Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE
SLOVACCHIA
Superficie (in migliaia di km2) 49 Popolazione (in milioni di abitanti) 5,4
Densità (abitanti/km2) 110
Forma di governo Repubblica
Capitale Bratislava
Lingua (ufficiale) Slovacco
Religione cattolica
Speranza di vita (maschi/femmine) 70/78
PIL/abitante (in $ USA) 17.630
La Slovacchia è uno Stato dell’Europa centrale che confina con la Polonia, l’Ucraina, l’Ungheria, l’Austria e la Repubblica Ceca. Non ha sbocchi sul mare, ma numerosi fiumi, affluenti o subaffluenti del Danubio che segna un tratto del confine con l’Ungheria. La parte settentrionale del Paese è montuosa e ricca di foreste e laghi di origine glaciale, mentre in quella meridionale si estende una fertile pianura.
Il clima è di tipo montano sui rilievi e continentale nel resto del territorio dove gli inverni sono rigidi e le estati calde.
La regione fu abitata anticamente da tribù celtiche e germaniche, fino all’arrivo della popolazione slava degli Slovacchi. Annessa al Regno d’Ungheria e poi all’Impero Asburgico, il Paese divenne indipendente solo nel 1918 quando entrò a far parte della Cecoslovacchia, insieme con le regioni della Boemia e della Moravia.
La Germania nazista sfruttò nel 1938-39 il malcontento della minoranza tedesca dei Sudeti e invase il Paese.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale la Cecoslovacchia divenne una Repubblica Popolare ed entrò nell’area d’influenza dell’Unione Sovietica.
Si formò un governo stalinista e antisemita fortemente repressivo. Nel 1968 il segretario del partito comunista Alexander Dubcek tentò di attuare riforme politiche ed economiche per creare quello che definiva un
“socialismo dal volto umano”.
Le sue speranze furono soffocate dall’intervento dei carri armati dell’URSS e del Patto di Varsavia che attuarono una sanguinosa repressione. Ne seguì la fuga di circa 150.000 persone, tra le quali il famoso scrittore Milan Kundera.
Nel 1969 lo Stato assunse una struttura federale, costituita dalla Repubblica Ceca (Boemia e Moravia) e dalla Slovacchia, ma ciò non fece che accrescere i già esistenti squilibri economici: la prima, infatti, era
industrializzata e più ricca della seconda con economia a indirizzo agricolo. Nel 1993, dopo il crollo del blocco sovietico, ne nacquero due Stati distinti.
Oltre l’85%25 della popolazione è formato da slovacchi, di lingua slovacca e religione cattolica. La minoranza più consistente è quella ungherese (circa il 10%25) che, talvolta, ha rapporti conflittuali con l’etnia
maggioritaria.
Gli abitanti vivono prevalentemente nella pianura meridionale dove si trova anche la capitale Bratislava, importante porto fluviale sul Danubio. La popolazione è abbastanza equamente divisa tra campagna e città.
Ancora rilevante è il settore agricolo e dell’allevamento, benché la privatizzazione degli ultimi 15 anni e l’afflusso di capitali stranieri abbiano avviato una modesta industrializzazione. Le foreste (che ricoprono circa il 40%25 del territorio) forniscono buone quantità di legname. Il turismo è in crescita. La qualità della vita è discreta.
Il problema maggiore è la disoccupazione che, anche se in diminuzione, interessa ancora più del 10%25 dei lavoratori.
Bibliografia
• Dunford Lisa, Slovacchia, EDT, Torino, 2007 Filmografia
Siti interessanti
• it.wikipedia.org/wiki/Slovacchia
• www.slovacchia.org