RASSEGNA STAMPA del
28/12/2011
Sommario Rassegna Stampa dal 27-12-2011 al 28-12-2011
28-12-2011 Alto Adige
tracima il lago, evacuato un albergo - bruno pileggi... 1 27-12-2011 AreaNews
Vasto incendio in Liguria... 2 28-12-2011 L'Arena
Donato un gazebo per le attività di Protezione civile... 3 28-12-2011 L'Arena
IN LESSINIA. Insolito intervento del Soccorso alpino, ieri, in Lessinia per soccorrere un giovane ch... 4 27-12-2011 L'Arena.it
Escursionista ferito in Lessinia finisce all'ospedale... 5 27-12-2011 L'Arena.it
Inferno di fuoco nel Savonese, 250 sfollati... 6 27-12-2011 Bellunopress
Due interventi del Soccorso alpino dell'Alpago... 7 28-12-2011 Bresciaoggi(Abbonati)
Podismo natalizio la Pro loco rilancia la Caminada de not... 8 28-12-2011 Bresciaoggi(Abbonati)
CHIUSA L'INDAGINE: 41 INDAGATI, FRA LORO BASSOLINO E BERTOLASO... 9 27-12-2011 Corriere del Veneto (Ed. Treviso)
Giù le ville per fermare la frana Dolomiti, vip contro residenti... 10 27-12-2011 Corriere del Veneto (Ed. Vicenza)
Lo studio Cnr dopo la frana del 2009... 11 28-12-2011 L'Eco di Bergamo
La pista dei petardi nelle indagini sui roghi in Liguria... 12 28-12-2011 L'Eco di Bergamo
Rogo e boato, notte di paura a Villongo... 13 27-12-2011 Il Gazzettino (Pordenone)
Allagamenti, arrivano i risarcimenti della Protezione civile... 14 27-12-2011 Il Gazzettino (Rovigo)
Parcheggiato per necessità il furgone sulle strisce... 15 27-12-2011 Il Gazzettino (Treviso)
I vigili del fuoco di Montebelluna con i colleghi di Treviso e Castelfranco Veneto, hanno lavorato p... 16 28-12-2011 Il Giornale del Friuli.net
Crollo di Gradisca d'Isonzo, il vicepresidente della Regione Ciriani annuncia un sopralluogo... 17 28-12-2011 Giornale di Brescia
Acerra a regime, bruciate 600mila tonnellate... 18 28-12-2011 Giornale di Brescia
Ancora sassi contro un treno A Cologne ferita una 22enne... 19 28-12-2011 Giornale di Brescia
Haiti, aperte le scuole dei Rotary bresciani per i bimbi di strada... 21 28-12-2011 Il Giorno (Brianza)
Tute gialle, in arrivo dalla Regione 27.000 euro... 22 28-12-2011 Il Giorno (Milano)
Un terremoto fa crollare parte delle colonne del portico superiore e delle gradinate. Nel settembre ... 23 28-12-2011 Il Giorno (Varese)
27-12-2011 Merateonline.it
Beverate: ripulito un tratto del Bevera dai volontari di Protezione Civile... 25 28-12-2011 Il Messaggero Veneto
protezione civile, un anno impegnativo... 26 28-12-2011 Il Messaggero Veneto
si collabora con la regione intanto è gara di solidarietà... 27 28-12-2011 Il Piccolo di Trieste
domani sopralluogo di ciriani... 28 28-12-2011 Il Piccolo di Trieste
raccolta di giocattoli del breg... 29 28-12-2011 Il Piccolo di Trieste
due edifici sono a rischio-demolizione... 30 28-12-2011 Il Piccolo di Trieste
volontario goriziano della cri assiste i bambini in kenya... 31 28-12-2011 La Provincia Pavese
esplodono i tubi del gas paura a santa maria... 32 28-12-2011 Il Resto del Carlino (Rovigo)
La protezione civile in prima linea Occhiobello regala 500 euro alla Liguria... 33 27-12-2011 La Stampa (Cuneo)
CALAMITÀ E RISARCIMENTI::Danni da calamità na...... 34 27-12-2011 La Stampa (Imperia)
Si pensa già alla primavera::Al posto dei canali a...... 35 27-12-2011 La Stampa (Milano)
La solidarietà, unica certezza::o e i mie figli ci se...... 36 27-12-2011 La Stampa (Novara)
Protezione civile un nuovo mezzo::Nuova auto a disposiz... 37 27-12-2011 La Stampa (Sanremo)
Vento e fuoco, i giorni della paura::Le fiamme che hanno a...... 38 27-12-2011 La Stampa (Savona)
Tre giorni d'inferno nella Valle di Vado 300 ettari di bosco in fumo, 250 evacuati::Oltre 300 ettari di b... 40 27-12-2011 La Stampa (Savona)
"Più linee di fuoco frastagliato con le fiamme guidate dal vento"::«Il fuoco si è moss...... 41 27-12-2011 La Stampa (Torino Provincia)
Alluvioni d'Italia, servono risposte::C' è una sola risp...... 42
altoadige Extra - Il giornale in edicola
Alto Adige
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Data: 28/12/2011 Indietro
- Provincia
Tracima il lago, evacuato un albergo
Ottanta sfollati al Piccolo Hotel Gurschler, poi l'allarme è rientrato in un'ora
PAURA IN VAL SENALES L'acqua ha raggiunto il fondovalle, si è temuto di dover sgomberare alcune frazioni BRUNO PILEGGI
VAL SENALES. Un'ora di grande apprensione, ieri, per l'esondazione del Lago Ghiacciato: l'allarme, scattato alle 18.15 dopo che neve, acqua e fango avevano raggiunto il fondovalle, ha comportato la momentanea evacuazione di un centinaio di ospiti del Piccolo Hotel Gurschler.
Le cause della tracimazione del lago devono ancora essere accertate, anche perché il primo sopralluogo effettuato nella serata di ieri dagli uomini della protezione civile, anche a causa del buio, non ha permesso di escludere nessuna delle ipotesi al vaglio dei tecnici.
Quello che è certo è che dal lago, posto a 2700 metri di quota, attorno alle 18 ha cominciato a scendere a valle una grossa quantità di ghiaccio, neve, acqua e fango, materiale che ha dapprima invaso la pista da sci sottostante e quindi, dopo essersi incanalato lungo il percorso di un piccolo rio, ha raggiunto addirittura la strada sottostante. Immediato è appunto scattato l'allarme, che ha richiamato in breve sul posto i vigili del fuoco volontari dei corpi della Val Senales e di Naturno ma anche quelli di Merano e presto pure quelli del corpo permanente di Bolzano, oltre a carabinieri, guardia di finanza, soccorso alpino e Croce Bianca della Val Senales. Nel frattempo si era infatti resa necessaria l'evacuazione di un albergo, il Piccolo Hotel Gurschler: gli 80 ospiti più il personale sono stati momentaneamente messi in salvo all'Hotel Firn, sito più in alto e quindi al riparo dalla tracimazione del materiale a valle.
Ma il timore dei responsabili dell'imponente macchina dei soccorsi era che il fenomeno potesse rendere necessaria l'evacuazione di tutti i masi e le pensioni di alcune frazioni. In questo senso per lunghi minuti sono circolate le voci più disparate, mentre dal capoluogo erano partiti alla volta della Val Senales gli uomini ed i mezzi necessari all'allestimento di un campo tenda dove accogliere gli eventuali sfollati dagli alberghi e dalle abitazioni della zona.
Ma, proprio quando si temeva il peggio, attorno alle 19.30 l'allarme è rientrato. Evidentemente i tecnici sono riusciti ad accertare come la tracimazione di ghiaccio, neve, acqua e fango dal lago fosse terminata e non fosse destinata a
riprendere. Gli ospiti del Piccolo Hotel Gurschler hanno potuto fare ritorno nel loro albergo ed è stata scongiurata anche l'eventualità dello sgombergo dei masi e degli altri edifici della zona.
Resta l'interrogativo sulle cause della tracimazione del laghetto. Ed è proprio per avere risposte su quel fronte che, subito dopo il cessato allarme, il sindaco di Senales, i responsabili della protezioni civile e delle forze dell'ordine si sono riuniti in un vertice, anche per programmare gli interventi necessari già dalla giornata di oggi per riportare la situazione alla normalità.
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28-12-2011
Alto Adige
27tracima il lago, evacuato un albergo - bruno pileggi
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AreaNews
"Vasto incendio in Liguria"
Data: 27/12/2011 Indietro
Vasto incendio in Liguria
Centinaia di sfollati nella zona di Vado Ligure, nel savonese, dopo l'incendio scoppiato nella notte di Natale. Evacuate diverse frazioni, chiuso a causa del fumo un tratto della A10. Ustionato un uomo. In azione cinque Canadair, quattro i fronti del fuoco. Il vento è diminuito di intensità, ma "frena ancora i soccorsi", fa sapere il sindaco Caviglia.
