Esercitazione
Esercitazione N.3 N.3
28 marzo 28 marzo 2007 2007
Vettori geometrici
Vettori geometrici – – Rette nel piano Rette nel piano
Lo spazio Lo spazio vettoriale vettoriale dei dei vettori vettori liberi liberi del piano (risp.spazio del piano ( risp.spazio) )
Prodotto scalare – vettoriale - misto
Vettore proiezioni ortogonale
Rette nel piano: rappresentazione parametrica e cartesiana
Fasci di rette
OPERAZIONI TRA VETTORI (LIBERI)
v vettore libero vettore applicato P-0 punto P (a,b,c)∈R3
0 v P
O
u O
u+v v
u u 1.SOMMA DI VETTORI
2u
2u
−1
2. MOLTIPLICAZIONE DI UN VETTORE PER UNO SCALARE (NUMERO REALE)
P-O è un rappresentante della classe di equivalenza di v modulo l’equipollenza
u⋅v = a1b1+a2b2 u⋅v=|u| |v|cos uv
u⋅v = a1b1+a2b2+ a3 b3 (u,v ≠0)
ORTOGONALITA’ :
v
u
3.PRODOTTO SCALARE DI VETTORI
θ= u v
numero u=( a1, a2) , v= (b1, b2)
nel piano
u=( a1, a2, a3) , v= (b1, b2, b3 ) nello spazio
u⋅v =0 ⇔ u ⊥ v
∀ u≠ 0, ∀ v ≠ 0
uxv = (a2b3-a3b2, a3b1-a1b3, a1b2-a2b1)
• direzione ⊥ u, v
uxv • verso t.c. u, v, uxv formino terna dx v
u v
4.PRODOTTO VETTORIALE DI VETTORI
u=( a1, a2, a3)
v=( b1, b2, b3 ) nello spazio
Minori a segno alterno della matrice
⎟⎟⎠
⎜⎜ ⎞
⎝
⎛
3 2 1
3 2 1
b b b
a a a vettore
u uxv
vxu
PARALLELISMO :
u⋅vxw =
3 2 1
3 2 1
3 2 1
c c c
b b b
a a a
COMPLANARITA’ :
uxv =0 ( vettore nullo) ⇔ u // v
∀ u≠ 0, ∀ v ≠ 0
5.PRODOTTO MISTO DI VETTORI
prima operazione da eseguire
numero
u=( a1, a2, a3) v=( b1, b2, b3 ) w=( c1, c2, c3 ) nello spazio
u⋅vxw =0 ⇔ u, v, w complanari
∀ u≠ 0, v ≠ 0, w≠ 0
ESERCIZIO1.
Vettori
Siano dati in R 3 u= (1,1,1) e v=(2,1,1).
a) Trovare un vettore non nullo ortogonale ad u-2v
b) Trovare tutti i vettori di modulo 2 ortogonali ad u e a v c) Ci sono valori reali di λ per i quali w=( 0,λ,-1) sia complanare con u e v ?
a) u= (1,1,1) e v=(2,1,1) ⇒ u-2v= (1,1,1)+(-4,-2,-2) ⇒ u-2v= ( -3,-1,-1).
Sia r=(a,b,c) ⊥ u-2v allora (a,b,c)⋅( -3,-1,-1) =0 e quindi -3a-b-c=0. Un vettore r che soddisfa è ad esempio r=(0,1,-1).
b) un vettore ortogonale ad u e v è il prodotto vettoriale uxv, tutti gli altri sono vettori paralleli a uxv.
Determiniamo i minori a segno alterno della matrice
⎟⎟⎠
⎜⎜ ⎞
⎝
⎛
1 1 2
1 1
1 e otteniamo uxv = ( 0,1,-1).
Quanto vale il modulo di uxv? |uxv|= 02+12 +(−1)2 = 2. uxv non è il vettore cercato !
Quali sono le componenti dei vettori paralleli a uxv ?
I vettori paralleli ad uxv sono i vettori r del tipo λ(uxv) ⇒ r= λ ( 0,1,-1) = (0, λ, -λ) al variare di λ∈R .
Tra questi cerchiamo quelli di modulo 2 : | (0, λ, -λ)|= 02+λ2+(−λ)2 = 2λ2 = |λ| 2.
Imponiamo la condizione |λ| 2= 2 e ricaviamo λ= ± 2, da cui i due vettori cercati : (0, 2,- 2) e (0,- 2, 2).
c) u,v,w sono complanari ⇔ d(u,v,w)=0
⇔
1 0
1 1 2
1 1 1
λ − =0 ⇔ -λ (-1) -1(-1) =0
⇔ λ=-1 unico valore cercato !
Osservazione
b) si può risolvere anche facendo uso del prodotto scalare con le due equazioni …
ESERCIZIO2.
