Statistica
Antonio Azzollini
antonio.azzollini@unibas.it
Anno accademico 2016/2017
Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia (DiMIE)
I rapporti statistici sono rapporti fra due grandezze, di cui almeno una di natura statistica, legate da una relazione logica.
Essi vengono prevalentemente calcolati per eliminare l’influenza di circostanze che, altrimenti, non renderebbero confrontabili i dati.
Rapporti Statistici
Fra i rapporti statistici riconosciamo:
•
Rapporti di composizione
•
Rapporti di coesistenza
•
Rapporti di derivazione
•
Rapporti di densità
•
Rapporti indici
Rapporto di composizione
Sono chiamati anche rapporti di parte al tutto. Si ottengono rapportando una intensità (o una frequenza) parziale all’intensità (o frequenza) totale. Il risultato in genere viene moltiplicato per 100 ottenendo i rapporti percentuali.
Rapporto di composizione
In una distribuzione di frequenze servono per confrontare l’incidenza (il contributo) di ciascuna modalità alla numerosità totale. In questa situazione essi non sono altro che le frequenze relative.
Sono chiamati anche rapporti di parte al tutto. Si ottengono rapportando una intensità (o una frequenza) parziale all’intensità (o frequenza) totale. Il risultato in genere viene moltiplicato per 100 ottenendo i rapporti percentuali.
Rapporto di composizione
una parte
totale ×100
👉
1.500.0009.000.000 ×100 = 16,67% Volkswagen( )
Totale 9.000.000 x = una parte
totale ×100
👉
una parte : totale = x :100Al posto del totale si può utilizzare un’altra quantità che viene detta base.
Rapporto di composizione
Rapporto di coesistenza
Riguardano quelle situazioni in cui si vuole confrontare modalità in qualche modo antitetiche o due quantità concettualmente differenti.
Rapporto di coesistenza
In una distribuzione di frequenze esso consiste in un rapporto (eventualmente moltiplicato per 100) tra la frequenza corrispondente ad una modalità e la frequenza corrispondente ad un’altra modalità.
Riguardano quelle situazioni in cui si vuole confrontare modalità in qualche modo antitetiche o due quantità concettualmente differenti.
Rapporto di coesistenza
x = b
a ×100
👉
È quel valore dix
tale cheb : a = x :100
Il rapporto di coesistenza é il rapporto, espresso in percentuale, fra due grandezze riferite a due modalità.
a
eb
Rapporto di coesistenza
Esprime a quanto corrisponde il numeratore avendo posto il denominatore uguale a 100.
Esempio: supponiamo di avere un campione casuale 181 persone la cui distribuzione di frequenza sul carattere sesso è la seguente:
Maschi Femmine
124 57
x = b
a ×100
👉
È quel valore dix
tale cheb : a = x :100
Il rapporto di coesistenza é il rapporto, espresso in percentuale, fra due grandezze riferite a due modalità.
a
eb
Rapporto di coesistenza
Esprime a quanto corrisponde il numeratore avendo posto il denominatore uguale a 100.
Esempio: supponiamo di avere un campione casuale 181 persone la cui distribuzione di frequenza sul carattere sesso è la seguente:
Maschi Femmine
124 57
57
124 ×100 = 45,96
👉
x = b
a ×100
👉
È quel valore dix
tale cheb : a = x :100
Il rapporto di coesistenza é il rapporto, espresso in percentuale, fra due grandezze riferite a due modalità.
a
eb
Rapporto di coesistenza
Esprime a quanto corrisponde il numeratore avendo posto il denominatore uguale a 100.
Ogni 100 maschi ci sono 45,96 femmine. Rapporto di femminilità
Esempio: supponiamo di avere un campione casuale 181 persone la cui distribuzione di frequenza sul carattere sesso è la seguente:
Maschi Femmine
124 57
57
124 ×100 = 45,96
👉
Ogni 100 maschi ci sono 45,96 femmine. Rapporto di femminilitàx = b
a ×100
👉
È quel valore dix
tale cheb : a = x :100
Esprime a quanto corrisponde il numeratore avendo posto il denominatore uguale a 100.Il rapporto di coesistenza é il rapporto, espresso in percentuale, fra due grandezze riferite a due modalità.
a
eb
124
57 ×100 = 217,54
👉
Ogni 100 femmine ci sono 217,54 maschi. Rapporto di mascolinitàRapporto di coesistenza
Le medie e le deviazioni standard delle quotazioni giornaliere dei titoli azonari Indesit & De Longhi nell’arco del 2006 sono state:
Indesit: media = 9,89; deviazione standard = 1,16
De Longhi: media = 3,03; deviazione standard = 0,57 Quale dei due titoli ha meno variabilità?
