Terminati i ringraziamenti “dell’ambito professionale” passo ora alle persone che mi hanno sostenuto e che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo.

Ringraziamenti

Giunta a questo secondo traguardo desidero ringraziare tutti coloro che hanno condiviso questo percorso con me e che mi hanno donato molto dal punto di vista professionale ma anche personale.

Ringrazio innanzitutto il Prof. Corrado Blandizzi che già nel precedente corso di laurea mi ha trasmesso la passione per la farmacologia, e che mi ha permesso di svolgere la bellissima esperienza della tesi nel suo laboratorio. Un grande ringraziamento quindi lo rivolgo a chi mi ha seguita in questi mesi, il Dott. Matteo Fornai, il Dott. Luca Antonioli e la Dott.ssa Carolina Pellegrini, che mi hanno insegnato tanto e hanno condiviso questo importante momento della mia vita:

l’approccio al mondo del lavoro. Sembrerà una frase di circostanza, ma penso davvero che non potevo aspirare a qualcosa di migliore.

Terminati i ringraziamenti “dell’ambito professionale” passo ora alle persone che mi hanno sostenuto e che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo.

Ringrazio mio padre, mia madre e mia sorella Sara che mi

hanno fornito l’affetto e i mezzi necessari per affrontare questi

anni di studio.

Vorrei inoltre ringraziare le amiche di sempre Edda ed Emanuela con le quali sono cresciuta e che nonostante la distanza ho sempre sentito accanto nei momenti belli e meno belli. Ci sono poi le “amiche dell’università” con le quali ho instaurato un legame tanto forte e tanto bello da rappresentare a tratti una seconda famiglia per me qui a Pisa, ovviamente mi riferisco ad Annamaria, Giovanna, Maria Angela, Rita, Domenica, Sara, Nicoletta e Manu la mia, ormai, seconda sorella.

Infine ringrazio Donato, che per me rappresenta l’amore

incondizionato, divenuto parte di me un bel po’ di anni fa,

rappresentando, in questo periodo come nel resto della mia

vita, un elemento essenziale… come canta Ligabue, “il primo

bengala sparato nel cielo quando mi perdo”.