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TITOLO AUTORE DESCRIZIONE

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Academic year: 2022

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TITOLO AUTORE DESCRIZIONE

Scarafaggi Nesbo, J.

Harry Hole è a Bangkok per affiancare i poliziotti locali nell'indagine sull'omicidio di un diplomatico norvegese ucciso in un bordello. Ma come gli

scarafaggi che brulicano nella sua stanza, così i personaggi coinvolti nel caso sembrano

moltiplicarsi all'infinito. Né la famiglia

dell'ambasciatore morto, né le autorità di Oslo, e tanto meno la polizia locale, sembrano disposti a collaborare. E Harry si ritrova solo.

La leggenda del santo bevitore

Roth, J

Andreas vive a Parigi, sulle sponde della Senna, quasi ogni giorno sotto un ponte diverso. Ha commesso un delitto per amore e ne accetta le conseguenze rassegnato ma non troppo. È un uomo d'onore, o almeno ci prova. Si trascina

nell'esistenza prendendola così come viene. Perché forse non c'è niente di meglio e niente di peggio che bersi un altro bicchiere di Pernod. Un romanzo breve e metaforico in cui Joseph Roth, attraverso lo sguardo illuso di un reietto santo e peccatore,

riflette tutta l'assurda dolcezza della vita.

Il mestiere di scrivere Carver, R

Esercizi di scrittura creativa, lezioni, istruzioni per la composizione di una short-story, note sull'arte della concisione. L'insegnamento della scrittura creativa è stato per Raymond Carver qualcosa di piú che un modo per guadagnarsi da vivere:

cominciò negli anni '70 a tenere le sue memorabili lezioni di Creative Writing - in un periodo segnato

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dalla devastazione dell'alcolismo - e quelle lezioni oltre a dare origine a una vera e propria tendenza letteraria furono per Carver un modo per riflettere sul senso del narrare e per confrontarsi con i

grandi scrittori suoi maestri - da Checov a Hemingway -, in particolare sulla forma della short-story. Prefazione di Marcello Fois.

Respiro Corto Parlotto, M

Come una danza leggera e sapiente, ma

implacabile, Massimo Carlotto ci conduce nella orgogliosa arroganza del nuovo crimine. E

racconta da par suo una grande storia, che spazia dai boschi radioattivi di Cemobyl ai caveau delle banche svizzere. Con una irresistibile gang di privilegiati. Zosim, Sunil, Giuseppe, Inez. La Dromos Gang. Si sono conosciuti studiando economia a Leeds. Brillanti, impeccabilmente vestiti, del tutto amorali ma tra loro fraterni,

quattro giovanissimi con pesanti famiglie alle spalle piombano su Marsiglia da ogni parte del globo, per prendersela tutta. Sono convinti che il mondo è di chi corre veloce come il denaro, di chi corre più veloce di tutti, e il resto non merita di vivere. È subito guerra con i vecchi arnesi: un tenace boss corso di lunga carriera, e una poliziotta in disgrazia che ha un'idea tutta sua della giustizia. Mentre un narcotrafficante allo sbaraglio, che porta il nome fatale di un grande calciatore, proverà a giocare la sua esilarante, tragica partita. E Marsiglia, il luogo oggi dello scontro criminale per eccellenza, dove i conflitti si risolvono a colpi di kalashnikov, diventa l'epicentro di un sisma vastissimo, dalle

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conseguenze del tutto imprevedibili.

Amami per un’estate Cotugno, K

Molly Barlow ha fatto uno sbaglio, e il suo nome è Gabe. Pur di allontanarsene, Molly ha lasciato la sua città, Star Lake, e ha detto addio al suo mondo.

Ma non poteva stare via per sempre. E quando, dopo aver passato l'ultimo anno di scuola lontano da casa, torna per l'estate, è evidente che nessuno ha dimenticato quello che è successo. Il comitato di benvenuto non lascia speranze: la sera stessa del suo rientro, Molly viene accolta da un lancio di uova contro casa, la sua migliore amica non vuole avere nulla a che fare con lei, e i suoi amici la

evitano. Senza contare Julia Donnelly, la sorella dei due ragazzi a cui Molly ha spezzato il cuore. Con lei... è guerra aperta. Molly vorrebbe scomparire.

