CIRO
IN BABILONIA MELODRAMMA SERIO
DA RAPPRESENTARSI
NELR.
I.TEATRO ALLA SCALA
Il Carnevale delV
anno
1818.MILANO
Dalla stamperia di Giacomo Pirola dirinccntro aldelioiì,/, Teatro.
NB. /
9€rsi nr^olati sì omettono per brevità.PERSONAGGt
3BALDàSSATlRE, Re
degli assiri in Babilonia.Sig,
Claudio
Bonoldi.CIRO
,Re
di Persio.Signora Marianna Marconi.
AMI R A,
mogliediCiro, prigioniera diBaldassarre.Signora Violante
CamporesL
IRENE,
principessa persiana,amica
diAmira.
Signora
ChiaraMetzger
y aiV attuale sernzio di S.M.
ilRe
di Baviera,ZAMBRI,
principe babilonese.Sig, Giovanni Battista
Binaghi.
ARBACE
, capitano degli eserciti di Baldassare.Sig. Francesco Biscottini.
ORBAZE,
capo deiMaghi
persiani, prigioniero in Babilonia.Sig,
Domenico
Spiaggi,Grandi,
e Principi delRegno Soldati
Maghi
Damigelle
,Soldati
persiani.La Scena
si rappresenta in Bahilonia,
e ne^ recinti esteriori della
medesima.
La
musica è del Sig.Maestro Gioachino
Rossini di Pesaro.Le Scene
tantodeW Opera
yquanto
de'Balli sono tutte nuo^^e, disegnate e dipintedal Sig.
Alessandro Sanquirico.
Sapplimenti alle
prime
parti Cantanti.Signora TeresaGallianis.
—
SignoraTeresa
Merli..Sig. Gio. Carlo Berretta.
Maestro
alCembalo
Sig.
Vincenzo
Lavigna.Primo
T^ioìino,Capo
Orchestra Sig.Alessandro
PvoUa.^Itro primo
Violino in sostituzione al Sig,Rolla
Sig.
Giovanni
Cavinati.Primo
p^ioUno cZe'Secondi
Sig. Pietro Bertuzzi.
Primo
T'^iolino per i Balli Sig.Ferdinando
Pontelibero.Primo
T^ioloncello alCembalo
Sig.
Giuseppe
Storioni.^Itro primo
Violoncello Sig.Vincenzo
Merighi.Primi
Clarinettia
perfetta vicenda.Sig. Pietro Tassistro. Sig. Felice Corradi.
Primo Corna
diCaccia
Sig. Agostino Beloli.
Primo Fagotto
Sig.
Gaudenzio
Lavarla.Primo Contrabbasso
Sig.
Giuseppe
Andreoli.Suonatore d'Arpa
Sig.
Clemente Zanetti
Direttore del
Coro
Sigv
Gaetano
Bianchi*Copista e proprietario della
Musica
Sig.
Giovanni
Ricordi.Signori
Antonio
Gallina.— Gervaso
Pavesi.Capi
Illuminatori SignoriTommaso
Alba.— Antonio
Matuiizi.Capo Macchinista
Sig.Francesco
Pavesi.Sotto-Capi
m
Da uomo Antonio
Rossetti.Capi
SartiDa donna
Sig.
Antonio Ma
Berrettonaro
Sig.
Giosuè
Parravicino.Attrezzista
Sig.
Raimondo
Fornari,f^RSONAGGI BALLERINI.
Inyentori e Compositori de'Balli SiG.ViGAiiò Salvatore.
—
Sig.Bertini Filippa.PrimiBallerini serj
3ig. Bla&is Carlo.
—
Signora Palleriui Antouift.Primi Ballerini per leparti serie Signori
IVIolinari Nicola.
—
Bocci Giuseppe,—
Nichli Carlo.Signora Bocci Maria.
—
Signora Nicliii Maria, PrimiBalleriniper lepartigiocose Signora Vigano Celeste. —^ Sig. Fianfìoiini Giovanni.Primi Ballerini di mezzo carattere Sig Trigambi Pietro,
—
Sig. CiìOtti Filippo.Altri Ballerini per leparti Signora Bresciani Maria.
Signori
Pallcrlnì Girolamo.
—
Traballoni Giacomo.—
Bianciardi Carlo.MaestridiBallo^edArteMimicadeWAccademiade'RR,II,Teatri Signori
La-Cuapelle Luigi.
—
Garzia Urbano—
Villeneuve Carlo, Allievi dell*Accademia sudistaSignore
Blancbi Margherita, Soldati Giudilla, Gregorini Adelaide, Rossi Francesca, Sanlambrogif)Maria,tiinaldiLucia,Bruguoìi Amalia,
Grassi Adelaide, OlivieriTeresa, Zampuzzi Maiia, Bianchi Angela, Trezzi Gaetana, Metalli Angela, Viscardi Giovanna, Valenza Giuseppa, V.'ȓen/a Carolina, Catenacci Luigia, Gaaglla Gaetana, Ravina Ester, Elli Carolina, Savio Giuseppa, Carcano Maria, Cesarani Adelaide, Novellau Luigia^
Signori
Villa Giuseppe, Massini Federico, Bianchi Francesco, Traballoni Angelo, Bedotti Antonio, Brunetti Giuseppe.
Corpo di Bailo Signori Nelva Giuseppe.
Goldoni Giovanni.
Arosio Gaspare.
Sedini Luigi.
Parravicini Carlo.
Prestinari Stellano, J5aranzoni Giovanni,
Zanoii Gaetano.
RlrnoUìi Giuseppe.
Cìtlerio Fiancesco.
Corlicelli Luigi.
Tadiglieri Francesco»
Tonti Fermo.
('i])riani Giuseppe.
Rosselli Marco.
Bofti Giuseppe, Siv4?lli Giioiamo.
Signore Ravarini Teiesa.
Aijjuzio Barbala.
Traballoni Fiance.«xa.
Bianciardi Maddalena, Fusi Antonia.
Nelva Angela.
Barbini Cacati Antonia.
Rossetti Agostina.
Feltrini Massimiliana»
Bertoglio Rosa.
Massini Caterina.
Mangini Anna.
Cosiamagna Eiifrosia.
Bedotti Teresa.
Pitti Gaetana.
Supplinienti aiprimi Ballerini Sig. Niciiìi Carlo.
—
Signora Bocci Maria.Sijjnora Nichli Maria.
—
Signora Bresciani Maiia»DEDALO
BALLO MITOLOGICO
INVENTATO E COMPOSTO
DAL SIG. SALVATORE VIGANO.
LA VERA FELICITÀ
BALLO
DIMEZZO CARATTERE
INVENTATOECOMPOSTO
DAL SIG. FILIPPO BERTINL
NOTA
DELLE FESTE DA BALLO
CHE SI DARANNO
NEL
R. I.TEATRO ALLA SCALA
il Carnevale AelV
anno
1818.Gennaio
^5
Domenica
-dopo
TOpera.3o
Venerdì
-dopo
lamezza
notte.I
Domenica 4 Mercoledì
Febbrajo ^ )
dopo
TOpera.6 Venerdì
7
Sabbato
ATTO PRIMO.
SCENA PRIMA.
Reggia.
Principi e
Grandi
del regno^ poiZamhrV
ed Irene.Coro 33i
Babilonia i popoliCantino questo di ,
In cui de'suoi
nemici
Trionfa ilRe
così.Qual
inatteso fulmineGiunser
le nostre schiere,
E
l'armi, e le bandiereAl
Perso viipredarono Che
in faccia a lor fuggi.Jr.
No
, de'Persi il giusto orgoglioVostro brando non ha
estinto,
Benché
a Ciro afflitto e vinto Figlio e sposa oggi r^ipi.Coro Viva
ilMonarca
invittoChe
daìr eccelso trono,Della vittoria al
suono
Trionfa in questo di.Zam. Ma
pietà ^he ilRe
consigliaDi
salvezza aognun
fadono
,
E
destina al proprio trono Chi la destra a Ciro uni.Gioite , amici: il lieto giorno è qaesto In cui del P\e la gloria
Splende per ognintorno.
Mentre
ciredea de'Persi il Pie superbo^0
ATTO
Abbatter
guest*impero
,
Già
smarrito ed oppresso Lascia vittima ei stessoDel
valor nostro il figlio e la consorte.Eccola, e seco ancora
Vien
Baldassarre: ei l'ama, e le offre in pegnoDell'amor
suo la libertade e il regno.SCE3NA IL
ànitra con
Damig-elle assire,Baldassarre
conGuardie,
e detti.jS<i/.Sì, Principessa, ardente
fiamma
in pettoTu mi
destasti ; io t'offro generoso Dellamia mano
ildono,
Ed
invece di ferri il regio tron<5.Grata
son,ma non
possoQuanto
m'offri accettar: ia patria, CiroAl mio
pensier presentiKon permettono
al coreD* ardere in sen per
un
novéll<5amore.
Bal E
potrai sconsigliataSprezzar la
mia clemenza?
In te sol
miro
Un
vincitor feroce,Che
altra glorianon vede
Che
guella di volerquanto
gli piace.^ai.Frena
quel labbro ornai,femmina
audace.*.T'arrendi, alfin dipende jDal
mio
voler tua sorte;Potria costarti
morte
Un
disprezzato aiuor.^m. Sprezzo
l'offerto soglio,E
l'amor tuo m'irrita,Perder
saprò la vita,
n^^Q tradir Toi^r,
Bai.
Am.
Bnl.
Bai.
Am,
Bai.
Am
32PRIMO.
ti11 tuo rifiuto, ingrata, D*ira
m'accende
il petto.Non
sa cangiar d'affettoQuando
è costanteun
cor.Trema.
Minacci
invano.Pensa
qual son, qual sei.Tutti gli affetti miei
Son
volti a Ciro ancor.Vorrei punir la perfida
,
Fiaccar V orgoglio insano,
Ma
frena il cor, lamano La
vaga sua beltà.U
ira , e il furor del perfidoVincermi
tenta invano,Ebbro
lo rende e insanoAmore,
e crudeltà, (partono tuttida
diversi lati, eccetto Irene
J
SCENA
III.Ir,
Mi
Irene sola, indi
Arhace.
isera Principessa, io pur vorrei>
]Xè so trarti d'affanno
Pur
se pietosoinganno
A me non
fa il desio,Panni
che il PersoArbace Qui
fra le Assire squadreAbbia
grado ed onor; potrebbe ei forseSe m'amasse
qual priaQualche
aita recarci in tantepene
:Ma
alcun s'appressa...oh
giojalArbace.
