Analisi
Nel corso delle sedute di ieri, mercoledì 29 luglio, della Camera e del Senato, sono stati discussi e approvati lo scostamento di bilancio e il Programma Nazionale di Riforma 2020.
Di seguito un’analisi dei provvedimenti approvati.
La relazione al Parlamento sullo scostamento di bilancio
Alla Camera la risoluzione di maggioranza (6-00123), a prima firma degli On. Davide Crippa (M5S), Federico Fornaro (LeU), Maria Elena Boschi (IV) ed Emanuele Fiano (PD), è stata approvata con 326 voti favorevoli, 1 contrario e 222 astensioni. Al Senato, la risoluzione di maggioranza (6-00124), a prima firma dei Sen. Gianluca Perilli (M5S), Andrea Marcucci (PD), Loredana De Petris (LeU), Davide Faraone (IV), Julia Unterberger (Misto – Autonomie), è stata approvata con 170 voti favorevoli, 4 contrari e 133 astensioni.
Il Governo è così autorizzato allo scostamento di bilancio e a ricorrere all’indebitamento per ulteriori 25 miliardi di euro, portando così il debito pubblico al 157,6% del PIL.
Le risoluzioni dell’opposizione (6-00121 e 6-00125), a prima firma degli On. Riccardo Molinari (Lega), Maria Stella Gelmini (FI), Francesco Lollobrigida (FDI), Maurizio Lupi (Misto) alla Camera e a prima firma dei Sen. Anna Maria Bernini (FI), Massimiliano Romeo (Lega) e Luca Ciriani (FDI) al Senato - precluse dall’approvazione della risoluzione di maggioranza - impegnavano il Governo a perseguire riforme strutturali, volte a prevedere:
• Specifiche esenzioni fiscali;
• La proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti;
• La riduzione del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro;
• La reintroduzione dei voucher;
• L’adeguamento delle pensioni di invalidità.
Dalla relazione del Governo si evince che gli obiettivi principali rimangono il sostegno al sistema produttivo e al reddito dei cittadini, alla ripresa e all’occupazione. Saranno così prorogati gli interventi di potenziamento della cassa integrazione guadagni e di sostegno ai settori più colpiti, con liquidità alle imprese e la riprogrammazione delle scadenze fiscali.
Verranno inoltre concentrati gli sforzi a sostegno degli enti territoriali e della ripartenza in sicurezza della scuola.
Programma Nazionale di Riforma
Alla Camera la risoluzione di maggioranza, a prima firma degli On. Davide Crippa (M5S), Graziano Delrio (PD), Maria Elena Boschi (IV) e Federico Fornaro (LeU), è stata
approvata con 324 voti favorevoli, 220 contrari e 6 astensioni. Al Senato, la risoluzione di maggioranza, a prima firma dei Sen. Gianluca Perilli (M5S), Andrea Marcucci (PD),
Loredana De Petris (LeU), Davide Faraone (IV), Julia Unterberger (Misto – Autonomie), è stata approvata con 169 voti favorevoli e 137 contrari.
La risoluzioni di maggioranza approvate (6-00124 e 6-00126) impegnano il Governo a:
• Migliorare le strutture sanitarie, aumentare il personale, promuovendo un nuovo ruolo per gli MMG e una visione one health;
• Superare le carenze delle RSA, anche ricorrendo alla telemedicina e favorendo la domiciliarizzazione delle cure;
• Potenziare la medicina territoriale a partire dal nuovo Patto della salute e dal distretto sanitario di base;
• Procedere con tempestività all'attuazione di tutte le politiche di intervento delineate nel Programma nazionale di riforma per il triennio 2021-2023 per il rilancio della crescita del Paese, aumentando gli investimenti e la spesa per la ricerca,
l’istruzione, l’innovazione e la digitalizzazione, adottando riforme fiscali, della giustizia e della pubblica amministrazione, nel segno della sostenibilità sociale e ambientale;
• Adottare rapidamente un Piano per la ripresa nazionale, che si concentri sull’innovazione e la trasformazione digitale, sulla transizione ecologica e sugli investimenti in sviluppo e ricerca;
• Adottare interventi di riforma fiscale mirati;
• Garantire il rapido avvio dei cantieri e il completamento delle opere infrastrutturali;
• Garantire la piena ripresa in sicurezza delle attività scolastiche;
• Attuare la riforma degli ammortizzatori sociali, focalizzandosi sulle politiche attive del lavoro e sul sostegno al lavoro autonomo.
