• Non ci sono risultati.

ATTO N. DD 2551 DEL 09/07/2020 DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "ATTO N. DD 2551 DEL 09/07/2020 DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE"

Copied!
10
0
0

Testo completo

(1)

ATTO N. DD 2551 DEL 09/07/2020 Rep. di struttura DD-TA0 N. 178

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DIREZIONE DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE

OGGETTO: Aggiornamento dell’autorizzazione integrata ambientale d.d. n. 284-30516/2016 a seguito di modifica non sostanziale degli impianti - art. 29-nonies del d.lgs. n.152/2006

Installazione: Azienda di trattamenti e finitura superficiale di metalli Sede operativa: Torino - Strada del Francese, 160/1

Gestore installazione: Valente Group s.r.l.

Sede legale: Torino - Strada del Francese, 160/1 Cod. fiscale: 11289710011

Categoria di attività in AIA: 2.6 – trattamento di superficie di metalli mediante processi elettrolitici o chimici

Codice azienda: 018778

IL DIRIGENTE PREMESSO CHE:

• l’impresa Valente Group s.r.l. (nel seguito “gestore”) è titolare dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) rilasciata dalla Città metropolitana di Torino con determina dirigenziale n. 284-30516/2016 del 3/11/2016 per l’esercizio dell’installazione sita a Torino in strada del Francese, 160/1, dove è svolta la verniciatura per cataforesi e a polvere di componenti in metallo, compresiva delle fasi di trattamento preliminare di sgrassaggio e fosfatazione rientranti nella categoria di attività 2.6 - trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici, qualora le vasche destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30 m3 - dell’allegato VIII della parte seconda del d.lgs 152/06;

• l'autorizzazione integrata ambientale sostituisce l'autorizzazione allo scarico dei reflui industriali provenienti dalle linee produttive;

• in data 21/5/2020, ns. prot. n. 35455, il gestore dell'installazione ha comunicato, ai sensi dell'art. 29-nonies c.1 del d.lgs. 152/2006, il progetto per la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione dei reflui industriali provenienti dalle linee di verniciatura;

RILEVATO CHE:

(2)

• l’art. 5, c.1, lettere l e l-bis, del d.lgs. 152/06, definisce la modifica di un impianto come la variazione delle caratteristiche o del funzionamento dell’impianto, o il suo potenziamento, che possa produrre effetti sull’ambiente, e definisce sostanziali le modifiche che producono effetti negativi e significativi sull’ambiente e in particolare, per le attività soggette ad AIA per le quali sono indicati valori soglia, è sostanziale una modifica dell’installazione che dia luogo ad un incremento del valore delle grandezze oggetto della soglia, che per la categoria 2.6 corrisponde al volume delle vasche di trattamento, pari o superiore al valore della soglia stessa;

• l’art. 29-nonies del d.lgs.152/06 prevede che il gestore comunichi le modifiche non sostanziali all’autorità competente, la quale, ove lo ritenga necessario, aggiorna l’AIA o le relative condizioni, mentre nel caso di modifiche sostanziali, il gestore deve presentare una nuova domanda di AIA;

VALUTATO CHE:

• a seguito del superamento dei limiti allo scarico riscontrato nell'ambito dei controlli svolti dalle autorità competenti, con d.d. n. 249-8215 del 25/7/2019 questa amministrazione ha diffidato il gestore a sospendere lo scarico industriale fino a quando non fosse garantito il ripristino delle condizioni di esercizio autorizzate; il gestore ha pertanto interrotto lo scarico industriale e ha nel frattempo smaltito i reflui industriali come rifiuti;

• per riattivare lo scarico nel rispetto dei limiti autorizzati e contestualmente migliorare la gestione dei reflui industriali, il gestore ha quindi proposto la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione chimico- fisico per i reflui industriali; la modifica non comporta pertanto l'attivazione di nuovi scarichi industriali e non è prevista la produzione di nuovi reflui rispetto alla situazione attualmente autorizzata;