Arh.
Irene!Come
tu quivi? In questa Reggia forseCon
la sposa di Ciro?., .12
A T T O
Ir,
Appunto,
oggi dell'armili destino crudel
entrambi
trasseQui
prigioniere.uf4rh.0h
quanto debbo
a questa Sorte per te funestaS'oggi di rivederti il
ben m'è
dato!Forse tra queste
mura
A
te giovar potràTopra d'Arbace, 8e
più gradito adessoDi quel che
un
di le fuiNon
sdegna Irene confidare in lui.Ir.
Ah
si, vuol BaldassarreOggi la
man
d'Amira
o la suamorte
,In
sì crudel periglioTu
ne presta qual puoiscampo
o consiglio,^rb.
Basta cosi,vanne
adAmira
, a leiReca
per or conforto :Della porta maggior la guardia, il
Prence
A me
cominise ... io potrò forse . addio.Conoscerai tra poco
Quanto
per te farò :ma
tu crudeleOgnor
disprezzeraimia
fè sincera ?ir.
Vanne,
t'adopra in favor nostro, e spera.Esterno delle
mura
di Babilonia che sivedono
in qualche distanza. J)aun
lato porta di Babilo- nia con ponte. Colline in vista della Città. Ilpiano rappresenta
un campo
, di cui sivedono
i posti av'anzati.
SCENA IV.
Ciro con Soldati Persiani.
D'
orror frementeMestp
e dolente b'avcìnza il Re.PRIMO.
i3Ahi come
ilmio
doloreCome calmar
potròMisero
che faròSenza
la sposa.Perchè
destili crudeleTormi
il figliuol perchè ?Nè
dar più tosto ame
Barbara
morte
!Alla vendetta, all'armi
Sdegno m'infiamma
e gloria Predice al cor vittoriaLo
stessomio
dolor.All'
armi
alla vendetta vSeguendo i passi tuoi,O
amorte
tutti noi,O
vincerai signor.Brama
sangue il core ; ilbrando Cerca
gli odiati petti,
Ma pensando
ai cari oggettiTorna
il core a vacillar.Sdegno m'infiamma
e gloria SIvado
a trionfar.All'armi, alla vittoria Si
vada
a trionfar,miei fidi r il
mio
furornon
soffre Indugio alcun. S^apprestino le schiere,E
iDuci
in questo locoPria che notte s'inoltri abbiano il
campo.
vede calare il ponte levatojo e ti' esce hace a\^volto in
manto
Persiano)Ma
dall'ostil recintoQua
volgersembra un uom
solingo il piede., Perso rassembra almanto
Ond'
ha la faccia involta.Chi
sei? che chieditu?
«4
ATTO
SCENA V.
Orbace
e detiLOiro
nV ascolta.10 naqui in Persia. Strane poi vicende
Mi
guidar fra gli Assirii,ove
dell'armi Son
fra iDuci
maggiori: il patrio aftetto Inme
perònon
langue ,ed
a tevengo
11 trionfo
ad
offrir, e figlio e sposa....Ciro
Duce non
proseguir. Ilmio
valoreFra
pochi istanti abbatterà quei muri.»
Pur
se pietà veraceTi muove
il cor, del figlio, e della sposaj
Desolati infelici
Qaal
è il misero stato or tumi
dici,^r&. Vaol
Baldassarche Amira
A
lui diaman
di sposa: ella ricusa,Ma
ilKe morte
minaccia , ed affrettarla Potria se tu coli'armi
Tentassi a
danno
suo novelle imprese.diroOh
cieloove
s'intesePiù
barbara perfidia,^rfc
Eppur
, se inme
t'affidi, In piùremoto
locoAdditarti potrei \
Oro Vieni
alle tende mie.Che smania oh Dei
! ]{partono)\
SGENA VI.
Reggia.
Baldassare con
Guardie.£al.Tmposslbil
mi
par che tal costanza 6upt:rarnon
si possa; in fin ciascunaP R
IM O.
-Qui piegar
deve
almio
volersupremo,
E
seA
mira superbaNon
cede a' cenni mieiCome
lo sappia punirvedrà
costei.SCENA VII.
Zamhri
e detto.Z^m.
Cjignore, a te dalcampo
Il Persiano
monarca un messo
invia.Agli atti al
portamento
Uom sembra
d'alto affar.Ba/. Forse di Ciro
La
sposa e il figlio chiederà costui.Li chiegga pur: di lui
Saprò
servirmi airuopo.Si
vada
alla gran saia: il MtiSsaggieroColà
ne guida a noi,Zani.Ubbidisco, Signor, a cenni tuoi, (partono)
rdlta è la gran trama, e in queste soglie Ciro istesso fra poco
Potrà stringere al sen figlio, e consorte, /r.
Qual
trista o lieta sorteNe
rechiArbace?
a favor nostro oprasti,O
delle tuepromesse
,E
de' desiri mieiIndolente
amator
pentito sei?^rò.
