Lunghez z a diunarco di curv a . Curvat ura.tors ion e e formu le diFrenet.
Cer chiooscu latore.
Eli c a circol ar e.
VI.Spa i i vett o ria l i di dim en s ione finita e matr ici (lOore ) Spazi ve r t orla li, Esemp i e proprietà.Sott o spa z l, Dipenden za lineare . Basedi unospazi ovett or iale.
Applicaz i oni line ari. Es emp i. Nucl eo ed imma gi ne di un 'appl ica zi on e linea re e lor o dime nsioni.
Matricedi un 'appli ca z io ne linea re .
Oper a zion i tra appli ca zioni linearietrama tr ici.
Ran godiuna ma tric e .
VII.Sistem ilin e ari . Aut ov s torie alitovet t ori (10ore ) Risol uz i on edisist emi lineari;te ore ma diHouohé ...Capel l i.
Sist em i omoge nei .
Defin iz ion e e pr opri e t àdei det er min ant i.
Inversa diunama tr ic e .
Autov aloried autove ttori. Equa zionecar atter istica.
Propr iet à diautova lo ri edautovett ori . Dia g ona li zza z ione di unamatric e.
VIII.Calcolo differenzialeper tunz ioni di più va riabi li (lO ore )
Funzioni di piùvar iabil i avalori re al i:dominio; grafico . immagin e. Defini zion i di li· mite econt inu ità.
Der ivate parzia l i e direzion a le . grad ie nt e. diff e renz ia le e deri v ate successi ve diIun -
zion ia valor ire ali. . .
Rettatan g enteaduna curvadiequazi one F(x. y )= O e piano ta nge ntead una super - ficie diequ azi one F(x.y. z)= O.
CennisullaformuladiTaylor.Regola dicalc o l oper mas simie minimi re lat ivi.
Ce nni su funzion idipiù var iabili a valori vettoriali :matric ejacobiana.Reg o la di de- rivBzionedifunzi oni compost e.
Pianotangente aduna superfi cie di dat e equa zion i paramet ric he .
TESTI CONSIGLIA TI
Greco-Valabrega••L-ezioni di Matematica per Allievi ingegneri» • Vol.20.
169
IN198 G E O TE C N I C A
Prof.'Mi c he l e JAMIOLKOWSKI
Corso di laurea in INGEGNERIA CIVILE· IV o V Anno Corso di laurea in INGEGNERIA MINERARIA· IV Anno Istituto di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
NOTIZIE GENERALI
Il PERIODO DIDATTICO
Il programma del corso è dedicato principalmente alla meccanica dei terreni ed ai problemi scelti d'ingegneria delle fondazion i . Esso consente att'aulevod'acquì- sire la conoscenza delle leggi costitutive dei terreni sciolti (ghiaie. sabbie. limi.
argille) e delle tecniche sperimentali utilizzate per la loro determinazione attra- verso la quale
è
possibile affrontare in modo rigoroso i diversi problemi applica- tivi come: determinazionedella capacità portantedelle fondazioni superficiali e profonde. calcolo dei cedimenti dei terreni di fondazione. fenOmeni di int eraz ione tra terreni e strutture.calcolo dellespintenelle opere di sostegno. comportamen- to dei terreni di fondazione in presenza di flusso stazionario o transitorio.L'esame consiste in una prova orale.'
Esami propedeutici :'Scienza delle costruzioni. Tecnica delle costru zionii ldra u- l ica , Costruzioni di strade , ferrovie ed aeroporti, Calcolo numerico e programma- zione. Principi di geomeccanica, Meccanica delle rocce. '
Per gli allievi che intendono prendere la tesi di laurea avente oggetto proble- mi geotecnici
è
consigliabile la conoscenza letta della lingua inglese,e della pro- grammazione.PROGRAMMA
- Proprietà fisiche deiterrenl.a c io lt i (ciottoli. ghiaie. sabbie. limi, argille).
• Proprietà idraulichedei terreni, elementi della teoria di flusso stazionarioattraversoi mezziporos i.
• Concetti generali. principio degli sforziefficaci.parametridelle pressioni interstizia- li. modello idrodinamico di Terzaghi,tensioni geostatiche.
• Elementi della teoria dell'equ ilibrioelastico.distribuzioni delle tensioni nei terreni.
• Teoriadi flusso transitorio· Fenomenidiconsolidazione.
- Proprietà meccaniche:resistenza al taglio. deformabilità,cenni sulle leggi costituti- ve - Caratteristiche sforzi deformazioni .
• Elementi della teoria della plasticità:spinte sulle ope re di sostegno.capacità portan- te delle fondazioni superficiali ,
-Cediment i delle fondazionisuperficiali.
- Interazione trastrutture e terreni.
- Pali e fondazion i su pali:tipidi palo. metodi per la valutazione della portata diunsìn- golo palo rispetto ai carichi assiali, portata dei pali in gruppo. cedimento del singolo .pa lo e de Ila pa Iificata, pa Iisoggettia forze orizzonta I i.
- Fondazioni a pozzo.. . ..
- Spinte dei terreni coeslvìsulleoperedi sostegno•
... IndaçJini geognostiche in situ ... Sondaggi. campionament i. prove penetromatriche , EsercitBzioni.
Le esercitazion isi svolgono in aula e consistononell'approfondimento dei concetti acquisiti nel COrsodelle lezioni. nella risoluzionenumericaeIaanaliticadi alcuni esem- pi di calcolo.
TESTI CONSIGLIA TI
11BariaG. - Jami olk owski M. -B er a rd i G. -1973 -.Encic l o pedia dell'lngegneriao· Arn o l·
do Mondadorieditor e.
2) Colombo P.- 1974 -.Element idi Ge ot e c n i c ao· Ed i z ion iZanichell i.
3)Wu T.H.- 1967 -eSoil me cha nicso• Edi zioneAlly n& Bac on.
4) Lambe W.F. -Wh i tmanR.V. -1969-sSotlMe cha ni cso·Edi z ioneWiley& Sons.
5) BowlesJ.E. -1968 -.Fou ndation ana lys i sanddesig no. Ed i zi oniMcHraw -H iII Bo o kCo.
6) TerzaghiK.- 1943 -.Th e ore tic al Soil Mec han i c so· Ed i z ioniWiley& Son s.
71 Terzagh iK.·Pe ckR.B. - Il edi zione sSoil me ch anic s inengineering prectices> Ed i z i o- niWi ley &So n s.
8) C.Cestell iGu id i-.G eote cn ic a e Te cn i ca del le Fonda ziorr is> Edit or eHoepl i .
171
IN199 GEOTECNICA Il
Prof. Erio PASQUALI N ICorsi di laurea in INGEGNERIA CIVILE. MINERARIA· V Anno Istituto diSCIENZA DELLE COSTRUZIONI
NOTIZIE GENERALI
Il PERIODO DIDATTICO
Il programma del corso tratta sostanzialmente i problemi di Ingegleria delle fon- dazioni rivolgendo particolare attenzione ai criteri geotecnici di progettazione di:
- fondazioni superficiali
• fondazioni profonde (pali. pozzi ecc.):
• opere di sostegno a gravità e flessibili [p alancol e. diaframmi ecc.)
• miglioramento delle caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione (com- pattazioni. consolidamento mediante iniezioni scc.).
Accanto alla trattazione teorica vengono affrontati di volta in volta gli aspetti tecnologici ed esecutivi. relativi alle varie tipologie delle opere di fondazione trat- tate.
La trattazione degli argomenti presuppone la conoscenza della Meccanica dei terren i (Geotecn i ca
l
teorica e speri menta le.Esami propedeutici.
Scienza delle costruzioni. Tecnica delle costruzioni. Idraulica. Costruzioni di strade. ferrovie ed aeroporti. Calcolo numerico e programmazione. Principi di geo- meccanica. Meccanica delle rocce. '
Per gli allievi che intendono prendere la tesi di laurea avente oggetto problemi geotecnici èconsigliabile la conoscenza letta -della lingua inglese e della program- mazione.'
PROGRAMMA
t , Richiami sulla meccanica dei terreni.
2. Capacità portante delle fondazionisuperficiali.
2.1 Concetti generali.
2.2 Soluzionibasate sull'ipotes idel comportamento rigido-plasticodel terrenO di fonda- zione.
2.3 Soluzioni basate sul comportamento elasta-pl asticodel terreno di fondazione.
2.4 Aspetti tecnologicied esecutivi.
3. Assestamenti delle fondazioni superficiali e fenomeni di interazione terr eno-struttura, 4. Fondazioni su pali -Criteri di dimensionamento in presenza dicarichi verticali.
4.1 Concetti generali. '
4.2 Suddivisione dei pali in base alle modalità esecutive.
4.3 Carico limite di un singolo palo - Formulestati che.
4.4 Carico limite di un singolo palo - Formule dinamiche.
4.5'Carico limite dei pali in gruppo.
