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Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. Bilancio Esercizio 2004

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(1)

Fondazione

Cassa di Risparmio di Pesaro

Bilancio Esercizio 2004

Predisposto dal Consiglio di Amministrazione il 22/03/2005 Sottoposto all’esame ed all’approvazione del Consiglio Generale

nell’adunanza del 27/04/2005

Sommario

Introduzione Il quadro istituzionale e normativo 1

Tavole del bilancio

Stato patrimoniale 3

Conto economico 5

Nota Integrativa

Criteri di valutazione 6

Stato patrimoniale 8

Conto economico 20

Relazione sulla gestione

Relazione economica e finanziaria 25

Bilancio di missione 29

Allegati

Allegato A –

Strumenti finanziari affidati in gestione patrimoniale

51 Allegato B –

Bilancio 2004 lascito testamentario “Romani”

56 Allegato C –

Elenco degli interventi deliberati ai fini istituzionali

57

Relazione del Collegio Sindacale 68

(2)

IL QUADRO ISTITUZIONALE E NORMATIVO

Nel corso dell’anno in rassegna l’attività delle Fondazioni si è svolta in un contesto ancora caratterizzato da interventi normativi che hanno interessato il quadro istituzionale con riferimento sia alla disciplina civilistica sia a quella fiscale.

Sotto il profilo civilistico si richiamano, innanzitutto, le disposizioni legislative in tema di settori rilevanti di intervento e di incompatibilità e le disposizioni applicative dell’art. 11 della legge 448/01, adottate dal Ministro dell’economia e delle finanze con il Decreto 18 maggio 2004 n. 150.

Per quanto concerne gli ambiti di intervento, il legislatore ha ampliato da tre a cinque il numero massimo dei settori ai quali le Fondazioni devono destinare la quota prevalente delle risorse per l’attività istituzionale. Tale modificazione, intervenuta con la legge n. 326/03, consente alle Fondazioni di disporre di più ampi margini operativi, in relazione alle esigenze derivanti dai territori di elezione.

Con la legge 350/03 sono state dettate nuove disposizioni in tema di incompatibilità per i componenti gli organi delle Fondazioni senza peraltro definire la portata della nozione di società partecipate riguardo alle ipotesi di incompatibilità per i componenti gli organi di amministrazione direzione e controllo. A tale proposito, pur in mancanza di esplicite indicazioni in tal senso, non può non rilevarsi che, sotto il profilo interpretativo, la norma di riferimento non può essere che quella codicistica – di cui al comma 3° dell’art. 2359 c.c. – quale disciplina di diritto comune applicabile in via generale alle persone giuridiche private.

Accanto ai ricordati provvedimenti legislativi, l’anno in esame si è particolarmente caratterizzato, sempre sotto il profilo normativo, per l’adozione da parte del Ministro dell’economia del Decreto 150/04 che ha dato attuazione all’art. 11 della legge 448/01, così come riconfigurato dalle due sentenze della Corte Costituzionale: la n. 300/03, che ha riconosciuto la natura giuridica privata delle Fondazioni e la n. 301/03 che ha definito gli ambiti di intervento del legislatore, in ossequio alla acclarata autonomia statutaria e gestionale delle Fondazioni medesime. Il nuovo regolamento – che ha abrogato e sostituito il precedente decreto 217/02 - ha dato attuazione ai principi sanciti dalla Corte i quali hanno non solo confermato i capisaldi della legge “Ciampi” ma hanno altresì ampliato i margini di autonomia delle Fondazioni nella distribuzione delle risorse, nella composizione dell’organo di indirizzo e, nel contempo, stabilito i poteri dell’Autorità di vigilanza nel rispetto della natura privatistica delle Fondazioni. Il decreto, inoltre, si colloca in un’ampia prospettiva di riforma delle disposizioni del codice civile in tema di persone giuridiche private volta a ricondurre ad unità le diverse discipline che caratterizzano il settore delle fondazioni. Il provvedimento, che chiude una lunga stagione di incertezze e di instabilità normativa, segna per le Fondazioni l’avvio di una nuova fase, quella del loro e pieno convinto impegno nel rispetto delle finalità istituzionali. Il nuovo regolamento quindi non costituisce solo punto di arrivo ma anche di partenza per le Fondazioni di origine bancaria entrate a pieno titolo fra le “organizzazioni delle libertà civili”.

Se dal punto di vista civilistico l’anno in rassegna ha segnato una tappa fondamentale, non altrettanto può dirsi sul versante tributario ove nuove disposizioni normative, pur non mettendo in discussione la natura fiscale delle Fondazioni, di certo finiranno con l’incidere in maniera determinante sull’attività riducendo l’ammontare delle risorse finanziarie disponibili per la realizzazione degli scopi istituzionali. Le preoccupazioni fanno riferimento alle nuove disposizioni concernenti la fiscalità delle fondazioni che, come gli altri Enti non commerciali, sono state oggetto di un primo intervento normativo all’interno del processo di riforma del sistema fiscale statale, secondo i principi della legge- delega n. 80/03, che dal primo gennaio 2004 ha avuto una prima attuazione con l’introduzione della nuova imposta sui redditi delle società (IRES) con il decreto legislativo n. 344/03. In attesa del modulo relativo all’IRE, vecchia IRPEF, che vedrà le Fondazioni passare dell’IRES all’IRE, le stesse sono rimaste transitoriamente disciplinate, insieme a tutti gli altri enti non commerciali, nell’ambito delle imposta sulle società. Tra le nuove disposizioni contenute nel decreto sull’IRES, rivestono una preminente importanza per le Fondazioni, in considerazione della loro base imponibile, quelle relative alla tassazione dei dividendi. Prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo, le Fondazioni compensavano le proprie imposte sui dividendi con quelle pagate dalla società che distribuiva i dividendi medesimi e ciò costituiva il c.d. credito d’imposta, che consentiva in pratica di azzerare il loro carico fiscale. Le innovazioni recate dal decreto, che ha abolito il credito d’imposta ed ha assoggettato a tassazione IRES il 5% dei dividendi, hanno fatto sì che i dividendi percepiti dalle Fondazioni fossero assoggettati ad una imposizione pari allo 0,825%. Tuttavia il predetto trattamento fiscale dei dividendi non è riuscito nemmeno a concludere il suo primo periodo d’imposta – quello relativo all’anno 2004 – essendo intervenute ulteriori modifiche peggiorative che hanno favorito l’incertezza normativa. La disciplina prevista dal decreto n. 344, infatti, si è conclusa a luglio 2004, senza mai in pratica essere

(3)

entrata in vigore, per l’emanazione del D.L. n. 168/04, convertito nella legge n. 191/04, recante interventi urgenti per il contenimento della spesa pubblica. Il decreto legge ha disposto l’abrogazione dell’art. 12, comma 2, del decreto 153/99 – che riconosceva esplicitamente l’applicazione alle Fondazioni della disposizione dell’art. 6 del D.P.R. n. 601/73, in tema di riduzione al 50% dell’aliquota IRES – con una norma di dubbia legittimità perché, qualora fosse interpretata come disposizione volta ad escludere le Fondazioni dal campo di applicazione della citata previsione dell’art. 6 del D.P.R.

601/73, la stessa si porrebbe in palese contrasto con il principio di uguaglianza e di parità di trattamento degli enti non commerciali aventi titolo alla predetta agevolazione, tra le quali sono pienamente ricomprese le Fondazioni di origine bancaria. Nel giro di pochi mesi l’aliquota d’imposta sulle Fondazioni è stata raddoppiata dal 16,5 al 33%, con conseguente effetto anche sulla tassazione dei dividendi percepiti dalle Fondazioni, per i quali l’imposizione è stata dapprima introdotta poi duplicata. Corre l’obbligo sottolineare come l’accresciuto onere in capo alle Fondazioni non potrà che avere come diretta conseguenza una pari riduzione delle erogazioni annuali con grave pregiudizio per il benessere delle collettività.

