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Academic year: 2021

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(1)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale

Corso di Laurea Triennale in:

INGEGNERIA PER L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO

TESI DI LAUREA:

“ANALISI DEL MOTO DI CADUTA MASSI ED APPLICAZIONE AD UN CASO PRATICO

Relatore Candidato

Ch.mo Prof. Geol. Amedeo Zito Paolo Budetta M. N49000084

Anno Accademico 2013 – 2014

(2)

Obiettivi:

• Analisi del fenomeno fisico di caduta massi

• Studio dei relativi modelli analitici

• Applicazione d’un metodo

lumped mass tramite il codice di

calcolo ROCFALL (Rocscience, inc.)

(3)

Variazione delle altezze e dei punti di arresto delle traiettorie al variare del coefficiente di restituzione tangenziale

Influenza

dell’angolo d’attrito al rotolamento ed effetti dovuti

all’arrotondamento degli spigoli dei

massi in rocce

tenere

(4)

Condizioni cinematiche al variare della geometria del blocco e dell’angolo di

scorrimento iniziale, in funzione dell’angolo d’attrito volvente

(5)

Per far si che le simulazioni delle traiettorie siano realistiche, è necessario calibrare i coefficienti cinematici in base alla back-analysis

Consiste nella calibrazione dei più opportuni coefficienti di restituzione all’urto e degli altri parametri da adottare nelle verifiche, al fine di simulare in maniera realistica le effettive

traiettorie di caduta riconosciute in sito.

A tale scopo, è importante rilevare le impronte da impatto lungo i pendii e gli effettivi punti di arresto dei massi

(6)

Il codice di calcolo adoperato è ROCFALL (Rocscience, inc)

E’ un software di analisi statistica della caduta di massi lungo un versante che è in grado di fornire.

gli inviluppi delle energie cinetiche, della velocità e delle altezze di rimbalzo, oltre che le

coordinate dei punti di arresto dei massi.

(7)

L’applicazione ha riguardato un tratto stradale della SS Amalfitana ricadente nel territorio

comunale di Conca dei Marini (SA)

(8)

CARTA GEOLOGICA

DELL’AREA INTERESSATA

1. Piroclastiti sciolte frammiste a sabbie ghiaiose – Olocene

2. Brecce cementate formate da clasti grossolani di rocce carbonatiche – Pleistocene

3. Calcari e calcari dolomitici ben stratificati o massicci – Mesozoico

4. Faglia

5. Evento di crollo 6. Tracciato stradale

(9)

E’ stato necessario definire, preliminarmente:

1. La geometria dei pendii

2. La natura geologica dei materiali (rocce e terreni sciolti) dei pendii

3. Assegnare, ad ogni segmento del pendio, i più realistici coefficienti cinematici

4. Individuare i punti di partenza dei massi e stimare le velocità iniziali di caduta

5. L’analisi viene eseguita in maniera random mediante il Metodo Montecarlo

1. Le traiettorie di caduta ed i punti di arresto dei massi;

2. Gli inviluppi alle massime altezze di rimbalzo, delle energie cinetiche e delle velocità

Gli output sono :

Operando in tal modo, è stato possibile stimare la probabilità di attraversamento della sede

stradale (Reach probability) da parte dei massi in caduta

(10)

0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500

0 50 100 150 200 250 300 350 400 450

0 10 20 30 40 50

Distance (m)

Sezione XVII

Number of Rocks Translational Velocity [m/s]

Max Translational Kinetic Energy [KJ]

Road

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

0 10 20 30 40 50

Distance (m)

Sezione XVII Cumulative

Frequency Of

Stopped Blocks (%) Reach Probability

Road

(11)

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000

0 50 100 150 200 250

0 15 30 45 60

Distance (m)

Sezione XIX

Number of Rocks Translational Velocity [m/s]

Height Above Slope [m]

Max Translational Kinetic Energy [KJ]

Road

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

0 10 20 30 40 50 60

Distance (m)

Sezione XIX Cumulative

Frequency Of

Stopped Blocks (%) Reach Probability

Road

(12)

0 50 100 150 200 250 300

0 10 20 30 40 50 60 70

0 10 20 30 40 50 60

Distance (m)

Sezione XXVII

Number of Rocks Translational Velocity [m/s]

Height Above Slope [m]

Max Translational Kinetic Energy [KJ]

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

0 10 20 30 40 50 60

Distance (m)

Sezione XXVII

Cumulative Frequency Of

Stopped Blocks (%) Reach Probability

Road

(13)

Differenze riscontrate, nella posizione dei punti d’arresto dei massi, in funzione della geometria

dei pendii (A pendio gradonato con muri a secco; B pendio naturale )

(14)

0 5 10 15 20 25 30

0 10 20 30 40 50 60

Inviluppi delle velocità traslazionali per la sezione XIX

Translational Velocity Envelope 0,1 mc

Translational Velocity Envelope 1 mc

Translational Velocity Envelope 10 mc

0 1 2 3 4 5 6 7 8

0 10 20 30 40 50 60

Inviluppi altezze di rimbalzo sezione XIX

Bounce Height Envelope 0,1 mc

Bounce Height Envelope 1 mc

Bounce Height Envelope 10 mc

Andamenti dei grafici in funzione

della massa dei blocchi

(15)

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

sez 1 sez 4 sez 8 sez 10 sez 11 sez 14 sez 17 sez 19 sez 27

reach probability

reach probability

0 2 4 6 8 10 12 14 16

0 50 100 150 200 250 300 350 400

Total Kinetik Energy (KJ)

Traslational Velocity (m/s)

Valori di alcuni parametri caratteristici

delle traiettorie in corrispondenza della

mezzeria della carreggiata stradale

(16)

Conclusioni

• Mediante ROCFALL sono stati analizzati 10 profili rappresentativi delle reali condizioni topografiche e geomorfologiche locali.

• Le simulazioni sono state effettuate sulla base di dati in input (coefficienti di restituzione, angoli d’attrito al rotolamento, velocità iniziali di caduta , etc.) scaturiti da analisi a ritroso di crolli reali verificatisi in passato.

• E’ stato posto in evidenza il ruolo svolto dai

terrazzamenti presenti lungo i pendii nel modificare le altezze delle traiettorie ed i punti di arresto dei massi.

• La probabilità che essi intersechino la sede stradale, durante il loro moto di caduta e per diverse

volumetrie di progetto, è sempre molto alta.

• Si rendono tuttavia necessarie altre analisi di dettaglio, anche modificando opportunamente i dati in input.

• Anche in considerazione degli elevati valori di velocità ed energie cinetiche con i quali i massi potrebbero intersecare la strada, è apparsa evidente la necessità di realizzare opere passive a protezione delle

carreggiate (barriere paramassi e reti d’acciaio con funi ancorate mediante chiodature)

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