4.6 Assestamenti verticali di un singolo palo.
4.7 Assestamenti verticali dei pali in gruppo.
4.8 Prove di carico.
5. Fondazioni Supali - Criteri di dimensionamento in presenza dei carichiorizzontali.
5.1 Palo singolo soggetto a carico orizzontale.
5.2 Pali in gruppo soggetti a carichi orizzontali.
5.3 Prove dicari co,
6. Analisis tat icadelle palificate in presenza dei carichicomposti.
7. Fondazioni a pozzo.
B. Operedi sost e gn oagra vità .
9. Operedi so s t e gn o flessibili - Pala nco l e e diaframmi. 9.1 Stabi l it à deg li sca vi arm at i edascarpata Iibe ra.
9.2 Drenaggied abbassamen t odifa l d a.
9.3 Va luta z i on e del peric o lo de ll a liquefazionedei terreni sa b bios i. 9.4 Campion amento ln di stur bat o,
9.5 Prove pen et rometr ich e dinamiche.
9.6 Prove penetr om etri ch e stati che . 9.7 Pressiomet ro.
9.8 Prove di caric osu piastra.
9.9 Prove di permea bi l ità , 10. Strumentazi one ge otecn ica.
10.1 Misura delle pres s ion i inte rs ti z i a li -Piez ometrì,
10.2 Misurade gl i spos t amentivert ic ali- Asse st am ent i.
10.3 Misur adeglispostam ent i orizzo ntali - lnclino rnetri ,
10.4 Misuradelle pre ssion i total i - Cell e di ca ric o e di pre s si one . 11. Principiodell acost ruz i on egradua l e ede l l'ut il i z z a zionedeidreni.
Ese rc it az ion i.
Leesercit az ion i si svol gonoin aula econsist ono nell'app rofondimento dei conc e tti acqu i s iti nelco rs ode ll e lezioni.nellaris o luz ione- numer icaeIa analitica dialcuni esem- pi dica lc o l o.
TESTI CONSIGLIA TI
1)Bari a G.-Jamiolk ow s k iM.-B e ra rd i G. - 1973 -.Enciclop e diadell' Inge gn er i a. -Arn o l - doMondador i edi tore .
2) Wu T.H. - 1967 -.So i l machanìc ss> Ediz i one Allyn & Bac on,
3) Lambe W.F.-Whitman R.V. - 1969 -«Soi l Mechanic s . - Edizione Wiley&Sons, 4) Bowles J.E.· 1968 -.Fo un d a t ionana l y s i s and de sign »- Edizioni McGraw-HillBooksCo, 5) TerzaghiK. - 1943 -.Th e o re ti c a l Soil Mechanics»- Ed iz ion i Wi ley & Sons,
6) TerzaghiK.· Peck R.B. - Il ed i z ion e «So il mechan ic s in enginee rin g practice »- Edizio- niWiley& Sons.
7) C. Cestelli Guidi- •Geotecnicae Tecnic àdelleFonda z i oni.- EditoreHoepli.
173
IN2D3 GIACIMENTI MINERARI
Prof.'St e f a n o ZUCCHETTI
Corro di laurea in
INGEGNERIA MINERARIA - IV AnnoIstituto di
GIACIMENTI MINERARI E GEOLOGIA APPLICATA I PERIODO DIDATTICONqTlZIE GENERALI
Con questo corso ci si proponedi fornire. con ogni più utile mezzo a dìsposi- z ione, le conoscenze di base sulle formazioni e sui corpi geologici ut i l i e sui re- lativi ma teri ali (minerali metallici e li toidi , in prevalenza di prima cateqoria),con- riguardo all'illustrazione degli ambienti geologici tipici di loro ricorrenza. dei ca- ratteri morfologici, tessiturali e strutturali. della costituzione mineralogica e li- tologica, della genesi, dei criteri di ricerca. dei requisiti tecnici edeconomici ~ei materiali e dei loro usi.
Esami
propedeurici,
Mineralogia e li:tologia.
Geologia.l
Petrografia (possibilmente).
Chimica.
Fisica.
PROGRAMMA
Definizionedi giacimento minerar io ;usied import a nz a economicadelle materie pri- me; fattori intrinseci ed estrinseci che inf l ue n z an o la coltivabilitàdi un giacimento ; va- lor i . tenori . sottoprodotti;minieree cave: caratteri distint ivi e relativiminerali utili.
Classificazionivarie dei giacimenti mine rari e lor o significato. Classificaz ione geo- logico-genetica:ambienti e processi formatividei giaciment i,cicli orogeneticierniner o- genesi;epochee province metallogeniche; evoluzione delle ipotesi genetiche.
Giacimentologia sistematica e descrittiva. int egrat a secondoicr iter.i della geologia economica.
Giaciment ilegati ad attività magmatiche (plutonitichee vulcanitiche):liqu ido-maqrna- tici. pe qmat it ic i , pirometasomatici. idroterma li dialta. med ia e bassa temperatura. fuma- rolici;giacimenti di minerali litoidi da metasomatismo e mobilizzazione idrotermale.
Giacimenti legati a fenomeni di superf icieed a processi disedìme nt a zlone: da alte- razione chimica (residualie aedirnentari} ,detritici.biochimici.evaporitici. i
Giacimenti legati al metamorfismo.con particolare riguardo a quelli di carbone e 'd i idrocarburi e ad a Icuni meta lIiferi.
Esercitazioni.
Comprendono:
studio dettagliato (in aula) di importanti giacimenti italiani (sulla scorta di carte geo-gia- cimentologiche. di profilie pianettidi miniera .di documenti vari. ecc.]: studio macrosco- pico di campioni a mano. con prove di riconoscimento di minerali metallici e litoidi. ' Studio microscopico di minerali metallici in luc e riflessa e di minerali litoidi in luce tra- smessa;studio in Iaea di giacimenti minerari, con rilevamento in miniera.
TESTI CONSIGLIA TI
Cavinato A. - «Giacimenti minerari ».UTET. Torino. 1964.
DiColbertaldo D. - eGjac ime rrtiminerari»(2 vott.),CEDAM.Padova.1967 e 1970.
Ministero lnd , e Comm.. Corpo Miniere:Relaz io ne sul servizio minerario e statistica delle ind us t r ie estrattive in Italia (annuale).
U.S. Dept. lnt , - Minerals Yearbook (annuale).
IN204 I D R A U L I C A
Prof. Giannantonio PEZZOLI
Corso di laurea in
INGEGNERIA CIVILE - IVAnnoIstituto di
IDRAULICA E COSTRUZIONI IDRAULICHENOTIZIE GENERALI
I PERIOOO OIDA TTICO
Il corso si propone di fornire gli elementi per il proporzionamento dei recipien - ti destinati a contenere fluidi e delle condotte e dei canali per il loro convoglia- mento in condizioni di moto uniforme e vario.
Esami propedeutici.
Le materie del biennio e Scienza delle costruzioni.
PROGRAMMA 1. Premesse.
Oggetto dell'idraulica - Le proprietà fisiche deifluidi (e in particolare dei liquidi) - Ri- chiami di meccanica - Gli schemiusualidi liq uid o e di gas.
2. Prime applicaz ion idella meccanica ai mezzifluidi.
Idrostatica - Azioni di liquidi in moto contro superficisolide· Reazion idi efflusso - Pri- me applicazioni del teorema della conservazione dell'energia.
3. Il moto dei liquidi con sole trasformazioni di energia e con dissipazioni localizzate.
Enunciato e dimostrazione del teorema di Bernoulli - Significato energetico ... Estensione alle correnti - La fornomia elementare·Le luci a battente - Perdite di carico effettivo nelle tubazioni per brusche variazioni di sezione o direzione - Le trasformazionidiener- gia nel caso di un canale aperto· La foronomia elementare .. Le luci a stramazzo-Le mi- sure d i portata.
4. Le resistenze distribuite - Moto laminare e moto turbolento.
5. La filtrazione.
Generalità - Legge di Darcy-Ritter - Il moto permanente nelle falde artesiane· Il moto permanente nelle falde a pelo libero - Il moto vario - Regime disorgenti.
6; Le condotte in pressione (con resistenzedistribuite).
Generalità - Risultatidelle esperienze fondamentali ·Le formule pratichedell'draulica- Regime permanente nelle condotte - Retidi condotte - Problemi di economia.
7. Il moto permanente nei canali scoperti.
Generalità- Moto uniforme· Generalità sul moto permanente in alvei prismatici• L'inte- grazione del11equazione del moto permanente in alveo prismatico .. Profilidi rigurgito ..
Ulteriori osservazion isul moto permanente.
8./Imoto vario.
L'equazionedel moto - Il moto varione icanali scoperti.. Il moto vario nelle condotte in pressione (colpo d'ariete).
