• Non ci sono risultati.

Spazi topologiciDefinizione 1.1.1

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Spazi topologiciDefinizione 1.1.1"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Spazi topologici

Definizione 1.1.1 Una topologia o struttura topologica su un insieme é un sottoinsieme dell'insieme potenza di , verificante i seguenti assiomi:

1.

2. se , dove I 'e un insieme qualunque, é tale che allora

3. se é tale che per allora

Gli elementi di si chiamano insiemi aperti.

Definizione 1.1.2 Un insieme con una struttura topologica , si chiama spazio topologico. Gli elementi di verranno chiamati punti di .

Definizione 1.1.3 Se é uno spazio topologico e , un sottoinsieme di si chiama intorno di quando esiste un aperto tale che .

Dalla definizione precedente segue che ogni insieme aperto é intorno di ogni suo punto.

Definizione 1.1.4 Sia uno spazio topologico, un sottoinsieme di , si dice chiuso quando il suo complementare é un insieme aperto.

Denotata con la famiglia di tutti gli insiemi chiusi di uno spazio topologico e tenedo conto della proprietá della teoria degli insiemi

(1.1)

vale la seguente

Proposizione 1.1.1 Le famiglie e , si ottengono per complementazione l'una dall'altra, nel senso che ogni chiuso é il complementare di un aperto e ogni aperto é il complementare di un chiuso.

Passando ai complementi nella definizione 1.1.1 e tenendo conto della ben nota proprietá della teoria degli insiemi secondo cui il complemento dell'unione coincide con l'intersezione dei

complementi e il complemento dell'intersezione coincide con l'unione dei complementi, si dimostra la seguente

Proposizione 1.1.2 La famiglia degli insiemi chiusi in uno spazio topologico é caratterizzata dalle seguenti condizioni

1. X

2. se , dove I 'e un insieme qualunque, é tale che allora

3. se é tale che per allora

(2)

Proposizione 1.1.3 Sia un insieme e un sottoinsieme di verificante le proprietá della proposizione 1.1.2, allora esiste una ed una sola topologia su tale che la famiglia degli insiemi chiusi coincide con .

Dimostrazione. La famiglia dei sottoinsiemi di che sono complementi di elementi di , ovviamente verifica le condizioni della definizione 1.1.1, quindi definisce una topologia su . Per la (1.1), la famiglia degli insiemi chiusi per coincide con . Sia un'altra toplogia su la cui famiglia di chiusi coincide con . Poiché e hanno gli stessi insiemi chiusi, devono coincidere, infatti se é un aperto per una delle due topologie, allora , quindi esiste un aperto

per l'altra topologia tale che , da cui e quindi .

Grazie alla proposizione precedente é immediato concludere che una toplogia puó essere equivalentemente definita mediante la famiglia degli insiemi chiusi. Quindi una definizione alternativa di topologia puó essere la seguente

Definizione 1.1.5 Una topologia o struttura topologica su un insieme é un sottoinsieme dell'insieme potenza di , verificante i seguenti assiomi:

1.

2. se , dove I 'e un insieme qualunque, é tale che allora

3. se é tale che per allora

Gli elementi di si chiamano insiemi chiusi.

Esempio 1 Se é un insieme qualunque, la famiglia verifica banalmente le proprietá della definizione 1.1.1, quindi definisce una topologia che si chiama topologia indiscreta. Su un insieme con un solo elemento si puó definire solo la toplogia indiscreta, perché il suo insieme potenza é costituito solo da e dall'insieme vuoto.

Esempio 2 Se é un insieme qualunque, la famiglia verifica banalmente le proprietá della definizione 1.1.1, quindi definisce una topologia che si chiama topologia discreta. Su un insieme con un solo elemento, topologia discreta ed indiscreta coincidono.

Nei due esempi precedenti la famiglia degli insiemi chiusi ovviamente coincide con .

Esempio 3 Sia un insieme qualunque e sia la famiglia costituita dai sottoinsiemi finiti di , da e dall'insieme vuoto. verifica le condizioni della definizione 1.1.5 (esercizio), quindi definisce una topologia su . In particolare se é finito, la topologia cosí definita é la toplogia discreta.

Esempio 4 Si ricorda che uno spazio metrico é un insieme su cui é definita una distanza, cioé un'applicazione verificante, per ogni scelta di , le seguenti proprietá:

1. ;

2. ; (diseguaglianza triangolare)

3. .