Le risoluzioni dell’opposizione alla Camera (6-00122) a prima firma degli On. Riccardo Molinari (Lega), Maria Stella Gelmini (FI), Francesco Lollobrigida (FDI), Maurizio Lupi (Misto) e al Senato (6-00127), a prima firma dei Sen. Luca Ciriani (FDI), Anna Maria Bernini (FI) e Massimiliano Romeo (Lega) - precluse dall’approvazione della risoluzione di maggioranza- hanno evidenziato, fra i temi di maggiore importanza, la necessità di
intervento in favore delle persone con disabilità e ha preannunciato la presentazione di un disegno di legge sulla disabilità, per rafforzare l’assistenza sul territorio e il sostegno al reddito.
Le risoluzioni impegnavano quindi il Governo a destinare adeguate risorse alle famiglie e ai caregiver e a coordinarsi con le associazioni delle persone con disabilità per adottare progetti e iniziative sistemici per garantirne l’inclusione sociale.
Programma Nazionale di Riforma 2020
Si ricorda che il PNR contiene gli elementi e le informazioni previsti dai regolamenti dell’Unione europea e dalle specifiche linee guida, e in particolare, come dettato dalla legge di contabilità e finanza pubblica:
• lo stato di avanzamento delle riforme avviate, con indicazione dell’eventuale scostamento tra i risultati previsti e quelli conseguiti;
• gli squilibri macroeconomici nazionali e i fattori di natura macroeconomica che incidono sulla competitività;
• le priorità del Paese, con le principali riforme da attuare, i tempi previsti per la loro attuazione e la compatibilità con gli obiettivi programmatici indicati nel Programma di stabilità;
• i prevedibili effetti delle riforme proposte in termini di crescita dell’economia, di rafforzamento della competitività del sistema economico e di aumento
dell’occupazione.
A partire dal PNR il Governo redigerà il cosiddetto Recovery Plan, un piano in cui elencare interventi settoriali a cui dedicare gli investimenti finanziati con risorse europee. All’interno dello scheletro del Recovery Plan si ritrovano gli interventi sul settore sanitario:
➢ Personale sanitario: si interverrà sui contratti di formazione medico-specialistica, valorizzazione degli specializzandi, riforma dell’assistenza territoriale con l’introduzione dell’infermiere di famiglia o di comunità.
➢ Tecnologie e digitalizzazione della sanità: domiciliazione del paziente e utilizzo di tecnologie da remoto sono le dinamiche principali identificate nel corso dell’emergenza e il PNR individua alcune tecnologie fondamentali, da integrare con la piena operatività del FSE e nuovi flussi derivanti dall’assistenza territoriale:
o Telemedicina e teleassistenza per la realizzazione delle cure a domicilio;
o Cartelle cliniche elettroniche per i MMG e i medici ospedalieri e ambulatoriali per la raccolta dei dati sulla continuità di cure del paziente;
o Piattaforme di intelligenza artificiale e diagnostica point-of-care.
➢ Politica farmaceutica: gli interventi preannunciati riguardano:
o Avvio di una riflessione per una possibile rimodulazione dei tetti di spesa, che viene quindi ancora qualificata come provvedimento in valutazione;
o Revisione del prontuario nazionale;
o Verifica dell’attuazione della norma per l’ingresso delle società di capitali nella gestione delle farmacie e potenziamento della farmacia dei servizi;
o Monitoraggio semestrale del finanziamento e della spesa pubblica sanitaria, con un dettaglio per voci di spesa.
➢ Ricerca sanitaria: il sistema degli IRCCS viene individuato come centrale e si sottolinea il ruolo delle reti tematiche (Alleanza Contro il Cancro, Rete Neuroscienze e Neuroriabilitazione, Rete Cardiologica, Rete IDEA – Rete Italiana salute dell’Età Evolutiva, Associazione Rete Aging e Rete Apparato Muscolo Scheletrico) nel generare effettive collaborazioni pubblico-private.
➢ Interventi infrastrutturali: si stima un fabbisogno di 32 miliardi di euro, per una serie di interventi (riguardanti strutture e tecnologie) che sono già stati avviati con il DL Rilancio e l’aumento dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva.