it Istruzioni per l’uso
8075166 2017-07c [8075171]
DGEA
Istruzioni originali DGEA-IT
Identificazione dei pericoli e indicazioni su come evitarli:
Pericolo
Pericoli incombenti che possono causare la smorte o lesioni gravi
Allarme
Pericoli che possono causare morte o lesioni di grave entità
Prudenza
Pericoli che possono causare lesioni di lieve entità
Altri simboli:
Attenzione
Danni materiali o perdita di funzionamento
Raccomandazione, suggerimento, rimando ad altre documentazioni
Accessorio necessario o utile
Informazioni per un impiego nel rispetto dell'ambiente
Indicazioni nel testo:
Attività che possono essere eseguite nella sequenza desiderata 1. Attività che devono essere eseguite nella sequenza indicata – Enumerazioni generiche
è Risultato di un'operazione/Rimandi ad ulteriori informazioni
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 3
1 Elementi di comando e attacchi. . . . 5
2 Funzionamento. . . . 6
3 Applicazione. . . . 6
4 Trasporto e stoccaggio. . . . 6
5 Prospetto dell’unità e componenti . . . . 7
6 Condizioni per l’impiego dell’unità . . . . 8
7 Montaggio. . . . 10
Montaggio dei componenti meccanici. . . 10
Montaggio dei componenti elettrici. . . 16
Montaggio dei circuiti . . . 16
8 Messa in funzione . . . . 17
9 Impiego ed esercizio . . . . 20
10 Manutenzione. . . . 21
11 Smontaggio. . . . 23
12 Riparazione. . . . 24
13 Accessori. . . . 24
14 Eliminazione di anomalie. . . . 25
15 Dati tecnici generali. . . . 27
16 Dati tecnici degli elementi di interfacciamento . . . . 29
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 5
Asse a sbalzo DGEA
Documentazione disponibile sul prodotto è www.festo.com/pk
1 Elementi di comando e attacchi
1 2 3
7
5
6 4
8 9 aJ
aA
6
1 Testata di chiusura del braccio a sbalzo 2 Braccio a sbalzo
3 Scanalature per fissaggio di accessori 4 Riduttore angolare *)
5 Riduttore *) 6 Motore *)
7 Kit di montaggio del motore *) 8 Testa motrice
9 Scanalatura per fissaggio del DGEA aJ Filetto per fissaggio del carico utile aA Viti di fissaggio della testata di chiusura
*) a seconda dell’ordinazione
Fig. 1
2 Funzionamento
Il movimento rotativo di un motore viene trasformato in movimento lineare per mezzo di una cinghia dentata fissata su entrambi i lati. La cinghia dentata sposta il tubo profilato avanti e indietro.
3 Applicazione
L’asse a sbalzo DGEA viene utilizzato per il posizionamento esatto di carichi.
Il DGEA è omologato per il funzionamento a sbalzo (preferibilmente in posizione di montaggio verticale).
Il DGEA non è omologato per condizioni d’impiego in cui grassi o oli vegetali solubili in acqua possono penetrare all’interno del medesimo. Grassi o oli vegetali riducono il carico ammissibile della cinghia dentata.
4 Trasporto e stoccaggio
Tenere presente il peso del DGEA,
che può pesare oltre 30 kg a seconda della versione.
Adottare adeguate misure per assicurare le seguenti condizioni di stoccaggio:
– brevi periodi di giacenza
– stoccaggio in locali freddi, asciutti, ombreggiati e non soggetti ad agenti corrosivi
– assenza di oli, grassi e vapori sgrassanti
DGEA-40-...-G...-... (con riduttore angolare):
Nota
Il motore deve essere supportato ulteriormente se agiscono sollecitazioni dinamiche estreme in direzione Z sul DGEA.
Fig. 2
ÓÓÓÓÓ Ó
Ó Ó
Ó
z
z
x y
Fig. 3
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 7
5 Prospetto dell’unità e componenti
aB
aC aD
aE
aF
aF aG aD
aB Kit di fissaggio DGEA-...-SIE aC Sensori di finecorsa induttivi SIE...
aD Asse a sbalzo DGEA-...
aE Kit ammortizzatore DGEA-...-YSR aF Motore EMMS-... / MTR-...
aG Kit assiale EAMM-A-...
