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Tema n. 2 Esame di stato per l’abilitazione alla professione di Ingegnere – I sessione 2009 Vecchio ordinamento – prova unica (23 giugno 2009)

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Tema n. 2 Esame di stato per l’abilitazione alla professione di Ingegnere – I sessione 2009

Vecchio ordinamento – prova unica (23 giugno 2009)

Per la realizzazione di un impianto cogenerativo, si intende utilizzare un motore a combustione interna 4T ad accensione comandata alimentato a metano (potere calorifico inferiore a pressione costante in condizioni normali pari a 34,54 MJ/Nm3) di tipo “lean-burn”. Il motore è sovralimentato mediante un turbocompressore azionato da una turbina alimentata dai gas di scarico, ed è dotato di un “intercooler” a doppio stadio posto tra il turbocompressore ed il motore.

Più in dettaglio, il motore termico dovrà essere collegato ad un generatore elettrico (f= 50 Hz;

2 coppie polari) con potenza nominale di 922 kW e sarà dotato dei seguenti moduli di ricupero dell’energia termica:

- scambiatore di calore per il primo stadio dell’ ”intercooler” del sovralimentatore;

- scambiatore di calore per l’olio lubrificante;

- scambiatore di calore per il fluido refrigerante del propulsore;

- scambiatore di calore a tubi per i gas di scarico.

Il fluido utilizzato per il ricupero dell’energia termica in tali moduli è acqua, che entra nel primo modulo di ricupero alla temperatura di 70°C ed esce dall’ultimo scambiatore alla temperatura di 90°C.

Il gruppo cogenerativo risultante, insieme ad altri gruppi analoghi ed a caldaie di integrazione, verrà utilizzato per la produzione congiunta di energia elettrica e termica, destinate ad un’area urbana.

Il candidato, assumendo dove necessario dati desunti dall’esperienza:

1) effettui il dimensionamento di massima del motore, individuando le principali caratteristiche geometriche (corsa, alesaggio, numero dei cilindri);

2) dopo aver tracciato uno schema del gruppo cogenerativo ed aver determinato la temperatura dei gas allo scarico del propulsore sovralimentato, calcoli la potenza termica ricuperabile. A tale scopo, si ipotizzi che le potenze termiche cedute dal motore possano essere stimate come segue:

a. Intercooler (primo stadio + secondo stadio): 15% della potenza utile (Pu) del motore;

b. Scambiatore di calore olio: 11% di Pu;

c. Scambiatore di calore acqua motore: 30% di Pu; d. Trasmissione di calore all’ambiente: 4% di Pu; e. Incombusti (ivi inclusa la dissociazione): 5% di Pu.

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Con particolare riferimento all’intercooler, si ricordi che solo il primo stadio è dotato di modulo per il ricupero dell’energia termica e si ipotizzi che in tale modulo vengano ricuperati i due terzi della potenza termica complessivamente ceduta nei due stadi di inter-refrigerazione.

3) discuta i parametri ritenuti più idonei per la valutazione del rendimento di tale gruppo cogenerativo e ne calcoli i relativi valori;

4) imposti il dimensionamento di massima dei moduli di ricupero dell’energia termica;

5) discuta i benefici di tipo energetico, ambientale ed economico che possono derivare dall’adozione del motore termico scelto rispetto ad una analoga soluzione con motore diesel;

6) illustri una metodologia di analisi che consenta di stimare la convenienza dell’investimento, indicando l’indicatore economico prescelto e i dati energetici richiesti.

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