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Chimica degli Alogeni

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Academic year: 2021

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(1)

Chimica degli Alogeni

(2)

Alogeni

Be

Mg Ca

Sr Rb

K Na Li

H

I A

II A B

Al Ga In

III A

Sn C

Si Ge

IV A

Sb As P

N

V A

Te Se S O

I Cl

Br

VI A F

VII A

VIII A

Ne

Kr Ar

Xe

ELEMENTO A.E. -- I.P. (kJ·mol-1)

FLUORO (F) 333 --- 1681

CLORO (Cl) 348 --- 1252

BROMO (Br) 325 --- 1140

IODIO ( I ) 296 --- 1009

ASTATO (As) 270 --- 926

(3)

Proprietà F

2

Cl

2

Br

2

I

2

p.f. / °C - 218.60 - 101.00 - 7.25 113.60 p.e. / °C - 188.10 - 34.00 59.50 185.20

d. / g·ml

-1

1.51 1.66 3.18 3.96

∆ H

fus

/

kJ·mol-1

0.51 6.41 10.57 15.51

∆ H

vap

/

kJ·mol-1

6.54 20.41 29.56 41.95

T°C/ 1% dec.

765.00 975.00 775.00 575.00

Eleg (X-X)/ kJ·mol-1

158.00 243.00 193.00 151.00

dleg (X-X)/ Å

1.43 1.99 2.28 2.66

Proprietà Generali degli Alogeni

Br I

(4)

Informazioni Generali

Alogeno Peso atomico

(uma)

Raggio atomico

(nm)

Raggio Ionico

(nm)

Abbondanza sulla Terra

(%)

Valore EN

Scoperto

Fluoro 19 0.072 0.133 0.062 4 1886

Cloro 35 0.099 0.181 0.013 3 1809

Bromo 80 0.114 0.195 0.0003 2.8 1826

Iodio 127 0.133 0.216 0.00005 2.6 1811

Astato 210 - - Tracce - 1940

(5)

Alogeni

Diffusione:

Alta reattività → mai allo stato elementare

Conc. Crosta terrestre Forme naturali sotto cui compaiono F 544 ppm (13.) Fluorite CaF2, Criolite Na3AlF6,

Fluoroapatite Ca5(PO4)3F

Cl 126 ppm (20.) NaCl, 1.9% degli oceani come Cl- Br 2.5 ppm (46.) Oceani: 65 mg/L, Mar Nero: 4 g/L I 0.46 ppm (60.) Ca(IO3)2, oceani: meno di 0.05 mg/L,

in alcuni giacimenti: 100 mg/L

(6)

A) Cloro e Fluoro si ottengono per via elettrochimica da CaF2 e NaCl, rispettivamente.

Attenzione! F2 esplode con H2 Il fluoro viene trasportato in bombole raffreddato in N2(l).

Il cloro è meno aggressivo.

B) Il Bromo viene ottenuto per ossidazione del bromuro con Cloro (acque di mare o laghi)

Cl2 + 2 Br‾ f Br2 + 2 Cl C) Lo Iodio viene ottenuto da

saline naturali o salamoie per spostamento con cloro e distillazione.

Cella elettrolitica per la produzione del fluoro da HF/KF(1:2, T = 90°C)

HF H2

Anodo di carbone

catodo di acciaio

setto gas elettrolita refrigerante

F2

(-) 2 HF + 2 e‾ a H2 + 2 F‾ (+) 2 F‾ a F + 2 e-

Preparazione degli Alogeni (X

2

)

(7)

X2 Stato fis.

R.T.

d3 X-X ---- Reticolo crist. --- entro strati tra strati

R

F2 gas incolore 1.49 3.24 2.84 1.91

Cl2 gas giallo 1.98 3.32 ; 3.82 3.74 1.68

Br2 liquido rosso 2.27 3.31 ; 3.79 3.99 1.46 I2 solido violetto 2.72 3.50 ; 3.97 4.27 1.29

Å

Disposizione a strati in X2 d1

d2 d3

Struttura e Proprietà degli Alogeni

(8)

Potere Ossidante degli Alogeni

Elemento

F 79.1 -348 -506 -774.9

Cl 121 -364 -364 -607

Br 112 -342 -335 -565

I 107 -314 -293 -500

∆H

∆H

atom

∆H

EA

∆H

id

Potere ossidante

½ X2(stato std.)  X(aq)

X(g)

-

∆Hatom ∆H

∆HEA

∆Hhyd

∆H

= ∆H

atom

+ ∆H

EA

+ ∆H

id

Tutti sono forti agenti ossidanti.