Fig. 4
6 Condizioni per l’impiego dell’unità
Nota
Una manipolazione non appropriata dell’unità può causare dei malfunzionamenti.
Assicurarsi che le istruzioni riportate nel presente capitolo vengano sempre osservate.
Osservare le avvertenze e indicazioni riportate sull’unità e nelle relative istruzioni d’uso.
Confrontare i valori limite indicati nelle presenti istruzioni d’uso (ades. per pres
sioni, forze, momenti, temperature e masse) con il caso di impiego specifico.
Solo mantenendo le sollecitazioni nei limiti previsti si ottiene un funzionamento dell’unità conforme alle direttive di sicurezza vigenti.
Contemplare le condizioni ambientali presenti nel luogo d’impiego dell’unità.
La durata utile dell’unità può essere pregiudicata se questa viene installata in un ambiente dove sono presenti sostanze corrosive (ades. ozono).
Osservare le norme dell’associazione di categoria, dell’ente per il collaudo tecnico (TÜV), le prescrizioni VDE (Associazione Elettrotecnica Tedesca) o le norme nazionali equivalenti.
Rimuovere tutti gli imballaggi come pellicole, protezioni, cartone e cera protettiva.
Gli imballaggi sono predisposti per il riciclaggio su base materiale (eccezione: carta oleata = rifiuti non riciclabili).
Utilizzare il DGEA nello stato originale, senza apportare modifiche non autorizzate.
Procedere in modo che il DGEA non venga danneggiato o sporcato eccessivamente.
Altrimenti sussiste il pericolo di danneggiare la cinghia dentata. In tal caso la sicurezza e la durata nel tempo del DGEA vengono ridotte.
Alimentare elettricamente il motore di azionamento mantenendo in un primo tempo il numero di giri e i valori di coppia a livelli bassi.
In tal modo si evitano movimenti incontrollati.
Utilizzare il DGEA solo unitamente ad un meccanismo di STOP D’EMERGENZA ad azionamento separato.
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 9 Montaggio in posizione verticale o inclinata:
Avvertenza
In caso di interruzione dell’alimentazione elettrica o di rottura della cinghia dentata, il carico mobile cade perché soggetto alla forza di gravità.
Le masse in movimento incontrollato possono danneggiare persone od oggetti (pericolo di schiacciamento).
Assicurarsi che il DGEA venga azionato solo con motori dotati di freno di arresto incorporato caricato a molla.
Verificare l’opportunità di adottare misure supplementari di sicurezza contro una rottura della cinghia dentata nella parte esterna (ades. nottolini o perni mobili). Mediante questo accorgimento si impedisce la caduta della massa in movimento.
Questi freni di arresto non si prestano all’impiego per la decelerazione di carichi in movimento (usura). La loro funzione consiste nel mantenere carichi fissi in una posizione stabile.
7 Montaggio
Montaggio dei componenti meccanici
Si raccomanda di non manipolare le viti e i perni filettati per i quali non esistono istruzioni specifiche riguardo a eventuali modifiche in questo libretto.
Montaggio in posizione verticale o inclinata:
Nota
La caduta improvvisa di carichi altera il movimento della cinghia dentata nei punti di rinvio.
Spostare innanzitutto il braccio a sbalzo nella posizione di finecorsa inferiore.
Verificare se i supporti ammortizzatore devono essere montati già prima di fissare il DGEA.
Fissaggio base del DGEA:
Utilizzare i tasselli scorrevoli NST-...
(accessori) nelle scanalature della testa motrice.
Ribaltando i tasselli scorrevoli, questi scivolano nella scanalatura in qualsiasi punto del profilo.
Utilizzare le bussole di centraggio ZBH-...
(accessori).
Verificare se è necessario installare le piastre di adattamento incluse nel kit modulare per l’esercizio multiassiale Festo.
Fig. 5
Fig. 6
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 11
Accertarsi che i tubi flessibili e gli elementi di connessione abbiano spazio libero sufficiente.
Nei modelli DGEA con due testate:
Fissare preferibilmente il DGEA sul lato inferiore delle testate.
Assicurarsi che il braccio a sbalzo sia posizionato parallelamente alla superficie di appoggio.
Le deviazioni del parallelismo riducono la durata della guida a ricircolo di sfere.