Sempre sotto il profilo fiscale, nel corso del 2004, ci sono stati sviluppi anche relativamente al contenzioso che vede contrapposte l’Amministrazione finanziaria e le Fondazioni sull’applicazione dell’aliquota IRPEG dimezzata per i periodi d’imposta antecedenti alla legge “Ciampi”. Tale contenzioso, che sembrava essere giunto dopo dieci anni al suo epilogo, ha avuto anch’esso un battuta d’arresto in quanto la V Sezione della Corte Costituzionale, nell’esaminare un ricorso promosso dall’Amministrazione finanziaria, ha deciso di interessare la Corte di Giustizia delle Comunità Europee. In particolare la Sezione, ritenendo che le Fondazioni siano imprese, ha rinviato in via pregiudiziale alla Corte di Giustizia la verifica della compatibilità del regime fiscale agevolato delle Fondazioni in relazione alla disciplina comunitaria degli aiuti di Stato e della validità della decisione della Commissione UE che, nell’agosto 2002, aveva escluso il carattere d’impresa delle Fondazioni e, quindi, ritenuto il predetto regime fiscale compatibile con le norme comunitarie.

In relazione a quanto rappresentato si può affermare che, se il presente della fiscalità delle Fondazioni appare denso di incertezze, il futuro rischia di avere la stessa sorte con l’aggravante di un carico fiscale più oneroso.

In questo instabile contesto, la nostra Fondazione ha operato per rafforzare il livello di operatività della propria struttura, mantenere adeguati livelli di redditività e rendere sempre più incisiva l’attività svolta per le comunità di riferimento.

In mancanza di una specifica e definiva normazione in materia di bilanci da parte dell’Autorità di vigilanza, il bilancio è stato redatto secondo le previsioni dell’Atto di indirizzo del 19 aprile 2001 e del Decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del 15 marzo 2005 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 65 del 19 marzo 2005.

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STATO PATRIMONIALE - ATTIVO

1 Immobilizzazioni materiali e immateriali 2.233.323 2.094.267 139.056

a) beni immobili 1.165.715 1.151.906 13.809

- di cui strumentali 1.165.715

b) beni mobili d'arte 930.064 908.064 22.000

c) beni mobili 58.104 28.178 29.926

d) altri beni - Immobilizzazioni immateriali 8.620 6.119 2.501

e) altri beni - spese sostenute su beni di terzi 70.820 0 70.820

2 Immobilizzazioni finanziarie 124.329.921 124.340.586 -10.665

a) partecipazioni in società/enti strumentali 41.317 41.317 0

- di cui di controllo 0

b) altre partecipazioni 123.878.733 123.878.733 0

- di cui di controllo 119.872.757

c) titoli di debito 409.871 420.536 -10.665

3 Strumenti finanziari non immobilizzati 136.400.729 125.737.295 10.663.434 a) strumenti finanziari affidati in gestione patrimoniale 86.430.293 82.524.154 3.906.139

b) strumenti finanziari quotati 0 0 0

c) strumenti fin. non quotati - polizze di capitalizzazione 49.970.436 43.213.141 6.757.295

4 Crediti 5.972.104 13.833.032 -7.860.928

a) credito Irpeg chiesta a rimborso 5.961.810 5.961.810 0

b) altri crediti 10.294 7.871.222 -7.860.928

- di cui esigibili entro l'es.successivo 9.705

5 Disponibiltà liquide 2.434.538 404.908 2.029.630

Totale Attivo 271.370.615 266.410.088 4.960.527

Differenze 2003

2004

(5)

STATO PATRIMONIALE - PASSIVO Differenze

1 Patrimonio netto: 248.188.044 244.814.047 3.373.997

a) fondo di dotazione 202.609.807 202.609.807 0

c) riserva da rivalutazioni e plusvalenze 31.927.344 31.927.344 0

d) riserva obbligatoria 7.491.939 5.563.941 1.927.998

e) riserva per l'integrità del patrimonio 6.158.954 4.712.955 1.445.999

2 Fondi per l'attività d'istituto 6.772.473 6.046.979 725.494

a) fondo di stabilizzazione delle erogazioni 3.877.749 3.385.178 492.571

b) fondi per le erogazioni nei settori rilevanti 922.927 758.550 164.377

c) fondi per le erogazioni negli altri settori statutari 41.800 0 41.800

d) altri fondi - fondo acquisto beni per attività istituzionale 1.929.997 1.903.251 26.746

3 Fondi per rischi ed oneri 6.514.524 6.152.691 361.833

a) fondo credito Irpeg chiesta a rimborso 5.961.810 5.961.810 0

b) fondo imposte e tasse 120.714 120.714 0

c) fondo proventi non incassati 0 70.167 -70.167

d) fondo oneri 432.000 0 432.000

5 Erogazioni deliberate: 7.329.576 6.803.668 525.908

a) nei settori rilevanti 5.881.519 5.830.408 51.111

b) negli altri settori statutari 1.448.057 973.260 474.797

6 Fondo per il volontariato 2.258.571 2.088.667 169.904

a) fondo volontariato 1.208.217 1.295.379 -87.162

b) integrazioni fondo 1.050.354 793.288 257.066

7 Debiti 307.427 504.036 -196.609

- di cui esigibili entro l'esercizio 307.427

Totale Passivo 271.370.615 266.410.088 4.960.527

CONTI D'ORDINE

a) Borsa di studio Romani 440.683 454.643 -13.960

Totale conti d'ordine 440.683 454.643 -13.960

2004 2003

(6)

CONTO ECONOMICO

1) Risultato delle gestioni patrimoniali individuali 4.115.619 3.560.648 554.971

2) Dividendi e proventi assimilati 5.603.702 5.841.151 -237.449

b) da altre immobilizzazioni finanziarie 5.603.702 5.841.151 -237.449

3) Interessi e proventi assimilati 1.872.868 1.714.279 158.589

a) da immobilizzazioni finanziarie 16.899 23.365 -6.466

b) da strum. finanziari non imm. (polizze di capitalizzazione) 1.757.295 1.610.584 146.711

c) da crediti e disponibilità liquide 98.674 80.330 18.344

10) Oneri 1.728.711 1.330.019 398.692

a) compensi e rimborsi spese organi statutari 264.093 279.835 -15.742

b) per il personale 353.280 353.280 0

c) per consulenti e collaboratori esterni 78.595 100.169 -21.574

d) per servizi di gestione del patrimonio 101.273 100.137 1.136

f) commissioni di negoziazione 10.668 40.084 -29.416

g) ammortamenti 12.224 4.375 7.849

h) accantonamenti 432.000 0 432.000

i) altri oneri 476.578 452.139 24.439

11) Proventi straordinari 70.410 163.764 -93.354

12) Oneri straordinari 185.717 203.276 -17.559

13) Imposte 108.181 15.165 93.016

Avanzo dell'esercizio 9.639.990 9.731.382 -91.392

14) Accantonamento alla riserva obbligatoria 1.927.998 1.946.276 -18.278

15) Erogazioni deliberate in corso d'esercizio 5.136.331 4.101.157 1.035.174

a) nei settori rilevanti 3.810.157 3.295.071 515.086

b) negli altri settori statutari 1.326.174 806.086 520.088

16) Accantonamento al fondo per il volontariato 514.132 519.008 -4.876

a) accantonamento dell'esercizio 257.066 259.504 -2.438

b) integrazione accantonamento dell'esercizio 257.066 259.504 -2.438

17) Accantonamento ai fondi per l'attività d'istituto 615.530 1.705.234 -1.089.704

a) al fondo di stabilizzazione delle erogazioni 492.571 1.029.901 -537.330

b) ai fondi per le erogazioni nei settori rilevanti 122.959 675.333 -552.374

18) Accantonamento alla ris. per l'integrità del patrimonio 1.445.999 1.459.707 -13.708

Avanzo (disavanzo) residuo 0 0 0

2003

2004 Differenze

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NOTA INTEGRATIVA

Il bilancio dell’esercizio chiuso il 31/12/2004 è redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ed è costituito da:

- Stato Patrimoniale - Conto Economico - Nota Integrativa

Nelle more dell’emanazione del Regolamento per la redazione dei bilanci previsto dall’art. 9, comma 5, del D.lgs. 17 maggio 1999 n. 153, il bilancio è redatto sulla base del quadro normativo dettato dal D.Lgs. n. 153/99, dallo Statuto, dall’Atto di Indirizzo del 19/04/2001 e dalle disposizioni del Decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del 15/03/2005 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19/03/2005. Sono state altresì seguite le indicazioni dell’Associazione di categoria (A.C.R.I.).

