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BOLZANO BOZEN MAGAZINE

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Academic year: 2022

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NR. 1 | 2022

bm BOLZANO BOZEN MAGAZINE

with RENON / RITTEN

SAN GENESIO / JENESIEN APPIANO / EPPAN

Biodiversità in città

Bolzano's street art jewels

Traditionsgeschäfte im Blick

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Sich wohl fühlen, immer.

Sentirsi a proprio agio, sempre.

sparkasse.it

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EDIT ORIAL

NR. 1 | 2022

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Lo staff dell’Azienda di Soggiorno di Bolzano

Die Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter des Verkehrsamts der Stadt Bozen The staff of the City of Bolzano Tourist Office

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ARE lettrici e cari lettori,

Bolzano nasce come una piccola ma efficiente città mercatile, favorita dalla sua posizione geografica sulla via privilegiata di transito fra nord e sud. Una caratteristica, questa, che ancora si respira passeggiando per le belle e curate vie del centro storico, ma anche attraverso i quartieri più recenti e lungo i mercati, a cominciare dal coloratissimo mercato di frutta e verdura di piazza delle Erbe. Un ruolo attivo che ha favorito la crescita di un nuovo stile borghese, ma che ha stimolato anche la creazione di un istituto giuridico innovativo come il Magistrato Mercantile, istituito nel 1635 dall’Arciduchessa Claudia de’ Medici. Oggi il Magistrato racconta il suo prestigio attraverso il meraviglioso allestimento del Museo Mercantile: unico palazzo barocco inserito nell’angusta architettura dei Portici che si affaccia anche su via Argentieri. Un simbolo che narra di una storia documentata con oltre 800 anni di fiere e mercati, di merci transitate da nord a sud e viceversa, di comunicazione in lingue diverse e di mobilità, di una cultura centenaria che traccia un profilo cittadino chiaro e ne influenza il carattere. Una narrazione che coinvolge le merci, la bellezza e, aggiungiamo noi, il carattere e l’identità di un territorio.

Buona lettura!

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IEBE Leserinnen und Leser,

Bozen wurde zwar als kleine, aber effiziente Handelsstadt gegründet, begünstigt durch die geografische Lage an der bevorzugten Transitstrecke zwischen Norden und Süden. Diese Eigenschaft liegt noch immer in der Luft, wenn man durch die schönen und gepfleg- ten Gassen der Altstadt schlendert oder in den so genannten neuen Vierteln mit ihren vielen Märkten spaziert, angefangen beim farben- frohen Obst- und Gemüsemarkt an jenem Stadtplatz, der eben diesen Namen trägt hat: Obstmarkt. Die aktive Rolle der Handelstadt hat mit den Jahren einen neuen bürgerlichen Lebensstil begünstigt. Darüber hinaus hat sie bereits 1635 eine innovative Rechtsinstitution angeregt - den von Erzherzogin Claudia de' Medici gegründeten Merkantilmagistrat. Heute wird sein Prestige vom wunderbaren Mer- kantilmuseum erzählt, im einzigen Barockpalast der sonst schmal angelegten mittelalterlichen Lauben-Architektur, mit Blick auf die Silbergasse. Es ist dies zum Symbol der über 800-jährigen quirligen Geschichte von Messen und Märkten geworden, von Waren, die über die Alpen und nach Süden gingen, von einer gewachsenen Kommunikation in verschiedenen Sprachen und von einer befruchtenden Mobilität. Diese Vergangenheit hat eine jahrhundertealte Kultur ermöglicht, und diese wiederum ein klares charakterstarkes Stadtprofil gezeichnet. Von der Liebe zur Ware und zum Handel also hin zur Schönheit und, wie wir gern hinzufügen, zur Identität.

Eine anregende Lektüre!

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EAR Readers,

Bolzano grew as a small but effective trading town, thanks to its favourable position on the preferred north - south transit routes. You can still feel these origins, on a stroll through the beautiful and well-kept lanes of the old town, or a ramble through the more modern parts, with the many markets they host. Let’s start with Piazza Erbe, the colourful city-centre fruit and vegetable market that gave the square its name. Down the centuries, the effect of commerce on Bolzano nurtured a comfortable middle-class lifestyle. As early as 1635, all this led to founding of the Mercantile Magistrate - an innovative legal institution, founded by Archduchess Claudia de' Medici. Today its prestigious story is retold by the splendid Mercantile Museum, in the only Baroque palace nestling among the narrow medieval porticoes on one side and Via Argentieri on the other. It’s become iconic of over 800 years of lively fairs and markets, goods traversing the Alps north and south, and of intercommunication between people from different cultures and languages. Our past, steeped in commerce and cultural exchange, has forged a clear city profile with a strong, very special sense of individual and city-wide character and identity.

We hope you enjoy reading all!

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INDEX

03 / EDITORIAL

06 / GOOD NEWS

12 / COVERSTORY

Traditionsgeschäfte machen den Unterschied

Our traditional shops making the difference

I negozi tradizionali, fiore all’occhiello del commercio bolzanino

28 / CULTURE

Street art takes on the anonymous grey Arte urbana contro il grigiore

Streetart gegen Betongrau

36 / PORTRAIT

Non più Cenerentola Farewell Cinderella Aschenputtel-Dasein ade

44 / PHOTOSTORY

Markttreiben

La tradizione dei mercati Market hustle and bustle

52 / INSIDE OUTSIDE

Daytripping in Bolzano neighbourhoods

54 / SEASON

Jenesien: Bäuerliche Welten Mondi rurali

Our rustic worlds

PORTRAIT

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BOLZANO BOZEN MERANO

MERAN

BRESSANONE BRIXEN

SAN GENESIO JENESIEN APPIANO

EPPAN

RENON RITTEN

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GOURMET

60 / EXPERIENCE

Renon: Elogio al cammino lento Loblied aufs langsame Gehen In praise of a ramble

66 / PLEASURE

Eppan: Bienenweide Apfelblüte Meleti in fiore, paradiso per le api Bee Pastures & Apple Blossom

72 / GOURMET

Wein-Identität Identità del vino

Wine: A part of our identity

76 / RECIPE

Risotto zucca, cotechino e riduzione di Lagrein

78 / BACKSTAGE

Giardineria comunale:

Quasi un orto botanico urbano Im Zeichen von Biodiversität Biodiverse Bolzano

85 / BOLZANO/BOZEN EVENTS

87 / RITTEN/RENON EVENTS

88 / JENESIEN/SAN GENESIO EVENTS

89 / EPPAN/APPIANO EVENTS

90 / IMPRESSUM

SEASON

PLEASURE

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GOOD NEWS

UN SALOTTO NASCOSTO

Corso Libertà è l'asse viaria lunga circa 700 metri che unisce Gries con il centro storico, una delle stra- de più vivaci di Bolzano con i suoi numerosi negozi e locali. Costituisce il cuore del quartiere razionalista con il viale monumentale progettato e costruito nel periodo fascista. All’inizio dei Portici di Corso Liber- tà, ancora in piazza Vittoria, si trova un locale che ha voluto lanciare anche con il suo nome l’idea di boulevard e di urbanità di classe: “Il Corso”. La fami- glia dei gestori Gabriele-Cardinali è nota per la sua ospitalità e ha riaperto a maggio del 2020, dopo una raffinata ristrutturazione che ha coinvolto soprat- tutto gli arredi. Con il dehors che trasforma il locale in piazza nella piazza, l’accoglienza del sud che rin- cuora appena entrati, il piano terra con il suo tocco vintage elegante e il primo piano un po’ più apparta- to – l’interno si presenta come il salotto di una casa.

