Sicurezza-Per la Cassazione appello bis e prescritti gli omicidi colposi.
La Suprema Corte, l'8 gennaio 2021, si è così espressa sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009 nella quale morirono 32 persone: vi è il rinvio a un Appello bis e sono stati dichiarati prescritti gli omicidi colposi, non essendo stata riconosciuta l'aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro (art. 589 c.p. comma 2); si rivaluta la responsabilità per il reato di disastro ferroviario (art. 430 c.p.), che la Cassazione riconosce definitivamente.
Quindi il rinvio in Appello bis per quasi tutti è per rideterminare la pena; per Moretti il rinvio sarebbe anche per rivalutare i profili di colpa.
dello Stato, a 7 anni di reclusione, Michele Mario Elia, ex ad Rfi, e Vincenzo Soprano, ex ad Trenitalia, a 6 anni di reclusione.
"Oggi è una giornata triste", questo il primo commento a caldo da parte di Marco Piagentini, Presidente dell'Associazione Il Mondo che vorrei, molto provato dalla lettura della sentenza.
Indignazione e disperazione è stata anche la reazione di alcuni dei familiari delle 32 vittime, che da questa mattina erano a Roma davanti alla Cassazione con le foto dei loro cari.
"Grande amarezza ma non è finita, vedremo le motivazioni. La cosa più grave - ha dichiarato Ti ziano Nicoletti,
avvocato dei familiari delle vittime - è che non è stata riconosciuta l'aggravante delle norme sulla sicurezza sul lavoro, perché ha portato alla prescrizione dell'omicidio colposo".
Lo spettro della prescrizione che già si era abbattuto su Viareggio per i reati di incendio colposo e lesioni personali colpose, scattata nel maggio 2018, è così tornato, forse inaspettatamente, con il non riconoscimento dell'aggravante delle norme sulla sicurezza sul lavoro e con un colpo di spugna cancella 32 omicidi colposi: sgomento e indignazione sono state quindi le reazioni non solo dei familiari.
Per la Cgil Toscana è un precedente pericoloso "non riconoscere le norme sulla sicurezza sul lavoro".
"Il mancato riconoscimento delle norme sulla sicurezza sul lavoro apre un precedente
pericoloso che ci preoccupa molto per la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini", commen ta Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana
, ricordando che "la Cgil si è costituita parte civile, perché la tragedia nasce nel mondo del lavoro ed è stata una strage avvenuta in ferrovia, che è anche un luogo di lavoro. Il mancato riconoscimento della violazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro ci spaventa perché apre un precedente pericoloso che ci preoccupa molto per la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini, anche in vista di casi giudiziari simili sul fronte della tutela di chi subisce gravi danni e addirittura perde la vita per comportamenti tenuti sui luoghi di lavoro".
Il Sindaco di Viareggio, Del Ghigaro, ha dichiarato che "con doloroso stupore Viareggio ha appreso che la Corte di Cassazione ha escluso la violazione delle norme dettate a prevenire gli incidenti sul lavoro"; mentre il Sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, ha
annunciato che scriverà a Mattarella, perché "questa non è la giustizia che merita il nostro Paese".
Il mancato riconoscimento dell'applicabilità della normativa antinfortunistica è un vero colpo non solo al processo di Viareggio ma più in generale al mondo del lavoro e alla sicurezza; un punto che era stato un cardine dei processi di Primo grado e di Appello, che di fatto rendeva solo
"operativo" quanto stabilito dall'art. 2 del D.Lgs 81/2008 che specifica come le norme
antinfortunistiche siano dirette non solo alla tutela dei lavoratori ma comprendono nel concetto di prevenzione "il complesso delle disposizioni o misure necessarie per evitare o
diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno".
APPROFONDIMENTI:
Libro "Viareggio il racconto di una strage"
Dispositivo Cassazione
Aggiornato al 9-1-21
8-1-21