(3)

Fissato un punto e un , si chiama disco di centro e raggio l'insieme

. Se , si dice che é un punto interno di Y se

tale che . L'interno di un insieme é l'insieme dei suoi punti interni e si indica con . Ovviamente é sempre verificata, se invece accade che , allora si dice che

é un insieme aperto.

Se é uno spazio metrico, la famiglia dei suoi insiemi aperti verifica le condizioni della definizione 1.1.1 (esercizio), quindi definisce una topologia i cui insiemi aperti sono tutti e soli gli insiemi aperti definiti dalla distanza.

Quindi si puó concludere che

Proposizione 1.1.4 Ogni spazio metrico é uno spazio toplogico.

Su un dato insieme , in generale, é possibile definire piú di una topologia, scegliendo diversi insiemi verificanti le condizioni della definizione 1.1.1. Per esempio sull'insieme dei numeri reali é possibile definire tutte le topologie introdotte negli esempi precedenti: la topologia discreta, indiscreta, dei sottoinsiemi finiti ed, essendo uno spazio metrico, anche quella indotta dalla distanza. Nel seguito se non espressamente specificato si intende che la topologia di é quella determinata dalla distanza. La stessa cosa vale in .

Definizione 1.1.6 Siano e due topologie sullo stesso insieme . Si dice che é piú fine di o equivalentemente che é meno fine di se .

Cosí, per esempio dato un insieme , la topologia indiscreta é quella meno fine definibile su , mentre la topologia discreta é quella piú fine.

Definizione 1.1.7 Sia un spazio topologico e la topologia di , se é un sottoinsieme non vuoto di , allora la famiglia verifica in , le condizioni della definizione 1.1.1, quindi definisce una toplogia in . Lo spazio topologico cosí definito si chiama sottospazio topologico di e la topologia si chiama topologia indotta da .

Esempio 5 Consideriamo , utilizzando la definizione precedente, su ogni sottoinsieme di si puó introdurre la topologia indotta. In questo modo si possono dotare di topologia tutte le curve e le superfici di .

Chiusura, punti di accumulazione, sottoinsiemi densi

Definizione 1.2.1 Se é un sottoinsieme di uno spazio topologico , si chiama chiusura di e si indica con l'intersezione di tutti gli insiemi chiusi contenenti .

Dalla definizione precedente segue imediatamente che

(4)

(1.2)

Proposizione 1.2.1 Un sottoinsieme di uno spazio topologico é chiuso se e solo se . Dimostrazione. Poiché, per definizione, é l'intersezione di un insieme di chiusi, esso é chiuso, quindi da segue che é chiuso. Viceversa, se é chiuso, allora essendo uno dei chiusi che contengono e, dalla 1.2, segue la tesi.

Definizione 1.2.2 Se é un sottoinsieme di uno spazio topologico e , si dice che é un punto di accumulazione o punto limite per se ogni intorno di interseca in almeno un punto diverso da . L'insieme dei punti di accumulazione di si chiama derivato di A e si indica con il

simbolo .

Proposizione 1.2.2 Se é un sottoinsieme di uno spazio topologico , allora . Dimostrazione. Basta dimostrare che se non appartiene a allora non appartiene a . Se non appartiene a , esiste un chiuso non contenete , da cui segue che ,

e é aperto, quindi é stato trovato un intorno aperto di che non interseca , perció non é un punto di accumulazione di .

Definizione 1.2.3 Un sottoinsieme di uno spazio topologico si dice denso in se . Esempio 6 L'insieme dei numeri razionali e l'insieme degli irrazionali sono densi in . Proposizione 1.2.3 é denso in se e solo se per ogni aperto non vuoto di , . Dimostrazione. Se é denso in e é un insieme aperto e non vuoto tale che , allora

é un insieme chiuso, distinto da contenete , ma ció é assurdo perché, essendo denso, il piú piccolo insieme chiuso che lo contiene é . Viceversa, supponiamo che per ogni aperto non vuoto , , allora se é un insieme chiuso diverso da , é aperto non vuoto, quindi , da cui si deduce che non puó essere contenuto in , questo significa che l'unico insieme chiuso contenete é , da cui .

Basi di una topologia

In generale l'insieme é molto ampio. Si pensi, per esempio a , anche se é sempre possibile, dato un sottoinsieme, decidere se esso é aperto o no, la famiglia di tutti gli insiemi aperti é molto grande e difficilmente visualizzabile nel suo insieme. Nasce quindi l'esigenza di poter caratterizzare la famiglia degli aperti con una sottofamiglia piú facilmente visualizzabile.