"Il Corso" è il ritrovo degli habitué del cappuccino come quello dei buongustai della zona, anche degli amanti della pizza napoletana o dei pasticcini fatti in casa. Il laboratorio dei dolci di Fabiana, infatti, pro- fuma di buono, il forno delle pizze di Santo è sem- pre caldo. Tutto è apparecchiato per un momento di convivialità in stile italiano vissuto con semplicità e leggerezza. E visto che Fabiana adora creare dolci, torte e creme dessert sfiziose da gustare a colazio- ne, per merenda o a fine pasto, le abbiamo chiesto un consiglio per il dolcetto di primavera: “Una novità, richiestami moltissimo in queste settimane, è la mia

Santo, Fabiana e Francesco (manca il figlio Federico, anche lui attivo nell’azienda familiare)

‘torta cannolo’, una variante del cannolo siciliano con qualche accenno alla torta al formaggio conosciuta come cheesecake. Si sposa bene per il dopo cena, anche dopo pizza, con il fresco della ricotta di pecora e vaccina, la scorza d’arancia candita e la scorza di limoni di Sorrento. La base croccante utilizza la buccia di cannolo e la granella di pistacchio.”

www.ilcorsobolzano.it Gli interni de "Il Corso"

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APERITIF-KREATION FÜR DEN FRÜHLING

Mittendrin im Trubel der Bozner Lauben und trotzdem abseits und ruhig, weil über den Dächern der Altstadt.

Seit einem Jahr unter neuer Führung verzaubert das Restaurant Arôme by Thaler mit seinem Ambiente, das auch eine Dachterrasse unter freiem Himmel be- reithält. Die anspruchsvolle regional-mediterrane Kü- che wird abgerundet mit einer vielfältigen Auswahl an Weinen und erfrischenden Aperitifs. Letztere haben’s in sich, wie das Dreierteam von Gottfried Messner, Dominik Stuefer und Fabian Spögler bestätigen. Auch deshalb wurde das Arôme im Nu zum begehrten Treffpunkt.

Unter den prickelnden Aperitif-Kreationen gehört im Frühling neben dem Allrounder Champagner auch ein erfrischender ”Hausaperitif“ auf der Grundlage eines selbstgemachten Sirups aus Zitronen-Thymian gemischt mit Prosecco und einem Schuss frisch ge- presstem Zitronensaft.

www.arome.bz

STONE AGE CONNECTIONS

Mobility at Ötzi’s Time is the focus of a special exhibi- tion now on at the South Tyrol Museum of Archaeolo- gy. During the Copper Age, people were already sur- prisingly mobile. They traded flint as well as copper and exchanged not only goods, but also new technol- ogy, knowledge and craftsmanship on their journeys.

The peoples of Europe covered astoundingly large distances on foot: with snowshoes over mountains, or in dugout canoes on waterways. Just like today, people in the Copper Age were looking for a better life. They settled in new areas, encountered others and even some of the first armed conflicts took place over arable land, natural resources and places to set- tle. New cultural groups were formed and religious beliefs spread quickly. DNA analysis helps us trace these migrations; the pottery remains tell of the ex- change of knowledge; and scientific analyses of raw materials allow us to pinpoint their places of origin.

The special exhibition retraces the routes and trade relations during the 4th and 3rd millennia BC, with the aid of significant finds from the Alpine region. Open till 7th November 2022.

www.iceman.it

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BENESSERE SUI PRATI

Sulla sponda destra del Talvera, in prossimità dei campi da calcio a nord del centro cittadino, l’area fitness riscuote grande successo:

un castello calistenico e nove mac- chine per l’allenamento di spalle e dorsali invitano all’allenamento all’aperto. La Giardineria comunale che gestisce le aree workout della città, ben tre delle quali proprio sulla Passeggiata Lungotalvera a lato del greto del fiume, ha voluto nominare quest’area fitness

“PINK”, per attirare ancora di più il pubblico femminile.

Le macchine sono adatte sia ai neofiti che agli atleti, per- ché ogni attrezzo è dotato di un meccanismo a rotella di regolazione dello sforzo, con cui è possibile modificare l’intensità del lavoro muscolare da 10 a 80 kg. Le attività all’aperto non solo migliorano la performance muscola- re, perché godono di un maggior apporto di scambio di ossigeno, ma potenziano anche l’attività dell’apparato respiratorio. Negli ultimi anni la correlazione tra benes- sere psico-fisico e attività all’aria aperta è stata ampia- mente dimostrata dalla scienza.

Si pronuncia con la ò molto aperta, ad esempio quella di oggi. E la sch con la sc di “scivolo”, per intenderci.

È un’alterazione ricorrente nel dialetto sudtirolese, simpatica e non offensiva, come quando si esclama “cribbio” per far notare il proprio stupore, una sorpresa

o magari anche il proprio disappunto, ma in modo soft. Com’è nato questo termine

e cosa vuol dire? Beh, l’etimologia parla di un piccolo ritocco della parola Hostie, la “particola” ovvero “ostia”. Non a caso anche quest’alterazione deriva dalla sfera sacra,

come le parolacce sudtirolesi Saccra (da Sakrament – “sacramento”) e

Madoia (“Madonna”).

Oschpele

GOOD NEWS

EUROPÄISCHES KINO IM NETZ

Neue Wege in der Kulturvermittlung gesucht: Die Pan- demie hat schwierige Ausnahmejahre auch für das Filmfestival Bozen gebracht, letztlich aber auch die Chance, aus der Not eine Tugend zu machen, durch das Internet. Unter dem Motto ”#bffb34onlyathome“

wurde das Festivalprogramm im vergangenen Jahr in- ternetfit gemacht und brachte die Festivalatmosphäre in den privaten Raum. Mit dem vielseitigen Angebot, das neben den Filmen auch Liveübertragungen von Gesprächen, einer Masterclass, der Eröffnung wie der Preisverleihung beinhaltete, wurden nämlich über 7.000 Zuschauer*innen erreicht. 2022 wird das Fes-

LOKALGESCHICHTE EINMAL ANDERS

Sie begegnen uns in Südtirol auf Schritt und Tritt, die Zeugen einer mächtigen Vergangen- heit: ob als versteinerte Schne- cke oder als vielbestaunter Ötzi, als mehrsprachige Ortsschilder oder martialische Betonbun- ker, als verstörende Denkmäler oder atemberaubende Fels- massive. Der Journalist, Autor und Ausstellungskurator Josef Rohrer erzählt im folio-Taschen- buch ”Geschichte Südtirols erle- ben“ 25 Episoden der Südtiroler

Geschichte, die bis heute nachhallen. Sie beginnen bei der Faltung der Alpen, schauen bei den Römern vorbei und zeugen von den Tiroler Aufständen von 1809 mit Andreas Hofer bis hin zum Anschluss an Ita- lien, Mussolinis Italianisierungspolitik und die schwer erkämpfte politische Autonomie der Gegenwart. Das Buch ist für alle, die sich unterhaltsam über Südtirols Vergangenheit informieren und der Geschichte in der Gegenwart und vor Ort begegnen wollen - mit Ver- ortung historischer Schauplätze auf Karten und nütz- lichen Hinweisen auf Museen und Denkmäler (108 Seiten, 12 €).

www.folioverlag.com

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SAURI IN CITTÀ

Saranno i dinosauri e i draghi i protagonisti della nuo- va mostra temporanea al Museo di Scienze Naturali a Bolzano. Tutti i draghi dell’immaginario collettivo, delle leggende, del folklore, della mitologia così come dei film e dei videogiochi più recenti si ispirano e de- vono il loro aspetto ai sauri. La mostra “Dragons - il fantastico mondo dei Sauri” è l’occasione per osser- vare questi draghi in miniatura dal vivo, per scoprirne la biologia, l’anatomia, l’ecologia, il comportamento e la grande biodiversità. Se ne vedranno circa 40 spe- cie, ovvero lucertole, varani, iguane, camaleonti, ba- silischi, mostri di Gila e gechi, provenienti da tutto il mondo. Tutti gli esemplari, ospitati in idonei terrari, sono nati in allevamenti specializzati. La mostra, cura- ta da Ales Mlinar di Reptiles Nest (Slovenia), aprirà al pubblico il 29 marzo e durerà fino al 19 giugno 2022.