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Data:
27-12-2011
AreaNews
Vasto incendio in Liguria
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Arena, L'
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SANT´AMBROGIO. Anche Destri alla cerimonia
Donato un gazebo per le attività di Protezione civile
La struttura, presentata a Villa Bassani, è stata regalata ai volontari da sponsor e Comune e-mail print
mercoledì 28 dicembre 2011 PROVINCIA,
La presentazione della tenda allestita a Villa Bassani FOTO AMATO Nel cortile di Villa Bassani a Sant´Ambrogio di Valpolicella è stato presentata la tenda-gazebo operativa donata all´associazione Nucleo volontariato e protezione civile carabinieri Valpolicella da alcuni sponsor in collaborazione con l´amministrazione comunale.
La cerimonia si è aperta con l´alzabandiera alla presenza dei volontari dell´associazione e di Mariano Bellamoli, capogruppo degli Alpini Sant´Ambrogio-Domegliara.
«La struttura operativa sarà utilizzata per le attività di protezione civile e per gli scopi promozionali della stessa associazione Nucleo Carabinieri», ha spiegato l´assessore all´associazionismo Andrea Chiereghini.
Il sindaco Nereo Destri e il vicesindaco Roberto Zorzi hanno evidenziato il ruolo dell´associazionismo «vera anima delle amministrazioni. Ringraziamo i volontari che spendono il proprio tempo a favore della collettività e del territorio», hanno detto. M.U.
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28-12-2011
L'Arena
22Donato un gazebo per le attività di Protezione civile
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IN LESSINIA. Insolito intervento del Soccorso alpino, ieri, in Lessinia per soccorrere un giovane ch e-mail print
mercoledì 28 dicembre 2011 CRONACA,
IN LESSINIA. Insolito intervento del Soccorso alpino, ieri, in Lessinia per soccorrere un giovane che si era trovato in difficoltà con la propria auto sul Corno d´Aquilio. La vettura rischiava di finire fuori strada per il ghiaccio. I volontari, intervenuti su richiesta del 118, sono riusciti a spostare la vettura con delle catene e il verricello agganciato a una jeep.
Data: Estratto da pagina:
28-12-2011
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10IN LESSINIA. Insolito intervento del Soccorso alpino, ieri, in Lessinia per
soccorrere un giovane ch...
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Escursionista ferito in Lessinia finisce all'ospedale SALVATAGGIO. In azione l'elicottero del 118 L'incidente nel vajo dell'Anguilla, è intervenuto il Soccorso alpino
27/12/2011 e-mail print
Un tratto del vajo dell'Anguilla ricoperto dalla neve Intervento in Lessinia ieri pomeriggio per gli uomini del soccorso alpino. Dopo le 16 è arrivata una chiamata a Verona Emergenza. Un veronese allertava della caduta di un amico che era in passeggiata con lui amici e parenti, alla foresta dei Folignani, nel vajo dell'Anguilla. Probabilmente per il fondo
ghiacciato, l'uomo ha messo male il piede e gli si è ruotato il ginocchio impedendogli di proseguire.
Come la prassi ormai consolidata vuole in questi casi, un una paio di volontari del gruppo di soccorritori è salito assieme al personale di Verona Emergenza sull'elicottero e altri colleghi si sono avviati a Erbezzo con l'automobile.
Il gruppo di veronesi è stato individuato in fretta e così il ferito è stato caricato sull'elicottero e i suoi soccorritori hanno ripreso la strada del ritorno sul fuoristrada.
Un intervento non particolarmente drammatico, anche se nonostante la giornata di sole in Lessinia l'aria era fredda.
Il sessantatreenne lupatotino C.D.F. è stato trasferito in ospedale a Borgo Trento e ricoverato per le cure del caso. ma le sue condizioni non destano preoccupazione. Ginocchio a parte, il ferito non ha fatto a tempo a prendere freddo grazie al tempestivo intervento del soccorso alpino veronese che in questi giorni è particolarmente impegnato sulle nostre montagne a prestare aiuto a chi resta isolato o si infortuna durante le escursioni.A.V.
Ì{À Data:
27-12-2011
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Escursionista ferito in Lessinia finisce all'ospedale
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Data: 27/12/2011 Indietro
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Inferno di fuoco nel Savonese, 250 sfollati LIGURIA IN FIAMME. Nella notte della vigilia un terribile incendio intorno a Vado: divorati centinaia di ettari di bosco
Alcuni petardi la possibile causa del rogo, alimentato dal vento di tramontana e domato soltanto ieri 27/12/2011 e-mail print
L'incendio scoppiato sulle alture di San Ermete, vicino a Vado Ligure GENOVA
Si poteva pensare all'inferno, la notte di Natale, guardando il bosco che bruciava attorno alle case a Vado Ligure e sulle colline della valle. In 250 hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni minacciate da lingue di fuoco sempre più alte, mentre l'autostrada A10 è stata chiusa all'altezza di Vado per il denso fumo e per il fuoco che ha divorato la vegetazione vicina alle corsie.
Un incendio vastissimo, alimentato da un vento di tramontana che spirava a oltre 100 km l'ora, ha spinto le fiamme spezzandole in due vasti fronti lunghi in tutto 4 chilometri. Lo spotting, ovvero l'accensione di focolai secondari dovuta al vento che trasporta materiali leggeri infuocati, ha poi innescato altri cinque fronti diversi. Cinque Canadair per oltre 24 ore, con una breve pausa notturna, hanno sorvolato Vado assieme a due elicotteri della Regione Liguria.
In paese è stato imposto il black-out per consentire ai piloti di Canadair ed elicotteri di operare in sicurezza. A terra, hanno lavorato un centinaio di persone: vigili del fuoco di Savona, con rinforzi dal Basso Piemonte e dalla Spezia;
personale della Forestale; volontari dell'antincendio e anche residenti. Uno di loro, 72 anni, si è ustionato le mani e le braccia per togliere materiale infuocato dall'aia della sua casa.
In Comune è stato allestito il coordinamento interforze con il quale sono in costante contatto gli assessori regionali Barbagallo e Briano, cui fanno capo l'antincendio boschivo e la Protezione civile. Il vento ha soffiato incessantemente fino a ieri, quando è caduto, all'improvviso, consentendo la riapertura dell'autostrada.
Sarà ora necessario capire cosa abbia scatenato questo inferno. Le ipotesi si riducono: non sembra che si tratti di un incendio doloso, ma potrebbe essere di origine colposa. Probabilmente qualcuno ha sparato dei botti nel bosco,
innescando così l'incendio, alimentato dal vento. Al sindaco è giunta la solidarietà della Sardegna con la disponibilità del presidente Ugo Cappellacci, mentre il governatore del Veneto Zaia ha inviato un messaggio al presidente della Liguria Claudio Burlando.
Data:
27-12-2011
L'Arena.it
Inferno di fuoco nel Savonese, 250 sfollati
Due interventi del Soccorso alpino dellAlpago - Bellunopress - news dalle Dolomiti
Bellunopress
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Data: 28/12/2011 Indietro
Due interventi del Soccorso alpino dellAlpago dic 27th, 2011 | By redazione | Category: Cronaca/Politica, Prima Pagina RITROVATI ESCURSIONISTI DISPERSI
Tambre dAlpago (BL), 27-12-11 Sono stati ritrovati e stanno bene i due escursionisti residenti a Milano, ma originari di Chies dAlpago, che si sono persi nel pomeriggio nella foresta del Cansiglio. I due, un uomo, M.F., 51 anni, e una donna, L.Z., 50 anni, avevano scelto di seguire un percorso Gps scaricato da un sito Internet, aspettandosi unescursione fattibile.
Invece si sono trovati a camminare su terreno impervio, fino a perdersi nel buio, senza pile. Alle 17.30 circa lallarme al 118, che ha allertato la Stazione del Soccorso alpino dellAlpago (una decina di soccorritori), che ha iniziato la ricerca sul proprio versante, e la Stazione di Pordenone (altrettanti uomini), che invece si è diretta nel territorio friulano di
competenza. Attorno alle 20, una squadra dellAlpago ha individuato la coppia sotto Col del Gal e li ha raggiunti. In questo momento gli escursionisti stanno rientrando assieme ai soccorritori. Il Soccorso alpino invita a essere prudenti anche nella scelta dei tracciati Gps scaricati dalla rete, che, per chi li ha inseriti, possono sembrare facili percorsi e invece si rivelano, per eventuali fruitori secondari, impossibili da ultimare.