• il gestore ha precisato che nel caso delle lavorazioni svolte ordinariamente, la portata di scarico rimane sostanzialmente invariata rispetto a quanto già autorizzato, con valori massimi di 15-20 m3/giorno, ma potrebbe essere possibile, per specifiche esigenze produttive, una portata massima occasionalmente maggiore di 20 m3/giorno, anche se al mometo non è possibile quantificarla in maniera più precisa; questo non comporta criticità per l'impianto di depurazione, progettato per trattare una portata fino a 5 m3/ora; è pertanto necessario che il gestore monitori la portata scaricata per un periodo sufficientemente rappresentativo delle diverse tipologie di lavorazioni svolte, e comunichi tempestivamente il valore massimo delle portate scaricate qualora risultino maggiori rispetto al valore al momento comunicato;

• oltre allo scarico dell'impianto chimico fisico, dove sono depurati i reflui prodotti dalle linee di verniciatura e in particolare dalle fasi di sgrassaggio e fosfatazione (identificato come S3a), è presente uno scarico degli eluati dell'impianto ad osmosi inversa per l'addolcimento delle acque utilizzate nel processo produttivo (identificato come S3b); tale scarico ha una portata inferiore, pari a circa 3 m3 al giorno e non necessita di trattamento prima dello scarico in fognatura, per cui è scaricato separatamente senza essere inviato al depuratore;

• per permettere una prima fase di collaudo e messa a punto del processo di depurazione, il gestore ha chiesto, solo per lo scarico proveniente dall'impianto di depurazione e solo per alcuni parametri, limiti allo scarico più alti rispetto ai valori tabellari previsti dal d.lgs. 152/06; il gestore chiede di usufruire della deroga per un periodo di 6 mesi, riservandosi di verificare se mantenerla anche successivamente; SMAT si è espressa favorevolmente all'accoglimento della deroga per i valori chiesti dal gestore, specificando tuttavia tale deroga dovrà essere rivista al completamento della messa a punto del depuratore, verificando la possibilità di garantire i limiti tabellari per tutti i parametri;

• i due scarichi industriali sopra descritti (S3a e S3b) hanno caratteristiche qualitative diverse, ed in particolare nello scarico S3a sono presenti sostanze pericolose comprese tra quelle della tabella 5 dell'allegato 5 alla parte terza del d.lgs. 152/06; come previsto dall'art. 108 del d.lgs. 152/06, il rispetto dei limiti allo scarico contenente sostanze pericolose deve essere garantito prima della miscelazione con altri reflui; inoltre il gestore ha chiesto limiti in deroga per lo scarico S3a e una contabilizzazione separata dei Pag 2 di 4

(3)

due scarichi; per tali motivi è necessario che ciascun punto di scarico sia campionabile separatamente per permetterne il monitoraggio e controllo e deve essere inoltre presente su ciascuno un contatore dei volumi scaricati;

• il gestore non segnala ulteriori variazioni e impatti sull'ambiente dovuti alla modifica in progetto, compreso l'impatto acustico;

• per i motivi descritti ai punti precedenti, le modifiche comunicate non influiscono sulla capacità produttiva massima dell'installazione e non comportano variazioni del ciclo produttivo e delle materie prime impiegate, e sono finalizzate ad una riduzione dell’impatto ambientale dell’istallazione, e pertanto, in base alla definizione dell’art. 5, c. 1, lett. l-bis) del d.lgs. 152/2006, le modifiche comunicate risultano pertanto non sostanziali;

• a seguito del completamento e messa in esercizio del nuovo impianto di depurazione, può essere revocata la sospensione dello scarico disposta con la determina di diffida n. 249-8215 del 25/7/2019;

ACQUISITO:

• in data 3/7/2020, ns. prot. 45632, il parere favorevole di SMAT, gestore del servizio idrico integrato, per l'autorizzazione allo scarico in fognatura, con le specifiche condizioni a cui lo scarico deve essere assoggettato, compreso il piano di monitoraggio;

APPURATO CHE:

• ai sensi dell’art. 33 del d.lgs. 152/2006, il gestore ha provveduto al pagamento delle spese istruttorie determinate con le modalità definite dal d.interm. 24/04/2008 e dalla d.g.r. n 85-10404/2008;

RITENUTO CHE:

• sia necessario aggiornare l’AIA dell’impresa Valente Group s.r.l. prendendo atto delle modifiche inerenti lo scarico in fognatura dei reflui industriali, subordinandole alle specifiche condizioni indicate dal gestore del servizio idrico integrato e a quelle individuate in base alle valutazioni sopra riportate;

ATTESO CHE:

• la competenza all’adozione del presente provvedimento spetta al dirigente ai sensi dell’art. 107 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali approvato con d.lgs. 18/08/2000 n. 267 e dell’art. 45 dello statuto della Città metropolitana;

Visti:

• il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale", in particolare la parte II, titolo III- bis: "L'autorizzazione integrata ambientale";

• il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 su "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59";

• la l.r. 26 aprile 2000, n. 44 su "Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112"

• la d.g.p. 20 febbraio 2001, n. 112-41183/01 inerente le nuove funzioni amministrative conferite alla Provincia dal d.lgs. 112/1998 e dalla l.r. 44/2000;

• la d.g.r. 29 luglio 2002, n. 65-6809 sull'autorità competente al rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale;

(4)

• la legge 7 aprile 2014 n. 56 recante "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni dei Comuni", così come modificata dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 e in particolare l'art. 1 co. 50, in forza del quale alle Città metropolitane si applicano, per quanto compatibili, le disposizioni in materia di Comuni di cui al testo unico, nonché le norme di cui all'art. 4 della legge 5 giugno 2003, n. 131;

• l'art. 48 dello statuto metropolitano;

DETERMINA

1. di aggiornare l’autorizzazione integrata ambientale d.d. n. 284-30516/2016 rilasciata all’impresa Valente Group s.r.l. per l’esercizio dell’installazione sita nel Comune di Torino in strada del Francese 160/1 per lo svolgimento dell’attività di trattamento di superficie di metalli, rientrante nella categoria 2.6 dell’allegato VIII alla parte seconda del d.lgs. 152/06, relativamente all sezione 7 riferita alle emissioni in acqua, definendo inoltre le specifiche condizioni per la mesa in esercizio dei nuovi impianti;

2. di revocare la sospensione dello scarico disposta con il provvedimento di diffida emanato con d.d. n. 249- 8215 del 25/7/2019, subordinando la riattivazione dello scarico in fognatura alle condizioni previste nel presente provvedimento;

3. di confermare le condizioni per l’esercizio dell’installazione già contenute nell’AIA vigente e non espressamente modificate dal presente provvedimento;

INFORMA:

• che copia del presente provvedimento è trasmessa al Comune di Torino, all’A.R.P.A. Piemonte, alla SMAT s.p.a. e all’ASL Città di Torino;

Avverso alla presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al TAR Piemonte nel termine perentorio di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto.

Il presente provvedimento non comporta oneri di spesa a carico della Città metropolitana e pertanto non assume rilevanza contabile.

MP

Torino, 09/07/2020

IL DIRETTORE DI DIPARTIMENTO Firmato digitalmente da Guglielmo Filippini

Pag 4 di 4

(5)

ALLEGATO A

Riepilogo dei precedenti provvedimenti

Nella seguente tabella sono riportati i provvedimenti di autorizzazione integrata ambientale e di aggiornamento della stessa precedentemente rilasciati all’installazione.

Autorizzazione integrata ambientale d.d. n. 284-30516/2016

del 3/11/2016 Rettifica e aggiornamento dell’AIA relativamente alla provenienza, portata e

valori limite di emissione di alcuni punti di emissione in atmosfera e della denominazione del punto di scarico in fognatura dei reflui industriali e delle modalità di effettuazione dello stesso scarico, e definizione di nuovi termini di adeguamento per le emissioni in atmosfera e per lo scarico industriale.

d.d. n. 91-5578/2017 del 30/03/2017

Aggiornamento dell'AIA per modifica non sostanziale degli impianti consistenti in modifiche della linea di verniciatura 4, nell’installazione di una filtropressa a servizio delle linee 3 e 4, e nella sostituzione delle cabine di verniciatura a polveri delle line 2, 4 e 5 con due nuove cabine.

d.d. n. 150-20457/2018 del 2/8/2018

Nel seguito le voci modificate dal presente provvedimento sono riportate in corsivo. Nelle parti riportate sono comprese anche le modifiche dovute ai precedenti aggiornamenti.