9. Le equazioni generali dei liquidi pertetti e viscosi e te loro applicazioni idrauliche·
Teoria dei modelli.
Le equazioni dei liquidi perfetti.. Le equazionidei liquidi viscosi - L'anal isidimensio- nale e la teoria dei modelli idraulici.
Esercitazioni.
4 ore settimanali a squadre.
TESTI CONSIGLIA TI
G. Supino -.I d ra u l i c a Generale.- Patrono Bologna.
175
IN205 I D R A U L I C A
Prof. 'Luigi BUTERA
Corso di laurea in INGEGNERIA MECCANICA - IVAnno Istituto di IDRAULICA E COSTRUZIONI IDRAULICHE
NOTIZIE GENERALI
I PERIODO DIDATTICO
Il corso si propone di fornire gli elementi per il proporzionamento deirecipien- ti destinati a contenere fluidi e delle condotte per il loro convogliamento.'
Esami p rop edeutici,
Le materie del biennio e Scienzadelle costruzioni.'
PROGRAMMA
Idrostatica .. Pressione - Pressione nell'intornodiun punto> Equazioni localidi equili- brio- Carico piezometrico .. Piezometri. manometri metallicie a mercurio. semplici e d ifferenzia Ii.
Azionidei liqu idi su superf ic i .. SpintaSu superflci piane e curve.
Idrodinamica·Impostazione del problema da un punto di vista Euleriano o Lagrangiano - Equazioni dei liquidi perfetti· Teorema di Bernou Il i - Estensione alle correnti - Appli- cazione ad alcuni processi di efflusso· Moti a potenziale di velocità.
Equilibrio relativo .. Equazioni .. SpintaSusuperfici in condizioni di equilibrio relativo·
Teorema di Bernoulli per il moto relativo.
Moto dei fluid irealinelle tubazioni - Resistenzedistribuite - Equazioni dei liquidi vi- scosi- Moto laminare .. Tensioni turbolente.8moto turbolento - Tubi lisci,tubi scabri- Indice di resistenza e legame con le velocità medie. locali. massimee d'attrito - Dia- grammi ri solutor i dei problemidi progettoe verifica -Dipendenzadi i da Q e D nei vari regimi ..Formule pratichedel moto uni f orme · Resistenze localizzate .. Perdi- te di carico per brusche variazionidi direzi-onee sezione .
Reti di condotte· Criteri di economia·Reti chiuse - Metodo di Cross - Condotte in de- pressione.
Moto varionel le condotte in pressione· Colpo d'ariete .. Colpo d'arietenegli im p i a nti di sollevamento· Dispos itiv id'attenuazione .. Casse d'aria.
Filtrazione -Leggidi Darcy-Rittere generalizzazione· Moto permanente in falde arte- sia ne e freatiche .
L'analisidimens ionatae la teoria deimodelli· Modelli sim il ie distorti - Modelli ana- logi ci.
Le misure di portata.
Esercit azioni.
Ditipo applicativo,per 4 ore settimanal i. più ore dedicate dal titolaredel corso a chia- rimento di argomentivari.
Esercitazioni di gruppo in laboratorio.
TESTI CONSIGLIA TI De Marchi -.Id ra u li c a••
Supino" .Id ra ul ic a Generale~ .
Puppini ...Idraulica".
Durante lo svolgimento del corso verranno fornitiappuntiriguardantialcuniarganenti svol- ti a lezione.
IN206 I D RA U L I C A
Prof, Enzo BUFFACorso di laurea in INGEGNERIA ELETTROTECNICA - V Anno Corso di laurea in IN GEGN ERIA MINERARIA - IV Anno
t
stituto di IDRAULICA E COSTRUZIONI IDRAULICHE NOTIZIE GENERALII PERIODO DIDATTICO
1\corso si propone di fornire
gli
elementi per il proporzionamentodei recipien- ti destinati a contenere fluidi e delle condotte per il loro convogliamento.' Esamiprop edeuti ci,Le materie del biennio e Scienza delle costruzioni.
PROGRAMMA 1. Premesse
Oggetto dell'idraulica - le proprietà fisiche dei fluidi (e in particolare dei liquidi) - Ri- chiami di meccanica. Gli schemi usuali di liquido e di gas - le equazioni generali dei liquidi perfetti.
2. Prime applicazioni della meccanica ai mezzi fluidi.
Idrostatica - Azioni di liquidi in moto contro superfici sofide > Reazioni di efflusso - Pri- me applicazioni del teorema della conservazione dell'energia - Teorema globale dell'e- quilibrio dinamico.
3./Imolodei liquidi con sole trasformazioni di energia e con dissipazioni toc sliz zete, Enunciato e dimostrazione del teorema di Bernou Il i - Significato energetico - Estensione alle correnti - la foronomia elementare - le luci a battente· Perdite di carico effettivo nelle tubazioni per brusche variazionidi sezione o direzione· Le trasf ormazioni di ener- gia nel caso di un canale aperto - la foronomia elementare - le luci a stramazzo-le mi- , sure di portata.
'4 .L'analisi dimensionale· Teorema
n.
'5 .Le resislenze distribuite· Moto laminare e moto turbolento.
6. La filtrazione.
Generalità - legge di Darcy-Ritter - Il moto permanente nelle falde aqesiane - Il moto permanente nelle falde a pelo libero.
,7.Le condotte in pressione (con resistenze d is tr iburte},
Generalità· Risultati delle esperienze fondamentali - le formule pratiche dell'idraulica - Regime permanente nelle condotte - Reti dicondotte - Problemi di economia.
8. /Imolopermanente nei canali scoperti.
Generalità·Moto uniforme ·Generalitàsul moto permanente in alvei prismatici - l'in- tegrazione dell'equaz ione de I moto permanente in alveo prismatico • Profili drrigurgito -
\JIteriori osservaz ionisul moto permanente.
,9 ./Imoto vario.
l'equazione del rnoto> Il moto vario neicanaliscoperti (cenni) - Il moto vario nelle con- dotte in pressione (colpo d'ariete).
"i
o,
Le equazioni generali dei liquidi viscosi e le loro applicazioni idrauliche.Esere itaz ioni.
'4 ore sett imana I i a squadre.
TESTI CONSIGLIATI
G. Sup ino> c Idrau Iica genera le. - Patrono Bologna.
G. De Marchi -eIdraul icae> Hoe pl i , Milano.
177
IN207 IDROLOGIA TECNICA
Prof, 'Seba stiano Teresio SORDOCorso di laurea in
IN G EGN ERIA CIVILE - IV AnnoIstituto di
IDRAULICA E COSTRUZIONI IDRAULICHENOTIZIE GENERALI
Il PERIODO DIDATTICO
Il' corso di Idrologia tecnica si propone di funger e da supporto i ndispensabi le per la valutazione degli elementi idrologici necessari alla progettazione di opere idraulichequali acquedotti. fo qn ature ; sbarramenti . opere di difesa fluviale ed in genere per ogni progetto di intervento sul territorio.'
Nel corso si farà dapprima una sintesi delle metodologie statistiche comune- mente adottate nell'elaborazione dei dati idrologici. Successivamente si procede- rà ad un'analisi dei metodi coi quali si imposta un bilancio idro l o gic o e degli ele- menti che se ne deducono.'I nf i n e si esaminerà la previsionedelle portate massime e la propagazione delle onde di piena nella rete idrografica.'
Esami
propedeuti ci:
Materie del biennio - Idraulica.'PROGRAMMA
Elaborazionistatist iche con particolareri f e ri me nt o alle variabiliidrologiche,distrìbu- zioni di probabilità delle grandezze idrologiche intese come variabi li casuali. corre lazio- ne e regressiane, regolarizzazionedi variabili idrologiche e te srs statistici.
Processi stocastici e generaz ioni di dati.
Genesi. caratteristichee misura degliafflussi meteorici, precipitazioni giornaliere an- nue e mensili,tipidi regimo pluviometrico, precipitazioni massime e minime. piogge rag- guagliate. curve di possibilità climatica.
Bacini imbrifer i, reti idrografiche.
Misure delle portate deicorsi d'acqua, strumentazione relativa. regimi tipici dei corsi d'acqua ìt aliani;
Bilancio idrologico:analisie determinazione delle portate conseguenti ad un evento di pioggia. metodo dellacorrivazione,metodo dell'idrogramm a unitario.
Massime portate di datafrequenza e loro determinaz ione.
Studio della propagazione dell'onda di piena.
Preannuncio e controllo delle piene.
Regolazione delle portate. curva di durata delle portate-e caratteristi chedi una utiliz·
z azlo n e , Eserc itez ioni,
4 Ore settimana I i.
Le elaborazioniche gli studentisvilupperanno in sede di esercitazioneseguirannogli argomenti del corso e saranno volte alla pratica applicazione dei concetti ivi svi luppatì ,
TESTI CONSIGLIA TI
G.Remenieras -,L ' H y d ro l o gi e de l'lngenieur»·Eyrolles. Par is1960.