PERSONE DISPERSE, ALLARME RIENTRATO
Polcenigo (PN), 27-12-11 Nel primo pomeriggio è scattato lallarme per la richiesta di aiuto di due ragazze, che avevano smarrito il sentiero nei pressi di Casera Ceresera, ad est della foresta del Cansiglio, a cavallo tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Il 118 di Pieve di Cadore ha inviato sul luogo un fuoristrada del Soccorso alpino dellAlpago, più vicino alla zona dellemergenza, avvisando anche i soccorritori friulani. Poco dopo, le due giovani, sempre in contatto telefonico con i tecnici, hanno avvisato che erano riuscite a raggiungere la strada sterrata e che sarebbero rientrate da sole. Lallarme è quindi cessato e i soccorritori sono tornati indietro.
Data:
27-12-2011
Bellunopress
Due interventi del Soccorso alpino dell'Alpago
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Data: 28/12/2011 Indietro
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mercoledì 28 dicembre 2011 - PROVINCIA - SONICO. L´appuntamento è per venerdì
Podismo natalizio la Pro loco rilancia la Caminada de not
Quest´anno l´escursione notturna passerà pure dal Corno delle Fate
Una bella e salutare passeggiata in notturna nei boschi intorno all´abitato per salutare l´anno vecchio e dare il benvenuto (con 24 ore di anticipo) al 2012. È questa la proposta della Pro loco di Sonico che per la serata di venerdì ha messo in calendario la sesta edizione della «Caminada de not»: una facile escursione al chiaro di luna veramente alla portata di tutti, che si snoderà lungo un anello di circa otto chilometri.
Ricordiamo che loro malgrado lo scorso anno gli organizzatori furono costretti ad annullare l´evento: «Sì, purtroppo il maltempo ci mandò tutto all´aria - conferma il presidente del sodalizio Mirko Mottinelli -. Quest´anno puntiamo a rilanciare la passeggiata con novità importanti sia dal punto di vista del tracciato, che abbiamo deciso andrà a passare vicino al sito rupestre del Corno delle Fate, un luogo magico che per l´occasione sarà illuminato a giorno, sia relativamente ai ristori per i partecipanti, che saranno tre e disporranno di vin brulé, cioccolata calda, bombardino e biscotti per tutti».
I partecipanti avranno il solo «obbligo» di presentarsi in orario dotati di un abbigliamento adeguato e di una torcia elettrica; al resto penseranno i numerosi volontari delle associazioni del paese, in campo soprattutto per garantire la sicurezza e la distribuzione degli alimenti e delle bevande nei diversi punti di ristoro.
«Spero di non dimenticarmi qualcuno nei ringraziamenti perchè sono davvero tanti quelli che ci daranno una mano - aggiunge Nottinelli -: dal Comune all´associazione pescatori, passando per il gruppo sportivo, gli alpini di Sonico e Rino e la protezione civile e per finire con gli uomini del Soccorso alpino».
Le iscrizioni (10 euro la quota stabilita, mentre la partecipazione è gratuita per i bimbi fino a 12 anni di età, che però dovranno essere accompagnati da un adulto; e i primi 400 fortunati avranno diritto a un oggetto ricordo della
manifestazione) vanno registrate nella sede della Pro loco, che resterà aperta tutta la giornata. Il via alla camminata verrà
Data: Estratto da pagina:
28-12-2011
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24Podismo natalizio la Pro loco rilancia la Caminada de not
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Data: 28/12/2011 Indietro
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mercoledì 28 dicembre 2011 - NAZIONALE - Brevi
RIFIUTI IN MARE CHIUSA L´INDAGINE:
41 INDAGATI, FRA LORO BASSOLINO E BERTOLASO
Chiuse le indagini sullo sversamento in mare del percolato (il liquido prodotto dalla decomposizione dei rifiuti): 41 gli avvisi notificati. Tra i destinatari, l´ex presidente Bassolino, l´ex commissario ai rifiuti Catenacci, l´ex prefetto di Napoli Pansa, l´ex capo della Protezione civile Bertolaso, e la sua vice Di Gennaro.
ORBETELLO
PORTA A PRANZO MAMMA CON L´ELICOTTERO
E ATTERRA IN SPIAGGIA
Porta la madre a pranzo, e per fare prima usa l´elicottero, atterrando sulla spiaggia di Ansedonia vicino al ristorante.
Alcuni testimoni hanno chiamato i vigili e i carabinieri. Il cinquantacinquenne romano con villa all´Argentario dice di essere dovuto atterrare per il vento, ma i fatti sono stati segnalati all´Enac e al pm.
UN GIOVANE IN SICILIA
LEI VOLEVA TRONCARE, LUI UCCIDE LEI E IL NONNO POI FUGGE E VIENE PRESO
A Licodia Eubea, nel Catanese, Loris Gagliano, 24 anni, giovane di buona famiglia di Caltagirone, ha ucciso a coltellate Stefania Noce, la fidanzata coetanea che voleva lasciarlo, e il nonno di lei, di 71, e ferito la moglie del nonno. Gagliano è stato bloccato nel Ragusano, con i vestiti insanguinati e il coltello in auto.
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Data: Estratto da pagina:
28-12-2011
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4CHIUSA L'INDAGINE: 41 INDAGATI, FRA LORO BASSOLINO E BERTOLAS
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Corriere del Veneto (Ed. Treviso)
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Data: 27/12/2011 Indietro
CORRIERE DEL VENETO - TREVISO sezione: Prima data: 27/12/2011 - pag: 1
Giù le ville per fermare la frana Dolomiti, vip contro residenti
BORCA DI CADORE A Cancia è guerra sull'ultimo progetto che prevede di scavare un canale per fermare la frana dell'Antelao. Ma vanno abbattute 12 case, quelle dell'ex villaggio Eni: è scontro tra turisti vip e residenti. A PAGINA 5 De' Francesco
Data:
27-12-2011
Corriere del Veneto (Ed. Treviso)
Giù le ville per fermare la frana Dolomiti, vip contro residenti
Corriere del Veneto (Ed. Vicenza)
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Data: 27/12/2011 Indietro
CORRIERE DEL VENETO - VICENZA
sezione: Regione Attualità data: 27/12/2011 - pag: 5 Lo studio Cnr dopo la frana del 2009
Dopo la frana dell'estate 2009, che provoca la morte di due persone, la Provincia di Belluno affida al Cnr-Irpi di Torino l'incarico analizzare gli interventi di mitigazione del rischio predisposti dalla Regione.
Data:
27-12-2011
Corriere del Veneto (Ed. Vicenza)
Lo studio Cnr dopo la frana del 2009
L'Eco di Bergamo - GENERALI - Articolo
Eco di Bergamo, L'
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Data: 28/12/2011 Indietro
La pista dei petardi nelle indagini sui roghi in Liguria None
Mercoledì 28 Dicembre 2011 GENERALI, e-mail print
Canadair in azione sulla collina di Vado Ligure, nel SavoneseAnsa savona
Non sarà facile dimenticare l'inferno di Natale nella valle di Vado Ligure, nel Savonese.
Oltre quattrocento ettari di bosco andati in fumo, le fiamme che hanno consumato pini marittimi e macchia mediterranea, una notte da sfollati per 250 persone, la paura che l'incendio raggiungesse anche Spotorno, il rumore e lo spettacolo di quattro Canadair che raccolgono acqua dal mare di continuo per gettarla sulle fiamme. E, soprattutto, il vento che alimenta il fuoco.
Vado Ligure, 48 ore dopo, fa i conti con un incendio probabilmente nato per caso la notte della vigilia di Natale. Sono ipotesi, dicono i carabinieri, ma a innescare quell'incendio che tutto ha divorato, che ha ustionato le mani dei vecchi e ferito due volontari, sarebbero stati alcuni petardi sparati nel bosco. È un'ipotesi, ma i resti di qualche raudo sequestrati dalla Procura fanno pensare che sia andata proprio così.
Nessun indagato, dicono sempre gli investigatori coordinati dai magistrati di Savona, ma c'è chi racconta di un gruppo di ragazzetti che nel bosco di notte ha sparato i botti. E fuoco è stato, alimentato quella notte da un vento che spirava a oltre cento chilometri l'ora. Un fuoco che ha fatto piazza pulita di quattrocento ettari di bosco. Un raudo, ma anche la brace della stufa gettata ancora accesa nel bosco, infine un assai improbabile mozzicone di sigaretta.
Tant'è, l'origine del disastro ha interessato poco gli oltre cento uomini che senza un attimo di sosta hanno lavorato per difendere la terra e gli uomini dal fuoco. Vigili del Fuoco arrivati dai comandi più vicini a dare una mano ai colleghi di Savona, la Forestale con tutte le forze che poteva ottenere, i volontari dell'Antincendio boschivo. E ancora i Canadair della Protezione civile che, nonostante le dimensioni, facevano staffetta con i più agili elicotteri della Regione Liguria e con gli Ericsson S64 su e giù verso il mare e ritorno.
Uno sforzo disumano, ma alla fine l'uomo è riuscito a contenere il fuoco: forse non l'ha ancora definitivamente battuto, ma per adesso ha vinto lui. «È un disastro», ha detto il sindaco di Vado Ligure, Antonio Caviglia.
