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I

1.1.

LE RAGIONI DEL VIAGGIO DI BOUGAINVILLE

Due furono le potenze europee che all’epoca di Luigi XV, epoca contraddistinta da importanti scoperte geografiche, seppero conquistare il palcoscenico in materia di viaggi ed esplorazioni: la Francia e l’Inghilterra. Le politiche accentratrici di Spagna e Portogallo, i due grandi colossi iniziatori del perfido processo di scoperta e colonizzazione del Nuovo Mondo, sono ormai un vecchio ricordo traballante anche se il primo manteneva ancora la sua spettacolosa grandiosità. Lo scontro tra Francia e Inghilterra, gli unici due stati europei a essere notevolmente avanzati nel XVIII secolo, diventa quindi anche sfida e competizione sul fronte coloniale il cui obiettivo fondamentale è l’espansione dei tradizionali confini territoriali fino a interessare commerci e possedimenti sparsi per tutto il globo terrestre. I territori d’oltremare cui Francia e Inghilterra anelavano maggiormente, furono l’America del nord, i Caraibi e l’India. Questo è il terreno su cui viene preparato e combattuto il Conflitto dei Sette Anni, prima guerra di portata mondiale che vede l’Inghilterra trionfante sui mari, in Nord America e India, nonché padrona del Senegal e di molti altri territori1. Francia e Spagna sono in ginocchio ma la prima riesce almeno a mantenere e difendere i possedimenti dei Caraibi: l’allora Ministro della Guerra e della Marina francese Choiseul, voleva comunque porre riparo alla sconfitta e ottenere una rivincita. Fu proprio nel periodo

1 Per il seguente riferimento storico è stato utilizzato: Marian Füssel, La guerra dei Sette Anni, traduzione dal

tedesco di Biagio Fiorino, Bologna, il Mulino, 2013.

Nel gennaio del 1756 scoppia la guerra dei Sette Anni tra Francia e Inghilterra, combattuta sul fronte europeo, indiano e americano. Federico II di Prussia si allea con l’Inghilterra mentre la Francia pattuisce un’alleanza con la Russia e l’Austria, che ha come intento quello di recuperare la Slesia. La guerra dei Sette Anni rivelò il protagonismo militare della Prussia di Federico II, la fragilità del sistema politico militare della Francia coloniale che perse gran parte dei suoi possedimenti americani e indiani e la supremazia sui mari dell’Inghilterra. Nel 1762 Federico II firmava la pace separata con lo Zar Pietro III di Russia e nel 1763 con l’Austria, ottenendo la conferma dell’annessione della Slesia e l’unificazione territoriale del dominio Hoenzoller. Il Trattato di Parigi del 1763 tra Francia e Inghilterra estromette la Francia dall’America settentrionale e riconosce l’espansione inglese in India.

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successivo alla Guerra dei Sette Anni che il Pacifico diventa oggetto di disputa e interesse sia in Inghilterra che in Francia: John Campbell e Charles de Brosses rappresentano le due figure di riferimento per quanto riguarda l’attività propagandistica di scoperta delle terre

australi.

Dieci anni prima della partenza del capitano Wallis, Charles de Brosses pubblica nel 1756 l’Histoire des Navigations aux Terres Australes2, opera di monumentale importanza in

cui oltre a fare il punto sulle scoperte nautiche da Magellano ad Anson, il primo presidente del parlamento di Borgogna, incita la Francia ad avventurarsi in nuovi progetti e a lanciarsi in nuove imprese. Il piacere per la scoperta di nuovi luoghi unito al grande desiderio di rivincita e all’espansione del potere economico francese, saranno le linee guida durante tutto il processo di conquista ed esplorazione della potenza francese. Nella sua Histoire, de Brosses non solo incitava all’attività di espansione coloniale e alla ricerca scientifica, ma riprendeva anche il miraggio della scoperta di terre e popoli nuovi, circondando i progetti di esplorazione di aloni estremamente suggestivi e affascinanti.

Il suo scopo è palese: partire alla ricerca di una nuova America, visitare luoghi ancora inesplorati ospitanti società ignote e quindi in qualche modo perfette poiché incontaminate, e compiere, insomma, delle imprese paragonabili a quelle intraprese da Cristoforo Colombo; ciò che importava, però, era di non commettere e ripetere il gravissimo errore di confondere quello che sarebbe dovuto essere un processo di conquista e conoscenza di nuove terre, con l’arroganza e la violenza inflitta agli indigeni americani nella precedente esperienza3. Il

viaggio di Bougainville è messo a punto, quindi, alla luce di tali disegni, e in questo senso,

2Cfr. C. de Brosses, Histoire des navigations aux Terres australes, Durand (Paris), 1756. Il seguente

riferimento è stato consultato in formato elettronico (ultimo accesso: 20/07/2014).