Proprietà del prodotto scalare
Provare che un quadrilatero è un rombo se e solo se ha le
diagonali perpendicolari.
Calcoliamo (v+u)⋅(v-u) usando le proprietà del prodotto scalare : (v+u)⋅(v-u) = v⋅v + u⋅v + v ⋅ (-u) +u⋅(-u) ( propr. distr.) = |v|2 + u⋅v - v⋅u - |u|2 ( linearità) = |v|2 - |u|2 ( simm.)
Da (v+u)⋅(v-u)= |v|2 - |u|2 deduciamo che:
¾ |v|=|u| ⇒ (v+u)⋅(v-u) =0 -u
v u
v-u v+u
La tesi diventa quindi la seguente:
|u| = |v| ⇔ (v+u)⋅(v-u) = 0
ESERCIZIO3.
Il vettore proiezione ortogonale di un vettore su un altro
a) Nel piano R2 siano u=(2,2) e v=(3,-1).
Determinare il vettore prv(u) (proiezione ortogonale di u su v).
Nello spazio R3 siano u=(0,1,3) , v= (-1,0,1).
b) Determinare il vettore prv(u) (proiezione ortogonale di u su v) c) Determinare un vettore parallelo ad u la cui proiezione su v sia
un vettore di modulo uno. Ce n’è uno solo ?
u=(2,2), v=(3,-1) ⇒ prv(u) = vers(v)
| v
| v u⋅
= vers(v) 10 4
=
10 v 10 4
4 u⋅v
x O
v u
θ= u v
a) prv(u) = vers(v) y
| v
| v u⋅
= vers(v)
| v
|
cos(uv)
| v
|
| u
|
= |u| cos (uv) vers(v)
[ vers(v) =
| v
| v ]
b)
c) vettore w // u t.c. | prv(w) | = 1 w = t u = t (0,1,3) , t ∈R
prv(w) = v
| v
| v w
2
⋅
= ( 1,0,1)
2 1,0,1) ( t,3t)
(0, ⋅ − −
= ( 1,0,1) 2
3t − [ |λ v| = |λ| |v| ]
⇒ |prv(w)| = 2 2
| t
|
3
⇒ 3|2t| 2=1 ⇒ t =± 32
⇒ w = t (0,1,3) = 3
± 2 (0,1,3) : due vettori di modulo 1 !!
v
u z
O
x y
U=(0,1,3), V=(-1,0,1) prv(u) = |uv|v2v
⋅
= v 2 3
= ( -3/2,0,3/2)
modulo del vettore λv Modulo = val.ass.
del numero λ
ESERCIZIO4.
RETTE NEL PIANO: RAPPRESENTAZIONE PARAMETRICA
a) Stabilire se i tre punti A(1,2), B(0,4), C(4,-4) sono allineati.
b) Determinare una rappresentazione parametrica della retta r passante per A e B.
c) Dire se il punto Q(5,7) appartiene a r.
a) Sappiamo che dati tre punti A,B,C nel piano o nello spazio le seguenti condizioni sono equivalenti:
1. i tre punti A, B, C sono allineati 2. (B-A)x(C-A) =0
3. (B-A) = t(C-A) per qualche t∈R
Nel nostro caso B-A = (-1,2), C-A= (3,-6) quindi t=-1/3 rende vera la 3. I due vettori sono proporzionali e quindi paralleli e i tre pti A,B,C sono allineati.
In modo più scomodo, ma corretto, si può verificare la 2. ossia (B-A)x(C-A) =0(*), ma occorre fare attenzione che il prodotto
vettoriale è definito nello spazio e quindi la terza coordinata dei nostri vettori (per ipotesi vettori del piano) va posta uguale a
zero: ⎟⎟⎠
⎜⎜ ⎞
⎝
⎛
−
−
0 6 3
0 2
1 . I minori a segno alterno sono: 0,0,0 e quindi
(B-A)x(C-A)=(0,0,0).
(*) 0 è qui il vettore nullo = (0,0,0)
C
A
B
b) Una rappresentazione in forma parametrica (vettoriale) della retta r è P-A = t (B-A) , dove A e B sono due pti distinti del pia- no, P=(x,y) è il pto ′corrente′ ( generico) della retta r e t è il parametro reale.
⎩⎨⎧
− +
=
− +
=
) a t(b a y
) a t(b a x
2 2 2
1 1 1
Nel nostro caso si avrà quindi:
r: ⎩⎨⎧ +
=
− +
=
) 2 t(
2 y
1) t(
1
x ossia r:
⎩⎨
⎧ +
=
−
= t 2 2 y
t 1
x con t∈R.
Per t=0 si ha il pto A, per t=1 si ha il pto B, per t=-3 si ha il pto C, assegnando a t valori reali si ottengono gli infiniti pti di r .
c) Q(5,7)∈r ⇔ ∃ t∈R tale che
⎩⎨
⎧ +
=
−
= t 2 2 7
t 1
5 .