Criteri di valutazione

La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività.

I criteri di valutazione adottati nella formazione del bilancio sono conformi a quelli adottati negli esercizi precedenti. In particolare:

• I beni immobili (ex chiesa dell’Annunziata) sono iscritti al costo storico di acquisto maggiorato degli oneri fiscali e notarili nonché delle spese sostenute per la ristrutturazione e non sono stati ammortizzati.

• I beni mobili d’arte sono iscritti al costo storico di acquisto e non sono stati ammortizzati.

I beni mobili sono iscritti al costo storico di acquisto, al netto dei relativi ammortamenti.

Le aliquote di ammortamento applicate, ridotte alla metà per i beni acquistati nel corso dell’esercizio, sono le seguenti:

- arredamenti 15,00%

- attrezzature varie 15,00%

- macchine elettroniche 20,00%

- mobili d’ufficio 12,00%

• Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto al netto dell’ammortamento

“diretto” effettuato.

L’aliquota di ammortamento applicata, ridotta alla metà per le licenze d’uso acquistate nell’anno, è del 33,33%.

• Le partecipazioni in enti strumentali (Fondazione Fondazioni Italia) sono iscritte al valore dei conferimenti effettuati.

• Le altre partecipazioni sono iscritte al valore rilevato all’atto del conferimento per quanto riguarda l’azienda conferitaria Banca delle Marche S.p.A., al valore risultante dalla scissione per la Montani Antaldi S.r.l. ed al costo di acquisto per quanto riguarda la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A..

• I titoli di debito inseriti tra le immobilizzazioni finanziarie sono iscritti al prezzo di acquisto incrementato del rateo di interesse lordo maturato alla data del 31/12/2004 ed al netto delle imposte differite maturate alla stessa data.

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• Gli strumenti finanziari non immobilizzati, affidati in gestione patrimoniale, sono valutati al valore di mercato e, se in divisa diversa dall’Euro, facendo riferimento al cambio del 31/12/2004.

• Le polizze di capitalizzazione inserite tra gli strumenti finanziari non immobilizzati sono iscritte al valore capitalizzato entro il 31/12/2004 incrementato del rateo di interesse lordo maturato dall’anniversario di capitalizzazione al 31/12/2004 ed al netto delle imposte differite maturate alla stessa data.

• I crediti sono iscritti al valore nominale corrispondente al presumibile valore di realizzo.

• I debiti sono iscritti al valore nominale.

(9)

STATO PATRIMONIALE – ATTIVO

1 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI € 2.233.323 a) beni immobili strumentali € 1.165.715

consistenza iniziale € 1.151.906

aumenti € 13.809

diminuzioni € 0

consistenza finale € 1.165.715

Il valore rappresenta il totale dei costi sostenuti per il consolidamento, la ristrutturazione ed il restauro della Chiesa dell’Annunziata donata alla Fondazione dalla Diocesi di Pesaro. Nella voce di cui trattasi sono altresì ricompresi i costi per il perfezionamento dell’atto di donazione nonché quelli relativi alla contestuale compravendita della sacrestia annessa alla Chiesa acquisita dalla Fondazione nell’ambito del progetto di recupero del sito monumentale al fine della realizzazione di un polo artistico/culturale cittadino di pubblica fruizione.

b) beni mobili d’arte € 930.064

consistenza iniziale € 908.064

aumenti € 22.000

diminuzioni € 0

consistenza finale € 930.064

La voce rappresenta per € 165.783 il costo di opere d’arte acquisite dalla Fondazione in esercizi precedenti nell’ottica di una diversificazione degli investimenti patrimoniali e per € 764.281 il costo di ulteriori opere d’ arte acquisite con utilizzo di fondi stanziati per interventi istituzionali.

c) beni mobili € 58.104

consistenza iniziale € 28.178

aumenti per acquisizioni € 47.213

diminuzioni per alienazioni € -9.064

diminuzioni per ammortamenti € -8.223

consistenza finale € 58.104

Di seguito si riportano le movimentazioni della voce suddivisa per categorie omogenee:

Arredamenti

consistenza iniziale € 0

aumenti per acquisizioni € 32.147

diminuzioni per ammortamenti € -2.411

consistenza finale € 29.736

Attrezzature

consistenza iniziale € 1.001

aumenti per acquisizioni € 12

diminuzioni per ammortamenti € -317

consistenza finale € 696

Macchine elettroniche

consistenza iniziale € 18.113

aumenti per acquisizioni € 14.172

diminuzioni per ammortamenti € -5.442

consistenza finale € 26.843

(10)

Mobili d’ufficio

consistenza iniziale € 0

aumenti per acquisizioni € 882

diminuzioni per ammortamenti € -53

consistenza finale € 829

Mobili e arredi (acquisiti con fondi attività istituzionale)

consistenza iniziale € 9.064

aumenti per acquisizioni € 0

diminuzioni per alienazioni € -9.064

consistenza finale € 0

d) altri beni – immobilizzazioni immateriali € 8.620

La voce rappresenta il costo delle licenze d’uso software acquistate dalla Fondazione.

consistenza iniziale € 6.119

aumenti per acquisizioni € 6.502

diminuzioni per ammortamenti € -4.001

consistenza finale € 8.620

e) altri beni – spese sostenute su beni di terzi € 70.820

La voce rappresenta le spese sostenute per la sistemazione del piano nobile di Palazzo Montani Antaldi, sede della Fondazione, nell’ambito di un ampio progetto - tuttora in corso - di riconsiderazione dell’utilizzo del palazzo stesso al fine di implementarne ulteriormente la pubblica fruizione.

Il progetto prevede infatti la restituzione del piano nobile alla collettività con esposizione delle collezioni d’arte e con la realizzazione di adeguate iniziative culturali.

Le spese di cui trattasi verranno ammortizzate nei prossimi esercizi a partire dalla data di ultimazione dei lavori.

consistenza iniziale € 0

aumenti per acquisizioni € 70.820

diminuzioni per ammortamenti € 0

consistenza finale € 70.820

2 IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE € 124.329.921

a) partecipazioni in società/enti strumentali € 41.317

La voce rappresenta il valore del conferimento effettuato al fondo di dotazione patrimoniale in sede di costituzione della “Fondazione Italia per la ricerca e la documentazione sulle fondazioni italiane”.

consistenza iniziale € 41.317

aumenti € 0

diminuzioni € 0

consistenza finale € 41.317

b) altre partecipazioni € 123.878.733

La voce rappresenta le partecipazioni in società non strumentali ed è così composta nel dettaglio:

1) Banca delle Marche S.p.A. € 111.573.570

Sede sociale: Ancona, Via Menicucci, 4/6

(11)

Oggetto sociale: Azienda bancaria

Azioni possedute: n. 155.658.378 ordinarie (pari al 20,94% del capitale sociale) Risultato esercizio 2003: € 39.519.000

Dividendo percepito: € 5.603.702 (€ 0,036 unitario x 155.658.378 azioni)

La partecipazione risale al 1992 allorché, contestualmente all'operazione di scorporo dell'azienda bancaria Cassa di Risparmio di Pesaro e conferimento della stessa nella Cassa di Risparmio di Pesaro S.p.A., è nata la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro alla quale è stata assegnata l'intera proprietà (100%) dell'azienda bancaria conferitaria. Nel corso del 1994, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata hanno dato vita, con il conferimento delle rispettive partecipazioni bancarie totalitarie, alla Banca delle Marche S.p.A.; pertanto, al termine dell’operazione, la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro al capitale della Banca delle Marche S.p.A. è scesa al 50%.

Nel 1995, con l’operazione di incorporazione della Cassa di Risparmio di Jesi S.p.A. nella Banca delle Marche S.p.A., la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro si è ridotta al 37,50%.

Nell’esercizio 1996/97 la Fondazione ha ceduto n. 32.894.546 azioni della Banca delle Marche S.p.A., operazione realizzata attraverso O.P.V. in conformità alla direttiva del Ministero del Tesoro 18/11/1994, al termine della quale la partecipazione si è ridotta al 32,60% del capitale della Banca.

Nell’esercizio 1997/98 la Fondazione ha ceduto n. 30.000.000 azioni della Banca delle Marche S.p.A., operazione realizzata attraverso O.P.V. in conformità alla direttiva del Ministero del Tesoro 18/11/1994, al termine della quale la partecipazione si è ridotta al 28,09% del capitale della Banca.

Nell’esercizio 1998/99, nell’ambito del completamento della Direttiva del Ministero del Tesoro 18/11/1994, la Fondazione ha ceduto ulteriori n. 24.851.261 azioni della Banca delle Marche S.p.A. a Commercial Union Italia (autorizzazione Ministero Tesoro prot. n° 510256 del 26/03/99); al termine dell’operazione la partecipazione si è ridotta al 24,36% del capitale della Banca.

Nell’esercizio 2003 si è perfezionata la cessione di n. 6.595.815 azioni alla società San Paolo Imi S.p.A. in esecuzione del contratto stipulato in data 16 luglio 2002 (autorizzazione Ministero Tesoro prot. n° 92849 del 16/10/03) che ha portato la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro al 20,94% del capitale sociale della Banca delle Marche S.p.A..

Trattasi di partecipazione di controllo ai sensi dell’art. 6, comma 5-bis del D.lgs. 17 maggio 1999, n. 153, alla luce di quanto stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 301 del 29 settembre 2003 volta a ricomprendere nella nozione ordinaria di controllo l’esistenza di accordi di sindacato tra più Fondazioni.

2) Montani Antaldi S.r.l. € 8.299.187

Sede sociale: Pesaro, Via Passeri, 72 Oggetto sociale: Servizi e gestione immobiliare

Quote possedute: n. 10.000.000 (pari al 100% del capitale sociale) Risultato esercizio 2003: € 32.651

La partecipazione risale al 1994 allorché, contestualmente all'operazione di fusione tra la Cassa di Risparmio di Pesaro S.p.A. e la Banca Carima S.p.A., si è costituita, per scissione dalla Cassa di Risparmio di Pesaro S.p.A., la Montani Antaldi S.r.l. totalmente partecipata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.

3) Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. € 4.005.976

Sede sociale: Roma, Via Goito, 4

Oggetto sociale: Attività di finanziamento dello Stato, delle regioni, degli enti locali, degli enti pubblici e degli organismi di diritto pubblico nonché attività di finanziamento delle opere, degli impianti, delle reti e delle dotazioni destinate alla fornitura di servizi pubblici ed alle bonifiche; fornitura di servizi di assistenza, consulenza, e attività di studio, ricerca e analisi in materia economica e finanziaria.

Azioni possedute: n. 400.000 privilegiate (pari allo 0,11% del capitale sociale)

(12)

La partecipazione è stata acquisita alla fine dell’ esercizio 2003 a seguito della trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in società per azioni ai sensi dell’art. 5 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003 n. 269, volto a prevedere fra l’altro per le Fondazioni di origine bancaria la possibilità di detenere quote di minoranza della CDP S.p.A..

L’oggetto sociale prevede accanto alla tradizionale attività di finanziamento degli Enti pubblici mediante il risparmio postale, una nuova attività di finanziamento delle opere, degli impianti, delle reti e delle dotazioni destinate alla fornitura di servizi mediante l’utilizzo di fondi non garantiti dallo Stato, con preclusione della raccolta di fondi a vista e con raccolta effettuata esclusivamente presso investitori istituzionali.

Il Capitale sociale della CDP S.p.A. è di 3,5 miliardi di Euro, suddiviso in n. 245 milioni di azioni ordinarie e n. 105 milioni di azioni privilegiate integralmente sottoscritte dalle Fondazioni bancarie. A norma di statuto ai possessori delle azioni privilegiate spetta:

- il diritto di voto sia nelle assemblee ordinarie, sia in quelle straordinarie della società (art. 7 comma 3);

- un “dividendo preferenziale” che ragguagliato al valore nominale è pari al tasso di inflazione maggiorato del 3% (art. 30, comma 3);

- la facoltà di recedere dal rapporto societario, a condizioni predeterminate che garantiscono il valore e la reddività dell’investimento azionario.

c) titoli di debito € 409.871

La voce rappresenta il valore residuo del prestito obbligazionario emesso dal Mediocredito Fondiario Centroitalia in data 21/12/2001 e sottoscritto dalla Fondazione in pari data a fronte del mutuo ipotecario per la ristrutturazione dell’immobile del Legato “Borsa di studio Romolo ed Ortensia Romani”.

Il prestito, costituito originariamente da obbligazioni del taglio unitario di € 930.000 e ridotto ad € 440.000 con rimborso straordinario del 23 giugno 2003, produce interessi al tasso annuo del 4,6% e prevede il rimborso mediante quote annuali crescenti fino alla scadenza del 21/12/2026.

consistenza iniziale € 420.536

aumenti € 583

diminuzioni € -11.248

consistenza finale € 409.871

3 STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI € 136.400.729

a) strumenti finanziari affidati in gestione patrimoniale € 86.430.293

La voce rappresenta il valore complessivo delle gestioni patrimoniali alla data del 31/12/2004.

L’analisi dettagliata degli elementi viene evidenziata nell’allegato “A”.

Per quanto riguarda l’aspetto fiscale delle gestioni patrimoniali, si rileva che non sussistono alla data del 31/12/2004 minusvalenze ancora da utilizzare; quelle rilevate alla data di chiusura del precedente esercizio sono state interamente portate in compensazione dai gestori nel calcolo delle imposte dell’esercizio 2004.

b) strumenti finanziari quotati € 0

Nello scorso esercizio è stato ricompreso in questa voce il credito verso la banca derivante da operazioni di “Pronti Contro Termine” realizzate nel deposito a custodia tenuto presso la sede di Pesaro della Banca delle Marche S.p.A.. Nel presente bilancio tali operazioni sono evidenziate alla voce 4 b) dell’attivo “altri crediti”; si è altresì provveduto alla rettifica delle voci del bilancio precedente ai fini di una esatta comparazione.

(13)

c) polizze di capitalizzazione € 49.970.436

La voce rappresenta il valore delle polizze di capitalizzazione alla data del 31/12/2004.

consistenza iniziale € 43.213.141

aumenti - per acquisti € 4.995.000

aumenti - per interessi capitalizzati e rateo in corso di maturazione € 2.013.337

diminuzioni - per imposte su interessi € -251.042

consistenza finale € 49.970.436

Di seguito si riporta il dettaglio delle movimentazioni della voce:

Polizze Ina Moneta Forte

consistenza iniziale € 7.272.860

aumenti - per interessi capitalizzati e rateo in corso di maturazione € 407.941

diminuzioni - per imposte su interessi € -50.992

consistenza finale € 7.629.809

Polizza Ina Euro Forte

consistenza iniziale € 0

aumenti - per acquisti € 4.995.000

aumenti - per interessi capitalizzati e rateo in corso di maturazione € 110.203

diminuzioni - per imposte su interessi € -13.150

consistenza finale € 5.092.053

Polizza Commercial Union Futurlux

consistenza iniziale € 6.146.591

aumenti - per interessi capitalizzati e rateo in corso di maturazione € 204.952

diminuzioni - per imposte su interessi € -25.619

consistenza finale € 6.325.924

Polizza Commercial Union Valore Più Rendimento

consistenza iniziale € 5.598.179

aumenti - per interessi capitalizzati e rateo in corso di maturazione € 212.239

diminuzioni - per imposte su interessi € -26.530

consistenza finale € 5.783.888

Polizza Generali n. 67988

consistenza iniziale € 13.904.136

aumenti - per interessi capitalizzati e rateo in corso di maturazione € 622.317

diminuzioni - per imposte su interessi € -77.790

consistenza finale € 14.448.663

Polizza Generali n. 70164

consistenza iniziale € 10.291.375

aumenti - per interessi capitalizzati e rateo in corso di maturazione € 455.685

diminuzioni - per imposte su interessi € -56.961

consistenza finale € 10.690.099

4 CREDITI € 5.972.104

a) credito Irpeg chiesta a rimborso € 5.961.810

La voce rappresenta il credito d'imposta formatosi per effetto dell’applicazione, in conformità all’art. 6 del DPR 601/73, di aliquota Irpeg ridotta alla metà nelle dichiarazioni dei redditi dei seguenti esercizi:

(14)

esercizio chiuso al 30/09/1993 € 1.800.127

esercizio chiuso al 30/09/1994 € 1.729.752

esercizio chiuso al 30/09/1995 € 423.656

esercizio chiuso al 30/09/1996 € 917.921

esercizio chiuso al 30/09/1997 € 1.090.354

totale Irpeg chiesta a rimborso € 5.961.810

L'importo viene bilanciato dalla voce contabile "Fondo credito Irpeg chiesta a rimborso" esposta al passivo. Tale contabilizzazione è conforme agli orientamenti emersi in ambito A.C.R.I. e risponde alla necessità di esporre in bilancio un credito la cui esigibilità è oggetto di contenzioso con l’Amministrazione Finanziaria.

b) altri crediti € 10.294

La voce rappresenta i seguenti crediti:

credito Ires € 2.560

credito Irap € 1.886

credito per interessi su c/c ordinario da incassare € 1.968

credito verso Poste Italiane per anticipo su affrancatrice € 2.522

credito Inail annuale € 128

credito verso amministratori € 641

depositi cauzionali per contratti utenze € 589

totale crediti € 10.294

I crediti non esigibili entro l’esercizio successivo sono costituiti dai depositi cauzionali relativi alle utenze.

5 DISPONIBILITA’ LIQUIDE € 2.434.538

Le disponibilità liquide al 31/12/2004 sono così composte nel dettaglio:

cassa - denaro contante € 273

c/c n. 17220 - Banca delle Marche S.p.A. - sede di Pesaro € 2.434.257

c/c n. 20102 - Banca Aletti - sede di Milano € 8

totale disponibilità liquide € 2.434.538

STATO PATRIMONIALE – PASSIVO

1 PATRIMONIO NETTO € 248.188.044

a) fondo di dotazione € 202.609.807

La voce rappresenta il fondo di dotazione iniziale incrementato dalle riserve del patrimonio netto riclassificate in conformità ai punti 14.4 e 14.5 dell’Atto di Indirizzo del Ministero del Tesoro del 19/04/2001.

La voce è così costituita nel dettaglio:

1) fondo di dotazione iniziale: € 187.495.404

(15)

L’importo corrisponde al valore dell’azienda bancaria conferita nella Cassa di Risparmio di Pesaro S.p.A. (Atto notaio Ferri del 16/07/92, repertorio n. 90915).

2) ex “riserva svincolata ex art.12 D.lgs. 356/90”: € 10.856.949

La riserva comprendeva gli importi stornati negli esercizi 1994/95 e 1998/99 dalla “riserva ex art.

12 D.lgs. n. 356/90”.

3) ex “riserva per il mantenimento dell’ integrità patrimoniale”: € 4.083.934

La riserva comprendeva gli importi accantonati negli esercizi 1996/97, 1997/98 e 1998/99 allo scopo di salvaguardare dall’erosione inflattiva la quota di patrimonio investita in attività finanziarie (escluse le quote di partecipazioni in società).

4) ex “fondo acquisto opere d’ arte”: € 165.783

Il fondo comprendeva l’importo accantonato nell’esercizio 1995/96 allo scopo di operare una diversificazione nella composizione del patrimonio.

5) ex “fondo ex Federazione delle Casse di Risparmio dell’Italia Centrale”: € 7.737

Il fondo comprendeva le somme introitate nell’esercizio 2000 in seguito allo scioglimento della Federazione delle Casse di Risparmio dell’Italia Centrale e portate ad incremento del patrimonio con delibera del Consiglio di Amministrazione dell’ 1/02/2000.

Nell’esercizio 2003 si è conclusa la procedura di scioglimento della Federazione; l’importo introitato, pari a € 610, è stato portato ad incremento del patrimonio con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28/07/2003 coerentemente con la scelta già effettuata nell’esercizio 2000.

c) riserva da rivalutazioni e plusvalenze € 31.927.344

La riserva rappresenta le plusvalenze realizzate dalla parziale dismissione delle azioni della Banca delle Marche S.p.A., al netto degli oneri connessi alle operazioni di cessione.

Sotto il profilo fiscale tale plusvalenza non è stata assoggettata ad alcuna imposizione diretta per effetto delle disposizioni agevolative tempo per tempo vigenti, ovvero dall’art. 7-ter del Decreto Legge 31 maggio 1994, n. 332 (coordinato con la Legge di conversione 30 luglio 1994, n. 474), e dall’art. 13 del D.Lgs 153/99.

La riserva è così costituita nel dettaglio:

plus. realizzata nell’ es. 1996/97 accantonata a riserva € 4.554.834 plus. realizzata nell’ es. 1997/98 accantonata a riserva € 4.277.983 plus. realizzata nell’ es. 1998/99 imputata direttamente a riserva € 16.558.806 plus. realizzata nell’ es. 2003 imputata direttamente a riserva € 6.535.721

totale plusvalenze realizzate € 31.927.344

d) riserva obbligatoria € 7.491.939

La riserva è stata costituita nell’esercizio 2000 ai sensi dell’art. 8, lett. c), del D.Lgs. 153/99 ed è stata incrementata nei vari esercizi a norma delle specifiche disposizioni in materia.

L’accantonamento dell’esercizio 2004 è determinato nella misura del 20% dell’avanzo di esercizio sulla base delle disposizioni contenute nel Decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del 15/03/2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19/03/2005.

accantonamento es. 2000 (15% ai sensi art. 9.6 Atto Indirizzo 19/4/01) € 925.713 accantonamento es. 2001 (20% ai sensi Decreto 26/03/02) € 1.302.471 accantonamento es. 2002 (20% ai sensi Decreto 27/03/03) € 1.389.481 accantonamento es. 2003 (20% ai sensi Decreto 25/03/04) € 1.946.276

(16)

consistenza iniziale 5.563.941

aumenti € 1.927.998

diminuzioni € 0

consistenza finale € 7.491.939

e) riserva per l’integrità del patrimonio € 6.158.954

La riserva è stata costituita nell’esercizio 2000 ai sensi dell’art. 8, lett. e), del D.Lgs. 153/99 ed è stata incrementata nei vari esercizi a norma delle specifiche disposizioni in materia.

L’accantonamento dell’esercizio 2004 è determinato nella misura del 15% dell’avanzo di esercizio sulla base delle disposizioni contenute nel Decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del 15/03/2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19/03/2005.

accantonamento es. 2000 (20% ai sensi art. 14.8 Atto Indirizzo 19/4/01) € 1.234.284 accantonamento es. 2001 (15% ai sensi Decreto 26/03/02) € 976.853 accantonamento es. 2002 (15% ai sensi Decreto 27/03/03) € 1.042.111 accantonamento es. 2003 (15% ai sensi Decreto 25/03/04) € 1.459.707

consistenza iniziale 4.712.955

aumenti € 1.445.999

diminuzioni € 0

consistenza finale € 6.158.954

2 FONDI PER L’ATTIVITA’ D’ISTITUTO € 6.772.473

a) fondo di stabilizzazione delle erogazioni € 3.877.749

Il fondo, istituito nell’esercizio 2000 in conformità alle previsioni di cui al punto 6 dell’Atto di Indirizzo del 19/04/2001, ha la funzione di contenere la variabilità delle erogazioni di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale.

consistenza iniziale € 3.385.178

aumenti € 492.571

diminuzioni € 0

consistenza finale € 3.877.749

b) fondi per le erogazioni nei settori rilevanti € 922.927

Il fondo rappresenta le somme accantonate per effettuare erogazioni nei settori rilevanti e per le quali non è stata ancora assunta la delibera di erogazione.