Per fortuna mancano solo 99 giorni alla sua

partenza per il college. Allora sì che potrà gettarsi il passato alle spalle e ricominciare davvero tutto daccapo. Le cose però non sono mai semplici e, nonostante Molly faccia del suo meglio per nascondersi, Star Lake è troppo piccola per pensare di passarvi inosservata, o per non

imbattersi ancora nei fratelli Donnelly. 99 giorni.

Solo 99 giorni per affrontare le conseguenze delle proprie azioni, correggere gli errori e scoprire sulla propria pelle che ci sono dolori difficili da superare e scelte impossibili da fare.

Luminosa Cavagnoli, F

"Lopadosa, Lipadusa, Lampedosa. Il nome deriva da una radice greca che significa luce, fuoco. Così mi ha detto qualche giorno dopo il responsabile

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dell'archivio storico dell'isola. A poco a poco m'è entrata sotto la pelle. Così com'era. Luminusa." Ha un nome che evoca la luce, il fuoco, e nelle giornate limpide ti sembra di percepire la grana dell'aria - argento puro. In fondo al suo mare, che ha tutte le sfumature del verde, dell'azzurro e del blu,

giacciono ventimila morti senza nome, ammazzati.

Di loro restano a volte tracce dilavate dalla

salsedine: un sandalo infradito a rombi bianchi e neri comprato al mercato di Sfax, la foto di una sposa dalla pelle nerissima in abito di pizzo bianco, un rotolo di lettere in tigrino, una cassetta di Bob Marley. Ed è qui, a Lampedusa, che Mario, con malinconica determinazione, è venuto ad affrontare il suo segreto senso di inappartenenza e l'incertezza del futuro. Come se raccogliere quelle tracce in un minuscolo museo e salvaguardarne la memoria con didascalie in versi scritte su fragile carta velina potesse rendere più tollerabile la disillusione. Come se solo a Lampedusa, crocevia di destini, di strazio e di solidarietà, fosse possibile rispecchiarsi in chi ha osato cercare la salvezza su un barcone, e tornare a sperare. Con "Luminusa", Franca Cavagnoli ci costringe a guardare con altri occhi alla terra promessa di Lampedusa, alle tragedie e agli sbarchi che affollano le cronache...

I venerdì da Enrico’s Carpenter, D

Basta poco per scaldare la piccola scena letteraria della Portland dei primi anni Sessanta: grazie a un racconto venduto a "Playboy" per tremila dollari, Dick Dubonet è l'unico autore pubblicato della zona e si accompagna alla bellissima Linda

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McNeill, nota per le sue frequentazioni disinibite della cerchia Beat. Inevitabile che a Dick guardino con ammirazione - e una certa invidia - i tanti aspiranti scrittori che affollano bar e party. Come Stan Winger, che dimostra uno spiccato talento, benché ancora grezzo e inesplorato, per il genere pulp, ispirato dalla sua segreta attività di ladro di appartamenti. A credere in lui è il suo insegnante di scrittura creativa al college: Charlie Monel,

veterano della guerra di Corea, trasferitosi in Oregon dalla rutilante San Francisco, dove ha a lungo cullato il sogno di scrivere un'opera tale da imprimere un nuovo corso alla letteratura

americana. Ma a cambiargli la vita, per ora, è stata soprattutto la nascita di una figlia e la presenza di una famiglia da mantenere. È proprio sua moglie, Jaime, a conoscere prima di lui e di chiunque altro un'inattesa fortuna editoriale, grazie al romanzo che ha partorito in segreto nella solitudine

deprimente di provincia, ispirandosi alle sue memorie famigliari: sarà soltanto il primo di una lunga scia di successi.

Eros e amore Sibaldi, I

"Deve pur esserci un motivo se, tra tutti gli

argomenti interessanti, l'amore è quello che viene trattato nella maniera più interessata." Comincia così un viaggio nelle implicazioni più segrete del nostro desiderio di piacere. Vi sono troppe

contraddizioni - linguistiche, psicologiche, etiche - dell'idea che in Occidente si ha dell'"amore", troppi significati si accumulano e si confondono in questa parola: come se, nel corso dei secoli, una

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serie di paure avessero impedito di fare chiarezza, di dire la verità sulle dinamiche del sentimento che tutti hanno sperimentato. Igor Sibaldi mette in luce la più profonda di tali paure: quella dell'Eros - che un tempo era il nome di un Dio, e indicava non soltanto una inesauribile energia sensuale ma anche e soprattutto la straordinaria vastità della mente, il suo fiducioso impulso alla libertà e alla conoscenza, che da adulti siamo abituati a reprimere e a falsare.

