Segno di un polinomio di II grado
di Giorgia Bellomonte - Dipartimento di Matematica e Informatica Universit`a degli Studi di Palermo
Sia dato il polinomio di secondo grado (a6= 0):
ax2+ bx + c = a [(
x + b 2a
)2
−b2− 4ac 4a
]
= a [(
x + b 2a
)2
− ∆ 4a ]
(1)
`
e possibile calcolare il suo segno al variare del valore attribuito ad x.
I valori reali o complessi che, se attribuiti alla x, annullano un polinomio sono detti radici del polinomio.
A seconda dei valori dei coefficienti a, b e c si possono verificare tre casi fondamentali.
1 ∆ > 0 il trinomio (1) ammette due radici reali e distinte x1, x2= −b±
√∆ 2a
il polinomio si pu`o dunque scomporre nel seguente modo:
ax2+ bx + c = a(x− x1)(x− x2)
il prodotto (x− x1)(x− x2) ha segno positivo per i valori della x che rendono le quantit`a x− x1 e x− x2 concordi e segno negativo per quei valori che le rendono discordi e vale zero in x = x1 e x = x2, quindi il suo segno positivo all’esterno dell’intervallo individuato da x1 e x2, discorde con a all’interno e vale zero in x = x1 e x = x2. A questo punto il segno del trinomio cambia in funzione del segno di a; si possono verificare due casi:
1.1 a > 0 il polinomio ha segno positivo all’esterno dell’intervallo individuato da x1 e x2, negativo all’interno e vale zero in x = x1 e x = x2.
1.2 a < 0 il polinomio ha segno negativo all’esterno dell’intervallo individuato da x1e x2, positivo all’interno e vale zero in x = x1 e x = x2.
2 ∆ = 0 il trinomio (1) ammette due radici reali e coincidenti x1 = x2= −b2a il polinomio si pu`o dunque scomporre nel seguente modo:
ax2+ bx + c = a(x− x1)2 si possono verificare due casi:
2.1 a > 0 il polinomio ha sempre segno positivo tranne per x = x1 in cui vale zero
2.2 a < 0 il polinomio ha sempre segno negativo tranne per x = x1 in cui vale zero
3 ∆ < 0 il trinomio (1) non ammette radici reali1 @ radici reali si possono verificare due casi:
3.1 a > 0 il polinomio ha sempre segno positivo
3.2 a < 0 il polinomio ha sempre segno negativo
1Il trinomio (1) ammette tuttavia due radici complesse coniugate x1, x2=−b±i2a√−∆
Riassumendo:
∆ > 0 il polinomio `e concorde con a all’esterno dell’intervallo individuato da x1 e x2, discorde con a all’interno e vale zero in x = x1 e x = x2
∆ = 0 il polinomio `e concorde con a per ogni valore di x tranne in x = x1 dove vale zero
∆ < 0 il polinomio `e sempre concorde con a
Osservazione 1. Volendo risolvere una disequazione di secondo grado si dovr`a prima calcolare il segno del polinomio e in seguito scegliere l’intervallo in cui esso assume il segno richiesto.
Esempio 1. Consideriamo il polinomio −4x2+ 3x + 1. Il suo discriminante ∆ = (32)− 4(−4)(1) = 9 + 16 = 25 = 52 > 0. Il trinomio ammette due radici reali e distinte x1, x2 = −3±52(−4), cio`e, x1 = −14 e x2 = 1. Il polinomio `e concorde con a all’esterno dell’intervallo individuato da −14 e 1, discorde con
−4 all’interno e vale zero in x = −14 e x = 1.
Esempio 2. Consideriamo il polinomio x2+ 2x + 1. Il suo discriminante ∆ = 22− 4(1)(1) = 0. Il trinomio ammette due radici reali e coincidenti x1 = x2 = −2±02 =−1. Il polinomio `e concorde con a = 1 per ogni valore di x tranne per x =−1 in cui vale zero.
Esempio 3. Consideriamo il polinomio 3x2+ 1. Il suo discriminante ∆ = 02− 4(3)(1) = −12 < 0.
Il trinomio non ammette radici reali. Il polinomio `e sempre concorde con a = 3 per ogni valore di x.
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