Compensare le tolleranze tra le due testate inserendo eventualmente fogli metallici o lamiere.
Tenere presente che la corsa H del DGEA dipende dalla distanza h tra le due testate.
Fig. 7
ÓÓÓÓÓ
ÓÓÓÓÓÓÓÓÓ
Fig. 8
ÓÓÓÓ
h
ÓÓÓÓ
H
Montaggio del carico Avvertenza
Pericolo di lesioni dovuto al tubo profilato a spigoli vivi.
Non utilizzare il DGEA senza testata posteriore o copertura.
Nota
Smontando le testate originali, vengono annullate le caratteristiche riportate nel capitolo ”Dati tecnici degli elementi di interfacciamento”.
Per ristabilire dette caratteristiche, bisogna ripristinare la configurazione di fabbrica dell’unità.
Stringere le viti delle testate applicando i valori di coppia secondo i Dati tecnici.
Scegliere una possibilità di fissaggio:
a) Fissaggio sulla testata originale: utilizzare i fori filettati.
b) Fissaggio su una testata approntata in proprio o modificata:
approntare e montare una testata con fori e attacchi predisposti.
Per la riduzione di vibrazioni:
Posizionare il baricentro del carico al centro del braccio a sbalzo. In una configurazione di montaggio corretta, ladistanza ”a” è ridotta.
Utilizzare il software Festo
”PositioningDrives” è www.festo.com per dimensionare l’asse lineare.
Fig. 9ÓÓÓÓÓ
F
a
a
F
ÓÓÓÓÓ
ÓÓÓÓÓ
ÓÓ ÓÓ
ÓÓ
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 13 Montaggio di accessori esterni
Utilizzare le scanalature per il montaggio degli accessori esterni.
Se la dimensione è 18, i tasselli scorrevoli scivolano nella scanalatura grazie ad un’apposita fresatura.
Se le dimensioni sono 25 e 40, i tasselli scivolano – una volta ribaltati – nella scanalatura in qualsiasi punto del profilo.
Scelta del motore:
Scegliere i motori da combinare con il DGEA nel catalogo Festo è www.festo.com/catalogue.
In ogni combinazione ciascun dispositivo è stato predisposto specificamente per il funzionamento con l’altro.
Utilizzare il software Festo ”PositioningDrives” è www.festo.com per dimensionare l’asse lineare.
Osservare i valori limite per forze, momenti e velocità è capitolo 15
”Datitecnici”.
Impiego di riduttori a temperature basse:
Nota
Tenere presente che i riduttori erogano una maggiore coppia a vuoto finché non raggiungono la temperatura d’esercizio.
Montaggio del motore:
Installare il motore sull’asse osservando le istruzioni del kit di montaggio suggerito nel catalogo aG (è Fig. 4).
Fig. 10 ... 18
Fig. 11
Montaggio del motore sul riduttore angolare:
Nota
La testa motrice e il riduttore angolare formano un accoppiamento che non può essere separato.
Anche l’orientamento del riduttore angolare (montaggio del motore da sinistra/destra) non deve essere modificato.
1. Pulire albero e giunto. Il giunto ingrana perfettamente sull’albero solo se quest’ultimo è asciutto e non presenta tracce di grasso.
2. Spostare il braccio a sbalzo finché la vite di serraggio del giunto non è posizionata sotto il foro di montaggio B.
3. Svitare di qualche giro la vite di serraggio del giunto.
4. Spingere il motore sul riduttore angolare.
La flangia del motore deve poggiare senza gioco sulla flangia del riduttore.
5. Stringere le viti di fissaggio A operando in diagonale.
Valori di coppia: DGEA-18/25: 5,9 Nm. DGEA-40: 24 Nm.
6. Inserire la vite di serraggio del giunto nel foro di montaggio B e poi stringere.
Valori di coppia: DGEA-18/25: 4,5 Nm. DGEA-40: 16,5 Nm.
7. Premere i noduli di plastica nei fori di montaggio B (per la protezione contro lo sporco).
Mettere in funzione motore e controller (regolazione preliminare) osservando le relative istruzioni d’uso.
Fig. 12 B A
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 15 Montaggio in posizione verticale o inclinata:
Avvertenza
In caso di interruzione dell’alimentazione elettrica o di rottura della cinghia dentata, il carico mobile cade perché soggetto alla forza di gravità.
