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  sin cos

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Academic year: 2021

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(1)

Interferenza

Due fenditure distanti D=0.6 mm, illuminate da un fascio di luce coerente, producono l’interferenza disegnata in figura su uno schermo distante d=534 cm da esse.

Ricordando l’espressione dell’intensita` della figura di Interferenza

 

 

  

  sin cos

2

0

I D I

a) misurare sulla figura la distanza y del quarto massimo laterale dal massimo centrale;

b) esprimere  in funzione di y;

c) determinare la lunghezza d’onda  della luce usata.

Soluzione

L’intensita` ha un massimo quando la fase e` un multiplo intero di .

Z m D sin   m  ... ... 

 

Gli angoli corrispondenti ai massimi sono

m D

m

  

sin

; noi vogliamo il quarto massimo, quindi

D

 4  sin

4

a) per trovare la distanza del quarto massimo possiamo dividere a meta` la distanza tra il quarto massimo a sinistra e quello a destra del massimo centrale. Dalla figura risulta

cm cm

y 2 . 3

2 6 . 4

4

 

cm y

(2)

b) vista la grande distanza tra le fenditure e lo schermo, possiamo approssimare il seno con la tangente o con l’arco

D d

tg

4

y

4

 

4

 sin 

4

 4 

c) e ricavare infine la lunghezza d’onda

d nm D

y 646

534 4

6 . 0 3 . 2 4

4

 

 

(3)

Polarizzazione

Carlo e Francesca vogliono studiare la luce emessa in direzione x da un laser di cui non sanno se la polarizzazione è lineare

kx tj Ekx tk E

E

i,L

y

sin   ˆ 

z

sin   ˆ

o circolare

kx tj Ekx tk E

E

i,C

0

sin   ˆ 

0

cos   ˆ

Hanno a disposizione un polarizzatore ad assorbimento e uno schermo su cui rilevare l’intensità della luce. Supposto di porre il

polarizzatore con l’asse (nel piano yz) inclinato di un angolo generico  rispetto all’asse y,

a) determinare il campo elettrico Ef,L dell’onda al di là del polarizzatore nel primo caso;

b) determinare il campo elettrico Ef,C dell’onda al di là del polarizzatore nel secondo caso.

Carlo e Francesca studiano le due formule cercando di capire cosa fare per scoprire qual è la

polarizzazione della luce emessa dal laser. Ad un tratto Francesca dice: “Bisogna agire sul polarizzatore.”

c) Qual è l’azione da fare sul polarizzatore per poter scegliere tra i due casi? Spiegare il motivo per cui l’idea funziona.

Soluzione

Al di là del polarizzatore sopravvive solo la componente parallela a u:

a) Nel caso lineare il campo si può esprimere rispetto all’angolo  formato con l’asse y:

 sin

cos

0 0

E E

E E

z y

E j E k kx t

E

i,L

0

cos  ˆ 

0

sin  ˆ sin  

Al di là del polarizzatore avremo:

    

E j E u E u k u uE j kx E k t u kx t u u

E

z y

z y

L i L

f

sin ˆ ˆ ˆ

ˆ ˆ

ˆ sin ˆ

ˆ ˆ ˆ

,

ˆ

,

 

Esprimendo u in termini dei versori j e k:

u ˆ  cos  ˆ j  sin  k ˆ

, otteniamo

(4)

   

   

   

kx tu

E

u t kx E

u t kx E

E

u t kx E

E E

u

z y

L f

sin ˆ

sin ˆ cos

sin ˆ sin

sin cos

cos

sin ˆ sin

cos

0

0 0

,

 

b) Nel caso circolare

     

   

 

   

 

kx tu

E

u t

kx E

t kx E

u u k t kx E

u j t kx E

u u k t kx E

j t kx E

u u E E

f C iC

ˆ sin

ˆ sin cos

cos sin

ˆ ˆ ˆ ˆ cos

sin ˆ

ˆ ˆ ˆ ˆ cos

ˆ sin ˆ

0

0 0

0 0

0 0

, ,

 

c) Bisogna ruotare il polarizzatore e osservare come cambia l’intensità della luce. Nel primo caso Eu

varia dal valore massimo quando u è parallelo a E, a zero, quando i due vettori sono

perpendicolari. L’intensità presenterà quindi un massimo e un minimo in corrispondenza di tali posizioni. Nel secondo caso l’ampiezza del campo rimane sempre uguale a E0, e quindi l’intensità non dipende dall’orientamento del polarizzatore.

(5)

Interferenza

Un’onda piana sulla superficie di un liquido, di frequenza = 2 Hz e velocita` v = 2 m/s, incide perpendicolarmente su uno schermo che porta due fenditure distanti d = 2 m. Si vuole misurare la posizione del primo massimo di interferenza con un rivelatore posto in un punto a distanza D = 2 m dallo schermo.