1.

AGGIORNAMENTODELLASEZIONE 7 - EMISSIONINELLEACQUE

La sezione 7- Emissioni nelle acque dell'allegato A alla d.d. n. 284-30516/2016 è interamente sostituita dalla seguente, con l'aggiornamento delle caratteristiche e condizioni dello scarico industriale. Sono aggiornate le condizioni relative alle acque meteoriche togliendo i termini di adeguamento non più validi in quanto superati. Si evidenzia l'aggiornamento del piano di monitoraggio iniziale e l'aggiunta dell'azoto totale tra i parametri da analizzare annualmente,.

PROVENIENZA, CARATTERISTICHEELIMITIDELLEEMISSIONI

Tabella 10a: Quadro emissioni in acqua Punto di

scarico Provenienza dei reflui Tipologia Modalità

Portata mas-

sima Recettore finale S1 Servizi igienici stabilimento

produttivo Reflui do-

mestici Discontinuo circa 5,5 m3/

giorno Fognatura pubblica dei reflui urbani recapitante all’impianto di depurazione finale di Castiglione T.se S2 Servizi igienici stabilimento

produttivo e palazzina uffici Reflui do-

mestici Discontinuo circa 5,5 m3/ giorno

DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE

Valutazioni ambientali – nucleo Autorizzazioni Integrate Ambientali Corso Inghilterra 7 - 10138 Torino - Tel. 011 8616856 - Fax 011 8614284 PEC: protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it - www.cittametropolitana.torino.it

(6)

Punto di

scarico Provenienza dei reflui Tipologia Modalità Portata mas-

sima Recettore finale

S3a (*)

Acque di lavaggio dalle li- nee di trattamento e verni-

ciatura Reflui in-

dustriali

Discontinuo per 5 ore/giorno (**)

20 m3/giorno Fognatura pubblica dei reflui urbani recapitante all’impianto di depurazione finale di Castiglione

Bagni concentrati esausti delle linee di trattamento e verniciatura

S3b (*) Impianto osmosi per addol-

cimento acqua Reflui in- dustriali

Discontinuo per 2 ore/gior-

no (**) 3 m3/giorno

(*) Il punto di scarico S3a è individuato immediatamente all'uscita del depuratore chimico-fisico. Il punto di scarico S3b è individuato immediatamente all'uscita dell'impianto di osmosi inversa.

(**) Per le modalità di scarico vedi anche quanto riportato nelle condizioni di esercizio.

Tab. 10b: Caratteristiche impianto di depurazione

Sezione di trattamento Componenti Sistemi di controllo del processo Omogeneizzazione dei carichi inquinanti

e bilanciamento delle portate in arrivo dalle linee di verniciatura

Serbatoi di stoccaggio separati per le acque di risciacquo e per le soluzioni acquose basiche

Sonda di livello con allarme di alto livello con avvisatore visivo/luminoso ed allarme acustico all’operatore

Solo acque di risciacquo: rimozione nitri- ti con dosaggio di acido solfammico e aci- do solforico e coagulazione con dosaggio di un composto coadiuvante

Vasca di 2,5 m3 con agitatore

elettromeccanico Sonda pH

Precipitazione metalli e fosfati e rimozio- ne delle sostanze organiche con dosaggio di idrossido di calce e materiale adsorben- te in dispersione

Vasca di 4 m3 con agitatore

elettromeccanico Sonda pH

Flocculazione con dosaggio di polielettro-

lita Vasca di 2,5 m3 con agitatore

elettromeccanico Sonda livello Sedimentazione dei fanghi Decantatore circolare

Correzione pH con dosaggio di acido sol- forico

Vasca di 2,5 m3 con agitatore

elettromeccanico Sonda pH

Filtrazione e monitoraggi finali Colonne filtranti con materiale inerte e carbone attivo

Manometro, controllo livello, pHmetro e conduttivimetro con acquisizione e registra- zione dati e segnale di allarme e interruzio- ne scarico in caso di anomalie.