Dal timore di far agire l'amore-Eros nella nostra vita quotidiana derivano i nostri traumi più dolorosi; e la riscoperta dell'eros antico può dissolverli. A tutti è accessibile (da bambini eravamo tutti erótikói): solo, occorre una buona dose di coraggio, perché a quel Dio millenario tutta la nostra civiltà è sempre stata ed è tuttora ostile.

Il cielo resta quello Leto, F

È uno degli ultimi giorni d'estate quando Maria, uscita di casa all'alba come ogni mattina, non vi fa ritorno. "Dove sei finita, Maria? Tu che non te ne sei mai andata, perché mai avresti potuto lasciare quel mare". Ché a Bagnara Calabra tutti nascono col mare negli occhi e nel cuore. Qualcuno persino nella voce, come Mimì Bertè, che da bambina, a Bagnara ci tornava tutte le estati con le sorelle.

Mimì, la cui voce è colonna sonora di molte vite, e della propria è benedizione e condanna. Con quel mare Maria ha sempre condiviso tutto. Ha il sapore del sale il primo bacio che ha dato al suo Carmine, quel ragazzo bello e vigoroso che tra tutte, alla fine, ha scelto lei. E libero come le onde è nato

Domenico, quel suo figlio che, più degli altri, è la

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sua anima. U cardiddu lo chiamano, il cardellino.

Ché come un cardellino, Domenico soffre ogni forma di prigionia. Quando il dolore entra nella vita di Maria, all'improvviso, troppo presto, che a piovere e a morire non ci vuole proprio niente, il mare è sempre lì, questa volta muto, incapace persino lui di darle conforto. Solo una voce allora continua a risuonare, quella di Mimì, ormai per tutti Mia Martini. Una sirena del mare, che da lì canta tutte le notti. Lo sai tu, Mimì, dov'è finita Maria? Una storia familiare autentica, intensa e poetica. Una dichiarazione d'amore per una terra che si perde nel cielo e in un mare senza il quale non si ha mai una casa dove tornare.

La vita va in meglio.

Due storie

Gavalda, A

LEI: Mathilde ha 24 anni, abita con due gemelle che non vede mai in un appartamento che affaccia sul cimitero di Montmartre e ha cominciato a bere mojito per prendere le distanze dalla propria esistenza. Ha appena chiesto l'ennesimo prestito al cognato e adesso ha diecimila euro infilati in una delle borse che trascina sempre con sé. Quando si alza dal tavolo del bar è leggermente brilla, e non si rende conto di aver dimenticato proprio quella con i soldi. Stupida. Inutile. Senza speranza. Invece, quello, è il primo giorno della sua nuova vita. LUI:

Yann ha 26 anni, è bretone, bello come un cherubino e buono come il pane. Troppo per trovare lavoro come designer. Allora si arrabatta con un impiego qualunque, vive con una ragazza prepotente che non ama, in un condominio dove non conosce nessuno. In trappola. Solo. Rassegnato.

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Almeno finché incrocia la famiglia più surreale e amorevole che ci si possa aspettare. Tanto da mostrargli almeno la possibilità di essere finalmente se stesso.

La sorella bugiarda Steinberg, A

A ottantacinque anni Elaine Greenstein,

combattente nata, sembrerebbe infine rassegnata a trasferirsi nella casa di riposo Rancho Mañana, che ha ribattezzato ironicamente il "Ranch Senza

Domani". Mentre mette ordine tra le carte prima della partenza, però, Elaine trova un vecchio biglietto da visita sul quale, per quanto sia

ingiallito, si legge nitidamente: "Philip Marlowe Detective". Sul retro del biglietto, scarabocchiato frettolosamente, un altro nome - Kay Devereaux - fa riaffiorare alla mente di Elaine il ricordo di Barbara, la sua gemella scomparsa da casa quando aveva diciotto anni, lasciandosi dietro una scia di guai e neppure la più pallida traccia. Almeno fino a questo momento: con il biglietto ritrovato come unico indizio, Elaine si imbarca in un'indagine a ritroso nel tempo che la riporta all'infanzia. Al quartiere di Los Angeles dove è cresciuta, costellato di improbabili scuole yiddish, sartorie fuori dal tempo e aromatiche gastronomie kasher. Alla bizzarra famiglia di origine, su cui ancora aleggiava la leggenda del nonno scappato dalla Russia e dal suo primo amore affrontando le acque profonde di un fiume gelido, e quella della nonna che a dodici anni aveva attraversato a piedi

l'Europa per solcare l'oceano verso la Terra Promessa Americana. E naturalmente alla sorella