Rapporto di coesistenza
Le medie e le deviazioni standard delle quotazioni giornaliere dei titoli azonari Indesit & De Longhi nell’arco del 2006 sono state:
Indesit: media = 9,89; deviazione standard = 1,16
De Longhi: media = 3,03; deviazione standard = 0,57
Quale dei due titoli ha meno variabilità?
media Indesit = 3 × media De Longhi
deviazione standard Indesit > deviazione standard De Longhi
Rapporto di coesistenza
Le medie e le deviazioni standard delle quotazioni giornaliere dei titoli azonari Indesit & De Longhi nell’arco del 2006 sono state:
Indesit: media = 9,89; deviazione standard = 1,16
De Longhi: media = 3,03; deviazione standard = 0,57
Quale dei due titoli ha meno variabilità?
media Indesit = 3 × media De Longhi
deviazione standard Indesit > deviazione standard De Longhi
Un giusto confronto fra le variabilità dei due titoli può avvenire previa rimodulazione della deviazione standard in rapporto alla media.
In sostanza le quantità da confrontare sono i rapporti di coesistenza che altro non sono che...
Rapporto di coesistenza
Le medie e le deviazioni standard delle quotazioni giornaliere dei titoli azonari Indesit & De Longhi nell’arco del 2006 sono state:
Indesit: media = 9,89; deviazione standard = 1,16
De Longhi: media = 3,03; deviazione standard = 0,57
Quale dei due titoli ha meno variabilità?
media Indesit = 3 × media De Longhi
deviazione standard Indesit > deviazione standard De Longhi
Un giusto confronto fra le variabilità dei due titoli può avvenire previa rimodulazione della deviazione standard in rapporto alla media.
In sostanza la quantità da confrontare é il rapporto di coesistenza che altro non é che...deviazione standard
media
Rapporto di coesistenza
Le medie e le deviazioni standard delle quotazioni giornaliere dei titoli azonari Indesit & De Longhi nell’arco del 2006 sono state:
Indesit: media = 9,89; deviazione standard = 1,16
De Longhi: media = 3,03; deviazione standard = 0,57 Quale dei due titoli ha meno variabilità?
coefficiente di variazione De Longhi×100= 0,57
3,03 = 18,81 coefficiente di variazione Indesit ×100= 1,16
9,89 = 11,73
...il già noto
coefficiente di variazione percentualizzato
Rapporto di coesistenza
Rapporto di derivazione
Rapporto di derivazione
Tale tipo di rapporto interviene quando si vuole effettuare correttamente un confronto fra le frequenze con le quali occorrono diverse modalità di un carattere che, sul piano logico o temporale, segue da un altro che ne costituisce l’antecedente o il presupposto.
Rapporto di derivazione
In una distribuzione di frequenze, esso é dato dal rapporto fra la frequenza della modalità di un carattere e la frequenza di una corrispondente modalità di un altro carattere che si ritiene esserne la causa o il presupposto.
Tale tipo di rapporto interviene quando si vuole effettuare correttamente un confronto fra le frequenze con le quali occorrono diverse modalità di un carattere che, sul piano logico o temporale, segue da un altro che ne costituisce l’antecedente o il presupposto.
