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Academic year: 2022

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Strumenti per l’analisi musicale

FRANZ JOSEPH HAYDN

Minuetto I dal Quartetto per archi op. 1 n. 1

Nelle Sinfonie e nella musica da camera di Haydn compare quasi sempre un Minuetto, di solito come terzo dei quattro movimenti di cui il brano è costituito. Anche Mozart utilizza il Minuetto come movimento intermedio, mentre Beethoven adotterà più spesso lo Scherzo.

Il Minuetto è una danza bipartita in 3/4, di andamento moderato, e nel Classicismo si alterna sempre con un Trio.1 Il Trio è sempre in 3/4 e ha struttura bipartita simile al Minuetto, ma è di solito più breve e di tessitura più leggera. Dopo il Trio si ripete il Minuetto (è un semplice da Capo, quindi non viene scritto per esteso).

Questa è la schematizzazione più semplice; la varietà delle forme dei Minuetti del periodo Classico è però vastissima.

Minuetto Trio Minuetto da Capo

||: A1 :||: B A2 :|| ||: A1 :||: B A2 :||

Nel Quartetto per archi op. 1 n. 1 in Si maggiore di Haydn, in cinque movimenti anziché nei consueti quattro, troviamo due Minuetti, come secondo e quarto movimento, posti a cornice dell’Adagio.

Di seguito l’analisi del primo Minuetto. Il Trio è costituito da due periodi ritornellati: la sua struttura risulta quindi ||: A :||: B :||.

Minuetto A1

1-10

1-4 1-2 La prima frase (1-10) ha una struttura asimmetrica: è infatti costituita da tre elementi di diversa lunghezza (4+2+4 battute).

La semifrase di proposta (1-4) si svolge su un pedale di tonica affidato a Violoncello e Viola.

Nell’inciso di proposta (1-2) il Violino II raddoppia per terze (o meglio per decime) il Violino I, cui è affidata la melodia, caratterizzata da un ampio salto ascendente iniziale e da una discesa con note ribattute legate due a due.

3-4 Nell’inciso di risposta (3-4) il Violino II adotta l’andamento di Violoncello e Viola, mentre il Violino I introduce un’inflessione cromatica col passaggio Fa-Fa-Sol.

5-6 Le bb. 5-6 sembrano in un primo momento un elemento di chiusura rispetto alle bb. 1-4: a b. 6 troviamo infatti una cesura data dal movimento VII-I, paragonabile a una cadenza imperfetta, e una pausa che conclude il fraseggio.

Allo stesso tempo, esse costituiscono un inciso che anticipa la

1 Nel periodo Barocco il Minuetto è danza di corte in 3/4 di andamento moderato, ma non si alterna necessariamente con un Trio.

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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [26.11.2020]

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semifrase delle bb. 7-10. L’elemento più rilevante è l’arpeggio discendente in terzina di crome posizionato in anacrusi: una prima volta solo al Violino I, poi raddoppiato dal Violino II.

7-10 7-8 La semifrase di risposta (7-10) rielabora elementi già sentiti in precedenza: l’arpeggio discendente in terzina di crome, posto sempre in anacrusi; la discesa per gradi congiunti (7-8) che richiama, anche ritmicamente, l’ascesa cromatica delle bb. 3-4; il salto di sesta ascendente (8) che rievoca l’incipit.

Le pause nelle parti inferiori mettono in risalto la linea melodica del Violino I; il Violino II raddoppia il Violino I nella discesa per gradi congiunti; Viola e Violoncello mantengono la scrittura a note ribattute dell’inizio ribadendo due volte la cadenza V-I di Si

maggiore.

9-10 L’inciso di risposta (9-10) ripete quello di proposta (7-8).

B 11-24

11-18 11-14 La seconda sezione del Minuetto si svolge in Fa maggiore, tonalità della dominante. Non presenta elementi contrastanti rispetto alla prima sezione. Il Violino I, cui è affidata la melodia, mantiene il ruolo di guida, come nel resto del brano.

La struttura fraseologica è di 14 battute, suddivise in 8+6 (ossia bb. 11-18 e bb. 19-24).

L’inciso di proposta (11-12) riprende il ritmo di apertura (1-2), col salto ascendente iniziale e le crome legate due a due: questa seconda figurazione ora si svolge però in senso ascendente, mentre prima era discendente; l’inciso di risposta (13-14) utilizza la stessa figurazione, portandosi ancora più all’acuto.

Violino II, Viola e Violoncello si associano nelle semiminime ribattute seguite da pause che abbiamo trovato fin dall’inizio del brano (in particolare alle bb. 5-8).

15-18 La semifrase di risposta (15-18) utilizza gli stessi elementi della proposta (11-14) spingendosi fino al Fa6, culmine acuto del brano:

ora però le crome legate due a due assumono di nuovo la loro direzione discendente. Riappare anche la terzina di crome: non più come arpeggio bensì per gradi congiunti; non più in levare bensì in battere.