Per chi volesse andare alla ricerca degli antenati di questi animali, si potrà ammirare, al primo piano del museo, il fossile della più antica lucertola nota al mon- do, Megachirella wachtleri, vissuta circa 240 milioni di anni fa. Questa specie è considerata la madre di tutte le lucertole: le oltre 6000 specie di sauri attualmente viventi discendono da organismi simili a essa.

www.natura.museum

IL GUSTO DELLA CUCINA ALTOATESINA GLUTEN FREE

Ruth Innerhofer è celiaca e ha studiato a fondo l’argo- mento “glutine”. Ora la proprietaria dell’Hotel Drum- lerhof a Campo Tures ha pubblicato un libro con tutto il know-how che ha acquisito in tanti anni di sperimen- tazioni. Ruth vuole così aiutare i celiaci a riscoprire il gusto del cibo. “Know-how gluten free” riunisce le mi- gliori ricette senza glutine della sua cucina che utilizza il miglio, il grano saraceno, il teff, il riso, le patate e l’amaranto. Il libro, edito da Edition Raetia (224 pagg., 24,90 €), è un vero e proprio scrigno in cui sono state raccolte le approfondite conoscenze frutto di anni di prove e sperimentazioni: 66 ricette senza glutine per preparare non solo gli impasti base e tante varietà di pane ma anche prelibatezze come le lasagne e il soufflé, e speciali- tà altoatesine come lo strudel e i krapfen. Il punto di forza del libro è la facilità di preparazione delle ricette, che non richiedono l’utiliz- zo di particolari utensili o robot da cucina. Inoltre, tutti gli ingredienti necessari per prepararle sono re- peribili nei supermercati o nei ne- gozi di generi alimentari naturali.

www.raetia.com

tival vom 5. bis 10. April vermutlich in einer hybriden Form ausgetragen. Vorschau: In der Reihe Focus Euro- pe wird eine Auswahl des aktuellen Filmschaffens aus Albanien/Kosovo gezeigt, mit einem kritischen Blick auf die jüngste Vergangenheit der Länder am Balkan.

www.filmfestival.bz.it

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APPIANO ORA CON DUE STELLE

L’Osteria Acquarol ottiene la sua prima stella, sul Ristorante Zur Rose brilla già dal 1995. Appiano si afferma così come meta gastronomica. “La Guida Michelin è il più importante riferimento nel campo della gastronomia a livello mondiale. Le sue stel- le emanano, di conseguenza, una luce enorme che indica ai buongustai la via verso Appiano”, afferma felice Evelyn Falser, presidente dell’Associazione tu- ristica Appiano. Per l’Osteria Acquarol nel centro di San Michele/Appiano si tratta della prima stella, in- tascata dal gourmet Alessandro Bellingeri e dal suo team. Bellingeri: classe 1983, cremonese di nascita ma ormai da qualche anno naturalizzato altoatesino.

Per il ristorante Zur Rose della famiglia Hintner il ri- conoscimento è motivo di orgoglio e rappresenta la riaffermazione per padre e figlio in cucina: Herbert e Daniel Hintner. Per Herbert Hintner (classe 1957), co- nosciuto anche per i suoi libri e ricettari pluripremiati, la stella Michelin brilla ininterrottamente dal 1995.

www.eppan.com

GOOD NEWS MICHELIN

EIN RITTNER STERN

Sterne fallen nicht zufällig vom ”Kochhimmel“. Sie set- zen große Anstrengung und das Streben nach Perfek- tion voraus, nebst Herzblut. Am Ritten wurde kürzlich erstmals ein Michelin-Stern vergeben, an den jungen Chefkoch im exklusiven à La Carte Restaurant 1908 im historischen Parkhotel Holzner. Der Kochstar (im dop- pelten Sinn) heißt Stephan Zippl. Er stammt aus der Ritt- ner Fraktion Lengstein und kocht seit sechs Jahren im historischen Haus in Oberbozen. Seit 2020 wird im 1908 anhand des eigens entwickelten Re:VIER-Konzepts mit den besten Produkten vom Ritten und aus der nächsten Umgebung gekocht. Aus Zippls Gespür für Aromen, Haptik und sinnliche Wahrnehmung gehen Komposi- tionen hervor, die sich getreu seiner Philosophie durch vier Komponenten auszeichnen: süß, sauer, pikant und knusprig. Nur ein weiterer Rittner konnte bisher einen Michelin-Stern erkochen: Der heutige TV-Unterhalter Roland Trettl, der seine Karriere als Koch 1987 eben im Parkhotel Holzner begonnen hatte, war vor 22 Jah- ren mit einem Michelin-Stern ausgezeichnet worden.

Zusätzlich zur Michelin-Auszeichnung hat das Restau- rant 1908 auch einen Grünen Stern eingeheimst. In Itali- en gibt es nur 30 Häuser, die sich mit dem grünen Stern zieren dürfen, eine Auszeichnung für ihre Verdienste in Bezug auf das wichtige Thema Nachhaltigkeit.

www.ritten.com

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UNIVERSO BIKE

La bicicletta, fin dalla sua invenzione, ha conosciuto un grande successo, tuttavia la vasta comunità del ci- clismo ha motivo oggi di rallegrarsi: a Bolzano sta per nascere il più grande tempio della bicicletta in tutt’I- talia (superficie di vendita di ben 3600 m² suddivisa su due piani e con pista per testare le bici), all’inse- gna della consapevolezza ambientale e della passione travolgente per le due ruote e per l’equipaggiamento ciclistico. Oltre alla mountainbike off road, il bike store di Sportler, a Bolzano, prevede anche tutto quello che occorre per muoversi in bicicletta, dal casco all’abbiglia- mento in grado di proteggere dagli agenti atmosferici, oltre alle bici stesse: e-bike, city bike, bici pieghevoli, biciclette singlespeed come bici da corsa e gravel, bici travel e trekking. Il nuovo punto vendita & consulen- za & officine riparazione a Bolzano Sud andrà ad am- pliare l’e-commerce bici di Sportler a partire da aprile.

Ricorda: pedalare è un'attività divertente e pratica che permette di muoversi rapidamente nel traffico urba- no, e consente di restare in forma ovunque risiedi.

www.sportler.com

Woher stammt der Name

”Oswaldpromenade“?

a) vom Südtiroler Ritter und Dichter Oswald von Wolkenstein

b) vom Südtiroler Volksmusik-Star Oswald Sattler

c) vom Hl. Oswald

Lösung auf Seite 90

QUIZ: Spazierwege in Bozen

RUNNING WITH PANORAMIC VIEWS

Spring brings something new to San Genesio for sports enthusiasts and those looking to renew themselves:

the Vitalparcours, a new signposted village circuit for running, walking, or simply strolling. You’ll find a 3.9 km short circuit with 139 m difference in altitude, and a longer circuit with 8.5 km and 279 m difference in al- titude. All this, of course, with the stunning panoramic view of the Dolomites as backdrop. The San Genesio

GOOD NEWS

village circuit (Jenesiener Dorfrunde) is at an altitude of 1,000-1,300 metres above sea level, through varied terrain, forest and meadowlands, gravel and asphalt.

Whether beginner or experienced, you’re guaranteed your money’s worth. If you’re after more, you can easily extend your route with the competitive Soltn Berghalbmarathon, the mountain half marathon on the Salto Plateau in September 2022.

www.jenesien.net

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Bozen wäre nicht Bozen ohne historische Läden und Werkstätten – das pulsierende Herz der alten Handelsstadt. Wer mit wachen Sinnen durch die Stadt flaniert, erkennt hier und da noch entsprechende Perlen. Nicht nur unter den Lauben.