B A
Regione b=veicoli incidentati a=veicoli b/a b/a × 1.000
Abruzzo 7,252 1,131,299 0.006 6
Basilicata 1,726 457,376 0.004 4
Calabria 6,570 1,565,296 0.004 4
Campania 21,587 4,350,447 0.005 5
Emilia Romagna 38,497 3,724,937 0.010 10
Friuli-Venezia Giulia 8,207 1,010,877 0.008 8
Lazio 53,240 4,859,950 0.011 11
Liguria 17,048 1,328,553 0.013 13
Lombardia 74,672 7,693,053 0.010 10
Marche 12,373 1,350,814 0.009 9
Molise 933 272,883 0.003 3
Piemonte 25,341 3,710,183 0.007 7
Puglia 24,377 2,862,659 0.009 9
Sardegna 8,628 1,303,464 0.007 7
Sicilia 26,528 4,257,928 0.006 6
Toscana 34,380 3,289,007 0.010 10
Trantino-Alto Adige 5,097 1,050,066 0.005 5
Umbria 5,680 803,525 0.007 7
Valle D’Aosta 642 201,564 0.003 3
Veneto 29,396 3,903,220 0.008 8
Il rapporto di derivazione é il rapporto fra due quantità a b
A e B
rappresenta una manifestazione di una variabile rappresenta una manifestazione di una variabileb e a dove generata da A.
Rapporto di derivazione
L’esempio del numero di incidenti con le auto per regione si riferisce a rapporti di derivazione.
b
a ×1000
La quinta colonna della tabella ci indica, regione per regione, quanti incidenti si verificano per ogni 1.000 macchine immatricolate nella regione stessa: ci sono 9 incidenti in Abruzzo, 4 in Basilicata e così via.
su 1.000, ma se necessario si può utilizzare un valore più elevato.
Rapporto di derivazione
.
B A
Regione b=veicoli incidentati a=veicoli b/a b/a × 1.000
Abruzzo 7,252 1,131,299 0.006 6
Basilicata 1,726 457,376 0.004 4
Calabria 6,570 1,565,296 0.004 4
Emilia Romagna 21,587 4,350,447 0.005 5
... ... ... ... ...
In questo caso abbiamo usato la formula per esprimere il rapporto su
Età Decessi Popolazione Femmin
e
Maschi Femmine Maschi
<1 25 21 272,400 258,566
1-14 61 58 3,887,954 3,684,265 15-29 317 129 5,395,451 5,239,304 30-44 1,568 589 6,622,520 6,610,429 45-59 7,073 2,416 5,365,813 5,548,221 60-69 13,825 6,566 3,084,258 3,460,637 70-79 32,498 26,089 2,142,455 2,947,833 80-89 36,153 55,900 713,313 1,363,955 90 & oltre 13,852 38,149 102,818 295,552
Totale 105,372 129,917 27,586,982 29,408,762
La tabella riporta i morti per malattie dell’apparato cardio-circolatorio per popolazione, per genere e classi di età (ISTAT 2001).
In generale, le donne hanno una
mortalità inferiore per queste cause.
👇
105.372
27.586.982 ×100.000 = 382,0 129.917
29.408.762 ×100.000 = 441,8
Si tratta di rapporti di derivazione, visto che il numero di decessi dipende anche dalla numerosità della popolazione dei singoli generi. Il numero di decessi preso da solo non è un dato di per sé confrontabile.
Rapporto di derivazione
Rapporto di densità
Rapporto di densità
I rapporti di densità sono utilizzati quando si vogliono confrontare grandezze la cui eterogeneità è dovuta al fatto che sono osservate in riferimento a campi di dimensioni diverse.
Rapporto di densità
I rapporti di densità sono utilizzati quando si vogliono confrontare grandezze la cui eterogeneità è dovuta al fatto che sono osservate in riferimento a campi di dimensioni diverse.
Un esempio si ha quando si vogliono confrontare le frequenze relative osservate in due distribuzioni per classi in cui l'ampiezza delle classi della prima è differente rispetto a quella della seconda.
Rapporto di densità
I rapporti di densità sono utilizzati quando si vogliono confrontare grandezze la cui eterogeneità è dovuta al fatto che sono osservate in riferimento a campi di dimensioni diverse.
Un esempio si ha quando si vogliono confrontare le frequenze relative osservate in due distribuzioni per classi in cui l'ampiezza delle classi della prima è differente rispetto a quella della seconda.
Come già osservato, un corretto confronto è possibile ricorrendo alla distribuzione delle densità di frequenze relative che si ottengono dividendo le frequenze relative delle classi per l'ampiezza della classe.
Rapporto di densità
In generale il rapporto di densità si definisce come il rapporto
dove a numeratore appare la grandezza oggetto di osservazione
ed a denominatore la dimensione del campo in cui essa è stata
osservata (può essere un intervallo temporale, un'area
geografica...)