Le masse in movimento incontrollato possono danneggiare persone od oggetti (pericolo di schiacciamento).
Assicurarsi che il DGEA venga azionato solo con motori dotati di freno di arresto incorporato caricato a molla.
Verificare l’opportunità di adottare misure supplementari di sicurezza contro una rottura della cinghia dentata nella parte esterna (ades. nottolini o perni mobili). Mediante questo accorgimento si impedisce la caduta della massa in movimento.
Questi freni di arresto non si prestano all’impiego per la decelerazione di carichi in movimento (usura). La loro funzione consiste nel mantenere carichi fissi in una posizione stabile.
Fissaggio dei sensori di finecorsa:
Utilizzare un kit di fissaggio (accessori).
Contemplare una corsa di riserva nella lunghezza del braccio a sbalzo in modo da poter eseguire ancora una decelerazione d’emergenza fra la posizione di finecorsa programmata e quella meccanica.
Montare il kit di fissaggio osservando le relative istruzioni d’uso.
Per evitare i danni:
Utilizzare il kit ammortizzatore DGEA-...-YSR soprattutto durante il funzionamento verticale (èwww.festo.com/catalogue).
Se il gruppo è assemblato correttamente, gli ammortizzatori assicurano la decelerazione del carico senza che questo superi l’extracorsa o venga a contatto con battuta meccanica del supporto ammortizzatore (è istruzioni d’uso dell’ammortizzatore).
I supporti ammortizzatore non devono essere utilizzati come battute fisse, con cui il cursore può regolarmente venire a contatto durante il funzionamento normale. Adempiono unicamente a una funzione di protezione in caso di errori durante la messa in funzione.
Montare il kit ammortizzatore osservando le relative istruzioni d’uso.
Per evitare la penetrazione di impurità:
Coprire tutte le scanalature inutilizzate con gli appositi profili (accessori).
Montaggio dei componenti elettrici
Cablare gli elementi di comando elettrici con l’apposita interfaccia di controllo o circuito di emergenza (fare riferimento alle istruzioni d’uso specifiche):
– Motore
– Sensore di riferimento – Finecorsa hardware – Finecorsa di sicurezza
Montaggio dei circuiti Nota
Per l’impiego in applicazioni essenziali per la sicurezza bisogna adottare misure supplementari. Ad esempio in Europa l’osservanza delle norme elencate nella direttiva CE sui macchinari.
L’unità non è adatta come parte essenziale per la sicurezza di sistemi di comando se non vengono adottate misure supplementari secondo i requisiti minimi previsti dalla legge.
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 17
8 Messa in funzione
Avvertenza
Carichi mobili possono provocare danni a persone e cose (pericolo di schiacciamento).
Assicurarsi che nell’area di traslazione – non sia possibile introdurre le mani nella
direzione in cui si spostano le parti movimentate (ades. montando delle g riglie di protezione),
– non siano presenti corpi estranei.
Deve essere possibile accedere all’asse DGEA solo quando il carico è
completamente fermo.
Fig. 13
Nota
L’attuatore lineare viene sovraccaricato se i valori preimpostati della rampa di frenatura in situazioni di STOP sono errati (ad es. STOP D’EMERGENZA, QuickStop), quindi può essere danneggiato irreparabilmente o la durata nel tempo del medesimo viene ridotta drasticamente.
Controllare le regolazioni di tutte le rampe di frenatura nel controller o sistema di comando host (valori di ritardo e scosse).
Tenendo presente la velocità di traslazione, il carico movimentato e la posizione di montaggio, assicurarsi che i valori di ritardo (ritardo di frenatura, tempi di ritardo) siano regolati in modo da non superare la coppia motrice max. o la forza di avanzamento max. dell’attuatore lineare utilizzato.
Utilizzare il software Festo ”PositioningDrives” è www.festo.com per dimensionare l’asse lineare.
Nota
Profili di accelerazione a forma di blocco (senza limitazione della scossa) provocano elevati valori di cresta nella forza motrice, che possono
sovraccaricare l’attuatore. Inoltre si possono verificare posizioni al di fuori del campo ammissibile dovute agli effetti di sovraoscillazione. Una impostazione di accelerazione a scossa limitata riduce le oscillazioni in tutto il sistema e agisce positivamente sulle sollecitazioni della parte meccanica.