D. Tonin i -.E l eme n ti di idrografia etì idrologia»- Vol. I e Il - Ed. Libreria Universitaria Venezia. 1966.
G.Pezzoli - .Sche'mi e modelli matematici in id r o l o gi a» - Librer ia Editrice Universitaria l.evro tto & Bella. Torino 1970.
tz,
IN2D8 IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO
Corso di laureain INGEGNERIA MECCANICA - V Anno
t stituto
di TRASPORTI ED ORGANIZZAZIONEINDUSTRIALE NOTIZIE GENERALIIl PERIODO DIDATTICO
"Scopo del corso : affrontare i prin c ipal i probl em i attinent i alla sicure zzaedall'igi e- ne del lavoro fornendo i pr incipifondamental i di progettazionee valutazione deg li interventi tecnic i atti a migliorare le condiz ion i di lavoro•.
PROGRAMMA
... La prevenzi on ede g li in f o r tun isu l lav oro:ca u s e e fen omenoinfortun i s t i c o• ... Le leggi rigu ar d anti la si c u r ez z a sul lavor o•
... Compiti. funzioni e poteri deqlior ga ni di vig ila n z a e controll o•
... Metodologi eper l'anali si e l'ind ag inedegl i in fo r tu ni su l lavorocome su ppo rto per lilla
COrretta prog ettaz io ne in d u s t riale. .
..Principi fondamentalidistatistica e loro appl i ca zione per unavaluta zi on e de l fen om en o
«i n f ort unio sul lavorol. .
... Criteri di sicurezzanella progettazi o n ede gl i edif i c iind us t r i a l i •
... la progettazion e, il calcolo, la realizz azi on e e l'e s ercizi odei macch inari e degl iimp ian- ti in conformitàalle norme di sicurezza•
..La sicurezzanellaprogettazione e nellamanut en zione dei mezzi ed appar ecch idisol le- vamento. trasportoed immagazzinamento.
-La sicurezzanegli im pia n t i elettrici.
-Le verifichedi legge•
.. Criteri di scelta e collaudo de'imezz ipers onali di protezione•
.. Pro g e t t az i o need esercizio dei mezzied imp i antianttcendio, - Il controllo dellacombustionee degliappa re c c hi apres sione.
- Princip i di erg o n om ia•
..Le caratteristiche igienichedell'ambient e in d us tria l e•
.. Criteri di progettaz i on e ed interv ento per la corrett adef in iz i on e del lecaratte r is t i c hedel microclimaaz ie nd a le•
• Difesa ig i e n i c a contro polveri. fumi.vap or i : limit i di eeposizione, tecnich e diprotez ime dell'ambiente.
- L'illum inam entodel posto e dell'amb ientedi lav o r o •
.. Tecnich edi prev enz i onee di isol am entode l rumore edellevibraz ion i•
..Le protezioni controle radiaz ion i laser.ultraviolettee io ni z z an t i. Esercitazion i.
Applicazione pr a ti c a degliargomen t isv o lt i a lez i o n e pro ge tta n d o sia in t e r v e n ti dibo- nifica ambientalesi adispositivi an tinf o rt uni s ti ci .
Sonoin o ltre previste vis ite a s tab il irnenti, is titu t ie lab or atori speci a liz zati,
TESTI CONSIGLIA TI
.N o rme per la prevenzione degli infortun ie l'ig i en edel lav o r oI • Ed.ENPI • Ro ma•
• La sicurezza delle macchinee degli impi a n t iI - Ed .CSAO - Po l i t ec n i c o di Torino•
• Ig i e ne del lavoro ed inquinamenti industri aliI • Ed. CSAO - Politecnico di To r i n o.
IN209 ILL UMI NOTECN I C A
(sem.)' Prot.-Ce sa re BOFFA179
Corso di laurea in
INGEGNERIA CIVILE - V AnnoIstituto di
FISICA TECNICA E IMPIANTI NUCLEARIPROGRAMMA
Il PERIODO DIDATTICO
1.Energ ia raggiante e radiaz ioni visibili:en ergi arag gi ante•.rad i a~ionetermi~a. sorg~nt i di radi az i oni vi sib il i.rich i a midicalorimetri a . grandezzeed unitàfotometrich e, mlsu·
re foto me tri c he .
2. /I fenomenodella VISione: con s ideraz i onigen e r al i su l pro b lema vi siv o. l'occhio uma- no, le pre st az ioni visiv e. la qu a li t à della illuminaz i one e la sua influenza su l l a buona visione. l'abbagliament oeTanoz ionedicom f o r t vi sivo.
3. Lampade ad incandescenza: lamp ad enel vuo t o ed ingasine rti , lam p ad e ad alogeni.
rendim ent i.
4. Lampade asc ari ca n ei ga s: richi am iteor ici. lam p adea vap or i dime rc u ri o . lamp a de a vapori di'sodìo , lamp ad eal sodioad altapre s s ion e. lam p ad e al l oxen o n , tubi alimen- tati ad altatensione.rendimenti.
5. Lampade fluorescenti: il fenom en o de l la fluore s c enz a. lampad efluorescent i tu b u l a rì, lampadefluorescentiabulbo. lampad ea luc e misc el ataCOnbulb ofluoresce nte . rendi -_ ment i.
6. Gli apparecchi ill umina n ti: gene ra li t à . soli d o fotometr ico esue rappr e sentazioni. pro..
prietà deimaterial iottici. riflettori epro i e tto ri . rendim entodegl i app a re cc h i ilhminan- ti.apparecchi i Iluminantiperintern i edes t e rn i.
7. Principi generali in materia di ill um in a z ion e perin te rn i: cons iderazi oni generali. re- quisiti necessar iperuna buonavis ione.tecnicadegl i im pian ti . Pestet icadegliimpia n - ti. l'i mpostazion edel progett o. conclu s ion i.
8. L'illuminazionedei localiin du s tri a l i: gene ralit à. ill u m i na z i on e e comfort dell'ambien- te di lavoro. orientamenti e criteri di progetto.lampade edap p a re c c h i illuminanti.es e m - pi di impianti di illuminazione in locali in d us t r i a l i . norme e raccomandazi oni. conclu-
sioni. -
9. L'illum inaz ionenei local idiabitaz ione:genera l ità. sorge n t i luminose. apparecchi il- lumi n an t i ,disp o sizion e dei centri lumi n o s i.ori e ntament i in mater ia di impianti,norme e raccomandazioni, conclus ioni.
10. L'illuminazionedelle stradeedelle gallerie:sc o p i.visibilità notturna Su strada. sor- genti luminose . appa r e c c hi il l um i n a n t i . sostegni,ubicazionee calcolo dei pali.dispo- sizionedei centri luminosi .progetto di un im pian t o : tumi n a n z a esterna alle gallerie, adattamento vis ivo.gal le rie.Iun g he. esccrtee, sorgenti luminose.apparecchiill u m i - nanti ,dispos izionedei centri luminos i , pr o ge tt a zi o n e . dimens ionamentodi una pre qat- leria, dimensionamento dell'impiantodi il l um i n az i o n e artificiale.Sistemi di al imenta- zione. comandoe protezione, esercizio degli imp i a n t i e re l a t i v i oneri.
11.L'illuminazionedegli uffici e delle scuole: scopi e criterigenerali, il l um i n az i o n e de- gli uffici , iIluminazionedei locaIiscolastici.sale da disegno.biblioteche, n orm e e raccomandaz ion i.
12. L'illuminazione deglios p e d a l i: general ità.sorgenti luminose ed apparecchiilluminan- ti, illuminazione della sala operatoria.sistemidi illuminazione in relazione alla de- stinazione dei locali.
13. L'illuminazionedelle gallerie d'erte, deimusei. dei monumentie delle facciale degli editici: generali tà ,criter idipro getto .resa deicolorie livellidi ill umi n am en t o , crite-
ri prat iciperla esecuzionedegli im pi a n t i . realizzazione dialcuni tip i di soluzion i• . 14. L'illuminazione dei campi sportivi: sorgenti luminose. proiettori, schemi di illumina-
zione di impiantiall'apertoed al chiuso.
15.L'illuminazionedegli aeroporti: sc h emi di illuminazione.norme e raccomandazioni.
TESTI CONSIGLlATI
L.Richard·'El e ment i di Illum inotec nic a••AIOI. Milano (19711.
CNBE -eTechni que de j'é c lai rage•• V.Ca rman ne. Liegi (1974).
,I ES Light ing Handbooks, V Ediz•• I.E.So, New York j19721. De Boer -ePubf ic Lighting•• Phil i psTech.Libo, Eindoven (19671.
Codegone-eProblemidiiflurn in azlonee, in«F isica Tecnicas, IVvot.; Ed.Giorg io.Tori- no(1964).