Rapporto di densità
Regione Popolazione
residenti
Superficie Km2
Densità abitanti/Km2
Sicilia 5,094,937 25,832.39 197
Piemonte 4,436,798 25,387.07 175
Sardegna 1,663,859 24,100.02 69
Lombardia 9,973,397 23,863.65 418
Toscana 3,750,511 22,987.04 163
Emilia Romagna 4,446,354 22,452.78 198
Puglia 4,090,266 19,540.90 209
Veneto 4,926,818 18,407.42 268
Lazio 5,870,451 17,232.29 341
Calabria 1,980,533 15,221.90 130
Campania 5,869,965 13,670.95 429
Trentino-Alto Adige 1,051,951 13,605.50 77
Abruzzo 1,333,939 10,831.84 123
Basilicata 578,391 10,073.32 57
Marche 1,553,138 9,401.38 165
Umbria 896,742 8,464.33 106
Friuli-Venezia Giulia 1,229,363 862.30 1426
Liguria 1,591,939 5,416.21 294
Molise 314,725 4,460.65 71
Val D’Aosta 128,591 3,260.90 39
Indici semplici
Indici semplici
Quando le quantità coinvolte nei rapporti sono associate ad un tempo (un momento storico), il rapporto prende il nome di indice.
L'indice valuta la modifica occorsa, nel tempo, della misurazione espressa al numeratore rispetto a quella espressa al denominatore la quale viene presa come base di riferimento.
Indici semplici
IN SOSTANZA
Quando le quantità coinvolte nei rapporti sono associate ad un tempo (un momento storico), il rapporto prende il nome di indice.
L'indice valuta la modifica occorsa, nel tempo, della misurazione espressa al numeratore rispetto a quella espressa al denominatore la quale viene presa come base di riferimento.
Indici semplici
pongono a confronto le intensità o le frequenze di uno stesso fenomeno in tempi diversi.
IN SOSTANZA
Quando le quantità coinvolte nei rapporti sono associate ad un tempo (un momento storico), il rapporto prende il nome di indice.
L'indice valuta la modifica occorsa, nel tempo, della misurazione espressa al numeratore rispetto a quella espressa al denominatore la quale viene presa come base di riferimento.
Indici semplici
Esempio
Nel Gennaio 1987 la paga oraria media di un operaio è stata di €4,30.
Nel Gennaio 2003 la paga oraria media di un operaio è stata di €6,70.
paga oraria gennaio 2003
paga oraria gennaio 1987 ×100 = 6, 7
4, 3 ×100 = 155,81
Il rapporto 155,81 rappresenta l’indice di paga oraria di un operaio
nel Gennaio 2003, riferito al periodo Gennaio 1987.
Indici semplici
Esempio
Nel Gennaio 1987 la paga oraria media di un operaio è stata di €4,30.
Nel Gennaio 2003 la paga oraria media di un operaio è stata di €6,70.
paga oraria gennaio 2003
paga oraria gennaio 1987 ×100 = 6, 7
4, 3 ×100 = 155,81
Il rapporto 155,81 rappresenta l’indice di paga oraria di un operaio nel Gennaio 2003, riferito al periodo Gennaio 1987.
👇
La paga oraria nel 2003 è 1,5 volte la paga del 1987.
Indici semplici
Esempio
Nel Gennaio 1987 la paga oraria media di un operaio è stata di €4,30.
Nel Gennaio 2003 la paga oraria media di un operaio è stata di €6,70.
paga oraria gennaio 2003
paga oraria gennaio 1987 ×100 = 6, 7
4, 3 ×100 = 155,81
Il rapporto 155,81 rappresenta l’indice di paga oraria di un operaio nel Gennaio 2003, riferito al periodo Gennaio 1987.
👇
La paga oraria nel 2003 è 1,5 volte la paga del 1987.
Ma di quanto è variata?
paga oraria gennaio 2003
paga oraria gennaio 1987 ×100 −100 = 6, 7
4, 3 ×100 −100 = 55,81
👇
paga oraria gennaio 2003-paga oraria gennaio 1987
paga oraria gennaio 1987 ×100 = 55,81
Indici semplici
Variazione percentuale
paga oraria gennaio 2003
paga oraria gennaio 1987 ×100 −100 = 6, 7
4, 3 ×100 −100 = 55,81
👇
paga oraria gennaio 2003-paga oraria gennaio 1987
paga oraria gennaio 1987 ×100 = 55,81
C’è stato un aumento del 55,81% nella paga oraria di un operaio nel periodo da gennaio 1987 a gennaio 2003.
