COMUNE DI MIRANO Provincia di Venezia
Servizio Segreteria
COPIA
Delibera N. 48
SEGRETERIA/edb
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Sessione ordinaria – Seduta Pubblica di I^ convocazione
OGGETTO: Interrogazione della cons. Maria Elena Tomat del gruppo "Città Possibile" relativa:
"opere di mitigazione ambientale relative al Passante autostradale".
L’anno duemiladieci addì ventitre del mese di giugno alle ore 18.30 nella Sala dell’Auditorium "Madre Teresa di Calcutta" Barchesse di Villa Errera, su convocazione del Presidente del Consiglio avvenuta a mezzo avvisi scritti, debitamente notificati, si è riunito il Consiglio Comunale.
Eseguito l’appello risultano:
N Cognome e nome Presente Assente N Cognome e nome Presente Assente
1. CAPPELLETTO Roberto X 2. ZAVAN Luigi X 3. BERTOLDO Veronica X 4. MARCHIORI Maurizio X 5. BOLDRIN Maria Giovanna X 6. PATRON Alice X 7. PERALE Lorenzo X 8. TREVISAN Albano Claudio X 9. LORENZON Viviani X 10. BONATO Elisabetta X 11. SIMIONATO Luigi X
12. MION Filippo X
13. COI Elena X
14. COI ELENA X
15. SALVIATO Giuseppe X
16. PETROLITO Gabriele X
17. SALVIATO Roberto X 18. PAVANELLO Maria Rosa X 19. BRILLO Pietro X 20. ARTUSO Roberto X 21. TOMAT MARIA ELENA X
22. GASPARINI Luigi X
Partecipa alla seduta la Signora dr.ssa PIATTELLI Ilaria, Segretario Generale del Comune.
La Signora BOLDRIN d.ssa Maria Giovanna nella sua qualità di PRESIDENTE assume la presidenza e, constatato legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta.
Il Presidente chiede al Consiglio di deliberare sull’oggetto sopra indicato.
Assistono alla seduta gli assessori: Semenzato Alberto - Prete Adriano - Baschiera Enrico - Spolaore Maurizio.
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La cons. Tomat Maria Elena legge l'interrogazione prot. 25389 del 18.5.2010, allegata sub a);
Entra il consigliere Gasparini Luigi ora i componenti il Consiglio Comunale sono 19.
• Di seguito trascrizione integrale:
L’assessore Spolaore Maurizio: Effettivamente nella passata Seduta di Consiglio Comunale ho risposto a un’interrogazione fatta in merito a alcune opere di mitigazione individuate nel cosiddetto progetto Passante verde che erano delle priorità che erano state stabilite in un successivo accordo fatto non solo dal Comune di Mirano, ma da tutta una serie di associazioni. Mi preme però, prima di leggere, che ho preparato un po’ la cronistoria di questo progetto Passante verde, effettivamente è un intervento di fase 1, però bisogna leggerlo anche per esteso quello che è scritto nell’accordo.
Al punto 2 si scrive: “Il Commissario delegato si impegna a progettare e realizzare nell’ambito delle risorse finanziarie messe a disposizione del Ministero delle Infrastrutture, Anas, Regione Veneto per la realizzazione delle opere di mitigazione Passante verde”. Vediamo poi che questo non è un passaggio di poco conto. Allora, come evidenziato nell’oggetto dell’interrogazione, effettivamente è prevista una fascia di ampiezza di circa 30 metri lungo i lati dell’asse autostradale e dove non è possibile questo inserimento delle barriere fonoassorbenti.