Definizione 1.3.1 Si chiama base di uno spazio topologico , una famiglia di aperti non vuoti, tale che ogni aperto di si possa esprimere come unione di aperti di .

Teorema 1.3.1 Se é una base dello spazio topologico , valgono le seguenti proprietá:

(5)

1.

2. se e , se allora tale che .

Dimostrazione. La prima segue immediatamente dalla definizione di base e dal fatto che é un insieme aperto. Per dimostrare la seconda basta osservare che é un aperto non vuoto di X ed in quanto tale esprimibile come unione di elementi di .

Esempio 7 Una base di é data dall'insieme . Infatti, se é un

aperto di , , da cui , poiché

l'inclusione inversa é ovviamente vera, si ottiene .

Spazi topologici separabili ed a base numerabile

Definizione 1.4.1 Uno spazio topologico si dice a base numerabile, se ammette una base di cardinalitá .

Definizione 1.4.2 Uno spazio topologico si dice separabile, se ha un sottoinsieme denso e numerabile.

Proposizione 1.4.1 Uno spazio topologico a base numerabile é separabile.

Dimostrazione. Sia una base numerabile. Per ogni scegliamo un punto e consideriamo l'insieme . Ovviamente é numerabile, se si dimostra che interseca ogni insieme aperto non vuoto, allora, per la proposizione 1.2.3, esso é denso e quindi il teorema resta dimostrato. Sia un insieme aperto non vuoto, poiché é una base, é dato dall'unione di elementi di , ma ciascun elemento di interseca in almeno un punto, quindi

.

Se é uno spazio metrico, la proposizione precedente si puó invertire.

Proposizione 1.4.2 Se é uno spazio metrico separabile, allora é a base numerabile.

Dimostrazione. Sia un sottoinsieme di denso e numerabile che deve esistere per

ipotesi. Consideriamo l'insieme di dischi che ovviamente é

numerabile. Se si dimostra che é una base allora il teorema resta dimostrato.

Sia un aperto di e , esiste un tale che . Poiché é denso in , ogni disco di centro deve intersecare , quindi esiste un tale che . Scelto un

tale che , dimostriamo che

(6)

(1.3)

Ovviamente perché . Se ,

, quindi .

Grazie alla 1.3 si puó concludere che , da

cui si ricava che é uguale all'unione di elementi di .

Esempio 8 é uno spazio metrico separabile perché é un sottoinsieme denso e numerabile.

Quindi, grazie alla proposizione precedente, si puó concludere che é a base numerabile e

quest'ultima é l'insieme .

Proposizione 1.4.3 Se é uno spazio metrico separabile, ogni suo sottospazio é separabile ed a base numerabile.

Dimostrazione. Per la proposizione 1.4.2, é a base numerabile. Denotata con la base numerabile di , l'insieme é una base numerabile per ed inoltre per la proposizione 1.4.1, é separabile.

Da quest'ultima proposizione segue che ogni sottospazio di é separabile ed a base numerabile.

Esempio 9 Una base di insiemi aperti su ogni superficie, di dimensione , ( ) di é costituita dalla famiglia delle intersezioni tra i dischi e , che si puó rendere numerabile, limitandosi ai dischi della base numerabile di . Cosí, per esempio, una base di insiemi aperti su una sfera é costituita da calotte sferiche aperte, mentre su una circonferenza , é costituita da archi di circonferenza aperti.

Spazi di Hausdorff

Definizione 1.5.1 Uno spazio di Hausdorff é uno spazio topologico nel quale comunque si scelgano due punti e , esiste un intorno di ed un intorno di tali che . La seguente proposizione mette in luce una vasta classe di spazi di Hausdorff.

Proposizione 1.5.1 Ogni spazio metrico é uno spazio di Hausdorff.

Dimostrazione. Sia uno spazio metrico e , due punti di . Fissato un numero positivo tale che , si vede immediatamente che . Infatti se ció non fosse vero,

(7)

dovrebbe esistere un punto , da cui si otterrebbe

, in chiara contraddizione con la scelta di . Esempio 10 Lo spazio toplogico , in quanto spazio metrico é di Hausdorff.

Esempio 11 La topologia dell'esempio 3, se é un insieme infinto non é di Hausdorff, infatti in tale topologia, gli aperti sono i complementi degli insiemi finiti, quindi non esistono due insiemi aperti disgiunti, pertento questa topologia non puó essere di Hausdorff.