Indici semplici
Variazione percentuale
In generale per valutare le variazioni percentuali che si registrano nel tempo è necessario sottrarre ai numeri che costituiscono gli indici il valore 100, ossia
Indici semplici
Variazione percentuale
In generale per valutare le variazioni percentuali che si registrano nel tempo è necessario sottrarre ai numeri che costituiscono gli indici il valore 100, ossia
ah
ab ×100 −100 = ah
ab −1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100 = ah − ab ab
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100
Indici semplici
Variazione percentuale
In generale per valutare le variazioni percentuali che si registrano nel tempo è necessario sottrarre ai numeri che costituiscono gli indici il valore 100, ossia
ah
ab ×100 −100 = ah
ab −1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100 = ah − ab ab
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100
Se ah rappresenta la misura della grandezza al tempo
h
ed ab rappresenta la misura della stessa grandezza al tempo inizialeb
alloraah − ab
ab ×100
rappresenta la variazione percentuale della grandezza dal tempo
b
altempo
h
.Indici semplici
Variazione percentuale
Assegnate le grandezze
a 1 ,a 2 , …,a k
si dicono numeri indice a base fissa i seguenti rapporti:
I
i, i−1= a
ia
i−1×100, i = 2,…,k
Indici semplici a base fissa
a
ba
ba 1 . ,a 2 , …,a k
a
. . b .Esempio
Anni Acciaio Grandezza Indici
1976 23,447 100
1977 23,334 99.5
1978 24,383 103.6
1979 24,250 103.4
1980 26,501 113
1981 24,777 aaaaaa165324 105.7
Gli indici riportati in ultima c o l o n n a r a p p re s e n t a n o i rapporti percentualizzati fra la p r o d u z i o n e d e l l ' a n n o considerato e quella del 1976 (base fissa).
Indici semplici a base fissa
La seguente tabella riporta la produzione di acciaio di prima fabbricazione in Italia dal 1976 al 1981.
I
1978,1976I
1977,1976−1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100 = 103,6
99,5 −1
⎛ ⎝⎜ ⎞
⎠⎟ ×100 = 4,12 ≈ 103,6 − 99,5
Utilizziamo la notazione
I
1978,1976I
1977,1976−1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100 = 103,6
99,5 −1
⎛ ⎝⎜ ⎞
⎠⎟ ×100 = 4,12 ≈ 103,6 − 99,5
anno,1976
.
per indicare l'indice di un anno in rapporto alla base fissa data dalla produzione del 1976. Per esempio =103,6 rappresenta l'indice del 1978 in rapporto al 1976.
Anni Acciaio Grandezza Indici Variazioni
1976 23,447 100 ———
1977 23,334 99.5 -0.5
1978 24,383 103.6 +3,6
1979 24,250 103.4 +3,4
1980 26,501 113 +13
1981 24,777 aaaaaa165432 105.7 +5,7
Esempio
Indici semplici a base fissa
Se si vuole conoscere le variazioni dell’indice sempre in rapporto alla base fissa considerata, a ciascun indice bisogna sottrarre 100.
Nell'ultima colonna sono ripor tate le variazioni di produzione in rapporto alla produzione del 1976 (base fissa).
Anni Acciaio Grandezza Indici Variazioni
1976 23,447 100 ———
1977 23,334 99.5 -0.5
1978 24,383 103.6 +3,6
1979 24,250 103.4 +3,4
1980 26,501 113 +13
1981 24,777 aaaaaa165432 105.7 +5,7
Esempio
Se si vuole conoscere la variazione dell’indice fra il 1978 e il 1977 basterà utilizzare la formula I1978,1976
I1977,1976 −1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100 = 103,6 99,5 −1
⎛⎝⎜ ⎞
⎠⎟ ×100 = 4,12 ≈ 103,6 − 99,5
La fomula precedente è giustificata dalla formula di cambio di base fissa. Per esempio, per passare dall'indice in base "anno 1976"
all'indice in base "anno 1977": .I1978,1976
I1977,1976 −1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100 = 103,6
99,5 −1
⎛⎝⎜ ⎞
⎠⎟ ×100 = 4,12 ≈ 103,6 − 99,5 I1978,1976
I1977,1976 −1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100 = 103,6
99,5 −1
⎛⎝⎜ ⎞
⎠⎟ ×100 = 4,12 ≈ 103,6 − 99,5 I1978,1976
I1977,1976 −1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100 = 103,6
99,5 −1
⎛⎝⎜ ⎞
⎠⎟ ×100 = 4,12 ≈ 103,6 − 99,5
.