consistenza iniziale € 758.550

aumenti per reintroiti € 41.418

aumenti per accantonamenti € 122.959

diminuzioni € 0

consistenza finale € 922.927

c) fondi per le erogazioni negli altri settori statutari € 41.800

Il fondo rappresenta le somme accantonate per effettuare erogazioni negli altri settori statutari e per le quali non è stata ancora assunta la delibera di erogazione.

consistenza iniziale € 0

aumenti per reintroiti € 41.800

aumento per accantonamenti € 0

consistenza finale € 41.800

(17)

d) fondo acquisto beni per attività istituzionale 1.929.997

Il fondo rappresenta la contropartita di elementi dell’attivo dello stato patrimoniale acquisiti con fondi istituzionali, di seguito evidenziati in dettaglio:

immobili € 1.165.715

opere d’arte € 764.282

totale fondo acquisto beni per l’attività istituzionale € 1.929.997

3 FONDI PER RISCHI ED ONERI € 6.514.524

a) fondo credito Irpeg chiesta a rimborso € 5.961.810

Il fondo rappresenta la contropartita contabile della voce dell’attivo “4 a) credito Irpeg chiesta a rimborso”.

b) fondo imposte e tasse € 120.714

La voce rappresenta le imposte, accantonate a scopo prudenziale, che risulterebbero da pagare in caso di applicazione negli esercizi sotto indicati dell’aliquota ordinaria del 37% (la dichiarazione dei redditi è stata invece presentata con applicazione di aliquota agevolata).

Irpeg per l’ esercizio 1994/95 € 24.209

Irpeg per l’ esercizio 1995/96 € 52.453

Irpeg per l’ esercizio 1996/97 € 44.052

totale fondo imposte e tasse € 120.714

c) fondo proventi non incassati € 0

Il fondo rappresenta la contropartita del credito Irpeg da utilizzare in compensazione contabilizzato tra gli “altri crediti” alla voce 4 b) dell’attivo dello stato patrimoniale, accantonato negli esercizi 1996/97 e 1997/98 in modo da influire nella determinazione dell’avanzo di esercizio solo al momento dell’effettivo utilizzo.

consistenza iniziale € 70.167

aumenti € 0

diminuzioni € -70.167

consistenza finale € 0

d) fondo oneri € 432.000

consistenza iniziale € 0

aumenti € 432.000

diminuzioni € 0

consistenza finale € 432.000

Il fondo è stato creato nel corrente esercizio e rappresenta gli accantonamenti eseguiti per far fronte agli ammortamenti delle “spese sostenute su beni di terzi”, contabilizzate alla voce 1 e) dell’attivo dello stato patrimoniale, previsti a partire dal prossimo esercizio.

L’ammontare del fondo è stato definito sulla base di una stima effettuata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione in data 2 agosto 2004, in sede di approvazione delle spese in oggetto, pari ad € 432.000 (€ 360.000 + Iva).

(18)

5 EROGAZIONI DELIBERATE € 7.329.576 La voce rappresenta il residuo degli impegni deliberati e non ancora erogati alla data del 31/12/2004 e si è così movimentata nel corso dell’esercizio:

consistenza iniziale € 6.803.668

aumenti per importi deliberati € 5.136.330

diminuzioni per erogazioni effettuate € -4.527.204

diminuzioni per reintroiti € -83.218

consistenza finale € 7.329.576

L'importo complessivo è suddiviso nei seguenti settori di intervento:

a) nei settori rilevanti € 5.881.519

Arte, attività e beni culturali € 1.337.325

Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa € 3.910.400

Volontariato, filantropia e beneficenza € 633.794

totale nei settori rilevanti € 5.881.519

b) negli altri settori statutari € 1.448.057

Educazione, istruzione e formazione € 442.388

Patologie e disturbi psichici e mentali € 349.392

Ricerca scientifica e tecnologica € 128.200

Assistenza agli anziani € 528.077

totale negli altri settori statutari € 1.448.057

6 FONDO PER IL VOLONTARIATO € 2.258.571

Per quanto concerne il Fondo per il Volontariato, si ricorda che l’Atto di Indirizzo del Ministro del Tesoro del 19/04/01 - paragrafo 9.7 - ha modificato il criterio di calcolo della base imponibile sulla quale calcolare l’accantonamento previsto dall’art. 15, comma 1, della legge 11 agosto 1991 n. 266, riducendola sostanzialmente del 50%.

Il TAR del Lazio, con ordinanza dell’11 luglio 2001 - confermata in appello dal Consiglio di Stato il 19 settembre 2001 - ha tuttavia sospeso la validità del citato paragrafo dell’Atto di Indirizzo.

L ’Autorità di Vigilanza, su preciso interpello dell’ACRI , si è espressa con nota del 25 marzo 2002 con la quale dettava i criteri per la redazione del bilancio dell’esercizio 2001 ritenendo che, “in applicazione delle citate ordinanze, l’accantonamento al Fondo per il Volontariato debba essere determinato in misura non inferiore ad un quindicesimo dell’avanzo di esercizio, al netto dell’accantonamento alla riserva obbligatoria” evidenziando la necessità di “rideterminare il contributo al volontariato relativo all’esercizio 2000 accantontonando la differenza nell’apposito fondo del passivo”.

Nella redazione del bilancio relativo all’esercizio 2001 sono state seguite le indicazioni dell’ACRI che, nel comunicare alle associate le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza con nota del 28 marzo 2002, ha suggerito - in via prudenziale ed in attesa che il Giudice amministrativo si pronunci nel merito della esatta modalità di calcolo - di procedere alla rideterminazione del contributo dell’esercizio 2000 e di suddividere l’importo totale costituente la voce Fondi per il Volontariato come segue:

- somme effettivamente disponibili (ossia le somme residue degli anni passati, più quella del 2001 calcolata come da Atto di Indirizzo);

- somme accantonate in via prudenziale sulla base delle indicazioni dell’Autorità di Vigilanza e disponibili dopo il definitivo acclaramento della esatta modalità di computo, ossia le somme corrispondenti alla differenza rispetto al criterio antecedente l’Atto di Indirizzo per l’anno 2000 e 2001.

(19)

Lo stesso criterio è stato adottato nella redazione dei bilanci relativi agli esercizi 2002 e 2003, e viene riproposto per il bilancio corrente, non essendo ad oggi intervenuta alcuna nuova disposizione normativa né alcuna pronuncia da parte del Giudice amministrativo.

Alla luce di tali considerazioni, il fondo risulta così suddiviso:

a) fondo volontariato € 1.208.217

La voce rappresenta le somme effettivamente disponibili per il Fondo Speciale Regionale delle Marche e comprende le somme degli esercizi dal 2000 al 2004 calcolate come da Atto di Indirizzo.

consistenza iniziale € 1.295.379

aumenti per accantonamenti nell’esercizio € 257.066

diminuzione per versamenti al Centro di servizio AVM di Ancona € -344.228

consistenza finale € 1.208.217

b) integrazioni fondo volontariato € 1.050.354

La voce rappresenta le somme accantonate in via prudenziale per gli esercizi dal 2000 al 2004 (corrispondenti alla differenza rispetto al criterio antecedente l’Atto di Indirizzo) e disponibili dopo il definitivo acclaramento della esatta modalità di computo.

consistenza iniziale € 793.288

aumenti per accantonamenti nell’esercizio € 257.066

diminuzione per versamenti al Centro di servizio AVM di Ancona € 0

consistenza finale € 1.050.354

7 DEBITI € 307.427

La voce rappresenta i seguenti debiti, tutti con durata residua inferiore ai dodici mesi:

debiti verso fornitori - fatture da ricevere € 191.144

debiti verso amministratori - compensi da pagare € 67.423

debiti verso collaboratori - compensi da pagare € 5.271

ritenute fiscali e previdenziali da versare € 43.589

totale debiti € 307.427

CONTI D’ORDINE € 440.683

a) Borsa di studio Romani € 440.683

La voce rappresenta la gestione separata del Legato modale per l’istituzione della borsa di studio

“Romolo ed Ortensia Romani”, il cui bilancio è riportato nell’allegato “B”.