Entro di quéste porteCiro introdussi, e sy il pensato inganno Pxolegge il Cielj ira pociù istanti
Amira
SCENA VIIL
yirbace, indi Irene.
i6
ATTO
Sotto spoglie mentite
Lo
sposo rivedrà: tu ne Tavvisa,Che
la gloja improvvisaTurbar
potria l'immaginata frode.Or
di, se merta, ingrataL'amor mio,
lamia
fede,Delle
rampogne
tue la riamercede
? Jr.E
che ì d' unprimo
passoGià
vanti ilmerto? ed
obbliar potrestiChe molto
resta ancoraLa
grand'opra acompir?
u4rh.
Ah
no,mia
vitaio dovessi morir sarà compita.
Ma
tumen
cruda intanto...Ir.
Va
,non temer
, fidoamatore
, e tostoYedrai
se un'alma
forte in cor d' Irene Giustopremio
otterà; Topra prosegui.Poni
in salvo ilmio Re
: la sposa e il figlioRendi
agli amplessi suoi, poscia ame
riedi,E
felice sarai piùche non
credi.Torni
queiralma
oppressa,
Torni
a sperar la pace,E
sia laspeme
istessaDi
sprone al tuo valor.u^rh.
Care
voci! ah voi calmateQuel che m'arde immenso
ardor.Ir.
Ahi
se alfineamica
sorteVolge
il ciglio a noi sereno,Tornerà
di pace in senoPiira gioja a questo cor. (partono)
PRIMO.
17SCENA IX.
Sala con trono.
Baldassarre circondato
da
Principi,Grandi
delRegno
} e Guardie,Poi Zambri
introducendo Ciroda Ambasciatore.
Zafn.Ecco
il Persiano Ambasciator.Bai. T'avanza.
CiVoCiro , salute a Baldassarre invia
,
E
pace se gli aggrada.Bai. Io
bramo
pace,Ma
quali i patti son?Ciro
Dd
BabiloniaLungi
n'andran le schiere,Le
genti prigioniereTi renderà la Persia, e l'armi sue
La Caldea sgombreranno,
e il suolo Assiro;Solo ti chiede Ciro \
Il suo figlio, e la sposa: egli di guerra
Il dritto orrendo a sostener
non
uso, T'offre, oRe
questi patti.Bai. Io li ricuso.
Ben
altri io proporrò : se dalmio
Ptegno Ei ritira le schiere,1 prigionieri tutti, e il figlio io
rendo
:Ma
a tal viltànon
scendoDi
rilasciareAmira.
Ella per
me
sospira...CiroCome?
che dici? al caro sposo infida...Bai.Sìf per soglio maggiore
Ella il
primo
obbliò, solo desia Coirassenso di CiroDi
poter coronar gli affetti miei.(Si deluda costui. )
i8
ATTO
Ciro
(Che
sento!oh Deil)
Hai.
Ehhen
che pensi?Se
del tuo Signore,E
della patria tua ti cai la pace , Dovresti allaRegina
Dell'assenso del
Re
farti garante.( Cosi lacererò quel core amante. ) CiroSì lo farò. (Puniscasi l'indegna.)
Tu
fa cheAmira
intantoQui venga
per brev'ora.JBal.
Olà
, sichiami
La
Principessa , eognuno
S'allontani di qui;
Zambri
qui pressoPronto
resti a ogni cenno, e turammenta Che
didue
sposi, e didue
Regi all'alma Puoi
tu solodonar bramata
calma.(parte con tutto il Seguito)
SCENA X.
CirOy e poi \Amira.
CiVoOh come
io tremo! Eccola,oh
Dio!qualforzaHan
pur sopra dime
quelle sembianze.^m.Fia
ver che messaggero^..£
seipur
tu?...Ciro Si... Ciro... anzi egli stesso
Qui
amomenti
verrà,(guardando
intorno)^m. Quai
tronchi detti?...E come
a un*alma
afflittaCon
quei torbidi sguardiPuoi
accrescere il dolor?Ciro
Se
lieta o tristaMia
presenza ti sianon
so.y4ni.
Noi
sai?dVoNol
cerco.^m. E
chi l'ignora?PRIMO.
19CVroE
l'Assiria, e il suoRege
, e Ciro ancora,^//i.L'ignora Ciro,
oh
crudi,oh
fieri accentiChe mi
straziano il cor: eterniDei Di
tanti mali mieiPaghi
non
siete?A
chedunque bramai Di
Babel la ruina?A
che solcaiQueste
gote di piantoSul caro volto dell'amato figlio?
Perchè
vegliaimeschina
Tante
notti perchè? Ditelo, o stelle,Quest'anima
fedel; chemai non
disseChe non
fe'per lo sposo?E
di sua fede ancor Ciro è dubbioso?Ah no
che Ciroamante Morto
sarebbe in priaChe
della fedemia temere
a torto.CiVoSenti.
Am. Mi
lascia, perme
Ciro è morto.Ciro
Mori?
semorto
ilbrami,
Mora, ma
innanzi a te.(mol
ferirsi)^m. Ferma,
che fai? che trami?Ah!
Ciromio, dov'è?
Ciro^^^ Qiial pena! 11 core in petto y^tn. ( Divide
un
dubbio affetto.D'un'
alma
gelosaPavento
1'errore Incerto ilmio
core^ ^
Ti
chiede pietà.Ciro ) Di tenera sposa .
