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Conclusioni
Il tema oggetto di questa tesi di laurea, la giustizia nel don Quijote, è stato affrontato sulla base della lettura dei contributi di alcuni
degli studiosi del romanzo, che ad esso hanno dedicato particolare attenzione.
In molti capitoli dell’opera, Cervantes sviluppa ampiamente il tema della giustizia, talvolta con intenti critici nei confronti del sistema giuridico della sua epoca. È chiaro che un ruolo decisivo in questo senso lo ebbe l'esperienza personale dell'autore, costretto a subire più volte il rigore arbitrario degli apparati giudiziari.
Benché lo dichiari come proposito, Cervantes non si limita a fare una parodia dei libri di cavallerie, sebbene come parodia ed opera comica fu, soprattutto, inteso il Quijote nel suo tempo. Cervantes va molto più in là.
Infatti il Quijote è un romanzo in cui si tratta di tutto, si giudica tutto. Come ricorda Riley
1, Cervantes parla di qualsiasi argomento attraverso i suoi personaggi: del teatro, della letteratura, della società del suo tempo, di questioni morali, di religione; non trascura temi come la paura, l’amore, la misericordia, ecc.
È noto che il Quijote, proprio per la sua struttura e ricchezza di contenuti, è stato oggetto dell’analisi di innumerevoli studiosi. Ho dunque dovuto limitarmi a parte della bibliografia prestigiosa più attinente all’argomento della tesi.
1 E. C. Riley, Teoria del romanzo in Cervantes, Bologna, il Mulino, 1988. pp. 74-85.
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Mi sono proposta di approfondire il tema della giustizia facendo riferimento agli interventi più importanti di don Quijote e di altri personaggi che hanno luogo in alcuni degli episodi del romanzo.
Quando si parla del Quijote, è comunque difficile proporre una interpretazione definitiva.
Nella sua prefazione a Il fantastico hidalgo don Chisciotte della Mancia, Davide Rondoni sostiene che i problemi interpretativi che il
romanzo ha posto non possono essere risolti da alcuna teoria o metodologia critica. Il valore di un capolavoro come questo è al di sopra di qualunque lettura critica esso susciti: un’interpretazione, anche originale, non è sufficiente a rispondere agli interrogativi suscitati dal testo
2.
Proprio all’inizio della prefazione, Rondoni afferma: «Ogni volta che si apre la storia di don Quijote si entra a far parte di una scena vasta e di un brusio infinito di letture e di dialoghi. Ci si deve entrare con la propria voce, e con la unicissima vita che a ognuno è data»
3.
Ciascun lettore può dunque valorizzare l’opera con la propria interpretazione: ciò richiede passione e umiltà, come insegna Cervantes.
Con questa convinzione ho deciso di analizzare alcuni episodi del capolavoro di Cervantes che mi hanno particolarmente entusiasmato.
2Miguel de Cervantes Saavedra, Il fantastico hidalgo don Chisciotte della Mancia, a cura di Carmen Giussani, Milano, RCS Libri, 2005.
3 Ibidem, pag. 5