La realizzazione delle opere di mitigazione sopra descritta avrà come schema di riferimento una planimetria allegata all’accordo del febbraio del 2008 e dovranno realizzare queste opere entro i tempi di ultimazione del Passante. Successivamente a questo accordo, firmato in data 25 febbraio 2008, in data 6 febbraio 2009 è stato firmato un accordo tra il Commissario delegato per il Passante di Mestre, la Cav Spa, l’Associazione Intercomunale per una Mobilità Sostenibile L’Altro Nord Est e il Coordinamento dei Cittadini contro il Passante autostradale, la Provincia di Treviso, dove l’Associazione L’Altro Nord Est, il Coordinamento dei Cittadini contro il Passante autostradale e la Provincia di Treviso si impegnavano a non riproporre avanti al TAR del Lazio il ricorso già presentato al TAR del Veneto, rubricato al registro generale 1305/2004, per cui il TAR del Veneto ha dichiarato la propria incompetenza, concordando su alcune soluzioni progettuali e in particolare:
“1) il Commissario delegato per l’emergenza socioeconomica ambientale della viabilità di Mestre si impegna a progettare e realizzare le opere di mitigazione e compensazione ambientale di cui alle allegate schede”, le schede allegate sono i 7 punti cruciali lungo l’asse del passante, “con le risorse a oggi assentite, 20 milioni di euro, e fatti salvi gli impegni di Cav di cui al punto successivo, con priorità agli interventi come riportati nelle schede progettuali allegate relative ai seguenti ambiti:
nodo di Vetrego in Comune di Mirano, area di attraversamento del canale Taglio di Mirano; area del casello autostradale di Spinea nei Comuni di Mirano e Spinea; attraversamento delle vie XXV Aprile e delle Motte nei Comuni di Salzano e Martellago; attraversamento della strada regionale 245 in Comune di Martellago; area di attraversamento in corrispondenza delle località di Campocroce e Sambughè nei Comuni di Mogliano Veneto e Preganziol e ambito del cantiere di Bonisiolo in Comune di Mogliano. Il Commissario delegato si impegna altresì a avviare le procedure necessarie per la realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione ambientali di cui sopra e quindi realizzarle”. Tralasciando quanto previsto dal punto 2, che fa riferimento a un’area di mitigazione che non interessa il territorio del Comune di Mirano, è l’area del viadotto
della linea ferroviaria Trento–Venezia in Comune di Salzano, è importante rilevare quanto è previsto al successivo punto 3, che in particolare recita: “la Cav si impegna a approfondire i contenuti tecnico-giuridici del progetto del cosiddetto Passante verde, sostanzialmente consistenti in fasce tampone boscate misto arboreo e arbustive su entrambi i lati della superficie asfaltata, con una profondità di almeno 30 metri e quindi a inserire gli interventi che saranno ritenuti attuabili in termini tecnici e economici all’interno del proprio piano industriale e da approvare nell’assemblea dei soci con il relativo investimento. Una volta e se approvato il piano industriale e comunque nei limiti di detta approvazione, Cav, compatibilmente con le risorse disponibili provvederà alla realizzazione dei lavori nel rispetto delle norme di legge”.
Sono estremamente importanti questi due punti dell’accordo. In particolare il punto 1 evidenzia che la priorità degli interventi è stata attribuita a alcune aree puntuali oggetto dell’interrogazione passata, mentre il punto 3 evidenzia l’impegno da parte della Cav a mettere a disposizione delle risorse economiche per la progettazione e realizzazione del cosiddetto Passante verde. Visto che si sta parlando di disponibilità economico finanziarie proviamo a riassumere allo stato attuale quali sono queste disponibilità. In particolare, nella prima fase di intervento, inaugurata verso la fine di novembre 2009, si prevede una spesa di 27 milioni di euro, di cui 7 già nel bilancio del progetto del Passante, 20 legati a un accordo Stato–Regione, finanziaria. I cantieri sono e saranno portati avanti da 22 aziende agricole di Venezia e Treviso e per gli interventi sono state scelte piante rigorosamente autoctone, aceri, frassini, pioppi, carpini, salici, rose e lavanda. I lavori si concentreranno, come abbiamo già visto, nelle zone più delicate: Preganziol, Campocroce di Mogliano, Mirano e Martellago. Nel prossimo anno poi saranno a disposizione altri 20 milioni messi dalla Cav, la società che gestisce i pedaggi del Passante e che quindi destinerà questa parte degli incassi alla riqualificazione ambientale.