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Barbara, tanto sexy, ribelle e ambiziosa quanto lei era stata timida, silenziosa e obbediente. La sorella rivale con la quale si era disputata l'amore

dell'affascinante figlio dei vicini di casa...

Tradita Steel, D

A 39 anni, Tallie Jones vive il sogno hollywoodiano.

Ex attrice, oggi è una regista di successo: i suoi pluripremiati film ottengono il plauso della critica e le ovazioni del pubblico. Allo sfarzo e al mondo glamour di Los Angeles, Tallie preferisce però una vita semplice, lontana dalle luci della ribalta: quel che conta per lei è la famiglia, il lavoro, gli amici.

La sua cerchia include poche, care e fidate persone:

suo padre; sua figlia, con la quale ha uno splendido rapporto; il suo partner e coproduttore Hunter Lloyd e Brigitte Parker, la sua migliore amica e assistente personale. Ma qualcosa scuote le

fondamenta di quella vita perfetta. Mentre Tallie sta dirigendo il film più importante della sua carriera, iniziano a emergere piccoli problemi: un controllo rivela che ci sono preoccupanti

discrepanze nei suoi rendiconti finanziari, ricevute fiscali suggeriscono attività e spese delle quali non è a conoscenza. Qualcuno vicino a Tallie le sta

segretamente rubando enormi somme di denaro. Il suo mondo, una volta luogo sicuro di collaboratori fidati e affetti saldi, improvvisamente vacilla. Dopo una serie crescente di rivelazioni sconvolgenti, Tallie dovrà affrontare la dura verità: che qualche volta la fiducia può essere la più grande e amara delle illusioni.

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Il primo caffè del mattino

Galdino, D

Massimo ha poco più di trent'anni, è il proprietario di un piccolo bar nel cuore di Roma, e non si è mai innamorato davvero. Ogni mattina, all'alba,

attraversa le vie della città ancora addormentate, dove si sente il profumo del pane appena sfornato, e raggiunge il suo bar. Lì lo aspetta il primo caffè della giornata, quello dall'aroma più intenso, e dal sapore più buono. In fin dei conti sta bene anche da solo, continua a ripetersi man mano che il locale si anima: a tenergli compagnia ci pensano i clienti affezionati, con cui ogni mattina Massimo saluta la giornata fra tintinnio di tazzine, profumo di

cornetti caldi e un po' di chiacchiere. Allora come mai, il giorno in cui improvvisamente entra nel bar una ragazza dagli occhi verdi, il viso spruzzato di lentiggini e l'aria sperduta di una turista straniera, Massimo non riesce a toglierle gli occhi di dosso?

Né tanto meno a farsi capire in nessuna lingua: al punto che, tempo cinque minuti di interazione, si ritrova una zuccheriera rovesciata addosso, la porta sbattuta in faccia e qualcosa di molto simile a un cuore spezzato che gli martella nel petto. Ma la ragazza con le lentiggini, che viene da Parigi, di nome fa Geneviève e di mestiere inventa

cruciverba, tornerà presto da Massimo: perché ha un segreto che non può rivelare a nessuno, e che la lega proprio a quel luogo. Massimo - che da quando l'ha incontrata la prima volta, con la frangia

spettinata e il vestito rosso - non se l'è più tolta dalla testa, non potrà che corteggiarla...