Mi
vince Taffetto,
Più
forza nel pettoIl dubbio
non
ha.Pago
son io.u4m. Sposo
. . .Ciro
Ben
mio.20
.ATTO
Mì^
car^^oh
Deila a
,
Tu
seicon me.
a 2 \ Il cor dal giubilo
Di moto
è privo,
O
eh'ionon
vivo,O
vivo in te.SCENA XL
Baldassarre
jZambri con
seguito^ e delljBaZ.Pur
ti sorpresimenzognero
audace Sotto mentite spoglie in te ravvisoDe'
Persi ilRe nemico
;Lo
spavento d'Amira,
i sguardi tuoi, Il tuo rossor t' accusa,Fremer
d'irami
sento ,Ma non andrà impunito
il tradimento.Guardie
olà.Zam.
S'arresti.CiroAm. Oh Dei!
JBaL
Qual
ardire?Zam. A
noi t'arrendi.JBaL Muori
alfm: tu Ciro sei.Zam, Deh
Signor, l'ira sospendi.JBaL
Qua
punir vogl'io l'indegno.Zam, Più non
frena ilRe
lo sdegno.( -
Che
fatale orrendo giorno a 4 SLe
sue furie a noi d'intorno^ L'atro
averno
suscitò.Ciro 11 furor del
Re
sdegnatoMi
confonde in tal periglioPer
la sposa, e per il figlioQuanto
,oh Dio
Itemer
dovrò.pRiMa
Per
te ancor pietade io sento,fad^mj
Di
chem' ami
, e questo accento Solpuò
Ciro tuo salvar.Rendi
alfuie ilRe
contento ,Quest'orribile
momento Puoi
tu sola ancor cangiar.Quale
stato!ohimè
qual duolo!Desolata , disperata,
Più non
reggo almio
penar.Ah mia
sposatCedi A
mira.Ho
deciso.Ai
ceppi indegna.Già
dell'alme il rio .contrasto^Sdegno, tema,
ardir infonde»Vario
affetto si diffonde,E non ha
più pace il cor.Coro,
Tu
puoi solo, o Cielclemente
,Render
pace in tanto orror.Fine ddVAtto
primo.ATTO SECONDO.
SGENA PRIMA.
Prigione sotterranea.
Ciro solo in catene, appoggiato
ad un
sasso,ed immerso
nel piacupo
dolore,CiVoX)unque
fia ver, che il vincitor di Creso,De*
Lidii ildomator
» di ferri cintoPenar debba
cosi?Misero
! ahi quantoIl destino crudele
Ti
persegue, e t'opprime!E
pur quello son io.Cui
della luce ilDio
-,Dee
confidar la sua vendetta! il giuro,Nume
, che pur ti sento entro ilmio
core, 'Vendicato
sarai.. .Nel
giorno istesso Ch'io vincerò per te, de'fidi tuoi Sciolti saranno i ceppi e le catene,Libero il culto tuo!
Ma dove sono?
A
chi parlo infelice? e che ragiono?La
consorte adorata Potessiun
solo istanteAlmeno
riveder. ..No
, tal contentoIo
più sperarnon
oso.SCENA IL
Orbace
,Amira
y e detto.Arh\o
la guido al tuo seno.Ciro
Oh
sposa!Am. Oh
sposofATTO SECONDO.
^5 Nello stringerti almio
pettoCara
sposa,amato
bene,Son men
crude lemie pene
,
Trova
pace il core in te.Quanta
gioja in te ritrovo^Non può
dirlo il core oppresso , Questi sguardi, e questo amplessoTe
lo dicano perme.
Di
questo sen fra i palpitiTi
giura il labbro , il core ,Che mai
di fè,d'amore Per
tenon
cangierà.Ma
quai voci!(guardano
dentro eveggon
lo splendore delle faci,
Orbace
ainasconde,
e poi si mischiafra
isoldati)
Qual
splendore!Che
fiamai?
Qualcun
s'avanza.Di
nostr'alme
la costanzaQuanto
ancor soffrir dovrà.SCENA
III.Baldassare
seguito da^ soldati,
parte de'quali
con
faci, e detti.ome!
unitir...Ah
qual dispetto!Schernire i voler miei
Dunque
cosi potete ?Perfidi, alfm dovrete
Deir
iremie
tremar.Qual
sorpresa!Empii
tramate.24 ATTO
CiroAm\
Fiero neiranima
Terror
si desta, Gli accenti arresta^ ^ J
Nè
so perchè.JBal, ^
J
Sdegno
nell'anima Fiero si desta,
L'amor
m'arrestaNè
so perchè.Bai. Kè
dovrà piegar quel core(ad jlmj\
Di
quest'alma al bel desio?j
^^y^ ^ 11 sdegno è il piacer
mio
|11 trionfo di fè.
[ sua
"Bai. "Verserò quel sangue indegno.
Ciro Io
non
temo.ylm.
Ionon
pavento.Bai. Dunque
invan
. . . {ad^m.)
Am,
Piuttosto morte. ^Bai, E
vorrai?. .. C^iVo^Ciro Perir con lei.