A tale proposito si evidenzia che nel 1959 la Cassa di Risparmio di Pesaro - Ente pubblico economico - ha ricevuto in legato per testamento olografo dalla sig.ra Ortensia Romani un fabbricato sito in Pesaro, Corso XI Settembre, con l’impegno di istituire, con le rendite dello stesso, una borsa di studio “per uno studente in medicina che abbia ottenuto, nella licenza liceale, una media non inferiore a otto decimi”.

Detto immobile è pervenuto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro con atto Notaio Ferri 16/07/1992 allorché fu costituita la Società per azioni Cassa di Risparmio di Pesaro S.p.A..

In data 28 settembre 2001 sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione e straordinaria manutenzione iniziati il 23 agosto 1999 (concessione edilizia n. 408 del 4 agosto 1998 rilasciata dal Comune di Pesaro).

Nell’anno 2003 sono state perfezionate le procedure relative alla vendita di 2 unità ad uso negozio al piano terra dell’edificio e alla definizione dei contratti di locazione delle 10 unità abitative ricavate dalla ristrutturazione.

(20)

Attraverso tali operazioni la Fondazione ha raggiunto lo scopo di dare all’immobile una sua autonomia gestionale, di essere cioè in grado di produrre rendite in grado di coprire le spese manutentive e allo stesso tempo di poter generare utili in grado, in un prossimo futuro, di rispettare l’onere del legato con l’istituzione della borsa di studio.

(21)

CONTO ECONOMICO

1 RISULTATO DELLE GESTIONI PATRIMONIALI INDIVIDUALI € 4.115.619 La voce rappresenta il risultato delle gestioni patrimoniali individuali, evidenziato al netto delle imposte e al lordo delle commissioni di gestione e di negoziazione come previsto dal punto 4.4 dell’Atto di Indirizzo del 19/04/01. L’importo è così composto nel dettaglio:

dividendi su azioni € 104.755

interessi attivi su titoli € 1.722.115

scarti di emissione € 118.658

interessi attivi su conti correnti € 5.705

utili da negoziazione titoli € 457.813

utile su cambi € 312.679

rimborso imposte su dividendi esteri € 2.507

imposta a credito compensata € 46.726

plusvalenze da valutazione titoli € 2.820.608

bolli € -2.090

spese bancarie € -3.401

ritenute su dividendi € -195

imposta sostitutiva su gestioni patrimoniali € -324.290

perdite da negoziazioni in titoli € -268.944

perdite su cambi € -136.184

minusvalenze titoli da valutazione € -740.843

totale risultato delle gestioni patrimoniali individuali € 4.115.619

2 DIVIDENDI E PROVENTI ASSIMILATI € 5.603.702

b) da altre immobilizzazioni finanziarie € 5.603.702

L’importo si riferisce ai dividendi percepiti da Banca delle Marche S.p.A. nel corso dell’esercizio 2004.

3 INTERESSI E PROVENTI ASSIMILATI € 1.872.868

a) da immobilizzazioni finanziarie € 16.899

L’importo si riferisce agli interessi maturati e ai ratei attivi in corso di maturazione, esposti al netto dell’imposta sostitutiva, relativi alle obbligazioni Mediocredito Fondiario Centroitalia.

b) da strumenti finanziari non immobilizzati (polizze di capitalizzazione) € 1.757.295

L’importo si riferisce agli interessi maturati e ai ratei attivi in corso di maturazione, esposti al netto dell’imposta sostitutiva, relativi alle polizze di capitalizzazione ed è così composto nel dettaglio:

proventi su polizze Ina Moneta Forte € 407.940

proventi su polizza Ina Euro Forte € 110.203

proventi su polizza Commercial Union Futurlux € 204.952

proventi su polizza Commercial Union Valore più Rendimento € 212.239

proventi su polizza Generali n. 67988 € 622.317

proventi su polizza Generali n. 70164 € 455.685

imposta su proventi polizze Ina Moneta Forte € -50.993

imposta su proventi polizza Ina Euro Forte € -13.151

imposta su proventi polizza Commercial Union Futurlux € -25.619

(22)

imposta su proventi polizza Commercial Union Valore più Rendimento € -26.529

imposta su proventi polizza Generali n. 67988 € -77.789

imposta su proventi polizza Generali n. 70164 € -56.960

spese caricamento polizza Ina Euro forte € -5.000

totale interessi da polizze di capitalizzazione € 1.757.295

c) da crediti e disponibilità liquide € 98.674

L’importo si riferisce agli interessi netti relativi al conto corrente di corrispondenza ordinario n.

17220, tenuto presso la Banca delle Marche S.p.A., sede di Pesaro, pari ad € 27.633, ed ai proventi netti realizzati su operazioni di Pronti Contro Termine effettuati direttamente sul deposito a custodia tenuto presso la Banca delle Marche S.p.A., sede di Pesaro, pari ad € 71.041.

Nello scorso esercizio i proventi delle operazioni di “Pronti contro termine” è stato evidenziato al punto 4) del conto economico “Risultato della negoziazione di strumenti finanziari non immobilizzati”;

si è provveduto pertanto alla rettifica delle voci del bilancio precedente al fine di una esatta comparazione.

10 ONERI € 1.278.711

a) compensi e rimborsi spese organi statutari € 264.093

Come previsto dal punto 11.1 r) dell’Atto di Indirizzo del 19/04/01, si evidenzia il dettaglio dei compensi e dei rimborsi spese corrisposti nell’esercizio agli organi statutari:

Consiglio di Amministrazione n. 9 componenti € 156.141

Consiglio Generale n. 30 componenti € 55.168

Collegio Sindacale n. 3 componenti € 52.784

totale compensi e rimborsi spese organi statutari € 264.093

b) per il personale € 353.280

La voce rappresenta il costo annuale del contratto di “service” stipulato in data 10/05/97 (integrato da accordi tra le parti il 16 dicembre 2002) con la Montani Antaldi S.r.l. del cui personale la Fondazione si avvale per lo svolgimento delle proprie attività.

c) per consulenti e collaboratori esterni € 78.595

La voce è così composta nel dettaglio:

consulenze fiscali € 56.735

consulenze legali - notarili € 529

collaborazioni coordinate e continuative € 21.331

totale oneri per consulenti e collaboratori esterni € 78.595

d) per servizi di gestione del patrimonio € 101.273

La voce è così composta nel dettaglio:

commissioni di gestione € 90.882

compensi commissione patrimonio e finanza € 1.391

consulenza di advisory € 9.000

totale per servizi di gestione del patrimonio € 101.273

(23)

f) commissioni di negoziazione € 10.668

La voce rappresenta l’ammontare complessivo delle commissioni di negoziazione pagate all’interno delle gestioni patrimoniali individuali.

g) ammortamenti € 12.224

La voce è così composta nel dettaglio:

ammortamento arredamenti € 2.411

ammortamento mobili d’ufficio € 53

ammortamento attrezzature € 317

ammortamento macchine elettroniche € 5.442

ammortamento licenze d’uso software € 4.001

totale ammortamenti € 12.224

h) accantonamenti € 432.000

La voce rappresenta l’accantonamento al fondo oneri eseguito per far fronte agli ammortamenti delle “spese sostenute su beni di terzi”, contabilizzate alla voce 1 e) dell’attivo dello stato patrimoniale, previsti a partire dal prossimo esercizio,.

L’ammontare dell’accantonamento è stato definito sulla base di una stima effettuata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione in data 2 agosto 2004, in sede di approvazione delle spese in oggetto, pari ad € 432.000 (€ 360.000 + Iva).

i) altri oneri € 476.578

La voce rappresenta le spese ordinarie sostenute dalla Fondazione per il suo funzionamento comprensiva degli oneri relativi alla locazione di Palazzo Montani Antaldi, sede dell’Ente. In proposito occorre evidenziare come una considerevole parte di tali oneri sia direttamente riconducibile all’utilizzo funzionale del Palazzo che con la sua attività artistico-culturale, realizzata negli spazi espositivi e convegnistici, è strumentale all’attività istituzionale dell’Ente nel settore “Arte, attività e beni culturali”.