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Agent 6 Smith, T R

Mosca, 1950. All'agente speciale dell'KGB Leo Demidov viene affidato un nuovo incarico: deve scortare Jesse Austin, il cantante nero americano che ha sposato la causa del comunismo, in tournée in Unione Sovietica. Un incarico di pura

propaganda, perché a Jesse deve essere mostrata solo la faccia buona del regime. Per fortuna Leo può contare sull'appoggio di Raisa, la giovane insegnante che ha conosciuto per caso e della quale si sta già innamorando. È una missione facile, ma quell'incontro avrà un peso drammatico sul destino di tutti loro. New York, 1965. Bloccato dai

mostruosi meccanismi della burocrazia sovietica, Leo Demidov, ormai ex agente espulso dagli ingranaggi della polizia segreta, non può partire con la moglie e le figlie alla volta di New York. Il loro è un "Tour di Pace", destinato a migliorare le relazioni tra le due superpotenze che si

fronteggiano nella Guerra Fredda. Eppure Leo ha paura per loro: perché è stata scelta proprio la sua famiglia? Chi e che cosa si nascondono dietro il viaggio oltrecortina? Kabul, 1980. I peggiori incubi di Leo si sono avverati, e lui ora chiede solo una cosa: giustizia. Ma ogni tentativo di lasciare la Russia gli viene impedito, e la sua unica via d'uscita è rientrare nei ranghi del KGB, che lo arruola proprio nell'invasione dell'Afghanistan. Leo è davvero disposto a pagare qualsiasi prezzo per portare a termine la sua ultima, personale, missione.

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Lo stato di ebbrezza Varesi, V

Domenico Nanni è un uomo che sta facendo i conti con se stesso. A sessant'anno, si guarda indietro e quello che vede è l'immagine di chi non si è fatto scrupoli ad arraffare tutto ciò che poteva, senza nulla in cui credere se non successo, potere, denaro.

Presto orfano di padre, cresciuto da una madre che ha sgobbato per potergli garantire un'istruzione, negli anni Sessanta, Domenico sposa gli ideali rivoluzionari, forse più per il desiderio di essere come gli altri che per convinzione. Giornalista di nera a l'Avvenire, per un po' se ne sta a guardare, ma ben presto inizia a cedere alle lusinghe di chi ha capito che non si vince più con le idee ma con la prepotenza. Con gli anni Ottanta inizia il gran ballo, e molti pensano a riempirsi la pancia, con buona pace di sogni e utopie. Nanni è uno di quelli.

Con l'ascesa del Partito Socialista e la vittoria di una politica del bengodi, salta sul carro del vincitore. Si sporca le mani con la politica,

l'industria, la finanza, e così attraversa gli ultimi quarant'anni della storia italiana. E la sua parabola diventa metafora di quella del nostro Paese. Fino a uno sconvolgente rigurgito di coscienza che regala al lettore uno sguardo affilato e spietato su una Grande Bellezza che ci ha lasciati con un gran carico di immondizia.

Domani è un altro cielo Spielman Nelson, L

Tutti ne vanno pazzi a New Orleans, è un'idea semplice, e fa stare meglio di qualunque guru. È diventata una vera e propria moda e ognuno aspetta di riceverle. Sono le "Pietre del Perdono", che arrivano per posta con due semplici istruzioni:

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"mandane una per perdonare, l'altra per chiedere scusa". In realtà ne vanno pazzi quasi tutti. Alla bella e famosa Hannah Fair, giovane e

riservatissima star della televisione, non sembra affatto interessare, lei è una donna soddisfatta: vive in una bella città, ha un programma tutto suo, ed è fidanzata con il sindaco. Apparentemente non ha rimpianti né rimorsi, il passato è passato e non vuole più pensarci. Eppure anche Hannah nasconde un segreto: non vede più la madre da quando quest'ultima, oltre vent'anni prima, ha abbandonato lei e il padre per un altro uomo. Ma quando riceve da un'amica le "Pietre del Perdono", il dolore riaffiora e lei è costretta a decidere a chi consegnarle. Forse è arrivato il momento di sciogliere quel vecchio nodo. Forse Hannah può affrontare i suoi fantasmi e finalmente chiarire quello che è successo tanto tempo fa. Scoprendo verità sorprendenti che le cambieranno la vita. In meglio.