Data: Estratto da pagina:
28-12-2011
L'Eco di Bergamo
6La pista dei petardi nelle indagini sui roghi in Liguria
L'Eco di Bergamo - PROVINCIA - Articolo
Eco di Bergamo, L'
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Data: 28/12/2011 Indietro
Rogo e boato, notte di paura a Villongo
Fiamme all'officina Bonzi: bruciati quintali di metallo e legna, in fumo auto e muletto. Bombola esplode Evacuate per alcune ore le famiglie delle case vicine. Il fuoco dalle luminarie di un albero di Natale Mercoledì 28 Dicembre 2011 PROVINCIA, e-mail print
Una delle auto bruciate Villongo Monica Armeli
È stata una notte di paura quella tra lunedì e ieri per le famiglie che abitano in via Quarenghi a Villongo. Un terribile incendio ha devastato il piazzale dell'officina Bonzi, specializzata nella lavorazione di metalli, e ha mandato in fumo tutto il materiale depositato, un furgone aziendale, due macchine e un muletto elettrico.
Sotto la tettoia del deposito c'erano anche tre bombole: due colme di ossigeno sono inesplose mentre l'altra, contenente acetilene, è saltata in aria provocando un boato fortissimo che si è sentito in tutta la zona. Il rogo, stando agli accertamenti dei carabinieri, sarebbe divampato per un cortocircuito delle luminarie dell'albero di Natale che si trova nel giardino confinante e i cui cavi passano nel piazzale dell'officina. Nell'esplosione non si sono registrati feriti. I danni ai mezzi e alle strutture bruciate sono ingenti, ma fino a ieri non erano stati ancora quantificati dai titolari dell'attività.
L'allarme e i soccorsi
L'allarme è stato lanciato verso le 3. A notare per primo il fuoco è stato un automobilista che a quell'ora stava passando lungo via Quarenghi. All'altezza del civico 15, l'uomo ha visto spuntare dalla tettoia il fumo e le fiamme altissime e ha citofonato ai titolari dell'officina Bonzi. Si tratta di padre e figlio – Gianni e Giorgio Bonzi, rispettivamente di 70 e 34 anni –, che gestiscono entrambi l'attività artigianale. I due abitano negli appartamenti sopra la loro azienda.
«Mi sono alzato subito e ho visto che la tettoia era in fiamme – ha raccontato ieri mattina Gianni Bonzi, che da quasi 50 anni fa il fabbro a Villongo –. Abbiamo avvisato i pompieri che sono arrivati subito, ma non sono riusciti a salvare i mezzi e il materiale depositato nel piazzale».
Danni ingenti
L'area inagibile è di 60 metri quadrati: le fiamme hanno mandato in fumo un muletto elettrico, un furgone, una Ford Ka e una Volkswagen Golf di proprietà dei due figli di Gianni Bonzi. Sono rimasti carbonizzati anche gli 8 quintali di ferro lavorato, i 300 chili di rame grezzo e i 30 quintali di legna da ardere che erano sotto la tettoia, insieme alle due bombole di ossigeno e a quella di acetilene che è esplosa. Il fuoco ha danneggiato sia la facciata della palazzina a due piani che si trova alle spalle del deposito che l'officina Bonzi. «Gli impianti dell'officina sono tutti da rifare – ha proseguito il fabbro – si sono sciolti per l'alta temperatura creata dal fuoco. Dovremo rifare l'ufficio, l'intonaco e gli infissi dell'officina».
Famiglie evacuate
Sul posto, l'altra notte, sono arrivati i carabinieri delle stazioni di Grumello del Monte e di Sarnico che hanno fatto evacuare le nove famiglie residenti nelle palazzine e nelle case vicine. Tra coloro che hanno trascorso buona parte della notte fuori casa ci sono i due titolari dell'officina Bonzi con le loro famiglie. Hanno abbandonato le loro abitazioni per qualche ora anche la figlia e il fratello di Gianni Bonzi, che vivono nel condominio alle spalle della tettoia bruciata. Tra gli evacuati anche una bimba di 9 mesi e due bambini di 4 e 5 anni.
Le tre squadre dei vigili del fuoco in azione sono giunte da Bergamo e da Palazzolo sull'Oglio e hanno lavorato per quattro ore, fino alle 7 del mattino, per spegnere l'incendio e mettere in sicurezza l'area. Solamente il deposito è inagibile, mentre l'officina e la palazzina danneggiata non hanno riportato danni strutturali.
Data: Estratto da pagina:
28-12-2011
L'Eco di Bergamo
39Rogo e boato, notte di paura a Villongo
Gazzettino, Il (Pordenone)
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Data: 27/12/2011 Indietro
VALVASONE
Allagamenti, arrivano i risarcimenti della Protezione civile Martedì 27 Dicembre 2011,
VALVASONE - (em) È arrivato il decreto della Protezione civile regionale con il quale si conferma che sono stati assegnati al Comune di Valvasone 17.500 euro per indennizzare i cittadini e le attività commerciali che hanno subìto danni in seguito agli eventi alluvionali del 1. novembre 2010 e dall'emersione della falda freatica avvenuta lo scorso dicembre. L'annuncio ufficiale verrà dato nel corso del consiglio comunale che si terrà giovedì 29 dicembre (con inizio alle 15).
Da segnalare che nella stessa seduta verrà portata in adozione la variante n. 27 al Prgc. Come spiega il sindaco Markus Maurmair, questo permetterà «il rinnovo dei vincoli di esproprio previsti per la realizzazione di una rotonda all'altezza dell'intersezione tra via Fornasini e via Tabina oltre ai vincoli pre-ordinati, ai sensi del progetto Pisus, per ricavare una pista ciclabile lungo la provinciale per congiungere Valvasone con Casarsa». La variante prevede inoltre delle riperimetrazioni di zone «B» e «C». Saranno poi recepite le direttive del consiglio per
impianti a fonti energetiche rinnovabili (biomassa, fotovoltaico e biogas) connessi ad attività agricole da realizzarsi da parte di nuovi allevamenti: la distanza minima che dovranno rispettare è di 500 metri dall'abitato; per quelli esistenti, le richieste saranno valutate caso per caso dalle autorità sanitarie e ambientali competenti. Gli impianti potranno avere una potenza massima di 600 kwe. Viene infine introdotto un limite massimo totale per Valvasone (oltre il quale non verranno più date autorizzazioni) che è di 1,6 megawatt elettrici.
© riproduzione riservata Data:
27-12-2011
Il Gazzettino (Pordenone)
Allagamenti, arrivano i risarcimenti della Protezione civile
Gazzettino, Il (Rovigo)
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Data: 27/12/2011 Indietro
«Parcheggiato per necessità il furgone sulle strisce»
Alessandro Paparella, coordinatore della Protezione civile di Villadose, spiega l'episodio di S. Maria Maddalena Martedì 27 Dicembre 2011,
Ad una ventina di giorni dall'accaduto il presidente dell'associazione di Protezione Civile, Alessandro Paparella, spiega i motivi che l'8 dicembre hanno indotto a parcheggiare l'automezzo dell'associazione ad essere sulle strisce pedonali a Santa Maria Maddalena. L'anomalia era stata segnalata alla Redazione de Il Gazzettino da un attento fotografo.
«Aver parcheggiato il mezzo in quel modo sopra le strisce è stato causata dalla necessità e determinata solamente dalla buona fede visto che a sinistra e a destra vi erano già parcheggiati altri mezzi privati. - spiega Paparella -.
Questo non giustifica che si volesse commettere un'infrazione al Codice della Strada, ma visto l'evento eccezionale di quel giorno e sopratutto, dopo i tanti tentativi andati a vuoto, di trovare un parcheggio per le vie del paese rimaneva l'unica soluzione».
L'evento eccezionale è stato l'ingresso del parroco mons. Guido Lucchiari a Santa Maria Maddalena, alla
celebrazione erano presenti moltissimi parrocchiani e cittadini di Villadose, appartenenti a gruppi e associazioni a dimostrazione dell'affetto verso il parroco che per tredici anni è stato la loro guida, che ha visto nascere
l'associazione di Protezione Civile che quest'anno ha festeggiato dieci anni di attività.
«L'astuzia di attendere che gli altri mezzi, parcheggiati sopra le strisce pedonali, se ne andassero è stata colta al volo dall'attento fotografo senza tener in considerazione la singolarità dell'evento. Tra i servizi che la Protezione Civile svolge vi è anche quello di rappresentanza».
Sulla questione interviene il coordinatore del distretto Ro6 Massimo Accorsi che ha ringraziato i colleghi di Villadose per l'affetto dimostrato a don Guido in quella giornata: «Sulle attività che i volontari di protezione civile hanno fatto, stanno facendo e faranno in futuro, potremmo scrivere enciclopedie».
Parole di conforto anche dall'assessore alla Protezione Civile di Occhiobello, Davide Diegoli: «Ritengo che se nella forma e nella normalità sia un comportamento da evitare e punire, vista la straordinarietà dell'evento al quale centinaia di persone hanno partecipato, non sia un gesto condannabile».
Data:
27-12-2011
Il Gazzettino (Rovigo)
Parcheggiato per necessità il furgone sulle strisce
Gazzettino, Il (Treviso)
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Data: 27/12/2011 Indietro
Martedì 27 Dicembre 2011,
I vigili del fuoco di Montebelluna con i colleghi di Treviso e Castelfranco Veneto, hanno lavorato per più di tre ore per domare l'incendio che ha completamente distruttoun edificio disabitato in via Spienda.
Le fiamme sono divampate improvvisamente poco dopo mezzogiorno di sabato scorso nel casolare a tre piani, situato proprio a pochi metri di distanza da una dei più importanti edifici storici della zona, Villa Spineda Gaspoarini Loredan, di proprietà prima della Benetton e ora della Veneto Banca, dove si svolgono diverse ed importanti convention e dove ci sono gli uffici del centro direzionale.
Dai primi accertamenti svolti dagli investigatori che stanno, tassello dopo tassello, cercando di ricostruire l'accaduto, l'incendio potrebbe essere di origine dolosa in quanto il casolare, ormai da tempo, non era dotato di collegamento elettrico.
Sul posto,comedetto,si sono precipitate le squadre dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Montebelluna e di Castelfranco, raggiunte anche da una della sedecentrale di Treviso. Con loro anche i carabinieri della stazione di Volpago del Montello, gli addetti reperibili dell'Enel e il pronto intervento.
In quel vecchio casolare, del quale non è rimasto nulla tranne che i muri portanti, a detta di alcuni residenti del posto si vedevano spesso aggirarsi giovani che vi organizzavano delle piccole feste, in modo del tutto abusivo.
Le indagini proseguono ad ampio raggio e potrebbero chiudersi in tempi molto brevi per definire con sicurezzale cause e dare un voltoai presunti piromani.
Data:
27-12-2011
Il Gazzettino (Treviso)
I vigili del fuoco di Montebelluna con i colleghi di Treviso e Castelfranco
Veneto, hanno lavorato p...
Crollo di Gradisca dIsonzo, il vicepresidente della Regione Ciriani annuncia un sopralluogo |
Giornale del Friuli.net, Il
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Data: 28/12/2011 Indietro
Crollo di Gradisca dIsonzo, il vicepresidente della Regione Ciriani annuncia un sopralluogo Pubblicato da redazione C il 28/12/11 • nelle categorie Cronache,Gorizia
Si terrà giovedì prossimo 29 dicembre alle ore 9.00 un incontro fra il vicepresidente della Regione Luca Ciriani, il sindaco di Gradisca dIsonzo Franco Tommasini e i tecnici della Protezione civile regionale, durante il quale verrà effettuato anche un sopralluogo sul sito del crollo della palazzina avvenuto lo scorso 24 dicembre.
Abbiamo voluto fissare questo incontro ha spiegato Ciriani per fornire tutto lappoggio e laiuto possibile al Comune di Gradisca dIsonzo. I tecnici della Protezione civile regionale sono al lavoro già dal giorno stesso del crollo per
fronteggiare lemergenza, in questo incontro valuteremo quali ulteriori azioni saranno necessarie nei prossimi giorni.
ARC/Com/PPD
Ì{À Data:
28-12-2011
Il Giornale del Friuli.net
Crollo di Gradisca d'Isonzo, il vicepresidente della Regione Ciriani annuncia
un sopralluogo
GDB ONLINE
Giornale di Brescia
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Data: 28/12/2011 Indietro
Edizione: 28/12/2011 testata: $testataTranslated sezione: $sezioneSelected Acerra a regime, bruciate 600mila tonnellate
L'impianto campano di A2A ad Acerra BRESCIACon alcuni giorni di anticipo rispetto alla fine dell'anno, il
termovalorizzatore di Acerra, il 23 dicembre, ha superato l'obiettivo annuale delle 600mila tonnellate di rifiuti conferite, corrispondenti alla capacità nominale dell'impianto - si legge in un comunicato di A2A -. Contestualmente sono stati immessi in rete 538 milioni di kilowattora di energia elettrica, pari al fabbisogno annuo di circa 200mila famiglie, evitando così il consumo di 100mila tonnellate di petrolio.
A2A precisa che l'impianto di Acerra conferma le ottime performance anche dal punto di vista ambientale: i dati delle emissioni in atmosfera, infatti, hanno fatto registrare valori ampiamente al di sotto dei limiti imposti dalle normative europee e anche di quelli più stringenti fissati dall'Autorizzazione Integrata Ambientale che regolamenta il sito.
A due anni dall'avvio della gestione industriale del termovalorizzatore da parte di Partenope Ambiente, l'impegno e le professionalità del personale impiegato ad Acerra e le proficue sinergie instaurate con la Protezione Civile e le Istituzioni locali, hanno permesso il raggiungimento della piena efficienza dell'impianto. Nel corso dell'anno Partenope Ambiente ha anche aperto le porte dell'impianto ad associazioni ambientaliste e comitati civici locali. Il termovalorizzatore è stato visitato da molti studenti che hanno avuto la possibilità di conoscere il funzionamento dell'impianto.
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Data:
28-12-2011
Giornale di Brescia
Acerra a regime, bruciate 600mila tonnellate
GDB ONLINE
Giornale di Brescia
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Data: 28/12/2011 Indietro
Edizione: 28/12/2011 testata: $testataTranslated sezione: $sezioneSelected
Ancora sassi contro un treno A Cologne ferita una 22enne
il treno era a Cologne. Sopra, il finestrino centrato il 20 a Romano, License: N/A' height='250' usemap='' style='' alt='brescia_125' name='' width='174' class=''
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In alto, la 22enne rimasta ferita dalla pietra scagliata quando
il treno era a Cologne. Sopra, il finestrino centrato il 20 a Romano nÈ successo ancora. A distanza di una settimana dall'episodio di Romano di Lombardia (Bg) che aveva portato, martedì scorso, al ferimento di una studentessa di Passirano, un altro sasso di grosse dimensioni è stato lanciato ieri sera contro un treno in movimento. E un'altra ragazza, una 22enne di casa a Palosco, paesino della Bergamasca, è rimasta ferita alla testa.
Fortunatamente le sue condizioni non sono gravi: soccorsa in un primo momento dagli altri viaggiatori e dal personale del treno, la ragazza è stata condotta in ambulanza al pronto soccorso di Chiari per accertamenti e quindi dimessa la sera stessa.
L'episodio si è consumato poco prima delle 18.30 su un treno (per l'esattezza il 4928) partito una mezz'oretta prima da Brescia e diretto a Bergamo. Alessandra, questo il nome della ventiduenne, si trovava con altri passeggeri su una carrozza:
stava tornando a casa dopo aver trascorso un pomeriggio a Brescia da un'amica. All'altezza della stazione di Cologne un sasso ha infranto il finestrino del vagone nel quale viaggiava: la ragazza è stata investita dai vetri e colpita violentemente alla tempia.
Sul convoglio si è subito scatenato il panico: prima il rumore tremendo, avvertito da tutti; poi i vetri che si sono infilati in ogni dove, quindi il sangue hanno spaventato la ragazza e chi con lei condivideva la carrozza.
Individuato il sasso e capito cosa era successo, è rapidamente tornata la calma: alcuni passeggeri sono corsi a chiamare il personale ferroviario, che ha immediatamente dato l'allarme.
Alla stazione di Palazzolo sull'Oglio il treno si è fermato per consentire il trasporto della 22enne al vicino pronto soccorso dell'ospedale «Mellino Mellini» di Chiari, dove Alessandra è stata medicata e, quindi, dimessa intorno alle 21.
Sull'episodio - rilevato dai Carabinieri della Compagnia di Chiari - indaga la Polizia ferroviaria.
Ieri il treno nel mirino dei vandali ha accumulato oltre 30 minuti di ritardo: per questa ragione il convoglio con partenza da Bergamo alle 19.07 è stato soppresso. Stando alle informazioni di Trenord, in serata non ci sono state altre
ripercussioni sul traffico ferroviario.
Simile all'episodio di ieri è quanto è accaduto a Romano di Lombardia solo martedì scorso (20 dicembre). Protagonista una studentessa di Passirano che si stava recando in treno a Milano per discutere la tesi e laurearsi in Architettura: verso le 7.30 del mattino dei vandali hanno lanciato dei sassi contro il convoglio partito da Verona sul quale la giovane stava viaggiando. Anche quella volta, fortunatamente, la vittima - che ha scelto di continuare il suo viaggio in direzione del Politecnico senza ricorrere alle cure ospedaliere - ha riportato una ferita di lieve entità. Quanto al «proiettile» lanciato, c'è una similitudine: di 20 centimetri, infatti, in entrambi i casi, il diametro del foro provocato al finestrino dai sassi.
Barbara Bertocchi
Data:
28-12-2011
Giornale di Brescia
Ancora sassi contro un treno A Cologne ferita una 22enne
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Data:
28-12-2011
Giornale di Brescia
Ancora sassi contro un treno A Cologne ferita una 22enne
GDB ONLINE
Giornale di Brescia
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Data: 28/12/2011 Indietro
Edizione: 28/12/2011 testata: $testataTranslated sezione: $sezioneSelected
Haiti, aperte le scuole dei Rotary bresciani per i bimbi di strada
nA pochi giorni dal secondo anniversario del devastante terremoto del gennaio 2010, sono state inaugurate due nuove scuole di strada in Haiti. Le strutture sono state finanziate dalla Fondazione Francesca Rava-Nph Italia onlus, con il contributo dei Rotary bresciani.
Le scuole sono state aperte alle attività il 2 dicembre, sulle note di «Imagine» e di «Yesterday» suonate da Rolando Giambelli con la chitarra donata ai bambini da Andrea Bocelli. Una festa che ha segnato l'apertura della Scuola Saint Joseph a Petit Place Cazeau e della Scuola Saint Francois a Citée Soleil, strutture che accolgono rispettivamente 460 e 350 bambini e che hanno restituito ai piccoli di questi poverissimi quartieri di Port au Prince le scuole crollate nel terremoto del 12 gennaio 2010. Presenti a tagliare il nastro con Padre Rick Frechette, da 24 anni direttore di Nph Haiti e Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava (che rappresenta Nph in Italia), l'ing. Pedercini, Luigi Moretti e Rolando Giambelli, rappresentanti dei Rotary Italia 2050, il Distretto nel quale confluiscono i Rotary bresciani e il 2060 che hanno sostenuto la realizzazione delle due scuole con la raccolta di oltre 200mila euro.
Le due scuole sono strutture antisismiche, edificate grazie ai materiali di carpenteria e pannelli prefabbricati giunti dall'Italia e donati da Ceriali Costruzioni.
A questi due importanti progetti hanno contribuito anche per St Francois, Banca Generali e per St Joseph Fondazione Crt e un donatore privato.
Sono già in partenza dall'Italia le carpenterie per la costruzione della prossima nuova scuola Saint Elizabeth e per la nuova scuola S. Joanne per i bambini sordi o ciechi, che saranno costruite con i mattoni prodotti dai ragazzi che lavorano a Francisville - città dei mestieri e innalzate sui terreni acquistati con le donazioni. La Fondazione Francesca Rava- Nph Italia Onlus è particolarmente impegnata nel portare assistenza medica, istruzione, accoglienza ad Haiti sotto la guida di Padre Rick Frechette, medico in prima linea, direttore di Nph Haiti, con 4 ospedali tra cui l'Ospedale pediatrico Saint Damien che assiste 30mila bambini l'anno, due centri di riabilitazione per bambini disabili, due cliniche infantili con oltre 23mila visite l'anno, 28 Scuole di strada che danno ogni giorno cibo, istruzione, cure mediche a 7mila bambini,
Francisville - città dei mestieri centro di formazione professionale e produttivo di pane, pasta, mattoni e altri beni e servizi essenziali, 3 orfanotrofi con 760 bambini.
Data:
28-12-2011
Giornale di Brescia
Haiti, aperte le scuole dei Rotary bresciani per i bimbi di strada
Giorno, Il (Brianza)
"Tute gialle, in arrivo dalla Regione 27.000 euro"
Data: 28/12/2011 Indietro
DESIO BOVISIO pag. 11
Tute gialle, in arrivo dalla Regione 27.000 euro A Bovisio la Protezione civile utilizzerà il denaro per acquistare un nuovo pick-up
di VERONICA TODARO BOVISIO MASCIAGO SI CHIUDE con un bilancio più che positivo l'anno di lavoro del gruppo comunale di Protezione civile. È di pochi giorni fa infatti, la notizia che la Regione Lombardia ha concesso due contributi. Il primo per l'acquisto di un nuovo mezzo, il secondo per l'aggiornamento del piano di emergenza comunale.
IL COMUNE di Bovisio Masciago, che aveva partecipato a entrambi i bandi per l'assegnazione dei fondi, si è aggiudicato 27mila euro, di cui 26mila per l'acquisto di un pick-up doppia cabina e mille per l'aggiornamento del piano che è stato redatto nel 2008. Il nuovo mezzo che verrà acquistato viene così finanziato per l'80 per cento dalla Regione. Il veicolo, che verrà utilizzato dai volontari, è una variante del classico pick-up ma che soddisfa meglio le esigenze della Protezione civile, perché oltre al materiale, circa 800 chili, può trasportare anche le persone. Se il 2010 era stato un anno intenso, con un'ottantina di interventi sul territorio per un totale di quasi duemila ore di lavoro, nel 2011 i volontari hanno superato di gran lunga ogni aspettativa, con interventi a tutto campo, persino la formazione e la sensibilizzazione degli alunni nelle scuole del territorio, senza contare le innumerevoli esercitazioni, di cui tre nell'ultimo mese. Ad esempio una
convocazione a sorpresa al centro polifunzionale di via Bertacciola per il «Winter test», a cui si sono presentate 26 organizzazioni su 42 per un totale di oltre 150 volontari, per testare quanti gruppi fossero in grado di rispondere a una chiamata di emergenza presentandosi puntualmente sul posto con tutta la dotazione necessaria. Pochi giorni prima i volontari di Bovisio Masciago, insieme ai colleghi di Paderno Dugnano, Novate Milanese, Cinisello Balsamo, Peschiera Borromeo, Milano, Varedo, Cesano Maderno e la Croce Rossa di Paderno Dugnano, avevano ricreato le situazioni per la ricerca di persone disperse, l'evacuazione di una scuola e di uno stabile, l'allestimento di un campo di accoglienza e un'esercitazione sul rischio idrogeologico, pochi giorni dopo l'alluvione in Liguria. Mentre una ventina di giorni fa i volontari di Bovisio hanno simulato le manovre per svuotamento tramite motopompe, catene di motopompe, elettropompe al «Laghettone» di Limbiate. «IL CORPO di Protezione civile è molto importante per il nostro territorio - afferma il sindaco Emanuele Galimberti - e credo di dover ringraziare tutti i volontari sia a titolo personale sia a nome dell'intera cittadinanza: anche nel 2011 hanno sacrificato molto del loro tempo per pensare alla collettività, rinunciando a un po' di ore da trascorrere in famiglia o da dedicare ai loro hobby e al loro divertimento». La Protezione civile di Bovisio Masciago, coordinata da Mirco Zamuner, conta attualmente una ventina di persone, tra uomini e donne, operative sette giorni su sette. Image: 20111228/foto/673.jpg
Data:
28-12-2011
Il Giorno (Brianza)
Tute gialle, in arrivo dalla Regione 27.000 euro
Giorno, Il (Milano)
"Un terremoto fa crollare parte delle colonne del portico superiore e delle gradinate. Nel settembre ..."
Data: 28/12/2011 Indietro
CULTURA E SOCIETA' pag. 33
Un terremoto fa crollare parte delle colonne del portico superiore e delle gradinate. Nel settembre ... Un terremoto fa crollare parte delle colonne del portico superiore e delle gradinate. Nel settembre 1349 un altro sisma danneggerà l'edificio
Data:
28-12-2011
Il Giorno (Milano)
Un terremoto fa crollare parte delle colonne del portico superiore e delle
gradinate. Nel settembre ...
Giorno, Il (Varese)
"Azzate Protezione civile Divise e attrezzi per il team"
Data: 28/12/2011 Indietro
VARESOTTO LUGANESE pag. 6
Azzate Protezione civile Divise e attrezzi per il team LA SQUADRA di Protezione civile attiva ad Azzate si è presentata ufficialmente ai cittadini. I volontari in tuta gialla hanno illustrato interventi e attività durante una cerimonia nel parco di Villa Castellani, sede del Comune nel paese affacciato sul lago di Varese. Gli animatori dell'iniziativa si occupano di monitorare il territorio, accorrendo ogni volta che la natura chiama. In queste settimano hanno riaperto sentieri di bosco, pulito le rogge e sistemato angoli storici in paese come i vecchi lavatoi. Di recente sono stati acquistati divese e attrezzi, fra cui una motosega e un decespugliatore. Sono in arrivo anche una motopompa e un gruppo elettrogeno. In questi giorni l'amministrazione comunale ha partecipato a un bando nazionale per l'acquisto di un mezzo di trasporto adatto a interventi ancora più massicci.