La voce è così composta nel dettaglio:

locazione immobile € 276.904

manutenzioni immobile, impianti, mobili, arredi e attrezzature € 28.123

vigilanza € 29.599

pulizia € 13.639

utenze € 14.590

assicurazioni € 13.080

tassa rifiuti solidi urbani € 3.507

assistenza software € 8.662

servizi telefonici € 9.016

servizi postali € 6.250

spese di trasporto (autonoleggio) € 10.102

materiale di consumo d’ufficio, cancelleria e stampati € 7.567

abbonamenti e pubblicazioni € 2.130

contributi Inps lex 335/95 e contributi Inail € 10.303

quota associativa Acri € 22.365

comunicazione e immagine € 7.136

spese di rappresentanza € 8.269

spese varie € 5.336

totale oneri € 476.578

(24)

11 PROVENTI STRAORDINARI € 70.410

La voce è così composta nel dettaglio:

utilizzo fondo proventi non incassati € 70.167

sopravvenienze attive – rimborso Inps € 243

totale proventi straordinari € 70.410

12 ONERI STRAORDINARI 185.717

La voce rappresenta gli oneri straordinari sostenuti per il trasferimento degli uffici al secondo piano di Palazzo Montani Antaldi, sede della Fondazione, nell’ambito di un ampio progetto di riconsiderazione dell’utilizzo del palazzo stesso, già in precedenza evidenziato.

13 IMPOSTE € 108.181

La voce è così composta nel dettaglio:

Ires € 95.054

Irap € 13.127

totale imposte € 108.181

L’Ires è stata calcolata mediante l’applicazione dell’aliquota del 33% a seguito dell’abrogazione del comma 2, art. 12, D.Lgs. 153/99 avvenuta con Decreto Legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito dalla Legge 30 luglio 2004, n. 191.

L’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) è stata calcolata mediante l’applicazione dell’aliquota del 5,15% ai sensi dell’art. 1, comma 3, Legge Regionale 19/12/01, n. 35, sulla base dei criteri applicabili agli enti non commerciali.

14 ACCANTONAMENTO ALLA RISERVA OBBLIGATORIA € 1.927.998 L’accantonamento alla Riserva obbligatoria è determinato nella misura del 20% dell’avanzo di esercizio sulla base delle disposizioni contenute nel Decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del 15/03/2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19/03/2005.

15 EROGAZIONI DELIBERATE IN CORSO DI ESERCIZIO € 5.136.331 a) nei settori rilevanti € 3.810.157

La voce rappresenta la parte di avanzo dell’esercizio destinato alle delibere nei settori rilevanti.

b) negli altri settori statutari € 1.326.174

La voce rappresenta la parte di avanzo dell’esercizio destinato alle delibere negli altri settori statutari.

16 ACCANTONAMENTO AL FONDO PER IL VOLONTARIATO € 514.132 a) accantonamento dell’esercizio € 257.066

(25)

L’accantonamento per l’esercizio in corso è determinato in conformità alle disposizioni di cui al punto 9.7 dell’Atto di Indirizzo del 19/04/01, ed è pari ad 1/15 del risultato della differenza tra l’avanzo dell’esercizio meno l’accantonamento alla riserva obbligatoria e l’importo minimo da destinare ai settori rilevanti ai sensi dell’art. 8, comma 1, lettera d) del D.lgs. 17 maggio 1999, n. 153.

b) integrazione accantonamento dell’esercizio € 257.066

La voce rappresenta il maggior importo, relativo all’esercizio corrente, da destinare al Volontariato nel caso di applicazione del metodo di calcolo previsto dalla legge n. 266/91 prima dell’Atto di Indirizzo del 19/04/01.

L’importo è accantonato in via cautelativa, nell’attesa di chiare disposizioni in merito alle modalità di computo dopo che, con ordinanza dell’11 luglio 2001, il TAR del Lazio ha sospeso l’applicazione del richiamato punto 9.7 dell’Atto di Indirizzo.

17 ACCANTONAMENTO AI FONDI PER L’ATTIVITA’ D’ISTITUTO € 615.530

a) al fondo di stabilizzazioni delle erogazioni € 492.571

La voce rappresenta la parte di avanzo di esercizio accantonata al fine di contenere la variabilità delle erogazioni in un orizzonte temporale pluriennale, nel rispetto delle disposizioni recate dall’art. 7 del D.Lgs. 17 maggio 1999, 153.

b) al fondo per le erogazioni nei settori rilevanti € 122.959

La voce rappresenta le somme accantonate per effettuare erogazioni nei settori rilevanti e per le quali non è ancora stata assunta la relativa delibera, nel rispetto delle disposizioni recate dall’art. 8, punto d), del D.Lgs. 17 maggio 1999, 153.

18 ACCANTONAMENTO ALLA RISERVA PER L’INTEGRITA’ DEL PATRIMONIO € 1.445.999 L’accantonamento alla Riserva per l’integrità del patrimonio è determinato nella misura del 15%

dell’avanzo di esercizio sulla base delle disposizioni contenute nel Decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del 15/03/2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19/03/2005.

(26)

RELAZIONE SULLA GESTIONE

A) Relazione economica e finanziaria

Situazione economica e finanziaria della Fondazione

Il patrimonio netto della Fondazione è pari ad € 248.188.044 al 31 dicembre 2004. Rispetto alla consistenza del 31 dicembre 2003, di € 244.814.047, ha registrato un incremento di € 3.373.997 corrispondente all’ 1,38%.

Prima di esaminare la gestione finanziaria nel dettaglio, si riporta la composizione degli investimenti patrimoniali della Fondazione al 31 dicembre 2004:

Voci dell’attivo Valore (unità di €) Composizione %

Partecipazione Banca delle Marche S.p.A. 111.573.570 42,75%

Partecipazione Montani Antaldi S.r.l. 8.299.187 3,18%

Partecipazione Cassa Depositi e prestiti S.p.A. 4.005.976 1,54%

Partecipazioni in Enti strumentali 41.317 0,02%

Titoli di debito 409.871 0,16%

Immobilizzazioni finanziarie 124.329.921 47,65%

Strum. finanziari affidati in gestione patrimoniale 86.430.293 33,12%

Polizze di capitalizzazione 49.970.436 19,15%

Strumenti finanziari non immobilizzati 136.400.729 52,27%

Beni mobili d’arte 165.783 0,06%

Beni mobili strumentali 58.104 0,02%

Immobilizzazioni materiali 223.887 0,08%

Totale 260.954.537 100,00%

Andamento della gestione economica e finanziaria e risultati ottenuti nella gestione finanziaria del patrimonio

I proventi complessivi della gestione finanziaria, al netto delle commissioni di gestione e negoziazione sulle gestioni patrimoniali, sono pari a € 11.490.639, superiori del 10% circa rispetto a quanto preventivato in sede di D.P.P. 2004.

La componente principale dei proventi è rappresentata dai dividendi distribuiti dalla Banca delle Marche S.p.A., pari a € 5.603.702. La partecipazione ha conseguito un rendimento del 5,02%.

Le partecipazioni nella società Montani Antaldi S.r.l., nella Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e nell’Ente strumentale Fondazione Italia non hanno fatto registrare alcun rendimento.

La rendita sui titoli di debito immobilizzati è stata di € 16.899, corrispondente ad un rendimento netto del 4,03%.

Le immobilizzazioni finanziarie, tenuto conto che una parte di esse sono state infruttifere come sopra sottolineato, hanno peraltro conseguito un rendimento complessivo di € 5.620.601, corrispondente al 4,52%.

Gli strumenti finanziari affidati in gestione patrimoniale hanno registrato un rendimento pari ad € 4.014.067, corrispondente al 4,74% netto.

Le Polizze di capitalizzazione hanno registrato un rendimento pari ad € 1.757.295, corrispondente al 3,81% netto.

Le operazioni di Pronti contro Termine che sono state utilizzate al fine di minimizzare la giacenza di liquidità sul conto corrente ordinario ottimizzando la sincronia dei flussi finanziari in entrata e in uscita hanno registrato un rendimento pari ad € 71.041, corrispondente all’1,87% netto.

Gli strumenti finanziari non immobilizzati hanno pertanto conseguito un rendimento complessivo di € 5.842.403, pari al 4,33% netto.

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