(F2 > Cl2 > Br2 > I2)

(9)

Fluoro

Elemento estremamente reattivo: Xe + F2 → XeF2 (400°C × hν) Bassa energia di dissociazione (vedi MO ossigeno con 2 e- in più) In generale i legami Elemento-Fluoro sono forti.

Potente agente di ossidazione → tende a dare F‾, HF + H2: esplode al buio a RT

+ S8, P4: reazioni violente a -196°C

Formazione di HF: + 8H2S → S8; + 2NH3 → N2; + 2H2O → O2

E’ in grado di trasformare gli elementi in stati di ossidazione inusuali:

Ag2F, KAg(III)F4, BiF5, PtF6, IF7

N. Ox. -1. Proprietà assai diverse dagli altri elementi del gruppo:

a) Atomo piccolo

b) Elettroni fortemente attratti → scarsa polarizzabilità c) Non espande la valenza, non possedendo orbitali d.

(10)

Cloro

25°C: solubile in H2O (6.5 g·L-1) = acqua di cloro: stabile al buio a 0°C:

cristalli verdognoli Cl2·7.25H2O (Clatrato, p.f. 9.6°C) Forte agente ossidante:

Attacca i metalli (e le leghe) a freddo dando i corrispondenti Cloruri, Ossida l’NH3 (→ N2 + HCl)

in soluzione: Cl2 + H2S → 1/8 S8 + 2HCl; Cl2 + HI → I2 + 2HCl 2Fe + 3Cl2 → 2FeCl3 (disperso, se no non reagisce!) →

in reattori di acciaio (7 bar a 25°C) autoclavi.

Reazioni di clorurazione a catena radicalica iniziate termicamente o con luce:

Cl + H2 → HCl + H; H + Cl2 → HCl + Cl

HC≡CH + Cl2 → 2C + 2HCl; CH4 + Cl2 → CH3Cl + HCl H2C=CH2 + Cl2 → ClH2C-CH2Cl

SO2 + Cl2 → SO2Cl2; CO + Cl2 → COCl2 (Fosgene)

(11)

Bromo

25°C: solubilità in H2O: ≈ 34 g·L-1 = Acqua di Bromo: Conservata al buio a < 6°C: Clatrato Br2·8.6H2O

Liquido a RT (p.e. 60°C; conservato su Hg); colore rosso-bruno miscibile con CS2, CCl4

Forte agente ossidante: attacca i metalli dando Bromuri: Br2 non attacca il Pt e il Ta e, se secco, neppure Ag, Pb; e lentamente il Fe (vedi Cl2!) Br2(l) molto irritante, odore percettibile a 0.0001 Vol.-%, molto

persistente.

Reattività degli alogeni

: F2 > Cl2 > Br2 > I2

Massimi Stati di ossidazione decrescenti: ReF7, ReCl6, ReBr5, ReI4

(12)

Iodio

Solido a RT, ma facilmente sublimabile, aspetto metallico p.f. 114°C: liquido bruno: 3I2 a I3+ + I3

p.e. 185°C: vapori violetti

Solubilità in H2O(25°C): 0.33 g/L = acqua di iodio (giallo-bruna) molto solubile in soluzioni di KI o in acido iodidrico:

KI + I2 → KI·I2 → KI3; HI + I2 → HI·I2 → HI3 (bruno)

in Alcool (“tintura di Iodio”), Etere, Acetone: bruno in Benzene, Toluene, e altri aromatici: rosso in acido solforico, Cloroformio, CCl4: violetto

rX-X rX···X F2 1.49Å 3.24Å Cl2 1.98Å 3.32Å Br2 2.27Å 3.31Å I2 2.72Å 3.50Å

Nel solido:

(13)

Alogeni

Usi

F2: 75% come UF6 (arricchimento di 235U per reattori nucleari) SF6 (dielettrico)

Composti del fluoro ClF3, BrF3, IF5

WF6, ReF6 (purificazione dei metalli in fase gas) Fluoroorganici e polimeri fluorurati (Teflon)

Cl2: 70% per preparazione di composti organici clorurati 20% per la sbianca (Carta, Tessuti)

10% per HCl, AlCl3, SiCl4, PCl3, PCl5, POCl3, SOCl2, TiCl4,...

