• Non ci sono risultati.

leggi tutto

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "leggi tutto"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

COMUNICATO STAMPA

Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale: No ai mucolitici ai bambini al di sotto dei due anni d’età Per combattere tosse e raffreddore meglio i rimedi naturali

Roma, 10 gennaio 2011 – La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), in linea con la direttiva dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), raccomanda di evitare l'uso di farmaci mucolitici nei bambini al di sotto dei due anni d’età, in presenza di sintomi di raffreddore e tosse.

La decisione è stata presa in seguito ad un’analisi condotta dall’AIFA sui dati di farmacovigilanza, nazionali e internazionali, che ha messo in luce numerosi casi di ostruzione respiratoria importante e di aggravamento di bronchiolite acuta nei bambini trattati con i mucolitici. Infatti, questi farmaci hanno la capacità di aumentare le secrezioni bronchiali favorendo l'eliminazione del muco;

tuttavia i bambini al di sotto dei 2 anni, hanno difficoltà ad eliminare tali secrezioni in modo efficace attraverso la tosse. L’AIFA ha quindi adottato un provvedimento restrittivo, condiviso dalla SIPPS, per vietare l’uso dei mucolitici, per via orale e rettale, nei bambini al di sotto dei 2 anni di età.

Ma come deve comportarsi un genitore in caso di tosse del bambino?

Il Presidente Nazionale della SIPPS - Dottor Giuseppe Di Mauro - e tutti i pediatri della Società raccomandano alcune semplici misure non farmacologiche in grado di dar sollievo al bambino: pulizia nasale con soluzione fisiologica, idratazione, ventilazione della camera, umidificazione dell’aria, eliminazione del fumo dall’ambiente domestico. “La tosse è un sintomo di cui è importante identificarne la causa prima di instaurare una terapia” sottolinea il Dottor Venturelli, pediatra e componente del direttivo SIPPS. “A parte alcuni casi gravi, la tosse non è da considerarsi come una malattia in sé, ma come un riflesso indispensabile per la difesa dell’organismo.”

Naturalmente, nel caso in cui la tosse dovesse persistere per più di 4-5 giorni senza miglioramento o se il bambino dovesse presentare difficoltà respiratorie o di alimentazione, il genitore dovrà rivolgersi prontamente al medico.

UFFICIO STAMPA: GAS COMMUNICATION S.r.l.

Paola Perrotta – Livia Gelosi Tel 06 68134260

p.perrotta@gascommunication.com l.gelosi@gascommunication.com

Riferimenti

Documenti correlati

Nell’ambito dell’assistenza convenzionata, nel 2017, le penicilline in associazione agli inibitori delle beta-lattamasi rappresentano la classe di antibiotici a

Pur rappresentando una parte minoritaria dei consumi, l’uso degli antibiotici in regime di assistenza ospedaliera merita di essere attentamente monitorato per contrastare

268 del 17 novembre 2011, con la quale la societa' Laboratoire HRA Pharma e' stata autorizzata all'immissione in commercio in Italia del medicinale «Ellaone

1 sono erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale per l'impiego nel processo di virilizzazione di uomini transgender, previa diagnosi di disforia di

1 sono erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale per l'impiego nel processo di femminilizzazione di donne transgender, previa diagnosi di disforia di

245, del Ministro della salute di concerto con il Ministro della funzione pubblica e il Ministro dell'economia e delle finanze, della cui pubblicazione sul proprio

renda accessibile al farmacista il foglio illustrativo aggiornato conforme a quello autorizzato entro trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale

Dato atto della seguente definizione fornita dall'EMA di medicinale biologico: «Un medicinale biologico e' quello che contiene una o piu' sostanze attive derivate da una