OUR TRADITIONAL SHOPS MAKING THE DIFFERENCE

pp. 24 - 25

I NEGOZI TRADIZIONALI, FIORE ALL’OCCHIELLO DEL COMMERCIO BOLZANINO

pp. 26 - 27

TRADITIONSGESCHÄFTE MACHEN

DEN UNTERSCHIED

COVERSTORY

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ier fällt Tageslicht nur spärlich auf den lang- gezogenen schweren hölzernen Verkaufstresen, der die Verkäuferin von der Kundschaft trennt, dafür sta- pelt sich die bunte Ware bis auf Stehleiter-verdäch- tige Höhen. Dort lenken Fresken, Bögen und steile Treppenaufgänge den Blick von den ausgestellten Modeartikeln auf denkmalgeschützte Schätze. Und andernorts ertönen Schleifgeräusche aus dem win- zigen Hinterzimmer hinter der Kassa. Bozens histo- rische Geschäfte sind eine Fundgrube für Geschich- tensammler*innen, für Menschen, die das Besondere suchen: ob nostalgische Atmosphäre oder schwer auffindbare Ware.

Die Stadt hat sich im 15. Jahrhundert vom güns- tig gelegenen Rast- und Umschlagplatz südlich der Alpen, am Start des Etsch-Wasserweges zur Adria, zu einer der wichtigsten Messestädte und Verkehrs- knotenpunkte Europas entwickelt. Mit dem Aufstieg der Bozner Kaufleute in den internationalen Finanz- adel änderte sich das mittlerweile urbane Konglo- merat. Im 17. Jahrhundert drängten sich in der Boz- ner Silbergasse die Paläste wohlhabender Bürger.

Der Impuls dazu kam von der Landesfürstin von

Tirol Claudia de Medici (1604-1648). Sie war es, die Bozen 1635 das Privileg des Merkantilmagistrates (Handelsgericht) verlieh und damit die Entwicklung zur quirligen Messestadt ermöglichte, weil die inno- vative Gesetzgebung und Organisation des Handels hier mehr Rechtssicherheit gewährte als anderswo.

Außergewöhnlich für die Zeit auch die paritätische (deutsch-italienisch) Besetzung der Gremien und die zweisprachig geführten Rechtsverhandlungen. Diese Privilegien wurden ganze acht Mal im Lauf der Jahr- hunderte von den jeweiligen Landesherren bestätigt und erweitert. Claudia de‘ Medici ging als Fördererin von Kunst, Handel und Handwerk in die Geschichte ein, obwohl ihr nur 14 Jahre Regentschaft vergönnt blieben. Das Merkantilgebäude, in dem das Magistrat untergebracht war, zeugt heute als Museum von der Hochblüte Bozens als historische Handelsstadt im 17.

und 18. Jahrhundert (Lauben 39, ganzjährig geöffnet).

Die Museumszuständige, Elisabetta Carnielli, schreibt in einem Aufsatz: ”Ab dem 18. Jahrhundert spielten die Bozner Handelsfamilien eine maßgebliche Rolle im Merkantilmagistrat. Einige dieser Familienunter- nehmen wuchsen im Zusammenhang mit den Bozner Messen. Dank ihrer wirtschaftlichen Macht bekleide- DE

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ten sie auch wichtige politische Ämter. Wegen ihres Reichtums und Einflusses wurden sie als ”Laubenkö- nige“ bezeichnet, bei denen sich sogar die Herrscher hohe Geldbeträge liehen.“

Schon die mittelalterlichen Marktordnungen regulier- ten den Handel und griffen damit in den Alltag der Menschen ein, aber sie waren auch wesentlich für die Stadtentwicklung: Die Ursprünge der Handelsstadt Bozen gehen auf die Gründung des burgum Bauzani als Marktsiedlung Ende des 12. Jahrhunderts zurück.

Da hatte Bozen eine einzige Hauptstraße, die heuti- ge Laubengasse. 1202 wurden erstmals Jahrmärkte als Treffpunkte süddeutscher und norditalienischer Kaufleute erwähnt (siehe Fotostory auf S. 44). Ab 1450 wurden diese Jahrmärkte als Messen bezeich- net, 50 Jahre später fanden jährlich bereits vier da- von statt.

Das Verkehrsamt der Stadt hat im vergangenen Jahr beschlossen, historische Geschäfte für ihre Ausdau- er und ihre Authentizität mit einer eigenen Plakette auszuzeichnen und, in einem zweiten Schritt, einen

thematischen Parcours auf den Spuren von Bozens Traditionsläden einzurichten, weil ”hier Schönheit auf Identität trifft. Auch bilden sich Bezugspunkte für Bürger*innen genauso wie für Qualitätsgäste. Diese historischen Läden sind das Aushängeschild für Boz- ner Geschick, sie erzählen Geschichten von Innova- tionskraft, und sie zeugen von der Geschichte der Stadt, ihrer Kreativität und ihrer Kultur“, ein Auszug aus dem Beschluss des Verwaltungsrats vom März 2021.

Aber wann fallen diese Einzelhandelsstrukturen in das Verzeichnis der ”Bozner Traditionsgeschäfte“?

Wenn sie folgende Bedingungen erfüllen: Die Han- dels-, Handwerks- oder Gastgewerbetätigkeit muss spätestens seit 1972 aufrecht sein. In diesem Jahr ist das II. Südtiroler Autonomiestatut in Kraft getreten, ein historischer Wendepunkt auch für die Stadt. Die Geschäftstätigkeit muss sich von Anfang an auf ein und denselben Produktbereich beziehen. Und, als Pluspunkt, auch das Bauliche soll vom Geist der Er- haltung beseelt sein, sprich Renovierungen ja, aber keine substanziellen Änderungen an der Struktur.

Die vollständige Liste dieser historischen Lände fin- den Sie auf S. 22. Das bm hat eine – zugegeben sehr subjektive - Auswahl von sechs dieser Betriebe mit besonderem Charme besucht.

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Der Betrieb & seine Inhaber: Messerschmiede Lo- renzi – Giuliano Lorenzi & Sohn Thomas

Tätigkeitsbeginn: 1948

Generationenfolgen & Geschichte: Vom Uropa Lo- renzi weiß man, dass er in der Val Rendena im Trentino ein Nebenerwerbsbauer war, der nach der Heuernte als saisonaler Messerschleifer auf Wanderschaft ging und Vorfahren hatte, die bereits den napoleonischen Truppen ihre Messer, Säbel und Bajonette schärften.

Der Opa wanderte nach Bozen aus und wurde hier mit einer Messerschleifer-Werkstatt sesshaft, 1972 kaufte der Vater den Laden in der Bindergasse, in den Folgejahren wurde kontinuierlich erweitert und renoviert.

Das Außergewöhnliche: Die alten Ladengemäu- er beherbergen auf rund 100 m2 Fläche neben der kleinen Schleiferei hochwertige Messer und Schneid- Utensilien aus verschiedensten Materialien und für unterschiedliche Zwecke: vom japanischen Porzel- lan-Messer bis hin zum Austernöffner, vom Jagd- und Metzgermesser über chirurgische Messer, spezielle Friseur- und Podologen-Werkzeuge, Schnitzmes- ser bis hin zum Taschen- und Outdoormesser, auch Handgefertigtes – alles fein säuberlich in polierten Vitrinen und hölzernen Schubläden verstaut oder ausgestellt. In einer eigenen Laden-Nische werden Küchenutensilien und kleine Elektrogeräte (samt

Kundendienst) verkauft.

Ort: Das Geschäft befindet sich in der Bindergasse, Bozens ältestem Handwerksviertel, wie die Straßen- bezeichnung verrät.

Trends: Vor allem Berufs- und Hobbyköche nutzen das Angebot der Lorenzis mit ihrer Fachberatung, dem Service und den langlebigen Artikeln. Eine zwei- te Nische ist wichtig, jene der Sammler von Schneid- utensilien.

Nostalgiefaktor: Noch in den 1960er Jahren gab es in Bozen ein Dutzend Messerschmiede und Scheren- schleifer-Betriebe. Davon geblieben sind nur mehr die zwei Läden der Lorenzi-Brüder, der angestamm- te Sitz in der Bindergasse und ein zweiter Sitz in der Goethestraße. Die Lorenzis kümmern sich auch selbst um Reparatur und Schleif-Kunst. Auch wenn der Online-Handel in diesem Bereich keine ernst zu nehmende Konkurrenz ist, weil er bei Beratung und Kundenservice nicht mithalten kann, ist das Hand- werk der Messerschleiferei vom Aussterben bedroht.