Controllare quali regolazioni del regolatore devono essere adattate (ad es. limitazione della scossa, compensazione del profilo di accelerazione).
Prestare attenzione ai valori limite di tutti i carichi.
In presenza di carichi o livelli di velocità del cursore medi o elevati:
Predisporre ammortizzatori adeguatamente dimensionati.
Gli ammortizzatori incorporati non vanno impiegati come elementi di ammortizzazione permanenti.
Nel caso in cui la sagoma del carico risulti sporgente rispetto all’asse longitudinale del braccio a sbalzo:
Assicurarsi che il carico in fase di avvicinamento alla posizione di finecorsa non urti contro la testa motrice o il motoriduttore.
Determinazione della direzione di spostamento del braccio a sbalzo all’avviamento:
1. Eseguire una corsa di controllo con la dinamica ridotta al minimo.
Per sicurezza, il braccio inizia sempre il movimento da una posizione stabile.
Posizione di montaggio Posizione stabile
Verticale Posizione di finecorsa inferiore
Orizzontale Posizione centrale
Può infatti succedere che, malgrado la presenza di un unico gruppo di azionamento, persino motori con le stesse caratteristiche costruttive ruotino in senso opposto a causa del cablaggio.
Funzione della corsa:
Determinazione del senso di rotazione del motore all’avviamento
Regolazione della situazione reale in base alla
rappresentazione nel sistema di comando
Verifica delle reazioni del DGEA nel complesso
Caratteristiche della corsa:
corsa di controllo corsa di riferimento corsa di prova
2. Eseguire una corsa di riferimento a velocità limitata dalla posizione stabile di origine verso il sensore di riferimento.
ÓÓÓÓÓÓÓ
Fig. 14
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 19 3. Verificare se il DGEA soddisfa le seguenti condizioni:
– Il braccio copre l’intero percorso di traslazione previsto.
– Il braccio si arresta nel momento in cui raggiunge un finecorsa.
Se i sensori di finecorsa non reagiscono, è istruzioni d’uso e capitolo
”Eliminazione di anomalie”.
4. Eseguire una corsa di prova con la dinamica ridotta al minimo.
5. Controllare i seguenti dettagli del gruppo:
– Il braccio copre l’intero percorso di traslazione previsto.
– Le prestazioni dell’asse a sbalzo rispecchiano le aspettative.
In presenza di differenze rispetto alle reazioni previste:
6. Interrompere immediatamente la corsa di prova.
7. Controllare i seguenti dettagli del gruppo:
– motore
– kit di montaggio del motore – montaggio delle parti meccaniche – connessioni elettriche
Per l’esecuzione di prove più approfondite, consultare il capitolo ”Eliminazione di anomalie”.
Se la corsa di prova si è conclusa senza anomalie:
8. Ripetere la corsa di prova aumentando gradualmente la velocità, fino a raggiungere il regime di funzionamento previsto.
9. Concludere la corsa di prova.
In caso di variazione del carico utile:
Prestare attenzione ai valori limite di tutti i carichi.
9 Impiego ed esercizio
Avvertenza
Le masse in movimento incontrollato possono danneggiare persone od oggetti.
Assicurarsi che nell’area di traslazione
– non sia possibile introdurre le mani nella direzione in cui si spostano le parti movimentate (ades. montando delle griglie di protezione).
– non siano presenti corpi estranei.
Deve essere possibile accedere al DGEA solo quando il carico è fermo.
Montaggio in posizione verticale o inclinata:
Avvertenza
In caso di interruzione dell’alimentazione elettrica o di rottura della cinghia dentata, il carico mobile cade perché soggetto alla forza di gravità. Le masse in movimento incontrollato possono danneggiare persone od oggetti (pericolo di schiacciamento).
Assicurarsi che il DGEA venga azionato solo con motori dotati di freno di arresto incorporato.
Verificare l’opportunità di adottare misure supplementari di sicurezza contro una rottura della cinghia dentata nella parte esterna (ades.nottolini o perni mobili). Mediante questo accorgimento si impedisce la caduta della massa in movimento.
Questi freni di arresto non si prestano all’impiego per la decelerazione di carichi in movimento (usura). La loro funzione consiste nel mantenere carichi fissi in una posizione stabile.