Mi permettete di fare due considerazioni: che cos’è il Passante verde e quanto costa. Il progetto è stato elaborato dall’Università di Padova e promosso dalla Coldiretti ed era stato già di fatto lanciato nel 2006, quasi in contemporanea con l’apertura dei cantieri per la nuova arteria. Grande opera di mitigazione ambientale che punta a ridurre l’impatto del passante sui territori che attraversa, da Vetrego a Quarto d’Altino. Nascerà un grande parco lineare di 30 chilometri di lunghezza e oltre 650 ettari di estensione potenziale, di cui 135 già in proprietà e il resto da acquisire tramite espropri o accordi. Molto importanti queste due cose: espropri o accordi, che poi faremo una puntualizzazione. Un’idea fortemente innovativa, che ha raccolto anche riconoscimenti e premi, che metteva di fatto un po’ tutti d’accordo, dalla Regione ai Comitati di cittadini contro il Passante, che vedevano in questo polmone verde la soluzione migliore per riconnettere e ricucire il territorio attraversato dall’autostrada. Ma mentre quest’ultima, forte anche del supporto della Legge Obiettivo, nasceva a tappe forzate per essere inaugurata a tempo di record in febbraio del 2009, il Passante verde ha avuto un percorso molto più elaborato, pur avendo ottenuto 20 milioni di finanziamento già con la finanziaria del 2007.
Il preventivo di spesa, secondo una valutazione approssimativa, per realizzare il tutto e garantire la gestione per 20 anni servirebbero circa 55 milioni di euro. Dopo questa doverosa premessa sui vari passaggi di questa necessaria e importante opera per la salute e qualità della vita dei cittadini, non solo del territorio di Mirano, ma di tutti i cittadini che sono interessati dal Passante autostradale, rispondo puntualmente alle richieste oggetto di interrogazione: il nuovo accordo stipulato non mette in discussione quanto previsto nell’accordo firmato nel febbraio 2008, in quanto basta leggere solo il titolo, che parla di accordo aggiuntivo e in particolare si sofferma solo sulla ridefinizione di interventi di fase 2 e in particolare i punti 7 e 8 dell’accordo del febbraio 2008.
Le misure che questa Amministrazione ha preso nei confronti di soggetti firmatari dell’accordo si possono così sommariamente riassumere: è stato nominato un tecnico a parte dall’Amministrazione Comunale per assicurare il più ampio coordinamento tra le parti firmatarie dell’accordo e tale tecnico ha già avuto incontri con i tecnici delegati dal Commissario e dalla Regione Veneto.
Continui incontri sia del sottoscritto sia del Sindaco con i tecnici proposti dai vari enti per la concertazione di vari interventi, facendosi capo anche della definizione di problematiche non
ricomprese nell’ambito di accordi vari, uno per tutti: l’innesto ai piedi del sovrapasso lungo via Porara con via Porara Gidoni.
Il sottoscritto, con l’ausilio del rappresentante dell’Associazione Intercomunale per la Mobilità Sostenibile l’Altro Nord Est, è stato promotore di una serie di incontri con le Amministrazioni Comunali del veneziano, interessate dal passaggio del Passante, per la ricerca di un progetto unitario da presentare agli organi preposti, progetto di mitigazione complessivo e cronoprogramma degli interventi, con l’obiettivo comune di non sprecare risorse economiche con interventi a spot.
Permettetemi un’ultima riflessione in merito a quest’ultimo punto: dopo una prima fase di unitarietà Comune di intenti, mi sono ritrovato nei successivi incontri a una presa di posizione da parte di alcuni amministratori, più rivolti a difendere i propri orti di casa che a discutere le possibili soluzioni a carattere generale, come se le problematiche innescata dal passaggio del passante, rumore, inquinamento, etc., rispettassero i confini dei singoli Comuni, perché siamo arrivati a avere un momento di stasi tra i vari amministratori? Già nell’approvazione del progetto, cioè quando si parlava degli aspetti tecnici – giuridici per fare questo progetto di Passante verde, emergeva di fatto una grande scelta, c’erano due possibilità: una c’era l’esproprio da parte del Commissario, un’altra c’era la possibilità di mettere a disposizione questa fascia di 30 metri da parte dei proprietari, attraverso una serie di accordi controfirmati dalle varie associazioni di categoria, senza di fatto che il Commissario diventasse proprietario dei terreni. Ovviamente, come tutti credo sono consapevoli, nel momento in cui io pongo un vincolo nell’ambito della piantumazione, nell’ambito della realizzazione di alcune opere in un terreno di proprietà privata, in qualche modo devo compensarlo.
Praticamente la servitù. E qui nascono i problemi, cioè l’interpretazione che i vari Comuni danno nell’ambito chiamiamolo della compensazione.