Determinare :

a) il cammino ‘ottico’ l dalla fenditura alla posizione del rivelatore, per ciascuna fenditura, in funzione della posizione y del rivelatore;

b) la posizione y1 del massimo laterale del primo ordine.

Soluzione

La lunghezza d’onda e`

m

f

v 1

2 2 

 

.

a) Il cammino ottico relativo alla fenditura alta e`

 

2 2

2

1

D y d 2 5 2 y y

l      

e quello relativo alla fenditura bassa e`

 

2 2

2

2

D y d 2 5 2 y y

l      

b) Per ottenere un massimo d’interferenza, la differenza di cammino dev’essere uguale a un multiplo di lunghezza d’onda:

ny y y

y l

l

2

1

 5  2 

2

 5  2 

2

semplificando si ottiene

4 y

2

 4  n

2

2

  n

2

2

 20  n

2

2

da cui

2 2

2 2

4 20

2 

n n y n

 

e il primo massimo si trova in

m

y 1 . 26

1 4

1 20 2 1 4

20

2

2

2

1

 

 

(6)

Interferenza

Uno schermo, illuminato con la sovrapposizione di due onde piane monocromatiche di lunghezza d’onda

1=700 nm e 2=420 nm, porta due fenditure parallele distanti d=0.5 mm. Avremo contemporaneamente interferenza per ciascuna onda. Ricordando l’espressione dell’intensita` per l’interferenza ( e` la direzione dei raggi uscenti dalla fenditura, rispetto alla direzione di incidenza)

a) trovare la condizione per cui un massimo d’interferenza della prima onda coincide con un massimo della seconda.

b) Trovare la coppia di valori più piccoli per cui tale condizione è soddisfatta.

c) Potrebbe accadere che per due lunghezze d’onda arbitrarie tale condizione non possa mai essere soddisfatta? Giustificare la risposta.

Soluzione

a) I massimi d’interferenza si hanno quando la fase e` un multiplo di  . Per le due onde avremo

affinche’ i massimi coincidano occorre che gli angoli (e quindi i loro seni)

siano uguali. Da qui segue ovvero

b) La coppia di valori minimi che verifica la condizione e` n1 = 3, n2 = 5.

c) Accade quando le due lunghezze d’onda non sono commensurabili.

 

 

  

  sin cos

2

0

I d I

interf

 

1 1

1

sin n

d   

 

2 2

2

sin n

d

n

1

d

1

sin 

1

 

n

2

d

2

sin 

2

 

2 2 1

1

n

nn

1

700  n

2

420

(7)

Polarizzazione

Un’onda non polarizzata incide con angolo i uguale all’angolo di Brewster sulla superficie di separazione aria-acqua (l’indice di rifrazione dell’acqua e` 1.33), vedi figura.

Ricordando la relazione tra angolo di Brewster e indice di rifrazione

n tg

B

e le formule dei coefficienti di riflessione per la componente parallela al piano di incidenza e per quella perpendicolare

   

2

| |



 

 

t i tg

t i R tg

   

2

sin

sin 

 

 

i t

t R i

a) calcolare entrambi i coefficienti; calcolare anche i coefficienti di trasmissione;

b) calcolare il coefficiente di riflessione globale e quello di trasmissione globale dell’onda.

Soluzione

Troviamo l’angolo di Brewster

B

arctg   n arctg   1 . 33 53 . 05

e l’angolo di

trasmissione

arcsin  0 . 6010  36 . 94

33 . 1

7993 . arcsin 0

arcsin sin   

 

 

 

 

 

t n

B

a) i coefficienti di riflessione sono

| |

 0

R    sin 16 . 11  0 . 0770

90 sin

94 . 36 05 . 53

sin 

2

2

 

 

R

e quelli di trasmissione

1 1

| |

| |

  R

T T

 1  R

 1  0 . 0770  0 . 9230

b) il coefficiente di riflessione globale si trova considerando meta` della luce nello stato di polarizzazione parallelo al piano di incidenza e l’altra meta` nello stato perpendicolare, quindi l’intensita` riflessa globalmente e`

(8)

2 2

2

| |

| |

 

R R

I I R

I R I

rif

e il coefficiente di riflessione globale e`

0385 . 2 0

0770 . 0 0 2

| |

   

R R

I R I

rif

e quello di trasmissione globale e`

9615 . 0 0385 . 0 1

1    

R

T

(9)

Diffrazione, interferenza

Uno schermo, illuminato con un’onda piana monocromatica di lunghezza d’onda =500 nm, porta due fenditure parallele di ampiezza a=0.04 mm, distanti d=0.5 mm. Avremo contemporaneamente diffrazione da ciascuna fenditura e interferenza tra le due. Ricordando l’espressione dell’intensita` per la diffrazione e l’interferenza ( e` la direzione dei raggi uscenti dalla fenditura, rispetto alla direzione di incidenza)

a) calcolare il numero di massimi di interferenza compresi nel massimo centrale di diffrazione.

b) Su uno schermo posto a distanza D=2 m dalle fenditure, calcolare la larghezza del primo massimo di diffrazione;

c) calcolare la distanza tra i massimi di interferenza compresi nel massimo centrale di diffrazione.