Data:
28-12-2011
Il Giorno (Varese)
Azzate Protezione civile Divise e attrezzi per il team
Merate Online -
Merateonline.it
"Beverate: ripulito un tratto del Bevera dai volontari di Protezione Civile"
Data: 27/12/2011 Indietro
Scritto Martedì 27 dicembre 2011 alle 17:04
Beverate: ripulito un tratto del Bevera dai volontari di Protezione Civile Brivio
Mentre sono al vaglio dell'amministrazione comunale soluzioni per contenere ed evitare, in futuro, esondazioni del Bevera, un gruppo di 20 volontari della Protezione Civile intercomunale di Imbersago ha provveduto alla pulizia di un lungo tratto del torrente.
La situazione prima dell' intervento La situazione prima dell' intervento
La situazione prima dell' intervento La situazione prima dell' intervento La situazione prima dell' intervento
La situazione prima dell' intervento
L'area interessata si trova fuori dall'abitato di Beverate, nell'area campestre compresa tra la Prada e il centro produttivo
"Le Foglie". L'intervento, portato avanti per più giornate e avviato in occasione dell'esercitazione provinciale "Fiumi sicuri", ha permesso, come spiegato dal presidente del gruppo Luigi Comi, la "messa a nuovo" delle sponde e dell'alveo con l'asportazione di rovi, piante cadute e rifiuti vari in un tratto di oltre 900 metri.
Volontari in azione Volontari in azione Volontari in azione
La situazione dopo l' intervento La situazione dopo l' intervento La situazione dopo l' intervento
Data:
27-12-2011
Merateonline.it
Beverate: ripulito un tratto del Bevera dai volontari di Protezione Civile
messaggeroveneto Extra - Il giornale in edicola
Messaggero Veneto, Il
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Data: 28/12/2011 Indietro
- Pordenone
Protezione civile, un anno impegnativo
SPILIMBERGO Tradizionale scambio di auguri per i volontari della Protezione civile di Spilimbergnella sede operativa di via del Macello, presenti il sindaco Renzo Francesconi e il vice Marco Dreosto. Lincontro è stato anche loccasione per tracciare un bilancio delle attività svolte nel corso dellanno. Come sottolineato da Dreosto, assessore delegato, il gruppo spilimberghese (composto attualmente da 54 volontari) «è stato impegnato in numerose attività, alcune ordinarie, come il trasporto del sangue cordonale, e altre straordinarie, come in occasione del fortunale che a settembre ha colpito la città».
«Desidero ringraziare tutti i volontari che nei momenti di emergenza si sono sempre resi disponibili» ha concluso Dreosto, con un particolare ringraziamento per i responsabili del gruppo Walter Colautti, Lorenzo Beccaro, Gino Trevisan, Federico Paglietti. Nei complimenti per loperato dei volontari si è unito anche il primo cittadino Francesconi che ha voluto sottolineare come nelle operazioni in cui fosse richiesta la loro presenza si sia sempre creata una perfetta sinergia fra le varie associazioni coinvolte, con finalità simili, citando ad esempio lassociazione dei Carabinieri in congedo e la Croce Rossa, e rimarcando «il gioco di squadra» che da sempre anima i sodalizi impegnati nella tutela della comunità, ringraziandoli «per limpegno e il profondo senso di solidarietà nel dedicare tempo agli altri, ricavando anche un solo semplice grazie». (g.z.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Data: Estratto da pagina:
28-12-2011
Il Messaggero Veneto
33protezione civile, un anno impegnativo
messaggeroveneto Extra - Il giornale in edicola
Messaggero Veneto, Il
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Data: 28/12/2011 Indietro
IL COMUNE
Si collabora con la Regione intanto è gara di solidarietà
GRADISCA «Ci aspettavamo un altro Natale ma ormai siamo abitati a vivere pericolosamente». Amarezza e ironia si mescolano nelle parole con cui il sindaco Tommasini apre la conferenza stampa post-giunta straordinaria, la seconda dopo quella volante effettuata sabato sul luogo dellesplosione. Il primo cittadino ha comunicato che larea è stata svincolata dalla magistratura: «ora siamo liberi di operare, cè la necessità di un intervento importante. La priorità è mettere in sicurezza i tetti e asportare i detriti». Ieri mattina Tommasini ha avuto contatti telefonici con il governatore Renzo Tondo, con lassessore regionale Luca Ciriani e con alcuni consiglieri regionali dellIsontino: è atteso il sopralluogo di una commissione della Protezione civile in calle Maccari. Ribadita, a ogni modo, la scarsità del raggio dazione del Comune, trattandosi di edifici privati. «Siamo disponibili a dare supporto logistico, magari per evadere certe pratiche burocratiche ma non possiamo fare di più, non è nostra competenza». La macchina della solidarietà, intanto, si è già messa in moto. Il presidente della Fondazione Brovedani, Raffaele De Riù, ha messo a disposizione otto alloggi nella casa albergo di via Eulambio. Allo stesso modo lAter metterà a disposizione alcuni alloggi sfitti, a seconda delle esigenze numeriche manifestate dal Comune. Non sta a guardare neppure la Parrocchia. Oggi dalle 9 alle 12 apertura straordinaria del centro Caritas Luigi Scrosoppi: la comunità è invitata a dare un segno tangibile del proprio sostegno alle famiglie colpite dal dramma. «Le contattiamo tutte personalmente, proprio come due anni fa ha affermato don Maurizio Qualizza una è già ospite delle nostre strutture». (gi.pi.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Data:
28-12-2011
Il Messaggero Veneto
si collabora con la regione intanto è gara di solidarietà
ilpiccolo Extra - Il giornale in edicola
Piccolo di Trieste, Il
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Data: 28/12/2011 Indietro
VERTICE ALLE 9
Domani sopralluogo di Ciriani
Saranno presenti anche i tecnici della Protezione civile regionale
GRADISCA La Protezione civile regionale non abbandona Gradisca dIsonzo, ancora scossa dopo la terribile esplosione della vigilia di Natale. È stato fissato per domani alle 9 lincontro fra il vicepresidente della Regione Luca Ciriani, il sindaco di Gradisca dIsonzo Franco Tommasini e i tecnici della Protezione Civile regionale. Sarà loccasione anche per effettuare un sopralluogo sul sito del crollo della palazzina avvenuto lo scorso 24 dicembre. «Abbiamo voluto fissare questo incontro - spiega lassessore regionale Ciriani - per fornire tutto lappoggio e laiuto possibile al Comune di Gradisca dIsonzo. I tecnici della Protezione Civile regionale sono al lavoro già dal giorno stesso del crollo per
fronteggiare lemergenza. Durante la riunione valuteremo quali ulteriori azioni saranno necessarie nei prossimi giorni».
Intanto, si confermano in lieve miglioramento le condizioni di Luigi Moschione, 63 anni, lunico ferito nello scoppio e conseguente crollo della palazzina a calle Maccari, nel centro storico gradiscano. Moschione, che si era temuto in un primo momento potesse perdere la vita, ha trascorso due notti sostanzialmente tranquille nel reparto di terapia intensiva del Centro grandi ustionati di Padova dove è ricoverato dopo essere stato portato inizialmente allospedale San Giovanni di Dio di Gorizia. I sanitari hanno precisato che le condizioni delluomo rimangono gravissime ma che si è registrato un lieve miglioramento. (fra.fa.)
Data:
28-12-2011
Il Piccolo di Trieste
domani sopralluogo di ciriani
ilpiccolo Extra - Il giornale in edicola
Piccolo di Trieste, Il
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Data: 28/12/2011 Indietro
SAN DORLIGO
Raccolta di giocattoli del Breg
SAN DDORLIGO Ai mercatini di Natale di Bagnoli anche questanno cera il gazebo del Breg per la Fondazione
Lucchetta Ota DAngelo Hrovatin. Si è conclusa infatti la tradizionale raccolta di giocattoli e vestiti organizzata dal Breg, squadra di viglili del fuoco volontari e dalla Protezione Civile di San Dorligo della Valle. «Questanno abbiamo voluto fare le cose in grande, perché oltre al classico gazebo nella Piazza di Bagnoli, abbiamo organizzando ha spiegato il presidente del Breg, Mauri Aljosa anche una raccolta di materiale nelle scuole elementari e medie del nostro Comune che si è svolta nei giorni cinque, sei e sette dicembre. In questo modo abbiamo coinvolto ulteriormente la popolazione, partendo proprio dai bambini». «È ormai lottavo anno che organizziamo questa raccolta per la Fondazione Lucchetta Ota DAngelo Hrovatin e per la Onlus No bombe ma solo caramelle ha proseguito il presidente e siamo soddisfatti della forte risposta della popolazione. Per loccasione abbiamo ospitato anche una rappresentanza della Protezione Civile di Palmanova e altre squadre di vigili del fuoco volontari arrivati da diversi comuni della Croazia, della Slovenia e da San Candido». La giornata è iniziata con una visita alla Valle in cui le varie squadre di volontari hanno illustrato le proprie tecniche di lavoro: «È un modo per poter conoscere altre realtà, diverse dalla nostra ha commentato Walter Fortarel, volontario del Breg e questa giornata rappresenta il coronamento di tutti i nostri successi di questanno, sia operativi che sportivi». Tutta la raccolta, destinata ai bambini serbi e bosniaci, si è conclusa con uno scambio simbolico di tutto il materiale tra i rappresentanti del Breg e della Protezione Civile con quelli delle Fondazioni. (Da. Ca.)
