli della Fondazione.

La scelta delle iniziative da finanziare spetta al Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle linee programmatiche e degli indirizzi gestionali indicati nel Documento Programmatico Previsionale, approvato dal Consiglio di Indirizzo entro il mese di otto- bre di ciascun anno.

Nell’individuazione e nella selezione dei progetti e delle iniziative da finanziare la Fondazione ha tenuto conto dei criteri stabiliti dal Regolamento per il perseguimen- to delle finalità istituzionali, nel nuovo testo approvato dal Consiglio di Indirizzo il 18/1/2011, aggiornato per adeguarlo ai contenuti del DPP 2011/2013.

(13)

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fondazione cassa di risparmio di gorizia aTTiviTà isTiTuzionaLe

I bandi ed i programmi di intervento 2011 sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione il 14.2.2011, mentre le deliberazioni relative all’attività erogativa vera e propria sono state assunte dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2010 e fino a dicembre 2011.

Il Regolamento per il perseguimento delle finalità istituzionali disciplina oggetto, set- tori e modalità di intervento e fissa alcuni precisi requisiti che i soggetti richiedenti devono possedere per poter accedere ai contributi: in particolare, devono essere enti o soggetti senza fine di lucro - sono quindi escluse le imprese di qualsiasi natura, ad eccezione delle imprese strumentali e delle cooperative sociali di cui alla L. 381/91 e successive modificazioni - che dimostrino di possedere la capacità di realizzare il pro- getto o l’iniziativa proposta e di avere maturato una significativa esperienza, di regola almeno biennale, nello specifico campo di intervento.

Le richieste inoltrate, per essere prese in considerazione, devono riferirsi a progetti o iniziative specifici per i quali sia possibile individuare con precisione il contenuto ed i soggetti coinvolti, i beneficiari e gli obiettivi che si intendono raggiungere, nonché le risorse ed i tempi necessari per la loro realizzazione. È richiesta la presentazione di idonea documentazione sia in relazione al soggetto stesso - distinguendo tra gli enti pubblici e quelli privati - che al progetto proposto.

Nel 2011 è stata introdotta una limitazione, prevedendo la possibilità di presentare una sola richiesta per soggetto richiedente a valere sui bandi, tranne che per gli enti locali e le istituzioni scolastiche per i quali questo limite è stato esteso a livello di ogni singolo settore.

Il termine di presentazione delle richieste relative ai Bandi ed ai Programmi è stato fis- sato al 2 maggio 2011 - il tradizionale termine del 30 aprile 2011 cadeva infatti in una giornata festiva - tranne che per il Programma Istruzione con termine 30 giugno 2011, al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di formulare dei progetti organici per l’anno scolastico 2011/2012 ed avere così la certezza dei fondi assegnati in tempo utile.

Gli uffici della Fondazione hanno effettuato dapprima un accurato censimento dei soggetti richiedenti e delle iniziative e progetti proposti. Chiusi i relativi bandi, si è pro- ceduto alla selezione e valutazione dei progetti come previsto dal citato Regolamento;

le pratiche sono state quindi sottoposte al Consiglio di Amministrazione che, in diverse sedute, ha vagliato attentamente le oltre 850 richieste complessivamente pervenute ed ha assunto le relative deliberazioni. 248 sono state le domande non accolte in quanto incomplete o non rispondenti ai requisiti richiesti dal Regolamento per il perseguimen- to delle finalità istituzionali.

Per quanto riguarda le modalità di erogazione e di anticipazione dei contributi assegna- ti, il Regolamento prevede che venga esibita la documentazione di spesa in originale per contributi superiori ad euro 8.000, e quindi la liquidazione degli importi delibe- rati è avvenuta dietro presentazione del rendiconto finanziario da parte dei soggetti beneficiari e della copia di documentazione di spesa debitamente quietanzata, o degli originali in caso di importi sopra gli 8.000 euro, poi vidimati e restituiti ai beneficiari.

Alla fine dell’esercizio risulta ancora da liquidare oltre il 70% delle somme deliberate, in quanto i progetti e le iniziative finanziate possono trovare realizzazione entro un anno dalla data di delibera.

I bandi ed i programmi emessi dalla Fondazione sono stati portati a conoscenza della col- lettività sia attraverso il sito internet sia con comunicati stampa inviati ai quotidiani locali.

Attraverso il sito Internet www.fondazionecarigo.it è stata data un’adeguata informativa sulle deliberazioni assunte, mettendo inoltre a disposizione lo Statuto, i documenti pro- grammatici, i Regolamenti, i bandi, la modulistica ed i bilanci di missione degli ultimi esercizi. Il sito è stato utilizzato efficacemente anche per farsi conoscere e veicolare all’esterno le iniziative e l’attività dell’ente, promuovendo gli eventi espositivi e culturali

curati dalla stessa Fondazione o che comunque si sono svolti presso il suo Polo Culturale.

Sono sempre molto alti gli accessi e il numero di visitatori, attestando il ruolo sempre più importante svolto dalla Fondazione in campo culturale ed artistico.

Da segnalare che, a partire dal 2012, la Fondazione adotterà, nell’ambito delle proce- dure acquisite da Struttura Informatica, lo strumento del ROL - Richieste on line per l’inoltro delle domande di contributo, utilizzando quindi in modo ancora più accentuato gli strumenti offerti da Internet e dalle nuove tecnologie.

Attività istituzionale

Obiettivi perseguiti nell’anno 2011

Nell’esercizio 2011 l’attività della Fondazione si è svolta e consolidata sulle linee guida e sulle direttrici tracciate nel nuovo Documento di Programmazione Pluriennale per il triennio 2011-2013, approvato dal Consiglio di Indirizzo l’11 ottobre 2010, che conferma la scelta dei quattro “settori rilevanti” cui destinare la parte preva- lente dell’avanzo dell’esercizio al netto della riserva obbligatoria.

Da segnalare che, in sede di approvazione del DPP 2012, il 17.10.2011, il Consiglio di Indirizzo ha provveduto ad aggiornare gli obiettivi economico-finanziari, gli indirizzi e le linee guida nell’attività erogativa del DPP pluriennale 2011/2013 alla luce della ridotta redditività degli investimenti finanziari a causa della grave crisi che ha colpito il debito sovrano europeo dal mese di agosto 2011, e della conseguente riduzione del livello di erogazione compatibile con le nuove risorse attese.

L’attività istituzionale si è poi sviluppata in conformità a quanto previsto dal Documento Programmatico Previsionale 2011 (di seguito DPP 2011) predisposto dal Consiglio di Amministrazione il 18.10.2010 ed approvato il 29.10.2010 dal Consiglio di Indirizzo.

INDIRIZZI GENERALI

- promuovere e ricercare forme di collaborazione e di dialogo tra gli Organi, nel rispetto dei rispettivi ruoli;

- migliorare gli strumenti di valutazione dell’efficacia e dell’efficienza della nostra azione per ottimizzare suddivisione e destinazione delle risorse, attra- verso indicatori condivisi che ne possano evidenziare la ricaduta;

- privilegiare azioni erogative che diano risposte concrete ai bisogni reali della nostra comunità isontina.

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fondazione cassa di risparmio di gorizia Le risorse impiegaTe e iL confronTo con iL documenTo programmaTico previsionaLe 2011

LINEE GUIDA PER LE EROGAZIONI

- destinare ai quattro “settori rilevanti”, cui si deve riservare la parte prevalente dell’avanzo dell’esercizio al netto della riserva obbligatoria, complessivamente tra il 75-80% delle risorse disponibili;

- destinare agli altri quattro settori statutari complessivamente tra il 20-30%

delle risorse disponibili;

- individuare le esigenze più diffuse della comunità attraverso l’analisi delle richieste pervenute, delle esperienze acquisite, delle proposte formulate da enti e associazioni e di incontri promossi dalla stessa Fondazione, tenendo anche conto delle nuove problematiche sociali che la crisi economica comporta;