Impedire che l’unità venga a contatto con le seguenti sostanze:
– fluidi refrigeranti ad azione corrosiva – pulviscolo di rettifica
– scintille o trucioli incandescenti – oli e grassi solibili in acqua
Un eventuale contatto pregiudica o danneggia irreparabilmente il DGEA.
Fig. 15
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 21
10 Manutenzione
Se necessario pulire il DGEA sulla superficie esterna con un panno morbido.
Per la pulizia è consentito l’impiego di – lisciva di sapone o acqua (max. 60 °C) – detergenti non aggressivi di qualsiasi tipo
Verificare che vengano rispettati gli intervalli di lubrificazione.
Nel caso di scorrimento ridotto lubrificare al più tardi dopo 3 anni.
Intervalli di lubrificazione per il DGEA 18 25 40
Primo intervallo 5000 km
Intervallo successivo (alternative)
Grasso speciale Festo LUB-KC1
400 km
Rhenus Norlith STM 2 (Rhenus Lub GmbH & Co. KG)
400 km 5000 km
Gearmaster LXG 00 (Fuchs Lubritech GmbH)
5000 km non ammissibile
Quantità di grasso per punto di lubrificazione 3 cm3 1,5 cm3 1,5 cm3 Fig. 16: Intervalli di lubrificazione e tipi di grasso
Verificare l’opportunità di aumentare la frequenza delle lubrificazioni in caso di – ambiente polveroso e sporco
– corse di lavoro < 50 mm – velocità > 2 m/s
Lubrificare i cuscinetti sui punti di lubrificazione con grassi ammissibili.
– DGEA-25/40: 1, 2, 3 e 4.
– DGEA-18: 1 e 2 oppure 3e 4.
A seconda della versione è possibile ingrassare i punti di lubrificazione tramite due nippli di lubrificazione. In questo caso è possibile utilizzare il nipplo di
lubrificazione accessibile più facilmente.
L’ingrassatore a siringa: LUB-1 (è capitolo ”Accessori”) inietta 0,5 cm3 per ogni corsa.
Spostare il braccio a sbalzo avanti e indietro durante la lubrificazione.
Altrimenti le cavità di lubrificazione non si riempino in modo uniforme.
Fig. 17 2
3 4
1
In condizioni di posto ristretto:
Utilizzare l’adattatore di lubrificazione B (uscita assiale) o C (uscita radiale) al postodell’adattatore standard A.
(è capitolo ”Accessori”).
Festo offre in alternativa un’ispezione come prestazione del servizio di assistenza, che include anche la lubrificazione. Il DGEA non richiede altri interventi di manutenzione.
Nel caso di danni alla cinghia dentata:
Rivolgersi al servizio assistenza Festo.
Non manipolare l’unità di serraggio della cinghia dentata. Non è necessario registrare il tensionamento della cinghia.
Fig. 18 A B C
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 23
11 Smontaggio
Avvertenza
Un’inaspettata caduta del carico potrebbe causare lesioni.
Osservare la sequenza di smontaggio:
1. Posizionare il braccio a sbalzo in una posizione stabile prima di smontare il DGEA. Durante questa operazione, il freno deve essere sotto tensione.
Posizione
di montaggio verticale: posizione stabile = posizione di finecorsa inferiore Posizione
di montaggio orizzontale: posizione stabile = posizione centrale 2. Rimuovere i seguenti dispositivi montati:
– Carichi e adattatori fissati sul braccio – Estensioni sul secondo albero
3. Sbloccare il giunto (o l’anello di serraggio nel DGEA con riduttore angolare).
Senon è possibile accedere alla vite di serraggio attraverso il foro del corpo, alimentare il freno e poi modificare la posizione dell’asse finché essa non è visibile.
4. Interrompere l’alimentazione elettrica.
5. Rimuovere il motore.
6. Assicurare l’asse in modo da evitare eventuali cadute.
7. Svitare le viti di fissaggio sulla testa motrice.
12 Riparazione
Nota
La durata della cinghia dentata viene ridotta notevolmente se la tensione è eccessiva.
Inoltre vengono alterati i dati tecnici, ad es. la costante di avanzamento.
Dare disposizioni affinché nessuno provveda al tensionamento della cinghia dentata.
