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Due zoppie per due diagnosi

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Academic year: 2021

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Corrias F. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2017; 20(7) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1707_20.html

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MeB – Pagine Elettroniche

Volume XX

Settembre 2017

numero 7

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

DUE ZOPPIE PER DUE DIAGNOSI

Francesca Corrias

Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Trieste

Indirizzo per corrispondenza: [email protected] Giovanni, 3 anni, viene portato in Pronto Soccorso per la

persistenza da circa dieci giorni di zoppia destra, nonostan-te un ciclo di nonostan-terapia con FANS prescritto dal Curannonostan-te nel sospetto di sinovite post-virale. Alla valutazione clinica era presente una lieve zoppia che si accentuava con la corsa, dolore al gluteo destro e una lieve rigidità all’apertura delle anche bilateralmente. Gli esami radiologici e la valutazione ortopedica erano risultati negativi ma, per il riscontro di neutropenia (1200/mm3), si disponeva una rivalutazione

dell’emocromo a una settimana. Una settimana dopo persi-stevano i sintomi articolari, l’emocromo mostrava una con-ta neutrofilica ulteriormente calacon-ta (200/mm3) con piastri-nopenia (129.000/mm3), LDH 382 U/l, VES 41 mm/h.

Ve-niva quindi fatta una valutazione dello striscio periferico con evidenza di blasti linfoidi in quota 26%. Lo stesso giorno è stato eseguito un agoaspirato midollare che ha permesso di porre diagnosi di leucemia linfoblastica acuta immunofenotipo common (blasti 74%), per cui Giovanni ha iniziato il trattamento secondo il Protocollo AIEOP LLA 2009.

Il secondo caso riguarda Asia, anche lei ha 3 anni e pre-senta una zoppia. L’esame radiologico iniziale evidenzia-va la presenza di “una lesione osteolitica multiloculata alla metafisi prossimale femorale”, in relazione della qua-le erano state eseguite due aspirazioni di materiaqua-le siero-so. Dopo 4 mesi, in corrispondenza della sede della lesio-ne radiologica, compare una tumefaziolesio-ne (4x3 cm) non iperemica e non calda al tatto, con dolore localizzato pre-sente anche la notte, tale da risvegliarla. Agli esami ema-tici l’unico riscontro fuori norma risulta l’LDH (552 U/l). Esegue quindi RMN con mezzo di contrasto, che mostra una lesione compatibile in prima ipotesi con cisti aneuri-smatica dell’osso (Figura 1). Viene eseguita agobiopsia della lesione che conferma la diagnosi con l’istologia.

Figura 1. RM con mezzo di contrasto: lesione compati-bile in prima ipotesi con cisti aneurismatica dell’osso.

La cisti ossea aneurismatica è una lesione reattiva dell’osso (circa 1% dei tumori ossei benigni) caratterizzata da lacune ematiche separate da setti di tessuto mesenchima-le con occasionali trabecomesenchima-le ossee. Colpisce più frequente-mente la prima decade, e si presenta più spesso a livello delle metafisi delle ossa lunghe. Il suo trattamento prevede la chirurgia con curettage o in alternativa l’embolizzazione arteriosa e iniezione di agenti sclerotizzanti.

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