Es gibt keine vorgezeichnete Berufslaufbahn. Meist wird das Wissen von Generation zu Generation in der Familie weitertradiert. Heute entscheiden sich die meisten Messerschleifer erst nach Matura oder gar Studium für eine Lehre als Spengler oder Maschinen- baumechaniker und Verkäufer, bevor sie ins Metier einsteigen.

AUF MESSERS SCHNEIDE

www.lorenzi.bz.it

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Der Betrieb & sein Inhaber: T. Gasser Kurzwaren – Wolfgang Sauer

Tätigkeitsbeginn: 1873

Generationenfolgen & Geschichte: Therese Gasser aus Milland bei Brixen übernahm 1873 mit nur 23 Jah- ren den kleinen Kurzwaren-Laden ihrer Bozner Tante Zenz Öttl. Soweit die urkundliche Überlieferung. Zwei Lehrmädchen, die Schwestern Kreszenz und Anna Kaufmann, unterstützten sie ein Leben lang im Ge- schäft. Kinderlos geblieben, übergab Therese 1912 ihren Laden und damit ihren Nachnamen an die ”Gas- ser-Madln“, eben ihre Angestellten. 1972 übernahm Annas Nichte Gertraud Kaufmann, verheiratet Sau- er, die Tätigkeit, nach einer Ehe- und Familienzeit in München und Erfahrung im Lederwarenverkauf. ”Das Ladele“ wurde in vierter Frauengeneration auch ihre Passion. Erst mit 90 Jahren hörte sie auf, täglich ins Geschäft zu gehen, und erst 2011 hat ihr Sohn Wolf- gang Sauer das Backoffice übernommen. Im Verkauf stehen nach wie vor zwei Frauen als Angestellte.

Das Außergewöhnliche: 1873 ist nicht nur das Jahr des Laden-Beginns, sondern auch des Jeans-Patents, anfangs noch mit Knöpfen und ab 1911 mit dem legen- dären Reißverschluss. Wenn Sie auf der Suche nach besonderen Knöpfen und Reißverschlüssen, Borten und Spitzen, hochwertiger Feinwäsche, Trachtenflor oder Kopftüchern aus Chiffon und Seide sind, Retro- look-Elemente für Ihren selbstgestrickten Sarner brau-

chen, dann werden Sie hier fündig. Der Schwerpunkt liegt auf Naturmaterialien.

Ort: Das Ladele im Laubenhaus Nr. 53 (ca. 30 m2 in Miete) hat nichts von seinem ursprünglichen Flair ver- loren. 150 Jahre am selben Fleck und mit derselben Einrichtung, hat es nur einmal, 1980, eine Erneuerung des Holzmobiliars mit einem maßgeschneiderten Schubladensystem gegeben. Die Atmosphäre von gestern ist geblieben.

Trends: Der uralte Träger von Alltagskultur, der rund 750 Jahre alte Knopf, ist hier König. Es gibt Knöpfe in allen Farben, Formen und Größen und vor allem Ma- terialien. Der Trend zum Re- und Upcycling zeigt sich auch in der Knopfwelt: Öko-Knöpfe verdrängen den Kunststoff, letzthin feiern auch Veganknöpfe ihren Einzug ins Gasser-Sortiment - aus Stein oder aus dem Samen der Steinnuss, mit reinem Pflanzenöl poliert.

Auch Modeschöpfer aus Paris lassen sich gelegentlich im Gasser-Laden blicken, um passende und ausgefal- lene Knöpfe einzukaufen.

Nostalgiefaktor: Das Erscheinungsbild, die Innenein- richtung, die Ware, das ungeheuer tiefe Sortiment, die fachkundige Beratung in der Bedienung, die Fähigkeit, auf Sonderanfertigungen insbesondere für Trachten und Musikkapellen-Kleidung einzugehen - das alles trägt zum Erfolg und zur besonderen Atmosphäre des Ladens bei, das selbst zum Kulturgut erhoben werden sollte.

Im Bild (von links): Der Inhaber mit seinen langjährigen Verkäuferinnen Rosi Egger und Elisabeth Lindner

VERBLÜFFENDE WELT DER KNÖPFE

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QUALITÄT STATT WEGWERFMODE

Der Betrieb & seine Inhaber*innen: Rizzolli Manufak- tur1870 – Thomas Rizzolli & Paula Aspmair

Tätigkeitsbeginn: 1870

Generationenfolgen & Geschichte: Aus Neumarkt stammte der Urgroßvater Franz, der das erste Rizzolli- Geschäft eröffnete, damals noch im Zeichen der Kopf- bedeckung. Großvater Felix trat trotz seiner pädagogi- schen Ausbildung in die Fußstapfen seines Vaters als Händler und schuf ab 1925 unter den Bozner Lauben was heute als Rizzolli-Stammhaus gilt. Vom Hut war der Weg über das Material Filz nicht weit zum Pantoffel und ab den 1970er Jahren zum Schuh und weiteren Lederwaren (unter der Ägide von Vater Helmut). Immer neue Wirt- schaftskrisen erzwangen Veränderungen und machten Flexibilität in der Geschäftsausrichtung zur wichtigsten Eigenschaft. Bis heute. Der derzeitige Inhaber Thomas hat zusammen mit seiner Frau das Rizzolli Imperium in Bozen noch breiter aufgestellt: 2010 mit dem Online- Vertrieb ihrer Leder- und Schuhwaren, dann mit der Übernahme der Gastronomiestätte Franziskanerstu- ben, 2019 mit dem am Schuhgeschäft anschließenden Beherbergungsbetrieb Goldenstern Townhouse, und mitten in der Krise durch Pandemie und Rohstoff-Eng- pässe (Sohlen und Ösen aus Asien sind schwer zu krie- gen) noch weiter mit dem Kerngeschäft von Schuh- und Lederwaren, diesmal im exklusiven Atelier Rilì und in einem Outlet.

Das Außergewöhnliche: Die Schuhboutique Rizzolli Ma- nufaktur1870 ist allein schon durch Lage und Räumlich- keiten einen Besuch wert. Der kleine Eingang täuscht:

Das 400 m2 große Geschäft (ohne Lager) erstreckt sich über viele Räume, Nischen, Stockwerke und Zwi- schenstöcke (Mezzanin), ein wahres Labyrinth, das den

Kund*innen Diskretion in Auswahl und Anprobe garantiert. Insgesamt rund 50 Rizzolli-Mitarbei- ter*innen kümmern sich um die (auch ausgefalle- nen) Wünsche der Kund*innen aus nah und fern.

Auf keinen Fall ein verstaubter Laden in denkmal- geschütztem Gebäude.

Ort: Lauben 60, im mittelalterlichen Altstadtkern.

Das Gebäude mit 700-jähriger Baugeschich- te ist eines der besterhaltenen Laubenhäuser, mit Bogenwölbungen, Fresken, wunderschönen Treppenaufgängen, originalen mittelalterlichen Glasfenstern und dem Blick auf Mauerreste der mittelalterlichen Stadtbegrenzung.

Trends: Waren 2020 eindeutig die bequemen Sneakers und Sportschuhe die Verkaufsschlager, so ist derzeit die Sehnsucht nach einer neuen Äs- thetik und Eleganz spürbar. Rizzolli setzt auf einen hohen Qualitätsstandard und will diesen auch durch Schnäppchen im Outlet einer neuen Klientel näherbringen, um von der Wegwerfmode abzu- kommen.

Nostalgiefaktor: Auch wenn das Motto der Familie

”Stillstand ist Rückstand“ lautet, bauen die Inhaber auf die Stärke des historischen Geschäfts - das außerordentlich tiefe und bunte Schuhsortiment.