Accumulo prima dello scarico finale 2 serbatoi di stoccaggio di capa-

cità utile di 10 m3 cad. Analisi dei principali parametri chimici presso laboratorio interno

Ispessimento e disidratazione fanghi Decantatore e filtropressa

DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE

Valutazioni ambientali – nucleo Autorizzazioni Integrate Ambientali Corso Inghilterra 7 - 10138 Torino - Tel. 011 8616856 - Fax 011 8614284 PEC: protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it - www.cittametropolitana.torino.it

Allegato A - Pagina 2 di 6

(7)

Tabella 11: Gestione delle acque meteoriche di dilavamento e di lavaggio delle aree esterne Superfici di provenienza delle

acque meteoriche Gestione delle acque meteoriche e delle acque di lavaggio delle aree esterne

• Piazzali scoperti con

pavimentazione in cemento o asfalto dove avviene la sosta e il transito degli automezzi che consegnano e ritirano i pezzi da trattare, e la movimentazione dei pezzi da sabbiare.

• Tetti dei fabbricati

Le acque meteoriche di una parte dell’installazione sono collettate tramite la rete fognaria interna, dedicata alle sole acque bianche, alla fognatura nera privata di str. del Francese, collegata alla fognatura pubblica per reflui urbani; le acque meteoriche dell’altra parte di istallazione defluiscono in un fosso adiacente alla installazione.

Non sono previsti sistemi di gestione delle acque di prima pioggia.

In caso di perdite d'olio dagli automezzi sui piazzali scoperti è previsto l’immediato intervento con kit di assorbimento.

Tabella 12: Limiti di emissione

Sigla scarico Limiti

S1 - S2 Lo scarico deve essere conforme al regolamento del gestore del servizio idrico integrato

S3a

Azoto nitrico 60 (*)

Nichel 10 (*)

Zinco 3 (*)

Tensioattivi totali 10 (*)

Altri parametri Tabella 3 – scarico in rete fognaria -

allegato 5 alla parte III del d.lgs. 152/06 S3ab Tabella 3 – scarico in rete fognaria - allegato 5 alla parte III del d.lgs. 152/06

(*) I valori limite in deroga si applicano per i primi 6 mesi dall'attivazione dello scarico. Successivamente a tale termine, si applicano i limiti di Tabella 3 – scarico in rete fognaria - allegato 5 alla parte III del d.lgs.

152/06 per tutti i parametri, fatta salva la facoltà per il gestore di chiedere il proseguimento della deroga secondo le modalità specificate nelle condizioni di esercizio.

Tabella 13: Piano di monitoraggio dello scarico – primi tre mesi dalla attivazione dello scarico (*)

Punto di misura Parametri soggetti a controllo Frequenza del

monitoraggio S3a + ingresso

depuratore pH – solidi sospesi speciali - COD - ferro - nichel – zinco - azoto

nitrico - idrocarburi totali – tensioattivi totali settimanale (**) (*) Dopo i primi tre mesi, il monitoraggio deve essere proseguito con le modalità descritte dal gestore nella comunicazione di modifica.

(**) Per il monitoraggio iniziale, non è richiesta la comunicazione della data di campionamento

DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE

Valutazioni ambientali – nucleo Autorizzazioni Integrate Ambientali Corso Inghilterra 7 - 10138 Torino - Tel. 011 8616856 - Fax 011 8614284 PEC: protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it - www.cittametropolitana.torino.it

(8)

Tabella 14: Monitoraggio dello scarico

Punto di misura Parametri soggetti a controllo Frequenza del

monitoraggio S3a - S3b Conducibilità – pH – COD (come O2) – solidi sospesi totali – boro

– nichel – zinco solfati (come SO4) – cloruri – fluoruri – fosforo totale (come P) – azoto totale - azoto ammoniacale (come NH4), azoto nitroso (come N), azoto nitrico (come N) – idrocarburi totali – solventi organici aromatici – tensioattivi totali

Una volta all’anno

Tabella 15: Metodi analitici per il controllo delle emissioni in acqua Metodi

Campionamento

Il campione deve essere rappresentativo dello scarico. Per il prelievo e la conservazione del campione devono essere seguiti, dove applicabili, i metodi pubblicati nel manuale APAT “Metodi analitici per le acque”. Il campione deve essere normalmente di tipo medio composito e prelevato su un periodo di tempo di tre ore o pari ad almeno alla intera durata dello scarico nel caso in cui sia inferiore a tre ore. Durate di campionamento inferiori a tre ore devono essere segnalate e motivate

Determinazioni analitiche delle concentrazioni

Le analisi annuali per i parametri della tab. 14, devono essere svolte adottando i metodi analitici per le acque pubblicati nel manuale APAT o metodi di analisi alternativi a condizione che garantiscano prestazioni equivalenti in termini di sensibilità, accuratezza e precisione.