=
Indici semplici a base fissa
Il periodo di riferimento può non essere un singolo anno.
Anno Prezzo Indice (1990) Indice (1990-91) Indice (1990-91-92)
1985 €18.00 1990 €20.00
1991 €22.00 110.0 1992 €23.00 115.0 2004 €38.00 190.0
18
20 ×100 = 90,0 20
20 ×100 = 100,0
Esempio
Il prezzo di una spillatrice da ufficio è
Indici semplici a base fissa
Il periodo di riferimento può non essere un singolo anno.
Anno Prezzo Indice (1990) Indice (1990-91) Indice (1990-91-92)
1985 €18.00 1990 €20.00
1991 €22.00 110.0 104.8
1992 €23.00 115.0 109.5
2004 €38.00 190.0 181.0
18
20 ×100 = 90,0 18
21×100 = 85,7 20
20 ×100 = 100,0 20
21 ×100 = 95,2
20 + 22
2 = 21 Prezzo medio 1990-91
Esempio
Il prezzo di una spillatrice da ufficio è
Indici semplici a base fissa
Il periodo di riferimento può non essere un singolo anno.
Anno Prezzo Indice (1990) Indice (1990-91) Indice (1990-91-92)
1985 €18.00 1990 €20.00
1991 €22.00 110.0 104.8 101.5
1992 €23.00 115.0 109.5 106.1
2004 €38.00 190.0 181.0 175.5
18
20 ×100 = 90,0 18
21×100 = 85,7 18
21,67 ×100 = 90,0 20
20 ×100 = 100,0 20
21 ×100 = 95,2 20
21,67 ×100 = 92,3
20 + 22 + 23
3 = 21,67 Prezzo medio 1990-91-92
Esempio
Il prezzo di una spillatrice da ufficio è
Indici semplici a base fissa
Gli sconti e le variazioni
Calcolo del prezzo scontato a2 di un articolo a partire dal prezzo iniziale a1
sconto
s
. e dalloGli sconti e le variazioni
Se ad esempio l’articolo costa 90 euro e c’è uno sconto del 30%, per determinare il prezzo scontato si calcola
90 − 90 × 0,30 = 63
( )
1Calcolo del prezzo scontato a2 di un articolo a partire dal prezzo iniziale a1
sconto
s
. e dalloGli sconti e le variazioni
Se ad esempio l’articolo costa 90 euro e c’è uno sconto del 30%, per determinare il prezzo scontato si calcola
90 − 90 × 0,30 = 63
( )
1In questo caso 30 rappresenta la variazione percentuale. In generale, a quale operazione corrisponde la
( )
1 ?a
1− a
1× s = a
2Calcolo del prezzo scontato a2 di un articolo a partire dal prezzo iniziale a1
sconto
s
. e dalloGli sconti e le variazioni
Se ad esempio l’articolo costa 90 euro e c’è uno sconto del 30%, per determinare il prezzo scontato si calcola
90 − 90 × 0,30 = 63
( )
1In questo caso 30 rappresenta la variazione percentuale. In generale, a quale operazione corrisponde la
( )
1 ?a
1− a
1× s = a
2👉 a
1a − a
1 2×100 = p
sconto percentuale.
p
Calcolo del prezzo scontato a2 di un articolo a partire dal prezzo iniziale a1
sconto
s
. e dalloIndici semplici a base mobile
Assegnate le grandezze
a 1 ,a 2 , …,a k
si dicono numeri indice a base mobile i seguenti rapporti:
I
i, i−1= a
ia
i−1×100, i = 2,…,k
Indici semplici a base mobile
Esempio
La seguente tabella riporta la produzione di acciaio di prima fabbricazione in Italia dal 1976 al 1981
a1 a2 a3 a4 a5 a6
a2 / a1 a3 / a2 a4 / a3 a5 / a4 a6 / a5
x 100 x 100 x 100 x 100 x 100
Anni Acciaio Grandezze Indici Indici
1976 23,447 —— ——
1977 23,334 99.5
1978 24,283 104.1
1979 24,250 99.9
1980 26,501 109.3
1981 24,777 93.5
Indici semplici a base mobile
Questi numeri forniscono la variazione di prima fabbricazione avutasi rispetto all’anno precedente. Per esempio la variazione percentuale di produzione dal 1979 al 1980 è...
