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Analisi Matematica 1 - Canale Lj-O

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Academic year: 2021

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(1)

Analisi Matematica 1 - Canale Lj-O

Foglio di esercizi n. 14 SOLUZIONI

Esercizio 1. Calcolare il polinomio di Taylor di ordine n = 6 in x0 = 0 della funzione f (x) = (cos(x))x.

Per x → 0, abbiamo che

f (x) = exp(x log(cos(x))) = exp

 x log

 1 −x2

2 + x4

24+ o(x5)



= exp x −x2 2 + x4

24− 1 2



−x2 2 + x4

24+ o(x5)

2

+ o(x5)

!!

= exp



−x3 2 − x5

12+ o(x6)



= 1 − x3 2 − x5

12+1 2



−x3 2 − x5

12 + o(x6)

2

+ o(x6)

= 1 − x3 2 − x5

12+x6

8 + o(x6).

Quindi

T6(x) = 1 − x3 2 − x5

12+x6 8.

(2)

Esercizio 2. Calcolare il seguente limite,

n→+∞lim

(n − log(n))n(n + 9)nlog(n) (n2+ 5 log(n))n− (n2+ 2)n. Abbiamo che per n → +∞,

(n − log(n))n(n + 9)nlog(n) (n2+ 5 log(n))n− (n2+ 2)n =



1 −log(n)n

n

1 + 9nn

log(n)

1 + 5 log(n)n2

n

− 1 +n22n

=

log(n)

n · e9· (1 + o(1))

5 log(n)

n + o(log(n)/n) → e9 5, dove



1 −log(n) n

n

= exp

 n log



1 − log(n) n



= exp



− log(n) +log2(n)

2n + o(log2(n)/n)



= 1 + o(1)

n ,



1 + 5 log(n) n2

n

= exp

 n log



1 + 5 log(n) n2



= exp 5 log(n)

n + o(log(n)/n)



= 1 + 5 log(n)

n + o(log(n)/n),

 1 + 2

n2

n

= exp

 n log

 1 + 2

n2



= exp 2

n + o(1/n)



= 1 + 2

n + o(1/n) = 1 + o(log(n)/n).

(3)

Esercizio 3. Tracciare il grafico della funzione

f (x) =px(log |x|)3 2

specificando: dominio, eventuali asintoti, intervalli di monotonia, eventuali punti di mas- simo/minimo relativo, eventuali punti di non derivabilit`a, intervalli di convessit`a/concavit`a ed eventuali flessi.

Extra: determinare una retta che sia tangente al grafico di f in due punti distinti.

Il dominio `e D = R \ {0}. Dato che la funzione `e dispari, la studiamo solo per x > 0.

Per x → +∞, la funzione tende a +∞, ma non ha asintoti. Inoltre limx→0±f (x) = 0.

Per x > 0 e x 6= 1, la derivata prima `e f(x) = (x(log(x))2)2/3

3 · log2(x) + 2 log(x) = log(x) + 2 3x2/3log1/3(x).

Dal segno della derivata prima si ha che f `e crescente in (0, 1/e2] e in [1, +∞) ed `e decrescente in [1/e2, 1]. I punti x = −1 e x = 1/e2 sono di massimo relativo, mentre x = 1 e x = −1/e2 sono punti di minimo relativo. Non ci sono punti di massimo o minimo assoluto.

Si noti che x = 1 e x = −1 sono delle cuspidi con

x→1lim±f(x) = ±∞ e lim

x→−1±f(x) = ∓∞.

Inoltre limx→0±f(x) = +∞.

Per x > 0 e x 6= 1, la derivata seconda `e

f′′(x) = 3x2/3−1log1/3(x) − (log(x) + 2)(2x1/3log1/3(x) + x2/3−1log2/3(x)) (3x2/3log1/3(x))2

= x1/3log2/3(x) ·3 log(x) − (log(x) + 2)(2 log(x) + 1) 9x4/3log2/3(x)

= −2(log2(x) + log(x) + 1) 9x5/3log4/3(x) ,

che `e sempre negativa. Quindi f `e concava in (0, 1] e in [1, +∞). Non ci sono punti di flesso.

(4)

Extra. Per t 6∈ {−1, 0, 1} la retta tangente in x = t `e data da y = f(t)(x − t) + f(t).