Br2: AgBr (Fotografia), Pesticidi, Antifiamma, Sedativi I2: KI, Farmaceutici, Pigmenti, Fotografia

(14)

A + D a A ← D f (A- ← D+)*

Gli alogeni (in particolare lo iodio e gli interalogeni) formano con facilità tali complessi con molecole datori-σ forti [basi azotate, nitrili, composti ossigenati, quali eteri, alcoli, carbonili] e con molecole datori-π [aromatici e olefine]. Gli orbitali coinvolti sono il σ∗

(vuoto - accettore) e i due π∗ (occupati - donatori).

E σ∗

π∗

π σ

Ke

Complessi a Trasferimento di Carica

Molecole polarizzabili (dotate di molti elettroni relativamente distanti dal nucleo) sono sensibili a campi elettrici esterni, subiscono processi redox con ossidanti o riducenti energici, e, ove ciò non sia possibile per ragioni termodinamiche, si associano con specie redox blande in complessi più o meno labili. Questi hanno spettri di assorbimento nel visibile caratterizzati da bande intense e ampie con λ inferiore a quella dei componenti.

L’assorbimento è dovuto a transizioni tra orbitali con diversa separazione di carica (migrazione di elettrone dalla molecola datore (D) all’accettore (A)). Tali addotti sono detti “complessi a trasferimento di carica”.

(15)

Solvente datore K(20°C) -∆H(kJ·mol-1) λmax/nm εmax ∆ν(cm-1)

Benzene 0.15 5.9 292 16000 5100

Etanolo 0.26 18.8 230 12700 6800

Etere dietilico 0.97 18.0 249 5700 6900 Solfuro dietilico 210.00 32.7 302 29800 5400 Metilammina 530.00 29.7 245 21200 6400 Trimetilammina 12100.00 50.6 266 31300 8100

Piridina 269.00 32.6 235 50000 5200

N:→ I - I

Me Me

Me S:→ I - I ←:S

Me

Me Me

Me

Br-Br (C6H6 → Br2)

Complessi a Trasferimento di Carica di I

2

(16)

Acidi Alogenidrici

SiO2(s) + HF(aq) → 2 H2O(l) + SiF4(g) CaF2(s) + H2SO4(aq) → CaSO4(s) + 2 HF(g)

H2(g) + X2(g) → 2 HX(g)

Energie Libere di Formazione di Acidi Alogenidrici a 298 K

∆G°f, kJ·mol-1 HF(g) -273.2

HCl(g) - 95.30 HBr(g) - 53.45 HI(g) + 1.70

Attacco del vetro con HF

(17)

Acidi Alogenidrici

HF

:

Il solo acido alogenidrico la cui soluzione acquosa non è un acido forte (correlato al legame H-F eccezionalmente forte)

Preparazione dalla „Fluorite“ :

CaF2 + H2SO4 conc. {220°C} → CaSO4 + 2HF 99.5% in recipienti di acciaio sotto vuoto

Liquido incolore, aggressivo, dall’odore penetrante, irritante:

p.e. = 20°C → forti legami a H (cf. HCl: -84°C) evidenziati dall’alta viscosità; miscibile in tutte le proporzioni con H2O

in HF(g): 6HF a (HF)6

in HF(s): polimero a catene zig zag su piani (come tutti gli HX) Usi come solvente non acquoso:

3HF a H2F+ + HF2- (K = 8·10-12; cf. H2O: 1·10-14) Carboidrati, Amminoacidi, e Proteine sono ben solubili anche quando non solubili in H2O.

(18)

HF

Reazioni:

Cloruri, Ossidi, Idrossidi, Carbonati + HF → Fluoruri

Reazioni AB: 2HF + AsF5 → H2F+AsF6 (+ Acido di Lewis) HF + BrF3 → BrF2+HF2 (+ Base di Lewis) BrF2+HF2 + H2F+AsF6 → BrF2+AsF6 + 3HF Elettro-fluorurazioni (Ossidazioni anodiche):

NH4F → NF3, HNF2, FNH2 H2O → OF2

SCl2, SF4 → SF6

Chimica organica : NMe3 → (CF3)3N; MeCN → CF3CN, C2F5NF2 Usi:

Preparazione di criolite sintetica Na3AlF6

smerigliature (tubi TV, tubi al neon): SiO2 + 4HF → SiF4 + 2H2O Trattamenti di circuiti microelettronici: Preparazione di CFC (=