Soluzione

a) il massimo centrale di diffrazione è delimitato dai minimi di primo ordine:

all’interno di questo intervallo sono presenti massimi di interferenza:

occorre quindi che

il numero cercato sarà

dove con la parentesi quadra si è indicata la parte intera di d/a, il fattore 2 tien conto della simmetria tra valori positivi e negativi e l’1 sommato, del massimo di interferenza centrale.

b) La larghezza e` pari differenza tra le posizioni del secondo e del primo minimo di diffrazione:

c) La distanza tra i massimi di interferenza e`:

 

a

dif

 

sin

dif

a

    sin

 

d k

int

sin sin 

int

  k d

a k d  

a

kd

  12 . 5 1 25

2 04 1

. 0

5 . 2 0 1

2    

 

 

 

 

  a N d

 

 

  

  sin cos

2

0

I d I

interf

 

 

 

2

0

sin

sin

sin  

 

 

a I a

I

diff

  cm

mm nm D a

a D a

D Dtg

Dtg

y

dif

2 . 5

04 . 0 2 500 2

sin

sin

2 1

1

2

   

 

 

       

    mm

mm nm D d

k d k d

d D k d Dtg

k Dtg

y 2

5 . 0 2 500 1

int

1      

   

 

 

 

 

  

     

(10)

Interferenza

Due sorgenti di vibrazione meccanica in fase fra loro S1, S2, poste simmetricamente rispetto all’origine, distanti D, generano onde circolari sinusoidali trasversali di lunghezza d’onda sulla superficie di un bacino d’acqua.

Detto P(x,y) un generico punto della superficie, trovare a) le distanze d1, d2 del punto dalle sorgenti;

b) qual e` la condizione che il punto deve soddisfare per avere interferenza costruttiva delle due sorgenti?

c) determinare il luogo geometrico dei punti del piano xy che soddisfano (b).

Soluzione

a) Le distanze sono:

b) La differenza di cammino ottico dev’essere uguale ad un multiplo di lunghezza d’onda:

c)

Portando a secondo membro la seconda radice ed elevando al quadrato, otteniamo

Portando la radice a primo membro,tutto il resto a secondo e semplificando:

elevando a quadrato e semplificando:

    0

4

4 n

2

2

x

2

D

2

n

2

2

y

2

n

2

2

D

2

n

2

2

otteniamo così un’equazione che rappresenta un’iperbole.

2 2

1

2 

 

  

D

y x d

2 2

2

2 

 

  

D

y x d

n d d

2

1

D n

y D x

y

x  

 

 

 

 

 

2 2

2 2

2 2

2 2

2 2

2 2 2 2

2 2 2

2 

 

  

 

 

  

 

 

  

D

y D x

y x n D n

y

x  

yD D n

y x

n 2

2 2

2 2

2

2

  

 

  

 

(11)

Diffrazione

Uno schermo, illuminato con la sovrapposizione di due onde piane monocromatiche di lunghezza d’onda

1=600 nm e 2=450 nm, porta una fenditura di ampiezza a=0.04 mm. Avremo contemporaneamente diffrazione da ciascuna onda. Ricordando l’espressione dell’intensita` per la diffrazione ( e` la direzione dei raggi uscenti dalla fenditura, rispetto alla direzione di incidenza)

d) trovare la condizione per cui un minimo di diffrazione della prima onda coincide con un minimo della seconda.

e) Trovare la coppia di valori più piccoli per cui tale condizione è soddisfatta.

f) Potrebbe accadere che per due lunghezze d’onda arbitrarie tale condizione non possa mai essere soddisfatta? Giustificare la risposta.

Soluzione

a) I minimi di diffrazione si hanno quando la fase e` un multiplo di  (zero escluso). Per le due onde avremo

affinche’ i minimi coincidano occorre che gli angoli (e quindi i loro seni)

siano uguali. Da qui segue ovvero

b) La coppia di valori minimi che verifica la condizione e` n1 = 3, n2 = 4.

c) Accade quando le due lunghezze d’onda non sono commensurabili.

 

 

 

2

0

sin

sin

sin  

 

 

a I a

I

diff

 

1 1

1

sin n

a   

 

2 2

2

sin n

a

n

1

a

1

sin 

1

 

n

2

a

2

sin 

2

 

2 2 1

1

n

nn

1

600  n

2

450

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