Die Ware stammt vorwiegend aus der italienischen Manufaktur.

www.rizzolli.com

auch Online-Shop

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ABER BITTE OHNE SAHNE

Der Betrieb & seine Inhaber*innen: Konditorei und Café Menz – Claudius Armin Menz & Ehefrau Hilde- gard

Tätigkeitsbeginn: 1971

Generationenfolgen & Geschichte: Bereits die Vor- gänger, die Eltern und Schwiegereltern des Ehepaars Menz haben gewissermaßen im Betrieb gelebt, den sie 1971 eröffnet haben, nachdem die Bozner Familie zwölf Jahre lang in Mailand eine Konditorei geführt hatte. Zurück nach Bozen kam sie aus Gesundheits- gründen, der guten Bozner Luft wegen. 2002 dann der Generationenwechsel, von Alois und Annemarie zu Claudius Armin und Hildegard. Sohn Alexander, Abgänger der Hotelfachschule, arbeitet heute in der Produktion von allerlei süßen Verführungen mit.

Das Außergewöhnliche: Mitte März beginnt die eige- ne Eisproduktion, die neben Erdbeertörtchen und Cremeschnitten alle Naschkatzen-Herzen höher- schlagen lässt. In der Konditorei entsteht in der Os- terzeit auch das traditionelle Fochaz-Brot und weite- res Hefegebäck. Das Augenmerk liegt stets auf hohe Qualität der Rohstoffe und Frischware. Alles wird täg- lich selbst produziert. Das ist auch der Grund, warum die Ware nur im eigenen Café an Endkund*innen ver- kauft und nicht an Hotels u. Ä. ausgeführt wird. Die Öffnungszeiten sind immer noch beachtlich: 7-19 Uhr sechs Tage die Woche (Di Ruhetag). Die Arbeit im La- bor beginnt um 5 Uhr.

Ort: am Ende der Freiheitsstraße, am Grieser Platz, wo die Telser-Galerie beginnt. Das 50 m2 große Café mit kleinem Außenbereich hat Treffpunkt-Charakter im Stadtteil Gries. Das große Mehlspeis-Labor befin- det sich im Kellergeschoss.

Trends: War die Sonntagstorte früher üppig und die bestellten Mengen eine Herausforderung, geht der Trend in Richtung weniger ist mehr, mit hohem An- spruch an Qualität. Auswärts frühstücken ist ein wei- terer Trend der letzten Jahre.

Nostalgiefaktor: Das Café Menz ist für die Bozner Stammkundschaft ein erweitertes Wohnzimmer.

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FÜNF GENERATIONEN KUNDEN

Der Betrieb & sein Inhaber: Tabaktrafik Peter – Peter Staudacher

Tätigkeitsbeginn: 1955

Generationenfolgen & Geschichte: Peters Vater war einer der größten Metzger der Stadt, seine Mutter ging ihren eigenen Weg als Unternehmerin und eröff- nete 1955 - da war Peter erst 15 Jahre alt - ihren eige- nen Tabakladen im vorwiegend italienischen Stadtteil Don Bosco. Von Anfang an hat Peter in den Schulfe- rien im Verkauf ausgeholfen, und so war es bald klar, dass er nach dem Schulabschluss Anfang der 1960er Jahre den Betrieb übernehmen würde.

Das Außergewöhnliche: Beim Betrachten der dicht gestapelten Ware im ca. 60 m2 großen Laden fragt man sich, was es in dieser Tabaktrafik denn nicht gibt. Neben Spiel- und Papierwaren, Glückwunsch- und sonstigen Karten für jeden Anlass liegt der Schwerpunkt auf Tabakwaren, insbesondere Pfeifen mit Zubehör und Tabaksorten jeder Art, und auf das Lottospiel.

Ort: in der Mailandstraße, unweit vom Matteottiplatz Trends: Zu Beginn war der Laden ein Hygieneartikel- Lieferant für die Nachbarschaft und verkaufte Ende der 1950er Jahre neben Waschmittel und Zahnpasta das allererste Klopapier in diesem Stadtviertel. Wa- ren spezielle Feuerzeuge vor einer Weile die Renner, als Geschenk oder Sammlerobjekt, ist es heute der Tabak selbst.

Nostalgiefaktor: Die Trafik ist ein Tante-Emma-La- den ohne Lebensmittel, ein wichtiger Treffpunkt für die Viertel-Bewohner*innen und ein Bezugspunkt für Sammler*innen. ”Beim Peter“ finden Sie auch sehr seltenes Raucherzubehör. Peter selbst, heute 81, hat fünf Generationen kommen und gehen sehen, und steht immer noch mit seiner Frau im Laden.

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NACHBARSCHAFTSLADEN PUNKTET

Der Betrieb & sein Inhaber: Zanoni Eisenwaren – Silvio Zanoni

Tätigkeitsbeginn: 1950

Generationenfolgen & Geschichte: Ario Selenati hieß der erste Besitzer, der aus Triest kam und mit seiner Frau und dem Onkel des heutigen Inhabers den Eisen- warenladen schmiss. 1970 übernahm der ehemalige Angestellte Albino Zanoni den Laden, von dem sein Namen stammt. Silvio Zanoni stieg 2014 ein, nachdem er viele Jahre beim Onkel ausgeholfen und gleich nach seiner technischen Matura den Beruf dort von der Pike auf gelernt hatte.

Das Außergewöhnliche: Der Kundenkontakt ist das A und O. Ob ein neuer Werkzeugkasten benötigt wird, ein Gartentopf, zwei Schrauben oder der Schlüsseldienst, die Freundlichkeit ist stets dieselbe.

Ort: in der Turinstraße, wenige Schritte von der Kreu- zung zur Hauptachse der Romstraße entfernt

Trends: Von den anfänglichen fünf ist der 200 m2 große Laden auf nur einen Mitarbeiter (plus Inha- ber) geschrumpft. Früher spielte der Großhandel eine wichtige Rolle, und das Militär war ein treuer Großkunde. Heute liegt der Schwerpunkt beim Einzelhandel: Neben den klassischen Eisenwaren und dem Heimwerker-Sortiment werden zuneh- mend Haushaltsartikel verkauft, ob hochwertige Pfannen und Dampfkochtöpfe, Küchenutensilien oder Elektrogeräte.

Nostalgiefaktor: Die Eisenwarenhandlung ist der Laden, den die Viertelbewohner*innen als ersten betreten, wenn sie zu Hause ein technisches Pro- blem haben. Hier erhalten sie Beratung und Be- treuung, manchmal wird sogar im Geschäft ge- hämmert und ausprobiert.

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GESCHÄFT BOTTEGA SHOPS

ADRESSE INDIRIZZO ADDRESS

TÄTIGKEITSBEGINN INIZIO ATTIVITÀ OPENING TIME

WARE MERCE

MERCHANDISE

Buratti Snc Weintraubengasse 10 1945 Schuhe, Lederwaren, Schusterzubehör

C. J. Rubatscher Laubengasse 18 1860 Textileinzelhandel

Café Menz Freiheitsstraße 101 1971 Konditorei und Speiseeisherstellung Carla Brunetti L-da-Vinci Straße 3/f 1981 Modeschmuck-Produktion und Einzelhandel Coltelleria Lorenzi Bindergasse 28 1948 Messerschmiede und Scherenschleiferei

Ferramenta Zanoni Turinstraße 27-29 1950 Eisenwaren

Foto Gatti Mailandstraße 101 D 1960 Fotografie-Artikel

Fuganti 3.0 SaS di Silvia Belotti

Turinstraße 87 1958 Kurzwaren und Modeartikel

Gioielleria Bonaldi Dalmatienstraße 97 1959 Schmuck und Uhren Gioielleria Chiodarelli Mailandstraße 36 1952 Schmuck und Uhren Globus Confezioni AG Rathausplatz 4/A 1962 Modeartikel

Gutweniger Peter & Co KG Dr.-Streiter-Gasse 14 1946 Spielwaren, auch Lernspiele Hopfen & Co. -