Le analisi settimanali previste dal piano di monitoraggio iniziale (tab. 13) e le analisi previste nel manuale di gestione del depuratore possono essere svolte con metodi speditivi presso il laboratorio interno dell'installazione, registrando sempre gli esiti e i metodi usati.

In caso di risultati incerti o prossimi al limite, le analisi devono essere ripetute con metodi APAT o equivalenti.

CONDIZIONIDIESERCIZIO

1. I limiti di emissione devono essere rispettati ai punti di scarico riportati nel quadro emissioni. I valori limite non possono in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acque prelevate allo scopo.

2. Eventuali deroghe temporanee ai limiti allo scarico, per i parametri per i quali la norma ne prevede la possibilità e nei casi di motivata necessità, devono essere chieste preventivamente al gestore del servizio idrico integrato, trasmettendo la richiesta anche a Città metropolitana e ad ARPA.

3. Le analisi svolte internamente dal gestore e tutti gli interventi di manutenzione programmata e straordinaria che interessano lo scarico devono essere registrati e tenuti a disposizione per almeno tre anni; devono essere inoltre registrati i casi in cui i reflui sono rilanciati al depuratore per essere nuovamente sottoposti a depurazione.

DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE

Valutazioni ambientali – nucleo Autorizzazioni Integrate Ambientali Corso Inghilterra 7 - 10138 Torino - Tel. 011 8616856 - Fax 011 8614284 PEC: protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it - www.cittametropolitana.torino.it

Allegato A - Pagina 4 di 6

(9)

4. Ciascuno degli scarichi S3a e S3b deve essere dotato di un proprio contatore totalizzatore delle portate scaricate e di un proprio punto di campionamento. La posizione dei contatori idrici e dei punti di campionamento deve essere riportata sulle planimetrie della rete idrica dell'installazione.

5. La manutenzione del depuratore e in particolare di tutta la strumentazione di controllo, deve essere svolta con frequenza e modalità indicate nel manuale di gestione del depuratore; deve essere inoltre svolta una manutenzione almeno annuale dei contatori presenti allo scarico.

6. Lo scarico dei reflui industriali deve iniziare e terminare durante il normale orario di lavoro delle linee produttive.

7. I valori limite in deroga per lo scarico S3a hanno validità temporanea di 6 mesi. Nel caso il gestore intenda chiedere la prosecuzione della deroga oltre tale periodo, deve presentare almeno 60 giorni prima del termine di validità una richiesta motivata con la modalità prevista per le comunicazioni di modifica degli impianti.

ACQUEMETEORICHE

8. La gestione delle acque meteoriche e delle superfici di provenienza deve avvenire nel rispetto del disciplinare presentato dal gestore. Tutte le attività relative alla gestione dei piazzali (pulizia, manutenzione) devono essere programmate sulla base di una specifica procedura interna e gli interventi svolti in caso di versamenti accidentali devono essere registrati.

9. L’ultimo pozzetto accessibile della rete delle acque meteoriche che sono convogliate nella fognatura nera di Strada del Francese deve essere ispezionabile e campionabile.

10. Sulla tubazione che convoglia le acque meteoriche al fosso esterno, all’interno del perimetro dell’installazione e immediatamente a monte dello sbocco finale della tubazione, deve essere presente un pozzetto per l’ispezione e il campionamento delle acque meteoriche.

11. Nel caso sia individuato e ripristinato il corpo idrico (bealera Faletti) indicato sulla cartografia acquisita agli atti, il gestore deve presentare alla Città metropolitana, all’ARPA e al Comune di Torino, un aggiornamento del piano di gestione delle acque meteoriche e, nel caso di variazioni, la planimetria aggiornata della rete interna di raccolta e convogliamento di tali acque. Nel caso in cui sia presente un soggetto gestore della bealera, il gestore dell’installazione deve chiedere a tale soggetto il nulla osta idraulico allo scarico delle acque meteoriche.