- operare in tutti i settori d’intervento statutari non soltanto come “erogatrice di contributi”, ma sviluppando anche un ruolo attivo nella società isontina;

- stimolare le realtà locali, ancora troppo frammentate, a fare sistema, attraver- so la promozione di bandi, programmi e iniziative proprie che rispondano alle esigenze di sviluppo del territorio, assicurando una equilibrata distribuzione delle risorse tempo per tempo disponibili;

- curare che le richieste più rilevanti siano anche accompagnate ex ante da una valutazione sull’impatto che l’iniziativa potrà avere sul territorio e lo sviluppo locale, ed ex-post da una valutazione sui risultati ottenuti anche da parte di terzi partner che hanno collaborato al progetto;

- promuovere la realizzazione di progetti integrati nell’ambito di un’offerta tematica complessiva;

- sostenere, come consentito dalla normativa di settore, interventi a favore di cooperative ed imprese sociali che investono e lavorano per lo sviluppo sociale ed economico del territorio, anche attraverso erogazioni da destinare alla sotto- scrizione di quote di minoranza di capitale specialmente nella fase di start-up dell’iniziativa (costituzione ed avvio);

- curare che, nei rapporti con la Comunità di riferimento, sia percepita l’at- tività svolta dalla Fondazione come pure il suo ruolo attivo nell’individua- zione dei progetti da finanziare, attraverso una comunicazione professionale sia nella forma che nel contenuto, utilizzando a questo scopo i tradizionali media (sito web, stampa, televisione) come pure le testimonianze dei benefi- ciari delle erogazioni (locandine, manifesti, giornali, conferenze stampa, ecc.).

PRIORITÀ DA SEGUIRE NELL’ATTIVITÀ EROGATIVA

- privilegiare attraverso i Bandi annuali le piccole iniziative locali promosse da istituzioni ed associazioni no profit di cui è ricco il nostro territorio, il cui contributo non potrà comunque superare Euro 8.000 per ciascuna richiesta e, complessivamente, il 20/25% (il DPP 2008/10 prevedeva il 20%) delle risorse a disposizione per ciascun Settore Rilevante, incrementabile sino al 100% delle risorse a disposizione per ciascuno degli altri Settori Statutari;

- limitare ad una sola le richieste per i Bandi presentate da soggetti diversi da Enti locali ed Istituzioni scolastiche, per i quali questo limite è esteso a livello di ogni singolo settore;

- promuovere programmi organici di intervento nei settori ammessi, privilegian- do iniziative e progetti innovativi che non usufruiscono in tutto o in parte del sostegno pubblico e quelli che prevedono l’offerta di sbocchi occupazionali anche temporanei rivolti ai giovani, sia in cerca di prima occupazione che disoccupati;

- promuovere Progetti e Iniziative proprie, anche pluriennali, direttamente o in collaborazione con soggetti pubblici o privati no-profit, privilegiando inter- venti cofinanziati destinati a creare benefici duraturi per la comunità e/o a contribuire allo sviluppo socio-economico del territorio isontino, sostenendo, a questo scopo, anche studi e analisi sull’economia provinciale e sulle sue reali prospettive di sviluppo.

Le risorse impiegate e il confronto

con il Documento Programmatico Previsionale 2011

Il Documento Programmatico Previsionale 2011, approvato il 29.10.2010 dal Consiglio di Indirizzo, prevedeva lo stanziamento di risorse per l’attività erogativa pari ad euro 4.000.000, di cui euro 3.200.000 nei settori rilevanti ed euro 800.000 negli altri settori ammessi. In sede di approvazione del bilancio consuntivo 2010, conside- rato che l’avanzo di esercizio era inferiore a quello previsto, su proposta del Consiglio di Amministrazione sono state ridotte del 5% le risorse complessivamente destinate all’attività istituzionale, passate quindi ad euro 3.800.000. A tale somma si sono però aggiunte le disponibilità residue a fine 2010 - fondi stanziati ma non impegnati in corso di esercizio, pari ad euro 347.943, di cui oltre 150.000 euro relativi ai Fondi speciali costituiti nel 2008 -, raggiungendo un plafond complessivo di euro 4.147.943.

Il DPP confermava la suddivisione delle risorse fra settori rilevanti e altri settori ammessi: ai quattro settori rilevanti è stato assegnato globalmente l’80% delle risorse disponibili, mentre ai quattro settori non rilevanti è stato attribuito il residuo 20%, come riportato nel sottostante prospetto del DPP aggiornato in sede di approvazione del Bilancio 2010.

Settori Ammessi Importi % su Quota parte di (A-max 20%) Confronto con dati anno precedente in Euro (A) totale assegnabile con Bandi

ad iniziative minori di terzi comprese tra 500 e 8.000 euro

% su (A) Importi in Importi % su Diff.ze Diff.ze Euro (B) 2010 totale su (A) % su (A)

Settori rilevanti

Arte, Attività e Beni Culturali 1.140.000 30,00% 20,00% 228.000 1.200.000 30,00% -60.000 - di cui max. per acquisto opere d’arte 100.000 8,77%  

- di cui già impegnati per progetti 0 0

pluriennali

Educazione, Istruzione e Formazione 950.000 25,00% 20,00% 190.000 1.000.000 25,00% -50.000 - di cui già impegnati per progetti 100.000

pluriennali

Volontariato, Filantropia e Beneficienza 456.000 12,00% 20,00% 91.200 500.000 12,50% -44.500 - di cui già impegnati per progetti

pluriennali

Sviluppo Locale ed Edilizia 494.000 13,00%     500.000 12,50% -6.000 Popolare Locale

- di cui già impegnati per progetti pluriennali

Totale Settori Rilevanti 3.040.000 80,00% 16,75% 509.200 3.200.000 80,00% -160.000 -5%

- di cui già impegnati per progetti 100.000 2,50%   100.000

pluriennali

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fondazione cassa di risparmio di gorizia

Settori Ammessi Importi % su Quota parte di (A-max 20%) Confronto con dati anno precedente in Euro (A) totale assegnabile con Bandi

ad iniziative minori di terzi comprese tra 500 e 8.000 euro

% su (A) Importi in Importi % su Diff.ze Diff.ze Euro (B) 2010 totale su (A) % su (A)

Crescita e Formazione Giovanile 304.000 8,00% 100,00% 304.000 280.000 7,00% 24.000 Ricerca Scientifica e Tecnologica 190.000 5,00% 0,00% 0 220.000 5,50% -30.000

- di cui già impegnati per progetti 0   0

pluriennali

Salute Pubblica, Medicina Preventiva 190.000 5,00% 0,00% 0 220.000 5,50% -30.000 e Riabilitativa

- di cui già impegnati per progetti 0   0

pluriennali

Protezione e Qualità Ambientale 76.000 2,00% 0,00% 0 80.000 2,00% -4.000 Totale Settori non Rilevanti 760.000 20,00% 35,00% 280.000 800.000 20,00% -40.000 -5%

- di cui già impegnati per progetti 0,00%

pluriennali

Totale Complessivo 3.800.000 100% 21,4% 813.200 4.000.000 100% -200.000 -5%

- di cui già impegnati per progetti 100.000 2,50%

pluriennali

Per quanto riguarda i singoli settori, sono stati confermati sia i fondi destinati all’Arte e cultura - 30% - sia quelli per l’Istruzione (25%); negli altri due Settori rilevanti allo Sviluppo locale è andato il 13% e il 12% al Volontariato. Nei Settori non rilevanti risultano pressochè invariate le percentuali del 2010, con al primo posto la Crescita Giovanile aumentata all’8%, mentre sono diminuite di 0,5 punti % sia le risorse per la Salute Pubblica che per la Ricerca Scientifica.