Cloro-Fluoro-Carburi)

(19)

HCl

Preparazione: vecchia: 2NaCl + H2SO4 → Na2SO4 + 2HCl Eliminazione da composti organici:

ClCH2CH2Cl {500°C} → CH2=CHCl (cloruro di vinile) + HCl Industrialmente: H2 + Cl2 → 2HCl

Gas incolore, dall’odore pungente, tossico (p.e. -85°C)

Molto solubile in H2O (43% a 25°C), bene anche in Etanolo e Etere Idrati: H3O+Cl-, H5O2+Cl-, H7O3+Cl-, H9O4+Cl-, H13O6+Cl-

(b.e.: -15°C -18°C -25°C -70°C) Acido molto forte: pKa ≈ -7 (cf. HF: pKa = 3.2)

HCl + H2O → H3O+ + Cl-

HCl + NH3 → NH4+ + Cl- (Nebbia bianca)

Usi: Acido di impieghi generali (acido muriatico = conc. = 38% HCl) Depassivazione ed attacco di metalli

Preparazione di cloruri metallici

(20)

HBr

Preparazione:

Bromuro + acido non ossidante

[ KBr + H2SO4 → Br2 + SO2 + H2O ] 3KBr + H3PO4 → K3PO4 + 3HBr PBr3 + 3H2O → H3PO3 + 3HBr

Industrialmente: H2 + Br2 → 2HBr {carbone attivo a ≈ 200°C}

Gas incolore (p.e. -67°C); più solubile in H2O di HCl (193 g/100 mL a 25°C)

HBr(aq): acido molto forte (pKa ≈ -9 ; HI: pKa ≈ -9.5) Discreto agente riducente verso ossidanti forti:

2HBr + Cl2 → 2HCl + Br2

Usi: AgBr (Fotografia), composti bromurati organici.

(21)

HI

Preparazione:

PI3 + 3H2O → H3PO3 + 3HI 8I2 + 8H2S → 16HI + S8

industriale: H2 + I2 → 2HI {rete di Platino a ≈ 500°C}

Gas incolore, dall’odore intenso (p.e. -35°C)

Solubile in H2O più di HCl (245 g in 100 mL a 25°C) HI(aq): acido molto forte (pKa ≈ -9.5):

M + 2HI → MI2 + H2

Agente riducente più forte di HBr:

2HI + Br2 → 2HBr + I2

4HI + O2 → 2H2O + 2I2 (processo catalizzato dalla luce) Usi: AgI (per pellicole molto sensibili)

(22)

Acidità Relativa di HX

HX

HF 48 566 1311 -333 -1091 -515 -14 -29 15

HCl 18 431 1311 -348 -1091 -381 -60 -13 -47

HBr 21 366 1311 -324 -1091 -347 -64 -4 -60

HI 23 299 1311 -295 -1091 -305 -58 4 -62

∆H

1

∆H

2

∆H

3

∆H

4

∆H

5

∆H

6

∆H T∆S ∆G

Spiegazione del comportamento di acido debole dell’HF:

1. HF ha la più alta energia di dissociazione di legame e eccezional- mente bassa affinità elettronica. Ha il ∆H meno esotermico.

2. Dovuto alla formazione di forte legame a idrogeno e il più elevato grado di idratazione, HF ha la diminuzione inferiore di T∆S.

(23)

I fluoruri sono tutti incolori tranne F2, mentre i cloruri in fondo ed in basso della tab. periodica sono colorati (CT). L’effetto si accentua con gli ioduri.

LiCl BeCl2 BCl3 CCl4 NCl3 (giallo)

NaCl MgCl2 AlCl3 SiCl4 PCl5 SCl4 (Cl2)

giallo giallo-v.