La mala setta Benigno, F

Questo libro si propone di affrontare in modo nuovo la questione del crimine organizzato italiano nella seconda metà del XIX secolo, utilizzando la categoria di "classi pericolose". Questa

impostazione è diversa dalla prospettiva, comunemente adottata, che punta viceversa a

studiare il crimine organizzato ottocentesco ex post, per cosi dire, "dall'oggi", e cioè a partire dalle forme e dalle strutture che la criminalità

organizzata si è data durante il secondo

dopoguerra. Vi è al fondo di questa prospettiva un

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residuo di un pregiudizio di stampo romantico, l'idea per cui vi siano dei soggetti separati, "i

criminali", intesi come un popolo a parte, portatore di inequivocabili stigmate comportamentali e

attitudinali che li rendono sempre uguali a sé stessi malgrado il tempo trascorso. L'adozione del

modello delle "classi pericolose" consente invece di muoversi in direzione opposta, basandosi sulla concezione del crimine condivisa nell'Ottocento.

Tutto ciò ha conseguenze importanti. Piuttosto che considerare, ad esempio, l'analisi della mafia delle origini come una sorta di premessa utile a

sceverare le radici lunghe di pratiche criminali che daranno poi luogo nel XX secolo a "Cosa nostra", esso invita invece a immergersi nella confusione dei discorsi e delle pratiche di quell'epoca.

L’invenzione della vita Tuil, K

L'ambizione è la più forte delle droghe, e la più distruttiva. Sam Tahar ne ha fatto la sua religione:

ed è riuscito a diventare uno degli avvocati più famosi di New York e a vivere nel lusso sposando una donna ricchissima. Insomma, potrebbe

finalmente dirsi arrivato. Eppure c'è una nota stonata nella sua disperata, affannosa ricerca del successo. Perché Sam, per arrivare fin lì, ha scelto di cancellare qualcosa di sé. Ad esempio, il suo amore, vent'anni prima, a Parigi, per Nina, l'unica vera donna della sua vita; o l'amicizia più

importante, quella con Samuel, finita proprio a causa di Nina. Ma, soprattutto, Sam ha scelto di cancellare la propria identità: le sue origini arabe, e il suo vero nome, Samir, facendosi chiamare

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"Sam" - proprio come l'amico di un tempo. E quando i tre, Samir, Samuel e Nina, per una serie di imprevedibili circostanze, si incontreranno di nuovo, tutto esploderà - le verità, le menzogne, le apparenze - in un cortocircuito magnifico e

stridente tra vite vere e vite inventate, che rischierà di far crollare il fragile castello di bugie costruito negli anni da Samir. Karine Tuil dipinge un

affresco dei nostri tempi, in un romanzo dal passo classico, la commedia umana di una società sempre più bugiarda in cui non c'è limite all'ambizione, alla voglia di apparire, e al potere della menzogna.

E in cui, più che mai, a definirci sono le persone che decidiamo di amare, ma anche quelle che scegliamo di lasciare indietro.

Vorrei che l’amore avesse i tuoi occhi

Galdino, D

Abbarbicata com'è all'antica cinta muraria della Rocca, la casa dei Ferretti è l'invidia di tutti gli abitanti di Cetona, uno splendido borgo immerso nella tranquilla campagna senese. Dalle sue finestre si può ammirare l'intero paese disteso ai suoi piedi, con le case bianchissime e i tetti marroni, la vallata e l'imponente sagoma del Monte Cetona, che

sembra così vicina da poter sfiorare la sua vetta con un dito. Sofia e la sua famiglia vivono lì da sempre. Ma, a un passo dall'estate, la bucolica quiete di quelle mura è bruscamente interrotta dall'arrivo di un ospite speciale. Un famoso pittore australiano, Tyron Lane, che ha scelto quelle

incantevoli colline come soggetto per i propri quadri. La sua fama di uomo affascinante ma molto schivo, solitario e inquieto lo precede e in

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paese non si parla d'altro. C'è chi non sopporta i suoi modi asciutti e sbrigativi, chi ne difende il diritto alla privacy, chi è convinto che in fondo tutta quella ritrosia sia di facciata. E poi c'è Sofia che, dopo un primo e fugace momento di

ammirazione, ha deciso di non lasciargliene passare nemmeno una. Perché per lei, così solare, istintiva e piena di vita, quell'artista non è riservato ma solo un gran insolente. A casa Ferretti sono tempi duri, e le schermaglie all'ordine del giorno. Tyron e Sofia sembrano appartenere a due mondi diversi.

Eppure il loro incontro regalerà a entrambi quello che da tempo stavano cercando: la possibilità di guardare, ancora una volta, l'amore negli occhi.

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