Va tuttavia ricordato che il confine tra i vari settori non sempre risulta esattamen- te definibile, date le frequenti contiguità e sovrapposizione di scopi dei medesimi.

Tenendo conto anche delle residue disponibilità non impegnate al 31.12.2010, pari ad euro 347.943, e dei movimenti di revoca e reintroito su delibere di anni precedenti effettuati nel corso del 2011 - pari ad euro 160.835,66, quindi piuttosto consistenti - salgono ad Euro 515.138,72 i fondi che sono andati ad aggiungersi a quelli previsti dal DPP, per complessivi euro 4.315.138,72.

Stanziamento DPP 2011

Descrizione DPP dopo Variazioni Totale Importo Disponibile

approvazione deliberato

Bil. 2010

Arte, attività e beni culturali 1.140.000 106.148 1.246.148 1.174.147 72.001 Educazione, istruzione e formazione 950.000 213.898 1.163.898 1.113.851 50.047 Volontariato, filantropia e beneficenza 456.000 24.800 480.800 435.210 45.590 Sviluppo locale ed edilizia popolare 494.000 160.865 654.865 501.300 153.565

Crescita e formazione giovanile 304.000 2.000 306.000 306.000 0

Salute pubblica medicina preventiva 190.000 2.628 192.628 189.767 2.861

e riabilitativa

Ricerca scientifica e tecnologica 190.000 4.800 194.800 144.200 50.600

Protezione e qualità ambientale 76.000 0 76.000 76.000 0

Totale 3.800.000 515.139 4.315.139 3.940.475 374.664

Se teniamo conto anche dei Fondi da rideliberare - generati da ulteriori revoche e reintroiti di piccole somme non utilizzate negli esercizi precedenti, pari ad euro 25.501,74 - lo stanziamento totale sale ad euro 4.340.640,46, e la disponibilità residua al 31.12.2011 passa ad euro 400.165,68.

Nel corso del 2011 sono stati deliberati interventi per complessivi euro 3.940.474,60, corrispondenti al 2,38% del patrimonio medio e quindi leggermente al di sotto degli obiettivi economici programmati a livello triennale, ripartiti nei settori d’intervento previsti dal DPP 2011 come riportato analiticamente nell’elenco allegato al presente Bilancio di Missione.

I quattro settori prescelti come rilevanti per il triennio 2011-2013 sono quindi stati i cardini dell’attività istituzionale della Fondazione, pur accanto agli altri settori minori ritenuti meritevoli di sostegno.

DPP Consuntivo

Settore Importo Importo % Importo Importo %

stanziato stanziato consuntivo consuntivo

Arte, attività e beni culturali 1.140.000 30,0% 1.174.147 29,8%

Educazione,istruzione e formazione 950.000 25,0% 1.113.851 28,3%

Volontariato,filantropia e beneficenza 456.000 12,0% 435.210 11,0%

Sviluppo locale ed edilizia popolare 494.000 13,0% 501.300 12,7%

Crescita e formazione giovanile 304.000 8,0% 306.000 7,8%

Salute pubblica medicina preventiva 190.000 5,0% 189.767 4,8%

e riabilitativa

Ricerca scientifica e tecnologica 190.000 5,0% 144.200 3,7%

Protezione e qualità ambientale 76.000 2,0% 76.000 1,9%

Totale 3.800.000 100,0% 3.940.475 100,0%

Confronto tra importi previsti e importi a consuntivo

1.400.000 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0

Dpp iniziale Dpp dopo le variazioni Consuntivo Arte, attività

e beni culturali Educazione, istruzione e formazione

Volontariato, filantropia e beneficenza

Crescita e formazione giovanile

Salute pubblica, medicina preventiva e

riabilitativa

Ricerca scientifica e tecnologica

Protezione e qualità ambientale

Sviluppo locale ed edilizia

popolare Le risorse impiegaTe e iL confronTo con iL documenTo programmaTico previsionaLe 2011

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