1
Introduzione
L’implantologia osteointegrata oggigiorno costituisce una possibilità di trattamento molto importante per tutti quei pazienti che sono andati incontro alla perdita dei denti naturali.
La percentuale di successo delle procedure implantari è correlata con la posizione e la direzione del carico sugli impianti (14, 29).
Le normali procedure di indagine prechirurgica includono la valutazione della struttura ossea disponibile per l’inserimento di impianti di lunghezza e diametro adeguati alla protesi definitiva; per queste ragioni è stato suggerito l’inserimento di guide radiopache replicanti il profilo delle protesi definitive durante le fasi di diagnostica per immagini.
La diagnostica per immagini include molteplici tecniche tra le quali la più completa e affidabile risulta essere la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC); infatti la possibilità di acquisire un intero volume di dati e poter successivamente effettuare ricostruzioni sui diversi piani dello spazio, consente di visualizzare anche le sezioni trasversali dell’osso disponibile unitamente all’assoluta minor deformazione d’immagine (134).
Tutto ciò rende questa tipologia di radiografie il gold standard in tema di
pianificazione implantare.
2
Inizialmente le immagini ottenute dall’esame TC del paziente venivano rielaborate solo con software Dentascan.
In seguito la Materialise ha sviluppato un ulteriore software (Simplant) che prevede una pianificazione iniziale attraverso la chirurgia virtuale con l’inserimento degli impianti al Personal Computer tramite l’interazione del software con le immagini TC del paziente.
Inoltre il Simplant, permette ricostruzioni grafiche 3D dei mascellari allo scopo di allestire precise guide (SurgiGuides) per le frese al momento della preparazione del sito implantare, che, rispetto alle guide standard, permettono al chirurgo un approccio più sicuro e facilmente prevedibile, col vantaggio di dare la giusta angolazione alla fresa, riducendo notevolmente il rischio di ledere strutture anatomiche critiche e riducendo inoltre i tempi di intervento, il dolore post-operatorio, l’edema post- chirurgico e il discomfort legato al trauma dei tessuti molli.
Questo software dà quindi l’opportunità di evidenziare la possibilità o l’impossibilità di esecuzione dell’intervento implantologico, evitando in tal modo all’odontoiatra di compiere grossolani errori nel corso della pianificazione o dello svolgimento della procedura.
Fino a qualche tempo fa non era possibile trasferire con semplicità il disegno/progetto così definito sul computer nella realtà clinica operativa.
Adesso è ormai possibile a costi anche accettabili e in tempi vantaggiosi.
3