KCl CaCl2 ScCl3 ... ... ZnCl2 GaCl3 GeCl4 AsCl5 SeCl4 (BrCl)

giallo rosso

RbCl SrCl2 YCl3 ... ... CdCl2 InCl3 SnCl4 SbCl5 TeCl4 (ICl3)

giallo arancio

CsCl BaCl2 LuCl3 ... ... HgCl2 TlCl3 PbCl4 BiCl3

giallo

LiI BeI2 Bl3 Cl4 Nl3

viola

Nal Mgl2 All3 Sil4 Pl5

Kl Cal2 Scl3 ... ... Znl2 Gal3 Gel4 Asl3

giallo arancio rosso

Rbl Srl2 Yl3 ... ... Cdl2 Inl3 Snl4 Sbl3 Tel4 (I2)

giallo-r. giallo giallo-r. verde porpora

Csl Bal Lul ... ... Hgl Tll Pbl Bil

Colori di Alogenuri Binari

(24)

Anione Cat. d1 / Å d2 / Å α

F-Cl-F NO+ 1.35 180°

F-Br-F Cs+ 1.89 180°

Br-Br-Br Me3NH 2.54 171°

Br-Br-Br Cs+ 2.44 2.70 177°

Cl-I-Cl N(Et)4 2.54 2.67 180°

Br-I-Br Cs+ 2.62 2.78 178°

I-I-I AsPh4+ 2.90 176°

I-I-I Cs+ 2.83 3.03 176°

N.B. : Lo ione I5 adsorbito

su amido è responsabile del colore blu usato nelle titolazioni iodometriche

Lo iodio forma facilmente catene e numerosi anioni poliioduro (I2n+1-) si formano per cristallizzazione di soluzioni di I e I2. Lo iodio ha solubilità in acqua di 0.34 g·kg-1, ma la soluzione di KI contiene 67.8 % p/p di iodio e 25.6 % di KI.

I5AsF6

Anioni Polialogenuro

In presenza di ioni alogenuro, gli alogeni si associano dando origine a poli- alogenuri XY2n (n = 1, 2, 3, 4, ..) e polialogenuri ternari XmYnZp (m+n+p = intero), la cui stabilità in stato solido aumenta con controioni voluminosi (NR4+, Cs+, ecc.) e con l’aumento del numero atomico (I3> Br3> Cl3).

(25)

I

I 102° I

2.66 2.67 +

AsF6-

ione d / Å λmax/nm

Cl2+ 1.89 390

Br2+ 2.13 510

I2+ 2.56 640

BrF3 + Au → [BrF2][AuF4]; BrF5 + 2SbF5 → [BrF4+][Sb2F11-] 2ClF5 + PtF6 → [ClF4+][PtF6-] + [ClF6+][PtF6-]

Se l’ossidazione coinvolge un derivato interalogeno XYn si ottengono cationi polialonio XY2n+ di analoga struttura angolata con interazioni spaziali con altri alogeni appartenenti all’anione poco nucleofilo.

Cl F F

F F

1.58

2.33 2.43

[ClF2]+ [SbF6]- l [ICl2]+ [SbCl6]-

Cl Cl

2.31

2.90 2.43

Cationi Alogeno

(Xn+)

e Polialonio

(XY2n+)

In ambiente ossidante o acido forte gli alogeni (escluso il fluoro) danno gli alogeno cationi (X2+), specie molto colorate (I2+ blu, Br2+ rosso).

Se nell’ambiente acido e ossidante sono presenti alogenuri in eccesso si ottengono i polialogenocationi Xn+ a struttura angolata (forti ossidanti).

(26)

Hanno strutture tra i limiti di composti molecolari (OF2) e di solidi ionici (CaF2) HF

LiF BeF2 NaF MgF2

KF CaF2

RbF SrF2

CsF BaF2

FrF RaF2

ScF3 TiF4

YF3 LaF3

ThF4 HfF4

ZrF4

AcF3

VF5 CrF4 MnF4 FeF3 CoF3 NiF3 CuF2 ZnF2 GaF3GeF4

NbF5 MoF6TcF4 RuF6 RhF6 PdF4 AgF2 CdF2 InF3SnF4

TaF5 WF6 ReF4 OsF6 IrF6 PtF6 AuF3 HgF2 TlF3 PbF4BiF5

SbF5TeF6 IF7 AsF5SeF6BrF5 AlF3SiF4 PF5 SF6 ClF5

BF3 CF4 NF3 OF2 F2

PaF5 UF6 NpF6 - 83

-127 -184 -206 -223 -219 848 535

1012 1263 1272 -86 -75 -64 -113

857 1423 1227 283 110 277 dec. 1102 dec. dec. 755 927 800 -37 -63 -40 -61

775 1400 1152 908 78 17 33 54 dec. dec. 690 1100 1150 705 7 -35 5

682 1290 1182 97 2 32 44 57 727 645 550 500 dec.

900 500 64 53 50

PuF6

Fluoruri Binari degli Elementi

(punti di fusione)

(27)

Preparazione dei Fluoruri Binari

• Un numero limitato di fluoruri si ottengono per evaporazione di soluzioni acquose (LiF, NaF, NH4F, MgF2 , CaF2 , SrF2 , BaF2 , SnF2 , PbF2 , SbF3 ).

• Da HF acquoso possono essere ottenuti anche SiF4 e GeF4 . Da soluzioni acquose sono inoltre recuperabili molti sali idrati del I° e III° gruppo A e I°, II° e ottavo gruppo B) che si possono disidratare. I fluoruri di Be, Ti e Th non si possono disidratare.

• Vari fluoruri sono preparabili da HF e l’elemento, specie se metallico (o un suo cloruro).

• I fluoruri superiori richiedono un ossidante (F2 o fluoruri di alogeno); si possono tuttavia impiegare anche gli stessi fluoruri metallici superiori (AgF2 , MnF3 , ecc.); la scelta dell’ossidante è legata al potere redox del composto da ottenere.

• In alcuni casi si effettuano reazioni di fluorurazione riduttiva tra stati di ossidazione diversi dello stesso elemento o tra elementi diversi

Cr + 2CrF3 3 CrF2 2 PdF3 + SeF42 PdF2 + SeF6

• Estremamente versatile sono poi i metodi di elettro-fluorurazione in HF anidro o acquoso (FClO3 è così preparabile da NaClO4 in HF).

(28)

Alcuni Importanti Composti Inorganici del Fluoro

Composto Usi

Na3AlF6 Produzione dell’alluminio BF3 Catalizzatore

CaF2 Componenti ottici, produzione di HF, fluidif. metallurgico ClF3 Agente fluorurante, trattamento combustibile nucleare HF Produzione di F2, AlF3, Na3AlF6, e fluorocarburi

LiF Produzione ceramiche e in saldature

NaF Fluorurazione dell’acqua, profilassi dentale, insetticida SF6 Gas isolante per dispositivi elettrici a alta tensione

SnF2 Produzione di paste dentifricie

UF6 Produzione di combustibile uranio per reattori nucleari

(29)

X XX HX BX3 AlX3 CX4 SX2 IX

F 158 574 645 582 456 327 277

Cl 243 428 444 427 327 271 208

Br 193 363 368 360 272 218 175

I 151 284 272 285 239 170 151

Ad eccezione dell’elemento fluoro, le energie di legame variano nella sequenza: fluoro > cloro > bromo > iododerivati

X2 F2 Cl2 Br2 I2 As2

E°/V 2.87 1.39 1.09 0.62 0.3

Energie di Legame e E° di Alogenuri

(30)

1 3 5 7 0

-200 -400 -600 -800

IF

IF3

IF5 IF7 ClF5 ClF3

∆G°f ClF

N.Ox.

Preparazioni (tipiche):

Cl2 + 2F2 {250°C} → ClF + ClF3

Br2 + F2 {gas} → 2BrF {RT} → Br2 + BrF3 I + F {-45°C/CCl F} → 2IF {RT} → I + IF

Composti Interalogeno

Gli alogeni possono combinarsi esotermicamente tra loro per dare composti misti a stechiometrie XY2n+1,(o tricomponenti: ICl2F e IF2Cl):

XY(p.e./°C; Eleg/kJ·mol-1) XY3 XY5 XY7

ClF(-100°; 252) ClF3 (12 ; 174) ClF5 (-13.1 ; 154) IF7 (4.8 ; 232) BrF(20°; 249) BrF3 (126 ; 202) BrF5 (41.3 ; 187)

IF (inst.; 277) IF3 (- ; 274) IF5 (105 ; 269) BrCl (5°; 215) I2F6 (- ; - )

ICl (100°; 208) IBr (116°; 175)

(31)

Composti Interalogeno

ClF: Gas incolore (p.e. = -101°C); forte agente alogenante:

W + 6ClF → WF6 + 3Cl2 Se + 4ClF → SeF4 + 2Cl2 SO2 + ClF → ClSO2F SF4 + ClF → SF5Cl

H2O + ClF → HF + HOCl HNO3 + ClF → HF + ClONO2 BF3 + 2ClF → [Cl2F]+[BF4] AsF5 + 2ClF → [Cl2F]+[AsF6]

ClF3: Gas (p.e. 12°C), Forma a T (2·1.71, 1.57Å; 88°) Usato su scala di tonnellate nella purificazione dell’uranio:

U(s) + 3ClF3(l) → 3ClF(g) + UF6(l) [+ tracce di PuF4]

BrF3: liquido giallo (9°C-126°C), Forma a T (2·1.81, 1.72Å; 86°). Agente fluorurante, dissoluzione di metalli LM: 2BrF3 a BrF2+ + BrF4-

Ag + Au {in BrF3} → [AgBrF4 + BrF2AuF4] → Ag[AuF4] I2Cl6: dimero, aghi gialli lucenti (m.p. 101°C)

forte agente clorurante; alla fusione: I2Cl6 a ICl2+ICl4- XF5: F–X–F: α(ClF5)=90° > α(BrF5) > α(IF5)=81°

ClF3 + F2 {hν, RT, 1bar} → ClF5 I2(s) + 5F2 {RT} → IF5 IF5: blando fluorurante (non attacca il vetro): 1000t/anno

IF : bipiramide pentagonale (D ): di buona stabilità I (g) + 7F {300°C} → IF

(32)

X F

F

F

F F

X F

F F

d1 d2

d1

d2 X ClF5 BrF5 IF5 d1 1.72 1.77 1.87 d2 1.62 1.69 1.84

α 90° 85° 82°

α α

X ClF3 BrF3 IF3 d1 1.60 1.72 --- d2 1.70 1.81 ---

α 88° 86° ---

I F F

F F

F F

F

Ossidante molto energico per molti elementi Si idrolizza lentamente in H2O a HIO4 e HF.

Su silice si forma IOF5 ; con acidi di Lewis forma cationi [IF6]+ .

BrF3

I2Cl6

Strutture dei Composti Interalogeni

(33)

Ossidi di Alogeni

Fluoruri di ossigeno

OF

2: 2F2 + 2NaOH (2%) → OF2 + 2NaF + H2O Gas incolore, molto tossico (p.e. -145°C) Comportamento: stabile fino a 200°C

Forte agente di ossidazione e di fluorurazione:

S8 + 8OF2 → 4SO2 + 4SF4

3Xe + 4OF2 → 2XeO2F2 + XeF4

O

2

F

2: analogo a H2O2 (angolo di torsione 87.5°; H2O2: 111.5°) O—O 1.217Å (cf.: O2: 1.207, H2O2: 1.453Å)

O—F 1.575Å (cf.: OF2: 1.405Å)

Preparazione per mescolamento sotto vuoto (10-2 bar) di una miscela di O2/F2

Molto instabile: a -160°C decompone (4% al giorno).

(34)

Cl2O (giallo-marrone) p.f. /°C : -121; p.e. : 2

µ/D = 0.78 ; ∆G°f = 98 kJ·mol-1 (esplosivo per riscaldamento)

N. Ox. : + 1

ClO2 (giallo-paramagnetico) p.f. /°C : -59 ; p.e. : 11

µ /D = 1.78 ; ∆G°f = 121 kJ·mol-1 (esplosivo a -40°C se innescato)

N. Ox. : + 4 N. Ox. : + 3 (II e IV)

Cl

Cl

O Cl O

Cl2O, solido marrone

(esplosivo a 0°C)

N. Ox. : + I, VII

O Cl

O O

O Cl

N. Ox. : + I, VII

liquido giallo (dec. R.T.)

N. Ox. : + VII

O O

Cl O liquido rosso Cl O (p.f. -91.5°C; p.e. 81°C)

Cl Cl

119° 115°

1.71 Å 1.41 Å

Ossidi di Cloro

(35)

Le miscele Cl2O e NH3 eslodono violentemente a seguito della formazione di cloroammine instabili. E’ molto reattivo verso composti contenenti atomi di N, P, S in basso stato di valenza e verso idruri ed organometallici.