Bozner Brau Srl Obstplatz 17 1997 Bierbrauerei und Bierverkauf

Knoll Junior Waltherplatz 29 1969 Kinderschuhe

Kuntner Wilhelm KG Raingasse 6 1964 Berufsbekleidung, auch Großhandel und e-commerce

Laboratorio Espresso Mailandstraße 47 1959 Kaffee

Mall Goethestraße 1958 Schmuck, Uhren und

Goldschmiedehandwerk Orologeria Oreficeria

Resia Reschenstraße 76/c 1964 Schmuck und Uhren

Ottica Facincani Turinstraße 50 1955 Optik

Ottica Gianni Mailandstraße 93 1969 Optiker und Fotografie-Artikel

Panificio Lemayr Srl Zueggstraße 31 1801 Bäckerei

Pasticceria Bartolomei Turinstraße 28 1937 Konditorei

Pierre Waltherplatz 6/A 1991 Lederwaren

Pierre Sernesi-Gallerie 5 Lederwaren

Rizzolli F. Srl Laubengasse 60 1870 Schuhe, Lederwaren und Zubehör, auch e-commerce

T. Gasser Laubengasse 53 1873 Kurzwaren

Tabaccheria Peter Mailandstraße 5 1955 Tabakwaren, auch Reparatur Pfeifen & Co.

Tiozzo R. & M. Sas & Co A.-Volta-Straße3 1968 Tapetenfachgeschäft und Haushaltsartikel

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Aperitivo Alpino

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Recipe

3 parts prosecco 2 parts

Aperitivo Pircher Alpitz 1 part

ice and soda 1 slice

lemon, orange or lime

www.ALPITZ.COM

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OLZANO WOULDN’T BE BOLZANO WITH- OUT ITS HISTORIC SHOPS AND RETAILERS:

THEY’RE THE BEATING HEART OF THE OLD TRADING CENTRE. STROLLING THROUGH THE CITY WITH A KEEN EYE, YOU’LL STILL FIND THE ODD MARVEL HERE AND THERE.

NOT ONLY UNDER THE PORTICOES.

Here, the sunlight arrives sparsely, to gently illu- minate the long, heavy wooden sales counter that separates the sales assistants from their customers - but the colourful wares are stacked up in heights that resemble stepladders (see p. 17). Inside, fres- coes, arches and steep staircases draw your eye from the fashion items on display to listed heritage treasures (see p. 18). Elsewhere, the sounds of grind- ing can be heard from the tiny back room behind the cash desk (see p. 16). Bolzano's historic shops are an Aladdin’s cave for story collectors and anyone

looking for something special: whether it's the atmos- phere of yesteryear or those hard-to-find goods.

It was the 15th century that saw Bolzano develop, from a conveniently located southern alpine stop-off and shipment point, linking the River Adige to the Adriat- ic, to one of the most important trade-fair cities and transport hubs in Europe. With the rise of Bolzano’s merchants, to the heights of international financial ar- istocracy, a true urban centre evolved. In the 17th cen- tury, Bolzano's Via Argentieri became the fashionable place for the city’s wealthy to build their palaces, en- couraged by Claudia de Medici, the Archduchess of Ty- rol (1604-1648). She also granted Bolzano the privilege of the Mercantile Magistrate (or commercial court) in 1635. This innovative approach to commercial law and organization enabled Bolzano to develop into a bustling city of trade fairs. The city’s improved legal protections afforded traders far greater security than anywhere else at the time.

OUR TRADITIONAL SHOPS MAKING THE DIFFERENCE

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In 2021, the city's tourist office began awarding historic shops with a special plaque for their longevity and authenticity. They then set up a thematic trail, to discover Bolzano's traditional shops and show where beauty and local culture meet. To qualify, a business had to fulfil certain criteria. First, the business must have been in operation since 1972 at the latest, the year the 2nd South Tyrolean Statute of Autonomy came into force, and a historical turning point for the city. Business activity must be in the same product area as from their beginnings. Not only, the buildings also had to carry the torch of preservation - so renovations yes, but no substantial architectural changes. The complete list of these historic places can be found on p. 22. And bm Magazine visited six of these charming establishments, admittedly on a very subjective basis!

(See p. 16-21). These are mostly family concerns that have been passed down through generations. Among them is the Lorenzi knife shop, with its traditional sharpening workshop, stocking a huge range of cutting utensils - for professional or hobby chefs alike.

Then there’s the 150-year-old Gasser haberdashery shop, managed by women down several generations,

with its own very special atmosphere. It’s a wonderful world of buttons and treasures from everyday life - a veritable cabinet of curiosities! Likewise, the shoe boutique Rizzolli Manufaktur1870, one of the most magnificent in the city and a labyrinth of a shop that mingles the Middle Ages with modernity. Next, in the Gries district, is the Menz patisserie, overflowing with sweet temptation from one of Bolzano's best traditional master bakers. Or again the tobacconist Peter, in the Don Bosco district, an emporium and point of reference for tobacco lovers from near and far.

Finally, the Zanoni hardware shop is a neighbourhood institution, dedicated to solving the technical problems of locals, with family-like, expert service.

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OLZANO NON SAREBBE BOLZANO SENZA I SUOI NEGOZI E LE BOTTEGHE STORICHE - CUO- RE PULSANTE DELLA VECCHIA CITTÀ COMMER- CIALE. CHIUNQUE PASSEGGI CURIOSANDO TRA LE PIAZZE E LE VIE CITTADINE NON FATICHERÀ A RICONOSCERE QUA E LÀ AUTENTICHE PERLE DELLA TRADIZIONE BOLZANINA. E NON SOLO SOTTO I PORTICI.

Qui la luce del giorno bagna solo raramente il lungo e pesante bancone di legno che separa la commessa dai clienti, mentre la merce colorata è ammucchiata ad al- tezze che ricordano le scale a pioli (vedi pag. 17). Altrove affreschi, archi e ripide scalinate distolgono lo sguardo dagli articoli di moda esposti per indirizzarlo ai tesori sotto tutela artistica e architettonica (vedi pag. 18). Op- pure a colpire sono i suoni della molatura che proven- gono dalla piccola stanza sul retro dietro la cassa (vedi pag. 16). I negozi storici di Bolzano sono un tesoro per i collezionisti di storie, per i visitatori più attenti in cerca di qualcosa di speciale: che sia un'atmosfera nostalgica o merce solitamente difficile da reperire.

I NEGOZI TRADIZIONALI, FIORE ALL’OCCHIELLO DEL COMMERCIO BOLZANINO

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Nel XV secolo, la città si è sviluppata da un punto di sosta e di transito comodamente ubicato a sud delle Alpi, dove iniziava la via navigabile dell'Adi- ge verso l'Adriatico, in una delle più importanti cit- tà fieristiche e commerciali d'Europa. Con l'ascesa dei mercanti di Bolzano ad élite finanziaria inter- nazionale, il conglomerato urbano cambiò volto.

Nel XVII secolo, i palazzi dei ricchi cittadini si affol- lavano nella Via Argentieri di Bolzano. L'impulso arrivò da Claudia de Medici (1604-1648), la prin- cipessa del Tirolo. Fu lei, nel 1635, a concedere a Bolzano il privilegio di un Magistrato Mercantile (tribunale commerciale), permettendo così il suo sviluppo in una vivace città fieristica, perché l’in- novativa organizzazione giuridica e commerciale garantivano alle transazioni maggiore sicurezza che altrove.

Nel 2021, l'ufficio turistico della città ha deciso di premiare i negozi storici per la loro perseveranza e autenticità con una targa speciale e, in un se- condo momento, di istituire un percorso temati-

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co lungo le tracce dei negozi tradizionali di Bolzano, perché “è qui che la bellezza incontra l'identità”. Le imprese commerciali prescelte devono soddisfare le seguenti condizioni: l'attività deve avere origini al più tardi entro il 1972. In quell'anno, infatti, entrò in vigore il II° Statuto di Autonomia dell'Alto Adige, una svolta storica anche per la città. L'attività commerciale deve inoltre riguardare una stessa area merceologica fin dall'inizio. E, come ulteriore punto a favore, gli edifici che la ospitano dovrebbero richiamarsi ad uno spirito di conservazione, cioè ristrutturazioni sì, ma senza mo- difiche sostanziali alla struttura originale. La lista com- pleta di queste attività storiche la trovate a pag. 22.

