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OCCUPATI E INFORTUNIDEGLI STRANIERI DATI

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Academic year: 2022

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21

A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O

DATI

©

NUMERO

6

GIUGNO 2013 I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Mario G. Recupero Tabelle a cura di Andrea Bucciarelli

Capo redattore Alessandro Salvati Grafici a cura di Vitalina Paris

Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione Dati e Statistiche/Periodico statistico Dati Inail

ISSN 2035-5645

OCCUPATI E INFORTUNI DEGLI STRANIERI

RISCHIO

MUSCOLO-SCHELETRICO:

COME RIDURLO LA RISCHIOSITÀ DEGLI

INFORTUNI PER GRUPPI DI POPOLAZIONI E GENERE

OCCUPATI E INFORTUNI DEGLI STRANIERI

LUOGO DI NASCITA IN COMPLESSO CASI MORTALI (***)

2010 2011 Var.% 2010 2011 Var.%

2011/2010 2011/2010

INFORTUNI DENUNCIATI PER LUOGO DI NASCITA (*) - TUTTE LE GESTIONI (**) ANNI EVENTO 2010-2011

I lavoratori stranieri assicurati all’Inail hanno superato ormai quota 3 milioni (fonte Comunica- zioni obbligatorie e dati della Agenzia delle Entrate), il 15% di tutti gli assicurati, confermandone lo storico trend crescente. Si tratta in prevalenza di dipendenti in micro e piccole aziende localizza- te specialmente nell’Italia setten- trionale e operanti soprattutto nel terziario (circa il 60%), nell’indu- stria (33%) e nell’agricoltura (7%).

L’incremento dei lavoratori stranie- ri assicurati registrato negli ultimi anni è dovuto principalmente ai lavoratori extra-Ue rispetto a quel- li comunitari, che dal 1° luglio 2013 si incrementeranno, in real- tà, per l’entrata della Croazia nell'Ue diventandone il 28° paese membro.

Sul fronte infortunistico tra il 2010 e il 2011 si è avuta una diminuzio- ne delle denunce del 2,8%, con un calo più sostenuto (-3,2%) per gli extra-comunitari, da 89.000 a

86.000 casi rispetto a quelli comu- nitari da 31.300 a 30.800 (-1,7%). Per gli infortuni mortali, invece si è registrato un modesto incremento, da 141 a 143 casi interessando esclusivamente gli

extra-comunitari (da 56 a 58 casi), mentre quelli occorsi ai comunitari sono rimasti inalterati (85 denun- ce). Riduzioni più sostenute si pre- vedono per l’anno 2012.

(Antonella Altimari)

50 - 64 12,1%

35 - 49 45,8%

Fino a 34 41,9%

65 e oltre 0,2%

50 - 64 18,9%

35 - 49 44,8%

Fino a 34 35,7%

65 e oltre 0,6%

INFORTUNI IN COMPLESSO CASI MORTALI

TAV. 1: INFORTUNI DENUNCIATI AI LAVORA- TORI STRANIERI PER CLASSE DI ETÀ - TUTTE LE GESTIONI - ANNO EVENTO 2011

Italia 656.076 608.584 -7,2 832 743 -10,7

Paesi Esteri 120.108 116.755 -2,8 141 143 1,4

di cui:

Paesi U.e. 31.286 30.751 -1,7 56 58 3,6

Paesi extra U.e. 88.822 86.004 -3,2 85 85 -

TOTALE 776.184 725.339 -6,6 973 886 -8,9

(*) dati aggiornati al 31.10.2012

(**) agricoltura, industria e servizi, dipendenti per conto Stato

(***) decessi denunciati all’Istituto e avvenuti entro 180 giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali nello stesso periodo è stata accertata la causa non professionale o non tutelata.

(2)

DENTRO LA NOTIZIA

LA RISCHIOSITÀ DEGLI INFORTUNI PER GRUPPI DI POPOLAZIONI E GENERE

22

Nell’ambito di un progetto di studio volto ad analizzare il profilo di salu- te dei lavoratori immigrati, l’Inail ha misurato la rischiosità infortunistica rispetto a due gruppi di popolazio- ni: nati in Paesi a sviluppo avanza- to tra i quali l’Italia (PSA) e nati in Paesi a forte pressione migratoria (PFPM) (come da Classificazione della Banca Mondiale).