Allora, c’è stata una proposta da parte di un comitato, che poi è stato uno dei comitati che ha firmato quel famoso accordo con Cav e Commissario, che aveva impostato tutta una serie di ragionamenti nell’ambito poi dello sviluppo economico delle fasce a ridosso del Passante, con l’uso poi del legname prodotto, con quindi una chiamiamola compensazione economica con l’uso del sottobosco, con l’uso di prodotti.
Ci sono state delle posizioni da parte di alcuni Comuni, in cui hanno chiuso ogni tipo di ragionamento, quindi hanno demandato di fatto tutta la patata al Commissario e quindi intendevano ragionare nell’ottica dell’esproprio. Ovviamente voi ben sapete che l’esproprio ha un costo che fa lievitare quei famosi 55 milioni di euro che ho detto prima. Qui stiamo parlando di 635 ettari di terra, di cui un sesto circa è solo in proprietà. Poi c’era stata un’altra ipotesi, un’ipotesi di compensare, visto che tutti i Comuni stanno realizzando il PAT, compensare questa disponibilità da parte dei privati assegnando, non eravamo ancora arrivati a dire se credito o una chiamiamola perequazione urbanistica, secondo me si può parlare solo che di credito, non si può parlare di perequazione urbanistica, anche se la perequazione urbanistica potrebbe essere inserita nell’ottica del progetto del Passante verde. Su questi aspetti di fatto però i Comuni si sono bloccati. Non è solo questo per cui i Comuni si sono bloccati. Allora, nell’ottica della realizzazione di opere complementari al Passante ci sono delle tensioni nel nostro territorio, cioè al di là del territorio del Comune di Mirano, tra.. basti solo pensare le problematiche inerenti al casello di Martellago, le problematiche inerenti alla realizzazione dell’ultimo pezzo della 515 tra Salzano e Scorzè, e quindi questo che cosa ha portato? Ha portato a un chiamiamolo rallentamento della possibilità di discutere sulla realizzazione in modo chiaro e unitario del progetto che già c’è, ma con dei punti fissi, cioè l’obiettivo che c’eravamo posti all’inizio era di andare dal Commissario, ma più che dal Commissario, dalla Cav, a dire: “Cari signori, il progetto è questo, interveniamo per stralci, mettiamo le risorse che abbiamo nell’ottica di realizzare degli stralci funzionali e finiti, perché non vogliamo che quei pochi soldi che ci sono vengano spesi in modo a spot, cioè è inutile che si pianti dieci alberi a Bonisiolo, cinque alberi a Spinea e dieci alberi a Mirano”. Eravamo arrivati a una soluzione di portare un progetto unitario, dove con i tecnici andavamo a stabilire quali erano le priorità. Tutto questo ha funzionato fino a circa tre mesi fa. Da tre mesi a questa parte non ho più avuto notizie da un punto di vista di amministratori. O meglio, gli ultimi incontri mi mancavano dei
referenti, per i motivi che ho detto prima. Io però sto andando oltre. Io allora ho fatto un altro tipo di operazione, ho sensibilizzato un cittadino del Comune di Mirano e gli ho detto: “Tu mi dai la disponibilità della tua parte per quanto riguarda la tua proprietà nell’ambito dell’inizio della realizzazione del Passante verde?”. Allora, visto che questo cittadino produce e è un agricoltore e voi ben sapete che oggi, al di là dei chilometri zero, ma comunque nei casi, c’è già una normativa che prevede che ci deve essere la rintracciabilità del prodotto e le associazioni di categoria cominciano a dire che se tu vai a coltivare a ridosso di una arteria stradale il prodotto non lo puoi vendere, sto facendo una forzatura con la Cav dicendo: “Io ti metto a disposizione il terreno, dimmi adesso tu cosa vuoi fare e che tempi hai di realizzo”. Spero che questo tentativo di forzatura mi possa fare riallacciare tutti gli accordi iniziali che avevamo preso con gli altri Sindaci e con gli altri amministratori dei Comuni contermini, tale per cui quanto previsto nell’accordo, ma più che quanto previsto nell’accordo, tanto previsto nel nostro accordo ma tanto previsto nel progetto generale e definitivo del Passante verde, cominci a partire nell’ottica delle fasce di 30 metri. Poi quello che dobbiamo fare noi come politici è stabilire tra tutte le varie Amministrazioni qual è il sistema che noi mettiamo a disposizione il terreno verso la Cav. Questo è estremamente importante perché quei 55 milioni restino 55 milioni invece di lievitare a una cifra che ovviamente oggi come oggi è di difficile quantificazione.