Dalla prima equazione ricaviamo t=-4 , che sostituito nella se- conda equazione, dà un assurdo: 7= -6 ⇒ Q∉ r .
P r A B
Pto della retta
Vettore direzionale della retta
ESERCIZIO5.
Rette nel piano: confronto
Dire se le seguenti coppie di rette coincidono:
a) r:
⎩⎨
⎧ +
=
−
= 2 t y
2 t
x s:
⎩⎨
⎧
−
= +
= 2 t y
2 t
x t∈R
b) r:
⎩⎨
⎧
−
=
= t 1 y
t
x s:
⎩⎨
⎧
−
−
= +
= 1 t y
2 t
x t∈R
a) r ed s hanno lo stesso vettore direzionale (1,1) dunque sono parallele. Prendiamo P(-2,2) ∈ r ( proviene dal valore t=0 ) e vediamo se sta su s : deve esistere t ∈ R t.c.
⎩⎨
⎧
−
= +
= 2 t 2
2 t 2
- , ossia
t.c.
⎩⎨
⎧
=
= t 4
t 4
- : assurdo ! Allora r non coincide con s.
b) In generale il problema può essere risolto ad esempio così : Il punto generico appartenente a r é (t,1-t), il punto generico appartenente a s é (λ+2,-λ-1) (nei problemi di intersezione si devono avere parametri di nome diverso ! ), risolviamo il siste- ma
⎩⎨
⎧
−
−
=
− +
=
1 λ t 1
2 λ
t che equivale al sistema
⎩⎨
⎧
−
−
= +
=
1 λ 1 - λ -
2 λ
t e, poi-
ché la seconda equazione é verificata ∀λ∈R, ne segue che esi- stono infiniti punti in comune fra r e s, quindi r coincide con s e la relazione t = λ+2 esprime il passaggio da una rappresen-
ESERCIZIO 6.
IL COEFFICIENTE ANGOLARE DI UNA RETTA
Determinare, se possibile, il coefficiente angolare delle seguenti rette:
a) 3x-2y-1=0 b) y-4=0 c) x-2=0 d) 3x = y−+12 e)
⎩⎨
⎧
−
=
= 2t 1 y
t x
Il coefficiente angolare di una retta r è per def. tg(ir) che, per la periodicità π della funzione tangente, viene spesso semplicemente identificato con l’angolo orientato in senso antiorario che porta il semiasse positivo dell’asse x a sovrapporsi con la retta r . Esiste quindi per tutte le rette ad eccezione di quelle parallele all’asse y.
Se rappresentiamo ad es. la retta nella forma y=mx+q, determiniamo il coefficiente angolare m .
a) 3x-2y-1=0 ⇒ y= 3/2 x – 1/2 ⇒ m=3/2 ( m= b
− a)
b) y-4=0 ⇒ y=4 ⇒ m=0
c) x-2=0 : m non esiste , la retta è parallela all’asse y d) 3x = y−+12 ⇒un vettore dir. di r è (l1 ,l2)=( 3,-1) ed è m=
1 2
l l
=-1/3
e) ⎩⎨⎧
−
=
= 2t 1 y
t
x . Un vettore direzionale di r è (l1 ,l2)= (1,-2) ed è
m= 1 2
l l =-2
ESERCIZIO7.
Fasci di rette
Nel fascio di rette φ: λ(x+2)+μ (3y-5)=0 determinare,se esistono:
a) la retta di cui (2,1) è un vettore direzionale b) la retta parallela all’asse x
c) la retta parallela all’asse y
d) il punto comune a tutte le rette del fascio e) la retta perpendicolare alla retta s: x-2y+1=0.
a) N=(a,b) è un vettore normale ad r, (-b,a) è un vettore direzionale di r
φ:λx +μ3y+(2λ-5μ)=0 , da cui a=λ,b= 3μe quindi un vettore direzio- nale della generica retta del fascio è u=(-3μ,λ).
u=(-3μ,λ)=(2,1)⇒λ=1,μ=-2/3⇒ r:x+2- 3
2 (3y-5)=0...
b)φ:λ(x+2)+μ(3y-5)=0, rettaparallela all’asse x è x+2=0 (λ=1,μ=0) c) retta parallela all’asse y : 3Y-5=0 (λ=0,μ=1)
d) pto comune alle rette del fascio è l’intersezione tra le rette x+2=0 e 3y-5 =0 , quindi P ( -2, 5/3 )
e) la retta di φperpendicolare alla retta s: x-2y+1=0 ms = b
− a = 2 1 ; r⊥s ⇔ mr ms +1 =0 ⇒ mr = -2 ⇒ μ
λ
−3 =-2 ⇒ λ=6, μ=1⇒ la retta è 6(X+2)+(3Y-5)=0
r: ax+by+c=0