Si è rilevato che l’incidenza infor- tunistica espressa dal rapporto tra gli infortuni sul lavoro riconosciuti e i lavoratori assicurati all’Inail è per l’anno 2010 pari a 22,9 (per mille) per i PSA e a 22,0 per i PFPM, con differenze sostanziali quando si discrimina per genere.

Risulta, infatti che i maschi hanno sempre un indice di rischio molto più elevato rispetto a quello delle femmine, in particolare, nel caso dei PFPM i valori sono 30,1 per gli uomini e 12,0 per le donne, men- tre per i PSA risultano rispettiva- mente pari a 27,8 e 15,9.

In generale la differenza per gene- re è giustificata dalla diversa rischiosità delle mansioni svolte: le donne sono più spesso occupate in settori con bassi profili di rischio e quando lavorano in settori notoria- mente rischiosi svolgono quasi sempre mansioni impiegatizie o manageriali.

A livello territoriale sono le regioni del Centro-Nord quelle a più ele- vato rischio, nello specifico per i PSA: Umbria (34,4) ed Emilia Romagna (33,7); mentre per i PFPM Emilia Romagna (41,2) e Friuli Venezia Giulia (38,8), senza grosse differenze per genere.

Nel caso dei settori di attività eco- nomica per i PSA si registrano le maggiori incidenze in agricoltura per entrambi i sessi (31,5 per le femmine e 81,2 per i maschi) e a seguire nell’industria dei metalli per gli uomini (40,7) e nei traspor- ti per le donne (29,8).

Tra i PFPM, indici elevati si osser- vano per gli uomini nell’industria manifatturiera, in particolare quel- la della gomma e della plastica (65,3), mentre per le donne nella sanità (44,4).

(Adelina Brusco)

Umbria

Emilia Romagna Liguria

Trentino Alto Adige

MarcheAbruzzoToscana Friuli Venezia Giulia

Veneto

SardegnaPiemonteMolise

Valle d'AostaBasilicataPuglia Lombardia

Sicilia CalabriaLazio

Campania 0

5 10 15 20 25 30 35 40

Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia

VenetoUmbria Valle d'Aosta

MarcheLiguria LombardiaPiemonte

Trentino Alto Adige

ToscanaAbruzzoMoliseSardegna Lazio

BasilicataSiciliaPuglia CalabriaCampania 0

5 10 15 20 25 30 35 40 45

SESSO PSA PFPM

INDICI DI FREQUENZA INFORTUNISTICA (PER MILLE) PER GRUPPI DI POPOLAZIONE E REGIONE - ANNO 2010

Uomini 27,8 30,1

Donne 15,9 12,0

TOTALE 22,9 22,0

TAV. 2: INDICI DI INCIDENZA INFORTUNISTI- CA (PER MILLE) PER GRUPPI DI POPOLAZIO- NE E SESSO - ANNO 2010

PSA

Per mille

PFPM

Per mille

(3)

APPUNTI PROFESSIONALI

23

RISCHIO

MUSCOLO-SCHELETRICO:

COME RIDURLO

I lavoratori immigrati sono impe- gnati in campi molto vari, che vanno dai lavori di cura della persona (assistenti agli anziani, infermieri, colf) alle attività nell’e- dilizia. Per quanto diverse, queste attività sono accomunate da un alto rischio di danni al sistema muscolo-scheletrico, con una varietà di patologie e sintomi, tra cui le più comuni sono mal di schiena, tendiniti e artrosi.

La prevenzione passa per una cor- retta informazione sui rischi e sulle azioni che possono causare pato- logie, in modo che i lavoratori pre- stino attenzione alle corrette modalità di lavoro, alcune delle quali costituiscono regole generali.