Escono i consiglieri Lorenzo Viviani e Bonato Elisabetta ora i componenti il Consiglio Comunale sono 17 ed entra l’assessore Venturini Franco.
Il Presidente del Consiglio Comunale: Grazie, Assessore. Prego, Consigliera Tomat.
Escono gli assessori Venturini Franco, Prete Adriano e Baschiera Enrico.
La cons.ra Maria Elena Tomat: Io capisco i problemi economici di Cav, però dal mio punto di vista la salute non ha prezzo. Cito la Nuova del 12 giugno: “Smog e inquinamento acustico. La Società Autostradale per questo è stata multata. Sono i dati Arpav a svelare come il Passante incide sulla vita di chi abita nei pressi dell’autostrada. In particolare per ciò che riguarda lo smog è evidente che con la costruzione del Passante l’inquinamento che prima gravava sulla tangenziale di Mestre si è spostato nell’entroterra, come dimostrano gli ultimi dati disponibili relativi al secondo semestre 2009”. E per essere corretti anche nei confronti dell’altro giornale locale, cito il Gazzettino in data 11/7/2009: l’Assessore Spolaore dichiarava che questo gruppo di lavoro che doveva predisporre il progetto e la realizzazione e gestione delle opere doveva terminare la sua attività entro la fine dell’anno. Parliamo del 2009.
Allora, ripeto, io capisco i problemi del Passante verde, ma io chiedo che cosa si fa per fare rispettare l’accordo che riguardava il Comune di Mirano, non l’intero tracciato del Passante verde.
Parlo esclusivamente dell’accordo che riguardava il Comune di Mirano.
L’assessore Maurizio Spolaore: Parto dalla fine. Mi pare di essere stato abbastanza esauriente su cosa è stato fatto da parte dell’Amministrazione Comunale di Mirano, ma non solo su Mirano, perché qua sembra che il Passante passi solo a Mirano. Il Passante verde è un progetto che parte da Quarto d’Altino e va a finire a Vetrego e i rumori e l’inquinamento non si fermano, come ho già detto, ai confini del Comune di Mirano. A me dispiace che siano state messe assieme delle cose che non c’entrano niente. Il gruppo di lavoro fa riferimento a quei famosi punti che sono stati messi in discussione come interventi di fase 2 nell’accordo di programma, come aggiunta. L’altra parte, l’altro intervento fatto sulla Nuova Venezia, fa riferimento a un tavolo tecnico con la Provincia proprio per avere delle rilevazioni puntuali, e durano anche 24 ore, che dovrebbero terminare a fine di questo mese, per poi successivamente passare tutti i dati alla Cav per fare in modo di, eventualmente, intervenire sui punti più a rischio lungo il Passante. Ecco, stiamo parlando di tre
cose diverse: uno è il Passante verde, uno è l’accordo aggiuntivo fatto sull’accordo del 2008, un altro è l’istituzione con il coordinamento della Provincia proprio in merito a quella sanzione che è stata data, che comunque la Cav ha fatto ricorso e non so come va a finire, proprio per evitare e per puntualizzare in termini veloci dove eventualmente sono i punti più a rischio. Stiamo parlando di tre cose completamente diverse.
• Si allega sub B) la relazione dell’assessore Maurizio Spolaore.
Entra il consigliere Lorenzon Viviani ora i componenti il Consiglio Comunale sono 18.
Il Presidente del Consiglio Comunale: Grazie, Assessore. Prossimo punto all’ordine del giorno.
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Del che si è redatto il presente verbale che, previa lettura, viene approvato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE
F.to d.ssa BOLDRIN Maria Giovanna IL SEGRETARIO GENERALE
F.to dr.ssa PIATTELLI Ilaria
PUBBLICAZIONE
Copia della presente deliberazione è stata affissa oggi all’ALBO PRETORIO per la prescritta PUBBLICAZIONE di GG. 15, a mente dell’art. 124 - 1° comma del D. L.vo 18.8.2000, n. 267, e registrata al reg. Pubbl. N° 657.
Lì, 19 luglio 2010
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO F.to Rag. Valeria Lazzarini