Proposizione 1.5.2 Ogni sottospazio di uno spazio di Hausdorff é uno spazio di Hausdorff.

Dimostrazione. Se é un sottospazio di uno spazio di Hausdorff , scelti due punti , esistono due intorni e rispettivamente di e in , tali che . Allora e

sono due intorni in , rispettivamente di e , disgiunti.

Spazi connessi

Definizione 1.6.1 Uno spazio topologico si dice connesso se non é esprimibile come unione di due aperti non vuoti e disgiunti.

Proposizione 1.6.1 Uno spazio topologico é connesso se e solo se vale una delle seguenti condizioni:

1. non esiste un sottoinsieme di diverso da e da che é sia aperto che chiuso;

2. non esistono due chiusi non vuoti e disgiunti e , tali che .

Dimostrazione. Se non é connesso esistono due insiemi aperti e non vuoti e tali che e , allora, poiché , l'insieme é aperto e chiuso; inoltre gli insiemi chiusi e sono tali che

e .

Viceversa, se non é verificata la prima, allora esiste un sottoinsieme di che é aperto e chiuso,

quindi l'insieme é aperto ed inoltre e , quindi non é

connesso. Se invece non é verificata la seconda, esistono due chiusi non vuoti e tali che

e , allora gli insiemi e sono aperti non vuoti ed

inoltre e

, quindi non é connesso.

Definizione 1.6.2 Un sottoinsieme di uno spazio topologico si dice insieme connesso se come sottospazio di é connesso.

Proposizione 1.6.2 Un sottoinsieme di é connesso se e solo se é un intervallo. In particolare é connesso. (Senza dimostrazione).

(8)

Spazi compatti e paracompatti

Definizione 1.7.1 Una famiglia di sottoinsiemi di uno spazio topologico , si dice che é un ricoprimento di quando . In particolare se gli insiemi sono aperti, si chiama ricoprimento aperto. Un sottoricoprimento di é un sottoinsieme di che é ancora un ricoprimento di .

Definizione 1.7.2 Uno spazio topologico si dice compatto se da ogni ricoprimento aperto si puó estrarre un sottoricoprimento finito.

Esempio 12 Lo spazio topologico non é compatto, infatti la famiglia degli intervalli aperti di centro intero e raggio , é un ricoprimento aperto di che non ammette un sottoricoprimento finito Definizione 1.7.3 Un sottoinsieme di uno spazio topologico si dice compatto, se con la topologia indotta é compatto.

Proposizione 1.7.1 In uno spazio compatto , ogni sottoinsieme infinito ha almeno un punto di accumulazione.

Dimostrazione. Sia un sottoinsieme di privo di punti di accumulazione, questo significa che per ogni esiste un intorno aperto di , tale che o é vuoto o al piú é lo stesso . La famiglia é ovviamente un ricoprimento aperto di ed essendo compatto, esiste un

insieme finito di punti di tali che . Questo implica che é

finito, infatti .

Proposizione 1.7.2 I compatti di sono tutti e soli i suoi sottoinsiemi chiusi e limitati. (Senza dimostrazione).

In particolare dalla proposizione precedente segue che gli intervalli chiusi e limitati di sono compatti. Questa proprietá ha una generalizzazione in .

Proposizione 1.7.3 In ogni sottoinsieme del tipo

é compatto.

Definizione 1.7.4 Siano e due ricoprimenti di uno spazio topologico , si dice che é piú fine di o equivalentemente che é un raffinamento di , se

tale che .

Definizione 1.7.5 Un ricoprimento di uno spazio topologico si dice localmente finito se esiste un intorno di , che interseca solo un numero finito di elementi di . Definizione 1.7.6 Uno spazio topologico si dice paracompatto se é di Hausdorff e se, ogni ricoprimento aperto di ammette un raffinamento localmente finito.

La condizione di paracompattezza é piú debole di quella di compattezza, infatti é immediato constatare che uno spazio topologico di Hausdorff e compatto é paracompatto, ed é abbastanza generale da includere gli spazi euclidei .

Proposizione 1.7.4 Lo spazio topologico é paracompatto. (Senza dimostrazione).

(9)

Funzioni continue

Figure 1.1: Esempi di omeomorfismi

Definizione 1.8.1 Siano e due spazi topologici e un'applicazione da in . Si dice che l'applicazione é continua se, per ogni aperto di , l'immagine inversa é un aperto in .