Il precarico della cinghia dentata è stato concepito in modo da non rendere necessario alcun tensionamento successivo per tutta la durata della medesima.
Suggerimento: inviare il DGEA al servizio assistenza per riparazioni Festo.
Così verranno eseguite soprattutto le microregolazioni e le verifiche necessarie.
Per informazioni su parti di ricambio e accessori vedi:
www.festo.com/spareparts
13 Accessori
Nota
Scegliere gli appositi accessori nel catalogo Festo www.festo.com/catalogue
Denominazione Tipo Codice prodotto/pro
duttore Ingrassatore a siringa con imboccatura
a punta di ago
LUB-1 647 958 *)
Adattatore di lubrificazione (uscita assiale) LUB-1-TR-I 647 959 *) Adattatore di lubrificazione (uscita radiale) LUB-1-TR-L 647 960 *) Grasso speciale (senza silicone)
Grasso speciale (senza silicone)
Grasso speciale (senza silicone)
LUB-KC1 Rhenus Norlith STM 2 Gearmaster LXG 00
Festo*)
Rhenus Lub GmbH & Co.
KG
Fa. Fuchs Lubritech GmbH
*)è Catalogo parti di ricambio all’indirizzo www.festo.com/spareparts
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 25
14 Eliminazione di anomalie
Anomalia Eventuale causa Intervento
Posiziona
mento non preciso
– Dente della cinghia saltato per forze di inerzia elevate, cinghia
danneggiata
– Sensore di riferimento o blocchetto di connessione lasco
– Esternamente all’asse
– Elemento di interfacciamento del carico sul braccio lasco – Giunto lasco
– Dispositivo di tensionamento della cinghia dentata lasco o malposizio
nato in seguito alla corsa ”d’urto”
– Gioco nella guida a ricircolo di sfere – Guasto nei cuscinetti degli alberi ecc.
– Limitare il carico dinamico, ripetere l’esecuzione della corsa di riferimento, in caso di necessità spedire il DGEA a Festo
– Fissare
– Controllare le unità periferiche (ades. motore, sistema di comando ...) – Ripetere il fissaggio secondo
il capitolo ”Montaggio”
– Fissare saldamente il giunto. Controllare il kit di montaggio del motore.
– Inviare il DGEA a Festo
Rumori chiaramente udibili
– Guida a ricircolo di sfere/cinghia dentata danneggiate
– Gioco nella guida a ricircolo di sfere – Riduttore angolare difettoso – Lubrificazione insufficiente
– Esternamente all’asse (ades. gruppo motore incl. giunto o gruppi montati esterni)
– Inviare il DGEA a Festo
– Lubrificare con grasso, in caso di necessità inviare il DGEA a Festo
– Nelle unità periferiche verificare che non vi sia un attrito tra i componenti Mancanza o
imprecisione delle funzioni di commuta
zione
– Sensore di finecorsa o cavo difettosi
– Supporto del sensore o blocchetto di connessione montati in modo errato – Regolazione errata della distanza di
commutazione
– Finecorsa o connessione errati
– Montare un nuovo sensore di finecorsa o sostituire il cavo
– Reimpostare il finecorsa – Ripetere la regolazione – Utilizzare la connessione o
il finecorsa corretti
Anomalia Eventuale causa Intervento Regolazione
senza gioco della guida a ricircolo di sfere
– Sovraccarico delle parti meccaniche – Problema di durata
– Inviare il DGEA a Festo – Utilizzare un DGEA nuovo
Il braccio si blocca
– Zona inferiore della cinghia dentata molto sporca
– Asse gravemente danneggiato a causa di una collisione o simile – Esternamente all’asse (ad es. gruppo
motore incl. giunto o gruppi montati esterni)
– Eliminare la causa dell’inconveniente e inviare il DGEA a Festo – Inviare il DGEA a Festo – è Vedi le relative
istruzioni
Il livello dinamico ammesso non viene raggiunto
– Precarico errato della cinghia dentata, ades. perché la cinghia è danneggiata
– Le basse temperature provocano un’alta viscosità del grasso del riduttore
– Inviare il DGEA a Festo
– Si riperde dopo aver raggiunto la temperatura d’esercizio
”Scatto”
in una posizione
– Fermata prolungata in una posizione – Si riperde dopo una fase iniziale
Oscillazione del braccio
– Sovraccarico dell’asse – Dinamica troppo elevata
– Errata collocazione del baricentro del carico
– Accoppiamento esterno sul sotto
telaio oppure nell’ambito del sistema di posizionamento multiassiale
– Rispettare i limiti massimi di sovraccarico
– Verificare le eventuali mo
difiche della configurazione – Spostare il baricentro – Eliminare l’accoppiamento
Il moto rotatorio del motore non viene trasmesso al DGEA
– Giunto lasco
– Cinghia rotta o denti tagliati
– Fissare saldamente il giunto. Controllare il kit di montaggio del motore – Inviare il DGEA a Festo
Fig. 20
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 27
15 Dati tecnici generali
Aspetto DGEA-18-... DGEA-25-... DGEA-40-...
