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Fisica I per Ingegneria

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Academic year: 2021

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(1)

Fisica I per Ingegneria

A.A. 2017/2018 - Appello del 21 giugno 2018 - II modulo

Soluzione del problema 1

(a) Il centro di massa (CdM) del sistema pu`o essere calcolato sostituendo a ciascun elemento del sistema (in questo caso, alla sbarra e alla sferetta) un punto materiale posizionato nel proprio CdM e avente massa uguale a quella dell’elemento:

L/4 3L/4

x

0 M m

Introducendo l’asse x mostrato in figura si ha, per la coordinata del CdM, xcm=M L/4 + 3mL/4

M + m = L

4

M + 3m

M + m = 37.5 cm , che coincide con la distanza del CdM dall’asse di rotazione (dcm).

(b) Il momento d’inerzia del sistema rispetto all’asse dato pu`o essere calcolato sommando i momenti d’inerzia della sferetta e della sbarra rispetto allo stesso asse. Il primo di essi `e banalmente Isf = m(3L/4)2. Per il secondo (Isb) si pu`o sfruttare l’espressione di Icm data nel testo e utilizzare il teorema di Huygens-Steiner (degli assi paralleli). Pertanto,









Isf = 9 16mL2

Isb= 1

12M L2+ M L 4

2

= 7 48M L2

⇒ I = Isf+ Isb= 7M + 27m

48 L2 = 1.0 kg m2.

(c) Una volta lasciato libero di ruotare, il sistema acquista energia cinetica [Ec = (1/2)Iω2, con ω velocit`a angolare], a scapito della sua energia potenziale [U = (M + m)gycm, con ycm coordinata verticale del CdM]. Poich´e l’unica forza che compie lavoro `e la forza peso, che `e conservativa, si ha ∆Ec = −∆U . La massima velocit`a angolare (ωmax) corrisponde alla posizione in cui il CdM raggiunge la quota minima, cio`e quando la sbarra `e verticale:

x y

xcm O dcm

In tale posizione,

∆Ec= 1

2Iω2max= (M + m)g dcm ⇒ ωmax=

r2 g dcm(M + m)

I = 5.5 rad/s .

1

(2)

Soluzione del problema 2

(a) Dall’equazione di stato dei gas perfetti (pV = nRT ) e dai dati forniti dal testo:

A

A

B

A B

C B

V V V

p p

p

(b) Il lavoro totale compiuto dal ciclo corrisponde all’area racchiusa dalla curva nel grafico del punto precedente, che vale (con VB = 2VAe pB = pA/2)

W = pAVA

VB

Z

VA

dV

V − pB(VB− VA) =



log 2 − 1 2



pAVA= 773 J .

(c) Poich´e TC < TB, il calore scambiato durante l’isobara `e negativo (e quindi `e ceduto). Pertanto, il sistema assorbe colore (Qass) solo nelle trasformazioni AB e CA. Nell’isoterma il calore assorbito (QAB) coincide con i lavoro compiuto (che `e il primo termine nel risultato del punto precedente).

Durante l’isocora il calore assorbito (QCA) `e uguale alla variazione di energia interna che, per un gas perfetto monoatomico, vale n cV(TA− TC), con cV = (3/2)R. Quindi

η = W

Qass = W

QAB+ QCA = 13.4% .

2

(3)

(Esempio di) risposta alla domanda

Consideriamo un sistema costituito da N punti materiali di massa mi (i = 1, ..., N ) situati in prossimit`a della superficie terrestre. Sia M la massa totale del sistema. Scegliamo un sistema di rifer- imento cartesiano con l’asse y verticale e poniamone l’origine, per semplicit`a, nel polo rispetto al quale calcoleremo i momenti. Ciascun punto `e individuato dal raggio vettore ri ed `e soggetto alla forza peso pi= −mig ˆy. Il vettore rcm individua la posizione del centro di massa (CdM) del sistema.

La forza peso totale agente sul sistema `e pari a

P =

N

X

i=1

pi= −

N

X

i=1

mig ˆy = −g ˆy

N

X

i=1

mi= −M g ˆy ,

che coincide con la forza peso che sarebbe applicata a un unico punto materiale di massa M . Il momento totale della forza peso rispetto all’origine del sistema di riferimento `e

M =

N

X

i=1

ri× pi=

N

X

i=1

ri× (−mig ˆy) = 1 M

N

X

i=1

miri

!

× (−M g ˆy) = rcm× P,

che coincide con il momento della forza peso che sarebbe applicata a un unico punto materiale di massa M posizionato nel CdM del sistema.

L’energia potenziale gravitazionale del sistema `e data dalla somma delle corrispondenti energie di ciascuno dei punti costituenti, cio`e

U =

N

X

i=1

migyi= M g 1 M

N

X

i=1

miyi

!

= M gycm,

che coincide con l’energia potenziale che spetterebbe a un unico punto materiale di massa M posizionato alla quota del CdM del sistema.

Quanto ottenuto sopra vale per un qualsiasi insieme di punti materiali (corpi rigidi e non). Nel caso di un corpo rigido, in particolare, l’insieme delle forze parallele e la risultante applicata al centro di massa determinano anche lo stesso identico moto, in quanto questultimo `e determinato esclusivamente (solo per un corpo rigido) dalla somma delle forze e dei momenti esterni.

Nel caso dei tre punti materiali dati nel testo (N = 3) si ha: r1= (−`, `, 0), r2= (0, `, 0), r3= (`, `, 0), con ` = 1 m, mentre mi = m = 1 kg ∀i. Quindi M = 3 kg e rcm= (0, `, 0) = ` ˆy. Si ha:

P)

3

X

i=1

pi= −3mg ˆy ' −30ˆy N −M g ˆy ' −30ˆy N

M)

3

X

i=1

ri× pi= (−`m + 0m + `m) ˆz = 0 rcm× P = 0

U )

3

X

i=1

migyi= 3mg` ' 30 J M gycm' 30 J

3

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