Bai.
fAh
si tolga ame
costei,\ Più.
non
reggo almio
furor.Ciro a5< 4 1 i, m * i- • j lui
^
iAh
che il togliermi da j^.Am,
[ E' ilmaggior
d'ogni dolor.SCENA
ly.Sala
come
all'attoprimo adorna
di sontuosi vasellami per servizio dellamensa
imbandita,con
coppe, fiori, e vasi sul lato sinistro della scena.Le Guardie
p ed i Cori musicali {>istanno intorno,Zamhrtj
ed Irene.Zani
il vedi Irene, è pronto il gran convito*,E
Baldassarre iujpone,
SECONDO. 25
Che
Aniira, che tu stessa Sediate alle sue mense.Jr.
E
qual piacereNel
tuoMonarca
èmai
D'opprimerci cosi?
mentre
d'Àmira
Geme
in career lo sposo, e in ferri stretto.Ci vuol del suo diletto
,
Delle sue gioje a parte ?
Zam.Chì
sa ? forse potriaFra
il piacer delle feste e VallegriaPer
il figlio, per te, per il consorteTrovar
pietà nelRe;
forse...ma vanne Nunzia
del regalcenno
a lei ti rendi,Teco
l'adduci; addio.Ir.
Con
lei m'attendi.{parte}
SGENA V.
Principi e
Grandi
delRegno
,epoco
dopo
Baldassarrej^mira,
Irene^ jdrhace^Damigelle
3Guardie^
eo.Coro Intorno fumino
Gli arabi odori,
Le
tazze versino Grati liquori,
E
in tuon festevole Musici coriContento
spirino^Letizia e
amor.
j5ar.Son questi, o
Zambri,
i vasiChe
trasser gli avi miei daltempio
odìat^iDal Nume
de'Persiani?Zam.Come
imponesti, o SireyQui
recar li fec*io.. ,jSal.Ricolmi tosto
Di famoso
liquor,ne
sugga illabbm n
26 ATTO
Grata bevanda,
ed alle nostre inentiOr
Persepoli torni , e le sue gentiDa
noi sconfitte e vinte,E
lo scorno del soleChe mal
da lor difesoPerdette
un
giorno in queltremendo scempio
11 trono, l'are, i sacerdoti, il tempio, (frail
fragore
del tuono, e Je'lampi si oscura improvvisamente ilgiorno,^lla
vista di tal;prodigio si
alzano
icommensali
dalla tavo- la^ e tutto sipone
iniscompigUo^f^gg^^^
do
ledonne
in varie parti. Tutti i seguaci delRe rimangono
nelVatteggiamento della più trista costernazione)^aZ.Qual
tetro orror m'assale!E
chipuò mai
Svelare ame
del Ciel gli arcani ignoti ?Vengano
iMaghi
tosto, eognqn
che seco Delle divine cose i sensi intenda,(unaguar-
Al
terrlbil pensieroDel
prodigio fatai nel petto io sentoAcerba smania
, ignototurbamento
....Sogna
larve lamente
?Oppur
videro il ver quest' occhi miei?Dove
son io?ma
voiche
ame
d'intorno Confusi e taciturniomai
restatePerchè
mesti cosi, perchè tremate ?Bal.ìJ
tu chi sei, che ame
terribil tanto^
Ti
presenti allo sguardo ? a che ne vieni?{ad
Orb. che siavanza maestosamente
in faccia
ad
esso)Orb wOrbaze
io son, cui della Persia alDio
t>Svelar piacque talor le arcarne cose :dia parte al cenno di Bai.)
SCENA VI.
Maghi
precedutida Orhaze
e detti.SECONDO.
17Giunto
è il fin di tue colpe : andrà diviso vTrs.Medi
e Persi dell'Assiria il trono:vDi
Babilonia infida^Spariranno le
mura
e lamemoria:
9tl nemici vittoria
^^Avran sopra di te : tu stesso e i tuoi
^Sparsi qual polve al vento,
Il
nuovo
sole a nascernon
vedrai,
Fian
rarmi
tue sconfitte , e tu morrai.Bai Mìsero me,
che intesi!E
tanto iratoMeco
fiadunque
il Ciel , eh' orrido lutto Sparger fra noi minaccia?. . .Qua!
freddaman mi
agghiaccia^E mi
restringe l'alma, il piè vacilla,.,.In
me
ricerco invan 1' ardire usato...Oh
rimorso del cor!oh
giorno!oh
fato!Qual
crudel, qual trista sorteM'empie
il sen d'atro cordoglio.Penso
ai figli, al regno, al sogliaE non vedo
che terror.Alla vista orrenda e fiera
Tremo
, gelo emi
spavento :Cede Talma
al riotormento^
E
si perde in tanto orronCoro
Voglion sangue iNumi,
èvero,
Ma
per toglierti al periglioCadan
Ciro, e sposa, e figlio,
Che
in tuamano
il Ciel li diè,BaLE
fia pur ver che siaDel
prodigio funestoQuesto
il senso fatai?Coro E
questo è questo.Bai. Abbian morte,
e Ciro e il figlio, S'eseguisca il volermio,
Sol d'
Amira
il sangue,oh
Diol..>Coro Deve Amira
ancor perir.!