Modo operativo Funzionamento del braccio a sbalzo (= a giogo) Intervallo di temperatura ammissibile
– Magazzinaggio
– Temperatura ambiente durante l’esercizio
0 ... +40 °C -10 ... +60 °C
Posizione di montaggio Qualsiasi
Ammortizzazione/protezione di finecorsa Ammortizzatori incorporati per un’energia di decelerazione minima
Grado di protezione IP20
Costante di avanzamento *) 81 mm/giro 120 mm/giro
Velocità max. ammissibile 3 m/s
Precisione di ripetizione secondo DIN 230 Parte 2 R = {-3s, +3s}
±0,05 mm
Tipo di azionamento Motore passo-passo, servomotore
(eventualmente incl. riduttore o freno di arresto)
Passo cinghia dentata 3 mm 5 mm
Forza di avanzamento max.
della cinghia dentata
230 N 400 N 1000 N
Valori di coppia per le viti di serraggio delle testate
5,3 Nm 9 Nm
Carico dinamico max. ammissibile della guida a ricircolo di sfere – Fy max, Fz max
– Mx max – My max – Mz max
2000 N
19 Nm
94 Nm
65 Nm
3080 N 28 Nm 230 Nm 160 Nm
7300 N 133 Nm 665 Nm 460 Nm Coppia motrice max. ammissibile sull’albero
(non per riduttore angolare)
3 Nm 5,2 Nm 19 Nm
*) si tratta di un valore nominale e varia a seconda delle tolleranze dei componenti
Aspetto DGEA-18-... DGEA-25-... DGEA-40-...
Condizioni per carichi combinati: ŤMX Ť
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MX_maxŤ
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MY_maxŤMY ŤŤ
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MZ_maxŤMZ ŤŤ
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FY_maxŤFY ŤŤ
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v 1Dati complementari per il riduttore angolare
DGEA-18-…-G... DGEA-25-…-G... DGEA-40-…-G...
Rapporto di trasmissione i = 3
Temperatura d’esercizio ammissibile (sul corpo)
-25 ... +90 °C -25 ... +100 °C
Coppia motrice max. ammissibile sull’ingresso del riduttore
1,4 Nm 2,2 Nm 7,3 Nm
Livello di pressione acustica max. ≤ 70 dBA ≤ 70 dBA ≤ 74 dBA Livello di potenza sonora max. ≤ 82,9 dBA ≤ 82,3 dBA ≤ 87,4 dBA
Materiali
Testa motrice Slitta
Corpo
Acciaio zincato Alluminio anodizzato Braccio a sbalzo Testata posteriore
Tubo profilato Guida
Alluminio anodizzato Alluminio anodizzato
Acciaio per cuscinetti volventi rivestito in corrotec
Festo – DGEA – 2017-07c Italiano 29
16 Dati tecnici degli elementi di interfacciamento
Carico statico max. ammissibile delle testate (riferito unicamente alle testate non trasformate né sostituite)
DGEA-18-... DGEA-25-... DGEA-40-...
– Fy max, Fz max – Fx max – Mx max – My max – Mz max
2240 N 6000 N 30 Nm 125 Nm 185 Nm
2240 N 6000 N 50 Nm 230 Nm 273 Nm
3200 N 8400 N 118 Nm 407 Nm 580 Nm
Condizioni per carichi combinati: ŤMX Ť
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MX_maxŤ
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zarne il contenuto o renderlo comunque noto a terzi senza espli
cita autorizzazione. Ogni infrazione comporta il risarcimento dei
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