Il bm ha visitato una selezione - dichiaratamente mol- to soggettiva - di sei di queste attività con un fasci- no speciale (pagg. 16-21), per lo più imprese familiari che sono sopravvissute per diverse generazioni. Tra questi la coltelleria Lorenzi con la sua vasta gamma di utensili da taglio, non solo per i cuochi professionisti e amatoriali, e con il suo antico laboratorio di molatura delle lame. Ma anche il negozio di merceria Gasser, che ha più di 150 anni, tramandato da diverse gene-

razioni di donne, con il suo incredibile mondo di bot- toni di tutti i tipi e colori, tesori della nostra cultura quotidiana, e la sua atmosfera molto speciale, qua- si un baule delle curiosità. Così come la boutique di scarpe Rizzolli Manufaktur 1870, in uno dei più bei palazzi dei Portici di Bolzano, un labirinto affascinan- te che unisce il Medioevo alla modernità. Oppure la pasticceria Menz, nel quartiere di Gries, con le sue dolci tentazioni della migliore tradizione bolzanina. O ancora il tabaccaio Peter, nel quartiere Don Bosco, un negozietto non alimentare fornito un po’ di tutto, punto di riferimento per gli amanti del tabacco vicini e lontani. E infine la ferramenta Zanoni, un negozio di quartiere che risolve i problemi tecnici del vicinato con un servizio familiare e competente.

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STREET ART TAKES ON THE

ANONYMOUS GREY

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ew definite rules for content, a love of colour exploding

on large urban walls, the diversity of styles and writing. And the joy of local residents, seeing their living and working en- vironments in a riot of youthful colour.

Public spaces are vital for city dwellers’ standard of living and sense of well-being. Visitors to the city also notice this un- consciously. How public space is designed - and by whom - makes all the difference. The Bolzano city council recognised this long ago, encouraging young people to express their colourful need for freedom and expression on a large scale.

Street art was placed at the service of the city's inhabitants, with the large-scale youth project MurArte and Breathe: the most recent project, in conjunction with the provincial admin- istration.

No more monotonous façades, ugly boundaries, dams, cycle path fences and factory walls. Strolling around Bolzano, you’ll see how contemporary urban art resists the anonymous grey through freely accessible street art. Youthful vibrance in search of expression - which elsewhere, and occasional- ly also in Bolzano, is often lived out anarchically or through vandalism - is redirected by the project into modern art. Not only are dour buildings transformed, but youthful creativity is channelled positively.

Riccardo Rizzo (vedi Rizzo in azione a sinistra) is something of an authority here. He was himself a Bolzano graffiti artist in his younger days, back when there were no legal possibilities to let off steam as an “aerosol junkie”. After formal education at an art-orientated high school, followed by art academy, he landed a professional role with the MurArte project. To- day, Riccardo manages and documents the project, and has done so since 2010, as part of his work for the non-profit association Volontarius. One of the association's core tasks is working with the socially excluded. The city council chose Volontarius as a partner for the project, thanks to its volun- teers’ and youth workers’ intimate knowledge of the Bolzano youth scene and the relationships they’ve built with young people. The MurArte concept arrived following the initiative by the Turin city council, who were hugely successful with it, inspiring other Italian cities to adopt MurArte projects over

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the years. So how does it work? Any young graffiti art- ist, from beginner to expert, can participate by filling out an online application form. Most are between 14 and 18 years old and either spray alone or with friends. When they apply, they request the size of the area they want to spray (from 2.5x2.5 m up to 5x2.5 m) and if their application is accepted, they are allocated a specific wall area and a time window of four months to com- plete their artwork. A permit from the city of Bolzano allows these young artists to identify themselves, in case residents or the police want to check they’re au- thorised (although this rarely happens these days).

There are no rules about style or colour, and only a

few about the content or the written and symbolic messages. They must not cause offense and not ad- vertise products nor serve propaganda purposes.

The city council acts as guarantor and most available walls are owned publicly or by participating partner companies, such as the railway. Demand is so high that walls are re-graffitied every few years!

MurArte also holds graffiti workshops and annual graffiti meetings in Bolzano, enabling young local artists to graffiti while tutored by renowned stars of the international scene. The 39c Graffiti Jam has been held since 2016, with the last one taking place in 2019.

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Social issues interwoven with art and youth culture.

Michela Vanzo, from the city council’s Office for Fam- ily, Women, Youth and Social Promotion told us “In terms of content, MurArte is about youth expression, but Bolzano's murals are also about a city's culture of remembrance and about honouring those who have served Bolzano. It’s also about coming to terms with the experiences of individual neighbourhoods - the city, lived by its inhabitants, who are also themselves questioned about their neighbourhood and its histo- ry in social projects”. So there is both the artistic free- dom in youth expression, through the long-standing MurArte initiative, alongside commissioned art by cel- ebrated street art professionals. The last two murals

in this sense were created in autumn 2021: a 90 m2 portrait of Gino Pasqualotto, local ice hockey legend, captain of Hockey Club Bolzano and member of the Italian national team in the late 1970s. It’s the work of an artists' collective and very appropriately adorns the façade of the Bolzano Ice Wave. The second mural was inspired by Agitu Ideo Gudeta, a popular Bolzano goat breeder and entrepreneur, who fell vic- tim to a femicide just over a year ago. By Trentino

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visual designer Nadia Groff, it adorns the boundary wall of the Ada Negri school in Via Druso.

Almost exactly a year ago, the provincial council decided to extend this project, to add colour to building façades in other South Tyrolean cities, following the Bolzano model. Significantly, it’s called Breathe and aims to bring fresh air into the urban landscape during these pan- demic times: on public as well as private walls. Among those areas that have been hit particularly hard by the current crisis are both youth culture and art. The Breathe project combines both aspects and pro- motes the corresponding areas. Coordinated by the artists' organisa- tion Outbox, together with the Autonomous Province of Bolzano, six artists from the local and international scene work hand in hand with residents and local youth associations.

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Learning to see: Not every work lends itself to immediate understand- ing. This is as true of graffiti as it is of contemporary art in a museum.

We invite you to stop in front of the graffiti on your walks. Take a closer look at the individual works, the lettering that explores the bounds of fonts and letter art, the passion of these young artists for expression, with spray paints and very different styles.

(ar/pb)

For those wanting to see the MurArte works in a half-day or day trip, a cycle tour is thoroughly recommended.

Here is the itinerary, geographically arranged from the north- east of the city behind the railway station (Bolzano's Piani- Rencio district), through the city centre to its most south- western corner (industrial zone and airport area), then back again via the Oltrisarco and Aslago districts:

- Via Macello

- Via Piani di Bolzano - Via Mayr Nusser (cycle way) - Via Trento (walkway Langer)

- Via Vintola (youth center and adjacent park) - Talvera (softball field)

- Via Lancia & via Grandi, Valbruna Steelworks - Ponte Palermo

(below the bridge, at the level of the cycle way and footpath) - Ponte Resia (cycle way in direction of via Similaun)

- Ecocenter Water Purification Plant - The Lungo Adige cycle way

(wall at the foot of the Alperia Tower, visible from the cycle way) - Viale Europa footbridge (crossroads with Via del Ronco) - Piazza don Bosco

- Via Buozzi

- Bolzano Sud Train Station (wall below the tracks) - Via Torricelli

- Via Loris Musy (railway underpass)

- Cycle way underpass at Via Maso della Pieve & Via Einstein - Via del Parco

(wall with a historical theme, by two school classes)

See also the photographic documentation on the website of the City of Bolzano

(www.comune.bolzano.it) and Volontarius (hiips://gruppovolontarius.it)

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