Cl

2

O : Preparazioni ed Usi

Poiché i ∆G°f di tutti gli ossidi del cloro sono positivi, non si può ricorrere alla combinazione degli elementi per la loro sintesi, ma bisogna impiegare vie diverse. Per il Cl2O si utilizza :

a) 2Cl2 + 2HgO f HgCl2·HgO + Cl2O b) ClO3 + Cl+ H+ f Cl2O + Cl2 + H2O c) 2Cl2 + 2Na2CO3 + H2O f 2NaHCO3 + 2NaCl + Cl2O (elim. con SO2)

Il Cl2O ha legami molto deboli ed omolizza ad atomi di Cl molto reattivi (agente clorurante di largo impiego industriale), inoltre il legame O-Cl subisce attacchi nucleofili ed elettrofili al cloro :

1) idrolisi Cl2O + H2O f 2HClO 2) Cl2O + Ca(OH)2 f Ca(ClO)2 + H2O 3) Cl2O + F2 f OClF3 + ClF3 3) Cl2O + AgF2 f ClO2F + Cl2 + Ag 4) Cl2O + OCF2 + CsF f OClCF3 + CsOCl 5) Cl2O + N2O5 f 2 ClONO2

6) Cl2O + AsF5 f [ClO2 ]+ + [AsF6]- 7) Cl2O + TiCl4 f TiOCl2 + ClF3

(36)

ClO

2

ClO2 : preparazione: riduzione dei clorati; molto instabile (esplode a –40°C) viene prodotto dove occorre evitandone il trasporto:

a) 2 KClO3 + HOOC-COOH f K2CO3 + 2 ClO2 + CO2 H2O

b) 2NaClO3 + SO2 + H2SO4 (4 M) f 2ClO2 + 2NaHSO4 (con 0.05-0.25 M KCl)

La specie è paramagnetica (19 e‾ isoelettronica a O3) ma non tende a dimerizzare (analogia con NO e NO2) per la presenza di legami a tre elettroni.

Solubile in H2O (8 g·L-1, giallo-verde) stabile in assenza di luce.

Decompone lentamente a HCl e HClO3 con luce e in basi 2ClO2 + 2OH‾ → ClO2‾ + ClO3‾ + H2O

Con ozono forma Cl2O6 , con NO2 forma ClONO2 e con F2 dà FClO2 .

Con metalli in polvere forma cloriti M(ClO2)n. E’ clorurante e ossidante forte.

La specie ha un ruolo significativo, assieme ai radicali ClO. nella chimica degli strati alti dell’atmosfera e nella decomposizione dell’ozono.

O O Cl

O Cl

O O

Cl O

(37)

Cl

2

O

3: esplode se portato a 0°C

Cl

2

O

4: Composto intervalente (tipo I2O4)

Cl

2

O

6: non molto stabile: Cl2O6 → ClO2 + O2

ClO3 (g) (paramagnetico) → Cl2O6 (s) (diamagnetico) struttura Cl2O6: non O3Cl–ClO3, ma [ClO2+][ClO4-]

Preparazione: 2ClO2 + 2O3 → Cl2O6 + 2O2 Idrolisi: Cl2O6 + H2O → HClO3 + HClO4

Cl

2

O

7: Anidride perclorica; liquido oleoso incolore (p.e. 81°C) distilla (a -35°C, 1 mbar), ma con molta attenzione (!) perché

decompone termicamente (esplosione): Cl2O7 → ClO3 + ClO4 Preparazione come anidride di HClO4 :

2HClO4 + P4O10 → Cl2O7 + 2HPO3 (+ polimeri dell’acido metafosforico)

Ossidi di Cloro Superiori

(38)

1.77 Å 1.92 Å

1.95 Å 1.83 Å 1.78 Å

1.79 Å 139.2°

Si prepara per disidratazione dell’acido iodico (HIO3) a 200°C in corrente d’aria, oppure da I2 e O2 in tubo a scarica o con O3. Solido

incolore igroscopico (+ H2O → HI3O8 = I2O5·HIO3) stabile fino a 300°C.

Composto molecolare (m.p. 300°C dec.). Le distanze I-O al centro sono più lunghe di quelle esterne. Nel solido le

interazioni tra le molecole rendono lo iodio quasi pentacoordinato.

Reattività chimica :

Molto solubile in acqua (I2O5 commerciale è I2O5.HIO3) a dare HIO3 .

Reagisce a T.A. con CO quantitativamente I2O5 + 5 CO f I2 + 5 CO2

e questa reazione si usa nell’analisi del CO E’ un buon ossidante verso H2S, PR3, e HCl.

Con SO3 forma sali di iodile [IO2]+ ; con H SO forma sali di iodosile [IO]+ .

Ossidi dello Iodio

Gli ossidi dello iodio a differenza di quelli del cloro e del bromo sono molto più stabili. Di questi il più importante è il pentossido I2O5 .

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