Per simmetria, dato che f `e dispari, se la retta tangente passa per l’origine allora sar`a tangente al grafico di f anche in x = −t. Sia t > 0 e t 6= 1, allora la retta tangente passa per l’origine se

0 = f(t)(0 − t) + f(t) da cui

tf(t) = f (t) ⇔ t log(t) + 2

3t2/3log1/3(t) = t1/3log2/3(t) ⇔ log(t) = 1 ⇔ t = e.

Quindi la retta

y = f(e)(x − e) + f(e) = e2/3x

`e tangente al grafico di f sia in x = e che in x = −e.

(5)

Esercizio 4. Discutere la convergenza del seguente integrale improprio al variare di α ∈ R, Z +∞

1

1

(x − 1)α log

 x

x − 1

 dx.

Calcolare l’integrale per α = 1/2.

Nell’intervallo (1, +∞) i punti da indagare sono due: 1+ e +∞.

Per x → 1+, t = x − 1 → 0+, 1

(x − 1)αlog

 x

x − 1



= log(1 + t) − log(t)

tα ∼ −log(t)

tα = 1

tα| log(t)|1. Quindi, per la convergenza, α < 1.

Per x → +∞,

1

(x − 1)α log

 x

x − 1



= 1

(x − 1)α · − log

 1 − 1

x



∼ 1

xα+1. Per la convergenza, α + 1 > 1 ossia α > 0.

Cos`ı, l’integrale improprio dato `e convergente se e solo se 0 < α < 1.

Ora calcoliamo l’integrale per α = 1/2. Ponendo s =√

x − 1 e dx = 2sds, si ha che Z +∞

1

√ 1

x − 1log

 x

x − 1

 dx =

Z +∞

0

1

s log s2+ 1 s2



(2sds)

= 2 Z +∞

0

log 1 + s2 ds

= 2s log 1 + s2+∞

0 − 2 Z +∞

0 s · (−2s3) 1 + s2 ds

= 0 + 4 Z +∞

0

1 1 + s2 ds

= 4 [arctan(s)]+∞0+ = 4 · π

2 = 2π.

Si noti che lim

s→0+s log 1 + s2 = 0 e lim

s→+∞s log 1 + s2 = 0.

(6)

Esercizio 5. Risolvere il seguente problema di Cauchy (xy(x) = 2 tan(y(x)) log(x)

y(1) = arcsin(1/e) specificando l’intervallo di esistenza della soluzione.

Si tratta di un’equazione differenziale non lineare a variabili separabili.

Per x > 0, le soluzioni stazionarie sono y = kπ con k ∈ Z.

Per y(x) 6= kπ e y(x) 6= π/2 + kπ con k ∈ Z, separando le variabili e integrando si ha

Z dy

tan(y) =

Z 2 log(x)

x dx

e quindi

log | sin(y(x))| = log2(x) + c.

Per la condizione y(1) = arcsin(1/e) ∈ (0, π/2) si ha che

−1 = log(1/e) = log | sin(arcsin(1/e))| = log2(1) + c = c.

Cos`ı c = −1 e

| sin(y(x))| = exp(log2(x) − 1), da cui, ancora per la condizione y(1) = arcsin(1/e), otteniamo y(x) = arcsin(exp(log2(x) − 1)).

con intervallo massimale di esistenza I = (1/e, e) (basta imporre che exp(log2(x) − 1) ∈ (−1, 1) dove la funzione arcsin(x) `e definita e derivabile).

(7)

Esercizio 6. Risolvere il seguente problema di Cauchy

y(x) = 4x − 2y(x) 3√3

x y(1) = 5

specificando l’intervallo di esistenza della soluzione.

Si tratta di un’equazione differenziale lineare del primo ordine.

Abbiamo che per x 6= 0, a(x) = 2x1/3/3 e A(x) =

Z 2x1/3

3 dx = x2/3.

Dunque il fattore integrante `e eA(x) = ex2/3. Moltiplicando entrambi i membri per il fattore integrante otteniamo

D(ex2/3y(x)) = 4xex2/3. Infine integrando rispetto a x, dopo aver posto s = x2/3, si trova

ex2/3y(x) = 4 Z

xex2/3dx = 4 Z

s3/2es3s1/2ds 2

= 6(s2− 2s + 2)es+ c = 6(x4/3− 2x2/3+ 2)ex2/3 + c.

e cos`ı la soluzione generale `e

y(x) = 6(x4/3− 2x2/3+ 2) + cex2/3.