Nella movimentazione di carichi è fondamentale mantenere la schie- na diritta, evitare le rotazioni del tronco, tenere i carichi vicini al corpo e simmetrici rispetto all’asse centrale, utilizzare la forza delle gambe per sollevare o spingere;

nei piegamenti flettere le ginocchia o piegarsi sulle anche, invece di incurvare la schiena. Vanno evita- te le eccessive estensioni verso l’al- to (come per prendere un oggetto o lavorare sopra l’altezza delle spalle) utilizzando scalette o piat- taforme rialzate, e le altre posizio- ni estreme (estensioni, piegamenti e rotazioni eccessive); fare atten- zione alle superfici di appoggio, avendo cura di evitare posizioni instabili o con appoggio troppo ristretto. Bisogna cercare di ridurre l’uso della forza, dividendo, quan-

do possibile, i carichi pesanti, limi- tando le distanze di spostamento, utilizzando gli ausili disponibili o l’aiuto di altre persone. Occorre anche limitare le azioni ripetitive, soprattutto se con uso di forza, ma anche quelle statiche se mantenute a lungo. È importante inserire delle

adeguate pause di recupero durante il lavoro.

Inoltre, bisogna scegliere stru- menti adatti (per caratteristiche di presa, peso e equilibrio) e mezzi di movimentazione per ogni spe- cifica attività.

(Nicoletta Todaro)

TAV. 3: MALATTIE PROFESSIONALI DENUN- CIATE AI LAVORATORI STRANIERI PER RIPAR- TIZIONE GEOGRAFICA E SESSO - TUTTE LE GESTIONI - ANNO MANIFESTAZIONE 2011 Centro

23,6%

Nord-Ovest 21,9%

Nord-Est 43,8%

Mezzogiorno 10,7%

Centro 23,0%

Nord-Ovest 11,0%

Nord-Est 47,9%

Mezzogiorno 18,1%

FEMMINE MASCHI

TIPO DI MALATTIA 2010 2011 Var. % 2011/2010

MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE AI LAVORATORI STRANIERI PER TIPO DI MALATTIA (*) TUTTE LE GESTIONI - ANNO MANIFESTAZIONE 2010-2011

IN COMPLESSO 2.462 2.667 8,3

principalmente:

Malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee 1.639 1.901 16,0 di cui: - Affezioni dei dischi intervertebrali 692 846 22,3

- Tendiniti 518 601 16,0

- Altre 429 454 5,8

Malattie del sistema nervoso e degli organi di senso 381 338 -11,3

Malattie respiratorie 102 99 -2,9

Tumori 46 38 -17,4

Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo 74 63 -14,9

Disturbi psichici 38 37 -2,6

(*) dati aggiornati al 31.10.2012

(4)

24

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

LA PRODUZIONE INAIL

GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO

INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Aprile 2012 30.157 2.762 32.919

Aprile 2013 29.319 2.555 31.874

Variazione % -2,78 -7,49 -3,17

Mag. 2011 - Apr. 2012 421.788 36.358 458.146 Mag. 2012 - Apr. 2013 370.476 32.703 403.179

Variazione % -12,17 -10,05 -12,00

(1)Per data di definizione.

Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2013 Feb2013 Mar2013 Apr2013

0 500 1000 1500 2000 2500

TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE

Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2013 Feb2013 Mar2013 Apr2013

0 140 280 420 560 700

TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE

Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2012 Feb2013 Mar2013 Apr2013

0 35 70 105 140

TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE

INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Aprile 2012 2.133 262 2.395

Aprile 2013 2.008 263 2.271

Variazione % -5,86 0,38 -5,18

Mag. 2011 - Apr. 2012 27.838 3.798 31.636

Mag. 2012 - Apr. 2013 24.647 3.434 28.081

Variazione % -11,46 -9,58 -11,24

(2)Per data di erogazione.

RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Aprile 2012 549 94 643

Aprile 2013 581 94 675

Variazione % 5,83 0,00 4,98

Mag. 2011 - Apr. 2012 7.529 1.186 8.715

Mag. 2012 - Apr. 2013 6.886 1.196 8.082

Variazione % -8,54 0,84 -7,26

(3)Per data di costituzione della rendita.

RENDITE A SUPERSTITI (4)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Aprile 2012 97 11 108

Aprile 2013 74 9 83

Variazione % -23,71 -18,18 -23,15

Mag. 2011 - Apr. 2012 1.362 157 1.519

Mag. 2012 - Apr. 2013 1.249 172 1.421

Variazione % -8,30 9,55 -6,45

(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).

Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2013 Feb2013 Mar2013 Apr2013

0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000

TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

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