181
IN210 IMPIANTI CHIMICI
Prof.'A g o s t i n o GIANETTO
Corso di laurea in
INGEGNERIA CHIMICA - V AnnoIstituto di
CHIMICA INDUSTRIALE NOTIZIE GENERALII PERIODO DIDATTICO
i :
,Vengono riferiti i criteri e le notizie necessari alla progettazionee conduzio- ne degli.irnpi anti dell'industr ia chimica. con riguardoalle conoscenze di ingegne- ria'termdtecnica, meccanica e chimica acquisite nei precedenti corsi. Viene altre- sìfornita qualche'nozione sui reattori chimici .Si considerano propedeutici i cor- si di Principi di,ingegneria chimica. 'Re o l o gia dei sistemi omogenei ed eteroqe-.
nei. Macchine.
PROGRAMMA
Articolazionedel progetto .. Schemi di flussoquantizzat ie di sistemazione .. Prcgrarrma..
zi one del progetto. simbo li.spec i f ic he di macchinario.. Montaggio.
Servizi generali .. Richiami allece nt ra l i termich e e frigorifere.centrali di produz ione, stoccaggio e lancio di aria compressa. vapore ed acqua. Richiamo ai servizi generali elettricie al dimensionamentodelle lineeinterne di distribuzione. Fognature. Sistemi di distribuzione.. Piping. raking.armature, giunti,co ibe nt a z i one . intelaiature.
Vnlvole ,va Ivole diregolaz ione.
Fabbricati e strutture - Rich iamial progett odelle st r ut t ur e in ferro:sca le . parapetti e ballatoi: sistemi unificati. Fondazioni, selle, pareti di cont e n ime nt o e rompifiamma . Valutazione della spinta del vento.
Impianti per iltrasporto dei fluidi· Armature:richiamo ai vari tipi di pompe e compres- sori; giunzioni. Criteri di dimensionamento rapido ed economico nel caso di fluidi new- toniani e non e'diflussi bifase. Grandi serbatoi. Accumulatori idropneumatici. Passi d'uomo; misuratoridi livello di pressionee diportata:valvoledi fondo e sicurezza.
Impiantitermici- Concentratori .. Termocompressione,evaporazione a multiplo effetto.
multiflash. Dissalazionedelle acque di mare. Impianti di riciclo dell'acqua con raf- freddamento. Recupero di calore.Umidificazione. Impiant idi condizionamento.
Sistemi di depolverizzazione· Cicloni. Richiamiaifilfri elettrostatici. Torri di lavag..
gioo s crubber,abbattitoriVenturi, filtr ia secco ed aumi d o.
Impiantidi tra ttamentodegli scarichi gassosi e li q u i d i - Ricicli. Impianti di depurazio- ne. Richiami alle prescrizionied ai metodi di rilevamento o controllo.
Sistemisti ca .
Reattoristica • Reattori,discontinui,semicontinui,cont in ui. A tino. tubolari.Singoli. in cascata di un unico tipo. in cascata di tipi diversi. Alimentazione in iz ia le e distri ..
bu ita ,Scaricoterminale o distribuito. Con e senza ricircolazione .Reattori isotermi e adiabatici. In presenza di reazioni in sistemi omogeneio eterogenei. Reattnri con con- tatto gas/liquido. gas/solido. li qu i d o/s o li d o. Reattoria lettofi s s o e fluidizzato . Impianti pilota e ,s c a le-ups
Analisi dei costi.
Sicurezza nell'industria chimica - Prescrizionie provvediment iantinfortunistici.
Es erc ite s ioni: 6 ore settimanali.
TESTI CONSIGLIATI
J. Perry - ,Chemica I Eng. Handbooks McGraw- H iIl Book Company - Tokio 1963.
G. Brown -,U ni t Operations •• John Wiley e Sons N.V.
K.Timmerhaus-,Pl a nt Design and Economics for Chemical Engineering•• McGraw-Hili 1968.
Snam -,Guida alla progettazione degli Impianti petrolchlmlçl e di raff lnaz l one»-Mila- no. 1972.
Werther Neri· ,Progettazione e sviluppo degli impianti chimici. - Vallecchi editae (1970).
IN212 I MPI AN TI CH I MI C I Il
Prof.'G i a n c a rl o BALDI
Corso di laurea in INGEGNERIA CHIMICA - V Anno Istituto di CHIMICA INDUSTRIALE
NOTIZIE GENERALI
Il PERIODO DIDATTICO
Il corso ha come scopo di introdurre "allievo nella problematica dei modelli e del controllo di impianti chimici.'
PROGRAMMA
Vengono esa mina t iiseguentiargomen t i :
- Cenni sulla progettazione ot tima le e sul controllo attimale a regime stazionario di pro- cessi chimici •
... Dinamicn di elementi semplici linenri e linenrizznti • ... Modelli dinamici per eppnrecchiatur e dell'industria chimica • .. Identificazione dei parametri del modello. .
·-hegolazionea ciclo chiuso di sistemi semplici con una variabile controllata • ... Stabilità e dinamica del sistema regolato•
.. Progettoottima ledel ciclodi re qo laz ioue •
... Sistemi apiù variabili controllate: interazione dei cicli semplicidi regolazione.
- Schemi di re qol az ione ,
- Cenni di trattazioneper sistemi non lineari.
Esercitazioni.
Il corso prevede esercitazioni di calcolo sugli argomenti trattati.
TESTI CONSIGLIA TI
D.R. Couqnanowr, L.B. Koppel • «Process Systems Analysis and Controls , Mc Graw- H iii Koga Kusha Ltd - Tokio 1965.
D.M. H immelblau, K.B. Bischoff - «Process Analysis and Sfmu latl ona, J. Wi fey and Sons Inc•• New York 1968.
J.M. Dougfas - «Process Dynamics and Control •• Prent ice-Hall. Englewood C I iff 1972.
IN213 IMPIANTI DI BORDO PER AEROMOBILI
Prof, Sergio CHIESA183
Corso di laurea in INGEGNERIA AERONAUTICA - V Anno Istituto diPROGETTO DI AEROMOBILI
NO TIZIE GENERALI
I PERIODO DIDATTICO
Loscopo del corso è quello di presentare all'allievo i vari impianti di bordo dei moderni aeromobili secondo una visione di tipo s istemjstico: ciò per chiarire le interfaccia tra il sistema «ImpiantiI e il sistema velivolo da un lato. e tra i di- versi impianti e i loro componenti dall'altro.
A questo scopo per ogni singolo impianto si considerano:. al caratteristiche generali e principi fisici di funzionamento b) descrizione di componenti tipici .
cl esame degli schemi funzionali per vari tipi di aeromobili
d) scelta dei vari componenti al fine di pervenire in sede di progetto ad un impian- to soddisfacente i requisiti
el cenni sull'installazione dei principali componenti.
Si danno inoltre in d i c a z i o n i metodologiche per la previ sione dei pesi e per lo studio dell'affidabilità dei sistemi. anche per mezzo di tecniche di simulazione.'
Per una buona comprensione del corso si richiede una sufficiente conoscenza delle materie di base, nonchè di avere una almeno approssimativa conoscenza d'in- sieme dei velivoli. maturata con la frequenza alle materie del 3° e 4° anno; si con- siglia la frequenza regolare al corso.'
PROGRAMMA ... Impiantoidrau lico•
... Impianto elettrico.
- Impianto condizionamento•
... Impianto antighiaccio.
- Impianto pneumatico e A.P.U • ... Impianto eombustibi le •
.. Cenni su vari altri impianti e sull'arredamento•
... Previsionedel peso degli impianti di bordo e dei loro componenti.
- Affidabil ità appl icata agi i impianti di bordo (teoria. relaz ion i COn manutenibiljtà e d ispo- nlbl Htà,politica-d imanutenzione. teoria delle decisioni).
- Elementi di programmazione in BASIC.
Esercitazioni.
Le esercitazioni-consistononel disegno di schemi funzionali di vari impianti. n e Il o' svolgimento di calcoli di progetto o di verifica e nella applicazione di alcune formule di previsionedei pesi. Vengono inoltre svolte alcune esercitazioni di programmazione in lin- guaggio BASIC. prima su semplici programmi inerenti argomentitrattati e infine su un pro ...
gramma di simulazione funzionale.
TESTI CONSIGLIA TI
McKinley-Bent-«Basic science for aerospace vehiclesI - McGraw-H iII.
Colombo -« Oleodinamica applicata" ed.Levrotto &Bella.
Chiesa ... «Sistemazioneinterna e arredamento dei velivoli da trasporto•• ed. C.L.U.T.