^8
ATTO
Bai. Ad un cenno
sì crudeleNon
resiste un'alma amante
,
Non
sa il labbro palpitanteLa
suamorte
proferir.Sarai pago o Ciel tiranno
Del mio
barbaro penar.Coro Non temer
che il tristo affannoSapràilCielo terminar, {partecolseguito)
SCENA Yil.
Orhaze
solo.Orb.Va
pur crudele 1E
F ora ornai vicina i Della vendetta orrenda.Va
già fischiando 1'orrida procella :Colpirà il fulmin ratto; e quelT istesso Ch'oggi tu credi al suo morir vicino, Fatto ministro dell' eterno sdegno,
Domani
vincitore avrà il tuo regno, (^parte^SCENA Vili.
Reggia.
^mira
, Irene, e Damigelle,JSr.
X
a coreAmira
; il ciel di lieti eventi Presago a noi simostra
;Forse
la doglia nostraE' vicina a finir: forse a
momenti Del
caro sposo a latoE
del diletto figlioVedrai
cangiarsi in gioja ogni periglio.ufim.Oh
Dio,
dilettaamica,
il coreavvezzo
Allepene
, e agli affanniAltri eventi
non vede Che
torbidi e infelici;E teme
ognor .. .Ir.
Che
dici?29
Ir.
Vorrei che il tuo pensiero
A me
dicesse il ver.Egli è
con
te sincero :No
,che non
dei temer.Ir.
Ma
ramistà soventeCiò
che desia si finge.Ma
un'anima
languenteSempre
il dolor si pinge.Ah
crederti vorreiMa
a te s'oppone il cor.Ir.
Credere
ame
tu deiE non
fidarti al cor.uanto son fieri i palpiti
Che
desta in noi Vamor
/Dura un momento
il giubilo,Eterno
è il suo dolor.fAm,
parte,In
5'arresta colle
Damigelle vedendo
giungereArbJ
Arhace con Guardie
^ indi dinuovo
Anitra,Ir,
^jbbcn
che rechi,Arbace:
impresso ioveggo
Sul tno volto il dolor.Arh. Pur
troppo, Irene,D'
orribilecomando
Nunzio mi
vedi, e laRegina
io deggioCon
lo sposo e col figlioGuidare
al passo estremo.Ir.
Oh comando
crudele I(^Arb.
fa cenno
auna guardia
che recaV annunzio
allaHegina)
SCENA
1X.
Arb. ÀnchMo
negemo.
ATTO
Cerca
dia lor vendettaIl
Re
del suotormento^
E
valseun
solmomento
Tant'ira a suscitar.
Sembra
leoneimmoto
Che
in suo furor s'arresta,Poi mostra
più funesta L'ira che tardi appar.(Ma non
dispero ancoraDar
loro libertà:Sarà
più grande alloraLa mia
felicità.)^jn.Che
si vuole dame?
^rfc.Perdona, o Principessa, odioso incarco
Pur m'
è forza eseguir: guidar ti deggioAl
carcere di Ciro il cor negeme
Ma non
dispera ancoj.... il eleiclemente Che vede
i mali tuoiVeglia alla tua salvezza
E
quanto a te il periglio è più vicino,Tanto cambiar può
in lieto il tuo destino,y^m.Vm
lieta son, se unita a Ciro anch'ioSeco
potrò spirar— La
dolce vistaDi
quell'oggetto soloDimenticar mi
fa d*ognlmio
duolo.(
Oh
guai pietàmi
desta!) lo voglio tecoAmica
ognor fedeleO
vivere o morir.^m.Ah
vivi,amica.
Più
felice dime
; così potessi Salvar io sposo e 11 figliolDeh
tu se infami ancoraDui
ti rimani, Irene; ogni tua cur^iImpetra
a lor pietade,
^
piangi, e prega, e tent<iSECONDO. 5i
Il
Re
d'impietosir; io spero soloNel
soccorso de'Numi
,
£
se potessi udir eh'essi vivranno Morirei senza pena e senza affanno.Deh
perme non
v'affliggeteMa
per lor che piango anch'io: E' dimadre
il piantomio
,
E' di sposa il
mio
dolor.Tu,
Sole,mio Nume,
Splendor dei viventi.
Che
vedi , che sentiDe'
miseri il duolo L'affanno crudel.Ascolta i miei voti
Mi
salva pietoso Col figlio, lo sposo,Ridona
lacalma
A un
cuore fedel,
E
al duci di quest'alma Soccorri dal ciel.Coro
O Nume
pietoso,L' ascolta dal ci^I. (partecon
Arh.)
SCENA X,
Irene , e poco
dopo Zamhri,
ir. .Infelice
Regina! Ah
chi samai Qual
crudo fineavranno
La
tua sventura, il tuo funesto affanno.Deh
tu m'aita, oZambri
alRe mi
guida.(a Zani, che arriva}
Gettarmi
ai piedi suoi, preii;firlo io voglioPer
Ciro, per la tenera consorte,Pietà impetrar da lui.
Zam. Vano
desioTu
nutri, o donna.... In se,raccolto cilace Ilmesto Re
, nè parla altrui , uè ascolta.32
ATTO
Tristo, pensoso , e nel suo duolo oppresso Vieta a
ognun
Baldassarre, e ame
l'accesso.Jr.