12. Nel caso in cui in futuro risulti possibile l’allacciamento alla fognatura bianca, e fatta salva l’approvazione del gestore della fognatura, il gestore dell’installazione deve convogliare tutte le acque meteoriche, comprese quelle che ad oggi confluiscono nel fosso esterno, a tale fognatura.

2.

MESSAINESERCIZIODEINUOVIIMPIANTI

1. Il gestore deve comunicare preventivamente l'attivazione degli scarichi S3a e S3b alla Città metropolitana di Torino, all’ARPA, alla SMAT e al Comune di Torino.

2. Per i primi tre mesi dalla attivazione degli scarichi, il gestore deve adottare il piano di

DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE

Valutazioni ambientali – nucleo Autorizzazioni Integrate Ambientali Corso Inghilterra 7 - 10138 Torino - Tel. 011 8616856 - Fax 011 8614284 PEC: protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it - www.cittametropolitana.torino.it

(10)

monitoraggio riportato nella tabella 13, effettuando analisi dei reflui sia all'ingresso, sia in uscita dal depuratore; al termine del monitoraggio iniziale, il gestore deve predisporre una relazione con gli esiti del monitoraggio e una valutazione dell'efficienza di abbattimento degli inquinanti ottenuta con il depuratore. Nel caso dagli esiti del monitoraggio iniziale si riscontri una significativa variabilità dei parametri misurati, con anche valori prossimi ai limiti, le analisi di tali parametri devono essere proseguite con frequenza almeno settimanale; in questo caso la relazione deve anche riportare il nuovo piano di monitoraggio che il gestore intende adottare. La relazione deve essere trasmessa alla Città metropolitana di Torino, all’ARPA e alla SMAT.

3. Entro i primi 3 mesi dall'attivazione dello scarico, il gestore deve svolgere una analisi degli scarichi S3a ed S3b per tutti i parametri riportati in tabella 14; la data di effettuazione del campionamento deve essere comunicata almeno 30 giorni prima alla Città metropolitana di Torino, all’ARPA e alla SMAT con le modalità già indicate in autorizzazione.

4. I risultati delle analisi di cui al punto precedente devono essere trasmessi, entro i successivi 30 giorni dalla data di esecuzione dei campionamenti, alla Città metropolitana di Torino, all’ARPA, alla SMAT e al Comune di Torino.

DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE

Valutazioni ambientali – nucleo Autorizzazioni Integrate Ambientali Corso Inghilterra 7 - 10138 Torino - Tel. 011 8616856 - Fax 011 8614284 PEC: protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it - www.cittametropolitana.torino.it

Allegato A - Pagina 6 di 6

Riferimenti

Documenti correlati

3) di disporre a favore dei Comuni, dei Consorzi socio-assistenziali e delle Unioni di Comuni che organizzano e gestiscono il servizio di

• Visto il Regolamento per accreditamento, valutazione, funzionamento e gestione dell'Elenco telematico di operatori economici della Città Metropolitana di

- la facoltà di disporre l’aggiudicazione definitiva sulla base delle risultanze emerse dalla procedura svolta dalla Direzione Centrale Unica Appalti e Contratti, è, così

• il Comune di Usseglio ha proposto e ritiene sia necessario istituire il divieto di transito lungo la tratta Margone-Malciaussia ai camper ed ai caravan, in quanto veicoli di

- a seguito delle modifiche effettuate, sono inviati alla fognatura industriale recapitante al depuratore gestito da Tekfor solamente i reflui domestici dei servizi igienici e

A seguito degli esiti conclusivi del monitoraggio, risulta necessario provvedere all’elaborazione dei dati emersi in particolare nella Z.S.C. 50

Rilevato che l'art. 50/2016, e s.m.i, così come in vigore dal 20 maggio 2017, testualmente recita " Prima dell'avvio delle procedure di affidamento dei contratti pubblici,

12) Come sono stati informati gli/le allievi/e della possibilità di proseguire le Come sono stati informati gli/le allievi/e della possibilità di proseguire le Come sono