Bazovsky - «Principi e metodi dell'affidabilità'. ed. Etas Kompas;
IN216 IMPIANTI ELETTRICI
Prof.'8a s sa no COLOM80Corso di laurea in
IN G EGN ERI A ELETTROTECNICA - IVAnnoIstituto di
MA CCHINE ELETTRICHENOTIZIE GEN ERA LI
Il PERIODO DIDATTICO
s is te- dell e dis tri- di di- Il corso prende l'avviodalla descrizion edei componenti gli impianti elettric i e si propone di rendere l'all ievocapacead eseguire studi di verifica sui funzio- namenti dei sistemi elettrici (a regime e transitori) edil sviluppa re la progettazio- ne di al c une installazioni quali cabinee stazioni.
Esami propedeutici.
Elettrotecnica I. Elettrotecnica Il. Macchine elettriche. Misure elettriche.
PROGRAMMA G li imp ia nt i elettrici.
Descrizioni,schemielettrici.
Isistemielettrici.
Definizioni (tensioni nominali. tensioni nominaliverso terra.tensioni di riferimento per l'isolamento).
Gli impianti di distribuzionedell'en ergia ele tt r i c a:considerazioni generali sui mi esu l le inst allaz ioni, le stazionipri ma rie,ric evitrici eseco n d a r le , le st rut t ure reti di distribuzionead alta ed a med ia ten si on e. il raggiod'azione delle linee di buzione. le cabinedi distribuzione (med ia-bassa tensione). la struttura delle reti stribuzione a bassa tensione, le cabine e gli impiantidi distribuzione industriali.
Gli impianti di terra delle stazioni e delleca b i ne: la sicurezza degli impianti elettri- ci. la disposizione di legge DPR e CEI.le normalizzazioni IEC e MEC. icriter i di dimen- sionamento ediverifica degli impianti.
Studio dei comportamenti dei sistemi fisi ci tramite icircuitiequivalentied i modelli similioppure analogici:
a) alcune applicazioni al funzionamentoa regime delle reti elettriche:icir c uit i equiva- lenti (macchine sincrone. trasformat ori con osenz aregolatoridi tensione. linee aeree ed in cavo. carichi) pergli studivoltiareg olar e la tensione neinodi delle reti e la ripartizione ne irami delle potenze attiveereattive. le relazioni approssimatepercal- catare (in valori unitar ie percentuali) le cadute di tensione e le perdit eattiveere at- tive dei sistem ididistribuzioneradia l i. oppure ad ane ll o;
b) alcune applicazion ialfunzionamento in cortocirc u it o delle retielettriche. i circu it i equivalenti(macchine sincrone ed asincrone. trasformatori. autotrasformatori. sbarre ed apparecchiature. linee aeree ed in cavo) per la determinazione del'e correnti dicor- to circuitocausate da guasti trifas i is o la ti da terra e delle tensionidiritornoche con- seguono alle interruzionidi tali correnti.
Gli apparecchi dimanovra e protezione:se z ion atori. int e rru tt ori fusib il i .loro principi di funzionamento. loro caratteristiche elettrichee meccaniche. le prove ditipoe diaccet-
tazione,lenormalizzazioni vigenti (CEI. IEC ) . .
I trasformatori delle stazionie delle cabine: le caratteristiche nominalida fissare in funzione del loro servizio. alcune considerazioni sulle correnti magnetizzanti. sulle per- dite. suigruppi dei collegamenti. sui-livellidi isolamento.
I regolatori ditensione sotto caric oof'itrrrsIorruotori: loroprinc ip i cii funz ionamento.
loro caratt eri stich eelettriche emeccaniche.
I relè di protezione delle stazionie delle cabine: loro principi di funzionamento. loro caratteristicheelettriche e meccaniche. criteridi coordinamento dei loro interventi.
I quadri elettrici a giorno protetti:loro costituzione. i criteri di sicurezza.le prove di tipo e diaccettazione. le norme vigenti (CEI. IEC).
'- Criteri di progettazione delle stazioni e delle cobine: lo scelta delle distanze di ls ola-:
mento. scelta delle strutture.delle sbarre. degli is cte torì, delle apparecchiature dei qua-
185
dr ie del macchinario. il coordinamentodell' isolamento.la prepa razionedei capitolati diord ina z ione e dicol la ud o . lastesura diprogettidimassima.
•Criteri generalidipian ificazionedegliim p iant i didistribuzione; la scelta deile tens lo·
ni nominali deisistem ielettrici in funzionede l l e caratteristichedelle aree da servite. della natura deica r ic h i e dei fattoriche li caratterizzano.
Es~rc itaz ion i.I
I
;Es e mpi di calcol oe diprog e tt a z i on e di impia nti comp le ti in Al Ml Br.
TES TICO NS IG LIA TI
Bern o-Ma lv an o · sAppunti di Im p i anti Ele tt r ic i I. (dallele zio nidel Prof. B.C ol om bo) ed . CLU l .
B. Co l ombo·«Fenomen i tran s i t ori sullema c ch in e sinc rones, ed . Levrotto& Bell a.
IN218 IMPIANTI ELETTRICI Il
Prof. Giuseppe QUIUCOCorso di laurea in
INGEGNERIA ELETTROTECNICA - V AnnoIstituto di
MACCHINE ELETTRICHENOTIZIE GENERALI
I PERIODO DIDATTICO
Durante il corso gli all ievi possonoeffettuaredueo tre prove scr itt e de i cui risultati vienetenuto conto all'attodell'esame fina le.
PROGRAMMA
Metodo dell ecomponent isimm et r ic he per lo studio deisis t e mi trifasi, Fenomen i"induttivi nei sistemidi cond utt ori paraIleli.
Fenomen icapacit iv i nei sistemidi condu ttoripa ra ll el i.
Effettocor o na. .
Cavielettrici.
Sbarre e condotti sb arre.
Sforzi mecc an ic idi cort ocir c ui to . Diagramm icir col ar idelle poten z e .
Regolaz ionedella potenzareatt ivae della ten s ione . Regolaz ione de Ila potenza attivaede Ila freq uenz a.
Sistem idi eccitazione delle mac chin e si ncrone . Caratteristiche funz ionalideitrasf orm at ori.
Stato'd e l neutro.
Sovratensioni.
Coordinamento degli isolamenti.
Stabilità statica e dinamica deisis t e mi di potenz a .
Esercitaz ionisu i se gu e nt i argomenti: Compo ne n tis immetriche,
Cortic ir cu it i.
Calcoloelettrico e meccanico delle lineeaer ee.
Schemi e apparecchiature delle st a z i oniele tt r ic h e .
TESTI CONSIGLIA TI
Co.meil più rispondente aglia~goment i trattati:
In g . A.Alvaro -etmpianti elettri c i. ld alle lezioni delpr of , G.Ouil ico)·Ediz ione 1973.
IN219 IMPIANTI IDROELETTRICI
Prof,'Pao l o MOSCA·187
Corso di laurea in INGEGNERIA ELETTROTECNICA - V Anno Istituto di IDRAULICA E COSTRUZIONI IDRAULICHE
NOTIZIE GENERALI
Il PERIODO DIDATTICO
Il corso di Impianti idroelettric isi propone di dare allo studente gli elementi indispensabili alla scelta ed alla progettazione di massima delle varie opere che costituiscono gli impianti idroelettrici.
Vengono anche forniti elementi economici sul grado di fattibilità di impianti completi.
Sono propedeutici al corso, quelli di Idraulica, Scienza delle costruzioni ed Elettrotecnica I.
PROGRAMMA
Il cors o si artic o laneiseguenti argomenti fondamentali: Idrologia.
Caratteristi ch ee misuredegli affluss imeteorici ... La rete pluviometrica italiana - Af·
flussi meteoricisu aree estese .. Curve isoietografiche e delle altezze ragguagliate ..Pre- cipitazioni normali annue e mensili - Regimi pluviometrici .. Precipitazioni massime e mi- nime .. Curve dellepossibilità climatiche delle massime e minime precipitazioni ... Bacini imbriferi - Reti idrografiche - Mi suredelle portate neico r s i d'acqua - Scale delle portate - Diagramm i cro no log ic i delle portate in una sezione..Regimi dei corsi d'acqua ... Bilanci id ro logic i - Portate conseguenti un evento di pioggia:metodo della corrivazione - Portate massime di data frequenza - Laminaz ionedelle onde di piena· Elaborazioniid r o l ogi c he - Diagrammi dei deflussi - Regolazione delle portate - Curvedi frequenza - Curve delle du- rate delle portate - Coefficienti di util izzazionedel corso d'acqua e dell'impianto - Cur- ve caratteristiche idrologichediuti Iizzaz ione.
Dighe.
Generalità - Criteri idrogeologici - Dighe a gravità massiccia - Dighe a gravità alleg- gerita - Dighe a contrafforti - Dighe a volta - Dighe in muratura a secco - Dighe a scoglie- ra - Dighe in terra » Opere accessorie per il funzionamento e la sicurezza dei laghi artifi- ciali.