Quanto
infelici siani !ma
tunon
puoi...Zam.
INulla poss'io: partirmi
lascia, io deggioAir
ultimo destinoCiro guidar, è questo il
dover mio
:11
Re Timpose,
or tu fa senno, addio, (parte) fr.Va
pur crudel,ma
verrà forse il giornoIn cui sdegnati i
Numi
Puniran
sì feroci empii costumi. (parte)SCENA XI.
Gran
Piazza di Babilonia: sulla dritta sfondo xihe lascia vedere la Reggia di Baldassarre: sulla sinistra arco trionfaleche mette
alla portamag-
giore della Città.
Zambri
conDuci
e Soldati che scortano lafa- viiglia di Ciro al luogo destinato al supplizio.Tra
i Soldati Ciroed ^mira
in catene col pie*colo
Cambise,
Irene,ed Orbace.
Coro Dunque
in oggi iNumi
iratiVoglion tanta crudeltà?
* Infelici.. . sventurati. . .
Quanto m^ì
ci fan pietà!CìroOh
dellepene mie,
de'miei contentiFinché
piacque agliDei
, dolcecompagna Giunto
èTamaro
istante, in cui conviene Dividerci e morir!morte non teme
Quest'alma,
no, che ancora amorte
innanteSerbano
gl'innocenti il cor costante;Ma
fissandoti in viso.. .Pensando
alla tua fede., .Veggendomi
in catene il figlio accanto. . .inerbar
non
«o dimia
costanza il vanto.SECONDO.
55Zam. Che
si tarda?^mJr.^rh. Oh
quanto affanno.Ciro Sì, vedrà il crudel tiranno
Me
la sposa , e il figlio esangue,Ma
innocente è questo sangue,E
dal Ciei vendetta avrà.Coro
Sidovrà
versar quel sangue;Pur
morire ,oh
Dio dovrà.CiVoDeh
! tergi spi-sa alfineQuelle lagrime
amare
,Tu mi
laceri il core.S'inconlreran di
Lete
Colà nelguado
estremoDeir amor
nostro gli ultimi sospiri,
E
cidirem
contenti ,In quel punto crudele,
Spirai quest'alma, o cara, a te fedele.
T' abbraccio , ti stringo
Mio
tenero figlioCol pianto sul ciglio ,
Coi
bacid'amor.
Quel
sangue cheun
giornoNel
sen ti versai,
Tu
sparger dovraiDal
misero cor.Zam, Ma
si vada.Coro Non
v'èscampo,
y^m./r.^r.
Quanto geme
il core oppresso.Ciro
A
teun
baccio, ate un amplesso, **)*) figlio) **) (ad
Ami.
E
poi vadasi a morir, (tutti s a\^viano scarso il luogo del supplizio, fuor) d'Irene2 edArbace.)
54
ATTO SCENA XII.
Irene,
ed Orbace.
Ir.
Mi
iseri noi! che giorno atroce!Ari). Irene
Non
ti smarrire, in breveSalvo Ciro vedrai , credilo, addio. (parte)
Irene sola; indi
Zamhri
scomposto^
e
con spada nuda;
poiArbace
e Soldati.In si
estremo momento?
Invano
Arbace...Oh
qua! fragor io sento!Sommi Dei
che sarà?deh
proteggete Ciro e la sposa; in voiTrovin
sicuri ajutiLa
vita, l'innocenza.Zain,Ah. siam perduti !
Arbace
edun
stuol de'suoi salvò damorte
Ciro, il figlio,ed Amira. Ardite
intantoHan
la città sorpresaLe
falanginemiche.., Abbassan Tarmi Yinte
le nostre schiere. ..Ahimè
che fiaDel Re
, di noi? In si crudel conflittoTu
ne soccorri, o Ciel, tune
difendi.^rb. Empio
(aZarn.) cedi quelferro, e ame
tiarrendi,Zam.w
Ingiusto Ciel! prendi,ma
il Rege...ydfrfe. Involto
Giace
nel proprio sangueiBaldassare T altero, e tu superbo
SCENA XIIL
Jr.
Ma
eh.e sperar poss'io{gran
strepito d^armi)SECONDO. 35
Il trionfo di Ciro a far
compiuto
Olii resterai : vedi che già s appressa.
E
tu diletta IreneSei paga alfin ?
Ah con un
sguardo soloDeh
1premia
lamia
fede in questo istante.Jr. Io
dono
il core a sì perfetto aaiante.SCENA ULTIMA.
Marcia
di Soldati che precedono il carro trion^/ale di Ciro, che tiene al fianco
rimira
ed il figlioy seguito di Soldati Persiani, di ^ssirjprigionieri e popolo.
Coro
Al
vincitorclemente
Cede
rAssiria il trono:Invoca
il suoperdono,
Spera da lui pietà.Ciro Sento che
ua Dio
m'inspira L'insolito vigore,Per
se di Ciro il coreTanto
valornon
ha.Ir,
Del
Ciel placata è T ira,
Clemente
è il vincitore,Grande
è di Ciro il core,
Felice
ognun
sarà.Am, Contenta
alhn respiraI
Quest'alma
in tanto orrore,E
sposo e figlio al coreI
Tornan
felicità.Tutti