Data:
28-12-2011
Il Piccolo di Trieste
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Due edifici sono a rischio-demolizione
Lesioni molto gravi, molto probabile labbattimento. Tommasini: «Al più presto vogliamo tornare alla normalità»
di Luigi Murciano wGRADISCA Centro storico ferito: 11 edifici danneggiati, di cui due probabilmente dovranno essere abbattuti. Un terzo in cui si è sprigionata la tragica esplosione della vigilia di Natale è come noto già completamente distrutto. Sedici le persone sfollate, ma avrebbero potuto essere il doppio. Il punto della situazione è stato presentato ieri dallamministrazione comunale della cittadina isontina, al termine di una seduta straordinaria di giunta allargata a vigili del fuoco, forze dellordine, polizia municipale e protezione civile che in queste ore hanno monitorato a vario titolo larea interessata. Da ieri, su decisione della Procura di Gorizia, calle Maccari, via della Campagnola, via Petrarca e via Battisti non sono più sotto sequestro. Ed è tempo di capire quanto sia grave la situazione di quella porzione di centro storico colpita al cuore. «Solo con il passare delle ore ci stiamo rendendo conto della grave entità dei danni. Ma ci siamo subito rimboccati le maniche, forti di tante attestazioni di solidarietà e della consapevolezza che si è sfiorata una tragedia anche peggiore», ha confidato il sindaco Tommasini, che dopo i doverosi ringraziamenti alle forze dellordine e alla struttura comunale per la professionalità e lucidità dimostrate nelle ultime 72 ore, non ha inteso commentare le mille indiscrezioni di questi giorni sulle cause della tremenda esplosione. «Ci affidiamo alle valutazioni della Procura». Costanti i contatti con il governatore Tondo e la sua giunta. «Ma non dobbiamo illuderci che lente pubblico, per quanto ciò ci rattristi, possa riparare i danni a proprietà private come abitazioni e automobili ha spiegato Tommasini -. Noi staremo vicini alla nostra gente e cercheremo di dare i consigli giusti e soprattutto di ripristinare la sicurezza. Quello che succederà successivamente è difficile dirlo adesso. Per il momento attendiamo un sopralluogo della Protezione Civile regionale (si svolgerà giovedì) per ritornare lentamente alla normalità». Tre gli obbiettivi a breve termine: procedere alla messa in sicurezza delle coperture degli edifici adiacenti; riattivare la circolazione («Sarebbe un segno di efficienza») e ottenere presto lo smaltimento dei detriti, che potrebbe essere a carico della stessa protezione civile. Al vicesindaco Paolo Bressan, il cui studio professionale è a pochi passi dal luogo dellesplosione, è toccato il doloroso compito di elencare le ferite riportate dal centro storico. Sono 11 gli edifici complessivamente coinvolti: uno, quello da cui è partita la deflagrazione, è distrutto;
i due edifici adiacenti, quello su calle Maccari (fortunatamente sfitto) e quello su via della Campagnola, sono stati dichiarati inagibili e rischiano la demolizione; dovranno essere bonificati i tetti di quattro stabili fra le vie Battisti, Petrarca, Maccari e via della Campagnola. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Volontario goriziano della Cri assiste i bambini in Kenya
Quasi quaranta giorni nel Nord del Kenia per salvare delle vite, far nascere bimbi, aiutare popolazioni allo stremo a causa di siccità e carestie. È lesperienza vissuta dal goriziano Gianfranco Bortoli, volontario della Croce Rossa Italiana che dal 24 ottobre al 29 novembre scorsi è stato nella regione del Turcana, al confine con il Sud Sudan, e precisamente nel villaggio di Kaikor, dove era situata la base logistica della missione coordinata dalla Cri, operante da tempo in quellarea sfortunata del pianeta, dove manca davvero tutto. «Il progetto portato avanti dalla Cri nel nord del Kenia spiega Bortoli è partito il 15 agosto scorso e riguarda il superamento delle condizioni di malnutrizione dei bambini e la vaccinazione degli stessi contro ogni tipo di malattia ed insidia. Purtroppo in quellarea cè stata una siccità di due anni e mezzo che ha ridotto in grande sofferenza quelle popolazioni: ora la situazione sta migliorando grazie al ritorno delle piogge ed alla presenza di organizzazioni come la nostra». Ma nei quaranta giorni passati a Kaikor, Gianfranco non si è limitato al soccorso dei bimbi: «Molti ne abbiamo anche fatti nascere racconta ed in un caso abbiamo salvato la vita ad una puerpera che rischiava di morire a causa di un parto difficile: non ce lavrebbe fatta se non ci fossimo stati noi che, viste le condizioni sempre più preoccupanti della donna, abbiamo provveduto a chiamare un elicottero della Cri che ha trasportato la giovane in un vicino ospedale dove le è stato fatto un cesareo. Il bambino purtroppo non è sopravvissuto ugualmente, ma la madre si e ora sta bene». Salvare vite, in quelle aree così disastrate, era unesperienza allordine del giorno: «Laggiù si muore per un nonnulla continua Bortoli . Abbiamo soccorso un anziano che si era perforato il piede con la spina di una pianta: stava perdendo molto sangue e la ferita si era infettata. Se non fossimo intervenuti non ce lavrebbe fatta».
Bortoli in Kenia aveva il ruolo di responsabile logistico della missione e svolgeva il proprio compito coadiuvato da due infermiere ed un medico, anchessi italiani. Matteo Femia
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Esplodono i tubi del gas Paura a Santa Maria
Lallarme ieri pomeriggio per una frana che ha sfiorato la chiesa di Sannazzaro La gente si è riversata in strada in preda al panico. Isolata larea fino a tarda sera
di Anna Ghezzi e Simona Bombonato wSANTA MARIA DELLA VERSA Un boato assordante accompagnato da uno spostamento daria fortissimo. Poi lodore acre del metano che fuoriusciva dalle tubature interrate. «Sembrava un geiser, si vedeva il gas che usciva dal terreno», hanno raccontato i testimoni. La gente si è riversata in strada impaurita, temendo il peggio. E successo ieri pomeriggio alla frazione Sannazzaro di Santa Maria della Versa. «Ero in giardino racconta Cristina Nera, che abita nella piccola frazione , quando ho sentito un boato, poi lo spostamento daria. Ho chiamato la vicina, sembrava venisse dalla sua casa. Siamo usciti tutti in strada, abbiamo visto un getto di gas dalla tubatura che costeggia la strada, vicino alla chiesa della frazione». A 50 metri da casa. Alle ore 14 una frana ha provocato il cedimento delle tubature del gas nel tratto di strada che collega Castana a Begoglio. La conduttura del metano non ha retto alla pressione esercitata dallo spostamento della terra. Ed è dunque esplosa disperdendo nellaria il gas di una linea principale che alimenta le utenze private, le poche case dei residenti della frazione. Che alludire un così forte rumore sono usciti da casa, hanno chiamato i vigili del fuoco e i tecnici del gas, oltre ai carabinieri per bloccare il traffico. E nellattesa si sono messi a far segno alle macchine in transito di evitare il tratto pericoloso. «Meno male che non passava nessuno racconta Nera , non ci sono stati feriti né danni gravi. E per fortuna non cè stata scintilla». Altrimenti il gas avrebbe potuto prendere fuoco, e il bilancio sarebbe stato ben peggiore. Sannazzaro conta una quindicina di famiglie. Il boato è stato avvertito poco dopo lora di pranzo. In casa cerano quasi tutti, complici le feste e la chiusura delle scuole. E bastato il rumore assordante e lo spostamento di aria per spingere le persone a precipitarsi immediatamente sulla strada per mettersi al sicuro. Trecento metri quadri in prossimità della chiesa sono stati isolati. A nessuno è stato permesso di avvicinarsi.
Area interdetta al passaggio per una questione di sicurezza e per permettere ai tecnici di applicare un raccordo alle tubature tranciate dalla frana. Nella tarda serata di ieri, i tecnici di Enel rete gas stavano ancora lavorando per ripristinare il servizio con interventi mirati di casa in casa. Fase due di un pomeriggio trascorso a riparare il guasto tenendo isolata la zona. «Speriamo di farcela per mezzanotte», ha fatto sapere Enel durante le operazioni di ripristino. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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28-12-2011