Esempio
La seguente tabella riporta la produzione di acciaio di prima fabbricazione in Italia dal 1976 al 1981
(109,3 - 100)% = 9,3%.
a1 a2 a3 a4 a5 a6
a2 / a1 a3 / a2 a4 / a3 a5 / a4 a6 / a5
x 100 x 100 x 100 x 100 x 100
Anni Acciaio Grandezze Indici Indici
1976 23,447 —— ——
1977 23,334 99.5
1978 24,283 104.1
1979 24,250 99.9
1980 26,501 109.3
1981 24,777 93.5
Indici semplici a base mobile
Quale è la variazione percentuale media nell'intervallo temporale 1976 - 1981?
Esempio
La seguente tabella riporta la produzione di acciaio di prima fabbricazione in Italia dal 1976 al 1981
a1 a2 a3 a4 a5 a6
a2 / a1 a3 / a2 a4 / a3 a5 / a4 a6 / a5
x 100 x 100 x 100 x 100 x 100
Anni Acciaio Grandezze Indici Indici
1976 23,447 —— ——
1977 23,334 99.5
1978 24,283 104.1
1979 24,250 99.9
1980 26,501 109.3
1981 24,777 93.5
Indici semplici a base mobile
a1 a2 a3 a4 a5 a6
a2 / a1 a3 / a2 a4 / a3 a5 / a4 a6 / a5
Quale è la variazione percentuale media nell'intervallo temporale 1976 - 1981?
La variazione percentuale media è la media geometrica di indici a base mobile meno 100
99,5 ×104,1× 99,9 ×109,3× 93,5
5 −100
Esempio
La seguente tabella riporta la produzione di acciaio di prima fabbricazione in Italia dal 1976 al 1981
x 100 x 100 x 100 x 100 x 100
Anni Acciaio Grandezze Indici Indici
1976 23,447 —— ——
1977 23,334 99.5
1978 24,283 104.1
1979 24,250 99.9
1980 26,501 109.3
1981 24,777 93.5
Indici semplici a base mobile
Formalizzando
Date le grandezze
a
1, ,...,a
2a
6 ed i rispettivi indici a base mobile,a
2/ a
1, ,...,a
3/ a
2a
6/ a
5ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a5 / a4 a6 / a5 a5 / a4
a6 / a5 a3 / a2
a4 / a3 a3 / a2
a4 / a3 a1
a2
X100 X X100 X X100 X X100 X X100 - 100
.
al 1981 vale a5 / a4
, la crescita percentuale media dal 1976
Indici semplici a base mobile
Formalizzando
Date le grandezze
a
1, ,...,a
2a
6 ed i rispettivi indici a base mobile,a
2/ a
1, ,...,a
3/ a
2a
6/ a
5ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a5 / a4 a6 / a5 a5 / a4
a6 / a5 a3 / a2
a4 / a3 a3 / a2
a4 / a3 a1
a2
X100 X X100 X X100 X X100 X X100 - 100
.
al 1981 vale a5 / a4
👇
ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a5 / a4 a6 / a5
a5 / a4 a6 / a5 a3 / a2 a4 / a3 a3 / a2
a4 / a3 a1
a2 a5. / a4
X 100 - 100
a5 / a4
, la crescita percentuale media dal 1976
Indici semplici a base mobile
Formalizzando
Date le grandezze
a
1, ,...,a
2a
6 ed i rispettivi indici a base mobile,a
2/ a
1, ,...,a
3/ a
2a
6/ a
5ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a5 / a4 a6 / a5 a5 / a4
a6 / a5 a3 / a2
a4 / a3 a3 / a2
a4 / a3 a1
a2
X100 X X100 X X100 X X100 X X100 - 100
.