Esempio 13 Se , si puó vedere che la continuitá di secondo la definizione precedente implica la continuitá nel senso ordinario, in ogni punto , cioé

. Infatti, fissato un qualunque , se é un numero positivo qualunque, allora l'intervallo

é un aperto di , quindi, essendo continua, la sua immagine inversa é aperto in ed inoltre . Questo significa che é un punto interno di

, quindi esiste un tale che , da cui

.

Teorema 1.8.1 Se , e sono tre spazi topologici e , due funzioni continue allora la funzione composta definita da

, é continua.

Dimostrazione. Se é un insieme aperto di allora, essendo e continue, é un aperto di . D'altra parte, dalla ovvia eguaglianza , segue che l'immagine inversa mediante la dell'aperto é un insieme aperto, da cui la tesi.

Teorema 1.8.2 Se e sono due spazi topologici, é continua se e solo se l'immagine inversa di ogni chiuso di é un chiuso di ,

Dimostrazione. Il teorema segue dalla ovvia eguaglianza

(1.4)

(10)

Se é continua e é un insieme chiuso di , allora é aperto in , quindi

é aperto in , da cui, per la 1.4, é chiuso in . Viceversa supponiamo che l'immagine inversa di ogni chiuso in sia un chiuso in , allora, fissato un aperto in ,

é chiuso in , quindi é chiuso in , da cui, per la 1.4, é aperto in .

Proposizione 1.8.1 Siano e due spazi topologici e . Sia una base di . é continua se e solo se é un aperto di .

Dimostrazione. Se é continua, la condizione é ovviamente verificata. Viceversa, se la condizione

é verificata e é un aperto di , allora con , da cui

, che é un'unione di aperti e quindi un aperto.

Definizione 1.8.2 Siano e due spazi topologici, un'applicazione si chiama omeomorfismo se é continua, bigettiva e la sua inversa é continua. Se esiste un omeomorfismo tra e , si dice che i due spazi topologici sono omeomorfi.

Osservazione 1 Un omeomorfismo tra due spazi topologici e , non solo stabilisce una corrispondenza biunivoca tra gli elementi di e , ma anche tra i loro insiemi aperti (chiusi).

Questo significa che due spazi topologici omeomorfi, anche se definiti in maniera totalmente differente, sono indistinguibili da un punto di vista topologico. La nozione di omeomorfismo in topologia ha la stessa funzione della nozione di isomorfismo in algebra.

Esempio 14 Le applicazioni ( , , ) illustrate nella figura 1.1 tra cerchio, quadrato ed ellisse, sono ovviamente corrispondenze biunivoche ed inoltre tenendo conto che una base di insiemi aperti su ciascuna figura é costituita dalle sue intersezione con i dischi aperti di , per la proposizione 1.8.1 sono anche continue con le loro inverse. Quindi cerchio, quadrato ed ellisse sono omeomorfi. Con la stessa costruzione, si puó vedere che sfera, cubo ed ellissoide sono superfici omeomorfe.

Per dimostrare che due spazi topologici sono omeomorfi, basta determinare un omeomorfismo, per dimostrare che non sono omeomorfi, non potendo verificare che tutte le applicazioni dall'uno all'altro non sono omeomorfismi, si utilizzano proprietá o strutture invarianti per omeomorfismo.

Per esempio appurato che la compattezza é una proprietá invariante per omeomorfismi nel senso che che uno spazio topologico é compatto, tutti gli spazi topologici ad esso omeomorfi sono compatti, si puó affermare immediatamente che la sfera non é omeomorfa al piano perché il secondo non é compatto, mentre la prima come sottospazio chiuso e limitato di é compatta.

Un'altra proprietá invariante per omeomorfismo é la connessione, cosí due spazi topologici di cui uno é connesso e l'altro no, non possono essere omeomorfi.

Riferimenti

Documenti correlati

Data l’equa- zione di una curva del piano xy, f (x, y) = 0, la stessa equazione rappresenta nello spazio una superficie cilindrica le cui generatrice è paral- lela all’asse

Esame di Analisi matematica I :esercizi Dr..

[r]

Geometria 2, 2 luglio 2018 Tutte le risposte devono essere adeguatamente giustificate..

questa affermazione è vera o falsa e fornire una esauriente spiegazione

[r]

• All’interno di uno studio sulla prognosi, gli effetti dei fattori prognostici e degli esiti ad essi connessi possono essere riportati nei seguenti modi:. • Percentuale

Nello spazio cartesiano si hanno tre rette ortogonali che si incontrano in un punto, detto anche qui origine del sistema cartesiano (che rappresenta la terna (0, 0, 0))..