Opere di derivazione delle acque.
Generalità - Opere di protezione a monte - Traverse fisse e mobili - Griglie - Tipi di paratoie - Bacini di calma - Opere complementari.
Opere di adduzione.
Canali acielo aperto ed in galleria - Gallerie in pressione.
Pozzioie z ometrici,
Tipidi pozzi - Equazioni generali- Oscillazioni di portata e di livello - Dimensiona- mento.
Condotte forzate.
Generalità· Tipi - Calcoloeconormcoe statico delle condotte scoperte inc .e . ed in acciaioe-di quelle annegate in roccia - Opere accessorie.
Macchine idrauliche.
Generalità - Equazioni generali - Schemi delle turbine - Tipi costruttivi - Rendimenti - Numeridigiri caratteristici - Funzionamenti in condizion idiverseda quelle di regime·
Regolazione delle turbine di velocità e di pressione - Cenni sulle sistemazioni delle cen- trali.
Opere di scarico.
Bacin ididem od u laz i o ne - Cana l i di sca ri c o - Si st e maz io n ideg li alveia vall e.deg li scarichi.
Lezion i: 4 ore alla settimana . Esercitaz ion i: 4 ore alla setti ma na:
~progetto completodimassima diun impianto id roe lettr icoad a Ita cadu ta; .:calcolodella portata didimen sionam entodiun impiant oa ba ss a caduta.
TESTI CONSIGLIA TI
Evangelisti -«Impi a nt i Idroelettr i ci••vol .I e Il.
Schiara -«Lezi onidi Impiant i Idroe l ettr i ci •• voli.I-Il-II I.
Contes sin i •tiImpiant iIdroelett ric i- Dighelo
IN220 IMPIANTI MECCANICI
189
Prof.'A rmando MONTE (l°corso)) Prof.'Gio vanni BAUDUCCO(2°corso)
Corso di laurea in
INGEGNER IAMECCANICA - V AnnoIstituto di
TRASPORTI ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALENOTIZIE GENERALI
! '
I PERIODO DIDATTICO
Scopo del corso :
far conoscere i principali problemi attinenti gli impianti in d u- s triali , con i quali gli ingegneri meccanici verranno a contatto durante la loro .it- tivitàprofessional e, e fornirei criteri fondamentali di progettazione e di valuta-zione depli impianti stessi. ,
Nozioni propedeutiche ne cessarie :
le mater ie del bi ennio ;per il triennio:Scienza dellecostruz ioni.F isic a tecn ic a,Meccanica applicata allemacchine, Idraulica.'PROGRAMMA Argomentitrattat i.
- Criteridi progetta zi on edegli impianti ind us t ri a l i. La disposizionedei macchinarie dei
reparti. La scelta ubicazionale. l
-A p p l i ca zi one dei metodi di ri cer ca operat iva al l a prog ettazionedegli impiant i indu- striali:programmaz i one lineare.teori adell e cod e . metodo di Monte Carlo, rilevazioni
istantanee. I
• Ingegner ia economica: ammortamento .deprezzamento.costi e valutazionidegli irnp ian- ti indus tr ial i. Criteri pe r la sce ltadi im pi a nti in alte rn at iva.
-Itrasportiint e r niagl i stabi lime nt i ind ustri ali . Magazzinie depositi.
- Impiant igeneral ididis tribuz ionedell'acqua (pe r usi ind us t ri a li . potabili e antrncen- dio),dell' ar ia compre ssaedegli alt r i ser vom ezzioccorr ent ineglistabiliment i ind u- s tr iaìi,
- Impianti di ricircoloe di trattamentodelleac q ue primari ee discarico. - Trattamento dei fanghi e dei rifiut isolidi di or i g i n e,ind us t r i a l e e civile.
- Impianti di aspirazionee filtrazionedelle polluzioni atmosfericheprodotte nelle lavo- razioni
tindust r i a l i .
• Isolamentoe riduzione deirumor ie delle vibraz ion i in campo industriale."
• La preven z ion edeg l i inf or tuni neJle ind us t r ie.
Esercitaz ion i:consistononella progettazionedimassimadiun impianto industriale. appli- cando gli argomenti svoltia lezion e .
TESTI CONSIGLIA TI
A.Monte -«Elementi di Impianti lnd us tr ia li»- Ed. Cortina, Torino. e. in generale. la bi- bliograf ia riporta t asul test o.
IN221 IMPIANTI MECCANICI Il
Prof, 'Alberto CHIARAVIGLIO
Corso di laurea
in INGEGNERIAMECCANICA - VAnnoIstituto di
TRASPORTI ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALENOTIZIE GENERALI
Il PERIODO DIDATTICO
Il corso sviluppa in sede applicativa argomenti già trattati nel corso di Impian- ti meccanici e fornisce nozioni di carattere teorico-pratico ed economico-finanzia- rio.
PROGRAMMA
... Progettazione ergonomica degli impianti ind ust ri a l i •
... I fabbricati industriali: forme. caratteristiche. tipi di struttura e di copertura; gli elemen- ti costruttivi degli impianti industriali •
... I caratteri fisici dell'ambiente di lavoro; il microclima; i rumori e le vibrazioninegli im- pianti indus tr i a l i•
... Impianti di trasporto di persone ematerialineglistabilimenti industriali (montacarichi.
ascensori. trasportatori speciali. ecc.) •
...Imp ia nt i di depositoe di distribuzione di combustibiIi. oli, solventi, ossigeno, acetile- ne, metano. ecc.
- Gli accessi e le viabilità negli stabilimenti in du s t r i a l i; il piano regolatore di sviluppo.
- La progettazione.il calcolo e la realizzazione degli imp i a nt i in conformità alla legisla- zione vigente (antinfortunistica. antinquinamento . UNI-CNA, ecc.) •
..L'approvazione dei progetti: idiversi gradidi approvazione; gli organismi preposti; con- cessioni ed autorizzazioni;il catasto; la conservatoria dei registri immobiliari;il CIPE;
il CIPI; ecc. .
• Il finanziamento degli impianti industriali; le leggi operanti; il leasing; la redditività degliinvestimenti ;la valutazione degli impianti; scelta fra investimenti.
- L'impianto pilota; i capitolati; gliappalti; i contratti ; la direzione dei lavori ed il COn- trollo dell'esecuzione :il PERT;icollaudi; l'avviamento degli impianti.
- I parametri della produzione; il quadro di bordo della direzioneindustriale ; la gestione.
l'affidabi I ità e la manutenz ione degl i impianti industria I i •
.. Cic li di lavorazion i relativia: officinemeccaniche. fonderie. cartiere, industrie tessili.
industrie di materie plastiche. impianti per l'eliminazione di ~ifiuti solidi. sale prove motori ed altri impianti specifici.
Esercitazioni,
Sono previste 4 ore settimanali di esercitazioni pratiche sugli argomenti svolti a le- zione, nonchè visite ad impianti funzionanti.
TESTI CONSIGLIA TI
A.Monte -«El e me nt i di Impianti Industriali.- Cortina - Torino.
V.Zig no l i -«C os t i e va lutazion i industriai i. - UTET - Torino.
A.Chiaravigl io -«5 i no s s i del corso di ImpiantiMeccanici Il••
IN222 IMPIANTI MINERAlURGICI
(sam.)' Prof.'Car l o CLERICI191
Corso di laurea in
INGEGNERIAMINERARIA - V Anno Istitutodi
ARTE MINERARIANOTIZIE GENERALI
Il PERIODO DIDATTICO
Il corso ha lo scopo di impart i re elementi perla progettazionedi cicli di trat- tamento dei minerali e per l'esercizio dei relativi impianti, sia su base tecnica che economica, in funzionedelle caratteristichedei grezzi, delle prestazioni delle mac- chinee dei requisiti dei prodotti mercantili.
È
propedeutico l'esame di Preparazione dei minerali.PROGRAMMA
- Igrezzi minerali: campi o nat ura. proprietà.composizio n eed attitudine all'epurabilitàin funzione dei vari sistemidi separazione•
• I risultatidi una separazione:caratterist ichedegli apparecchi separatori; indicitipici di una separazione :il flusso e la ripartizione; la ricircolazione •
• La progettazione degli im p i a n t i: studio dei grezzi;saggi in scala ridotta; scelta delle macchine:costruzioni.accessori e servizi.
- L'eserc izi odegli imp ia nt i: manodopera. manutenzione. consumi di parti diusura, die- nergia.di re attivi ,e cc .:campionatura e controlli;misure di sicurezza e di ig ie ne . - L'automazione negli impianti:controllo automatico di operazioni singole. e strumenta-
z ione relativa;cenni di regolazione dei processi;modelli empirici e teorici. loro co- struzione;esemplificazione .
- Elementi econom ici per la determinazionedeicosti di impianto e di esercizio.
- Il recupero di minerali poveri. di discariche e rifiuti ind us t r ia l i .