Il Violino II assume un ruolo nuovo, con una figurazione ritmicamente indipendente, ma pur sempre legata al Violino I, in particolare per il moto parallelo di b. 16.

Le bb. 17-18 chiudono il fraseggio con una cadenza perfetta in Fa maggiore; la discesa Fa-Mi-Re di Viola e Violoncello ci riporta verso Si maggiore, tonalità d’impianto.

19-24 19-22 Le sei battute conclusive sono costituite da una progressione discendente di grado con i Violini accoppiati cui rispondono, in imitazione ritmica a una battuta di distanza, Viola e Violoncello.

L’inciso in imitazione è sempre fondato sulle tre semiminime

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ribattute, seguite da un gruppetto di crome con inflessione cromatica: prima Fa-Fa-Sol (stessi suoni delle bb. 3-4), poi Mi- Mi-Re; Viola e Violoncello riprendono la scala discendente con crome legate due a due.

23-24 L’inciso finale ha funzione conclusiva, e allo stesso tempo serve per collegarsi alla ripresa di A: arriva alla dominante di Si

maggiore con una cadenza sospesa.

A2 25-34

Ripresa testuale di A1.

Trio A

1-14

1-3 La scrittura del Trio si alleggerisce, con un p che si contrappone al f del Minuetto.

Gli strumenti si muovono a coppie, omoritmicamente: da una parte Viola e Violoncello, dall’altra i due Violini. Queste due coppie interagiscono in dialogo, con proposta (Viola e Violoncello) e risposta (Violini). Invece dei consueti incisi che raggruppano due battute alla volta, qui troviamo unità di fraseggio costituite da tre battute. La proposta, al grave, è costituita da tre note ascendenti di grado sul ritmo   |  ; la risposta, all’acuto, è un arpeggio discendente sul ritmo  |    |  con articolazione in staccato delle ultime quattro note.

4-6 In coincidenza con l’ultima nota della risposta inizia la seconda proposta.

Le caratteristiche delle bb. 4-6 sono le stesse delle bb. 1-3; nelle prima tre battute eravamo però in ambito armonico di tonica, mentre qui siamo sulla dominante.

7-8 Terza apparizione della proposta a Viola e Violoncello, di nuovo sulla tonica.

9-12 La risposta dei Violini è però differente rispetto alle bb. 3 e 6: ora non si estende più su due battute ma su una soltanto, determinando un raggruppamento di battute più breve e animato, costituito da 2+2 battute anziché 3+3.

Cambia la figurazione melodica: al posto dell’arpeggio discendente troviamo un salto ascendente di sesta; rimane però l’articolazione in staccato. Il Re sul levare di b. 9 ci porta per un momento nell’area armonica della sottodominante (La maggiore), pur senza modulare.

I ruoli delle due coppie di strumenti si invertono: proposta ai Violini, risposta a Viola e Violoncello. La figura melodica della risposta ricorda l’arpeggio discendente, qui ridotto a frammento.

Le bb. 9-12 sono costruite a progressione discendente di terza, con un modello ripetuto due volte.

13-14 Cadenza sospesa sulla dominante.

B 15-16 Ricompare la figura di proposta a Viola e Violoncello. Dalla tonica si

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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [26.11.2020]

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15-28 passa a Fa minore, area armonica del II.

17-20 Ricompare anche l’arpeggio ai Violini, esteso però su una sola battuta. In effetti le bb. 17-20 ricordano per molti versi le bb. 9-12: anche qui abbiamo infatti un fraseggio di 2+2 battute costruite a progressione discendente (qui di seconda anziché di terza) con proposta ai Violini e risposta a Viola e Violoncello. Si invertono però le direzioni delle figure melodiche: discendenti ai Violini, ascendente alla Viola.

A b. 20 torniamo definitivamente nell’ambito armonico della tonica.

21-24 Seguono quattro battute che ricalcano lo stesso fraseggio di 2+2 battute, sempre con proposta ai Violini e risposta a Viola e Violoncello. Ora però la figura melodica è identica: sale di seconda e scende di terza.

Con una progressione ascendente di quinta il registro si sposta rapidamente all’acuto.

25-28 Si tocca nuovamente il Si5, che segna la riapparizione dell’arpeggio discendente di tonica già sentito alle bb. 3-4.

Rispondono le due battute conclusive di Viola e Violoncello, con l’apparizione delle crome e la cadenza perfetta a Mi maggiore.

Minuetto da Capo

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II. Minuetto f

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[ed. Rocco De Cia 20.11.2020]

F.J. Haydn

(1732-1809)

Quartetto Op. 1 n. 1, Hob. III.1

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Minuetto da capo

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