Se imponiamo la condizione y(1) = 5 abbiamo che c = −e e la soluzione cercata `e y(x) = 6(x4/3− 2x2/3+ 2) − e1−x2/3

con intervallo massimale di esistenza I = (0, +∞).

(8)

Esercizio 7. Risolvere il seguente problema di Cauchy

(y′′(x) − 6y(x) + 9y(x) = xe3x y(0) = 1, y(0) = 0

specificando l’intervallo di esistenza della soluzione.

Si tratta di un’equazione differenziale lineare del secondo ordine a coefficienti costanti.

L’equazione caratteristica `e

z2 − 6z + 9 = (z − 3)2 = 0

ed `e risolta da z = 3 con molteplicit`a 2. Dunque la soluzione omogenea `e yo(x) = e3x(C1x + C2).

Alla funzione f (x) = xe3x si associa il numero 3 che `e soluzione dell’equazione caratteristica con molteplicit`a 2. Dunque la soluzione particolare `e della forma

y(x) = x2(Ax + B)e3x = (Ax3+ Bx2)e3x. Allora sostituendo y nell’equazione differenziale e dividendo per e3x si ha

(9Ax3+ (18A + 9B)x2+ (6A + 12B)x + 2B) − 6(3Ax3+ 3(A + B)x2+ 2Bx) + 9(Ax3+ Bx2) = x da cui

 6A = 1 2B = 0 ⇔

 A = 1/6 B = 0 Cos`ı

y(x) = x3e3x 6 e la soluzione generale `e

y(x) = yo(x) + y(x) = e3x x3

6 + C1x + C2

 . Imponiamo le condizioni y(0) = 1 e y(0) = 0,

(9)

Esercizio 8. Risolvere la seguente equazione in C,

z4+ 4z2 = −i¯z(4 + z2).

L’equazione si pu`o riscrivere come

(z2+ 4)(z2+ i¯z) = 0.

Il primo fattore z2+ 4 = (z + 2i)(z − 2i) si annulla per z1 = 2i and z2 = −2i.

Invece dopo aver posto z = x + iy, abbiamo che il secondo fattore `e zero se e solo se z2 + i¯z = x2− y2+ 2ixy + i(x − iy) = (x2 − y2+ y) + ix(1 + 2y) = 0 Separando la parte reale e la parte immaginaria abbiamo

(x2− y2+ y = 0 x(1 + 2y) = 0 ⇔

(x2− y2+ y = 0

x = 0 ∪

(x2 − y2+ y = 0 y = −1/2 e quindi

(y(1 − y) = 0

x = 0 ∪

(x2 = 3/4 y = −1/2

Dunque il primo sistema `e risolto da (x, y) = (0, 0) e (x, y) = (0, 1), mentre il secondo sistema `e risolto da (x, y) = (±√

3/2, −1/2). Le corrispondenti soluzioni complesse sono rispettivamente z3 = 0, z4 = i, z5 = (√

3 − i)/2, e z6 = (−√

3 − i)/2.

Quindi possiamo concludere che l’equazione data ha 6 soluzioni complesse:

2i, −2i, 0, i,

√3 2 − i

2, −

√3 2 − i

2.

(10)

Esercizio 9. Sia f una funzione positiva e derivabile con la derivata continua in [0, +∞).

Allora la superficie ottenuta ruotando completamente il grafico di f attorno all’asse x ha area A e delimita un volume V dati dai seguenti integrali impropri:

A = 2π Z +∞

0

f (x)p1 + (f(x))2dx e V = π Z +∞

0

(f (x))2dx.

Fare un esempio di una funzione f tale che A `e divergente mentre V `e convergente.

La funzione f (x) = x+11 ha le propriet`a richieste. Infatti f `e una funzione positiva e derivabile con la derivata continua in [0, +∞) tale che

V = π Z +∞

0

(f (x))2dx = π Z +∞

0

dx

(x + 1)2 = π



− 1

x + 1

+∞

0

= π, mentre

A = 2π Z +∞

0

f (x)p1 + (f(x))2dx

≥ 2π Z +∞

0

f (x) dx = 2π Z +∞

0

dx

x + 1 = 2π [log(x + 1)]+∞0 = +∞

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