Esercitazioni.
Esemplif icaz ionedi cic li di trattamento di ine rt i per costruzioni e massicc iate.
Esemplificazionedi cicli ditrattamento dimine raliad umido (solfuri. ossidati. mine- ra I i fluoritico-baritici. fe Ispatico- quarzos i. sa I i sodico-potass ic i. carboni).
Esemplificaz ionedi cicl iditrattamento a secco (amianto. talco. quarzo).
Esemplificazionedi ciclidi preconcentrazione involventi cambiamento di stato. diar- rostimento magnet izzante (s iderit e,ematite).di pre-trattamentiidrometa Ilurgic i (minerali nichelifer i);distillazione del mercurio;amalgamazione e cianurazionedeimineraliaurife- ri:la lisciviazionemicrobica.
TESTI CONSIGLIA TI
P.Blazy -.La valorisation des mineraist.Presses Univo de France. Paris ,1970.
A.F,Taggart -.H a n d b o o k 01 Mineraidressing•• John Wiley &50ns. New York 1954.
IN223 I MPI AN 11 MI N ERARI
Prof.-Le lìo STRAGIOTTI
Corso di laureain IN GEGN ERIA MINERARIA - VAnno
Istituto
di ARTE MINERARIANOTIZIE GENERALI
I PERIODO DIDATTICO
L'insegnamento si prefigge lo studio dei problemi costruttivi e di eserCIZIO di in s t a ll a z i o n i .'i mp i a n t i e servizi di miniera. con particolare riguardo al sotterraneo.
È
pertanto materia praticamentein d i sp e n s a b i l e per la formazione di un inge- gnere minerario. rappresentando il complementoagli insegnamenti di Tecnica degli' scavi e dei sondaggi e di Artemineraria necessario per completare le'conoscenze relative CIiproblemi tecnici di gestione di una miniera.'Ha come materie propedeutiche l'Arte mineraria, l' El e ttr o t e c ni c a . le Macchine.
PROGRAMMA
,
-~t~~~~~ri generali degli imp ian t i di miniera e connessi problemi costruttivi e di Qe- - Fonti dienergia. Analisi delle forme di energia disponibili in cantiere: l'ariacompres- sa;l'energia elettrica; l'energia meccanicaed idraulica.Problemi di trasporto e distri·
buzione dell'energia. .
• Distribuzione ed utilizzazione dell'aria compressa •
..Distribuzione ed utilizzazione dell'energiaelettrica :cautele e norme particolari di Si ..
cure z z a per l'impiego ;dispositivi di controllo. segnalazione e telecomando. ' .. Trasrnis s tone dell'energiarnec canic a , comandi idraulici .
- Trasporto delminerale. Trasporti internidi cantieree nelle vie. Trasporti su piani i,n- c l inati, Sistemi specia lidi trasporto. idraul icie pneumatici.
- Analisi degli imp ia nt i di trasporto continuo e dei trasportisu rotaia: elementi costrl't-
tlv l, criteri d'impiego. '
•
Tras-p~rti
esterni:tipi. confronti,Notizie particolarisulle teleferiche e su impiantisp,e-cialidi trasporto(Hzzatura, ecc.). '
- Immagazzinaggio del minerale .Si los , deposito e discariche .
•Estrazione:tipi di impianti. L' impiantodi estrazione tradizionale:problemicostruttivi e dieserc iz io.
• Ventilazione dei cantieri.Microclimadell'ambiente di lavoro;fabbisogno di aria; im- piantidi ventilazione, principalie secondari.
• Eduzione delle acque:difesadalle acque; impiantidi eduzione. principali e seconda- ria•
.. Illuminazione:criteri e impianti.
•.Se rv i zivari ed installazionidi sicurezza.
Esercitaz ioni.
.. Produzione e distribuzionedell'aria compressa;proporzionamentodi un impianto. Ana- ,l i s i delle caratteristichedei motori ad aria compressa.
• Distribuzione dell'energia elettrica in miniera :problemi di proporzionamento di reti e conduttori. Esercizi su vari tipi di utltlzz atori , ed analisi dei.problemi di sicurezza.
193.
• Calcolo e modalità di installazionedidispositivi di trasmissione meccanica dell'ener- gia.
•St ud io e proporzionamento deimezziditrasporto ,continui.a nastro, ad aletteraschian-'
ti ed idraul ic i. i
• Studioe proporzionamentodei mezzi di trasporto discontinu i. su via ferrata o con lt e - leleriche.
"St udi o e progetto di massima dei componentiprin cipali di im p i a nti di estrazione a gab- bia ed askip.Studiodeidiagrammidicoppia e dipotenza di un impianto di:e s t r a z i o - ne.
- Risp luzionedi problemirelativ ialle retidiventilaz ioneprincipali.ed alla ve ntila z i o- ne secondaria.Analisi delle caratteristiche deiventilatori.
TESTI CONSIGLIA TI
Stante la varietà degli argomentitrattati"insegnamentonon può basarsi su diun uni- co testodi.studio•.E' acìispoatzìona degli studenti una raccolta di«APPU N TI. contenenti sIste.m~H.lclrimandia.d.av e rs i testi fondament aIi ed a pubblic az ioni monografiche.tutti di- sponibifì e consuf tabiti presso la bibliotecadell'Istitutodi Arte mineraria.
13.
IN225 IMPIANTI MOTORI ASTRONAUTICI
Prof.Nicola NERVEGNAi
Scuola di IN GEGN ERIA AEROSPAZIALE - Il Anno Istituto di MACCHINE E MOTORI PER AEROMOBILI
NOTIZIE GENERALI
I PERIODO DIDATTICO
Lo scopo del corso èdi presentareall'allievo ipossibili impianti di conversio- ne d'energia utilizzabili a bordo d'un veicòlo sp az ia le per la prpduzione di energia elettrica a bordo del satellite. Ogni possibile accoppiamento sorgente d'energia- mezzo di conversione è studiato mettendo in evidenza i principi scientifici che so- no alla base del convertitore e gli aspetti prat ico-realizzativi degl i impianti in fun- zione o in via di esecuzione.
Per una buona comprensione del corso èparticolarmente indi c ata ma buona co- noscenza delle macchine termiche ed una certa conoscenza della fisica dei solidi, sia pure a livello elementare.
PROGRAMMA
Classificaz ione de lle mission iastrona utichecon relative richie stedienerg ia.Mis si o- ni con uomini ese nz a uomini.
Classi f icazionedei principali sistemidiconversionedienergi aattualmente impiega..
ti (o tecnologicamente imp i ega bi l i ) e loro accoppiamento con le sorgenti di energiadispo- nibili (energia chimica. energiasolare. energianucleare).
Possibilità diaccoppiamenti eloro compatibilità secondo esigenze di peso. potenza elettrica richiesta alla missione.durata. costo .
1. Sistemi di con versione s teticiad energia chimica.
1.1 -Pi le a combustibi le.
Caratteristichedi peso ed ingombro delle pile e loro campo di impi ego . Te rmodinam ic a delle pile a combustibile e valutazionedella tensione reversibile utilizz abileCOli prin- cipalitipiprevisti per impiego spaziale: esempidi calcolo.Variaz ione della tens ione reversibiled'una pila al variare della pressione e temperatura difunzionamento.Rendi- menti caratterist icidi una pila:funzionamentoacirc ui t o aperto e a circuito chiuso. per- dite di polarizzaz ione.
Classif icazionedelle pile
a) a bassa temperatura(Union Carbide). ProgettoGemin i .
Pila a combustibile con.elettrolita sol i do in forma di polimero.Progetto Space Shut- tle Orb ìter,
b) A temperature intermedie (pila Bacon). Progetto Apollo.
c) Cenni sulle pile ad alta temperatura per impieghi terrestri..
d) Pilerigenerative: rig ene raz ione elettrolitica. in accoppiamento con celle solari:ri- generazione termica.fotovoltaica; pile Redox..
1.2 - Battieriesecondarie ricaricabili.
Batterie al nichel/cadm io. all'argento/zinco, all'argento/cadmio. Energia reale accumu- labile:vita media inre l az ione ai frequenticicli di carica e scarica.
2. Cenni di fisica dei solidi.
Livelli energetici dell'atomo.. Bande di valenza e di conduzione .. Proprietà degliisolan- ti. dei semiconduttori.dei metalli. Semiconduttoriintrinseci ed estrinseci ..
Distribuzionedegli elettroni nelle bande di energia:statistiche di distribuzione degli elettroni eloro densità nelle varie bande per i semiconduttori..Lavoro d'estrazionede- gli elettroni. differenza di pot enz i a l edi contatto tra metalli.Giunzioni di semicondut- tori del tipo n/p; polarizzaz ione diretta ed inversa. Effetti fotovoltaici e termoelettri- ci nella giunzione n/p.