3Gianluigi Goggi, De l’Encyclopédie à l’éloquence républicaine. Étude sur Diderot et autour de Diderot, Paris,

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l’opera in due volumi del presidente di parlamento va a costituire per il navigatore francese, un importante punto di riferimento, un vero e proprio code4. Nel 1764 John Byron, nonno del prestigioso poeta romantico Lord Byron, parte alla conquista del Pacifico, i suoi compiti erano bene precisi: egli avrebbe dovuto risolvere delle questioni di notevole importanza come l’esistenza di un’ipotetica isola del Pepys, esplorare le Falkland allo scopo di ottenere una chiave di accesso al Pacifico, cercando il passaggio a nord-ovest e risalendo le coste occidentali dell’America. L’isola del Pepys era stata scoperta dal capitano Cowley durante il suo viaggio intorno al mondo avvenuto nel 1686: egli la descrisse come un luogo in cui era facile trovare ristoro poiché non era arduo reperire dei viveri e soprattutto era caratterizzato da un comodo porto capace di ospitare navi in quantità. Per quanto riguarda le Falkland, esse erano state avvistate da vari esploratori francesi e inglesi: Frézier, ad esempio, le aveva localizzate, all’estremità dell’America meridionale, con il nome di Nouvelles Iles. Entrambe, ad ogni modo, sembravano essere degli ottimali punti di rifugio per i navigatori che volessero fermarsi momentaneamente prima di proseguire l’esplorazione dei mari del Sud. Per una bizzarra coincidenza, in quello stesso frangente di tempo, si trovava nelle isole Malvine anche un altro esploratore francese, Louis-Antoine de Bougainville.

Figlio di uno scrivano di Parigi, Bougainville venne fin da fanciullo destinato al foro ma ben presto cambierà direzione per divenire prima un valoroso ufficiale d’armata nelle guerre in Canada, e poi marinaio. Egli si era appassionato sin da ragazzo ai racconti di viaggio volti alla scoperte geografiche, lesse, infatti, il Voyage round the World dell’ammiraglio George Anson, relazione ricca di indicazioni riguardanti le esplorazioni marittime inglesi nei mari del Sud. Ma l’opera che per Bougainville costituì un vero e proprio

4Jean-Étienne, Martin- Allanic, Bouganiville navigateur et les découvertes de son temps, Paris, P.U.F., 1964,

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punto di riferimento fu proprio il testo del presidente di parlamento Charles de Brosses. Il ministro Choiseul, pensa subito di mettere a frutto l’aguzzo ingegno dell’ufficiale: perfetto connubio tra i due, poiché entrambi accomunati da una forte ambizione nazionalistica e da un intenso sentimento di rancore anti-inglese5.

Il 3 novembre 1762, Bougainville redige un sommaire nel quale stipula le linee principali del progetto cui vorrebbe cimentarsi e il disegno, che sarà conforme alle idee iniziali del duca, verrà pienamente accettato e approvato da Choiseul. Martin Allanic, all’interno della sua ricca seppur disorganica bibliografia bougainvilliana, inserisce il testo ritrovato all’interno del Ministero delle colonie, contenente i chiari fini e obiettivi dell’iniziativa6. È sull’arcipelago delle isole Malvine che Bougainville vorrà porre una base

che gli permetterà di procedere all’esplorazione delle terre australi: le Malvine, la cui scoperta è da attribuire all’ italiano Amerigo Vespucci, si trovano a largo della costa orientale della Patagonia. La Francia deve cercare di recuperare con nuovi possedimenti ciò che ha perso dopo il Trattato di Parigi del 1763: nasce così il progetto della conquista delle

Malouines visto come punto strategico ideale per spingersi a esplorare ancora più a

occidente. Sebbene la Francia negli anni tra il ’63 e il ‘65 arrivi agilmente a conquistare il suolo di quelle terre lontane, ben presto si renderà conto che esse sono tutt’altro che una conquista di cui andar orgogliosi: Choiseul cambia totalmente rotta decidendo di non appoggiare la spedizione a causa delle proteste spagnole e Bougainville si vedrà costretto a cedere alla Spagna, da sempre alleata della lotta anti-britannica, le isole che assumeranno in seguito il nome di Falkland. La cessione delle isole però, non rappresenta che il punto di partenza di un viaggio ben più proficuo e importante per l’esploratore francese: questa volta

5 Cfr. J.-E Martin Allanic, Bougainville navigateur t. I, pp. 1-7. 6 Ivi.

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la meta è il continente australe. Si origina così, il disegno del viaggio intorno al mondo e il

Mémoire du Roi pour servir d’instruction au sieur de Bougainville redatto dallo stesso

navigatore, contiene il chiaro obiettivo del piano: spirito di avventura e di esplorazione da un lato, ma ben precisi motivi politici e coloniali dall’altro7.

7 L. Sozzi, Un selvaggio a Parigi, miraggio utopico e progetto politico nel viaggio attorno al mondo di

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