al 1981 vale a5 / a4
ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a5 / a4 a6 / a5
a5 / a4 a6 / a5 a3 / a2 a4 / a3 a3 / a2
a4 / a3 a1
a2 a5. / a4
X 100 - 100
, la crescita percentuale media dal 1976
👇
Indici semplici a base mobile
Formalizzando
Date le grandezze
a
1, ,...,a
2a
6 ed i rispettivi indici a base mobile,a
2/ a
1, ,...,a
3/ a
2a
6/ a
5ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a5 / a4 a6 / a5 a5 / a4
a6 / a5 a3 / a2
a4 / a3 a3 / a2
a4 / a3 a1
a2
X100 X X100 X X100 X X100 X X100 - 100
.
al 1981 vale a5 / a4
ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a5 / a4 a6 / a5
a5 / a4 a6 / a5 a3 / a2 a4 / a3 a3 / a2
a4 / a3 a1
a2 a5. / a4
X 100 - 100
, la crescita percentuale media dal 1976
👇
Indici semplici a base mobile
Formalizzando
Date le grandezze
a
1, ,...,a
2a
6 ed i rispettivi indici a base mobile,a
2/ a
1, ,...,a
3/ a
2a
6/ a
5ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a5 / a4 a6 / a5 a5 / a4
a6 / a5 a3 / a2
a4 / a3 a3 / a2
a4 / a3 a1
a2
X100 X X100 X X100 X X100 X X100 - 100
.
al 1981 vale
, la crescita percentuale media dal 1976
a5 / a4
ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a6 / a5 a1
a5. / a4
X 100 - 100
👇
Indici semplici a base mobile
Formalizzando
Date le grandezze
a
1, ,...,a
2a
6 ed i rispettivi indici a base mobile,a
2/ a
1, ,...,a
3/ a
2a
6/ a
5ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a5 / a4 a6 / a5 a5 / a4
a6 / a5 a3 / a2
a4 / a3 a3 / a2
a4 / a3 a1
a2
X100 X X100 X X100 X X100 X X100 - 100
.
al 1981 vale a5 / a4
ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a6 / a5 a1
a5. / a4
X 100
(
- 1)
, la crescita percentuale media dal 1976
👇
Indici semplici a base mobile
Formalizzando
Date le grandezze
a
1, ,...,a
2a
6 ed i rispettivi indici a base mobile,a
2/ a
1, ,...,a
3/ a
2a
6/ a
5al 1981 vale
ab+1
ab ×100 × ab+2
ab+1 ×100 ×!× at
at−1 ×100
t−b . −100
a6 / a5 a1
a.5 / a4
(
- 1)
= 5 23.44726.50126.501×100 −100 = 1,025 23.4475 - 1×100 −100 = 1,025
(
5 23.44726.501)
×100 −100 = 1,025 26.50123.447
5 ×100 −100 = 1,025
, la crescita percentuale media dal 1976
Esempio di crescita percentuale media nel tempo
Reddito medio annuo di 30.000 euro nel 2010 Reddito medio annuo di 50.000 euro nel 2012
valore finale
valore iniziale = 50.000
30.000 = 1,67
Indici semplici a base mobile
Esempio di crescita percentuale media nel tempo
Reddito medio annuo di 30.000 euro nel 2010 Reddito medio annuo di 50.000 euro nel 2012
valore finale
valore iniziale = 50.000
30.000 = 1,67
Indici semplici a base mobile
Quale è la crescita percentuale media annua?
Esempio di crescita percentuale media nel tempo
Reddito medio annuo di 30.000 euro nel 2010 Reddito medio annuo di 50.000 euro nel 2012
valore finale
valore iniziale = 50.000
30.000 = 1,67
L'intervallo temporale è di due anni dunque nella formula precedentemente determinata
crescita = valore finale valore iniziale
n −1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100
Indici semplici a base mobile
Quale è la crescita percentuale media annua?
bisogna porre n = 2.
Esempio di crescita percentuale media nel tempo
Reddito medio annuo di 30.000 euro nel 2010 Reddito medio annuo di 50.000 euro nel 2012
valore finale
valore iniziale = 50.000
30.000 = 1,67
Indici semplici a base mobile
x = 1,29 crescita = valore finale
valore iniziale
n −1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ ×100
valore finale
valore iniziale = 50.000
30.000 = 1,67
x = 1,29. x = 1,29